La puntata di nome cose città del 20 novembre
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NovitàTrascrizione
00:00Buon pomeriggio e benvenuti a una nuova puntata di Nomi Cose Città, ormai lo sapete il mercoledì
00:24focus su salute e stili di vita ma prima di anticiparvi i temi di oggi vi ricordo com'è
00:31possibile scrivere alla nostra redazione e mandare le vostre domande ai miei ospiti e
00:36per farlo potete mandare un messaggio alla chat whatsapp il numero è il 335 87 83 600 oppure
00:43se preferite potete mandare una mail all'indirizzo di postelettronica redazione chiocciolatgs.tv
00:49il cellulare in mano pronta per raccogliere appunto le vostre domande ma quali sono i temi
00:56di oggi parliamo dell'ambulatorio del policlinico di messina l'ambulatorio no smoking be free valido
01:04alleato per chi desidera smettere di fumare l'ambulatorio usa le metodiche di neuromodulazione
01:13poi invece nella seconda parte parleremo dei disturbi respiratori nel sonno perché al
01:18policlinico di palermo c'è un farmaco innovativo ma di tutto questo parleremo tra poco
01:26e rieccoci in studio pronti per parlare del primo tema di oggi lo anticipavo prima l'ambulatorio
01:32del policlinico di messina no smoking be free valido alleato per chi desidera smettere di
01:39fumare l'ambulatorio utilizza le metodiche di neuromodulazione ci facciamo spiegare tutto dai
01:46nostri ospiti che saluto e studio con me il dottore michele laversa medico informazione
01:52specialistica in psichiatria dell'università degli studi di messina buon pomeriggio e in
01:57collegamento invece abbiamo il professore che poi anche il coordinatore dell'ambulatorio il
02:02professore antonio bruno professore di psichiatria dell'università degli studi di messina buon
02:08pomeriggio professore buon pomeriggio iniziamo subito con lei dottore laversa le faccio una
02:16domanda che un po non un ricordo per tutti noi cioè quali sono i problemi e i danni che provoca
02:22il fumo da sigaretta allora se ne parla tanto da tanti anni tutti sappiamo delle ripercussioni di
02:30tutte le sostanze che si sviluppano che si creano durante la combustione appunto della sigaretta e
02:37che vanno poi a dare danni a breve e a lungo termine a livello polmonare ricordiamo soprattutto
02:47che il danno è anche soprattutto per chi ci sta intorno quindi non soltanto per chi fuma ma per
02:52chi diciamo vive con con il fumatore queste problematiche sono diciamo ben note da tantissimo
03:00da tantissimo professore invece le chiedo se ci sono dei dati aggiornati sui fumatori su quanti
03:07sono i fumatori in Sicilia in generale in Italia si sono dati facilmente rintracciabili sul sito
03:16del Ministero della Sanità i dati istat del 2023 in Italia indicano che un italiano su quattro fuma
03:24e nella fascia di popolazione dai 14 anni in su ci sono più di 10 milioni di fumatori quindi
03:33questi sono dati molto molto importanti anche perché come ha già detto il dottore Laversa il
03:40fumo è correlato è un fattore di rischio per le patologie respiratorie polmonari ma anche per le
03:46patologie neoplastiche e cardiovascolari è strettamente correlato alla mortalità, i dati
03:54dell'OMS ci danno anche delle indicazioni su questo, nel mondo circa 8 milioni di decessi
04:07l'anno sono attribuiti al fumo di sigaretta, in Europa parliamo di 700 mila decessi annui e in
04:14Italia di circa 93 mila morti l'anno quindi è evidente come siamo di fronte a un problema di
04:21salute pubblica che la stessa OMS è individuato come epidemia globale. Professore stiamo già
04:27vedendo le immagini del vostro ambulatorio al Policlinico di Messina, le chiedo proprio di
04:33raccontarci come nasce questo ambulatorio e poi ovviamente la metodica che utilizza per far
04:39smettere di fumare i pazienti. In realtà le metodiche di neuromodulazione sono delle tecniche
04:46che al Policlinico di Messina, nell'UoC di Psichiatria del Policlinico di Messina utilizziamo
04:51da diversi anni, già dal 2017 se non qualche anno prima per alcune in particolare, metodiche che
05:00hanno una riconosciuta efficacia in diverse patologie psichiatriche, nella depressione
05:07resistente, nel disturbo ossessivo-compulsivo, nelle dipendenze in generale, quindi abbiamo
05:12iniziato a utilizzarle in modo generico con quei pazienti che non rispondevano adeguatamente alle
05:19terapie farmacologiche o che per qualsiasi motivo non potevano assumere terapie farmacologiche per
05:24trattare i disturbi. Nel contesto di questo utilizzo abbiamo anche provato, al di là delle
05:32dipendenze classiche, anche l'utilizzo della nicotina che in realtà è una dipendenza socialmente
05:38accettata, ma nei numeri che abbiamo visto è abbastanza presente, quindi visti dei risultati
05:43incoraggianti, assieme alla professoressa Muscatello che è il direttore dell'UoC di Psichiatria e alla
05:49dottoressa Iannuzzo che vedete in questi video che stanno scorrendo alle vostre spalle, una
05:56dottoranda di ricerca all'Università di Messina che si occupa in modo specifico di neuromodulazione,
06:01abbiamo pensato di strutturare, di aprire un servizio dedicato a questo specifico trattamento
06:07per offrire un'opportunità terapeutica in più, al di là delle classiche opportunità farmacologiche
06:14per chi volesse provare a smettere di fumare. Intervenite su aree del cervello che sono poi
06:21ritenute colpevoli della dipendenza da nicotina, è così? La neuromodulazione agisce sostanzialmente
06:31sulle membrane neuronali, sulla plasticità neuronale attraverso delle metodiche di
06:38attivazione e inhibizione in base alla necessità, nel caso specifico nel nostro cervello c'è un
06:44circuito che è il circuito della ricompensa, del reward, che coinvolge l'area prefrontale
06:50del nostro cervello e che ci guida abitualmente verso la ricerca di quelli che la natura ha
06:57stabilito essere dei bisogni primari per consentire la nostra sopravvivenza, quindi
07:01l'alimentazione, il sonno, la socialità. Nel momento in cui un individuo entra in contatto
07:07con una sostanza d'abuso, già dal primo contatto questo circuito viene alterato, in particolare
07:12sono due neurotrasmettitori che sono coinvolti, la dopamina e il glutammato e questo circuito
07:20perde un attimo l'orientamento e quindi i comportamenti vengono spostati in qualche
07:26modo sulla ricerca della sostanza d'abuso invece che sui bisogni primari. La neuromodulazione
07:32non fa altro attraverso una serie di tecniche che poi spiegheremo più in dettaglio che
07:38riequilibrare il sistema e riportarlo all'origine, quindi riendirizzare i nostri comportamenti
07:46verso gli obiettivi giusti che la natura ha previsto, togliendo quello che è il desiderio,
07:53il craving per la sostanza d'abuso, in questo caso per la nicotina. Le faccio un esempio
07:58pratico, i forti fumatori hanno sempre delle sigarette di scorta perché temono di rimanere
08:06senza, nel momento in cui queste sigarette tendono a diminuire vanno subito all'acquisto,
08:12alla ricerca di altre sigarette per avere sempre delle scorte di sicurezza. Con la neuromodulazione
08:19questo aspetto viene a mancare, il pensiero dalla sigaretta viene in un certo senso spostato
08:24e quindi tutto diventa in un certo senso più semplice nel momento in cui si decide di smettere.
08:30Dottore Laversa, è già arrivata una domanda ma prima le chiedo di spiegare nel dettaglio come
08:36ha già anticipato il professore Bruno quelle che sono le tecniche e poi anche di rispondere a una
08:41semplice domanda che arriva da una nostra ascoltatrice Alessandra che ci dice se questa
08:47terapia è valida per tutti o se è valida soltanto per alcune tipologie di fumatori.
08:53Allora, le tecniche che utilizziamo nel nostro ambulatorio sono due, una basata sull'utilizzo
09:01di correnti elettriche a bassissima intensità e una basata su invece delle stimolazioni magnetiche.
09:07Premessa, sono entrambe delle tecniche non invasive, non sono dolorose, diciamo tra gli
09:16effetti collaterali che ci si aspetta possiamo dire che gli effetti collaterali sono molto
09:24blandi, un po' di mal di testa generalmente, nulla di particolarmente rilevante. In realtà il
09:31protocollo si sviluppa in cinque giorni quindi si fanno due sedute di stimolazioni magnetiche,
09:37due sedute di stimolazioni elettriche al giorno per cinque giorni e ci si aspetta,
09:45si è visto una forte riduzione dell'utilizzo di sigarette, si vede proprio in termini numerici.
09:51Quindi il trattamento dura solo cinque giorni?
09:53Il trattamento dura cinque giorni, esatto, il trattamento che facciamo a Messina.
09:58Per tutti i fumatori sì, per tutti i fumatori, però ci sono chiaramente delle condizioni che
10:08alcune persone possono avere che impediscono l'accesso a determinati tipi di trattamento,
10:15ad esempio se un paziente ha avuto o ha delle crisi epilettiche, il profilo di sicurezza è
10:23valido però è meglio non sottoporsi a questo tipo di stimolazioni, oppure se hanno degli
10:28impianti cocleari o anche degli impianti intracranici è meglio non sottoporsi.
10:34Di conseguenza la popolazione alla quale è rivolto questo servizio è davvero vastissima.
10:39Ma cinque giorni di trattamento su un fumatore ad esempio che fuma al giorno 30 sigarette,
10:45che cosa accade dopo cinque giorni di trattamento?
10:48Allora innanzitutto cosa accade?
10:51Il paziente che standard viene e si sottopone a questi trattamenti inizialmente è spesso un po'
11:01dubbioso sui risultati, ma già dal primo giorno, dai primi due giorni inizia a vedere che la
11:08sigaretta quando fumata non dà più la soddisfazione, detto in termini chiari, che dava prima.
11:16Di conseguenza non sente più la spinta alla ricerca della sostanza e questa è la strada
11:22che si apre verso la riduzione del numero di sigarette.
11:25Quindi si passa da 30 a?
11:27Si è arrivati anche a zero in tantissimi casi, ma sempre c'è una forte riduzione dell'utilizzo di sigarette.
11:39Professore, quali sono i dati che avete a disposizione, cioè sui pazienti che comunque sono stati trattati con questa metodica?
11:50Nell'ultimo anno abbiamo trattato circa un centinaio di pazienti e relativamente alle percentuali di successo a sei mesi
12:00dalla fine del trattamento abbiamo dei dati che sono sovrapponibili a quelli dei trattamenti tradizionali farmacologici.
12:07Un altro dato importante è che sempre a sei mesi circa il 70% delle persone che si sono sottoposte al trattamento
12:15hanno avuto una riduzione del numero di sigarette veramente importante, in linea di massima maggiore del 50%,
12:22quindi hanno mantenuto questo risultato anche nel lungo periodo.
12:27Una piccola percentuale, il 5%, purtroppo, o ha avuto una riduzione non significativa o non ha smesso di fumare,
12:34ma questo è qualcosa che si verifica un po' con tutti i trattamenti.
12:39Ma che tipologia di paziente arriva da voi? Mi spiego meglio.
12:43Quanta età hanno, quindi qual è l'età che ha il paziente medio che si riferisce a voi,
12:50quindi che viene da voi per i vostri servizi e più un uomo e più una donna?
12:55In realtà abbiamo avuto un'utenza veramente varia, anche con soggetti anziani, che decidono magari in tale età di provare a smettere
13:07o che hanno avuto dei diversi tentativi falliti di riduzione e interruzione dell'uso delle sigarette.
13:14Non ci sono particolari differenze di genere.
13:19Quindi avete notato comunque un aumento dei fumatori nella fascia d'età dei giovanissimi,
13:27perché prima dicevamo tramite i dati che dai 14 anni in poi vengono già rilevati.
13:34Quello è effettivamente un problema che si sta rilevando, però noi purtroppo come psichiatrie adulti non possiamo trattare i minorenni,
13:42quindi in ogni caso l'ambulatorio si rivolge a un pubblico da 18 anni in su.
13:47Chiarissimo.
13:48Però il problema del fumo, gli stessi datistat l'hanno evidenziato, è un problema che sta anticipando in realtà sempre di più un'età di inizio di utilizzo di queste sigarette,
13:59soprattutto adesso anche delle sigarette elettroniche, delle quali purtroppo ancora non si sa quali sono gli effetti.
14:07Stanno diventando un po' una moda queste sigarette elettroniche, professore, è così?
14:12Purtroppo è così, ma è quello che succede nelle fasce adolescenziali.
14:18La scelta di fumare cambia nelle motivazioni diverse anche in base alla fascia di età.
14:24Nelle fasce di età più giovani e adolescenziali è una questione sociale, è una questione di emulazione del gruppo, di trasgredire e di sentirsi anche più grandi.
14:34Nelle fasce di età invece più avanzate, più adulte, la scelta di fumare in alcuni casi, se non nella parte preponderante dei casi,
14:45è una sorta di autoterapia nei periodi di stress maggiore, come se la sigaretta avesse un effetto ansiolitico, anche se in realtà poi l'ansia la peggiora e non la migliora.
14:55Che cosa vi raccontano i pazienti? Perché si approcciano al fumo? L'ansia dà cosa? Dà lavoro? Dai problemi in famiglia? Che cosa emerge dai vostri pazienti?
15:07Intanto da noi arrivano persone che sono già fumatori da un certo numero di anni, non sono fumatori all'inizio, sono persone che hanno una storia alle spalle di fumo,
15:20hanno magari diversi tentativi di interruzione che poi sono andati male, ma che riportano soprattutto questo, ogni volta che il tentativo è stato fatto è stato interrotto,
15:33sempre perché poi ci sono stati dei fattori stressanti che hanno portato in qualche modo a riprendere, oppure perché ci si ritrova in delle situazioni di convivialità,
15:42dove si riprende la sigaretta pensando che ne fumo una e poi basta così, e invece poi da lì riparte un po' tutto.
15:52Come se si potesse controllare in qualche modo il vizio, chiamiamolo così.
15:58Alcuni aspetti potrebbero essere controllati, è un po' il concetto della neuromodulazione, la neuromodulazione aiuta dal punto di vista della ricerca della sostanza, della dipendenza,
16:13per quanto riguarda gli altri aspetti, quelli dell'abitudine, quelli sociali, lì la persona deve un attimo impegnarsi per riuscire.
16:23Chiarissimo, chiedo invece al dottore Laversa se c'è una storia tra i pazienti che avete trattato che magari l'ha particolarmente colpita e che vuole condividere con noi.
16:34In realtà i pazienti quando vengono a fare queste sedute che durano più o meno un'ora e mezzo, nelle tre quarti, sfruttano il tempo che hanno anche per parlare, per parlare dei loro problemi tante volte.
16:47In realtà una delle storie che mi è rimasta particolarmente impressa è stata la storia di un signore, un panettiere, che è praticamente forte fumatore perché con gli orari della professione che doveva svolgere si ritrovava tante volte da solo, di notte, che faceva?
17:03Che faceva? Fumava. Era venuto spinto dalla moglie per ridurre un po' queste sigarette che tante volte le mogli si prendono poi cura dei mariti e quindi la storia che mi ricordo è di questo signore che inizialmente era un po' così, non credeva tanto di riuscire, era un po' titubante.
17:27Però quando dopo i primi giorni sentiva la differenza nella spinta alla ricerca della sostanza e quindi ha potuto ridurre tanto le sigarette diciamo che poi si è convinto, quindi andava cercando di venire e di informarsi su come condividere anche ai suoi conoscenti questo servizio, questo ambulatorio.
17:50Il signore è riuscito a ridurre fortemente il numero di sigarette, non le ha tolte del tutto, però da 30 ricordo che era arrivata sicuramente meno di 10 al giorno, intorno alle 5 sigarette al giorno.
18:03Ottimo risultato, non è proprio una storia finita con le sigarette tolte totalmente, però è una storia alle etofine lo stesso.
18:11È una storia vera, è una storia alle etofine lo stesso.
18:13Ci chiedono invece da casa come è possibile accedere ai vostri servizi al Policlinico di Messina, lo ricordiamo.
18:19Sì, allora è sufficiente inviare un'email all'indirizzo psichiatria-polime.it con i vostri dati diciamo così anagrafici, nome e cognome d'età,
18:30è un recapito telefonico e poi i colleghi del servizio si promureranno di ricontattarvi e tramite l'impegnativa del medico di base potete accedere all'erogazione del servizio nel nostro ambulatorio a Messina.
18:44Professore un'ultima domanda per lei, che cosa si augura per il futuro del suo ambulatorio e anche ovviamente del metodo che utilizzate lì?
18:56Intanto cerchiamo sempre di offrire dei servizi che sono utili, quindi l'impegno è quello.
19:02Stiamo anche valutando ulteriori protocolli di trattamento, il protocollo che attuiamo a Messina è un protocollo di nostra strutturazione,
19:11il protocollo tradizionale che invece richiede un trattamento quotidiano per tre settimane,
19:18quindi questo protocollo che abbiamo messo in atto è più intensivo e breve nel senso che accorcia la durata totale del trattamento a cinque giorni,
19:29presuppone delle sedute che sono più lunghe, però questo ha sicuramente incontrato il gradimento delle persone in termini di impegno.
19:37Noi stiamo valutando eventuali ulteriori protocolli per ridurre ulteriormente il disagio nel venire tutti i giorni al Policlinico
19:45nell'ottica di trovare un trattamento che sia ancora più appetibile, ancora più facile da poter essere effettuato dalle persone.
19:55Grazie mille professore, rispondo velocemente a Francesco che non ha segnato in tempo l'indirizzo di post elettronica,
20:01psichiatriachiocciolapolime.it, corretto è così dottore? Esatto, quindi questo è l'indirizzo di post elettronica.
20:10Grazie mille al dottore Laversa per essere stato mio ospite, grazie al professore Bruno,
20:15buon lavoro in bocca al lupo per tutto e entrambe, grazie, grazie mille.
20:20E adesso ci fermiamo per la pubblicità.
20:23Rieccoci in studio, prima di trattare il secondo argomento di oggi che lo ricordiamo, sono i disturbi respiratori nel sonno,
20:31apriamo una parentesi che riguarda il Policlinico di Catania, una parentesi di solidarietà perché ritorna l'iniziativa dal titolo
20:40It's Beautiful Day all'interno del reparto di ematologia pediatrica appunto del Policlinico di Catania.
20:47Lunedì dalle 9 alle 18 il reparto si trasformerà in un salone di bellezza, l'evento all'obiettivo di raccogliere dei fondi per i piccoli pazienti.
20:57Sentiamo l'intervista alla professoressa Giovanna Russo che è la direttrice di oncamatologia pediatrica del Policlinico di Catania.
21:05Anche quest'anno come gli anni passati avremo questa iniziativa It's a Beautiful Day,
21:10è un giorno in cui trasformiamo i nostri luoghi, le nostre stanze, i nostri uffici, la sala riunioni in un salone di bellezza.
21:19Barocchieri ed estetiste verranno da noi e trasformeremo questa parte dell'ospedale in un vero e proprio luogo dove le donne, gli uomini, gli amici,
21:32il personale, chiunque potrà venire e ricevere un trattamento che potrà essere una piega o una manicure, un taglio barba, cose di questo tipo
21:41e il ricavato sarà interamente dedicato a un progetto riguardante le nostre sale d'attesa.
21:49Anche le mamme dei bambini ricoverati o le pazienti potranno usufruire di questo servizio
21:55ed è una giornata in cui tutti noi trasformeremo l'ospedale in un luogo invece di riunione, di accoglienza, di solidarietà, con allegria,
22:08con tanto desiderio di stare insieme ed è una cosa molto bella e anche molto sentita da parte di tutte le amiche che partecipano a questo evento
22:22e soprattutto da parte del personale parrucchieri e statisti che si prestano a questa giornata.
22:30Questa iniziativa ci ha permesso negli anni scorsi di poter realizzare dei progetti che hanno migliorato la nostra offerta di accoglienza ai nostri bambini.
22:43Di volta in volta abbiamo potuto acquistare delle sonde per un ecografo oppure abbiamo realizzato un progetto di cartella informatizzata per la gestione dei dati clinici,
22:55una macchinetta elettrica che ci permette di trasportare i bambini e quindi sono progetti che sono stati sempre importanti e che hanno risposto a delle esigenze specifiche.
23:08Per questa ragione invito tutti a partecipare a quest'evento, vi faccio vedere la locandina dell'evento che sarà il giorno 25 novembre, lunedì prossimo
23:21e con un piccolo contributo tutti potranno partecipare a questa grande solidarietà che riscalda il cuore di tutti.
23:33Adesso siamo pronti per parlare del secondo tema di oggi, disturbi respiratori nel sonno dalle cause alla cura.
23:40L'Unità Operativa di Pneumologia del Policlinico di Palermo è uno dei pochi centri siciliani individuati dall'assessorato regionale alla salute per un innovativo farmaco
23:50per i pazienti affetti da disturbi respiratori nel sonno resistenti alle terapie convenzionali.
23:57Parliamo subito con i miei ospiti che saluto il direttore di Pneumologia del Policlinico di Palermo, il professore Nicola Scichilone, buon pomeriggio
24:06e il dottore Giorgio Marino che è responsabile dell'ambulatorio disturbi respiratori nel sonno, buon pomeriggio dottore Marino.
24:13Parto da lei professore, spieghiamo che cosa sono i disturbi respiratori nel sonno.
24:19La sindrome di disturbi respiratori nel sonno è una condizione respiratoria molto frequente nella popolazione generale e anche abbastanza sottodiagnosticata.
24:32È una condizione caratterizzata dalla interruzione del flusso aereo che avviene a carico delle alte vie respiratorie determinando delle frequenti apnee durante il sonno.
24:46Le apnee determinano una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue e ha delle ripercussioni anche su uno stato di infiammazione cronica con ripercussioni sul sistema cardiocircolatorio.
25:04La patologia come dicevo è molto frequente e si stima che riprendendo dei dati dalle altre nazioni che in Sicilia almeno un milione di persone possano soffrire di questa patologia.
25:23Quali sono i fattori predisponenti? Tutto ciò che tende a ridurre il calibro delle alte vie e quindi a ridurre lo spazio attraverso cui passa l'aria e quindi l'obesità è un fattore predisponente perché l'adipe, il grasso infiltra i muscoli retrofaringei ma anche alterazioni della conformazione dello scheletro facciale
25:52o per esempio molto più comunemente nei bimbi l'ipertrofia tonsilare. Sono tutti fattori che insieme alla riduzione del tono muscolare che avviene già fisiologicamente durante la notte ma che può essere anche favorito per esempio dall'assunzione di alcol o anche dall'esposizione al fumo di sigaretta,
26:17questi fattori contribuiscono alla insorgenza delle apnee. Le apnee riducono o meglio alterano le normali fasi del sonno quindi il paziente di fatto si sveglia non riposato, ha un sonno frammentato e quindi durante il giorno ne risente perché naturalmente va incontro a facile addormentamento,
26:45astenia, disturbi di concentrazione. Sono tutti fattori che influenzano la qualità di vita dei nostri pazienti e che possono avere anche delle ripercussioni gravi non solo sul sistema respiratorio ma anche come dicevo su quello cardiocircolatorio con aumento del rischio di ipertensione arteriosa ma soprattutto di accidenti cerebrovascolari come anche ictus o infarto del mio cardio.
27:15Prima faceva riferimento anche ai bambini ma che tipologia di paziente soffre principalmente dei disturbi respiratori del sonno?
27:46Sono tutti segnali, sono tutte spie che fanno sospettare questa condizione.
27:54Dottore Marino, qual è la terapia tradizionale?
27:58La terapia tradizionale è ancora oggi la più efficace. La prima linea è quella che si serve di dispositivi a pressione positiva. Comunemente ormai conosciamo tutti come CPAP ma non è l'unico dispositivo a pressione positiva esistente.
28:14Un dispositivo che agisce sulla sede del problema. Abbiamo detto che il problema è a livello delle prime vie respiratorie che sono quelle che tendono a collassare.
28:25Attraverso questi dispositivi che vengono interfacciati al paziente con una maschera, questi dispositivi elettromedicali applicano una pressione positiva che agisce all'interno delle vie aeree impedendo all'apnea di verificarsi.
28:39Quindi tutta quella serie ciclica di episodi di apnea e micro risvegli tende a eliminarsi.
28:46Ovviamente non è così facile come sembra perché ogni paziente ha le sue caratteristiche.
28:54Non esiste una pressione che farà bene per tutti i pazienti, quindi una volta che viene fatta la diagnosi occorre vedere qual è la pressione efficace su quel paziente.
29:05L'altro problema è che la terapia è sì efficace, però esiste un 15% di pazienti che non si adatta già immediatamente alla terapia e non l'accetta.
29:15Perché, dottore?
29:19Sono vari i fattori che influiscono.
29:22Avere una maschera applicata al viso per tutta la notte c'è chi è ansioso, claustrofobico e quindi non riesce ad accettarlo già prima di iniziare la terapia.
29:33Questo 15% di pazienti già noi lo perdiamo all'origine.
29:37Dobbiamo pensare su questi pazienti a terapie alternative che esistono, si sono sviluppate nel corso degli anni, ma sono sempre una seconda scelta.
29:44Quindi il tentativo con dispositiva e pressione positiva va sempre fatto.
29:48L'altra problematica di questi dispositivi è che nel corso del tempo vengono abbandonati.
29:57Quindi dal 20 al 30% dei pazienti smette di fare la terapia nonostante sia stata verificata la sua efficacia.
30:08A questo stiamo riuscendo a ovviare con le metodiche di telemedicina.
30:14Esistono delle piattaforme disponibili su internet alle quali accediamo con delle credenziali per i nostri pazienti.
30:24Possiamo monitorare dal remoto i dati del dispositivo, quindi possiamo vedere se il paziente sta facendo la terapia per un periodo corretto,
30:34se la terapia è efficace nel ridurre le apnee e se le maschere vanno ancora bene, perché le maschere vanno in controsura,
30:42possono non essere posizionate bene e quindi esserci delle perdite e questo vanifica un po' l'efficacia della terapia.
30:50Siamo in una fase di grande cambiamento anche per monitorare l'aderenza alla terapia.
30:56Ci arriva subito una domanda, ricordiamo anzi il numero.
30:59Il numero Whatsapp che potete utilizzare per mandare i vostri messaggi è il 335 87 83 600,
31:06quindi basta mandare un messaggio a questa chat Whatsapp e facciamo la domanda proprio in diretta ai nostri ospiti.
31:13Una domanda che fa Giovanni, Giovanni non ha ancora una diagnosi perché dice la notte ho delle apnee,
31:21quindi manca il respiro in buona sostanza, però non ha mai fatto un esame,
31:25quindi chiede a voi qual è l'esame corretto da effettuare per avere una diagnosi effettiva.
31:33Posso rispondere io, intanto dobbiamo avere dei criteri di partenza,
31:39avere delle apnee riferite dal partner generalmente perché il paziente afferisce molto più spesso.
31:45Non è specificato nel messaggio però.
31:49Quindi avere una storia di russamento con i feriti apnee è già un fattore di rischio
31:55che può già consentire di passare un esame di secondo livello che è un monitoraggio cardiorespiratorio domiciliare.
32:04Quest'esame analizza il respiro durante il sonno, sono vari sensori che analizzano il passaggio d'aria,
32:12la saturazione hemoglobinica, le escursioni di torace e di addome, la posizione corporea.
32:19Combinando questi dati, nella polisonnografia c'è anche la possibilità di monitorare l'attività elettroencefalografica,
32:27il movimento dei muscoli oculari.
32:29Quindi combinare questi dati permette di capire se sia un disturbo respiratorio del sonno la sua severità
32:36e quindi di poter poi decidere che terapia praticare.
32:41Parliamo invece di questo farmaco innovativo che riguarda il policlinico.
32:46Intanto il nome e di che cosa si tratta?
32:49Il farmaco appartiene alla categoria di stimolatori e la veglia.
32:54Il farmaco si chiama Pitolisant e in realtà è uno dei due farmaci per i quali siamo stati autorizzati.
33:00L'altro si chiama Sorrianfetol.
33:03Agiscono con meccanismi levemente diversi perché agiscono su due neurotrasmettitori diversi.
33:11Entrambi lavorano sulla stimolazione della veglia perché tra non tutti i pazienti che correggono l'apnea
33:22hanno anche un miglioramento dei sintomi.
33:24Il sintomo preponderante è la sonnolenza di giorno,
33:28quindi una tendenza ad addormentarsi contro la propria volontà in determinati momenti della giornata.
33:35Almeno il 50% dei pazienti con apnea presenta questo sintomo in maniera marcata,
33:43ma anche dopo la correzione dell'apnea, quindi una terapia fatta con dispositivi a pressione positiva efficace,
33:50in un 10-20% dei pazienti rimane questa sonnolenza.
33:54Sonnolenza che altera notevolmente la qualità di vita.
33:58Con questi farmaci, il Pitolisant è il più recente, si mantiene la veglia.
34:04Non si risolvono le apnee, questa è una cosa che va chiarita.
34:07Ci sono dei farmaci già sperimentati per alcuni tipi di apnea che possono migliorare il tono dei muscoli del faringe,
34:17quindi migliorare la collassabilità, ma questa è un'altra famiglia di farmaci che ancora non è impiegata,
34:24ma ci sono tanti studi che li hanno utilizzati.
34:29La sonnolenza però va trattata, perché è causa di incidenti sul lavoro, incidenti stradali, qualità di vita,
34:37quindi va trattata.
34:39Il Pitolisant, che è il più recente, va ad agire sui neuroni staminergici,
34:46inibisce un recettore per l'istamina, sono recettori H3,
34:51rende disponibile più istamina in questi neuroni, quindi favorisce la veglia.
34:57Sappiamo tutti che gli antistaminici, soprattutto gli antistaminici di vecchia generazione,
35:01interferivano dando sonnolenza.
35:03Questo perché bloccavano dei recettori che sono recettori tipo H1,
35:06quindi quella quota che arrivava al cervello, bloccava questi recettori,
35:10ostacolava lo stato di veglia e dava sonnolenza.
35:14Il meccanismo è esattamente opposto.
35:16Professore, lei prima parlava delle cause.
35:18Ma è possibile fare prevenzione già con lo stile di vita?
35:21Sicuramente sì, perché abbiamo detto che tra i fattori di rischio,
35:28via l'eccesso ponderale o l'assunzione di alcol,
35:35soprattutto nelle ore serali,
35:37c'è già uno stile di vita che miri alla riduzione del peso corporeo.
35:43Ricordo che nelle forme molto lievi di sindrome delle apnee,
35:48dei disturbi respiratori e del sonno,
35:51già una riduzione del 15% del peso corporeo consente di migliorare notevolmente,
35:59se non addirittura di risolvere il quadro.
36:02Quindi sicuramente lo stile di vita può influenzare
36:07e nella prevenzione mi preme anche segnalare il ruolo della medicina generale,
36:12perché come sempre il medico di medicina generale è il primo contatto del paziente
36:19e quindi una medicina di iniziativa, come la medicina generale ci sta insegnando,
36:25è una medicina di prossimità che va a intercettare il bisogno del paziente
36:33e quindi a valutare se vi è il sospetto della patologia.
36:39Poi da lì parte a cascata tutto il meccanismo di processo diagnostico e di approccio terapeutico.
36:48Quali sono i risultati invece che avete riscontrato con entrambe le terapie,
36:54quindi l'innovativa e poi invece la tradizionale, chiamiamole così?
36:58La CPAP rimane un dispositivo estremamente efficace,
37:04quindi il paziente molto sintomatico che si data bene ha una risposta soddisfacente.
37:12Nella piccola quota di pazienti che abbiamo avuto noi,
37:16che abbiamo già iniziato a trattare col farmaco, abbiamo avuto un risultato molto soddisfacente.
37:22Era una persona che faceva il suo dovere, faceva la terapia benissimo,
37:25ma non aveva eliminato il sintomo principe.
37:31Sicuramente eliminando le apnee si riducono tutti i rischi legati alla patologia,
37:38quindi i rischi lungo termine, i rischi cardiovascolari, cerebrovascolari, ma non solo, ce ne sono tanti.
37:44Ma gli effetti nel lungo termine, se il paziente è ancora sonno non li può apprezzare tanto,
37:52sa che sta facendo qualcosa di buono ma gli rimane una sonnolenza.
37:55Poter risolvere il problema da qualche settimana è una grande soddisfazione.
38:01Arrivo ad un'altra domanda che riguarda le singole persone.
38:07Claudio ci racconta che durante la notte si sveglia con una mancanza d'aria, non riesce più a respirare.
38:12Che cosa deve fare per farsi controllare?
38:16Sono ovviamente domande.
38:20Una delle possibilità, perché generalmente l'apnea non viene percepita,
38:24non è la cosa più comune di questo sintomo, però è uno dei sintomi possibili, si chiama choking,
38:29è il risveglio col senso di soffocamento, quindi anche in questo caso vale l'indicazione a uno studio del sonno.
38:34Può bastare una poligrafia domiciliare che è lo studio che non mette in campo tutta la parte elettroencefalografica,
38:43però tutte le altre tracce che avevamo menzionato poc'anzi.
38:46Professore, come è possibile poi accedere ai servizi del Policlinico di Palermo?
38:52Intanto volevo aggiungere qualcosa a quanto detto da Giorgio, ovvero che esistono comunque diversi livelli.
39:00Vi è un primo livello che è anche facilmente accessibile a livello territoriale,
39:07quindi la possibilità di una poligrafia o comunque di una prima valutazione non è soltanto lo pneumologo che fa questo,
39:15è uno di quegli esempi in cui diverse figure professionali e diverse discipline possono con competenze diverse,
39:25ma tutte valide nell'ambito della patologia, approcciare il paziente e fare una prima valutazione.
39:33Esistono poi, anche per rispondere a Claudio, anche delle valutazioni di secondo livello che sono più appannaggio di centri di riferimento,
39:48dove bisogna studiare un po' più approfonditamente il paziente e la patologia e cercare di affrontarla a 360 gradi.
39:59Riguardo la sua domanda, noi abbiamo, parlo dell'Unità Operativa di Pneumologia del Policlinico Giacone di Palermo,
40:08abbiamo un ambulatorio specialistico pneumologico dedicato, di cui dottore Marino è il responsabile,
40:16che naturalmente accoglie tramite prenotazione dall'esterno, prenotazione CUP,
40:22accoglie i pazienti che o necessitano ancora di una diagnosi o che hanno necessità di una rivalutazione per una malattia che conducono da anni.
40:39Questo naturalmente anche noi, come tanti, stiamo affrontando, con il supporto anche della direzione strategica aziendale,
40:50il problema dell'abbattimento dei tempi di attesa, perché abbiamo dei grossi tempi di attesa,
40:56ma stiamo, come dire, lavorando anche in questo senso, cercando di accogliere quanto più pazienti possibile.
41:04Eredità del Covid, chiedo.
41:06C'è anche quello, purtroppo in questi ultimi anni, posso parlare della nostra esperienza,
41:13ci hanno visto impegnati in altro, quindi abbiamo dovuto rimandare, ahimè per i pazienti, tutta una serie di valutazioni.
41:24E quindi state comunque fronteggiando questa problematica.
41:28Devo anche dire che centri come il nostro, e non solo il nostro ovviamente, hanno la possibilità, con l'adeggenza alle spalle,
41:38di poter ricoverare i pazienti più complicati, più complessi, che quindi necessitano anche di un ricovero ospedaliero
41:46per un approfondimento sia diagnostico che terapeutico, la cosiddetta titolazione delle procedure terapeutiche,
41:58proprio per modulare la terapia nei pazienti che hanno difficoltà per una gestione ambulatoriale.
42:06Ci scrive Giovanni, come si può avviare al prosciugamento della bocca con la CPAP?
42:18È una delle mentele maggiori, però chiaramente la CPAP dà aria.
42:26Quest'aria soprattutto nei mesi estivi può essere insopportabilmente calda e secca.
42:34Le CPAP hanno dei umidificatori termostatati che contengono acqua che viene riscaldata e quindi evaporando umidifica le vie aeree.
42:50Quindi questa è la risposta per Giovanni.
42:54Vi ricordo sempre che non dovete chiamare a questo numero ma mandare direttamente messaggio o un semplice sms come ha fatto Giovanni,
43:02scrivere alla chat di Whatsapp che è il numero 335-8783-600.
43:09Giovanni ribatte e dice ma non ci riesco e quindi ha risposto alla sua risposta.
43:18Là bisognerebbe vedere anche come è impostato il dispositivo, che va valutato.
43:25È il motivo per cui prendiamo in carico il paziente, cioè il paziente viene visto, viene adattato alla terapia ma viene anche seguito nel tempo.
43:31Quindi tutte le problematiche che emergono poi si devono valutare.
43:35A volte basta che la maschera venga messa in maniera non ottimale e la CPAP comincia a dare aria in maniera spropositata e quindi creando disagio al paziente.
43:45Grazie mille per essere stati i miei ospiti.
43:48Grazie professore, grazie dottore.
43:50In bocca al lupo per tutti i vostri progetti futuri e ci rivedremo presto perché tanto lo ricordiamo,
43:54siamo in onda fino a giugno con questa stagione di Nomi Cosecità.
43:58Grazie ancora e buon lavoro.
44:00E finisce qui l'appuntamento di oggi con Nomi Cosecità.
44:03Noi torniamo domani sempre in diretta dalle 15 d'Aurora Fiorenza.
44:07L'augurio di una buona giornata.