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Nomi, cose e città: la puntata del 3 dicembre

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Trascrizione
00:00Buonasera e benvenuti a una nuova puntata del format Nomi-Cose-Città,
00:29quella del crack è un'industria della morte, la prima dose si consuma già in una forbice che va tra i dieci e i dodici anni,
00:40ci sono anche bambini che vengono ricoverati per overdose, giovani che si prostituiscono, spacciano e rubano pochi euro per avere una dose.
00:52In tutta l'isola scorrono purtroppo fiumi di droga, oggi un altro blitz a Palermo con 25 arresti e altri arresti a Catania e a Gela,
01:04ci sono interi quartieri pieni delle cosiddette case del crack, che sono luoghi dove ci si incontra per farsi in qualsiasi ora del giorno,
01:15perché per una dose tra l'altro bastano anche solo dieci euro.
01:20Solo qualche dato giusto per comprendere la gravità di questo fenomeno, quest'anno sono già quasi mille le persone che hanno parlato con i servizi per le tossicodipendenze
01:35e in oltre 3.000 seguono dei percorsi di riabilitazione.
01:41In questi anni però bisogna dire che non sono mancati anche i tagli, i servizi per le dipendenze sono passati da 5 a 3 con ulteriori tagli anche del personale sanitario.
01:57Sulla spinta dal basso però qualcosa si è mosso, è nato a Palermo un anno fa proprio lo scorso gennaio il centro di pronta accoglienza rivolto proprio alle persone con dipendenza da crack e da altri tipi di sostanze
02:17e tre mesi fa l'assemblea rars ha approvato il disegno di legge sul contrasto alla diffusione del crack.
02:30A un anno dall'apertura appunto del centro oggi proviamo a fare il punto su questo tema e lo facciamo con degli ospiti importanti.
02:40In studio con me ci sono Giampaolo Spinnato che è il direttore dei servizi per le tossicodipendenze dell'Aspe di Palermo, il presidente del tribunale di Palermo per Giorgio Monosini e in collegamento da remoto la psicologa e anche operatrice di Strada Marta Di Marzo e la presidente dell'associazione SOS genitori Olga Vicari.
03:06Intanto vi ricordo il numero WhatsApp a cui scrivere che è il 335 878 3600 e ci vediamo tra poco.
03:37Per ricordare uno dei più grandi artisti italiani, certamente il più amato, con la sua recitazione esilarante e la sua comicità a tratti surreali,
03:45colui che ha rappresentato l'incontro tra la grande tradizione della commedia dell'arte, la spontaneità dell'avanspettacolo e l'anima malinconica della città di Napoli.
03:57Appuntamento con Totò su TGS ogni martedì e venerdì alle 21.40.
04:04Perché ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.
04:12Attualità, innovazione, politica, informazione, spettacolo.
04:16Il salotto di Ricciarai Mondi, in esclusiva su TGS, dal 31 ottobre alle 21.40.
04:22Il ritratto di un'isola in continua evoluzione.
04:26Le mani in alto, le mani in lì, tu da domani...
04:35Le barzellette di Moudou, il medico, la gente di viaggio, la coppia di sposi.
04:41Tantissime gag per ridere insieme e divertirsi con uno dei fenomeni comici degli ultimi anni.
04:47Uccio De Santis e i suoi sketch divertenti su TGS.
04:52Non so chi ora è, saranno le tre.
04:55Che ore sono? Che ore sono? Che ore sono? Che ore sono?
05:00È l'ora del Moudou!
05:13Emilio, ci siamo? Dai, comincia la seconda edizione di Mare Dentro.
05:17Tu stai provando, stai facendole. L'anno scorso mi sono immerso io, quest'anno tocca a te.
05:21Non mi mettere in pressione, Mauro. Ancora un paio di settimane mi sto immergendo, sto facendo le prove.
05:26E poi?
05:27E poi? E poi è andermi in onda.
05:29Mare Dentro!
05:48Eccoci tornati, entriamo subito nel vivo di questa nostra puntata.
05:52E io chiedo subito al dottore Spinnato, lei è responsabile di questo centro di pronta accoglienza,
06:01che, l'abbiamo detto prima, compirà un anno a breve.
06:06Ecco, quali sono i punti di forza di questo luogo e anche le difficoltà che immagino in questo anno abbiate, come dire, riscontrato, vissuto?
06:17Il punto di forza che abbiamo potuto confermare con l'attività è quello di riempire un vuoto
06:23tra quello che era l'attività dei servizi ambulatoriali e le comunità terapeutiche,
06:28laddove i servizi ambulatoriali spesso risultavano troppo deboli rispetto alla difficoltà e alla gravità del fenomeno
06:36e le comunità terapeutiche troppo distanti perché accolgono persone soltanto con una forte motivazione.
06:43Si creava un vuoto assistenziale, questo centro è servito a colmare questo vuoto,
06:48cioè avere la possibilità di trattare in un setting che non è soltanto ambulatoriale,
06:53e quindi un setting residenziale, soggetti che comunque non avevano nemmeno un elevato livello di motivazione.
06:58Quindi intervenire in situazioni di crisi che normalmente rimanevano senza risposta
07:03e finivano col finire a volte impropriamente nei pronto soccorsi del nostro ospedale.
07:07C'è chi l'ha chiamato una goccia nel mare, cosa manca?
07:13Metaforicamente è come se fosse una tuttaizzattera,
07:16cioè dire che nel momento in cui una persona si trova in grossa difficoltà
07:19ha un luogo dove poter andare e mettersi un po' di riparo.
07:22La permanenza è breve, nel senso che noi facciamo programmi in genere di un mese, massimo due mesi,
07:29proprio per consentire a più persone di poter accedere,
07:31altrimenti finiremmo col bloccare il centro soltanto con i soggetti.
07:35Il profilo del paziente tipo, se glielo posso chiedere?
07:40In realtà chiunque, cioè chiunque si trova in una situazione di grossa difficoltà
07:44e anche a rischio di vita in qualche modo,
07:47è ovvio che quelli che entrano sono tutte persone che fanno un consumo quotidiano e pluriquotidiano,
07:51c'è persone che non riescono in alcun modo a fermarsi o a interrompere l'uso di sostanze.
07:56Allora in questo caso rifugiarsi in questo centro consente loro di potersi fermare intanto.
08:03Fermarsi è il primo atto, perché se io mi fermo poi a quel punto posso cominciare a riflettere sulla mia vita,
08:08posso cominciare a immaginare qualcosa di diverso.
08:11Se non mi fermo, essere incalzato dalla sostanza impedisce la possibilità di costruire alcun progetto alternativo.
08:19Quindi riuscire a fermarsi è un punto fondamentale e questo è l'obiettivo di questo centro.
08:26Lei è sul campo ormai da tantissimi anni in prima linea, questo lo possiamo dire.
08:34Credo che qualche giorno fa però ho letto una sua dichiarazione e una frase mi ha molto colpito.
08:42Lei ha detto che questo fenomeno ha assunto una crescita esponenziale ed è praticamente inarrestabile.
08:48Secondo lei in questi anni c'è stata una sottovalutazione di questo problema?
08:55Eventualmente da parte di chi?
08:57Le dipendenze hanno sempre avuto questa caratteristica.
09:02Le dipendenze hanno una funzione di contagio, un po' come le malattie infettive.
09:10A un certo punto arriva una nuova sostanza, questa viene usata e questo contagia l'uso e si espande.
09:19Spesso noi interveniamo sull'emergenza, abbiamo avuto l'emergenza dell'eroina a fine del secolo scorso,
09:27su cui abbiamo costruito servizi e siamo intervenuti.
09:30Poi quando abbiamo un periodo di calma, che vuol dire che l'uso si è un po' stabilizzato,
09:36non che sia sparito perché non sparisce mai, ma si stabilizza,
09:41allora a quel punto è come se noi delle dipendenze non ci occupiamo più.
09:44Non avendo chiaro che in questa fase poi si sta costruendo la prossima emergenza
09:50e spesso ci troviamo poi impreparati ad affrontarla, quindi questo sicuramente è un problema.
09:57E poi si deve correre per fare nuove cose,
10:01tant'è che in un paio d'anni abbiamo messo in piedi delle cose che proprio ci servono ad affrontare questa emergenza.
10:07Dottore Molossini, lei ha lavorato per 25 anni a Palermo, oggi è Presidente del nostro Tribunale.
10:16In Sicilia, l'abbiamo detto prima, sono tornati a scorrere fiumi di droga,
10:21fino a stamattina 25 arresti a Palermo, altri a Catania, Gela,
10:27tra l'altro c'erano pure delle connessioni con Calabria, Lombardia, Emilia Romagna, quindi altre regioni.
10:35Cosa significa questo? Dal suo osservatorio privilegiato ha notato degli incrementi del numero dei reati connessi alla droga?
10:47Buonasera a tutti e a tutti i telespettatori.
10:52L'emergenza sociale è anche un'emergenza giudiziaria.
10:58Sono sicuramente aumentati i procedimenti relativi a fenomeni di spaccio e quindi di assunzione anche di sostanze stupefacenti.
11:11C'è un grosso business dietro il traffico di queste sostanze.
11:20Il crack, ad esempio, che è una sostanza a basso costo per gli assuntori,
11:27questo naturalmente ha portato al proliferare di operazioni illecite da questo punto di vista,
11:34ma poi ci sono tutti i reati collegati all'assunzione degli stupefacenti,
11:41perché poi per rifornirsi di sostanza stupefacente molti di queste persone, di questi giovani in particolare,
11:47a loro volta commettono reati, furti, rapine, dando la disponibilità per spacciare a loro volta.
11:55Tutto questo naturalmente ha un effetto moltiplicatore sulle vicende giudiziarie,
12:01con una percezione, qualcosa che noi constatiamo in quello che è il pronto soccorso della giustizia penale,
12:12che sono le udienze di convalido degli arresti.
12:17Questi ragazzi vengono presi magari in strada mentre stanno spacciando, vengono portati direttamente davanti al giudice.
12:23E lì si tocca con mano la disperazione di questi ragazzi.
12:29Questi non possono essere definiti criminali, questi sono vittime in realtà di questi traffici.
12:37La loro domanda di sostanza stupefacente si traduce poi in attività illecite poste in essere proprio da loro,
12:51ma la sensazione è quella che la risposta penale in questi casi sia assolutamente inadeguata,
12:59o comunque un passaggio intermedio deve essere completata, integrata da tante altre cose che vengono dopo.
13:05Se noi pensiamo che col carcere si possano risolvere questi problemi, siamo credo molto lontani dalla realtà,
13:14ma qui ci sono persone molto più esperte di me da questo punto di vista.
13:17Il punto è che anche nelle prime battute di questi procedimenti, cioè l'udienza di combattimento e dell'arresto,
13:24poi il giudice deve decidere come trattare subito in prima battuta questi giovani.
13:33Qua ci sarebbe bisogno di comunità terapeutiche in grado di accoglierli tutti quelli che si trovano in queste situazioni.
13:42E questo non sempre è possibile, anzi è un aspetto problematico.
13:48Allora magari si finisce per applicare a livello cautelare la misura degli arresti domiciliari,
13:55però questo significa che non hanno poi un sostegno rispetto ai problemi che devono affrontare,
14:04cioè non hanno quel sostegno non solo sanitario ma anche psicologico di cui avrebbero bisogno.
14:11Senta parlava prima di business, quindi immagino dietro, chiaramente ci sono anche delle inchieste che ce lo confermono,
14:17c'è la mafia, insomma è Cosa Nostra.
14:19Ecco Cosa Nostra come controlla questo business?
14:23Beh Cosa Nostra adesso è tornata in grande stile sul mercato degli stupefacenti.
14:29C'è stato un periodo a partire dalla seconda metà degli anni 90 sino a qualche anno fa
14:36in cui Cosa Nostra in particolare era meno impegnata su questo versante.
14:40Adesso da qualche anno a questa parte si è resa conto che non poteva non occuparsi di certi mercati legati.
14:53Quindi è tornata anche a Palermo, ci sono stati diversi processi, sono state applicate anche molte misure cautelari recentemente
15:00e c'è un'organizzazione capillare rispetto alla gestione delle piazze di spaccio,
15:06ai soggetti fiduciari a cui puoi affidare determinati compiti
15:14e Cosa Nostra poi è quella anche che autorizza l'acquisto di certe partite significative di sostanza stupefacente.
15:26Questo è emerso da diverse indagini che sono state effettuate negli ultimi anni,
15:33ci sono state condanne anche già, ci sono dei mandamenti mafiosi in questo momento
15:38che hanno un forte protagonismo su questa Porta Nuova ad esempio,
15:45ma diciamo che anche le ultime operazioni attestano che c'è una gestione di certi affari
15:54che è piuttosto diffusa nei vari mandamenti di questo territorio.
15:59Questo naturalmente cosa comporta?
16:01Comporta poi anche il reclutamento per la gestione di questi affari,
16:05il reclutamento di nuove leve nell'organizzazione.
16:08Tutt'altro quindi, c'è messo il presidente di una mafia, come dire,
16:12fiaccata magari dalle operazioni, come dire, stracciona perché poi...
16:17La mafia è stata decimata da molte operazioni dell'ultimo ventennio
16:22e adesso cerca di ricostituirsi, di trovare anche linfa nuova.
16:28Ad esempio nel periodo del lockdown, immediatamente successivo all'emergenza pandemica,
16:35le organizzazioni mafiose hanno investito molto nel welfare mafioso,
16:41cioè in alcuni quartieri particolarmente disagiati hanno fatto delle operazioni di sostegno a famiglie
16:48perché in questo vedevano un interesse per il futuro,
16:52cioè quello di reclutare i giovani da inserire nell'organizzazione.
16:57Questo è emerso in diversi accertamenti ed è un aspetto non trascurabile
17:02perché dietro tutte queste vicende poi, almeno per quello che si vede dall'angusto angolo prospettico
17:08del processo e del processo penale, ci sono delle storie di difficoltà economica, di bisogno
17:15che quando non vengono intercettate dal circuito legale ufficiale
17:21trovano invece la risposta alternativa nelle organizzazioni criminali.
17:27Dove manca lo Stato provvede.
17:29Sì, dove lo Stato non riesce ad arrivare, ad esempio perché non riesce a dare delle risposte a livello occupazionale,
17:34c'è l'occupazione alternativa che viene fornita da queste organizzazioni.
17:40Anche questo è un aspetto del fenomeno penale che riguarda le tossicodipendenze e il traffico di stupefacenti.
17:48Mi collego ora con la dottoressa Marta Di Marzo che è psicologa ed è anche operatrice di strada,
17:56quindi ha un contatto diretto sul territorio, perché lei appunto lavora nell'ambito del progetto Fuori dal Giro.
18:05Dottoressa Di Marzo, le chiedo intanto se ci può dire cosa è Fuori dal Giro, quindi qual è il suo lavoro, il suo compito.
18:21Buonasera a tutti. Il progetto Fuori dal Giro è stato scritto dal comune di Palermo,
18:27specificatamente dall'assessorato alle politiche sociosanitarie in collaborazione con l'ASP e enti del terzo settore.
18:36È un progetto che si occupa di riduzione del danno da uso di sostanze per l'utenza adolescente e di giovani adulti.
18:46Si struttura su quattro livelli di intervento che sono l'educativa di strada, le azioni a scuola,
18:53l'unità mobile, che è dove lavoro io, e poi gli sportelli di ascolto pubblico sociale.
19:00Si muove su quattro quartieri di Palermo con l'ambizione di poter arrivare su un territorio sempre più ampio.
19:07Si tratta di Ballarò, Sperone, Borgovecchio e Zen.
19:14Quali sono le richieste più frequenti e anche se ci può dire l'età media delle persone con cui avete a che fare?
19:26I turni vi variano, nel senso che abbiamo un turno serale del venerdì dove ci colloquiamo in alcune zone di ritrovo di giovani
19:39e lì l'età si abbasta notevolmente, nel senso che incontriamo ragazzi che vanno dai 16 fino ai 33 anni.
19:45In generale invece su strada, quindi faccio riferimento a Ballarò, incontriamo ragazzi dai 18 fino anche ai 60-70 anni,
19:55quindi persone grandi, adulte.
19:58L'intervento del camper si occupa principalmente di strutturare una rete intorno a persone che vivono condizioni di fragilità
20:06perché a causa della loro dipendenza patologica perdono tutti i contatti con la vita che avevano precedentemente.
20:15Il nostro intervento da una parte è pratico, nel senso che offriamo materiale sterile per un uso sicuro di sostanze,
20:24offriamo ascolto psicosociale a gancio con i servizi del territorio,
20:30però l'obiettivo fondamentale è quello di riuscire a creare una rete concreta e stabile intorno a queste persone
20:38affinché nel momento in cui trovano la motivazione per innestare un cambiamento di qualche tipo
20:44sanno che noi ci siamo e che possiamo supportarli in questo.
20:48E questi servizi sono sufficienti, bastevoli secondo lei?
20:53Servizi sanitari e anche sociali, lei si occupa più di questo aspetto, di questa sfera?
21:01No, direi di no.
21:03Cosa manca?
21:05Manca la risorsa concreta, mancano gli operatori, manca la formazione.
21:15Io penso all'anno scorso che in un'annualità il Camper, il progetto è riuscito ad agganciare 466 persone tramite la strada.
21:27466 persone?
21:31Sì.
21:33Mi chiede effettivamente queste persone a cui non esiste un presidio così a bassa soglia, perché la strada è il presidio più basso che si possa raggiungere.
21:47Basta semplicemente passarle di fronte e cercare di capire di che si occupa.
21:53Cosa servirebbe secondo lei?
21:57Sicuramente più informazione rispetto a che cos'è la tossicodipendenza per abbattere un po' quelli che sono gli stereotipi che tendono a ghettizzare le persone e di conseguenza a non consentirmi di accedere ai servizi dedicati o di investire su questi servizi dedicati.
22:15Lei prima mi chiedeva qual è la richiesta che viene fatta più spesso.
22:21Le richieste sono tante, però il punto è riuscire a trovare il momento in cui l'utente riesce a sganciarsi da quello stigma che non gli consente di chiedere.
22:33Non so se mi sono spiegata.
22:35Chiaro, chiarissimo.
22:37Poi magari sul punto ci torniamo perché mi interessa particolarmente.
22:43Passo ora al Presidente Olga Vicari, Presidente dell'Associazione S.O.S. Genitori.
22:51Lei è anche madre di una figlia tossicodipendente.
22:56Chiedo anche a lei brevemente di dirci cosa fa questa associazione e qual è lo scopo.
23:05Salve a tutti e grazie di questo invito.
23:12Allora, intanto tengo a dire che l'associazione, il titolo esatto è S.O.S. Genitori e Società.
23:20Perché oggi i genitori si trovano veramente in difficoltà ad educare, a crescere dei figli in questa società così fatta.
23:31Quindi questa società è cambiata e dal punto di vista proprio del genitore è davvero un terno all'otto.
23:39Soprattutto se la crescita è di un ragazzo che ha già delle fragilità psicologiche, psichiche, emotive.
23:49Però il Covid ce l'ha rivelato come oggi l'adolescenza è già veramente una grande fragilità e quindi crescere in questa società è già difficile.
24:03Quindi portiamo un po' la voce delle famiglie che vivono questo vuoto di cui ha parlato Dottore Spinato.
24:14Nell'assenza di una sequenza proprio di servizi, la famiglia rimane l'unico referente a farsi carico di tutto quello che non c'è.
24:30C'è di un figlio di un ragazzo che non accede ai servizi ambulatoriali ma che fa uso di sostanze.
24:43E sappiamo bene che oggi le sostanze che vengono usate determinano proprio una non volontà.
24:51Non c'è possibilità di quella pausa, di quella riflessione, ma c'è una compulsione a cercarla in tutti i modi e con tutti i mezzi.
25:01E quindi il compito delle famiglie è diventato colmare quel vuoto di motivazione del ragazzo a entrare in un servizio di cura, anche ambulatoriale,
25:19fino alla possibilità di maturare questa condizione e di questa consapevolezza del suo stato e quindi andare in una comunità con tutte le difficoltà che conosciamo.
25:35Perché comunità, soprattutto a doppia diagnosi, non ce ne sono in Sicilia, ne è nata una.
25:44E poi come famiglie abbiamo molto chiaro che le competenze, si è parlato di competenze, è vero, tutta la salute mentale deve aiutarsi a diventare più competente su questa materia,
26:06che è anche molto nuova perché le sostanze non sono più quelle di una volta.
26:12E quindi il compito è toccato ai genitori, i genitori sono molto competenti spesso sulle sostanze, sui meccanismi.
26:22Però siete soli, mi pare di capire che siete soli, siete sostanzialmente abbandonati da quello che sta dicendo.
26:29Allora diciamo che nell'assenza dei servizi ogni famiglia prova e si aiuta con altre famiglie, anche gruppi di mutuaiuto, associazione, per trovare una strada.
26:44E quindi il problema più forte è essere soli, ma soli perché in realtà non c'è una cura, non abbiamo un farmaco, non abbiamo una struttura sicura,
27:00se non una storia di cura lunga e variegata, dove per esempio faccio un esempio, il genitore per salvare la vita del figlio è costretto a denunciarlo con tutto quello che poi ci ha egregiamente raccontato il dottore Morosini.
27:20Luoghi che non sono per questi ragazzi disperati, mancano le REMS e quindi un sistema di cura adatto, non sono i delinquenti nati, ma lo diventano facilmente, perlomeno diventano autori di reato di tutti i tipi.
27:43Dottore Serica io devo fermarla, chiamo la pubblicità e torniamo tra poco.
28:13La sua comicità ha tracchi surreali, colui che ha rappresentato l'incontro tra la grande tradizione della commedia dell'arte, la spontaneità dell'avan spettacolo e l'anima malinconica della città di Napoli.
28:27Appuntamento con Totò su TGS, ogni martedì e venerdì alle 21.40.
28:35Perché ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.
28:40Attualità, innovazione, politica, informazione, spettacolo.
28:46Il salotto di Ricciarai Mondi, in esclusiva su TGS, dal 31 ottobre alle 21.40.
28:52Il ritratto di un'isola in continua evoluzione.
28:56Le mani in alto, le mani lì, tu da domani.
29:05Le barzellette di Moudou, il medico, la gente di viaggio, la coppia di sposi.
29:11Tantissime gag per ridere insieme e divertirsi con uno dei fenomeni comici degli ultimi anni.
29:16Uccio De Santis e i suoi sketch divertenti su TGS.
29:21Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
29:51Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
30:21Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
30:51Io mi ritrovo molto in quanto stava dicendo la Presidente Vicari rispetto al fatto che sono i genitori
30:58che a volte denunciano lo stato drammatico in cui si trovano i figli tossicodipendenti.
31:04Ci sono molti procedimenti per maltrattamenti in famiglia ma anche per estorsione a danno dei genitori
31:11che riguardano proprio queste vicende.
31:15Ancora una volta va sottolineato come lo strumento repressivo penale assolutamente inadeguato rispetto a questi problemi.
31:23E qui ci vuole davvero un cambio di paradigma culturale.
31:28Io mi trovo molto d'accordo anche con quanto diceva la dottoressa Di Marzo.
31:32Noi siamo abituati a pensare a questi problemi come a problemi di sicurezza fisica di tanti cittadini
31:43che possono trovarsi un giorno in una condizione difficile perché aggrediti da questi ragazzi
31:51che devono procurarsi lo stupefacente perché devono a loro volta.
31:56Forse dovremmo pensare di più anche ad un problema di sicurezza esistenziale che manca
32:05in molti di questi ragazzi che arrivano alla tossicodipendenza
32:12probabilmente perché appunto hanno delle esperienze non positive con la scuola.
32:19La dispersione scolastica è un fattore da non trascurare nella spiegazione di questo fenomeno.
32:29Così come la difficoltà di vedere un futuro, di avere delle speranze di occupazione.
32:36Ecco, ragionando di più dall'angolo prospettico della sicurezza esistenziale dei potenziali tossicodipendenti
32:45probabilmente il circuito pubblico riesce ad elaborare delle risposte più convincenti e complete.
32:53Il fatto di affidare le risposte a certi fenomeni allo strumento repressivo
32:59è un qualcosa che dal punto di vista simbolico può colpire una parte dell'opinione pubblica.
33:05Può colpire in senso positivo una parte dell'opinione pubblica.
33:08Però poi il problema resta lì sul piatto e resta irrisolto.
33:14Dottore Spinnato se vuole dire qualcosa pure lei su questo tema.
33:18Ovviamente i servizi intercettono la situazione di dipendenza già conclamata.
33:24Poi noi abbiamo probabilmente un problema legato a quello che è l'assistenza grande dei adolescenti.
33:30Probabilmente quella è una fascia d'età che si è ritrovata un po' da sola e in cui le famiglie si trovano da sole.
33:37Cresce un adolescente problematico che ancora non ha sviluppato alcuna patologia e nemmeno una tossicodipendenza
33:45però già un intervento a quel livello potrebbe evitare che la tossicodipendenza si sviluppa.
33:51Noi arriviamo quando la dipendenza già si è strutturata e lì noi cerchiamo di diversificare gli interventi.
33:59Perché non tutti hanno l'idea che l'aiuto di cui hanno bisogno in quel momento è a smettere.
34:07Perché quello è un punto d'arrivo e se ci arriva dopo un po' di tempo
34:11a volte l'aiuto che chiedono è a poter continuare a fare uso di sostanza senza tutti gli aspetti negativi dell'uso di sostanza.
34:25E lì noi dobbiamo essere capaci di intervenire anche perché se noi proponiamo a tutti come unica strada smettere
34:32alcuni ci seguiranno, altri no, altri li perderemo.
34:35E questi che perdiamo sono poi quelli che fanno i reati, quelli che rubano a casa
34:40Intervenire in che modo?
34:42Quello che noi abbiamo cercato di fare in questi anni e anche in collaborazione con il Comune di Palermo
34:49è tentare di costruire una continuità di servizi dalla strada alla comunità terapeutica.
34:55Per cui prima dell'ambulatorio, dove comunque arriva chi già vuole cambiare qualcosa
35:02e non sempre, a volte arriva anche chi non vuole cambiare ma arriva lì perché non ha dove altro andare
35:07e dobbiamo mettere qualcosa.
35:09La presenza dell'unità mobile in strada serve fondamentalmente a questo.
35:13Le unità mobile non sono lì per far smettere le persone, sono lì per essere presenti in quel momento
35:19Riluzione del danno diciamo sostanzialmente
35:21Quella che viene chiamata riluzione del danno, che può essere anche distribuire dei materiali che servono per fare uso
35:27fondamentalmente perché sono un potente strumento di aggancio, altrimenti le persone perché dovrebbero venire
35:34E intanto si sta accanto in questo e lì si aiuta a costruire una motivazione
35:39Evitando questo abbandono in quella fase sono di più quelli che riusciamo comunque a portare verso i servizi
35:45E poi a poco a poco costruiamo dei programmi terapeutici
35:49Come diceva la Presidente Vicari, la tossicodipendenza non è una malattia acuta
35:56che si guarisce con un intervento di poche settimane
35:59Una volta che si struttura la tossicodipendenza questa è una malattia lunga
36:03È una malattia che dura parecchi anni, è una malattia che tende a recidivare
36:08E il percorso passa attraverso varie fasi
36:11Di cui la comunità terapeutica a volte è l'ultima fase ma a volte non è nemmeno l'ultima fase
36:17Perché dopo la comunità c'è la ricaduta e il giro ricomincia da capo
36:21Quindi noi dobbiamo avere dei servizi attrezzati
36:24A momento non li abbiamo, dobbiamo dirlo
36:27Forse cominciamo ad averli a Palermo qualitativamente
36:31Nel senso che cominciamo ad avere i servizi che riempiono i buchi
36:35Probabilmente dobbiamo lavorare un po' di più sull'aspetto quantitativo rispetto ai servizi
36:41Senta, la soddisfa la legge anti-crack insomma cosiddetta, approvata da Lars?
36:47La legge...
36:50I suoi punti, ecco
36:51No, la legge è un'ottima legge devo dire
36:53Nel senso che proprio l'altra volta sono stati a Romagna proprio a discutere di questa legge
36:59E anche i colleghi diciamo di regioni normalmente più evolute di noi
37:03Dicevano e ci rimandavano che la legge che noi abbiamo è tra le leggi più avanzate in Italia
37:08E il punto adesso sta a applicarla
37:11Perché la legge è senz'altro una buona legge
37:13Però è una legge che per funzionare ha bisogno di investimenti
37:17Non può una legge funzionare senza investimenti economici
37:22E questo diventa il punto dolente perché è una sanità alla nostra, povera
37:27Ma dico la sanità italiana
37:29E quindi...
37:30C'erano tagli su tagli
37:32E quindi trovare le risorse per far funzionare questa legge può non essere semplicissimo
37:37Però ovviamente meglio una buona legge
37:41Che non averla
37:42Che non averla
37:43Questo è assolutamente così
37:46Le chiedo se nel suo lavoro lei incontra tantissime persone
37:52C'è qualche storia, qualche cosa che le è rimasta più impressa
37:58Senza fare nomi con nomi
38:00Chiaramente
38:03Sì, è un po' complicato nel senso che
38:06Ciò a cui io cerco di dare sempre
38:11È mantenere il più possibile la fiducia delle persone che incontro
38:16Insieme all'equipo di colleghi ogni giorno
38:19Quindi la fiducia passa assolutamente attraverso
38:25Mi viene da dire un po' il segreto di quello che incontriamo ogni giorno
38:30Vi posso raccontare un po' una storia
38:34Direi più leggera
38:38Più difficile magari da intercettare
38:41E mi piace sempre un po' tenere in considerazione
38:46Noi incontravamo spesso durante la scorsa annualità un ragazzo
38:51Che aveva un avvento molto canzonatorio nei confronti del nostro intervento
38:58Non ci prendeva sul serio
39:00Ci prendeva anzi in giro
39:02Nel senso che raccontava storie sempre diverse
39:05Ogni volta che incontrava un operatore nuovo
39:07Cercava il modo di raccontare una storia più caribile, più drammatica
39:15Finché riuscisse a ottenere quello che voleva
39:19E noi per un bel po' di mesi siamo stati lì a interrogarci
39:24Su che cosa stessimo facendo
39:26Come potremmo aiutare questa persona che cercava per l'ennesima volta di truffare il sistema
39:33Mettiamolo in questi termini
39:35Questa relazione è cambiata nel momento in cui è cambiato il clima a Palermo
39:42E voi direte in che senso
39:45Noi ci siamo incontrati in estate
39:49E per tutta l'estate lui ha cercato il modo di ottenere da noi delle cose che volevamo dargli
39:57Nel momento in cui è iniziato l'inverno
40:01E di conseguenza questa persona vivendo in strada non aveva dove entrare
40:05È arrivata la motivazione al cambiamento
40:08Perché è stata la strada a obbligarlo a trovare un'alternativa alla pioggia e al freddo
40:15Questo lavoro è fatto di attesa, timing
40:21Nel senso che nel momento in cui vi è richiesto di trovare un dormitorio
40:25È iniziato l'aggancio alla famiglia che ha chiesto di lui
40:29E poi l'inserimento in una comunità terapeutica
40:32Alle volte questo lavoro è fatto di queste cose qui
40:35Storia diciamo alle tue fine
40:38
40:40Ma ecco le posso chiedere cosa la spinge ogni giorno a fare questo mestiere
40:48Ad andare avanti con queste storie che sono complicate
40:51Comunque lo diceva anche il dottore Spinnato
40:54Poi spesso è un tunnel dal quale è molto complicato uscire
41:01Credo che ognuno abbia una storia
41:04Perché è la scelta di confrontarsi con le tue indipendenze
41:07Che come dice lei sono intense
41:12Sono storie che colpiscono profondamente
41:16E che in qualche modo devi imparare a non portarti a casa ogni giorno
41:20Però io credo che se non c'è qualcuno che è appassionato
41:25E disposto a fare questo lavoro
41:28Mi domando chi lo debba fare
41:31Io cerco di fare questo lavoro ogni giorno
41:34Perché credo sia importante che ci sia qualcuno in prima linea
41:37Che si occupi di argomenti emergenziali come questo
41:42Presidente Vicari, per contenere questo fenomeno
41:46Dal suo punto di vista, lei è anche madre di una figlia
41:50Di una persona tossicodipendente
41:53Cosa servirebbe?
41:58Mi aggancio a quello che diceva la dottoressa
42:02L'attezza
42:05Per le famiglie il tendere
42:09È rovinarsi la vita
42:12È ammalarsi, è rompere i legami
42:15L'attesa
42:17I servizi hanno parlato proprio dei ragazzi che finiscono per strada
42:22Ma ci sono tanti ragazzi che vivono in famiglia
42:27Entrano ed escono da casa
42:30Si fanno, ritornano
42:33E quindi quello che viene chiesto alle famiglie
42:36È tanto, è troppo
42:38Non ce la possiamo fare
42:40Non ce la possono fare nessuno
42:44Nessuno può avere questi strumenti così emotivi
42:48Perché la famiglia è affettività
42:50E allora il figlio non lo lascia andare per strada
42:54Alla pioggia
42:56Ma vivi questa situazione
42:58E quello che si chiede alle famiglie è di andare a lavorare
43:02A così pranzare, cenare, fare il sabato
43:06Come se nulla fosse
43:09Oppure paralizzarsi in casa
43:13Quando comunque il figlio richiamato dalla droga esce
43:18E aspettarlo di nuovo
43:20Per fare un po' la riduzione del danno
43:23Allora io credo che l'attesa è troppo lunga per le famiglie
43:28Non ce la puoi fare
43:29I sistemi di cura sono lunghi oggi
43:32E allora i servizi di mezzo
43:37Sono necessari anche per i ragazzi
43:39Che la famiglia ancora non ha messo fuori casa
43:43Perché a volte deve farlo
43:46Perché diventano violenti
43:48Diventa impossibile la vita
43:51Anche dei fratelli, dei coniugi
43:55E allora le famiglie hanno bisogno sicuramente
43:58Ma presto, presto
44:03La vittima non è solo chi fa uso di sostanze
44:07Ma sono tutte le famiglie che stanno con il soggetto
44:12Parimenti sono vittime
44:15Lei mi ha detto qualche giorno fa
44:16Che portate appunto voi anche sulle vostre spalle
44:21Questo fardello, questo peso importante
44:24Certamente, certamente
44:27Ogni passaggio
44:31E ogni passaggio davvero
44:35C'è sempre la famiglia
44:37Pensate, con una grande contraddizione
44:40Perché i figli la maggior parte sono maggiorenni
44:43Quindi sono in grado di intendere, di volere
44:46Ma chi sta dietro a questi figli
44:49Maggiorenni, è sempre la famiglia
44:52E allora io vi porto anche nell'esperienza proprio personale
44:57Che la strada è stata possibile spesso
45:00Lì dove le persone che abbiamo incontrato
45:04Che rappresentavano le forze dell'ordine
45:08Psichiatri della salute mentale, del SERT
45:13È stato possibile andare avanti perché sono andati oltre
45:18Oltre le leggi, oltre tutto quello che è prescritto in questo momento
45:24E quindi le famiglie portano anche questa necessità
45:27Ovviamente dobbiamo proprio cambiare
45:31L'organizzazione di un servizio di salute mentale
45:36Che si occupa di dipendenze, del TSO
45:39Delle forze dell'ordine
45:42Perché dire solo che il ragazzo è in grado di intendere, di volere
45:47Ed è maggiorenne
45:49Con le sostanze che circolano adesso
45:52E poi quello che sostanzialmente diceva il dottore Monosini
45:56Perché appunto l'aspetto repressivo
45:59L'aspetto repressivo deve valere in maniera molto rigorosa
46:04Nei confronti di tutti coloro i quali speculano
46:07Sull'avvelenamento dei giovani
46:09Ottenendo dei grandissimi vantaggi economici
46:12Le organizzazioni criminali
46:14Rispetto invece all'ultimo anello della catena in questo caso
46:18La risposta deve essere una risposta
46:21Usiamo un'espressione di qualche anno fa
46:23Una risposta mite
46:25Che si può basare solo su un'alleanza
46:29Tra tutte le istituzioni
46:32E il mondo anche del volontariato
46:35Questo, il funzionamento di una risposta
46:40La credibilità di una risposta da questo punto di vista
46:43Dall'angolo prospettico di chi opera nella giustizia
46:48E' questa
46:50La risposta è credibile
46:52Deve essere una risposta integrata
46:54Non può essere una sentenza
46:57Quello che è emerso da questo confronto
47:01Da questo dibattito lo mette in evidenza
47:03In maniera spietata direi
47:05Soltanto l'ultima ne faccio
47:08Perché lei all'inizio diceva
47:11L'emergenza di una prima sostanza
47:14Appena passa
47:16Ce n'è già subito un'altra
47:19Se ne parlo anche dalle cronache
47:21Da qualche mese
47:22C'è un'emergenza fentanil a Palermo
47:25E la nuova droga
47:28C'è questo rischio che dopo il crack
47:31Possa diffondersi anche qui?
47:35Ancora no in termini di emergenza
47:38Noi in genere
47:40Non è difficile capire quello che accade
47:42Perché in genere gli Stati Uniti
47:44Ci precedono di qualche anno
47:46Quindi se noi ci accorgiamo
47:47Quello che accade lì
47:48Immaginiamo che può accadere anche qua
47:50Col crack è stato così
47:52Ma nonostante questo
47:53Non ci siamo mostri in tempo
47:57In questo momento
47:58C'è una forte emergenza
48:00Negli Stati Uniti
48:02Degli opioidi
48:03Di cui il fentanil
48:04E' il più pericoloso
48:06La legislazione italiana
48:07Sui fabbrici opioidi
48:09E' molto diversa
48:10Da quella statunitense
48:11Quindi non è detto
48:12Che il fenomeno si replichi qui ugualmente
48:14Però il mercato illegale
48:16E' sempre in grado ovviamente
48:18Di fare qualsiasi cosa
48:20Una ripresa degli opioidi
48:21In genere c'è
48:23Perché il crack
48:25Poi porta l'utilizzo di farmaci
48:27Anche opioidi
48:28Proprio per compensare
48:30Alcuni effetti del crack
48:32E quindi noi stiamo registrando
48:33Un aumento dell'utilizzo degli opioidi
48:35E diciamo qui sono
48:37Alcuni farmaci opioidi
48:39Non soltanto necessariamente il fentanil
48:41E poi la vecchia eroina
48:43Che comunque è sempre presente
48:45E ultimamente sta un po'
48:47Riprendendo quota
48:49Quindi è possibile che noi avremo
48:51Nel prossimo futuro una ripresa
48:53Del consumo di farmaci opioidi
48:55Attualmente ancora
48:57Il crack è la sostanza sicuramente
48:59Con cui abbiamo maggiormente a che fare
49:01Ed è quella più pericolosa
49:03Molto preoccupante
49:05Quello che sta dicendo
49:07Come diceva poco fa
49:09Il dottore Molosini
49:11La tossicodipendenza
49:13Rappresenta uno dei più grandi
49:15Business
49:17Del mercato
49:19E quindi
49:21Difficilmente sarà un mercato
49:23Che verrà mollato
49:25E quindi
49:27Quando una sostanza a un certo punto
49:29Non avrà più quella pill
49:31Ne spunterà un'altra
49:33Questo è quello che fatalmente accade
49:35E continuerà ad accadere
49:37Per questo io dico che noi dobbiamo
49:39Uscire fuori dall'oggi dell'emergenza
49:41E prepararci ad affrontare
49:43Via via
49:45Le varie sostanze che arrivano
49:47Avere un sistema che sia in grado
49:49Di affrontare adeguatamente
49:51Il problema della tossicodipendenza
49:53Riuscire a stare più vicini
49:55Non soltanto a coloro che
49:57Vivono in strada
49:59Ma anche alle famiglie
50:01Che continuano a stare
50:03Con i figli in casa
50:05Questo sicuramente sì
50:07E' chiaro che
50:09Le dipendenze come diceva poco fa
50:11La Presidente Vicari
50:13Soltanto in alcuni casi
50:15Hanno dei presidi farmacologici
50:17Efficaci
50:19Questo vuol dire che
50:21Lo strumento principale che noi abbiamo
50:23Di cura nelle dipendenze
50:25Sono le persone stesse
50:27E la loro capacità di costruire relazioni
50:29E quindi
50:31Investire sulle risorse umane
50:33Nelle dipendenze
50:35Quindi sugli operatori
50:37In termini quantitativi e qualitativi
50:39E' sicuramente la cosa più importante da fare
50:43Con questo messaggio
50:45Termina qui la nostra puntata
50:47Ringrazio tutti quanti per averci seguito
50:49Appuntamento con nomi, cose e città
50:51Torna domani
50:53Una buona serata a tutti

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