I videoclip, le fake news, la regia di programmi di informazione e talk show politici e il grande sogno: il cinema. Luciano Fontana si racconta.
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti a tutti, siamo di nuovo qui su money.it nella nostra rubrica dedicata a dei personaggi
00:18influenti che ci racconteranno del loro percorso e ci daranno anche dei consigli, soprattutto
00:23ai più giovani che magari vogliono entrare nel loro settore. Oggi siamo qui con Luciano Fontana,
00:27regista, docente della LUMSA di Roma e regista delle trasmissioni insomma molto note quali
00:348 e mezzo di Lilly Gruber e Atlantide sulla 7 ed è inoltre anche specializzato appunto nella regia
00:41di eventi musicali che adesso appunto non conduce più, però appunto in passato ha avuto anche questo
00:46tipo di esperienze. Ciao Luciano e grazie per essere con noi. Ciao Marta, buongiorno. Senti,
00:51il primo tema che voglio affrontare con te, che insomma mi viene anche abbastanza spontaneo,
00:56è visto che tu comunque lavori in due programmi così seguiti e così noti come 8 e mezzo e Atlantide,
01:01che sono due programmi informativi, nel panorama comunicativo che sta cambiando incredibilmente
01:06anche in questo settore, mi viene da chiederti com'è cambiato il modo di realizzare dei programmi
01:12informativi anche alla luce dei cambiamenti che ci sono stati anche banalmente negli ultimi due
01:17anni. Guarda Marta, sicuramente è cambiato anzitutto da un punto di vista tecnico, perché
01:22diciamo che, come sai, abbiamo una parte degli ospiti che sono in presenza in studio, ma invece
01:28altri che sono collegati da altre parti, e se in passato il collegamento era un qualcosa che si
01:36faceva esclusivamente con le troupe, addirittura prima si faceva con gli satellite, adesso con
01:41quello che chiamano lo zainetto, insomma una tecnologia un po' più leggera, ultimamente
01:47invece questi sono stati soppiantati dagli Skype, per ovvi motivi, perché inizialmente
01:51avevano problemi legati al covid e quindi all'impossibilità di portare delle troupe a casa
01:58delle persone, quindi per motivi di sicurezza, mentre adesso, per esempio, nell'ultimo periodo
02:03con la guerra diventa anche un unico modo per poter parlare magari con dei giornalisti che si
02:11trovano veramente in Ucraina e che quindi sono da soli con il loro laptop e non hanno neanche la
02:15troupe a disposizione. Questo ovviamente ha portato a una piccola grande rivoluzione, perché,
02:21per esempio, da un punto di vista di regia, prima io mi interfacciavo con dei tecnici,
02:26adesso invece mi interfaccio con delle persone il cui lavoro non è occuparsi dell'inquadratura
02:33piuttosto che dell'audio o ricordarsi di avere le cuffiette, perché altrimenti l'audio non si sente
02:39bene poi da casa, ma in realtà sono giornalisti piuttosto che politici, tecnici, mi sono capitati
02:45situazioni davvero impensabili, chiedere a Mario Monti di fare l'inquadratura col computer,
02:51oppure Oliver Stone con Atlantide, quindi davvero cose anche che in passato fa solamente sorridere
02:56e dirle adesso figuriamoci se le avessimo dovute pensare già un quattro o cinque anni fa. Quindi,
03:02sicuramente, tecnicamente cambia molto, cambia molto anche nell'approccio all'ospite, perché
03:07personalmente ha un rapporto diretto con loro, quindi perché comunque devi anche in un certo
03:13modo metterti nelle condizioni di poter fare delle richieste a queste persone, senza essere
03:20troppo invadente, ma anche cercando di esprimere la tua esigenza, quanto sia importante che
03:27l'inquadratura piuttosto che l'audio, la luce, siano fatte in un certo modo, perché comunque
03:31le trasmissioni sono trasmissioni che vanno in prima serata e quindi oltre poi al confronto
03:36impietoso con le camere che stanno in studio, c'è anche l'esigenza da parte del pubblico da
03:40casa di seguire la trasmissione e seguirla bene fondamentalmente. Chiaramente questo per quanto
03:45concerne il mio, da un punto di vista prettamente giornalistico, questo ha ampliato tantissimo le
03:49possibilità di avere appunto degli ospiti, perché diciamo un portatile è abbastanza semplice da
03:58recuperare, appunto anche paradossalmente in una zona di guerra, perché lo metti in uno zainetto,
04:02parti e ti porti dietro il portatile, l'importante è avere chiaramente una connessione e quindi rende
04:08più diciamo facile tra virgolette l'approvvigionare personaggi anche che sono dall'altra parte del
04:15mondo, è inutile diciamo nascondere anche che c'è un vantaggio da un punto di vista di costi,
04:21perché fondamentalmente la videochiamata, poi che sia Skype, Zoom o qualsiasi altra piattaforma non
04:28ha costi, quindi anche questo chiaramente aiuta, perché ogni trasmissione chiaramente ha anche un
04:32budget che deve essere rispettato nell'arco dell'anno, e quindi si ti aiuta anche a espandere
04:40diciamo il bacino di personaggi che puoi coinvolgere. Poi per quanto riguarda le mie
04:47trasmissioni, in particolare Otte in Mezzo, abbiamo fatto anche un passo oltre, siamo stati
04:52i primi in questi mesi di guerra a decidere di avere dei collegamenti appunto in videoconferenza,
04:59però con la traduzione, quindi dei collegamenti con ospiti che parlavano solamente ucraino,
05:05russo o talvolta inglese, francese, tedesco, e questo ovviamente è un rischio, perché non
05:12avendo un apparato tecnico alle spalle che ti garantisce che tutto vada bene,
05:16è un po' un, non voglio dire un salto nel vuoto, ma sicuramente un rischio, un azzardo,
05:23che ha pagato sia in termini di ascolti sia in termini appunto di riuscire a raggiungere
05:29dei personaggi che altrimenti non potevano essere diciamo con noi in trasmissioni a commentare questi
05:35fatti così importanti, e poi ultimamente insomma anche gli atti programmi, ho visto,
05:39si stanno adeguando a questa linea, quindi in genere quando tracci un percorso e viene
05:44seguito vuol dire che hai avuto un'intuizione giusta. Questo senza ombra di dubbio. Senti,
05:49mi focalizzo un attimo su una delle cose che hai detto, no? Tu hai detto comunque il fatto che
05:53adesso si usano molti di più no mezzi quali Skype, comunque collegamenti da remoto, ti dà
05:58la possibilità di avere molti più ospiti e quindi la televisione si è adeguata un po' a quello che
06:03era un trend in realtà che esisteva già da prima, però ovviamente fin quando non è stata messa
06:08diciamo nelle condizioni di adeguarsi, quindi diciamo con il covid, con la pandemia, magari
06:13prima ancora aveva le troupe che dal punto di vista estetico, cioè nel senso dal punto di vista anche
06:17della trasmissione sicuramente la qualità è superiore, quindi magari anche per quello prima
06:21di questo evento non si erano adeguati. Però ti chiedo, le persone ad esempio della mia generazione,
06:26questa cosa di Skype, di Zoom, delle interviste comunque da remoto, già avevano cominciato da
06:32prima, tant'è che le persone mediamente più informate della mia generazione si informano
06:36moltissimo sui social e anche le persone di un'età un po' maggiore, penso ad esempio a mio padre,
06:43che è del 70, si stanno cominciando anche loro a informare sui social e magari abbandonare un po'
06:48la televisione. Quindi ti domando, cos'è la televisione che i social non hanno? Come mai
06:54una persona dovrebbe dire io oggi stasera guardo 8 e mezzo e non guardo Instagram,
06:59cioè mi informo su... cos'è che ha in più la televisione? La televisione sicuramente ha
07:05la possibilità di certificare delle competenze tramite i professionisti che sono i responsabili
07:10dei programmi, fondamentalmente questo, perché chiunque può avere il proprio blog, può fare le
07:15proprie interviste da casa, le proprie dirette streaming, però questo ovviamente è anche un
07:23rischio perché l'estremo sono le fake news, chiaramente, ma c'è un universo in mezzo di
07:29persone che semplicemente magari parlano, esprimono concetti senza avere la competenza. La tv in questo
07:35fa sicuramente da schermo, cioè nel mio caso sia i conduttori ma anche i capi autori, fino a quel
07:43direttore di rete, se vogliamo, sono persone comunque che in un certo modo garantiscono come
07:50figure un filtro fondamentalmente, quindi sai che le persone che ascolto in televisione sono persone
07:59che comunque sono state in certo modo contattate, piuttosto che passate al vaglio della redazione.
08:09Penso che questo sia fondamentalmente la cosa principale, poi chiaramente bisogna dire anche
08:16un'altra cosa che bisogna, quando si invita un ospite, è giusto anche metterlo nelle condizioni
08:22di esprimere il proprio concetto, ma è importante anche che abbia un contraddittorio. Ultimo caso
08:28di questi giorni è quello di l'Avrof, visto tutto quello che è successo, e il punto era legato
08:34proprio a questo, ci sono alcuni politici che si sono schierati totalmente contro il dare voce a
08:38loro, mentre altri, soprattutto altri giornalisti anche con cui lavoro, che hanno detto sì, era
08:43giusto intervistare l'Avrof, ma era giusto magari dargli anche un contraddittorio, quindi in questo
08:47appunto le tv che lavorano come dovrebbero lavorare, perché poi chiaramente anche non tutte le
08:53tv che lavorano allo stesso modo, fanno sì appunto non solo di avere ospiti che hanno delle
09:00competenze accertate, ma che anche vengano messe nelle condizioni di esprimere i propri concetti,
09:05ma anche di essere punzecchiati con le domande giuste, o comunque appunto che ci sia qualcuno
09:12che faccia da contrattare, in modo che la gente poi si possa creare un'idea da casa un po' più
09:17corretta, e in questo anche la figura, soprattutto quella del conduttore, è fondamentale. Consentimi,
09:26Marta, non tutti possono fare i conduttori nella vita, tutti possono fare i blogger,
09:30senz'altro, ma da lì poi a creare una professionalità, e sicuramente ci saranno
09:34delle persone che fanno dei video da casa, che hanno queste potenzialità, c'è un po' di strada
09:40da percorrere, un po' di strada, dell'esperienza, tutta una serie di cose che sicuramente, ripeto,
09:46qualcuno riuscirà a fare, ma deve farle prima di poter dire, sono all'attezza della tv, ecco.
09:52Mi trovi perfettamente d'accordo, e visto che hai citato anche l'epitodio di Lavrov,
09:58adesso ovviamente qui non possiamo prendere, io personalmente in questo momento non posso
10:03prendere una posizione su Rete4, piuttosto che magari su altre reti, però è interessante,
10:09perché tu hai detto, giustamente, non tutte le televisioni, non tutti i programmi sono uguali,
10:14e quindi ti chiedo appunto, tu hai parlato di esperienza, tu hai tantissima esperienza,
10:18perché è da tantissimi anni che ti occupi della regia, che lavori nei programmi. Quali sono le
10:23caratteristiche che secondo te definiscono un programma di successo, in questo caso ovviamente
10:28stiamo nel panorama informativo, che tu hai visto negli anni che funzionano e che magari
10:32distinguono un programma rispetto ad un altro? Certo, di sicuro la squadra. La squadra è
10:40fondamentale. Per squadra intendo non solamente quella di redazione, ma anche quella di produzione,
10:46la squadra tecnica, la squadra appunto della regia, perché la TV è un lavoro che prevede,
10:54diciamo, una cooperazione da parte di diversi settori, appunto gli ho citati,
10:59quello giornalistico fino anche a quello produttivo, o anche appunto i tecnici,
11:03tutti devono essere allineati ad andare nella stessa direzione. In realtà un po' tutte le
11:13figure adesso, dato che stiamo parlando anche del modo in cui evolve la comunicazione ultimamente,
11:17devono essere trasversali, cioè i redattori devono anche comprendere quali sono alcuni
11:23problemi tecnici, devono capire che bisogna guardare per dire all'ospite di avere le cuffiette perché
11:29devono sapere che il problema può essere tale da vanificare lo sforzo di aver trovato l'ospite se
11:35poi non si sente bene da casa, ma al contempo i tecnici devono anche capire quanto a volte bisogna
11:42mediare appunto alcune scelte perché è troppo importante avere quell'ospite in quel momento
11:47per quello che sta accadendo. Quindi per questo credo che un'altra delle parole chiave sia questa,
11:54squadra, trasversalità e sicuramente la guida, ci deve essere una guida, forse questa addirittura
12:00è la prima. Nel mio caso ho due grandissime guide nei programmi di cui sto facendo la regia al
12:06momento, sia Lilli che Andrea, sono due figure che tengono le retini ben salde in mano del discorso
12:14e questo è fondamentale perché è un po' una cosa simile a quello che faccio io da un punto di vista
12:19di regia. A volte parlo con i miei studenti e scherzo sul fatto che la regia è come se fosse
12:25una monarchia illuminata, cioè bisogna ascoltare un po' tutti ma fondamentalmente bisogna anche
12:30avere un'unica direzione, un'unica guida, un'unica mano alla fine, perché altrimenti si rischia
12:36appunto di sbandare, quindi di non avere quell'indirizzo che è fondamentale perché a casa
12:44deve arrivare un messaggio che deve essere il più possibile chiaro, pulito, semplice. Questo penso
12:49che sia anche un po' il segreto della comunicazione efficace, cioè non fare troppi giri di parole,
12:57non essere troppo baocchio, arzicocolati, ma comunque andare al sodo, che poi è quello che
13:03un po' insegnano anche nelle scuole di giornalismo, compresa la Lumsa, quella dove insegna.
13:09Qui mi viene in mente una cosa da domandarti che penso che sia interessante. Tu hai parlato
13:17giustamente di comunicazione efficace, mi pare di aver capito che hai parlato anche di una
13:22comunicazione pulita, che arrivi dritta al punto, e visto che appunto 8 e mezzo è uno appunto
13:28dei programmi più guardati, più seguiti, insomma ha avuto successo, quindi vuol dire che questo tipo
13:33di comunicazione funziona, ma come mai miliardi di talk show in Italia vanno avanti con una
13:38comunicazione inquinata, non pulita, spero di essermi spiegato. C'è una comunicazione che
13:44tende sempre al di più, che magari mette insieme degli elementi che non c'entrano a niente,
13:49quando è chiaro che poi non premia in termini di ascolti. Come mai c'è questa cosa nella
13:55televisione italiana che continua a dilagare? Vedi, Marta, la TV si rivolge comunque a tutto
14:01quanto il pubblico. Poi c'è una fetta di pubblico che segue una trasmissione, un'altra fetta di
14:06pubblico che segue un'altra trasmissione, e quindi la risposta sta in realtà nel campo
14:13della sociologia, cioè chi fa quel tipo di comunicazione lo fa scentemente perché punta
14:19a una fetta di pubblico che vuole quello. Ormai ho accettato questa cosa, penso che bisogna
14:32accettarla. Nella vita ci sono persone che la pensano come te, persone che la pensano
14:36diversamente, persone che non voglio dire che abbiano ragione torta, attenzione,
14:41però che comunque possano essere considerate più vicine a una realtà obiettiva piuttosto che altre
14:49che sono considerate più lontane. Ma comunque loro non sono dei singoli individui di punto,
14:55sono delle persone che rappresentano un pensiero. Ecco perché comunque non riesco a condannare
15:04Tukur a questo genere di prese di posizione, perché alla fine sono delle posizioni che
15:10fanno parte della società civile, mettiamola così, e quindi è anche giusto che siano
15:14rappresentate. Poi è chiaro che, per quello che diciamo prima, dato che chi fa comunicazione ha la
15:22responsabilità di avere un'oggettività e anche di avere un pluralismo di opinioni che consente
15:29al pubblico da casa di farsi un'idea, allora in questo sì, posso dirti, non è giusto secondo me
15:36fare una comunicazione che vada totalmente in una direzione che possiamo definire sbagliata
15:42secondo i nostri canoni, perché in quel caso stai facendo disinformazione e soprattutto se la dai
15:49come verità assodata, cosa succede? Che stai creando anche del proselitismo, quindi stai
15:55facendo una cattiva informazione che porterà a far crescere le persone con un'idea distorta,
16:02quindi stai facendo qualcosa di grave. Quindi rappresentare un'idea è una cosa, ma cercare
16:08di sponsorizzare quell'idea, specialmente se sembra essere sbagliata, è più grave perché
16:17stai cercando di diffondere la macchia d'olio. Adesso non voglio essere troppo generico,
16:23ma abbiamo visto che cosa è successo con la tv a cavallo tra gli anni 90-2000, c'è stato un
16:32impoverimento culturale delle persone, perché c'è stato un po' un impoverimento culturale del
16:36messaggio che veniva comunicato in televisione. Quella sì è una grave responsabilità, perché
16:41comunque la tv era talmente eseguita che in vent'anni è riuscita ad avere un impatto devastante
16:49da un punto di vista culturale, devastante. Quindi quella roba lì sicuramente la condanno,
16:55non so se ho reso l'idea. Un po' con l'avvento anche di Berlusconi diciamo che la comunicazione
17:00dal punto di vista è un po' cambiata. Comunque ti faccio un'ultima domanda che racchiude anche
17:09tutto quello di cui abbiamo parlato fino adesso, perché tu sei una persona con esperienza e si
17:14vede anche da tutte le cose che hai detto, anche dall'ultimo discorso che hai fatto,
17:17della responsabilità comunque di farsi un'idea, di sapere comunque anche distinguere. Sono tutte
17:21cose che dimostrano tutti gli anni che hai alle spalle e quindi ti chiedo un consiglio o anche
17:27magari qualcosa che vuoi dire ai ragazzi e alle ragazze che vogliono intraprendere il tuo stesso
17:31percorso in un panorama che è così competitivo come quello appunto che è il tuo, il tuo settore,
17:37che è incredibilmente competitivo. Assolutamente sì, e quando appunto mi fanno
17:43questa domanda sono uno dei pochi momenti in cui ti fermi un attimo a guardare anche indietro oltre
17:48a guardare avanti e mi rendo conto insomma di essere stato fortunato. Anche bravo,
17:55non fortunato, sei stato bravo. Fortunato nell'uscire a rendere un sogno alla
18:00fine quello che è la mia vita fondamentalmente. Però non è stato chiaramente semplice anche
18:05perché io vengo da una realtà totalmente differente. Le mie famiglie, sia dal punto
18:12di vista di papà che di mamma, facevano cose assolutamente differenti, quindi questo sicuramente
18:15ha aggiunto dei layer di difficoltà. Quindi in questo cerco di essere un esempio appunto per i
18:22miei ragazzi, ma spero anche per gli altri, di come la forza di volontà possa davvero essere
18:29determinante. Ho avuto tante di quelle porte in faccia anche brutte, Marta, che quando ci pensano
18:35ne parlo poco perché sembra che uno si vuole togliere i sassoni dalla scarpa e ho raggiunto
18:41un livello di estrenità per cui non ho bisogno di togliere i sassoni dalla scarpa. Se cito alcuni
18:45episodi, appunto talvolta è semplicemente per ricordare ai ragazzi che non bisogna mai smettere
18:52di credere fortemente in quello che si vuole fare. Però questo non è tutto, questo non basta.
18:58Bisogna studiare tantissimo e non necessariamente sui libri. Studiare significa studiare quello
19:03che si vuole fare, studiare qual è l'environment su cui ci si vuole approcciare, capire, fare come
19:12se fosse uno studio di settore di qualcuno che vuole aprire un'azienda fondamentalmente. Quindi
19:17devi capire bene dove vuoi arrivare, capire cosa ti serve, chi sono le persone da cui devi apprendere
19:23e metterti nella loro scia in modo da cercare di migliorarti giorno per giorno. C'è una citazione
19:29molto bella di Newton che mi colpì e adesso ho visto così lontano è perché ho guardato
19:34dalle spalle dei giganti. E questo è proprio un sunto di quello che sto dicendo, cioè è importante
19:41che ci sia qualcuno che ti faccia vedere un po' oltre. Poi è chiaro che quel percorso devi farlo
19:48da solo, ma se riesci a farlo nel minor tempo possibile allora ti troverai davanti all'altri
19:54in questa competizione enorme con cui bisogna combattere. Poi un'altra cosa a cui tengo molto
20:04la disse mio padre quando ai tempi dovevo andare in America, avevo deciso di essere andato a Los
20:08Angeles a fare questa esperienza e mi aspettavo magari da parte di papà un discorso per la serie
20:14di proteine e i livelli per terra, una cosa difficile. Invece lui mi disse guarda ti diranno
20:22che è difficile, ti diranno che stai facendo una cosa assurda in Los Angeles, ma che ti ci porti,
20:26eccetera. C'è una competizione enorme, tantissime persone non ce l'hanno fatta, ma ricordati una
20:32cosa, non saprai se sei all'altezza di fare una cosa finché non ci avrai provato. Quindi intanto
20:40provateci perché almeno non avrete l'impianto di non averci provato. È vero, hai detto una
20:49cosa veramente bella, mi è piaciuta e insomma mi piace chiudere così questa questa chicchierata
20:54e ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi. Grazie mille Luciano. Grazie a tutti, ciao.