Appuntamento con la Settimana di Money.it, la rassegna degli articoli più interessanti apparsi sull'area Premium di Money.it. Con noi questa settimana Alberto De Pasquale. Ampia rassegna dei principali temi internazionali, politici e finanziari.
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NovitàTrascrizione
00:00Buona giornata di nuovo insieme amici di Moni.it per la nostra consueta rassegna degli articoli
00:07più interessanti apparsi nell'area premium di Moni.it, ricordiamo quest'area riservata
00:13a valore aggiunto dove trovare numerose e rare analisi in tema economico, finanziario,
00:19geopolitico e non solo, ci sono davvero tanti gli argomenti oggi per andare un po' a saltellare
00:28di tema in tema dei temi più interessanti di questa settimana, torna con noi collega Alberto
00:34De Pasquale, ciao Alberto. Ciao Fabio, un saluto a te e a tutti quelli che ci stanno ascoltando e
00:39buon 2025. Assolutamente e partiamo con una novità che riguarda proprio l'area premium di Moni.it,
00:47cioè arrivano i corsi di formazione, questa novità riservata proprio agli abbonati di Moni.it
00:56oltre a un flusso di notizie, approfondimenti quotidiani di cui stavamo giusto parlando,
01:01sono da oggi disponibili nove corsi di formazione dedicati ad alcune delle tematiche di maggiore
01:06interesse proprio per gli utenti di Moni. I corsi sono realizzati da esperti del settore e dalla
01:11redazione stessa per offrire un'esperienza formativa e completa e coprono una gamma di
01:15argomenti che spaziano dal lavoro alla tecnologia fino alla finanza personale,
01:18nello specifico intelligenza artificiale, ci sono due corsi su chat, gpt e criptovalute,
01:25poi la teoria finanziaria con money management e analisi tecnica, investimenti con la guida per
01:31investire come Warren Buffett, investire con gli etf, finanza personale con percorsi di
01:36formazione su pensioni carriera e vivere di rendita. È un'iniziativa che rappresenta un
01:42grande progresso nella missione di Moni.it, cioè fornire ai lettori strumenti e competenze
01:46indispensabili per navigare con successo in tutti gli ambiti relativi alla gestione delle
01:51finanze. Quindi questi corsi di moni.it un valore in più, una possibilità in più proprio per chi è
01:59abbonato o si abbonerà all'area premium di moni.it. E adesso andiamo a vedere qual è uno degli
02:08argomenti proprio di questa settimana, proprio a cura di Alberto e torniamo a parlare del super
02:16bonus. Quanto è costato davvero secondo la Banca d'Italia? In due anni i costi delle costruzioni
02:22sono cresciuti del 13%, secondo la Banca d'Italia in buona parte anche a causa proprio del super
02:29bonus. E allora non finisce di far parlare questo super bonus e forse non finisce anche di avere
02:35impatti sulle finanze pubbliche, anche se quando diciamo questo poi come sai ci sono i sostenitori
02:44che si arrabbiano un po', però noi come sempre abbiamo riportato tutte le varie posizioni,
02:49soprattutto i dati. A te. Allora sì, insomma non si smette di parlare di questo super bonus che
02:56insomma fin da subito si è imposta un po' come misura controversa o più che altro sta lasciando
03:02un'eredità sicuramente controversa, luce ombre. Sappiamo che, insomma, sapevamo già che ha avuto
03:10un impatto notevole sul debito, molto spesso quando si parla di super bonus insomma viene
03:16evocato il termine zavorra. Sappiamo che al momento gli oneri del super bonus ammontano a circa 123
03:23miliardi di euro e l'impatto complessivo sulle casse dello Stato dovrebbero raggiungere i 165
03:28miliardi entro il 2030. Quindi un impatto molto importante, allo stesso tempo però effetti anche
03:36molto limitati perché si stima che il miglioramento, l'efficientamento energetico abbia
03:42riguardato soltanto il 4% delle abitazioni in Italia, quindi sicuramente un impatto non così
03:48dirompente. Adesso si aggiunge un'altra riflessione, un'altra consapevolezza, ci viene in aiuto uno
03:54studio della Banca d'Italia che ha stimato quanto il super bonus, oltre ad aver inciso sul debito,
04:01ha anche fatto aumentare i costi di costruzione che premessa sono aumentati negli ultimi anni un
04:07po' ovunque in Europa e anche in Italia, anche se nel caso italiano buona parte, circa metà della
04:14colpa diciamo dell'incidenza, dell'aumento dei costi di costruzione è dovuta proprio al super
04:19bonus. Come è arrivata questa conclusione dalla Banca d'Italia? Prendendo a riferimento innanzitutto
04:25i report di Enea, che è l'agenzia nazionale che tra le altre cose si occupa del monitoraggio dei
04:32dati di utilizzo del super bonus e l'indice sul costo di costruzione dell'istat. Questo indice si
04:39compone sostanzialmente di quattro elementi, il costo della mano d'opera, il costo dei materiali,
04:45il noleggio e il trasporto. Lo studio sottolinea che in Italia il più grande impatto per le
04:52costruzioni di edifici a uso abitativo è derivato dalla mano d'opera e dai materiali,
04:58che pesano per circa il 95%. La Banca d'Italia si è occupata di osservare il periodo tra
05:07settembre del 2021 e dicembre del 2023, scoprendo che in questo lasso di tempo i costi di costruzione
05:15in Italia sono aumentati del 13%, meno di quanto accaduto nel resto d'Europa, nonostante ci sia
05:23stato un grande impulso agli investimenti nel settore. Che cosa è successo? E' successo che la
05:29Banca d'Italia ha, diciamo, appurato che il settore dell'edilizia abitativa in Italia,
05:35prima del super bonus, si trovava in una situazione un po' depressa, insomma il settore
05:40era al di sotto delle proprie possibilità. Con il super bonus all'improvviso c'è stata un'impennata
05:46di richieste che ha fatto ripartire il settore enormemente. Quello che è accaduto però è che
05:52il costo del lavoro, quindi diciamo la mano d'opera degli operatori, lavoratori, operai del
05:58settore, è cresciuta soltanto del 5%, a differenza di quanto è accaduto nell'Eurozona, che è cresciuta
06:04molto di più, fino al 17%. Quindi da questo è stato possibile dedurre che, ai fini dei costi
06:11di costruzione, l'aumento principale ha riguardato proprio i materiali. Ma dal momento che in Italia
06:18tutti i problemi legati alla catena dell'approvvigionamento, quindi la cosiddetta
06:22supply chain, sono stati molto più lievi che nel resto d'Europa, la Banca d'Italia nel suo studio ha
06:28determinato che circa metà di quel 13% di cui parlavamo, dell'aumento dei costi di
06:34costruzione, è stato imputabile proprio al super bonus. Lo ripetiamo, i costi di costruzione sono
06:39comunque aumentati in Italia come nel resto d'Europa, anche a causa dell'inflazione e dei
06:45problemi legati alla supply chain, però in Italia sono aumentati di meno e a 50% proprio grazie a
06:52questo incentivo. Qui invece ti sei occupato delle dimissioni in crescita in Italia. Questo è un dato
07:01abbastanza eclatante, più 25% rispetto al 2019, cioè rispetto al pre-Covid sono aumentati i
07:11contratti a tempo indeterminato, interrotti per scelta stessa dei lavoratori. Ecco, te l'aspettavi,
07:20un dato così alto, cioè sempre più persone decidono di licenziarsi, che questo dato può
07:26essere letto ovviamente come un tentativo di cambiare attività, di trovare magari un'occupazione
07:34più in linea con uno stile di vita magari più idoneo. Certo, appunto è cambiato il mondo,
07:42una volta il posto fisso era l'obiettivo. Sì, allora ci sono tante considerazioni da fare,
07:50riavvolgiamo un po' il nastro, torniamo un po' a quegli anni complicati, insomma tra 2020 e 2021
07:57all'improvviso ci siamo ritrovati in una situazione sicuramente eccezionale che ha avuto
08:01molte implicazioni, molte difficoltà. Sicuramente l'ambito lavorativo è stato uno tra i più toccati,
08:08insomma sia per lavoratori autonomi, quindi che aveva attività che si è dovuto scontrare con
08:16limitazioni, restrizioni, ma anche i lavoratori dipendenti si sono ritrovati catapultati in un
08:22mondo nuovo a che fare diciamo con nuove modalità, il lavoro da casa, molta digitalizzazione, quindi
08:28tutti hanno navigato un po' a vista ed è stato sicuramente un momento di riflessione, perché
08:34insomma in questo tempo un po' sospeso ognuno ha avuto tempo di ripensare a come lavoriamo e anche
08:41a quello che facciamo, quindi non deve stupire che negli Stati Uniti è emerso il cosiddetto,
08:47prima negli Stati Uniti e poi anche in Italia, il cosiddetto fenomeno della great resignation,
08:52in realtà questo fenomeno per alcuni è stato solo qualcosa di mediatico, però effettivamente
08:57c'è stata un'ondata di missione, ovviamente il mercato del lavoro americano è molto diverso
09:04da quello italiano, non ha senso fare molti paragoni, è vero però che in Italia tra 2021 e
09:122022 abbiamo assistito a un picco di dimissioni, in questo caso come dicevi tu parliamo di
09:18dimissioni da contratti a tempo indeterminato, quindi persone con rapporti di lavoro stabile
09:23che hanno deciso di lasciare il proprio lavoro. Prima della pandemia in Italia si verificavano
09:30sempre meno di un milione di dimissioni all'anno da contratti a tempo indeterminato, dopo il 2021
09:38stiamo superando stabilmente il milione, nel 2022 c'è stato un picco di 1,2 milioni,
09:45mentre nel 2023 c'è stata una leve flessione a 1,1 milioni, il fatto sta che se facciamo il
09:51confronto come diceva il titolo dell'articolo tra il 2019 e il 2025 risulta che le dimissioni
09:56da contratto a tempo indeterminato sono aumentate del 25%, quindi sicuramente l'incremento c'è stato,
10:03i numeri sono saliti, ma soprattutto è salito anche il peso che hanno le dimissioni, perché
10:09prima della pandemia nel 2019, diciamo che considerando tutti i motivi di cessazione dai
10:16contratti a tempo indeterminato, le dimissioni, quindi l'interruzione per volontà del lavoratore,
10:22pesavano per circa il 53%, quindi circa una cessazione su due era dovuta alle dimissioni,
10:29adesso il rapporto è salito al 65%, quindi adesso circa due cessazioni su tre sono dovute
10:37alle dimissioni, questo dipende sicuramente dal fatto che siano diminuiti per fortuna i licenziamenti
10:42e anche le risoluzioni consensuali, ma è pur vero che in termini assoluti le dimissioni sono salite,
10:50sicuramente è stato, come abbiamo detto, un periodo di grande sconvolgimento, in Italia
10:56però questa emorragia dal mondo del lavoro in realtà non c'è stata, infatti gli addetti ai
11:01lavori e gli esperti parlano più che di great resignation, parlano di great reshuffle, per
11:07utilizzare sempre questi inglesismi, quindi un grande rimescolamento, anche perché molte persone
11:12che hanno deciso di dimettersi, in realtà in gran parte avevano già un piano B, avevano in mente un
11:18secondo lavoro da fare, quel che è certo è che è emersa una nuova concezione del lavoro,
11:24probabilmente, quindi un lavoro che al di là della ricerca della giusta e adeguata
11:29ritribuzione abbia anche le giuste modalità, quindi più flessibilità e possibilità di gestire meglio il
11:38proprio tempo. A proposito di lavori di stipendi, per acquistare un'auto nuova ci vuole un anno di
11:49stipendio, il mercato automobilistico italiano necessita di un ripensamento, racconta Antonio
11:55Zennaro, un ripensamento strutturale che tenga conto non solo dell'innovazione tecnologica,
12:00ma anche e soprattutto della reale capacità di spesa degli italiani, anche qui ogni tanto
12:06sui social vengono riproposte pubblicità degli anni settanta dove appunto era molto più facile,
12:13cioè era veramente alla portata di tutti, comprare un'auto e la si comprava anche in
12:19contanti o comunque oggi invece è l'esatto contrario, stanno diventando fuori mercato le
12:26auto anche per quello che è il loro valore intrinseco? Sì, allora i numeri fanno davvero
12:33pensare, in questo articolo si parla di una media di 30.000 euro per le auto nuove, si parla di un
12:40aumento del 43% rispetto al 2019, sicuramente è fuori scala, c'entra senza dubbio l'inflazione e
12:49anche la crisi che c'è stata negli anni della pandemia, sappiamo tutti, ricordiamo tutti insomma
12:53la crisi dei semiconduttori che ha rallentato la produzione, apro una piccola parentesi, sì c'è
12:59stato l'aumento delle auto nuove, ma in un certo periodo anche per quelle usate, perché a un certo
13:03punto quando non si trovava più il nuovo, insomma la produzione era rallentata, improvvisamente anche
13:09le vetture di seconda mano sono diventate appetibili, quindi è un po' tutto il mercato
13:13che ha avuto dei stravolgimenti dal punto di vista dei prezzi e c'è da dire che in tutto
13:18questo il mercato sta avendo trasformazioni incredibili, in minima parte derivanti dai
13:24gusti dei consumatori, sappiamo bene che ormai da tanti anni il riferimento è il SUV, quindi
13:30l'auto sempre più grande, di dimensioni maggiori, pesante, pensiamo anche alle auto elettriche,
13:35le auto elettriche hanno una batteria che deve essere installata su vetture molto pesanti,
13:42di per sé le auto elettriche, di per sé le batterie sono molto pesanti, molto spesso gli
13:48addetti ai lavori, commentando la situazione del mercato auto, evoca la scomparsa del cosiddetto
13:55segmento A, cioè le piccole auto, le utilitarie, quindi quelle anche che costano di meno, erano
14:01molto diffuse fino a qualche decennio fa, adesso sembrano praticamente scomparse, il discorso è
14:07complesso, sicuramente c'entra anche il fatto che le auto stanno diventando sempre più tecnologiche,
14:13a bordo c'è sempre più tecnologia, ADAS che devono essere installati in virtù di normative,
14:21le batterie nel caso delle auto elettriche, insomma le auto stanno diventando sempre più
14:25tecnologiche, una tecnologia che presuppone una ricerca, uno sviluppo dei materiali che
14:30sono molto costosi e stanno diventando in un certo senso un bene quasi di lusso, in tutto
14:36questo le case auto hanno cercato di affrontare questo momento vendendo meno ma alzando i
14:43prezzi, quindi accontentatosi di meno pezzi venduti, meno auto, però alzando i prezzi,
14:48quindi andando un po' a compensare, a rimetterci sono i consumatori che si ritrovano con sempre
14:52meno scelta e auto che costano sempre di più. In questo quadro c'è Stellantis, qui ora il pezzo
15:00di Lorenza Morello fa un excursus da Fiat Stellantis e quello che sarebbe stato l'errore
15:06di Gianni Agnelli all'origine del disastro industriale italiano, una riflessione proprio
15:11sulle strategie aziendali e le scelte manageriali che hanno trasformato Fiat nel futuro dell'industria
15:16nazionale, in particolare come vedi Stellantis in questo mercato così difficile dove anche qui,
15:22voluto o no, però saranno probabilmente i cinesi ad essere avvantaggiati anche con questa
15:29situazione di prezzi. Sì, allora la questione Stellantis è sempre un po' all'ordine del giorno,
15:35ricordiamo l'obiettivo evocato molto spesso del milione di veicoli prodotti in Italia,
15:41un obiettivo a cui il governo tiene molto, che spesso è stato anche condiviso dalla stessa
15:46Stellantis ma che al momento sembra davvero un'utopia, insomma Stellantis ha bisogno di un
15:52rilancio perché la situazione è davvero seria anche solo dal punto di vista occupazionale,
15:57ricordiamo benissimo ciò che è successo a dicembre quando si sono rischiati 250 licenziamenti dei
16:04lavoratori dell'indotto poi scongiurati alla fine con un prolungamento del contratto di 12 mesi,
16:10quindi comunque una soluzione tampone, in tutto questo c'è l'amministratore delegato Tavares di
16:16missionario, tra l'altro con un anno di anticipo sul 2026 che sarebbe stata la scadenza naturale
16:24del suo mandato e insomma la situazione è seria, in un certo senso ci ricolleghiamo al pezzo di
16:31prima, Stellantis come altre case auto ha affrontato questi ultimi anni, questi ultimi tre
16:38anni con una strategia incentrata molto sul breve periodo qualche giorno fa, in occasione appunto
16:46dell'annuncio delle dimissioni di Tavares, il solo 24 ore ha stimato che in tre anni Stellantis ha
16:52avuto 50 miliardi come utili proprio grazie in realtà all'aumento dei prezzi pur vendendo meno
17:00auto, quindi comunque la produzione e la vendita delle auto sono sono crollate,
17:05però è riuscita a restare a galla, a tutto vantaggio degli azionisti, ma a rimetterci in
17:09questo caso sono i consumatori, Stellantis ha perso quote di mercato e sicuramente per l'Italia
17:15non è un aspetto positivo. Passiamo a Trump e Musk, la riscrittura dello Stato moderno,
17:22scrive Pierluigi Fagan, tra piani per cooptare Canada e Grolandia, poter estradurare ambizioni
17:28tecnodotoritarie, Trump ristrutturare il mondo e farne le spese tanto per cambiare sarà l'Europa,
17:35l'Europa insomma prende mazzate da tutte le parti, a prescindere poi da come vadano gli
17:39scenari, sembra sempre un po' questa la sensazione. Sì, allora diciamo che in questi giorni ne stiamo
17:46sentendo davvero tante, insomma ci troviamo in questi ultimi giorni prima del giuramento di Trump,
17:54il passaggio tra l'amministrazione precedente e la nuova, l'inizio ufficiale di questo suo
17:59secondo mandato, abbiamo sentito queste sparate, definiamole così, su Grolandia,
18:05Panama e questa redominazione del Golfo del Messico, sicuramente l'effetto annuncio in
18:15Trump è stato, diciamo, l'abbiamo conosciuto già durante il suo primo mandato, pensiamo ai dazzi,
18:23pensiamo in questo caso appunto a queste mire espansionistiche, in tutto questo c'è Musk che
18:30insomma è diventato un suo uomo di fiducia, che da imprenditore illuminato adesso si sta
18:37trasformando in tutti i sensi un uomo politico, che molto spesso commenta ciò che accade negli
18:45altri paesi, ha una predilezione per l'Italia, con cui tra l'altro c'è un rapporto privilegiato,
18:51ma si insomma commenta anche le cose degli altri paesi, pensiamo di recente alle sue simpatie per
18:58Alternative for Deutschland in Germania, oppure le critiche che ha rivolto al primo ministro
19:03britannico Starman, insomma Musk e Trump sono un duo molto particolare, che probabilmente ci
19:12hanno fatto entrare in questa nuova era in cui c'è una simbiosi sempre più stretta tra politica e
19:18imprenditoria, e poi tra l'altro che tipo di imprenditoria, perché parliamo insomma dei massimi
19:23livelli, è definito l'uomo più ricco del mondo, controlla aziende all'avanguardia, strategiche,
19:30probabilmente ci troviamo di fronte all'ennesima conferma di un indebolimento degli stati e di una
19:37preponderanza, una forza crescente da parte delle grandi aziende, di questa sinergia tra politica
19:43e imprenditoria, in questo caso insomma grande imprenditoria, in cui i confini diventano sempre
19:49più sfumati in effetti. E poi Trump ha avuto anche questa condanna proprio nella giornata di ieri per
20:00il caso della porno star Stormy Daniels, una formula di colpevolezza ma con rilascio
20:09incondizionato, quindi sarei il primo presidente riconosciuto colpevole di un reato ma senza alcuna
20:15conseguenza pratica e Trump ha annunciato, come probabilmente avete sentito, ricorso contro quella
20:24che ha definito una farza. Perché l'Europa sarà sempre un passo indietro agli Stati Uniti, questo
20:29è un articolo in collaborazione con il Financial Times, se le barriere culturali per espandere
20:33un'attività in Europa non possono essere basse come negli Stati Uniti, che sono stati un luogo
20:37unito per più tempo della Germania e dell'Italia. Bricks, ridollarizzazione oppure prendere il
20:44controllo del biglietto verde mentre la Cina guida il processo di ridollarizzazione, la crescente
20:49instabilità del mercato finanziario globale potrebbe sfociare in un controllo indipendente
20:54della valuta americana. Secondo te Alberto il 2025 sarà un anno di ulteriore crescita di Bricks?
21:01Allora ne abbiamo parlato anche nelle scorse settimane, insomma la contrapposizione tra blocco
21:08Bricks e blocco occidentale, blocco G7 è sempre un tema molto forte e al centro c'è sempre il
21:17dollaro perché è un po' l'oggetto del contendere, il vero ago della bilancia della questione.
21:22Sappiamo che il dollaro ha una forza difficilmente scalfibile, insomma nell'ultimo secolo il dollaro
21:30non ha mai avuto rivali perché non esiste una valuta che offra le stesse caratteristiche di
21:37stabilità, liquidità, quindi facilità di essere rivenduta in caso di crisi e capacità di essere
21:44accettata globalmente. Allo stesso tempo però molto spesso quando si parla di Bricks e delle
21:50loro ambizioni si parla appunto di questa dedollarizzazione. Bisogna capire che cosa
21:56si intende, diciamo che nel caso più estremo si parlerebbe di un superamento del dollaro,
22:02una nuova valuta oppure l'imposizione di una valuta già esistente che andrebbe a scalzare
22:11la centralità del dollaro. Sappiamo che la Cina, la seconda economia più sviluppata del mondo,
22:17ha la sua valuta, è il Renminbi che però non ha lo stesso fascino sui mercati che ha il dollaro,
22:24non ha queste stesse caratteristiche di cui dicevo prima e tra l'altro la sua ascesa è
22:29un po' stacolata da altri attori regionali in Asia, ad esempio il Giappone e soprattutto l'India,
22:37quindi difficilmente la Cina nonostante questa ambizione riuscirà a dedollarizzare il nostro
22:45sistema internazionale con la propria valuta. Molto più probabilmente ci potrebbe essere una
22:53via soft di questa dedollarizzazione, ossia una coesistenza di dollaro, Renminbi un po' più forte
23:02e euro, quindi una multipolarità anche dal punto di vista delle valute. Potrebbe essere un compromesso
23:08per scalzare un po' il dollaro dalla sua centralità ma avere un obiettivo forse un po' più realistico.
23:15Sulle commodities ci sarà il vero scontro tra Stati Uniti e Cina nel 2025, sarà fondamentale
23:25non farsi distrarre dalla ritorica di Trump ma concentrarsi sulle politiche effettivamente
23:30implementate e sui dati concreti. Ecco qui che potrebbe accadere. Nel 2025 sicuramente ci sarà
23:40molta attenzione sulle materie prime, pensiamo al ferro ma anche al rame e al GNL, il gas naturale
23:47liquefatto. Ci si aspetta grande volatilità riguardo queste queste materie. Sappiamo che
23:54Trump ha già annunciato tantissimi dati per tutti, per la Cina fino al 60% e per altri paesi
24:02tra il 20 e il 25%. Sappiamo però, come dicevamo prima, che potrebbe anche essere tutto un po' un
24:09effetto annuncio. Non si sa quanto Trump in effetti voglia andare fino in fondo, potrebbe
24:16essere un mezzo blef o un modo per avere una posizione negoziale più forte. Secondo alcuni
24:23osservatori, in ogni caso la Cina oggi, vista la crescita economica un po' lenta, un po' a rilento,
24:30potrebbe in caso di una guerra commerciale aperta con gli Stati Uniti avere un po' più di difficoltà
24:35rispetto a qual era la sua posizione durante il primo mandato Trump, quindi tra il 2017 e il 2018.
24:42Sicuramente sarà interessante capire come si porrà la Cina nei confronti di queste materie
24:48prime. In particolare, dicevo, interessante la situazione del gas GNL, il gas naturale liquefatto,
24:54perché gli Stati Uniti sono il primo esportatore e la Cina il primo importatore, quindi su questo
25:00sicuramente ci sarà molta attenzione, ma altre indicazioni stanno arrivando anche da altre
25:04materie prime, come il petrolio, perché noi sappiamo che la Cina nell'ultimo anno ha diminuito
25:09di circa il 2% le importazioni di petrolio, nonostante le indicazioni, ad esempio le stime
25:15ante dell'OPEC, che indicassero una crescita. Quindi questo già ha fatto pensare un calo
25:21delle importazioni che potrebbe essere attribuito ai prezzi, ma in realtà anche alla crescente
25:27elettrificazione del parco veicoli della Cina, che quindi si sta un po' affrancando dal petrolio e i suoi derivati.
25:34La Cina punta sul Messico, così Pechino sta conquistando il cortile di casa degli USA,
25:41il Messico ormai finito al centro della guerra commerciale che antepone Washington a Pechino.
25:46Questo articolo di Federico Giuliani ci spiega come e perché la Cina sta scommettendo su questo
25:51paese per bypassare dazi e tariffe. Che ruolo potrebbe avere il Messico, che magari non è un
25:57paese a cui uno pensa così di primo attivo?
26:00Il Messico è in una posizione molto interessante, non solo dal punto di vista territoriale, perché insomma condivide con gli Stati Uniti un confine molto caldo.
26:10Noi sappiamo che il Messico negli ultimi vent'anni ha avviato delle relazioni sempre più strette con la Cina,
26:16diverse aziende strategiche cinesi hanno avviato degli interessi fin dai primi anni 2000 nel Messico,
26:26e anche il Messico è minacciato dai dazi di Trump, formalmente come ritorsione, come ostacolo al traffico di stupefacenti
26:38e ai flussi di migranti irregolari. Però diciamo che le relazioni con la Cina sicuramente fanno drizzare un po' le orecchie a Trump e agli Stati Uniti,
26:48anche perché si ritiene, secondo chi osserva questa relazione privilegiata tra Messico e Cina,
26:57l'interesse della Cina è aggirare un po' le restrizioni americane nei confronti di Pechino attraverso l'accordo di libero scambio
27:06che sussiste tra Stati Uniti, Canada e Messico, accordo di libero scambio che tra l'altro dovrà essere rinegoziato nel 2026,
27:14quindi insomma il Messico si trova un po' tra questi due fuochi incrociati,
27:18allo stesso tempo non vuole essere danneggiato dai dazi americani e vuole comunque mantenere rapporti di buon vicinato,
27:27ma allo stesso tempo non vuole e giustamente non può perdere questa partnership che ha con la Cina, quindi sicuramente una posizione delicata.
27:36La Cina frena sul GNL, prezzi più bassi per il gas in Europa, la capacità della Cina di accumulare scorte e la sua attuale ritirata dal mercato spot potrebbero rivelarsi decisive nel 2025.
27:51L'ex ministro delle finanze tedesco, ci spiega Roberto Vivaldelli, ammette la corruzione in Ucraina è dilagante,
27:57l'Ucraina affronta gravi sfide interne tra corruzione dilagante e mancanza di vere strutture democratiche che ostacolano la sua aspirazione di entrare nell'Unione Europea.
28:06Come sta andando il mercato immobiliare in Giappone?
28:08Secondo alcuni dati, il volume totale delle transazioni immobiliari in Giappone ha raggiunto 23,6 miliardi di dollari nella prima metà del 2024, un livello record mai registrato dal 2007.
28:18Da dove dipende la crescita dei paesi in via di sviluppo?
28:21Il paese più popoloso ad essere diventato un paese ad alto reddito dal 1990 è la Corea del Sud,
28:27nel frattempo paesi importanti non sono riusciti a convergere, il Brasile, ne è un esempio.
28:33L'energia nucleare non riduce l'emissione di anidride carbonica,
28:36in caso dell'Australia il nucleare è considerato come un'opzione per ridurre le emissioni di carbonio,
28:40tuttavia nonostante la promessa di abbattere le emissioni, la proposta potrebbe avere effetti contrari.
28:46Ecco perché le big tech diventeranno fornitore di luce e gas e il futuro del settore energetico dipenderà dalle capacità delle utility di adattarsi e dalla reattività dei regolatori nel bilanciare interessi pubblici e privati.
28:59Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fine dei privilegi bancari, inizia l'era della responsabilità,
29:05la concessione abusiva del credito è una pratica diffusa in cui molte banche concedono finanziamenti senza adeguate verifiche sulla solvibilità del debitore sfruttando le garanzie statali.
29:16A quanto pare l'aria qui adesso è destinata a cambiare.
29:20Quando la spesa per interessi del debito pubblico italiano è stata sostenibile,
29:25in una economia che si basava sull'export di manifatture e meno di servizi,
29:28oggi non regge il confronto con i nuovi competitor orientati sui servizi con domanda interna forte e qui vediamo anche l'impatto sul debito.
29:36Processo penale telematico, ecco cosa serve davvero per digitalizzare la giustizia italiana,
29:41tra l'altro è stata una settimana di enormi problemi sotto questo punto di vista,
29:45Agostino Imperatore ci racconta in un contesto in cui la giustizia si fonda su tempistiche e formalità rigorose e l'inaffidabilità del sistema telematico può concretamente compromettere.
29:54Il limite passa la rischia di svenderla a Ipis, occhio all'altra banca italiana che mette ansia a Piazza Affari,
30:02la solita domanda che si è palesata subito anche nel caso del dossier Unicredit Banco BPM a Silla Piazza Affari,
30:10il prezzo è quello giusto e intanto attenti a un'altra banca e nell'articolo scoprirete di quale banca parliamo.
30:17Perché evitare l'euro nei tuoi investimenti?
30:20La divergenza economica tra USA ed eurozona potrebbe affogare ulteriormente l'euro rispetto al dollaro,
30:26sarà un 2025 di sangue per la valuta euro, conviene investire in oro e argento sempre in questo nuovo anno,
30:34le dinamiche inflazionistiche geopolitiche rafforzano l'oro e l'argento con l'argento sottovalutato rispetto all'oro e favorito da un gold silver ragazzo storicamente alto.
30:45La profezia di Howard Marks di Oaktree Capital, cosa può andare storto sui mercati finanziari nel 2025?
30:53Marks riprendendo il suo celebre memo di 25 anni fa dedicato alle aziende tecnologiche,
30:59sottolinea come una bolla speculativa sia più una questione di psicologia che di calcoli quantitativi.
31:06Quattro azioni per investire nel quantum computing, il nuovo supertrend in borsa che sta rivoluzionando la tecnologia e la finanza,
31:13quali sono le principali aziende emergenti in borsa e qual è il loro potenziale di crescita?
31:19Abbiamo molto parlato di Cina, allora che anno sarà per il mercato azionario cinese?
31:23Le azioni cinese promettono grandi guadagni grazie all'accreditatività superiore,
31:27ma l'inclusione di Tencent e Catalan nella lista nera del dipartimento della ripresa USA solleva dubbi e timori.
31:35Questa è l'ultima segnalazione di questa settimana, come vedete in alto c'è il codice youtube 30 per abbonarvi all'area premium di money.it con lo sconto del 30%.
31:46Io ringrazio molto Alberto De Pasquale che è stato oggi insieme a noi e ci diamo appuntamento la prossima volta. Buona giornata.
31:54Grazie, alla prossima.