• anno scorso
Il 2020 è stato un anno che ci ha fatto sprofondare in una triplice crisi infernale. sanitaria, economica e finanziaria. Il ritorno, inteso come risalita e uscita dal tunnel, deve andare oltre a quello che eravamo nel 2019: per una vera rinascita sociale ed economica del nostro Paese.

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Novità
Trascrizione
00:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:04Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:27Dopo aver lavorato in Banca d'Italia e Deni,
00:30dal 1988 al 2013 è stato nello staff del Fondo Monetario Internazionale,
00:37dirigendo tra il 2008 e il 2013 il Dipartimento di Finanza Pubblica.
00:43Dal 2013 al 2014 è stato commissario straordinario per la revisione della spesa,
00:50nominato dall'allora Governo Letta.
00:54Dopo il suo ritorno per tre anni al Fondo Monetario Internazionale
00:57in qualità di direttore esecutivo,
01:00dal 2017 dirige l'osservatorio sui conti pubblici italiani dell'Università Cattolica di Milano,
01:07oltre a insegnare all'Università Bocconi.
01:10È autore di numerosi libri e articoli.
01:14All'Inferno e il Ritorno, per la rinascita sociale ed economica,
01:19edita da Feltrinelli, è la sua ultima produzione.
01:22Oggi è ospite di Mone.it per parlare insieme a noi
01:27della necessità di uscire dalla crisi che stiamo attraversando,
01:31guardando al futuro e non a come eravamo nel 2019.
01:36Buonasera Professor Cottarelli e grazie di essere ospite di Book Calling,
01:42la rubrica di Mone.it dedicata a libri e autori.
01:45All'Inferno e il Ritorno, per la nostra rinascita sociale ed economica,
01:49edita da Feltrinelli, è la sua ultima produzione,
01:53focalizzata sulla nostra ricostruzione economica
01:58che passa però da una rinascita sociale.
02:01Nella seconda parte del libro, che mi permetta di dire che ho apprezzato moltissimo,
02:07lei insiste molto sul concetto di uguaglianza delle possibilità
02:11affiancato a quello dell'inmerito.
02:14Ce lo vuole spiegare?
02:15Sì, senz'altro.
02:17Ci sono diversi concetti di uguaglianza,
02:20si parla molto di uguaglianza ma senza mai specificare
02:23di cosa si sta parlando.
02:25Secondo me il concetto di uguaglianza che non è sviluppato abbastanza in Italia,
02:29che dovrebbe essere sviluppato perché è un principio di giustizia
02:32ma anche di efficienza economica, è quello di uguaglianza in punti di partenza.
02:35Tutti devono avere una possibilità della vita,
02:38indipendentemente dal fatto di siano nati in una famiglia ricca, povera,
02:41da una famiglia dove i genitori hanno studiato meno,
02:44al nord, al centro, al sud dell'Italia, maschi o femmini,
02:48queste differenze non ci devono essere.
02:50Poi una volta che si sono ridotte, per esempio con la pubblica istruzione
02:53che è fondamentale, le disuguaglianze nei punti di partenza,
02:57allora diventa possibile anche lasciare operare un altro criterio
03:02che è fondamentale, sempre in termini di giustizia e di efficienza economica,
03:07il criterio del merito, perché se non distribuiamo sulla base del merito,
03:11se non riconosciamo il merito, che cosa riconosciamo?
03:14Le amicizie, il fatto che uno è nato figlio di questo, è amico di quell'altro,
03:17è parte di una lobby, bisogna premiare il merito,
03:21in Italia secondo me non lo si fa abbastanza.
03:24Io dico anche una terza cosa, oltre al principio dell'uguaglianza
03:28di possibilità del primo merito, ricordiamoci che ci deve essere
03:32anche un adeguato grado di solidarietà, non fosse per il fatto che di solito
03:36nella vita chi arriva primo è stato in media, non tutti,
03:39ma in media è stato più fortunato di chi è arrivato ultimo
03:43e questo lascia spazio, come peraltro dice la nostra Costituzione,
03:47per avere una redistribuzione, un sistema di tassezione
03:51che è progressivo e che consente un grado di redistribuzione,
03:55però bisogna comunque come punto di partenza eliminare le disuguaglianze
03:59nei punti di partenza e poi premiare il merito.
04:02Infine un po' di redistribuzione è assolutamente necessaria.
04:06Senza diventare poi una società spartana, perché altrimenti c'è il rischio
04:12di ritornare molto indietro nel tempo e non poi ricorrere a un principio solidale,
04:24come lei ben spiega all'interno del suo libro.
04:28Il ritorno che però lei le ventila non può e non deve essere un salto all'indietro al 2019,
04:38ma dobbiamo sperare che sia un qualcosa di più.
04:43A febbraio dello scorso anno il nostro Paese è stato attraversato
04:48da tre crisi concatenate fra loro, economica, sanitaria e finanziaria.
04:55Ora, indipendentemente dalla situazione pandemica che non ha visto in crisi solamente noi,
05:03ma anche altri Paesi ai noi, in che modo noi avremmo potuto evitare
05:12almeno la crisi sanitaria, ne parlo in termini monetaria,
05:17e di conseguenza in parte anche quella economica, o viceversa?
05:23Io credo proprio che sarebbe stato difficile evitare la crisi sanitaria
05:28anche i Paesi che erano molto attrezzati in termini di spesa pubblica,
05:33Paesi che avevano una spesa pubblica sul PIL, una spesa sanitaria sul PIL,
05:38molto più alta della nostra, sono stati colpiti in modo molto forte,
05:43basta pensare al Belgio che è stato il Paese forse più colpito nel mondo,
05:49basta pensare al Regno Unito, gli stessi Stati Uniti d'America,
05:54la Francia, sono tutti Paesi con spese pubbliche per la sanità, pubbliche e private,
06:01nel caso degli Stati Uniti per la sanità, molto più alte della nostra, sono stati colpiti.
06:06Questo non vuol dire ovviamente che la spesa sanitaria è inutile,
06:09vuol dire che purtroppo nessuno si aspettava una pandemia di questo genere.
06:14L'ha colto tutti di sorpresa, chi spendeva di più per la sanità,
06:19lo spendeva per le malattie cardiovascolari, per prevenire i tumori e così via,
06:25ma il mondo occidentale non pensava più alla possibilità di una crisi da virus,
06:33quindi credo che purtroppo lo shock da virus ha preso tutti di sorpresa
06:39e tra l'altro c'è invece evidenza empirica del fatto che i Paesi che sono stati colpiti per primi,
06:47come l'Italia, purtroppo hanno avuto più decessi perché non si sapeva
06:52neanche le cose minime da fare per trattare questo virus.
06:57Certo, noi come Paese siamo stati un po' una prepista anche nei confronti di altri Stati,
07:09sicuramente non avevamo idea di che cosa sarebbe stato e di come l'avremmo dovuto affrontare.
07:19Sono emersi poi di recente anche una serie di documenti in base ai quali,
07:26a quanto sembra che i piani di emergenza, pandemia non erano così aggiornati
07:34e non così pronti all'uso con quello che abbiamo dovuto affrontare.
07:40Però questo è stato e questo chiaramente stiamo ancora vivendo,
07:47sperando in un esito quanto meno retentino per poter riavviare tutto un sistema economico.
07:58La comunicazione però ha avuto un ruolo anche non di poco conto in tutto questo periodo
08:06e soprattutto quella chiara, lineare che si dovrebbe tenere in tempo di crisi.
08:14Lei è una persona molto diretta, schietta ed è un tratto che favorevolmente trasferisce poi anche alla sua penna.
08:25Quanto poco esplicite e in qualche modo populiste, me lo lasci dire,
08:31sono state le comunicazioni ricevute dagli organi competenti sui soldi dell'Europa matrigna,
08:43soprattutto rispetto all'escape clause e anche in parte al mess.
08:48Io so, anche perché lo scrive in maniera molto chiara e diretta,
08:52che lei ha una posizione ben precisa e ne ha parlato quasi allo sfinimento,
09:02però poi alla fine la sua l'ha detta anche nel suo ultimo libro.
09:08Sì, la posizione mia è sempre stata la stessa, anche se ovviamente alcuni dicono
09:13che ho sempre scritto la stessa cosa, cioè che il mess io l'avrei preso,
09:206-7 mesi fa sarebbe stato più conveniente, lo prenderei anche adesso,
09:24però 6-7 mesi fa e adesso ho sempre detto che non è mai stata una cosa fondamentale,
09:29nel senso che il risparmio legato al mess era comunque abbastanza modesto.
09:36Valeva la pena di prenderlo? Sì, perché i rischi erano zero,
09:39secondo me non c'era un complotto, non c'era un cavallo di troika come si voleva far credere,
09:46perché l'Europa non aveva bisogno del mess per metterci in difficoltà,
09:51ci ha dato una marea di soldi tramite le istituzioni europee,
09:55adesso la Commissione dell'Unione Europea e fra l'altro anche la Banca Centrale Europea,
10:01ma cosa c'entrava? Il mess come trappola.
10:06Quindi è stato un errore non predo, però è anche sbagliato dire che senza quei soldi
10:12non si può aumentare la spesa sanitaria, perché la si può aumentare prendendo a prestito i soldi
10:17dai mercati finanziari, si paga un po' di più e non sono mai stati cifre enormi.
10:23Prendere il mess 7-8 mesi fa avrebbe consentito di risparmiare 500 milioni l'anno per 10 anni,
10:295 miliardi non ne abbiamo presi, pazienza, però non è che crolla il mondo se non ne abbiamo presi.
10:36In termini invece di comunicazione, visto che lei ha speso anche qualche parola
10:45all'interno del suo libro, dando più la posizione da cittadino piuttosto che da professionista.
10:57In termini di comunicazione quello di cui mi sono lamentato all'epoca,
11:01lo ho scritto anche nel mio libro, è il fatto che lo stile di comunicazione
11:08del governo italiano era quello di dire guardate la situazione è molto grave,
11:13ma noi siamo un paese forte, adesso dovete fare queste cose.
11:17Però non si cercava di fare un minimo sforzo per spiegare perché bisognava fare
11:23certe cose piuttosto che altre, perché non si potevano fare cose che magari
11:28l'opinione pubblica avrebbe voluto e questo non mi sembra un modo giusto di comunicare.
11:36Io l'ho scritto nel libro, è una cosa che ci fa sentire sudditi piuttosto che cittadini.
11:43Io credo che invece ci sia la necessità per chi è governo quello di spiegare perché
11:48certe scelte vengono prese in maniera abbastanza dettagliata e chiara.
11:55Certo, anche perché poi se si fanno gli appelli al senso di responsabilità,
12:02questo senso di responsabilità si dà a un pari grado, o non si richiede a un suddito.
12:14Professor Cottarelli io la ringrazio tantissimo di essere stato nostro ospite,
12:18mostro il suo libro, ricordiamo anche che tutti i diritti d'autore saranno devoluti a Save the Children.
12:29Professore, grazie ancora e complimenti per il suo ultimo libro.
12:36Ripeto, l'ho apprezzato tantissimo.
12:39Grazie.
12:41Grazie a lei.

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