Marcello Sorgi, ospite dello speciale di MoneyTV L’Italia di Craxi, ha fatto un parallelismo sul caso del rapimento Moro e quello della morte leader socialista lontano dalla patria, sottolineando come furono le uniche due volte dove l’Italia non ha voluto trattare.
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NovitàTrascrizione
00:00Ho incontrato Tony Blair, anche questo lo racconto nel libro, che mi chiese come mai
00:04non fu possibile costruire un corridoio umanitario per aiutare Craxi a salvarsi la vita. Naturalmente
00:11vista con gli occhi di un leader anglosassone, che sono più abituati a questo genere di
00:15soluzioni, il corridoio umanitario era la soluzione opportuna per Craxi. Bene, l'Italia
00:22non fu capace di realizzare questa soluzione, quindi l'osservazione che sta al fondo di
00:28questo libro è questa. In fondo l'Italia ha trattato con tutti e su tutto. Abbiamo
00:34trattato col terrorismo straniero per liberare le volontarie in Iraq, abbiamo trattato con
00:42la criminalità organizzata, abbiamo trattato con le Brigate Rosse dopo la morte di Moro
00:47per liberare il giudice Urso, l'assessore Cirillo di Napoli. Solo in due casi, qualche
00:53volta abbiamo pagato dei riscatti, solo in due casi non si è riusciti a trattare Moro
00:58e Craxi e questo è qualcosa che resterà come un segno della storia, perché evidentemente
01:05la volontà politica non era univoca, non era chiara fino in fondo.
01:08Infatti ti stavo per chiedere proprio questo, perché questo cordone umanitario non si è
01:15aperto? Alla fine perché lui non avrebbe mai accettato di tornare in Italia non da
01:21uomo libero? Questo è stato l'ostacolo più grande?
01:25Lui poneva questa condizione, lui diceva che la mia libertà equivale alla mia vita,
01:30quindi lui poneva la condizione di tornare senza essere arrestato e senza essere piantonato
01:36in ospedale, cioè senza avere due carabinieri o due poliziotti dietro la porta della sua
01:41stanza d'ospedale. Questa condizione non poteva essere accettata, nel senso che la
01:45magistratura di Milano, il procuratore Borrelli sostenne che questo non era accettabile e
01:50sfidò il governo a fare un decreto per renderla praticabile, cosa che ovviamente sarebbe stata
01:56impossibile, avrebbe richiesto troppo tempo, nel frattempo Craxi doveva essere operato.
02:00Le condizioni di salute erano veramente gravi, nel senso che Craxi soffriva di un diabete
02:06scompensato e mal curato anche per sua responsabilità, nel senso che era un ammalato che non seguiva
02:12le indicazioni dei medici. Aveva un cuore molto malmesso, perché aveva subito due infarti,
02:17aveva un cuore che lavorava al 40%, e gli avevano scoperto un cancro al rene, cosa che
02:23rendeva necessaria l'asportazione di uno del rene destro nel più breve tempo possibile.
02:30Questa trattativa si svolse nel giro di giorni, una volta stabilito che non lo si poteva portare
02:37in Italia senza arrestarlo, lui fu operato a Tunisi in condizioni molto precarie, c'era
02:44addirittura un medico che doveva tenere una lampada per illuminare la ferita mentre il
02:49chirurgo operava, e non si riprese mai più. Lui fu operato il 30 novembre, è morto il
02:5519 gennaio, ma non si riprese mai più. Cossiga, che andò a trovarlo il 19 dicembre, un mese
03:01esatto prima che morisse, lo trovò sostanzialmente in condizioni da moribondo.
03:06Craxi stesso nel salutarlo disse che Francesco questa è l'ultima volta che ci vediamo.