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L’Italia di Craxi è il titolo dello speciale di MoneyTV a cui ha preso parte Marcello Sorgi, autore del libro Presunto colpevole dove si pone l’accento su quello che ha rappresentato per il nostro Paese dal punto di vista politico l’epoca craxiana.

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Novità
Trascrizione
00:00Amici di Money.it ben ritrovati, come sapete abbiamo iniziato alcuni speciali in questo
00:15mese per parlare di Bettino Craxi e della sua figura e sicuramente non ce ne vogliano gli
00:21altri però il libro forse che meglio ha analizzato la figura di Craxi, anche l'ultima parte,
00:29è quello di una grande firma del giornalismo italiano, ossia Marcello Sorgi, presunto colpevole
00:35gli ultimi giorni di Craxi, uscito per Einaudi e collegato da Londra con noi, benvenuto. Buonasera.
00:43Allora non posso non approfittare del fatto che ti trovi a Londra e che oggi è un giorno
00:50particolare, anzi il countdown che scatterà ovviamente a mezzanotte e che atmosfera c'è
00:56per questo Brexit? Devo dirti che non c'è un'atmosfera particolare da giornata storica,
01:06credo che in serata sì perché è previsto l'intervento di Boris Johnson e quindi una
01:13certa solennizzazione dell'evento arriverà in serata. C'è come dire la sensazione dell'uscita
01:22da un lungo periodo di incertezza, questo sì, in una città come Londra si coglie almeno
01:29leggendo i giornali, Londra è una città che al referendum non si schierò per la Brexit,
01:36insomma il grosso dei remainers qui è la maggioranza, in una città come Londra si
01:42avverte anche una certa malinconia per la fine del matrimonio con l'Europa, però mi
01:49pare che prevalga il senso di liberazione. Entriamo nel dettaglio della nostra trasmissione,
01:57intanto vorrei chiederti se secondo te si è parlato molto di Craxi visto questo anniversario,
02:05quindi si è dedicato anche molto spazio sia sui quotidiani e anche in televisione. La figura di
02:11Craxi ne esce un po' riabilitata da questo dibattito oppure no? Guarda, secondo me un
02:21aspetto positivo è che la discussione si sia riaperta, perché quando una discussione si apre
02:28è già un passo avanti, cioè dobbiamo pensare, se vogliamo fare un riferimento, un paragone ecco,
02:34se vogliamo paragonare questo ventennale al decennale in cui ci fu una presa di posizione
02:40molto importante del Presidente della Repubblica Napolitano a favore di Craxi, una lettera aperta
02:46alla moglie in cui Napolitano diceva che era stato un errore e non riconosce il ruolo storico
02:55che aveva avuto e poi in quella lettera lo ricordava, ricordava sia il ruolo del leader
03:00riformista, sia il ruolo del Presidente del Consiglio che aveva rappresentato con onore
03:04l'Italia all'estero e sia anche il contenuto dei suoi programmi che erano programmi di
03:13modernizzazione vera per l'Italia, ecco quella lettera lì sostanzialmente cadde nel vuoto,
03:19pur provenendo da una fonte così importante come era quella del Presidente della Repubblica e di
03:27quel Presidente della Repubblica, di un altro grande leader della sinistra come Napolitano
03:33è stato. Dieci anni dopo mi sembra che invece la discussione si sia riaperta, merito del film
03:42sicuramente, perché il film è stato visto da moltissima gente e quindi si è riaccesa la
03:47curiosità sul personaggio Craxi e il film come sappiamo è una descrizione solo umana del
03:54personaggio, è una descrizione di questi ultimi giorni di sofferenza, di dolore, di rabbia, di
04:03malinconia, di un uomo che aveva avuto un grandissimo potere e che invece si ritrovava
04:10sostanzialmente ad andarsene da solo con il puro conforto dei suoi familiari. E poi anche questi
04:17sette libri che sono usciti, tra cui il mio, hanno contribuito a restituire alla figura i
04:24contorni che secondo me meritavano. La domanda che potrebbero farci è, è tutto positivo, è tutto
04:33bene, qual è stato l'esito di questa discussione? Insomma l'esito di questa discussione secondo me
04:37è presto per misurarlo, se lo misurassimo adesso dovremmo anche riconoscere che le posizioni sono
04:45rimaste quelle di partenza, cioè non si è riaperto a sinistra un dibattito su Craxi che
04:52abbia portato a una soluzione positiva. Ci sono stati però molti riconoscimenti, tra cui di recente
04:58quello di D'Alemma che secondo me non vanno trascurati. E c'è stata anche una campagna,
05:03soprattutto del fatto quotidiano, di travaglio in particolare, che invece insomma ha continuato a
05:10picchiare duro, che sensazioni hai avuto? Ma io trovo che la campagna del fatto sia,
05:17come dire, legittima, nel senso che una discussione non si fa tra persone che la
05:22pensano tutte allo stesso modo, una discussione si fa anche tra persone che la pensano in modo
05:26completamente diverso o in modo inconciliabile, quindi le posizioni del fatto di travaglio,
05:31ma non solo del fatto di travaglio, ci sono state altre prese di posizione del tutto avverse a
05:37qualsiasi ripresa di discussione su Craxi, io le ho trovate legittime ma anche prevedibili,
05:44cioè era normale che qualcuno dicesse no, non scherziamo, quello era un ladro. Ovviamente per
05:52me la parte più interessante è quella invece della discussione che si è aperta a sinistra
05:57sul ruolo politico di Craxi, cioè sulla necessità di non archiviarlo semplicemente perché è venuto
06:0520 anni fa. Craxi è stato il grande capo legislatorio di Tangentopoli, nessuno vuole
06:10minimizzare le responsabilità giudiziali che furono riconosciute anche in Cassazione,
06:17ancorché dopo non dimentichiamolo è venuta una sentenza dalla Corte Europea dei diritti
06:22dell'uomo che ha riconosciuto che quelle sentenze erano state irrogate senza il rispetto dei diritti
06:27dell'imputato, quindi questo le ridimensiona. Ovviamente mi interessa quell'altra parte,
06:34di coloro i quali si interrogano sul ruolo politico di Craxi e soprattutto se quella di
06:40Craxi non fu una grande occasione perduta. Per chi poteva essere scomodo, per chi non
06:47tanto ovviamente persona, per quale potere, per quale entità poteva essere scomodo un personaggio,
06:53una figura, una personalità come Craxi che insomma aveva dimostrato nel bene o nel male
06:59di essere uno molto deciso e che non scendeva molto a compromesso?
07:04Direi ci sono due aspetti, uno è quello del Craxi politico, leader italiano e autore di un
07:15progetto. Craxi era un uomo che aveva un progetto per cambiare l'Italia, un progetto articolato
07:24sostanzialmente in tre punti, una grande riforma istituzionale che lui cominciò a chiedere dal
07:291979 dopo tre anni che era stato nominato leader del Partito Socialista e che prevedeva come punto
07:36d'approdo per l'Italia l'adozione di una costituzione alla francese, cioè con il
07:41presidenzialismo, con il Presidente della Repubblica eletto dai cittadini. Era il suo
07:45modo di introdurre il maggioritario, se si vota tra due candidati per la Presidenza della Repubblica
07:51è chiaro che ce ne sarà uno di centro-sinistra e uno di centro-destra e devo dire che questo
07:56incontrava non solo il favore del suo partito ma anche di una parte della democrazia cristiana,
08:00che era il suo principale alleato, perché la prima volta si sarebbe votato i candidati sarebbero
08:05stati Craxi e Andreotti e aggiungo io probabilmente sarebbe stato eletto Andreotti perché aveva un
08:10bacino elettorale più largo. Il secondo aspetto della sua proposta era economico, Craxi pensava
08:19che ci fosse stato uno sbilanciamento eccessivo a favore dei sindacati, cioè che la crescita
08:24economica di un paese dovesse avvenire sì nel riconoscimento dei diritti dei lavoratori ma
08:29anche nel riconoscimento dei meriti, delle capacità e in questo la sua famosa teoria dei
08:35meriti e dei bisogni, cioè del riconoscimento del merito accompagnato a un atteggiamento
08:40giustamente compassionevole verso la povertà, verso il bisogno, verso le persone più emarginate,
08:46questo era il compito della sinistra, cioè revisionare il suo impianto strategico capendo
08:52che bisognava anche aiutare il capitalismo a crescere. Il terzo punto era quando diceva che
08:57il Parlamento non doveva votare prosciutti e lamelli branchi, cioè non doveva occuparsi di
09:02piccole questioni, in Italia ci vuole una legge per qualsiasi cosa, anche per scrivere la ricetta
09:07di una medicina, tutto questo poteva essere regolato diversamente con circolari, via
09:13amministrativa e il Parlamento sarebbe stato chiamato invece a occuparsi delle grandi questioni
09:17del Paese. Questo progetto in tre punti fu molto avversato, avversato dal PC che era il principale
09:26avversario del Partito Socialista in quella fase e bisogna dire che il PC non aveva un progetto
09:31alternativo a questo, semplicemente considerava questo come una cosa inaccettabile e fu avversato
09:37dalla democrazia cristiana di Siria-Qademita che ne propose un altro che era adottare la
09:41Costituzione alla tedesca con il cancelliere come la Merkel. Piccolo dettaglio però, il progetto
09:48di Demita era il progetto di Demita, ma non di tutta la democrazia cristiana, quindi se si fosse
09:53realmente discusso del progetto di Craxi, cosa che non poteva mai avvenire o comunque non poteva mai
09:58avvenire nel suo complesso e se si fosse realizzato la metà delle cose che proponeva Craxi, perché
10:03come tutti i progetti era un progetto discutibile, condivisibile fino a un certo punto, probabilmente
10:08l'Italia avrebbe fatto un bel passo avanti. Dico solo una cosa, quando si fece il referendum sulla
10:12scala mobile, sul taglio dei 4 punti di scala mobile che valevano 20 mila lire al mese e il
10:22governo l'aveva vinta, Craxi l'aveva vinta e i comunisti che lo intentarono nel referendum dopo
10:29la morte di Berlinguer l'avevano persa, in quel caso ci fu immediatamente un drastico calo
10:35dell'inflazione e una ripresa della crescita del paese molto più forte di quella che era stata in
10:40quegli anni, che era già sul 5-6%, sono cifre che a pensare oggi che siamo contenti se la
10:46previsione è 0,5%, crescevamo 10 volte tanto. Nel libro ci sono tante rivelazioni,
11:00anche inedite, mi interesserà adesso approfondire ad esempio quelle relative
11:06all'agente segreto Stoltz o comunque l'intervento della CIA, perché la CIA era interessata a quello
11:16che stava accadendo in Italia in quel delicato periodo storico? Diciamo che la CIA, non solo
11:26la CIA, l'FBI e poi soprattutto l'amministrazione americana ebbero simpatia per Craxi. Io ho
11:34esaminato questa visione, soprattutto i socialisti si sono convinti che Craxi fu fatto fuori dagli
11:42americani, tra l'altro, non solo dai giudici di Milano, ed effettivamente uno può andare a cercare
11:49di capire se questa è una tesi realistica, perché ci sono adesso molti documenti che possono essere
11:57consultati, documenti della CIA, dell'amministrazione americana, documenti di quel periodo. Io cosa ne
12:03ho ricavato? Che ci sono degli indizi strani, ne dico solo uno. Antonio Di Pietro, che è l'uomo
12:12simbolo di Mani Pulite, quattro mesi prima di arrestare Mario Chiesa, nel novembre 1991,
12:19si reca a incontrare il consule americano di Milano, Semmler, e gli annuncia che ho per le
12:31mani un'inchiesta con la quale arresterò un signore che si chiama Mario Chiesa e dopo di
12:35lui arresterò Craxi e metà della classe dirigente italiana. Naturalmente se un magistrato sente il
12:41bisogno di andare ad avvertire gli americani di una cosa del genere, deve avere qualcosa per la
12:45testa, quindi questo qui è un indizio strano. Più in generale però mi sono fatto l'idea che gli
12:53americani avessero guardato a Craxi come un leader che corrispondeva esattamente ai loro obiettivi di
12:59stabilità. La preoccupazione numero uno degli americani era che l'Italia fosse stabile, perché
13:04era un paese strategicamente collocato in uno scenario delicato, perché c'erano e ci sono le
13:10europee, perché era basinato, perché di rimpettaio di questa costa africana che anche allora era
13:16piuttosto inquieta e in parte in mano a governi filosovietici, per tutto questo loro avevano
13:23bisogno di potersi fidare dell'Italia e poter contare su un governo stabile. Craxi corrispondeva
13:28a queste caratteristiche, in più era un uomo modelato, loro lo vedevano anche come un sincero
13:35anticomunista e poi gli piaceva il tipo, era un uomone, una specie di cowboy, un uomo che parlava
13:42chiaro. Rispetto alle loro aspettative, diciamo che Craxi non le realizzò fino in fondo, cioè non
13:49riuscivano a capire perché il suo partito non crescesse, non riuscivano a capire perché la sua
13:54azione di governo fosse positiva dal loro punto di vista, ma non abbastanza, visto che le sue
14:00intenzioni e le sue ambizioni erano più alte. Quindi secondo me gli americani si erano cominciati
14:07a disinnamorare di Craxi da prima della caduta di Tangentopoli. Poi c'è un aspetto che riguarda
14:12proprio i rapporti, nel senso che Craxi quando si insedia come Presidente del Consiglio vuole
14:18interpretare il rapporto storico con l'Alleato americano come un rapporto tra pari, cioè non
14:25si accontenta della burocrazia del rapporto fatta di continue visite dell'ambasciatore americano a
14:30Roma, continui rapporti dall'ambasciatore italiano a Washington, pretenderebbe qualcosa di più e loro
14:36non capiscono perché lui pretenda di più, cioè non capiscono perché lui non si rassegna a quel
14:41trantran che era stato il trantran storico dei rapporti fra l'Italia e gli Stati Uniti e diciamo
14:47la verità, era stato anche costruito su un'idea che gli americani avevano dall'Italia che corrispondeva
14:54più o meno a una colonia, gli americani avevano liberato l'Italia, ci avevano dato il piano Marshall e
14:59pensavano che noi dovevamo essere sottomessi, non alleati alla pari. Questo attrito che si
15:06manifestò dall'inizio ebbe varie occasioni per diventare critico, una prima occasione fu quando
15:13Craxi che era stato l'uomo che aveva consentito l'installazione dei missili cruise nella base di
15:20Comiso propose una moratoria e la propose così senza consultare nessuno, tanto che poi dovette
15:26rimangiarsela. Una seconda occasione ben più grave fu quella di Sigonella, cioè quando appunto gli
15:32americani commettendo una forzatura cercarono di farsi consegnare i terroristi dell'Achille
15:40Lauro che avevano ammazzato un cittadino americano ebreo, Leon Klinghoffer paralitico, buttandolo
15:46anche a mare, quindi commettendo un delitto efferato, però tutto questo era avvenuto su
15:51una nave italiana, quindi sul territorio italiano e Craxi pretese che i terroristi fossero processati
15:57in Italia, cosa che invece gli americani non volevano assolutamente accettare. Ci fu una
16:04brusca interruzione di rapporti, ci fu una crisi di governo provocata dal partito repubblicano
16:09in Italia, ci fu una riconciliazione fra Craxi e Reagan, ma la sensazione che ho ricavato
16:14leggendo i documenti è che questa riconciliazione avvenne a livello più alto, ma lasciò una
16:20serie di scorie nel rapporto fra le istituzioni, i rappresentanti delle istituzioni delle due
16:31parti. Quindi probabilmente ci fu un lento disinnamoramento degli americani e poi ci
16:37fu una rottura che lasciò una cicatrice di quelle difficili da sanare. Tutto questo ovviamente
16:44portò al fatto che quando cominciò Tangentopoli non è che gli americani fossero così convinti
16:52di aiutarlo Craxi, insomma fecero quasi niente, si incuriosirono, si interessarono a Di Pietro,
17:01lo invitarono anche in America a fare un viaggio, poi mandarono qui un ambasciatore, un ambasciatore
17:06importante come Reginald Bartolomeo che si assunse il compito di interrompere i rapporti
17:12fra la procura di Milano e il consolato americano che aveva sede a Milano e di cercare di stabilire
17:18una posizione più indifferente, più autonoma rispetto a quello che stava capitando in Italia.
17:25Tra i motivi anche forse di un possibile ostacolo che poteva rappresentare Craxi c'era anche
17:32la sua visione economica, ci sono queste ultime interviste in cui aveva delle posizioni molto
17:38critiche sul tipo di Europa anche che si stava costruendo.
17:42Diciamo che lui fu un anticipatore, essendo un sincero europeista fu un anticipatore nel
17:50senso che intuì che un'Europa, l'Europa di Maastricht per intenderci, un'Europa costruita
17:56solo sul controllo reciproco delle economie nazionali e sulla sottomissione delle economie
18:04nazionali a un interesse superiore senza una vera intesa politica generale, quindi un'Europa
18:12che mettesse la camicia di forza ai conti pubblici senza fare un salto di qualità verso
18:17una visione politica comune e un'Europa fatta in questo modo avrebbe generato dei problemi,
18:22cosa che è avvenuta per la verità, cosa che è alla base della nascita dei populismi,
18:27dei sovranismi, della crisi che l'Europa sta attraversando che per fortuna alle ultime
18:34elezioni europee non è sfociata in una vittoria del sovranismo, ma che però rende il cammino
18:39della commissione preseduta dalla Rönderlein un cammino incerto, zoppicante che probabilmente
18:45va incontro a un orizzonte sicuramente non sereno.
18:50Prima di parlare poi dell'aspetto anche quello forse più toccante dell'uomo Craxi, soprattutto
18:58nella parte finale della sua vita, vogliamo dire due parole anche sui tentativi di Craxi
19:04di aprire un canale comunicativo con le Brigate Rosse.
19:09Io ho scritto questo libro a partire da un'ipotesi di lavoro che ovviamente può apparire forse
19:20forzata, nel senso che io ho messo a confronto il caso Moro e il caso Craxi, che sono due
19:28casi ovviamente molto differenti perché Moro è stato ucciso dalle Brigate Rosse nella
19:34prigione del popolo, mentre Craxi muore ad Amamette, però c'è un punto di contatto
19:40tra i due che sono le due trattative che si svolgono, una trattativa segreta e ufficialmente
19:46negata, quella per portare Moro fuori dalla prigione brigatista e una trattativa pubblica,
19:51ma purtroppo per lui fallimentare, per riportarlo in Italia a curarsi, lui era in condizioni
19:58di salute molto gravi, senza sube l'onta dell'arresto.
20:02Io trovo che in entrambe queste trattative lo Stato si comportò allo stesso modo, per
20:10carità ci fu anche della buona volontà, ovviamente c'erano le famiglie che premevano,
20:14il governo che cercò di trovare una soluzione, il Quirinale che esaminò la praticabilità,
20:23perfino il Vaticano si affaccia in entrambe queste trattative, però poi alla fine non
20:28si riesce a fare nulla e non si riesce a fare nulla perché c'è confusione, perché la
20:32volontà non è univoca, perché non c'è lo sforzo di arrivare al risultato, così
20:40muore Moro, probabilmente io ho trovato e pubblico in questo libro un documento, che
20:47secondo me è un documento molto interessante, che ho trovato negli archivi della Fondazione
20:52Craxi ed è un documento dei servizi segreti in cui sono indicati sei nomi di terroristi
20:59che potevano essere liberati come chiedevano le Brigate Rosse all'epoca di Moro, allora
21:05mi sono detto, se tra le carte di Craxi, Craxi lo sappiamo era l'unico leader schierato
21:16a favore della trattativa pubblicamente, anche in polemica con i due maggiori partiti, DC
21:21e PC che erano sulla linea cosiddetta della fermezza, che sostenevano che non si poteva
21:25trattare con le Brigate Rosse, non fosse altro perché le Brigate Rosse avevano ammazzato
21:30i cinque uomini di scorta di Moro e quindi occorreva avere rispetto per quelle famiglie
21:36che avevano subito questo tutto. Io mi sono detto, se Craxi era in possesso di un documento
21:43in cui c'era un elenco di sei terroristi, guardate si parlò di una, Paolo Abbesuschio,
21:49che poteva essere liberato il Presidente Leone, disse ho la penna pronta in mano per firmare
21:54la grazia, se invece non sei e se il documento era in possesso di Craxi, vuole dire che i
22:02servizi segreti che dipendono dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero dell'Interno
22:07lavoravano per quella soluzione e la Presidenza del Consiglio era in mano ad Andreotti, il
22:15Ministero dell'Interno era in mano a Cossiga, entrambi erano schierati sul fronte della
22:19fermezza, Cossiga si dimisse dopo l'assassino di Moro, questo vuole dire che ufficialmente
22:23c'era una linea della fermezza, ma sotto banco si cercava di trovare una soluzione
22:28anche molto onerosa dal punto di vista politico e dell'immagine come quella di liberare
22:34sei terroristi. Mi sono fatto l'idea che se i brigatisti non avessero ammassato Moro
22:38quel 9 maggio 1978 e si fossero presi un po' di tempo, probabilmente quella trattativa
22:45sarebbe cominciata e sarebbe stata pubblica. Il punto di contatto fra i due casi è la
22:50posizione di Craxi che è quello che da solo si schiera a favore di una trattativa con
22:57i brigatisti e sostiene che la vita umana deve essere messa al primo posto, la vita
23:02dell'ostaggio. Ironia del destino o cattiveria del destino, anche nel caso Craxi il tema
23:13della vita umana doveva essere al primo posto, qualche tempo fa ho incontrato Tony Blair,
23:19anche questo lo racconto nel libro, che mi chiese ma come mai non fu possibile costruire
23:24un corridoio umanitario per aiutare Craxi a salvarsi la vita? Naturalmente vista con
23:29gli occhi di un leader anglosassone che sono più abituati a questo genere di soluzioni,
23:35il corridoio umanitario era la soluzione opportuna per Craxi, l'Italia non fu capace di realizzare
23:43questa soluzione. L'osservazione che sta al fondo di questo libro è questa, in fondo
23:49l'Italia ha trattato con tutti e su tutto, abbiamo trattato col terrorismo straniero
23:54per liberare le volontarie in Iraq, abbiamo trattato con la criminalità organizzata,
24:02abbiamo trattato con le Brigate Rosse dopo la morte di Moro per liberare il giudice Urso,
24:07l'assessore Cirillo di Napoli, solo in due casi, qualche volta abbiamo pagato dei riscatti,
24:14solo in due casi non si è riusciti a trattare Moro e Craxi e questo è qualcosa che resterà
24:20come un segno della storia, perché evidentemente la volontà politica non era univoca, non
24:25era chiara fino in fondo. Infatti ti stavo per chiedere proprio questo, perché questo
24:32cordone umanitario non si è aperto? Alla fine perché lui non avrebbe mai accettato
24:37di tornare in Italia non da uomo libero, questo è stato l'ostacolo più grande?
24:43Lui poneva questa condizione, lui voleva tornare, lui diceva la mia libertà equivale alla mia
24:48vita, quindi lui poneva la condizione di tornare senza essere arrestato e senza essere piantonato
24:54in ospedale, senza avere due carabinieri o due poliziotti dietro la porta della sua stanza
24:59d'ospedale. Questa condizione non poteva essere accettata, nel senso che la magistratura
25:04di Milano, il procuratore Borrelli sostenne che questo non era accettabile e sfidò il
25:09governo a fare un decreto per renderla praticabile, cosa che ovviamente sarebbe stata impossibile,
25:15avrebbe richiesto troppo tempo, nel frattempo Craxi doveva essere operato. Le condizioni
25:19di salute erano veramente gravi, nel senso che Craxi soffriva di un diabete scompensato
25:26e mal curato anche per sua responsabilità, nel senso che era un ammalato che non seguiva
25:30le indicazioni dei medici. Aveva un cuore molto malmesso, perché aveva subito due infarti,
25:36aveva un cuore che lavorava al 40% e gli avevano scoperto un cancro al rene, cosa che rendeva
25:42necessaria l'asportazione di uno del rene destro nel più breve tempo possibile, quindi
25:49questa trattativa si svolse nel giro di giorni, una volta stabilito che non lo si poteva portare
25:55in Italia senza arrestarlo, lui fu operato a Tunisi in condizioni molto precarie, c'era
26:03addirittura un medico che doveva tenere una lampada per illuminare la ferita mentre il
26:07chirurgo operava e non si riprese mai più, lui fu operato il 30 novembre e morto il 19
26:14gennaio, ma non si riprese mai più, con Sigar che andò a trovarlo il 19 dicembre, un mese
26:19esatto prima che morisse, lo trovò sostanzialmente in condizioni da moribondo.
26:24E Craxi stesso nel salutarlo disse che Francesco questa è l'ultima volta che ci vediamo.
26:30Ecco tu personalmente c'è un episodio che ricordi nel libro che racconti, come all'inizio
26:37chiaramente aveva una grande diffidenza e che non era facile comunque anche per un giornalista
26:43instagarci un rapporto di fiducia. Ovviamente io ho scritto questo libro perché l'ho conosciuto,
26:53l'ho frequentato, mi sono occupato di lui e quindi avevo anche dei ricordi che poi ho
26:58messo nell'introduzione del libro. Sicuramente Craxi fu una novità, una novità anche per
27:04dei giovani cronisti parlamentari quali eravamo noi 30 anni fa, nel senso che era un uomo
27:10attentissimo alla comunicazione, era un uomo che lanciava solo dei messaggi che capiva
27:17che potevano andare dritto alla mente dell'opinione pubblica, era un uomo che non aveva piacere
27:26a sentirsi braccato dai giornalisti, cosa che i politici invece a volte sopportano con
27:33un certo compiacimento. Quindi costruire un rapporto professionale con lui del genere
27:40di quelli che si costruivano con tutti gli altri politici, fondati sul fatto che c'era
27:45una parte della conversazione che era pubblica e pubblicabile e una parte della conversazione
27:51che serviva come background, con lui era abbastanza più difficile, per cui racconto anche una
27:57serie di episodi tra cui quello di quando Adam Hammett mi fece arrestare, ero andato
28:04lì nel giorno in cui lui aveva lasciato la Presidenza del Consiglio, lo colsi ovviamente
28:09in un momento in cui era piuttosto seccato, anzi abbastanza furente e mi ritrovai chiuso
28:16in una gatta buia della gendarmeria che doveva autorizzarmi a raggiungere il cancello di
28:21Cassano, fu chiaramente un gesto dimostrativo, lui stesso ci scherzò sopra, io riuscì a
28:27cavarmi l'impaccio grazie a una busta che mi ero portato a dei deputati, quindi mi finsi
28:34un parlamentare che doveva portargli un messaggio urgente e così la gendarmeria lo scercò,
28:40gli disse noi l'abbiamo trattenuto e lui mi fece liberare, dopo di che mi disse se non
28:45te ne vai ti faccio arrestare di nuovo, perché questo aveva dei metodi piuttosto spicci,
28:51anche se devo dire li adoperava con quelli che conosceva, sapeva perfettamente che nessuno
28:56di noi si sarebbe, un giornalista che lo frequentava non si sarebbe mai sorpreso di queste sue
29:01sparate, perché sapeva che duravano un momento, infatti due giorni dopo lo incontrai alla
29:06camera ed era come se non fosse successo niente.
29:09Un'ultimissima domanda che è una domanda di proiezione più che altro, cioè se non
29:18ci fosse stata manipolite, se ci fosse stato Craxi in quel periodo davvero cruciale per
29:24il nostro paese, quello non solo di Massic ma anche quello delle privatizzazioni nel
29:29modo in cui sono state fatte, perché qualche mese fa abbiamo ospitato Angelo Polimeno Bottà
29:33che ci ha raccontato la sua ricostruzione di un'Italia che aveva bisogno di una classe
29:39politica forte, in quel momento invece per le vicende note la classe politica di fatto
29:44venne azzerata e quindi in quella fase in cui il nostro paese aveva bisogno di una forza
29:51politica si ritrovò poi con personaggi che magari non avevano avuto un'investitura popolare.
29:58Ti chiedo, Craxi avrebbe accettato quel tipo di privatizzazione, le cose che poi abbiamo
30:04visto in quegli anni o si sarebbe messo di traverso?
30:07Io penso che la storia non si fa con di sé, quindi sicuramente Craxi aveva una sua idea
30:17che era quella che dicevamo prima su Massic, sulla piega che stavano prendendo le cose
30:23in Europa, però aveva anche una grande responsabilità che sotto la sua gestione, sotto quella dei
30:27governi di quel periodo il debito pubblico italiano aveva cominciato a lievitare, c'era
30:32una spiegazione a tutto questo, loro si trovarono a governare in una fase in cui il terrorismo
30:37non era ancora finito e il terrorismo aveva ammietuto un sacco di vittime, non solo Moro,
30:43Moro era stato al momento più alto, ma dopo Moro ce ne erano state altre importanti, quindi
30:48c'era l'idea che un po' più di spesa pubblica avrebbe allentato le tensioni nella
30:54società, avrebbe prosciugato l'acqua in cui i fiancheggiatori del terrorismo nuotavano
30:59e spesso aiutavano i terroristi a compiere i loro atti efferati, questa era una tessi,
31:06diciamo che si rivelò sbagliata nel senso che poi il terrorismo fu sconfitto per fortuna
31:10con altri metodi, con la legge sui pentiti, con la legge sui dissociati, si trovò modo
31:15di avere una serie di collaboratori che consentirono di stringere il cerchio attorno ai gruppi
31:23di comando del terrorismo, però questa eredità del debito pubblico resse poi indispensabile,
31:29non era una cosa che noi potevamo scegliere se fare o non fare, noi eravamo sostanzialmente
31:35in bancarotta e avevamo il problema, cosa succede quando la banca ha le porte che preme
31:45per pignorarti la casa, che tu certe volte vendi anche quello che non vorresti vendere
31:51e vendi anche a un prezzo che non sarebbe quello giusto, perché poi il prezzo lo fa
31:55la necessità, questo è un po' quello che è successo all'Italia, che questo faccia
31:59parte di un complotto internazionale è una delle tesi che girano attorno al caso Craxi,
32:07però su questo non ho fatto approfondimenti e quindi non potrei dare lo stesso contributo
32:20che ho dato sulle altre questioni che riguardano il caso Craxi, penso però che le privatizzazioni
32:27che sono d'accordo in Italia sono state anche fatte male e in questi giorni stiamo
32:31vedendo quali sono le conseguenze con il caso Autostrade, le privatizzazioni furono fatte
32:36male ma furono fatte per necessità.
32:38Grazie davvero a Marcello Sorgi, ricordiamo questo libro imperdibile presunto colpevole
32:44degli ultimi giorni di Craxi, uscito in Audi, grazie davvero Marcello e buona serata.
32:51Buon lavoro, buona serata.

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