La raccolta dati e l’intelligenza artificiale possono predire l’insorgere di malattie e aiutare a prevenirle. Eugenio Zuccarelli racconta l’evoluzione del settore healthcare con Cvs Health.
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NovitàTrascrizione
00:00Siamo di nuovo qui sulla nostra rubrica dedicata ai giovani talenti, quest'uomani.it, oggi
00:19siamo qui con Eugenio Zuccarelli, Forbes Under 30, e ciao Eugenio grazie per essere
00:24qui con noi.
00:25Ciao Marta, grazie per essere qui.
00:28Senti, ci racconti in breve di cosa ti occupi?
00:32In breve.
00:33Certo, sono un Data Science Leader in CiviSalt, una delle più grandi multinazionali nell'ambito
00:39della salute.
00:40Quello di cui mi occupo precisamente è analizzare enormi quantità di dati, di solito su milioni
00:45di persone, per cercare di estrarre informazioni in un modo quasi riassuntivo sullo stato di
00:50queste persone e fornire queste informazioni ai leader nel settore per cercare di avere
00:55un impatto più possibile su queste persone.
00:59Senti, prima di entrare diciamo anche in tutto quello che è stato il Covid e sicuramente
01:04penso che un ruolo come il tuo sia stato insomma molto importante in una situazione come quella
01:08che purtroppo stiamo ancora vivendo, ti chiedo di spiegare al nostro pubblico che cos'è
01:12CiviSalt, cioè magari c'è qualcuno che non lo sa, soprattutto magari quelli più
01:16giovani che ci seguono, magari non sanno che cosa è questa realtà, se ce la puoi raccontare
01:21in breve.
01:22Certo, CiviSalt è una compagnia americana, è la quarta compagnia più grande al mondo,
01:26è la numero uno al mondo in fatto di salute, è una enorme realtà con oltre 300 mila impiegati
01:33e un fatturato di oltre 300 miliardi all'anno e quello di cui si occupa è cercare di orizzontalmente
01:39attraversare tutto l'ambito della salute, per cui avere un ambito di farmacie, un ambito
01:44di vendita retail, per cui vende prodotti relativi alla salute delle persone e anche
01:50tutto l'ambito di assicurazioni, per cui cercare di avere ad ampio spettro un impatto
01:54sulla salute delle persone, dall'esperienza che le persone hanno quando vanno in ospedale,
02:00quando hanno a che fare con i dottori, ma anche quando per esempio devono prendere medicina
02:05e l'utilizzo dei dati è estremamente importante per cercare di avere una informazione ad ampio
02:10spettro sulle persone e poi prendere le decisioni giuste.
02:13Senti, ovviamente d'obbligo una domanda sulla situazione che stiamo vivendo, quindi
02:18sul covid. Innanzitutto volevo sapere da te, da una persona comunque del settore, se
02:23il covid ci ha raccontato qualcosa sul funzionamento in generale della nostra sanità. Io ovviamente
02:29adesso mi riferisco alla sanità italiana, però poi se magari vorrai parlarmi anche
02:33di altri paesi che magari, non so, hanno avuto un metodo più efficace nel contrastare la
02:38situazione attuale. E poi, relativo al discorso dei dati, se i dati in qualche maniera possono,
02:44ovviamente intesi come dati sanitari, in qualche maniera possono aiutarci in questa
02:48situazione che purtroppo ancora ad oggi è presente nel mondo?
02:51Sì, sicuramente. Diciamo che covid è stato siccome un catalizzatore nel capire tutti i
03:00vari problemi nella salute, nell'ambito della salute, non solamente nell'ambito della salute
03:03italiana. Diciamo che anzi, quasi secondo me ha mostrato come sicuramente l'Italia ha avuto
03:08forti impatti per colpire il covid, ma è stato un problema che è a livello globale. L'America non
03:13è stata da meno e ci sono stati altri vari casi in giro per il mondo di realtà nazionali che hanno
03:20sofferto moltissimo al covid e in generale non hanno reagito troppo bene. E secondo me uno,
03:26come dicevi tu, uno degli aspetti più importanti è come appunto i dati sono estremamente necessari,
03:31ovviamente in modo anonimizzato, in un modo sicuro, ma per capire come poter al meglio
03:37intervenire in situazioni del genere. E lì, secondo me, è uno, per esempio,
03:41nei casi in cui sicuramente la prova è importante, ma anche avere accesso ai dati a livello nazionale
03:46è molto utile in queste situazioni di crisi, che è forse stata una delle differenze tra l'America
03:51e l'Italia, proprio perché in Italia magari c'è stato meno accesso, meno possibilità di accesso
03:58ai dati a livello nazionale, sui vari casi, sui vari, sulle varie hospitalizzazioni, mentre in
04:03America c'è stato più accesso e quello è anche parte del lavoro che ho fatto quando ero all'MIT,
04:06cioè avere accesso a dati a livello nazionale di dove sono i casi, dove sono le persone, per esempio,
04:13che vanno in ospedale, per cercare di intervenire al meglio e indirizzare le risorse, indirizzare le
04:19mascherine, i militari nelle zone che avevano più bisogno di aiuto. Senti, hai detto una cosa
04:26interessante perché un po' in realtà si ricollega all'altra domanda che volevo farti, cioè una cosa
04:30che ti volevo chiedere è a livello di gestione cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato nei
04:35vari paesi appunto che hai potuto analizzare, mi pare di capire che uno dei problemi a questo
04:39punto sia stato proprio il fatto che alcuni dati forse non erano reperibili e quindi non si riusciva,
04:44è questo uno dei problemi? Esatto, e anche in America è stato molto difficile reperire i dati,
04:50però secondo me il fatto che anche il sistema sanitario americano è privatizzato, c'è un
04:56molto più alto influsso di soldi nel sistema, per cui ci sono molti più incentivi nel cercare di
05:02avere accesso ai dati per portare o profitti o semplicemente riduzione dei costi, in aggiunta
05:09ovviamente l'avere un impatto sulle persone. Ma diciamo anche che nonostante ci sia stato
05:15accesso ai dati, un altro dei problemi relativi alla crisi del covid è stato proprio come l'abuso
05:21a volte dei dati può portare a una situazione sfavorevole quasi, che non è sempre direttamente
05:29proporzionale al fatto che più ci sono dati disponibili più c'è un impatto positivo,
05:33perché quasi durante la situazione del covid c'è stata una quantità eccessiva di persone,
05:39di ricercatori che hanno cercato di aiutare, ma in un modo quasi approssimativo, molto veloce,
05:45senza troppi controlli dei dati, della qualità del lavoro e quando c'è un tale numero di ricerche
05:54che a volte sono contrastanti l'una con l'altra, non si aiuta direttamente la persona,
06:00non si aiuta direttamente il sistema sanitario, ma a volte quasi c'è un impatto negativo.
06:04Però anche quello è molto importante, cioè avere accesso ai dati, ma anche come si utilizzano.
06:08Prima di farti l'ultima domanda, scusami se intervengo su una cosa che hai detto,
06:13giusto per chiarire magari anche a chi ci ascolta. Tu hai parlato appunto di sistema
06:18sanitario privato, cioè in America, tu lavori in America, giusto a New York, ma non credi che
06:25questo in realtà sia anche una cosa negativa? Cioè si è parlato tantissimo di health care in
06:29America, di rendere comunque la sanità per tutti, anche per chi è più povero.
06:35Sì, assolutamente. Ho lavorato in Inghilterra dove il sistema sanitario è pubblico, in Italia
06:42ovviamente il sistema sanitario è pubblico, e in America in cui è privatizzato e c'è un'enorme
06:47differenza. Ci sono varie critiche spesso al sistema sanitario italiano, e anche a quello
06:51inglese, dalle persone che ci vivono, perché sono capaci di vedere i difetti di quei sistemi. Ma
06:58avendo lavorato in America, in questi altri paesi, direi che sicuramente molti vogliono avere un
07:02sistema sanitario pubblico, come in Italia e come in Inghilterra. Un sistema molto più sociale in cui
07:07si cerca di aiutare l'un l'altro senza doverlo per forza vedere come un business, che è un
07:12pochino quello che è successo in America. Infatti si vede anche la differenza di costi. In America
07:18fare procedure anche semplici come partorire, per esempio, ha dei costi spropositati, decine di
07:24miliardi di dollari, e persino chiamare un'ambulanza costa miliardi di dollari, quando invece in paesi
07:30come l'Italia e l'Inghilterra, nonostante ci siano dei problemi ovviamente, è molto più facile avere
07:35accesso alla salute, c'è molto più il concetto di salute come un diritto e non come un business.
07:41Senti, l'ultima domanda, che ovviamente è un po' d'obbligo, visto che ho aperto questa
07:46intervista appunto presentandoti come Forbes Under 30, questa è una rubrica seguita anche da tante
07:52persone giovani, più giovani di te, ovviamente tu sei molto giovane, ma ancora più giovani di te e di me,
07:57e qual è un consiglio che daresti a un giovane che vorrebbe lavorare nel tuo sesso settore?
08:01Direi di non avere assolutamente problemi e paure, a cercare di avere un approccio molto
08:09pragmatico all'industria, per cui cercare di trovare progetti, cercare di iscrivere persone,
08:13incluso me, per lavorare in questi ambiti, per trasformare le capacità che magari si apprendono
08:21più a livello teorico o all'università o online, in un modo pragmatico per vedere com'è davvero
08:27fare questo lavoro sul campo. E quello è uno dei migliori modi per imparare e in generale di
08:34non essere spaventati di puntare in alto, cercare di avere ambizioni e di mettere all'opera i propri
08:43interessi. Insomma, non vergognarsi, potremmo riassumerla così, in maniera molto brutale,
08:48poco diplomatica, non diplomatica come l'hai messa tu, e quindi a questo punto invito anche
08:53chi ci sta ascoltando a scriverti, se vogliono magari avere dei consigli, e io ti ringrazio
09:00tantissimo per essere stato con noi. Grazie mille. Grazie a te di avermi avuto.