In un futuro non così lontano le nuove tecnologie avvolgeranno sempre più le nostre vite. Elettrodomestici smart, realtà aumentata e intelligenza artificiale. Ne abbiamo parlato con Massimo Canducci.
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NovitàTrascrizione
00:00Chief Innovation Officer del gruppo Engineering si occupa di IT dal 1990. Faculty Global of
00:08Singularity University e Keynote Speaker in numerosi eventi di portata nazionale e internazionale
00:16è, tra le varie attività, docente universitario presso gli Atenei di Torino e Pavia. La sua vita
00:24professionale è da sempre dedicata all'innovazione e alla ricerca, con particolare focus su temi che
00:31riguardano intelligenza artificiale e blockchain. Vite Aumentate, edito da Franco Angeli, è il suo
00:38settimo libro. Protagonista della puntata di oggi è Massimo Canducci e con lui parleremo di come la
00:46tecnologia cambierà il nostro futuro. Bentornati su Book Calling, la rubrica di money.it dedicata
00:53a libri e autori. Ciao Massimo, bentornato su money.it e questa volta con il tuo Vite Aumentate,
01:18edito da Franco Angeli, una riflessione a 360 gradi su vari aspetti della tecnologia che permeerà
01:27sempre di più le nostre esistenze. Di fatto noi siamo dei nani su spalle di giganti e l'esponenzialità
01:38dell'innovazione, concetto che poi tu spesso e volentieri adotti nel tuo libro, conoscerà sempre
01:48più tempi e contratti, porterà nuove soluzioni e saremo proprio noi esseri umani che forniremo
01:58una base per tutta questa progressione attraverso i nostri dati. Da qui quindi mi sorgono due
02:07riflessioni che vorrei condividere con te. Innanzitutto quanto deve cambiare la nostra
02:14consapevolezza rispetto al valore dei dati che noi concediamo, passami anche il concetto con
02:24una certa faciloneria, con una certa libertà, e quanto di contro deve evolvere di pari passo
02:32anche la cyber security. Sì, bene, grazie e innanzitutto grazie Antonella per questa bella
02:41opportunità di parlare di questi temi che, come sai, mi appassionano moltissimo. Guarda,
02:47allora, va detto innanzitutto che viviamo in un periodo di cambiamenti straordinari,
02:52che è un periodo completamente permeato dalle tecnologie e le tecnologie sono abilitatori
02:59straordinari che in qualche modo ci influenzano e ci influenzeranno sempre di più nelle nostre vite
03:06future. Gran parte delle tecnologie che oggi abbiamo a disposizione e anche quelle che arriveranno in
03:13futuro sono basate sui dati, nel senso che talvolta li producono e talvolta invece li
03:19utilizzano. Il tema dei dati è un tema un po' particolare perché spesso noi non ci rendiamo
03:25conto che utilizzando piattaforme quotidianamente in realtà noi regaliamo o comunque in qualche modo
03:33cediamo i nostri dati personali e i nostri dati di comportamento alle stesse piattaforme. Talvolta
03:40abbiamo la sensazione che queste piattaforme siano gratis, nel senso che noi non paghiamo
03:44fisicamente con la nostra carta di credito l'accesso ai social network, l'accesso a una
03:51mail gratuita o ai servizi cloud eccetera, ma in realtà li paghiamo come? Li paghiamo attraverso
03:57l'accesso ai nostri dati. C'è un vecchio detto nel mondo dell'internet che dice che se il prodotto
04:04è gratis allora il prodotto sei tu ed è un detto molto vero, nel senso che è sufficiente fare
04:12qualche analisi economica delle grandi piattaforme per rendersene conto. Facciamo un esempio per
04:17tutti che è molto significativo. Se guardiamo i bilanci di Facebook del 2020 ci rendiamo conto
04:23che sull'enorme numero di miliardi di dollari di utili del 2020, che sono stati se non ricordo
04:32male intorno ai 30-32 miliardi di dollari, e se questo numero lo dividiamo per il numero di
04:39utilizzatori di Facebook ci rendiamo conto che ogni utilizzatore di Facebook ha contribuito agli
04:46utili della piattaforma per circa 46 dollari. Questo significa che non solo i nostri dati hanno
04:53un valore, ma anche che questo valore è assolutamente percepibile e a questo valore
04:59si può dare un numero molto chiaro. E qua naturalmente poi si entra nel grande tema
05:04della cyber security perché questi dati in teoria potrebbero essere usati anche in futuro anche
05:10contro di noi, quindi non c'è soltanto un problema di consapevolezza, quindi non so questi dati che
05:18fine faranno, ma finché i dati vengono utilizzati a scopo commerciale può anche andare bene, è una
05:23scelta nostra, va bene. Ma se poi questi dati vengono sottrati e rubati si entra in un tema
05:29molto più complesso che riguarda la sicurezza. Se pensiamo che entro il 2030 avremo circa,
05:36secondo alcune stime, 125 miliardi di dispositivi connessi alla rete, pensiamo per esempio non
05:42soltanto agli nostri smartphone ovviamente, ma sensori di instabilimento, auto autonome,
05:48dispositivi indossabili, dispositivi all'interno del nostro corpo come pacemaker, le telecamere
05:55di sorveglianza, tutte cose che sono connesse alla rete saranno sempre più connesse alla rete
06:01e se queste vengono in qualche modo hackerate, vengono violate allo scopo di crearci del danno,
06:08naturalmente questo non è una cosa piacevole. Ci vuole quindi molta attenzione, bisogna affidarsi
06:14a professionisti molto attenti, molto preparati su questi temi. Mi viene da dire che sia necessaria
06:21anche tanta educazione, soprattutto per quello che riguarda le nuove generazioni, proprio perché
06:30se io scelgo consapevolmente di essere un prodotto gratuito, allora viene fatta con condizione di
06:38causa una scelta e siamo tutti contenti e felici, se però manca questo passaggio, chiaramente viene
06:46meno una violazione proprio della persona, della sicurezza e anche della privacy della persona,
06:55che forse tanto opportuno non è. Mi vorrei soffermare però con te su un altro concetto,
07:05perché tu hai suddiviso il libro, lo dico a beneficio della nostra audience, andando a
07:14sviscerare i vari ambiti della tecnologia, ambiti che quotidianamente noi viviamo direttamente o
07:25indirettamente ma che cominciano a far parte della nostra esistenza, dedicando a ciascuno
07:34di essi un capitolo. Internet delle cose e automazione, vivremo in futuro, forse in un
07:47futuro anche abbastanza prossimo, in case all'insegna della domotica, dove i frigoriferi
07:56saranno sempre più intelligenti, le lavastoviglie idem, le lavatrici forse si attiveranno a consumo
08:07o noi andremo a pagare solamente quello che effettivamente andremo a consumare. È uno scenario
08:14molto molto bello, molto abeneristico, però anche qui mi sorge una riflessione, perché questo osmosi
08:22che si verrà a creare e che in parte è già iniziata tra l'uomo e macchina, ci farà sviluppare
08:31secondo te delle capacità cognitive differenti e ce ne farà dimenticare delle altre? Ci sarà
08:39una nuova evoluzione per la specie umana? Perché se da qui a breve affideremo praticamente,
08:49non dico in toto, ma quasi, le nostre vite a tutta una serie di automatismi che saranno
08:57sempre più persistenti, a noi che tipo di scelta rimarrà? Come impiegheremo la nostra volontà e la
09:09nostra capacità neuronale? Questo è un tema molto interessante. Va detto innanzitutto che
09:19questo non è un fenomeno che comincia oggi, nel senso che già da molti anni l'evoluzione
09:26tecnologica ci ha fatto cambiare abitudini e i nostri comportamenti sono cambiati di conseguenza.
09:33Bisogna pensare, per esempio, mi viene in mente una delle citazioni che viene attribuita ad Albert
09:40Einstein, non sono certo che sia sua, ma insomma so che viene attribuita a lui. Secondo questa
09:46citazione lui diceva che è completamente inutile ricordarsi una cosa se si sa con precisione dove
09:52recuperare quell'informazione. E la cosa è abbastanza interessante perché in effetti è
09:56esattamente quello che facciamo oggi noi tutti i giorni, con i numeri di telefono dei nostri
10:02parenti e dei nostri amici. Una volta li sapevamo tutti a memoria, o quasi diciamo, avevamo una
10:08memoria molto sviluppata per i numeri di telefono, oggi invece tendenzialmente non ne sappiamo nemmeno
10:13uno. Conosciamo il nostro perché ci capita ogni tanto di comunicarlo, ma forse abbiamo difficoltà
10:20a ricordare persino i numeri di telefono dei nostri familiari più stretti. Questo significa che il
10:25nostro comportamento è cambiato grazie al fatto che c'è una tecnologia che ci consente di non
10:30preoccuparci più di questi aspetti e questa tecnologia è banale ed è la rubrica telefonica
10:37dei nostri smartphone. Quindi è pensabile che le generazioni che nasceranno in futuro, quindi
10:44quando per esempio le auto saranno completamente autonome e quando diciamo si avrà la possibilità
10:50di acquistare auto completamente autonome, queste generazioni non avranno più la necessità per
10:55esempio di imparare a guidare. Questo non significa che non potranno farlo, significa semplicemente che
11:00se vorranno potranno anche evitare di imparare a guidare. Sono tutte opportunità e non sono
11:09sicuramente hobby. Sicuramente è vero comunque che la tecnologia ci semplificherà sempre di più la
11:16vita, come d'altra parte sta già facendo da molti anni. Questo però non ha degli impatti negativi
11:24sulla nostra esistenza, per esempio nei secoli abbiamo dimenticato quasi tutti diciamo la
11:31capacità di andare a caccia per procurarci il cibo, però queste capacità le utilizziamo per
11:37fare qualcos'altro, quindi basti pensare a tutte le evoluzioni che abbiamo avuto nei campi
11:41dell'energia, della scienza e della medicina. Nel mio libro si parla molto di concetti legati
11:48a questo, per esempio si parla di concetti legati al metaverso, quindi alle esperienze
11:54completamente immersive, che sono proprio della realtà virtuale, oppure quelle potenzianti
12:00della realtà, quindi come quella legata alla realtà aumentata. Tutte queste nuove modalità
12:05di interazione tra esseri umani e anche tra esseri umani e macchine ovviamente introdurranno
12:11nuove evoluzioni nei nostri comportamenti, ci faranno dimenticare delle cose ma contemporaneamente
12:17ci faranno apprezzare cose nuove che magari oggi ancora non vediamo. Non ci vedo nulla di male in
12:23queste evoluzioni, a condizioni però che siano basate sul miglioramento della qualità della
12:27vita delle persone, dell'essere umano, sul rispetto dell'ambiente e sul rispetto del
12:32pianeta, che sono cose non banali. Assolutamente e anche su forse un'evoluzione anche dal punto di
12:40vista etico, soprattutto quando questa tipologia di interazione diventerà sempre più impattante
12:49proprio sull'uomo. Inclusività e sostenibilità, l'hai anticipato, torniamo su questi concetti,
13:01perché diventano temi fondamentali quando si parla di innovazione tecnologica?
13:08Spesso si tende a parlare di innovazione come uno dei fattori chiave per attivare la crescita
13:16economica delle aziende o delle organizzazioni, quindi questo significa impattare anche su
13:22comparti industriali e su interi paesi, questo è verissimo, però secondo me non è abbastanza.
13:28Attraverso le iniziative di innovazione, secondo me, se non si sta costruendo un
13:35mondo migliore, allora non si sta innovando davvero, non si sta innovando. Questo significa
13:42che la componente economica è fondamentale, importantissima, traina gli investimenti,
13:48aiuta il sistema paese a crescere, ma non è l'unica componente. Alla componente economica
13:53bisogna aggiungere la componente ambientale, quindi il rispetto dell'ambiente, e la componente sociale,
13:58quindi il rispetto delle persone e il miglioramento della vita delle popolazioni. Quindi ogni iniziativa
14:05di innovazione deve o dovrebbe essere sempre orientata a migliorare la vita delle persone.
14:11Pensiamo per esempio a tutte quelle tecnologie che oggi sono già in grado di abbattere o azzerare
14:17le emissioni di anidride carbonica o di produrre energia elettrica con degli impatti ambientali
14:22sempre più bassi, oppure ancora pensiamo agli strumenti che sono in grado di evitare o di
14:29impedire il più possibile gli incidenti sul lavoro, gli incidenti stradali o in generale
14:34situazioni di pericolo, oppure pensiamo ancora alle protesi biomeccaniche stampate in 3D che
14:39consentono e consentiranno sempre più di recuperare almeno parzialmente l'uso di quelle
14:46parti del corpo che per incidenti o cose del genere abbiamo perso, tra l'altro abbattendo i costi di
14:52progettazione e produzione perché con la stampa 3D si riesce ad ottimizzare tutto il processo
14:56di realizzazione, oppure ancora possiamo pensare agli esoscheletri che sono in grado di aiutare i
15:02lavoratori nei loro compiti più faticosi, ma contemporaneamente sono in grado di restituire
15:07la posizione retta e la possibilità di camminare alle persone che hanno delle lesioni midollari.
15:13Tutte queste sono esempi di innovazione veramente centrata sul miglioramento della vita dell'uomo
15:19ed è secondo me l'unica vera innovazione, l'unica cosa che serve. Sono d'accordo con te,
15:28assolutamente, mi ero persa nelle tue parole soprattutto concentrandomi su quanto la
15:38tecnologia possa e potrà migliorare alcune disabilità e sicuramente regalare una qualità
15:49della vita migliore per tutti, sarebbe davvero bellissimo. Mostro il tuo libro,
15:57Vite Aumentate, Massimo Canducci, edito da Franco Angeli. Grazie Massimo,
16:02racconto molto appassionante le tecnologie e il futuro che ci aspetta e ci piace pensare
16:11che questo futuro sarà davvero prossimo. A presto. Grazie a te, a presto. Ciao.