Urbis - Puntata di Giovedì 10 Ottobre 2024

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Trascrizione
00:00:00Urbis, storie e volti della città eterna, con Massimiliano Cacciotti.
00:00:30Benvenuti, benvenuti su Urbis, storie e volti della città eterna.
00:00:52Quello che abbiamo appena visto è lo spot della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
00:01:00Una festa del cinema che sta per partire, inizierà il 16 di ottobre all'Auditorium Parco della Musica
00:01:09e vedrà noi di Radio Roma fra i protagonisti con servizi e collegamenti in diretta dalla festa.
00:01:18E proprio per questo oggi abbiamo deciso di dedicare questa puntata di Urbis al forte legame,
00:01:24al forte rapporto che unisce Roma e il cinema. Roma come città del cinema, Roma che evoca ricordi cinematografici
00:01:36conosciuti in tutto quanto il mondo, a partire dalla famosa scena della Fontana ai Trevi nella dolce vita di Fellini.
00:01:46E per parlare di questo rapporto, di questo legame inscindibile fra Roma e il cinema, è qui con noi un ospite
00:01:55a cui do il benvenuto, Gabriella Massa di Roma Slow Tour.
00:02:00Allora, Gabriella, tu con Roma Slow Tour sono anni che praticamente racconti la storia di Roma attraverso la storia del cinema.
00:02:12Buonasera, sì, sono dieci anni che come guida turistica con Roma Slow Tour cerco di raccontare le trasformazioni
00:02:20urbanistiche e la storia dei vari quartieri di Roma e l'elemento centrale in questa narrazione è il cinema
00:02:28che più di tanti documenti è evocativo e riesce a mostrare come appunto sono avvenute queste trasformazioni.
00:02:37Ecco, stiamo vedendo infatti dalle immagini che stanno andando in onda immagini di famosi film accanto alle immagini della Roma di oggi.
00:02:48Abbiamo visto ora delle immagini del Ferroviere, un film del 1951, questa è una scena di Roma città aperta.
00:02:55Quindi, Gabriella, ci stai dicendo che per conoscere meglio la storia di Roma bisogna conoscere bene anche la storia del cinema.
00:03:05Ti faccio però una domanda, come mai secondo te c'è questo legame molto forte che uno dà quasi per scontato, ma scontato non è,
00:03:14fra Roma e il cinema? Ci sono ragioni immagino storiche, per esempio la nascita di Cinecittà proprio a Roma,
00:03:24ma credo che non sia soltanto quello, non sia soltanto poi la bellezza di Roma che chiaramente ispira cineasti,
00:03:33registi e attori di tutto quanto il mondo a venire a fare le proprie riprese qui nel nostro territorio.
00:03:41Sì, possiamo dire che il legame tra Roma e cinema è inscendibile, possiamo dire che Roma è il cinema e il cinema è Roma in modo univoco.
00:03:52Questo vale fia da un punto di vista di cinema come industria, perché a partire dall'inizio del Novecento,
00:04:01a partire dagli anni Dieci del Novecento l'industria cinematografica si è possessata della città eterna fino ai giorni nostri.
00:04:08La maggior parte delle produzioni cinematografiche sono a Roma e sicuramente la nascita di Cinecittà nel 37
00:04:15ha influito anche in questa predominanza del panorama romano sulle produzioni.
00:04:21Però questo vale anche nel senso di cinema come immaginario. Roma ha ispirato centinaia di registi e migliaia di storie,
00:04:32anche perché è un set naturale ricco di bellezze architettoniche, archeologiche, storiche, paesaggistiche
00:04:41che poi si sono prestate a innumerevole varietà di racconti cinematografici.
00:04:47Quindi possiamo dire che Roma è entrata nell'immaginario collettivo cinematografico.
00:04:53E tra l'altro non soltanto la bellezza di Roma ha permesso di realizzare grandi film, ma è anche vero il contrario.
00:05:02Cioè i grandi film che in qualche modo hanno contribuito a creare un immaginario intorno a Roma, è vero?
00:05:09Possiamo dire che il cinema in questo senso influisce sui luoghi e sulla percezione dei luoghi.
00:05:16Le immagini cinematografiche hanno una potenza impattante proprio nel determinare quella che viene definita la geografia emozionale della città.
00:05:26Quindi sicuramente tanti film hanno trasformato i luoghi, li hanno determinati in un senso di immaginario cinematografico.
00:05:36Un esempio su tutti è la via Veneto della Dolce Vita.
00:05:42La via Veneto della Dolce Vita in molti affermano che non sia mai esistita, se non nella ricostruzione irripetibile di Fellini.
00:05:50Però io sfido chiunque che passeggi lungo via Veneto a non percepire anche quel luogo immateriale
00:06:00che il cinema ha instillato nell'immaginario di tutti gli spettatori.
00:06:06In questo senso sicuramente il cinema ricrea i luoghi e ricrea la percezione che noi abbiamo di questi luoghi.
00:06:15Il cinema aiuta anche il turismo, aiuta anche lo sviluppo economico della città.
00:06:22Di là dello sviluppo diretto, cioè per le case di produzione cinematografiche, ma anche quello indiretto.
00:06:30Tra l'altro mi viene in mente, poi magari ne parleremo ancora meglio nelle successive parti di questa trasmissione,
00:06:40mi viene in mente un altro film cult come Vacanze Romane che ha fatto conoscere Roma in tutto il mondo,
00:06:48dandone un'immagine positiva.
00:06:51Sì, il merito di Vacanze Romane, che è un film famosissimo del 1953 di William Wyler,
00:06:58ce lo ricordiamo, con Gregory Peck e Audrey Hepburn, ha fatto sì, ha sdoganato l'immagine della Roma da cartolina.
00:07:06Fino a quel momento l'unica immagine cinematografica che era stata piccolata era la Roma neorealista,
00:07:11quindi la Roma che si rialzava dalle macerie della guerra.
00:07:14Invece, attraverso i giri turistici di questa principessa, interpretata da Audrey Hepburn,
00:07:22che come un'accelerentola al contrario smette i panni regali e si immette nella vita quotidiana della città,
00:07:29ha mostrato questa città da cartolina.
00:07:33Quindi ci sono le scene alla Fontana di Trevi, a Piazza di Spagna, lo scherzo alla Bocca della Verità,
00:07:40lei che si indocumenta al foro, i banni sul balcone sotto il Castel Sant'Angelo
00:07:46e poi il celebre giro in Vespa dei due che attraversano la città.
00:07:51Hanno dato il lancio proprio alla vocazione turistica di Roma.
00:07:58Di queste immagini poi abbiamo anche una clip che vedremo più in là durante la trasmissione.
00:08:07Gabriella, io so che tu oltre a organizzare visite guidate nei luoghi del cinema di Roma,
00:08:17dibatti, incontri, in questi giorni, in queste settimane stai anche collaborando a una rassegna cinematografica
00:08:25che nasce proprio con l'idea di raccontare la storia di Roma, le sue trasformazioni attraverso il cinema.
00:08:34Una rassegna che si chiama Le Immagini dell'Urbe e di cui andrei a fare vedere un breve spot.
00:09:05Femmina, 1960
00:09:09Femmina nuova, 1957
00:09:13Montereo, 1939
00:09:35E questa è una delle tante attività collaterali alla festa del cinema
00:09:41che andrà avanti in diverse location di Roma fino al 3 novembre.
00:09:47Come dicevamo è un'iniziativa che nasce proprio con l'idea di raccontare la città,
00:09:54le sue trasformazioni attraverso le immagini cinematografiche,
00:09:59cioè quello che fai poi tu nelle tue visite guidate, nei tuoi incontri.
00:10:05Sì, le immagini cinematografiche ben si pressano a mostrare come la città è cambiata,
00:10:11questo ovviamente vale in maggior parte per tutto il territorio al di fuori delle mura,
00:10:18quindi i quartieri che nascono dopo Roma Capitale,
00:10:22e che però sono illuminanti proprio per mostrare questi cambi non solo urbanistici
00:10:29ma anche sociali e economici.
00:10:33Sì, infatti questo è quello che si pone come obiettivo la rassegna di cui stiamo parlando
00:10:44e in cui so che tu hai un ruolo importante proprio nel raccontare la città
00:10:51anche verbalmente, non soltanto con le immagini dei film,
00:10:56queste trasformazioni accompagnando il pubblico in questo percorso.
00:11:02Passiamo dalla Roma operaio e industriale di Testaccio e Ostienzia,
00:11:06alla Roma delle Borgate Fascista, alla Roma delle Baraccopoli di Senzacasa,
00:11:12fino pure alla Roma dell'edilizia pubblica,
00:11:15con tutta una serie di film importantissimi, delle pietre miliari del cinema nazionale.
00:11:21E alcuni di questi film importantissimi, alcuni di queste pietre miliari,
00:11:27chiaramente non l'intero film, ma delle scene particolarmente significative
00:11:33o il loro trailer, lo andremo a vedere nel corso di questa puntata
00:11:37che vuole raccontare le trasformazioni di Roma, la città di Roma,
00:11:42attraverso il cinema, attraverso il forte legame che c'è fra la capitale
00:11:49e il mondo della cinematografia, il mondo delle star,
00:11:57non di Hollywood in questo caso, ma di Cinecittà.
00:12:01Sono tutti argomenti che tratteremo più nel dettaglio fra pochissimo,
00:12:06soltanto pochi secondi di attesa e poi ritorneremo qui su Urbis.
00:12:11Storie e Volti della Città Eterna, fra poco.
00:12:41Ben ritrovati su Urbis, Storie e Volti della Città Eterna.
00:12:52Oggi stiamo parlando del rapporto fra Roma e il cinema,
00:12:57anche in vista dell'inaugurazione che ci sarà fra pochissimi giorni
00:13:02della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma all'Auditorium,
00:13:09una edizione che ci vedrà, come dicevamo nella parte precedente
00:13:14della nostra trasmissione, fra i protagonisti, noi di Radio Roma,
00:13:18che saremo lì con i nostri inviati e anch'io sarò presente all'Auditorium di Roma
00:13:30per raccontare quello che accadrà nei prossimi giorni.
00:13:33Ma quello che stiamo raccontando oggi, invece, è il forte legame che c'è
00:13:38fra Roma e il cinema e anche stiamo raccontando il fatto che forse
00:13:47la cosa migliore per conoscere la storia di Roma è quella di conoscere
00:13:55la storia del cinema che Roma ha raccontato.
00:14:00Fra coloro che hanno raccontato Roma, a partire dagli anni Settanta
00:14:07e poi soprattutto negli anni Novanta, quando ha realizzato il film
00:14:12di cui andremo a vedere ora una breve clip, c'è sicuramente Nanni Moretti
00:14:18che ha raccontato proprio il fatto che a suo avviso le case spesso
00:14:24sono degli ottimi protagonisti per un film.
00:14:32Anche quando vado nelle altre città, l'unica cosa che mi piace fare
00:14:36è guardare le case. Che bello sarebbe un film fatto solo di case.
00:14:42Panoramiche su case. Garbatella, 1927.
00:14:49Villaggio Olimpico, 1960.
00:14:57Tufello, 1960.
00:15:03Vigne Nuove, 1987.
00:15:10Monte Verde, 1939.
00:15:19Ponte Vecchio, 1940.
00:15:27Ponte Vecchio, 1934.
00:15:36Ponte Vecchio, 1935.
00:15:40Ponte Vecchio, 1935.
00:15:48Ponte Vecchio, 1936.
00:15:56Ponte Vecchio, 1937.
00:16:04Ponte Vecchio, 1938.
00:16:10Ponte Vecchio, 1938.
00:16:18Abbiamo visto come Nanni Moretti ci racconta Roma attraverso i suoi palazzi.
00:16:25Gabriella Massa non è sempre così, ma a volte si riesce a raccontare
00:16:31un quartiere, una storia di un'intera zona della città
00:16:37non inquadrando i palazzi come ha fatto Moretti, ma attraverso storie
00:16:42che apparentemente non raccontano Roma, ma poi in realtà la raccontano
00:16:48forse in maniera molto, molto profonda.
00:16:52Sì, il celebre episodio in Vespa di Caro Diario, secondo me, è proprio uno degli esempi
00:16:58più eclatanti di quello che dicevamo prima, però della potenza evocativa
00:17:02dell'immagine cinematografica, nel creare anche una propria geografia
00:17:08della città. Il cinema sembra quasi un mezzo di trasporto che ci porta
00:17:13a scoprire quartieri. La Garbadella, che poi viene indagata
00:17:19dalla telecamera di Nanni Moretti, dopo questo film non è più
00:17:25stata lo stesso come New York, non è stata più la stessa dopo i film
00:17:30di Woody Allen. A me fa sorridere di questo episodio e lui dice
00:17:35come sarebbe bello fare un film fatto solo di case, ma poi lo fa concretamente
00:17:42e questo ci fa vedere qual è la Roma di Nanni Moretti.
00:17:46Alla fine noi abbiamo tante Rome cinematografiche, Rome reinventate
00:17:51dai registi, secondo il proprio universo personale, e la Roma di Nanni Moretti
00:17:57è una Roma fatta di case, una Roma non monumentale, non scenografica,
00:18:03ma una Roma minuta, borghese, fatta di edifici, di parchi, di panchine,
00:18:09di terrazze non monumentali, una Roma da piccola bellezza.
00:18:15La Roma caratteristica è la luce, Nanni Moretti affermava in tante interviste
00:18:21come Roma abbia questo dono della luce, è una predilezione della luce
00:18:27che Nanni Moretti ha, che fa sì che tutti gli esterni romani del cinema
00:18:33morettiano sono esterni estivi, assolati, come nel celebre Giro in Vespa
00:18:41che viene girato in una deserta Roma dell'agosto del 92.
00:18:46E tra l'altro riesce a far sembrare bella anche Spinaceto, nella famosa scena
00:18:52in cui arriva lì e dice Spinaceto non è poi così male.
00:18:57In realtà il suo intento è proprio di mostrarci vari pezzi di Roma come delle isole
00:19:05andando a sottolineare anche le differenze sociali urbanistiche tra i vari quartieri
00:19:10e in questo ci riesce benissimo, quindi passiamo appunto dalla popolare a Garbadella
00:19:15a Spinaceto niente male, fino al borghese Casal Palocco
00:19:19che poi è la scena celebre dell'elito scavo di Ostia.
00:19:23Certo, lì non è riuscito a farlo sembrare molto bello, quel luogo che tra l'altro
00:19:29però in questi ultimi anni si è trasformato grazie alla costruzione del porto turistico
00:19:36che è stato fatto proprio nelle vicinanze dei luoghi dove si chiude
00:19:41l'episodio di caro diario di Nanni Moretti.
00:19:45Tu stavi dicendo prima, abbiamo parlato di un film come Vacanze Romane,
00:19:51dalla piccola bellezza come l'hai definita tu di Nanni Moretti
00:19:56a una grande bellezza turistica che poi sarà raccontata anche da Sorrentino,
00:20:02ma per prima Vacanze Romane ha fatto conoscere al mondo,
00:20:08un mondo che fino a quel momento invece conosceva soprattutto la Roma del Neorealismo,
00:20:14la Roma di De Sica, la Roma di Rossellini e a proposito di Rossellini
00:20:20abbiamo una breve clip da Roma Città Aperta.
00:20:39Bisogna stringere un blocco compatto contro il comune nemico.
00:20:45Non dubitate, non mi sfuggirà.
00:20:48Non è per sfiducia nei vostri sistemi ma preferisco farlo da me.
00:20:59Se non finisce presto questa guerra io divento scemo.
00:21:02Chi è?
00:21:04Francesco, i tedeschi, i fascisti!
00:21:09Staremo sempre insieme.
00:21:21Ci sono dei momenti che non ne possono più, più, più.
00:21:24Quest'inverno sembra che non debba finire mai.
00:21:26Finirà più, finirà.
00:21:29E tornerà pure la primavera.
00:21:33Francesco! Francesco!
00:21:36Viva! Viva!
00:21:39Viva!
00:21:54Abbiamo visto il trailer della versione restaurata di Roma Città Aperta.
00:21:59Gabriella, sbaglio?
00:22:01Questo è il momento in cui Roma comincia a diventare
00:22:04veramente protagonista del cinema,
00:22:07dei racconti cinematografici italiani.
00:22:10E' vero che Cinecittà c'era già da qualche anno.
00:22:13E' vero che molti film italiani sono stati girati a Roma
00:22:18fin dagli anni Dieci, dai primi del Novecento.
00:22:22Però al di là della Roma antica, penso,
00:22:25o di una Roma immaginifica,
00:22:27penso a Ben Hur, penso a Cabiria,
00:22:30a questi grandi filmoni storici,
00:22:34Roma, la città di Roma,
00:22:36non era raccontata dal cinema,
00:22:39per esempio, dei telefoni bianchi degli anni Trenta.
00:22:43Mentre invece qui comincia a diventare
00:22:45la vera protagonista del film.
00:22:48Sì, Roma con la stagione neorealista
00:22:51entra prevodentemente sul grande schermo,
00:22:54appunto, fino a quel momento era apparsa
00:22:57o la Roma di carta vesta nei film epico-mitologici,
00:23:02o a volte in alcune commedie popolaresche,
00:23:06quelle archivate tra la fine degli anni Trenta
00:23:08e l'inizio degli anni Quaranta,
00:23:09quelle di Mattoli, di Leonardo Fabrizi.
00:23:12Però è con il neorealismo che diventa,
00:23:14appunto, come dicevi, più protagonista.
00:23:17E seguendo poi quelli che sono
00:23:20le caratteristiche del neorealismo,
00:23:23proprio delle ragioni storiche
00:23:25che spiegano perché Roma,
00:23:29diciamo il cinema,
00:23:31racquissa questa dimensione amplanere.
00:23:33Innanzitutto, dopo vent'anni di Bavaglio
00:23:36c'era bisogno di raccontare la realtà,
00:23:39di uscire dai teatri di posa,
00:23:41dai soffocanti teatri di posa
00:23:42del cinema dei telefoni bianchi
00:23:44che durante gli anni Trenta
00:23:46ricreavano dei salotti portiesi,
00:23:49però totalmente avvulsi
00:23:51dalla realtà circostante.
00:23:53Invece c'era bisogno di raccontare il vero,
00:23:56anche di ragionare
00:23:57su quello che era appena accaduto.
00:23:59L'altra ragione, in realtà,
00:24:01è una ragione più concreta, logistica.
00:24:03Cinecittà era furiosa in quel momento
00:24:05perché era stata occupata prima dai tedeschi
00:24:08e poi scappando l'hanno devastata,
00:24:10depredata.
00:24:11Quindi i vari Rossellini, De Sica,
00:24:13andarono nelle strade,
00:24:15occuparono le strade e le piazze di Roma
00:24:18per poter girare,
00:24:20visto che non era possibile fare altrimenti.
00:24:22Gabriella, devo interromperti un attimo,
00:24:25incombe il break pubblicitario,
00:24:27ma poi ritorneremo a parlare di questo argomento
00:24:31fra pochissimo, solo pochi secondi,
00:24:34e poi rientreremo qui in studio,
00:24:36qui su Urbis,
00:24:38a parlare di Roma e il cinema.
00:24:42Urbis
00:24:44Storie e volti della città eterna
00:24:47con Massimiliano Cacciotti
00:25:17Ben ritrovati, ben ritrovati su Urbis,
00:25:38storie e volti della città eterna.
00:25:40Oggi le storie e i volti che stiamo raccontando
00:25:43sono quelle del grande schermo,
00:25:45il cinema che ha raccontato
00:25:48e continua a raccontare la città di Roma,
00:25:51il forte legame fra Roma e il cinema
00:25:55è ormai quasi centenario.
00:25:58Abbiamo visto delle immagini di alcuni film,
00:26:01abbiamo visto ora anche un breve spot
00:26:04che ci racconta un altro dei luoghi del cinema di Roma,
00:26:07che sarà protagonista,
00:26:09anzi è già protagonista,
00:26:10anche in questi giorni
00:26:12in cui sta per partire la festa del cinema all'auditorium,
00:26:16ovvero la Casa del Cinema a Villa Borghese,
00:26:19dove ora c'è in corso una retrospettiva
00:26:24dedicata a Marcello Mastroianni,
00:26:27un'altra delle grandi icone della Roma cinematografica,
00:26:32una delle grandi icone che poi hanno raccontato Roma
00:26:36in tutto quanto il mondo.
00:26:38Con Gabriella Massa, la nostra ospite di oggi,
00:26:41stiamo invece parlando di quel cinema degli anni Quaranta,
00:26:45il cinema del Neorealismo, di Rossellini, di De Sica,
00:26:50quel cinema che è stato conosciuto anche in tutto il mondo,
00:26:54anche grazie agli Oscar
00:26:56che sono fioccati proprio in quegli anni
00:26:59per film come Lati di biciclette.
00:27:03Abbiamo visto prima una breve clip di Roma città aperta
00:27:08e Gabriella tu ci stavi dicendo prima del break pubblicitario
00:27:13che praticamente la scelta di quei registi
00:27:16di andare a riprendere le scene nei veri vicoli di Roma,
00:27:21nelle vere piazze di Roma,
00:27:24rendendo in questo modo Roma la protagonista dei loro film,
00:27:29non nasceva soltanto da scelte stilistiche,
00:27:33ma anche da ragioni molto pratiche.
00:27:37Sì, Cinecittà fino al Quarantotto è stata fuori uso
00:27:40perché gli americani l'avevano trasformata in un campo profumi,
00:27:43quindi era necessario girare per strada
00:27:46e quindi film come Roma città aperta e paesaggi di Rossellini
00:27:51e film come Sciussata, Lati di biciclette, Van converto di,
00:27:55il tetto di De Sica,
00:27:57ci mostrano poi quella che era la Roma dell'epoca,
00:28:00la Roma che si viaggiava dalle macerie della guerra,
00:28:05un popolo romano sofferente e magnitoso che andava avanti.
00:28:10Lati di biciclette può essere considerato il primo film flanerola della storia,
00:28:15perché sono un padre e un figlio che una domenica
00:28:18girano tutta la città alla ricerca della bicicletta,
00:28:21lo stesso converto di,
00:28:23e questo sarà determinante nella storia del cinema.
00:28:26C'era nel trailer di Roma città aperta,
00:28:28ma colpito la frase diceva c'è un prima e un dopo Roma città aperta.
00:28:31Questo è vero, perché con il neorealismo
00:28:35il cinema italiano ha insegnato al mondo come fare cinema,
00:28:39ha determinato proprio un cambio nel percorso cinematografico
00:28:42e ha raccontato come la realtà può essere il set migliore di tutti.
00:28:47E poi quella da Roma che si è impressa nell'immagine collettiva internazionale,
00:28:55noi tutt'oggi siamo riconosciuti all'estero
00:28:58per le immagini date dal neorealismo.
00:29:01E poi c'è anche una novità in questo cinema,
00:29:04per la prima volta emergono le periferie,
00:29:07perché finora non c'erano stare sul grande schermo,
00:29:10e che si vanno a affiancare, se non a buttare a sostituire,
00:29:14ai luoghi più riconoscibili del centro storico e monumentale.
00:29:18E da quel momento in poi le periferie romane sono state molto spesso,
00:29:24hanno accompagnato tutto il cinema italiano,
00:29:27dalla commedia all'italiana, fino ai film contemporanei.
00:29:31Certo, e penso a tutto il cinema posoliniano ad esempio,
00:29:36anche di questo poi parleremo più avanti,
00:29:40così come i film più recenti,
00:29:44anche quelli nati dal successo di film come Suburra,
00:29:48che spesso raccontano una periferia anche un po' criminale,
00:29:52ma invece, come abbiamo accennato nella prima parte di questa trasmissione,
00:29:58c'è un momento in cui Roma, dalla Roma devastata ma dignitosa,
00:30:05che cerca di risollevarsi dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale,
00:30:10diventa una Roma glamour,
00:30:13e questo anche grazie a un film come Vacanze Romane.
00:30:23Ehi, scusa !
00:30:26Aspetta, fermate !
00:30:30Fatemi salire !
00:30:40Aspetta, guiderò io !
00:30:52Aspetta !
00:31:05Aspetta !
00:31:10Guarda qui che macello, tutti i miei cocomberi ! Sono rovinato !
00:31:22Aspetta !
00:31:24Aspetta !
00:31:27Aspetta !
00:31:29Aspetta !
00:31:47Ebbe, c'è da dire che ,
00:31:50hai scitato Gabriella, prima, la passeggiata,
00:31:55giro a piedi fatto da padre e figlio in lateri di biciclette, qua il giro per Roma invece
00:32:02viene fatto in Vespa, la famosa scena della Vespa in cui i protagonisti di vacanze romane
00:32:10girano in maniera un po' rocambolesca, beh c'è da dire che effettivamente in questi
00:32:18anni c'è una sorta di Roma molto on the road in un modo o in un altro.
00:32:23Sì, Roma poi appunto che è stata perlustrata, c'è un libro che si chiama L'Atlante delle
00:32:29emozioni che si parla del cinema come mezzo di trasporto attraverso il quale lo spettatore
00:32:35riesce a muoversi nella città e sicuramente questo giro in Vespa è celebre e racconta
00:32:43molto bene una fase importante della storia del legame tra Roma e cinema che è quello
00:32:50appunto a cavallo tra gli anni 50 e gli anni 60 in cui c'è una presenza americana
00:32:56molto forte nel mercato cinematografico italiano e romano, perché Vacanze romane ci racconta
00:33:04questo protagonismo del cinema oligodiano a Roma, dovuto a ragioni storiche fondamentalmente
00:33:11perché gli americani dopo la seconda guerra mondiale avevano occupato Cinecittà, avevano
00:33:16cercato di monopolizzare il mercato nazionale al quale appunto le pericole americane erano
00:33:22state precluse dal 36 sotto il fascismo. E poi anche per una serie di leggi volute dall'Italia
00:33:30repubblicana, volute da giovanissimo all'epoca Andreotti, sottosegretario della Presidenza
00:33:36del Consiglio che agevolò gli investimenti delle produzioni straniere a Roma, questo
00:33:43farà sì che ci sarà una stagione mitica che vada dal 1950 al 65 che noi ricordiamo
00:33:50come il periodo dell'Hollywood smeltetere, che con questo termine andiamo a indicare
00:33:56una comunità statunitense legata al cinema che diventa instabile a Roma, perché? Perché
00:34:03quello è il periodo dei colossali, dei grandi colossali, Bovadis, Venure, 10 comandamenti,
00:34:09di Cleopatra, che erano dei film colossali per i numeri, per il numero di comparse, di
00:34:18costumi e anche per i tempi, erano produzioni e a volte lavorazioni che duravano più di
00:34:23un anno e questo fece sì che tutto non solo i registi, attori e il truppo vivevano in
00:34:30piatta stabile a Roma e che poi andò a animare quel periodo fatto di glamour, di gossip,
00:34:37di scandali. Gabriele, tu che fai tra l'altro la guida
00:34:43turistica, quanto è stato importante per il turismo tutto questo, questo momento in
00:34:50cui gli americani per ragioni di lavoro, per venire qui a girare i propri film, hanno conosciuto
00:34:59Roma, al di là del successo del film Vacanze Romane c'è anche questo che ha contribuito
00:35:06allo sviluppo turistico ed economico della città?
00:35:10Sì, sicuramente il cinema è un elemento forte anche nelle scelte dei luoghi dove andare
00:35:18e sicuramente questa stagione in cui il cinema americano fu così presente a Roma ha fatto
00:35:26sì che poi Roma abbia preso questa locazione turistica più a livello di massa, Roma aveva
00:35:35conosciuto il Gran Turma che era un fenomeno di nicchia, invece è proprio dagli anni 50
00:35:39in poi che nasce la storia turistica di Roma come la intendiamo nei termini odierni.
00:35:45Ecco e poi oltre a nascere si sviluppa, si sviluppa anche grazie non soltanto agli autori
00:35:54stranieri, agli autori americani che sono venuti a girare qui, ma anche grazie a un
00:36:00cinema italiano che dal neorealismo che abbiamo visto prima con Roma città aperta passa
00:36:07ad essere un cinema anch'esso un po' più glamour e soprattutto grazie a Federico Fellini
00:36:15e a quella Dolce Vita che è diventato un modo di dire conosciuto in tutto quanto il
00:36:23mondo, una Dolce Vita di cui però andremo a vedere un estratto fra pochissimo, soltanto
00:36:30pochi secondi prima di vedere la bellezza di Roma, non soltanto quella di Via Veneto
00:36:36ma di altre zone della città in uno dei film più famosi dell'intera storia del cinema
00:36:44internazionale, un altro film premio Oscar, un altro film di un autore che tutto il mondo
00:36:53ci ha invidiato, poi tra l'altro mi viene in mente una cosa che chiederò a Gabriella
00:36:59Massa sul perché siano spesso i registi non romani a raccontare meglio Roma, ma lo faremo
00:37:06fra pochissimo, solo pochi secondi di pubblicità e poi torneremo qui su Urbis.
00:37:22Macello come era?
00:37:51Sė, Sylvia. Vengo anch'io.
00:37:55Vengo anch'io.
00:38:01Ma sė, hai ragione. Sto sbagliando tutto.
00:38:05Stiamo sbagliando tutto.
00:38:15Sė.
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00:42:33Sė.
00:42:36Fellini attraverso i personaggi protagonisti del film fa delle riflessioni sulla Roma ormai
00:42:46degli anni 70.
00:43:06Un anello di Saturno, Scarabia da Attua, bel corpo, e quando vinci, 5 a 0, dillo a mamma,
00:43:20ma un'innovazione.
00:43:37Avete molto qua? Siamo pronti, un minuto.
00:43:39Spiegateli, che piove.
00:43:41Abbasciolari!
00:43:43Pareggiate le porte!
00:44:19Vino!
00:44:21Su cosa stai Ernesto? Cosa vedi?
00:44:24Cubo e campanile!
00:44:26Ah, è benissima qui tu! Si vede tutta la città!
00:44:30Sì?
00:44:31Sì!
00:44:32Sì?
00:44:33Sì!
00:44:34Sì!
00:44:35Sì!
00:44:36Sì!
00:44:37Sì!
00:44:38Sì!
00:44:39Sì!
00:44:40Sì!
00:44:41Sì!
00:44:42Sì!
00:44:43Sì!
00:44:44Sì!
00:44:45Sì!
00:44:46Sì!
00:44:47Sì!
00:44:48Si vede tutta la città! Le piazze, le strade, la gente che va a lavorare!
00:44:53Si vede la gente che lavora? Non è Roma!
00:44:56A forza di guardare lontano sta a vedere un'altra città!
00:45:00Stiamo a sputassangue dalla mattina alla sera!
00:45:02Ma che è Roma questa? Tutti matti, tutti corrono, tutti hanno fretta, la gente si è fatta cattiva!
00:45:08È perché sono scomparsi i romani! Dicite no?
00:45:12E guardate attorno! Tutti i capelloni puzzolenti, studenti che non possono studiare,
00:45:17travestiti, drogati, di tutte le razze!
00:45:20Perché adesso tu non pensi che questo film va pure all'estero!
00:45:23E se tu ci metti i soliti invertiti, le donnacce da strada, le solite zozzerie,
00:45:28che figura fai fa a sta rometta nostra?
00:45:31Volevamo parlare con lei!
00:45:32Cosa c'è?
00:45:33Domandarle se in questo film, il ritratto che lei ha intenzione di fare di Roma,
00:45:36avrà un punto di vista obiettivo, riferito ai problemi drammatici
00:45:39eternamente risolti dalla società attuale.
00:45:41Naturalmente non ci riferiamo soltanto ai problemi della scuola.
00:45:44Il mondo del lavoro, per esempio, con i problemi delle fabbriche, delle borgate.
00:45:48Non vorremmo che venisse fuori la solita Roma asciatta e pacioccona,
00:45:51disordinata e materno!
00:45:53Non c'è la solita prospettiva qualunque!
00:45:55Ma io credo che si deve fare solo ciò che ti è congelato.
00:46:02Mi domandate perché mai uno scrittore americano vive a Roma.
00:46:07Prima di tutto perché piace i romani, che si frega niente se si è vivo o morto.
00:46:12Sono neociali, come gatti.
00:46:15Roma è la città dell'illusione.
00:46:17Non a caso qui c'è la chiesa, il governo e il cinema.
00:46:21Tutte cose che producono illusione.
00:46:24Come fa tu, come fa io.
00:46:26Sempre più il mondo si avvicina alla fine perché è troppo popolare.
00:46:30Di americani!
00:46:32Troppe macchine, belle inni.
00:46:35E quale posto migliore di questa città,
00:46:37molte tante volte e tante volte rinato,
00:46:39quale posto più tranquillo
00:46:41per aspettare la fine da inquinamento sopra popolazione?
00:46:45È il posto ideale per vedere se tutto finisce o no.
00:46:48Alla fine!
00:47:10Scombrate! Liberate la piazza!
00:47:13Ma perché? A chi diamo fastidio qua?
00:47:15Subito, via, via!
00:47:22Questa signora che rientra a casa
00:47:24accosteggiando il muro dell'antico palazzetto Patrizio
00:47:27è un'attrice romana, Anna Magnani,
00:47:29che potrebbe essere anche un po' il simbolo della città.
00:47:32Che so io!
00:47:33Una Roma vista come lupa e vestale, aristocratica e stracciona,
00:47:37tetra, bufonesca, potrei continuare fino a domattina.
00:47:40Ma Federico, va a dormire, va!
00:47:43Posso farti una domanda?
00:47:44No, non mi fido, ciao!
00:47:46Buonanotte!
00:47:51E allora, c'è sempre la mano di Federico Fellini
00:47:54nella Dolce Vita e in questo film Roma
00:47:57che è poco più di un decennio successivo,
00:48:02ma Gabriella, io vedo una grande differenza
00:48:07fra questi due film.
00:48:09Una Roma in pieno boom, quella della Dolce Vita,
00:48:14mentre invece qui è una Roma in cui, per esempio,
00:48:19quel personaggio che a un certo punto parla male di Roma,
00:48:22certo non è Federico Fellini, ma secondo me,
00:48:25attraverso la sua voce, Fellini racconta
00:48:29quello che lui stava pensando in quel momento
00:48:32della nuova Roma degli anni 70.
00:48:35Non a caso, qui abbiamo visto nell'ultima scena Anna Magnani,
00:48:39che rappresenta forse la vecchia Roma,
00:48:41la Roma addirittura quella del neorealismo,
00:48:44non a caso Anna Magnani morirà pochi giorni dopo
00:48:47l'uscita di questo film.
00:48:50È così o è una mia impressione, Gabriella?
00:48:54Dioltro, questa di Anna Magnani è l'ultima apparizione
00:48:58sullo schermo, sembra quasi un saluto alla sua città,
00:49:02però effettivamente il film Roma registra il cambiamento
00:49:07che la città così repentivamente ha subito
00:49:11e molte delle riflessioni anche io penso siano di Federico Fellini,
00:49:15che però non smette di amare questa città,
00:49:18perché la città di Roma, a Fellini è intimamente legato,
00:49:23possiamo dire che Fellini non sarebbe lo stesso
00:49:26senza la città di Roma,
00:49:28ed è talmente intimo che addirittura ha dedicato un film
00:49:32che si chiama Roma,
00:49:35che è un film tra i meno conosciuti di Fellini,
00:49:38ma sicuramente il più visionario,
00:49:40e racconta quella che è la Roma felliniana,
00:49:44quella che noi intendiamo per Roma felliniana,
00:49:46ovvero questa Roma surreale, grottesca,
00:49:49limite dell'onirico,
00:49:51perché è una Roma animata da presenze magiche,
00:49:57apparizioni, ed è una Roma ricostruita in studio,
00:50:01perché Fellini che parte da istanze neorealiste,
00:50:05lui i primi film li gira all'estrada,
00:50:08è anche sceneggiatore di alcuni grandi capolavori del neorealismo,
00:50:12Roma città verta, come sceneggiatore Fellini,
00:50:18lui parte da istanze neorealiste,
00:50:20in riferimento a Fellini viene chiamato neorealismo magico,
00:50:23perché è già intriso un po' di quella componente.
00:50:26In molti film di Fellini poi c'è qualche accenno alla magia,
00:50:31una magia non soltanto del cinema,
00:50:33di cui però parleremo fra pochissimo,
00:50:35un altro piccolo break,
00:50:36e poi ritorneremo qui su Urbis.
00:50:51E' bella la nostra casa nuova, eh?
00:50:55Che ti diceva tua madre?
00:51:06Saluta.
00:51:08Ciao.
00:51:09Ciao.
00:51:12Ciao Meschino.
00:51:14Ciao.
00:51:16Ciao.
00:51:17Ciao Meschino.
00:51:19Ciao.
00:51:25Ettore, vieni dopo con noi, siamo andati, signore.
00:51:27Sì, viene subito, mi raccomando, eh?
00:51:34Ettore.
00:51:38Tiè.
00:51:41Pappo, tiè.
00:51:48Si?
00:52:07Pappalino!
00:52:08Sì?
00:52:17Ben ritrovati, ben ritrovati qui su Urbis, storie e volti della città eterna, oggi stiamo
00:52:22parlando di storie e volti del grande schermo, quel cinema che ha raccontato Roma attraverso
00:52:31il quale è possibile conoscere le trasformazioni della nostra città, forse ancora meglio che
00:52:37guardando vecchi documentari d'epoca, un cinema che soprattutto dal secondo dopoguerra, da
00:52:45Roma città aperta che ancora a guerra non finita raccontava ciò che stava accadendo
00:52:52nella città, nell'urbe in quei giorni, raccontando soprattutto la storia della città e siamo
00:53:02arrivati poi fino agli anni settanta, fino a quel film Roma di Federico Fellini e passando
00:53:13per la Roma glamour di Vacanze Romane e poi della Dolce Vita, abbiamo detto prima nel
00:53:20break pubblicitario che c'è stato un momento in cui lo stesso Fellini che ha raccontato
00:53:28anch'esso una Roma molto glamour in quei film dei primi anni sessanta, è sembrato un po'
00:53:38incubirsi, un po' come anche la protagonista di alcune immagini di numerosi film che stiamo
00:53:45vedendo nel corso di questa puntata, cioè quella Anna Magnani che proprio subito dopo
00:53:51aver girato il film Roma morirà. In mezzo fra la Roma glamour della Dolce Vita e quella
00:54:01degli anni settanta c'è sicuramente un altro grande regista che ha raccontato la Roma,
00:54:08soprattutto delle periferie, ovvero Pierpaolo Pasolini di cui abbiamo visto adesso un esatto
00:54:14da Mamma Roma. Stavamo dicendo prima in una delle parti precedenti della trasmissione
00:54:25c'era una domanda che volevo farti, Pasolini, Fellini ma poi in tempi più recenti penso anche
00:54:33a Sorrentino e poi anche alcuni scrittori come Gadda, Flaiano, D'Annunzio, sono tutti nomi di
00:54:42persone non nate a Roma eppure i migliori racconti di Roma arrivano proprio attraverso questi
00:54:50grandi registi, questi grandi scrittori, come mai secondo te? Sì è vero questa particolarità
00:54:56paradosso che Roma forse è stata raccontata meglio dai non romani, questo era già in letteratura
00:55:02dallo stand up di Passeggia dei Romani a D'Annunzio del piacere, come dicevi da Gadda di quel passicciaccio
00:55:08brutto via Merulana a Carlo Levi del loro dojo e poi vale anche per il cinema. Secondo me perché
00:55:16questo lo dice anche Fellini a un certo punto perché in realtà hanno uno sguardo vergine sulla
00:55:21città di Roma, è uno sguardo che è carico anche di sorpresa, di curiosità che invece il romano non
00:55:30riesce ad avere, il romano dà tutto per scontato e quindi questo ha fatto sì che poi sono state
00:55:38create delle Rome fortemente identificabili con i loro autori, si parla di Roma felliniana come si
00:55:45parla di Roma pasoliniana come si parla anche di Roma d'Annunziana appunto, la Roma felliniana
00:55:51appunto questa Roma surreale, onilica, la Roma pasoliniana invece, io se dico Roma pasoliniana
00:55:57a tutti va in mente invece il mondo delle borgate, del sottoproletariato urbano, però attenzione sono
00:56:04delle Rome reinventate secondo il mondo interiore di questi autori, tutti partono dal mio organismo,
00:56:12Fellini lo dicevo parte dal mio realismo per poi ricostruire una sua Roma, Pasolini lo stesso
00:56:19parte da istanze neorealiste ma poi ci offre una Roma trasfigurata, espressionista, le borgate
00:56:27da condizione fisica, geografica diventano condizione poetica e questo lo permette sia
00:56:35la letteratura sia il cinema. Poi ho dato curioso perché Fellini e Pasolini hanno collaborato
00:56:40un certo periodo, Pasolini ha fatto da sceneggiatore, scrittore di alcuni dialoghi e
00:56:47anche da location manager definiamolo così per film come Le notti di Cabiria e La dolce vila,
00:56:53ovviamente in quelle parti di borgata e periferiche in cui Fellini racconta che si faceva
00:57:01accompagnare come un Virgilio moderno in queste notti romane degli anni 60. Ma tra l'altro hanno
00:57:09collaborato anche nel primo film di Pasolini a Cattone, Fellini doveva essere il produttore
00:57:18di quel film poi però pare che sia scappato via un po' spaventato, che è successo Gabriella?
00:57:23Sì perché all'epoca Federico Mellini aveva una casa produttrice, la Fenrix, si tirò indietro
00:57:30perché considerava troppo grezzo il lavoro di Pasolini che gli aveva dato dei videoprova però
00:57:37poi era stata quella grezzezza che è uno degli elementi tipici del cinema Pasoliniano,
00:57:43diciamo che è stato poco longevilante, anzi su quel punto poi si ruppe un po' l'amicizia tra i due.
00:57:48E certo, comunque in quell'epoca c'è da dire che grandissimi autori collaborarono fra loro
00:57:59alla riuscita di questi film che hanno raccontato in un modo straordinario Roma,
00:58:07ho citato prima anche Ennio Flaiano un altro non romano, un abruzzese che ha raccontato benissimo
00:58:15Roma sia attraverso i suoi romanzi sia attraverso le sceneggiature di molti dei film di Fellini e
00:58:24di questa epoca. Ecco, una cosa particolare della, chiamiamola grezzezza, dell'ambientazione dei
00:58:35film Pasoliniani, c'è però una scelta stilistica che è tipica di Pasolini ma che poi diventerà una
00:58:43cifra che verrà ripresa molto molto spesso, che è quella dell'utilizzo, l'abbiamo visto anche nelle
00:58:52immagini che abbiamo mandato in onda di Mamma Roma, di immagini molto crude di una Roma anche
00:58:59brutta, se vogliamo dirla così, questa Roma periferica degradata con della bellissima musica
00:59:09classica e se non sbaglio in questo c'è poi lo zampino di un altro nome importante dell'intelligenza
00:59:18italiana di quegli anni cioè Elsa Morante che fu lei a collaborare con Pasolini e a suggerirgli
00:59:25questo tipo di scelta di colonna sonora. Sì, le borgate di Pasolini appunto hanno questa aura
00:59:33poetica perché nonostante siano mostrate nella loro crudezza, quindi si vede la violenza, l'immondizia
00:59:42ma poi vengono elevate a una loro bellezza tramite alcuni espedienti, uno di quelli è la costruzione
00:59:54di immagini ispirate a composizioni vittoriche e l'altro appunto l'utilizzo della musica come
01:00:03ad esempio Bach in accattone e all'epoca era grande amica di Pasolini Elsa Morante fu proprio
01:00:10d'aiuto nelle scelte musicali. Ecco e a questo punto abbiamo raccontato la Roma di ieri, comincerei
01:00:19a entrare in quella che è la Roma di oggi perché Roma continua ad essere protagonista di grandi
01:00:27film, non a caso i film che parlano di Roma poi spesso vincono anche il premio Oscar come nel caso
01:00:35della grande bellezza.
01:00:41La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni
01:00:48è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare.
01:01:05Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato abbastanza presto, quasi senza rendermene conto
01:01:32in quello che si potrebbe definire il vortice della mondanità, ma io non volevo essere
01:01:40semplicemente un mondano, volevo diventare il re dei mondani e ci sono riuscito.
01:02:03Io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire.
01:02:22La grande bellezza di Roma raccontata attraverso il cinema, di questo stiamo parlando, di questo
01:02:30parleremo tra pochissimo, solo pochi secondi di attesa e poi ritorneremo qui su Urbis,
01:02:36storie e volti della città eterna.
01:03:00Il buio, quello doveva essere il mio destino, invece no.
01:03:24Chi?
01:03:26La spada chi?
01:03:30Una parte 6 pega a pecoroni quando mi incontra per salutarmi.
01:03:35Mamo tre carichi così tomelly farci da proscMi.
01:03:38Ci ci Mi
01:03:41Come intendo che treghia proprio un cazzo di niente?
01:03:43Non somiglia a nessuno.
01:03:46Non basta cazzo, non basta.
01:03:51Lo sapevo io tes ses ross che io ma ti poi trasformavo uno g-gig.
01:03:54Chi?
01:03:56C'è unrebbe uno così magari avececi fade
01:03:58non cy non sy
01:04:00Ma tu sei il supereroe, non mica quel narubà!
01:04:02C'è un sacco di gente, lo sai bene?
01:04:04Ma in realtà io non sto a ciente.
01:04:05È per questo che c'hai i poteri.
01:04:07È che è colpa mia che sto su per mezzo e mezzo a mezzo!
01:04:10Ehi!
01:04:14Io solo una cosa voglio sapere.
01:04:16Ma tu chi cazzo sei?
01:04:21Non lo so che mi è successo,
01:04:23però...
01:04:23mi sento bene.
01:04:26La musica di un agno, un pepestrello.
01:04:28Sei cascato da un altro pianeta.
01:04:30E' tutt'altro.
01:04:37Vedemme frega.
01:04:38Pure parecchio.
01:04:40Alessia!
01:04:54C'ha, però amore mio, quando ti trasformi ti devi cambiare ste scarpe.
01:04:57C'hai un supereroe che le scarpe dei camusci non se l'ha mai visto, dai.
01:05:00E ben ritrovati su Urbis, storie e volti della città eterna, oggi stiamo raccontando
01:05:07Roma attraverso il cinema, lo stiamo facendo grazie anche alla nostra ospite di oggi, Gabriella
01:05:15Massa di Roma Slow Tour.
01:05:18Gabriella, abbiamo visto le immagini prima del break pubblicitario della grande bellezza
01:05:24di Roma, due film ambientati a Roma, in cui Roma è assolutamente forse la vera protagonista
01:05:32di quelle pellicole, due dei film più belli e significativi del cinema italiano di questi
01:05:41ultimi decenni.
01:05:42Forse è Roma che rende bello un film o è vero il contrario?
01:05:49Sicuramente Roma è una parte importante nella strutturazione di alcuni film, la grande bellezza
01:05:56è ovviamente la protagonista in questa sua bellezza, lo chiamavano Gicrobò, lo è perché
01:06:05diventa proprio la rappresentazione in modo molto originale di quella che è la Roma di
01:06:14oggi.
01:06:15La particolarità di Gicrobò ha tutta una serie di originalità che lo rendono un gran
01:06:19bel film, in primis il fatto che attinge a tutto il filone criminale che va per la maggiore
01:06:26negli ultimi vent'anni, dal romanzo criminale passato per Suburra, ai film di Carigani fino
01:06:31ai giorni nostri, però lo implica qualcosa di totalmente nuovo nel panorama cinematografico
01:06:39italiano che sono i super hero movies, di cui prende tutti gli sistemi, gli impianti,
01:06:46quindi l'uomo comune che a un certo punto per qualche ragione prende su di sé un super
01:06:52potere e attraverso tutti i meccanismi di riscatto li utilizza fin di bene, è una cosa
01:07:01veramente originale nel panorama italiano, ma la Roma che ci restituisce è una Roma
01:07:08di tutto tondo, perché noi in Gicrobò abbiamo sia la Roma periferica, quella di tutto il
01:07:14filone criminale, Gicrobò abita a Torbella Monaca, ma poi abbiamo anche tutta la Roma
01:07:21del centro, abbiamo Castel Sant'Angelo, abbiamo il Colosseo, c'è la Piramide, però la Roma
01:07:27che viene restituita è una Roma, una città plumbea, in preda delle psicosi, è comunque
01:07:34la visione anche un po' apocalittica della città e che però gli dà una connotazione
01:07:40totalmente nuova e molto riconoscibile, è quasi una sorta di cotanzini nazionale, di
01:07:48cotanzini paesana. A proposito di nazionale, c'è chi ovviamente fuori da Roma si è lamentato
01:07:56che il cinema, le fiction televisive siano troppo romanocentriche, tu che si capisce
01:08:06dal tuo accento non sei nata in Roma, sei di questa opinione oppure meno male che sono
01:08:13romanocentriche? Allora è vero, la produzione cinematografica è romanocentrica e in questo
01:08:20alla fine è proprio la storia del cinema che ce lo spiega dal neorealismo in poi, Roma
01:08:27è stata protagonista ma lo stesso uso del dialetto romanesco, o comunque della parlata
01:08:33dialettale viene proprio da quei momenti là, quindi io posso capire che questa cosa fa
01:08:38storce del naso a volte, però invece io sono arrivata a Roma proprio con tutto un bagaglio
01:08:46di immaginario che mi sono costruita negli anni e quindi l'amore per Roma mi viene dal
01:08:51cinema in realtà, quindi secondo me è proprio bene. Ecco e tu sei un'altra, abbiamo prima
01:08:58citato i tanti registi e scrittori che hanno raccontato Roma pur non essendo romani di
01:09:05nascita, Fellini, Basolini, Sorrentino, c'è anche Gabriella Massa che non è romana di
01:09:14nascita ma che racconta Roma attraverso il cinema e attraverso anche dei tour che tu
01:09:20organizzi con Roma Slow Tour in giro per la città, tour specificamente cinematografici.
01:09:28Sì, da dieci anni racconto la città, racconto soprattutto i quartieri periferici, i quartieri
01:09:35fuori di mura, attraverso, in realtà racconto la storia dei quartieri e anche le loro evoluzioni
01:09:43urbanistiche con però la centralità del discorso cinematografico e lo sguardo da lì
01:09:50fuori alla fine io mi sento un po' come Fellini in questo, lo stupore continuo, una delle
01:09:56grandissime Fellini è questo stupore del ragazzo di provincia che arriva in città
01:10:01a vent'anni, lui non l'ha mai visto fino agli ultimi film e devo dire che in realtà
01:10:06questo stupore io lo ritrovo ogni volta e lo ritrovo anche nelle periferie, c'è della
01:10:12bellezza anche nelle periferie.
01:10:15Sì e questo lo dicevamo prima a proposito di, lo chiamavano gigrobò, una bellezza che
01:10:23a volte viene raccontata dal cinema, nonostante molti film invece ambientati in periferia,
01:10:32soprattutto quelli del filone criminale, raccontano invece una periferia esclusivamente negativa
01:10:40o comunque da cui non è possibile poi riscattarsi, gigrobò in qualche modo uno dei suoi pregi
01:10:48è anche questo, che riesce a far vedere che anche dalla periferia, da quella Torbella
01:10:54Monaca dove vive il protagonista, poi si può diventare addirittura dei supereroi, come
01:11:01forse era un supereroe e con questo andremo a concludere questo lungo viaggio nella Roma
01:11:08cinema, il primo autore che ha realizzato il primo film italiano, anche quel primo film
01:11:18e forse in questo c'era un destino già segnato, è stato girato a Roma e adesso io andrei
01:11:25a vedere solo pochi secondi, se dalla regia possono mandare alcune scene di un film che
01:11:33si intitola La presa di Roma del 1905 di Filoteo Alberini e che è il primo film della
01:11:41storia d'Italia.
01:12:03Ed ecco stiamo vedendo adesso le immagini di questo film, stiamo riconoscendo Ponte
01:12:28Milvio, che è il vero Ponte Milvio, perché è il primo film della storia d'Italia, ma
01:12:33anche il primo film girato in esterno e non in uno studio cinematografico o teatrale,
01:12:40forse in quell'epoca ancora studi cinematografici veri e propri non c'erano.
01:12:45Gabriella Massa, so che tu sei particolarmente innamorata, oltre che di Roma, anche della
01:12:52figura di Filoteo Alberini, il regista di questo film.
01:12:56Sì, è un personaggio che mi ispira molta fantasia, perché Filoteo Alberini non è
01:13:03molto conosciuto, ma in realtà è stato un pioniere del mondo cinematografico, perché
01:13:09lui ha inventato una macchina da presa un anno prima dei Fratelli Lumière, ma per un
01:13:14intoppo burocratico è riuscito a preventarla solo poco dopo i Fratelli Lumière.
01:13:19Lui è stato battuto sul tempo a causa di problemi burocratici e non è passato alla
01:13:25storia, ma in realtà è stato molto importante per il ruolo di Roma nel cinema, perché è
01:13:32stato grazie a Filoteo Alberini che la capitale del cinema si è trasferita da Torino a Roma.
01:13:40Filoteo Alberini ha aperto a Roma nel 1904 la prima sala appositamente pensata per le
01:13:46proiezioni cinematografiche, il cinema moderno dell'epoca a Piazza di Setra, l'attuale
01:13:52Piazza della Repubblica, e viene aperto il primo stabilimento di produzione cinematografica,
01:13:58sempre nel 1904, che poi nel 1906 diventerà la famosa Cines.
01:14:02E anche questo film, alla fine, decreta un po' la nascita del cinema italiano.
01:14:07Io, quando faccio i tour a Portavia, dico questo è un luogo simbolico, perché qui
01:14:11è nata la storia d'Italia, ma qui è nata anche la storia del cinema italiano, perché
01:14:16a Portavia c'è stata appunto la famosa breccia, dopo la quale poi Roma è stata
01:14:20ammessa al Regno d'Italia, ma sulla Portavia viene proiettata questo film, questo lungometraggio
01:14:29che si dà alla presa di Roma e che racconta appunto la breccia di Portavia che è venuta
01:14:3430 anni prima, 25 anni prima.
01:14:36Beh, una storia meravigliosa, questa lunga storia che da oltre un secolo lega la città
01:14:43di Roma al cinema.
01:14:45Una storia di cui racconteremo prossimamente anche altri aspetti, altre curiosità e spero
01:14:52di farlo insieme all'ospite che ringrazio tantissimo, Gabriella Massa di Roma Slow Tour.
01:14:59Grazie mille.
01:15:01E a questo punto non ci resta che salutarci, l'appuntamento è fra sette giorni, fra una
01:15:07settimana ritorneremo qui su Urbis a raccontare altre storie, a presentare altri volti della
01:15:15città eterna.
01:15:16Arrivederci.

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