• anno scorso
Trascrizione
00:00 Pacificon, un titolo che porta con sé le radici di Pacifico, ma anche di fiction,
00:15 finzione, ma magari anche di pace.
00:17 No, no, no, non molto pace, non mi piace la pace, mi piace più la guerra.
00:21 E' la finzione del Pacifico, l'hai detto, mi piaceva l'idea che il film fosse artificioso,
00:28 ma al tempo stesso c'è la sorpresa dello spettatore, che vede per la prima volta il film e lo trova molto realistico.
00:34 E' inoltre una metafora di questa idea di tensione, di questo potere opaco,
00:39 di questa distanza sempre maggiore tra la gente che comanda e la gente che obbedisce.
00:43 E' una colonia, o meglio un'ex-colonia, come la Polinesia francese, questo è più marcato.
00:48 Credo che sia un buon simbolo, una buona metafora di quello che succederà in futuro nel mondo,
00:53 che tutto sarà una grande colonia dei ricchi.
00:56 Quindi, mi piaceva l'idea, d'accordo, è molto artificioso,
01:00 è una finzione del Pacifico, come se fossi in un paradiso di Gauguet-Noquet,
01:04 ma allo stesso tempo è oscuro, sono tempi oscuri, un po' brutti, tesi,
01:08 con un'angoscia che possiamo sentire lì, ma anche qui, in Italia, Francia, in tutti i paesi civilizzati.
01:14 Questa era un po' l'idea, di fare un film esotico dal punto di vista visivo,
01:19 ma allo stesso tempo più teso e preciso nel contenuto.
01:22 Sì, è molto importante, è un dovere civico partecipare al sostegno di uno spirito libero come quello della nostra Romagna.
01:32 Tutti cercano la verità, o meglio, una verità da poter controllare.
01:58 Il lavoro del personaggio principale è questo, cercare di conciliare gli interessi dello Stato con gli interessi della gente.
02:04 E da lì si iniziano ad avere i problemi, giorno dopo giorno, e lo vedremo ogni volta in ogni posto, in ogni paese.
02:12 Ogni volta sei più scontento, c'è più tensione, ogni volta.
02:16 Perché gli interessi dello Stato non si sa bene a chi obbediscano,
02:19 e invece quelli della gente sembra che vadano da un'altra parte.
02:23 Nel mezzo si trova la persona che dovrebbe fare questa coniugazione, o che dovrebbe conciliare questi due aspetti.
02:28 Sta nel mezzo e ogni volta è più sola, perché ogni volta questi interessi sono più incompatibili.
02:33 Ed è questo il dramma del film, del mondo in cui viviamo, e lo sarà sempre di più nel futuro.
02:39 Il suo smarrimento, la sua perplessità, la sua impotenza, la nostra impotenza, la nostra perplessità,
02:45 la nostra mancanza di comprensione come spettatori della pellicola, ma anche come cittadini.
02:50 E anche la natura parla, è una protagonista molto importante del film.
02:55 Sì, perché è uno scenario che apparentemente dovrebbe essere un luogo capace di proteggerci,
02:59 la natura come una cosa bella.
03:01 E se un territorio del mondo si potesse identificare con il pacifico, nel senso di pace,
03:05 di qualcosa che non sia problematica, questa è la Polinesia.
03:09 La Polinesia è un'isola dove non succede niente, non ci sono tsunami, serpenti,
03:13 non c'è nessun problema, non c'è nessun problema.
03:16 La Polinesia è un'isola dove non succede niente, non ci sono tsunami, serpenti, squali, scorpioni,
03:21 non c'è niente di pericoloso, non ci sono uragani, niente.
03:24 È il paradiso sulla terra, nel mezzo del nulla.
03:27 Però questa che è una protezione, che dà la sensazione che ci sia un'armonia nel mondo,
03:31 la gente si impegna a distruggerla, da fuori, attraverso i test nucleari,
03:35 con la presenza di questi ingegneri nucleari dagli anni '60,
03:38 o il turismo che vediamo ogni giorno invadere nel cattivo significato della parola.
03:42 È molto alla diseguaglianza sociale.
03:45 Tutto questo sta corrompendo poco a poco, lentamente,
03:48 questo paradiso, questa natura che si presenta così splendente e anche protettrice.
03:53 Un paradiso artificiale, come il luogo dove si incontrano, il locale Paradise Night.
04:04 La notte mi piace perché ci sono molti film sulla notte, sul valore della notte,
04:09 sulla trasformazione o l'inversione dei valori nella notte.
04:12 E allo stesso tempo penso che sia l'essenza del cinema,
04:15 un momento in cui i valori rimangono sospesi e non sono chiari.
04:19 E tu come spettatore puoi entrare in qualsiasi forma di finzione,
04:22 e in giorni che sono così criticati, puoi entrare anche in finzioni a biette,
04:27 dove l'essere a bietti, il male, il cattivo entrano,
04:30 e tu puoi condividere tutto questo.
04:32 Non devono essere sempre delle semplificazioni infantili del politicamente corretto.
04:37 Diciamo che è un mondo utopico, è il mondo della notte dove tutto può succedere.
04:41 Questo è il cinema.
04:42 E disgraziatamente è la realtà in cui viviamo e in cui vive il nostro personaggio.
04:46 Ci stanno facendo cambiare anche i valori in modo forzato.
04:49 Per questo credo che la metafora della notte come metafora del cinema in generale,
04:53 è anche come uno spazio dove il male, l'oscurità si dipana in una maniera più perversa.
04:59 E qualcosa che mi interessa è buono.
05:01 Nel cinema si può giocare con questa perversione ed è per questo che si è inventato,
05:06 per creare queste immagini più sottili, complesse, più perturbanti,
05:10 che contengono vari elementi apparentemente contraddittori,
05:13 che però sono questo, sono ciò che appartiene alla vita.
05:16 Io non voglio dare nessuna lezione di niente.
05:18 Semplicemente io pongo elementi, lì, quasi non intervengo,
05:21 non interagisco con gli attori, non leggo nel copione,
05:24 sono in qualche maniera membrane che ricoprono un ambiente,
05:27 un'atmosfera che si trova intorno, nella realtà delle riprese che facciamo,
05:31 ma anche della realtà della società-mondo nella quale stiamo lavorando,
05:36 vivendo, dove stiamo facendo il film.
05:38 La realità, evidentemente, del rodage che facciamo,
05:42 ma anche la realità della società e del mondo in cui stiamo lavorando,
05:47 in cui stiamo vivendo e facendo la pellicola.
05:49 Camaleon tica questa vita che rappresenti come il suo attore monumentale, Benoît Magimel.
06:00 Deve essere così. Ogni giorno di più penso che il mondo sia una rappresentazione permanente.
06:04 Se si guardano tutte le reti sociali,
06:06 la gente sta interpretando un personaggio permanentemente,
06:09 molte volte senza alcun interesse della gente.
06:11 Tutto questo che a me sembra un poco ridicolo, patetico,
06:15 si deve prendere per il suo lato buono,
06:17 e cioè che per lo stesso prezzo tutto sia falso,
06:19 che tutto sia una grande costruzione immaginaria,
06:21 dell'egocentrismo di ognuno di noi.
06:23 Ora non mi dà fastidio, prima sì.
06:26 Vedere questo e vivere in questo mondo,
06:28 dove tutta questa falsità e questi valori falsi, quasi ridicoli,
06:32 stanno da tutte le parti.
06:34 Ma ora no. Diciamo che c'è da adattarsi.
06:36 Non ha senso avere un atteggiamento negativo.
06:38 È il modo in cui viviamo e dobbiamo accettarlo.
06:41 E anzi, devi farlo esplodere ancora di più,
06:43 per vedere se alla fine esploderà tutto in maniera definitiva.
06:46 Ebbene, tutto è una rappresentazione e tutto è falso.
06:51 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
06:55 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
06:59 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
07:03 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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