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CortometraggiTrascrizione
00:00E con il materiale scadente, con l'umanità di risulta, con gli ultimi che ci fa la storia,
00:07ci attizza la loro rabbia, gli ci mettono in mano le bombe, le rivoltelle e con loro farò la rivoluzione.
00:16Un'opera assolutamente complessa che vi ha richiesto, credo, una grande responsabilizzazione personale.
00:23È una responsabilità che sin dall'inizio, l'approccio iniziale è stato di grandi pensieri, di grandi preoccupazioni.
00:30Posso farlo? Devo farlo? Poi ho capito l'entità dell'opera e del progetto, ho capito questo discorso che tu fai sulla responsabilità ,
00:39di volermi prendere la mia parte percentuale di quella responsabilità perché credevo e credo in questo progetto
00:48e nel messaggio che porta da antifascista e da essere umano.
00:52La responsabilità era evidente e in un certo senso la più grande responsabilità era creare qualcosa di coinvolgente
00:59perché se non avessi fatto qualcosa di interessante, nessuno l'avrebbe visto, quindi nessuno ci avrebbe provato
01:05e nessuno avrebbe colto il messaggio che volevamo trasmettere.
01:08Quindi il primo compito del regista è sempre creare qualcosa di avvincente e poi quasi di nascosto inserire il messaggio di cui vogliamo parlare.
01:17Quella di oggi è una data storica, oggi nasce il fascismo.
01:24Figlio del secolo che è un vortice che ci prende, sei stato capace con la scrittura nella messa in scena di questo romanzo capolavoro
01:33di renderci un'epoca, la nostra che sembra così distante però è così presente sfortunatamente.
01:39Come pensate di esserci riusciti? Qual è l'ingrediente, l'energia che vi ha spinto in questa scrittura?
01:44La materia era tutta là , si trattava solo di selezionare gli elementi più clamorosamente contemporanei
01:52e di trovare un canale di interazione con il pubblico che strappasse Mussolini dalla dimensione di figura storica,
02:06un po' distante, un po' iconografica secondo l'iconografia della propaganda fascista e restituirlo come ometto in qualche modo arci-italiano
02:21con tutti i nostri vizi, difetti e questo ci ha un po' guidato anche nella scelta di alcuni tratti di commedia
02:30e poi senza Joe Wright, Luca Marinelli e tutti gli altri questa è la musica dei Chemical Brothers e i montaggi
02:38senza tutti gli artisti che ci hanno lavorato non avrebbe avuto questa energia incredibile.
02:47A chi la vittoria? A noi! A chi la vittoria? A noi!
02:55Io sono contrario al suicidio, loro non lo sanno, è tutta una finta, marciare, insorgere, ma cosa siamo matti?
03:04A Roma! A Roma!
03:07Com'è che hai deciso di abbattere questa quarta parete?
03:10È stata una decisione alla base del concept di serie diciamo, nel senso che è quello che rivoluziona forse di più il romanzo di Antonio
03:20e permette un avvicinamento a Mussolini, un'intimità sporchissima con una figura così
03:28consentendoci intanto di capirne movimenti che nemmeno lui capisce in fondo ma che cerca di spiegarci
03:35e comprendendone le ipocrisie e allo stesso tempo ci dà un tono molto contemporaneo
03:42e ci permette anche di sfidare continuamente lo spettatore, vergognandosi in fondo man mano che la serie avanza
03:49noi tutti di quell'intimità e di quella vicinanza.
03:53Una creatura bellissima, fatta di ideali, di cambiamento, che conquisterà milioni di cuori.
04:00Sono sicuro anche i vostri. Seguitemi.
04:05Di teatranti e di Master of Puppets, in qualche modo la tua origine in teatrale ti ha aiutato a parlare della nostra epoca da The Darkest Hour a M?
04:14Non ne sono sicuro. Ci sono pupazzi nello show fatti da mia madre e per me è sempre importante avere qualcosa a cui lei ha contribuito.
04:21È difficile dire come l'influenza del teatro dei Burattini si manifesti nel mio lavoro.
04:26So che lo show ha elementi di carnevale, circo e cabaret e credo che derivino dal mondo dei Burattini.
04:33Tu rifarei cadere tutti, finché non arriverà il tuo momento.
04:37Ed io mi farò trovare pronto.
04:40Dobbiamo diventare un vero partito!
04:47Ora entra in scena il prestigiatore.
04:50Come ti sei sentito un Burattino che era capace di essere un Master of Puppets?
04:54È stata una sensazione umanamente orrenda. Ogni momento che abbiamo affrontato dal punto di vista umano è stato veramente forte.
05:04Dal punto di vista artistico questa cosa che tu dici era interessante da esplorare, ma penso che dal punto di vista umano sia il più importante di tutti.
05:16Guardate che lo so che siete stati dall'inizio. Lo so. Perché lo sapete anche voi che avete bisogno di un padre.
05:26Comandante, ci avete pensato?
05:30La notte è fosca. Diana non è apparsa. Il cielo è muto.
05:38Il cielo è muto?
05:42Che cazzo è?
05:44Ci sono dei tratti che evidentemente ci appartengono, appunto.
05:48L'opportunismo, il cinismo, la sensibilità .
05:54Sono tutte esperienze che, per quanto noi possiamo essere integri nella vita, comunque facciamo.
06:01Quello che più fa paura e risuona è la tentazione che uno può avere in certi momenti di dire
06:10Mi affido a qualcuno. Mi affido a chi si prende, come la chiamava Mussolini, la croce del potere.
06:16Promette di risolvere i problemi? Vediamo. Vediamo che cosa fa.
06:21In questo senso siamo figli del secolo. In questo senso siamo figli di due secoli.
06:28Perché? Perché siamo figli di due secoli.
06:33In questo senso siamo figli del secolo. In questo senso siamo figli di due secoli.
06:39Perché questo mostra dei tratti drammaticamente simili a quelli di quello passato.
06:46Perché mai dovremmo metterci dalla parte dei vampiri?
06:56Quanta paura avete avuto nel fare quest'opera? Oltre che la responsabilità .
07:00Perché ho una paura di quello che rappresentate, la sua contemporaneità sfortunatamente anche.
07:04Sì, assolutamente. Ogni giorno. Ma la paura è un grande motivatore. Ti fa alzare al mattino. Quindi è utile.
07:11Chi era quel musicista che parlava di Berlusconi? Gaber. Non temo Berlusconi, ma è il Berlusconi dentro di me.
07:17E provavo lo stesso per Mussolini. Credo che in ognuno di noi ci sia quel lato oscuro.
07:22E quella era la vera paura. Superare questo è ciò che conta. Aspirare a un se migliore.
07:31Sottoscrito quello che dice Joe, ma vorrei anche dire che secondo me paura è un concetto che tendo sempre a non usarlo.
07:39Mi piace usare più parole come preoccupazione, perché secondo me la paura è qualcosa che genera, non lo so, confusione, caos, panico.
07:49Quindi tento di andare sempre da altre parti. E mi permetto di dire anche che secondo me Joe non l'ha provata, perché non me l'ha mai passata.
07:59Ho sempre sentito una grande sicurezza, una grande determinazione in quello che facevo e questo a me ha aiutato tantissimo.
08:07Cesarino, la finestra.
08:16Quella paura forse, quella attesa, quel non fare che vi ha spinto a essere così esplosivi in quest'opera.
08:23La responsabilità era una chiave per noi ed è una chiave che restituiamo allo spettatore e si incarna nel finale senza rovinarlo.
08:30Ma in quel momento in cui diciamo a tutti noi basterebbe una parola, e Joe l'ha resa magnificamente quel momento,
08:37a tutti noi basterebbe una parola per fermare il fascismo e non lo facciamo.
08:42Perché? Per paura, perché ormai sembra troppo tardi, per opportunismo e nella serie te lo chiedi infinite volte.
08:52Com'è possibile che siamo sempre stati così vicini a fare in modo che tutto questo non accadesse e non ce l'abbiamo fatta?
08:57E questa è un'allarme che sentiamo molto sul presente da vari fronti, ma come dire, quella responsabilità che non va mai abbandonata,
09:08quell'allarme, quella veglia costante va tenuta vivissima perché altrimenti la catastrofe è dietro l'angolo e ora sembra solo più in arrivo,
09:18ma è in arrivo perché l'abbiamo sottovalutata e la sottovalutiamo sempre.
09:24La democrazia sopravvive per mia gentile concessione, per ora.