• 2 minuti fa
Trascrizione
00:00c'è un bambino che parte da un'urgence, parte da questo colpo di gente che c'è
00:14Ciao Bambino parte da un'urgenza, parte da questo sentimento che agitava, insomma, agitato
00:34prima me adolescente e poi me regista, insomma, o aspirante tale, perché i registi prima
00:42di fare un film sono aspiranti registi. Chiaramente quando si fa il primo film lo si fa come
00:50se fosse l'ultimo, o meglio, si ha sempre la paura che dopo il primo poi non se ne fanno
00:56altri e quindi ho veramente messo tutto quello che potevo, insomma, tutto il cinema che mi
01:03piace e tutti gli elementi che in qualche modo mi riguardavano. Da questo punto di vista
01:11sono stato molto attento pure a mettermi un po' a nudo e a relazionarmi con quelli
01:18che sono alcune ferite mie.
01:25Ma secondo te, a me fa piacere stare in questo posto di merda con te?
01:33Sei veramente come Bambino.
01:36L'utilizzo del bianco e nero nasce dall'esigenza che avevamo di creare una tensione narrativa
01:48che è data dalla relazione tra tutta la verità che in qualche modo provavamo a mettere in
01:54scena con il massimo dell'artificio, che appunto è l'utilizzo della musica classica e del
02:02bianco e nero che è un elemento irriducibile del cinema classico e a me ha aiutato soprattutto
02:09a far sì che i sentimenti venissero in primo piano perché spesso il colore può distrarre
02:16e mi auguro che queste scelte, il film, insomma, guarda di questo privilegio, cioè che i sentimenti
02:25e le relazioni agitate da questi sentimenti venissero in qualche modo percepite e vissute
02:34in maniera più frontale.
02:36Il film che ho guardato durante la scrittura di Ciao Bambino e la realizzazione e la preparazione
03:02di Ciao Bambino erano tanti e che poi in realtà si torna sempre agli stessi autori
03:09che si amano. Uno su tutti è sicuramente Martin Scorsese, soprattutto i primi film di Martin
03:18Scorsese, poi c'è molto cinema messicano che mi piace e molto cinema italiano degli
03:25anni 60 e 70, quelli sono sicuramente i riferimenti che hanno contribuito in maniera secondo me
03:33decisiva al mio gusto da spettatore e quindi pure da regista.
03:37Più che amore per la città parlerei quasi di un rapporto conflittuale con la città,
03:54ma non con la città stessa perché poi in realtà io non ho un rapporto conflittuale
04:00con la città, però un rapporto conflittuale con la rappresentazione della città. Penso
04:06che la città di Napoli sia il più delle volte rappresentata in maniera troppo oleografica,
04:13troppo folcloristica, in realtà quando mi ponevo la questione di raccontare Napoli speravo
04:19che questa potesse essere una storia universale, non una storia prettamente napoletana.
04:36Ma che mi hai conosciuto meglio, ti sembra ancora un bambino?