Lunedì 14 aprile si è svolto in tribunale a Trento l'interrogatorio di garanzia del diciannovenne Bojan Panic, che nella notte tra il 3 e il 4 aprile ha ucciso a coltellate il padre Simon, muratore di 46 anni di origini bosniache, per difendere la madre. L'avvocato del giovane, Veronica Manca, ha raccontato come si è svolto l'incontro con il giudice per le indagini preliminari Gianmarco Giua: «Il mio cliente è stato collaborativo, ma è ancora sotto choc» dice la legale. Nel frattempo il magistrato si è riservato una decisione per quel che riguarda la misura cautelare a carico del parricida. (Video Pretto\Lapresse)
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NovitàTrascrizione
00:00Ha ripercorso un po' quello che aveva già raccontato al pubblico ministero?
00:05Abbiamo risposto alle domande del GIP, sono state delle domande assolutamente approfondite
00:12e si è scandaliato tutto quello che è successo, dalla sera al giorno degli attimamenti precedenti
00:20fino al percorso di vita, tutto quello che si è ritenuto necessario.
00:26Il GIP ha convalidato il fermo?
00:30Si è riservato.
00:31Com'era il suo cliente? Com'era stamattina? Era tranquillo? Era agitato?
00:37È stato assolutamente collaborativo, quindi si è sentito di rispondere,
00:42ovviamente questa è stata una sua scelta che ho condiviso e abbiamo accoggiato
00:47e è ancora in fase di shock, in fase di elaborazione, quindi sarà assolutamente fondamentale
00:53il supporto psicologico, ma anche la tutela nei suoi confronti
00:59per garantire una riservatezza, per poter iniziare o proseguire o riprendere
01:04quando meno una quotidianità che non possa riuscire al tempo,
01:08quindi non è possibile per impatto mediatico, per tutto quello che può essere,
01:14poi la vicenda giudiziaria, quindi siamo bastante sereni e soddisfatti
01:20nel cercare di tutelarlo in qualsiasi modo in questo momento.