La cultura e l’arte hanno sempre distinto il Paese che può vantare il maggior numero di siti patrimonio dell’umanità: l’Italia. Con ben 60 siti, lo stivale ha conquistato la vetta della classifica Unesco, seguita dalla Cina e al terzo posto dalla Germania. In Italia, infatti, non...
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NovitàTrascrizione
00:00Radio Roma speciale
00:12La cultura e l'arte hanno sempre distinto il paese che può vantare il
00:17maggior numero di siti patrimonio dell'umanità, l'Italia.
00:23Con ben 60 siti, lo stivale ha conquistato la vetta delle classifiche
00:27unesco, seguita dalla Cina e al terzo posto dalla Germania.
00:31In Italia, infatti, non si smette mai di sognare di essere trasportati in un'altra
00:36epoca, in altre tradizioni,
00:38in altre credenze coltivate nel tempo.
00:42E' proprio dal verbo coltivare che deriva la parola cultura, ma come
00:46sappiamo, coltivare richiede tempo e il tempo è proprio ciò con cui ci si deve
00:51rapportare quando si parla di cultura, anche se, è vero, la cultura è in
00:56divenire e si produce anche qui, anche ora.
01:01Ed è sullo sfondo di Cerveteri, un sito che custodisce un patrimonio unesco,
01:05che si è svolta qualche settimana fa una conferenza dal titolo provocatorio
01:10Il Tempo della Cultura, al Palazzo Granarone, nell'ambito del progetto
01:14Cultura Turismo Lavoro, della Fondazione Anna Maria Catalano, per dimostrare e
01:19mettere in evidenza quanto il concetto di tempo legato alla cultura non esista,
01:24in particolare in una società dove tutto scorre velocemente.
01:27La Fondazione Anna Maria Catalano è nata 18 anni fa per mia iniziativa,
01:33in memoria e onore di mia moglie, Anna Maria, e si occupa di progetti di ricerca
01:42applicando nuove tecnologie a metodi tradizionali,
01:48quindi una sorta di armonia tra sviluppo e tradizione.
01:53Il progetto è cofinanziato al 75% con fondi PNRR della Unione Europea Next Generation,
02:03gestiti dal Ministero della Cultura nell'ambito del programma Transizione Digitale
02:08degli Organismi Culturali e Creativi.
02:11Il progetto nasce per dare voce ai territori, nel caso specifico Fiumicino, Cerveteri,
02:21per nostra libera scelta, ma avremmo potuto scegliere qualunque altra parte del territorio nazionale,
02:27e come lo facciamo? Non da esperti, non da scienziati, non da studiosi,
02:33ma da persone comuni che si rivolgono a persone comuni.
02:46E proprio Cerveteri, al centro del progetto della Fondazione,
02:50è una città che ha tanto da raccontare, simbolo della civiltà etrusca,
02:54ma che da sempre, per così dire, soffre la vicinanza con Roma.
02:58Cerveteri ha un patrimonio immenso, è la culla della civiltà etrusca,
03:03custodiamo il sito unesco patrimonio dell'umanità, che quest'anno compie 20 anni.
03:09Ovviamente subiamo la vicinanza con Roma, quindi spesso siamo un po' alla periferia dell'Impero
03:16ed è difficile attirare i turisti. Stiamo invertendo questo fenomeno,
03:22attivando un lavoro di promozione non solo del sito, che ovviamente è volano di tutto questo,
03:29ma di tutto il territorio, perché noi abbiamo un territorio che parte dal mare e arriva alla montagna,
03:34può offrire un tipo di turismo non solo archeologico, storico e di arte,
03:39ma ovviamente un turismo cosiddetto esperienziale.
03:43Si può vivere delle esperienze, per esempio nei nostri territori, degustando i nostri prodotti,
03:49andando a cavallo all'interno dei nostri boschi o facendo uno sport acquatico,
03:54quindi un territorio che offre esperienze a 360 gradi.
03:58Noi cerchiamo ogni giorno, attraverso l'azione amministrativa, di valorizzare questo patrimonio così importante
04:06che è il Sito Unesco. Lo facciamo attraverso sia l'incrementazione di un turismo lento e sostenibile,
04:14di prossimità, che in qualche modo è anche in controtendenza rispetto al turismo che può aggregare Roma Capitale,
04:21che tende sì in parte anche a fagocitarci e quindi l'azione deve essere invertita
04:26proprio per cercare di richiamare un'esperienza turistica diversa, un'esperienza di turismo culturale.
04:31Lo facciamo anche attraverso l'applicazione della tecnologia ai beni culturali.
04:35In che modo? Già dal 2008, con le teche parlanti di Piero Angela, il sito è diventato interattivo
04:42e questo facilita sicuramente il contatto con le nuove generazioni, con le tante scolaresche,
04:47i studenti che vengono in visita al sito e soprattutto attraverso anche tecnologie come la gamification.
04:53È uno di quegli strumenti molto potenti che permettono, risolvendo enigmi, rispondendo a domande anche di storia,
05:00di sbloccare dei premi e quindi di entrare ancora di più nel vivo del sito,
05:06che racconta poi di fatto qual era non solo l'arte funeraria della civiltà etrusca,
05:12ma racconta proprio usi e costumi di questo popolo che tanto ci ha insegnato
05:17e che ci ha tramandato un'eredità che dobbiamo conservare ma anche valorizzare.
05:31Oltre al sito unesco della banditaccia di Cerveteri, è eredità degli etruschi proprio l'immagine che ci viene restituita della donna,
05:39esempio perfetto di emancipazione, di libertà e di autonomia.
05:43E come raccontava lo studioso Jean-Paul Thuillier, le donne etrusche, a differenza di Penelope e Andromaca,
05:49non si accontentavano di attendere pazientemente a casa il ritorno degli sposi,
05:54ma prendevano legittimamente parte a tutti i piaceri della vita.
05:58Si parla qui di tempo della cultura, quanto è eterno quello delle donne?
06:02Partendo dal presupposto che la cultura ci sta intorno, che noi abitiamo dentro la cultura, è un habitus di fatto,
06:12io credo che di fatto anche il tempo delle donne è il tempo della cultura, come il tempo della cultura è il tempo delle donne,
06:22pertanto l'eternità che abbiamo attribuito al tempo della cultura può essere attribuita anche alle donne, perché?
06:29Perché di fatto nella cultura etrusca le donne avevano una loro libertà, una loro indipendenza, avevano un loro empowerment,
06:38però non tutte le donne beneficiavano di questo empowerment, esprimevano questo empowerment,
06:45quelle che non avevano l'accesso erano esattamente quelle meno acculturate,
06:51quelle che avevano meno accesso anche ai beni culturali e spirituali, questo che cosa ci fa capire?
06:58In realtà cultura e libertà femminile, emancipazione femminile viaggiano di pari passo,
07:05quindi il tempo delle donne è eterno, così come il tempo della cultura è eterno.
07:16Il tempo è nemico della memoria, ma non della cultura.
07:20Monumenti, dipinti, poesie, l'arte in tutte le sue forme ci ricorda chi siamo, ma soprattutto chi siamo stati
07:28e alcune volte si spinge più in là del confine temporale, immaginando chi saremo,
07:33ma per mantenere viva la memoria bisogna rinforzare la memoria,
07:38L'evento si chiama Il Tempo della Cultura ed è inserito all'interno di un progetto
07:42che appunto si chiama Cultura, Turismo e Lavoro,
07:44dà anche un'idea diversa di valorizzazione del territorio di Roma e non solo, giusto?
07:48Giusto, con un occhio soprattutto femminile, perché l'idea di Roma non è un'idea femminile,
07:56è un'idea di cultura, è un'idea di libertà, è un'idea di libertà,
08:02Giusto, con un occhio soprattutto femminile, perché le donne etrusche, le donne di questo territorio
08:10hanno combattuto e hanno contributo al miglioramento di queste comunità straordinario,
08:16quindi un progetto che anche con gli occhi delle donne, con il femminile,
08:22deve valorizzare la cultura ambientale e archeologica,
08:28le risorse e le identità di questi territori
08:31e farli diventare un'opportunità di lavoro anche di turismo e lavoro etico,
08:39perché costruendo filiere che diano spazio ai giovani,
08:43passioni che possano incentivare nuove forme di produzione culturale e di turismo.
08:49Qual è la differenza e se c'è anche un equilibrio
08:52quando si parla di conservazione e di valorizzazione del territorio e del patrimonio?
08:57È il codice dei beni culturali stesso che nel definire la valorizzazione
09:03parte proprio dalla conoscenza e dalla conservazione,
09:07quindi la valorizzazione è un po' il punto d'arrivo
09:11e parte ovviamente dalla conoscenza e va intesa anche come fruizione,
09:16cioè come appropriazione più in generale dei beni del nostro patrimonio
09:22da parte delle comunità, da parte dei diversamente abili, da parte di tutti i cittadini.
09:28Ovviamente questo non esclude che i beni culturali
09:31possano costituire anche occasione di sviluppo economico,
09:36di attività imprenditoriali che con i beni culturali possono nascere,
09:42ma tutto questo va inquadrato in un più ampio concetto di valorizzazione
09:48che deve affondare le proprie radici nella cultura.
09:53Immagino che nell'ambito della prevenzione a livello architettonico e ambientale
09:57l'Arma dei Carabinieri debba intervenire in maniera importante.
10:01Quanto è importante però allo stesso tempo essere preparati nell'intervento?
10:05La Scuola Ufficiali Carabinieri ha come scopo
10:10quello di improntare la cultura della conoscenza
10:16e fornire degli elementi ai futuri comandanti
10:20che consentono di effettuare le attività di prevenzione,
10:23più che quelle di controllo.
10:25Quelle di controllo sono conseguenti,
10:27ma l'obiettivo che noi finalizziamo
10:32per la crescita di comandanti e di operatori
10:38è esclusivamente, fondamentalmente e rispettosamente
10:43il rispetto della natura attraverso la prevenzione
10:46e la conoscenza dei fenomeni naturali che noi forniamo.
10:50Anche perché molto spesso prevenire è la soluzione
10:53anche a quelli che potrebbero essere i problemi successivi, immagino.
10:56Esattamente.
10:58Il ruolo è quello di improntare questa conoscenza
11:02di formazione culturale, formazione professionale e formazione etica
11:08che è il faro per il nostro lavoro quotidiano.