Category
🥇
SportTrascrizione
00:00Amiche ed amici di Bike Channel, appassionati di ciclismo, un saluto da Pietro Pisaneschi
00:20e benvenuti ad una nuova puntata di Ciclostile, le parole del ciclismo, la rubrica di Bike
00:26Channel che si occupa di libri sul mondo della bicicletta a 360 gradi. Non solo professionismo,
00:34non solo grandi imprese dei campioni del passato, di ciclismo su strada, ciclismo su pista,
00:41record, ovvero di chi va più veloce degli altri, ma si può parlare di biciclette e raccontarlo
00:46all'interno dei libri anche di paesaggi, oppure perché no, pedalando lentamente alla
00:51scoperta di luoghi, utilizzando la bicicletta come mezzo di svago e anche di evasione. E per
00:58questo oggi presentiamo Elogi di Piemonte, 62 itinerari per esploratori a pedali, edito da
01:06Atene da Canavese e scritto da Tony Farina che è qua con noi per presentarcelo. Benvenuto Tony.
01:12Buongiorno e grazie. Elogi di Piemonte, Piemonte non ci sono dubbi, una regione dove tu dici manca
01:19solo il mare e poi parliamo di questo, anche se è vero in parte. Elogi perché? Spiegaci un po'
01:26questo titolo. Beh, questo citando una rivista che non so se è ancora in commercio, in pubblicazione,
01:33si chiama Itinerari e luoghi, al suo tempo andava forte, perché è prima ancora di un libro di
01:41itinerari, è un libro di luoghi, luoghi o situazioni ambientali poco conosciute,
01:48anzi per lo più sconosciute, e si invita a conoscere questi luoghi facendolo in un modo,
01:57come si usa a dire, sostenibile e la bicicletta, io pedalo da sempre, mi sembra il mezzo idoneo
02:04per fare questa operazione di esplorazione. Quindi tu questi 62 itinerari sono certificati,
02:11li hai fatti tutti? Da nord a sud? Da nord a sud più volte. Complimenti perché ce ne sono
02:17veramente anche di affascinanti, impegnativi, le caratteristiche, prima di andare insomma ad
02:25esplorare qualche itinerario tra i più curiosi, per ogni itinerario sono 62, per ogni elogio,
02:31perché tu proprio racconti dei luoghi e li elevi proprio nel racconto, due pagine sono dedicate,
02:39in una racconti le caratteristiche principali, nell'altra, quella a fianco, oltre a esserci un
02:47utilissimo QR code dove si possono scaricare gli itinerari, scrivi proprio i vari punti
02:53dell'itinerario e poi dai delle indicazioni, o meglio, dei consigli di viaggio, strade sterrate,
02:59strade asfaltate, come si raggiunge anche con il treno, perché di tutti questi itinerari sono ad
03:06anello, quindi si parte da un luogo, si gira e poi si torna al luogo, ma non si fa avanti e indietro,
03:12e poi soprattutto hanno una lunghezza che va dai 25 ai 60, di giornata, in giornata,
03:20si fanno tutti in giornata, quindi non c'è bisogno di accamparsi, e anche un dislivello contenuto,
03:26sono itinerari per tutti, perché il Piemonte offre degli itinerari per tutti i pedalatori o
03:32esploratori a pedali, che è una bella definizione. Sì, per tutti, con il compromesso della pedalata
03:39assistita, perché nella gran parte non toccano le montagne, però toccano le colline, e come?
03:47Però ci sono sullo sfondo le montagne? Sempre, sempre. Piemonte sono 400 chilometri di montagne
03:59a girare la metà delle Alpi, infatti se uno usa quella cronica, ma con gran pena le recate,
04:05faccio più di metà piemontese, faccio un po' dalle ligure alle pontine, però ci sono le colline,
04:12perché il Piemonte ha questo sistema di colline, e lì le salite ci sono, e come? E per far sì che
04:17sia effettivamente per tutti, ecco che la e-bike è un compromesso secondo me accettabile. E tu
04:24sostieni anche l'utilizzo del treno, cioè si arriva all'inizio dell'anello con il treno,
04:31possibilmente col treno, poi in bicicletta si fa tutto il percorso e si torna a casa in treno?
04:36E qui tocchi un argomento molto critico, perché il treno secondo me, bici più treno, è un'alleanza
04:42di fatto, dopodiché questi treni spesso sono diventati rami secchi. Io sono molto critico
04:50con trasformare le ferrovie, come si fa spesso adesso, in piste ciclabili. No, già ricreare le
04:56ferrovie e il treno, poi io mi sono occupato anche molto per il lavoro del progetto Vento,
05:04e lì dialogando con il professor Pileri questa cosa del treno, veniva molto fuori come un elemento
05:11di grande criticità. Però io ho cercato di scegliere nella gran parte dei casi laddove
05:17c'è una stazione, di scegliere luoghi in cui si può arrivare col treno. Tu hai fatto questi 62
05:23itinerari, come bicicletta elettrica, bicicletta muscolare, mountain bike, corsa, passeggio,
05:31gravel? No, mountain bike no, e neanche bici da corsa, perché qui si parla di una bici tenendo
05:38il capo alto, non si guarda la ruota davanti, ma si guarda intorno, e quindi una bicicletta con
05:46il manubrio alto. Ho utilizzato neanche la mountain bike, perché in gran parte non si va mai su
05:53sentieri e preferibilmente lo sterrato sì, ma deve essere un buon sterrato che ti permette di pedalare,
06:00e anche bici assistita, come dicevo prima, perché per evitare le strade trafficate con questa scelta
06:11per cui ho fatto più volte gli itinerari per cercare proprio i passaggi privi o comunque con
06:17pochissimo traffico, spesso si è dovuto andare su pendenze notevoli, e ecco che allora la bicicletta
06:26e la testa assistita sì, io l'ho utilizzata, anche perché molti itinerari io poi li ho fatti creando
06:33anche itinerari di più giorni, perché collegandoli, questo è possibile, ecco che viaggiare con le sacche
06:39e il peso dietro diventa difficile con la muscolare. Parlavi di treni, parlavi di stazioni
06:49ferroviarie, ma proprio di ferrovie, però nel libro si parla, ed è uno degli elogi più particolari,
06:53così cominciamo ad entrare, io ho scelto gli itinerari, gli elogi anzi, perché anche questa
07:00parola ripeto è molto bella, che mi hanno colpito maggiormente, elogio del passaggio a livello sulla
07:06provinciale Buronzina, sulla Buronzina tu scrivi, si può fare l'esperienza dello spazio e del tempo,
07:12dimenticandoci della velocità, l'esperienza si dilata se si ha la fortuna di trovare chiuso
07:20il passaggio a livello della linea locale Bella Novara, quindi elogio a un passaggio a livello
07:25chiuso. Sì, un po' paradossale, ma apparentemente paradossale perché io ho trovato il passaggio a
07:32livello chiuso, percorrendo quella provinciale dove non passa più trattore che auto, poi anche
07:38il nome mi piace, Buronzina, da Buronzo, e ho avuto anch'io l'istinto, come tutti i ciclisti,
07:46di passare sotto. Un tempo, adesso fioccano multe non solo. Sì, ma quella è una ferrovia talmente
07:52fuori dal mondo che uno aggira, e invece siccome era una giornata di ottobre veramente perfetta
07:59come temperatura, c'è il Monte Rosa sull'orizzonte, ho detto, ma perché io devo fare questa cosa? Io sto
08:05qui, aspetto il treno. Ho consultato anche un po' l'orario, ho visto che ne passava uno ogni
08:10mezz'ora e aspettiamo questa cosa. E allora sono stato lì, in questa via di mezzo, geograficamente
08:17fra le risaie e le baragge, con gli aironi intorno, ed è stata una bella esperienza,
08:24ecco, insomma. E allora ho detto, ma se trovi il passaggio livello aperto, perché per lo più
08:29aperto tu aspetta comunque, che il treno tanto arriva e lo vedi passare. Poi li mi sono collegato
08:36Buccini, la locomotiva, eccetera. C'è tanta musica, infatti voglio affrontare questo tema,
08:42tu citi la locomotiva di Buccini, tra gli elogi metti anche il museo Tenco. Io però ti dico la
08:49verità, mentre leggevo questi elogi di Piemonte, ho preferito un altro grande piemontese, che secondo
08:56me è il cantautore e paroliere che ha raccontato meglio il mondo della bicicletta, che è Paolo
09:00Conte. Sì, lo so. Però tu inserisci il museo Tenco, dove merita andare, perché Tenco era un
09:06cantautore sui pedali. Certo, lui con l'amico di Andrè pedalavano, almeno questo è letto,
09:13e lì dove ha sepolto lui, nel Monferrato, c'è questo museo che io ho scoperto, visitabile non
09:23sempre, perché poi è proprio una roba piccola in un comune, e allora siccome quella è una
09:28zona pedalabile molto bella in Monferrato, perché la ricerca di questi luoghi di elogi in realtà ha
09:36seguito due strade, se posso dirlo. A volte sono partito dall'itinerario e nell'itinerario ho
09:44cercato un elemento da elogiare. A volte sono partito dall'elemento e ho costruito l'itinerario,
09:51insomma, per cui a volte ci sono andato più volte proprio per quello. Quindi ci sono queste due
09:57anime, no? O si parte dal percorso, oppure dalla scelta del passaggio a livello, o del museo,
10:03o anche di una panchina, perché si elogia anche una panchina che tu dici è nata prima,
10:07la panchina della sedia. È vero, perché ho consultato un libro, che deve essere molto
10:12simpatico, non l'ho letto, l'ho solo utilizzato, dove c'è la storia della panchina. Beh,
10:17lì c'è un elemento di polemica molto piemontese, non so se anche da voi in Toscana è così,
10:23di questo virus delle grandi panchine, che ormai dilagano soprattutto nelle colline,
10:29e che se all'inizio erano un elemento originale, alla fine sono diventato,
10:34secondo me, un elemento di svilimento del territorio, perché poi quando sono già 300,
10:40insomma, infatti un mio amico sindaco ha detto guarda tu non metterla, e usa il fatto che non
10:45c'è la grande panchina come elemento di distinzione. Quindi tu elogi la panchina singola,
10:50la panchina che si affaccia su un panorama, la panchina che ti fa sentire a contatto con
10:59l'ambiente circostante, ma anche un po' con te stesso. Ci si dà il tempo di prendere il tempo,
11:05che è una frase bellissima, in realtà in quell'elogio in Val Borbera, siamo in Appennino
11:11piemontese, perché Piemonte è anche l'Appennino, c'era un altro elemento da elogiare, che è una
11:17stele che ricorda un episodio della resistenza, insomma, dei partigiani, e poi facendo questo
11:25annello sono arrivato su questo crinale tra la Val Borbera e la Val Curone, in una giornata di
11:30giugno splendida, su questa strada di crinale molto panoramica, era circa mezzogiorno,
11:36c'è uno gli viene anche fame, vediamo questa panchina poco discosta, beh fermiamoci qui,
11:41siamo fermati lì e siamo stati lì un'ora a bearci di questo paesaggio, ed era una panchina
11:47assolutamente normale, si è elogiata la normalità. Bella anche questa di frasi,
11:54tu hai detto mezzogiorno, la luce, sono itinerari che vanno percorsi a determinate ore del giorno,
12:04ma anche in determinate stagioni, perché ho notato soprattutto la presenza anche di un
12:11connubio tra l'itinerario, l'ambiente che per l'appunto circonda l'itinerario nel quale è
12:18immerso, ma anche proprio il momento per godersi determinate cose, come ad esempio la migrazione
12:24dei ragni, che è un itinerario che sinceramente avrei preso la bicicletta e sarei subito andato,
12:29poi mi sono ricordato che non era però la stagione adatta, quindi me lo sono segnato per la prossima
12:35volta. Che cos'è questa migrazione dei ragni, che si può ammirare pedalando in un determinato luogo?
12:40Si può ammirare in determinate condizioni, bisogna andare in una mattinata fredda, che spesso in
12:48pianura capita, spesso in pianura è più freddo che in montagna, l'umidità notturna crea la brina,
12:54un velo di brina sulle stoppie del riso, quindi è un itinerario che è nelle risaie, e siccome questi
13:02ragni, adesso non mi ricordo il termine scientifico di questo ragno, perché poi è un nome scientifico
13:07e come sempre sono complicati, si sposta per decine di chilometri e tesse questa tela, che di giorno
13:15non si vede, perché poi non si vede se uno va lì con le mani e la trova, però questo velo di brina
13:21di notte col sole radente dell'alba crea questa texture bellissima insomma, non è la stagione
13:31perfetta per pedalare, perché all'alba sotto zero, però insomma è così, ci si veste, va bene,
13:37ce la si vede un po' in tutte le zone risicole, quindi Vercellese, Novarese, anche Pavese,
13:43ed è anche questo collegato a un itinerario in quelle zone. Esatto, infatti per chi volesse
13:50esplorarlo c'è proprio l'itinerario, anche con i consigli di viaggio, il fenomeno di migrazione
13:55dei ragni si osserva in tutta la pianura risicola, ogni zona del Novarese e del Vercellese con
14:01stoppie di riso si presenta all'esperienza e si parte da Albano Vercellese, si torna ad Albano
14:07Vercellese, la stazione ferroviare è quella di Vercelli, quindi nel libro c'è anche il QR code,
14:12sono 26 chilometri, un dislivello praticamente infimo di 62 metri, l'unico problema è che bisogna
14:19partire la mattina con il freddo, quindi montura invernale, scaldacollo e partire.
14:26Sì, tu hai toccato Albano Vercellese, Albano Vercellese è la sede di un parco naturale,
14:32l'Ella Medelsesia, si toccano molti parchi naturali, io ho lavorato 15 anni all'estore
14:39parchi della regione dove mi occupavo di comunicazione e ovviamente c'è un occhio
14:43privilegiato a questo aspetto. Ragni ma anche rospi, molto cara all'Unione Europea e anche
14:51pipistrelli. E certo, Abbazia di Staffarda, i pipistrelli hanno quest'abitudine di svernare
15:00nei vecchi monumenti dei muri, anche alla mandria di Venaria, all'Abbazia di Staffarda c'è un nido
15:06di questo chirottero, anche qui il nome scientifico se lo cerca, ci sono i chirotterologi
15:16che si occupano della loro tutela e a Staffarda hanno preservato questo nido e per non disturbarli
15:24c'è una telecamera, uno se le vede da fuori e anche lì c'è un itinerario intorno all'Abbazia,
15:29quindi collega un elemento storico devolzionale architettonico, un elemento naturalistico.
15:35Si elogiano anche gli alberi, c'è un elogio a un bianco spino e c'è anche dell'arte perché è
15:43innegabile, c'è un certo maometto che però non è quel maometto e poi c'è un'opera d'arte a cui
15:51si è particolarmente legato. Sì, giusto, lì andiamo in montagna, è uno dei due o tre itinerari
16:02dove si va sulle montagne, in quel caso sulle Alpi, in una valle del Gran Paradiso che è la
16:08Valle Soana che è la cenerentola turistica delle cinque valli del parco perché è la più integra
16:15e la meno nota e siccome io sono stato consigliere del Parco Nazionale Gran Paradiso che due anni fa
16:22ha fatto cent'anni, nel 22 e si è messo su un comitato che ha fatto una proposta, la chiamo
16:32sovversiva perché di fatto così è, abbiamo individuato una montagna in quella valle che
16:40si chiama il Monveso di Forzo che si vede appunto pedalando nella Valle Soana e abbiamo invitato la
16:47specie Homo sapiens noi a non salire più in cima, non per un obbligo ma per un così, come forma di
16:54sensibilizzazione del limite e l'abbiamo chiamata montagna sacra, una sacralità moderna non legata
17:03a una devozione ed è un progetto che va avanti, raccogliamo le firme e adesso verrà messa anche
17:09una bacheca dal comune che insomma sostiene in parte questo progetto e ovviamente non poteva
17:16mancare un itinerario in quella valle. Ci sono anche musei, uno dedicato ai ghiacci, il Glasho
17:23Museo, perché questo libro veramente è ricco di curiosità ma anche di termini che non senti
17:30solitamente, non solo le specie di rospi, ragni o pepistrelli ma anche il Glasho Museo, che cos'è un
17:39Glasho Museo Tony? Sì, lì torniamo sulle Alpi, c'è sempre il Gran Paradiso in Valle dell'Orco dove ci
17:46sono questi invasi idroelettrici di Iran attualmente e dove ci sono delle casette,
17:51delle costruzioni e Iran ha dato la società meteorologica italiana, quella di Mercalli,
17:57per capirci, utilizzate questa cosa per fare un museo che racconti l'evoluzione o meglio
18:04l'involuzione dei ghiacciai che in quella zona ci sono, si vedono e soprattutto si vede il loro
18:09preoccupantissimo ritiro per cui uno accede, è aperto quando è aperta la strada perché è la
18:16strada che va al Colle del Nivolè, va dentro e insomma c'è un pannello espositivo, video che
18:21raccontano questa cosa ed è proprio di fianco alla strada che sale al Colle del Nivolè, per cui se
18:29uno non ha fretta si ferma, va dentro e si preoccupa. Prima accennavamo a Il Maometto che
18:35peraltro è in montagna, non poteva essere altrimenti, però non è quel Maometto ma sarebbe
18:41la contrazione di Il Meometto, non penso di averlo pronunciato bene, che è il mioometto,
18:47è un tabernacolo o qualcosa di simile? Sì esattamente, si trova a Bordone di Susa con
18:54una brevissima deviazione dal percorso, si raggiunge questo luogo che è lì un po' nascosto
19:01in un bosco e c'è questo elemento che ovviamente come spesso capita si ammanta di mito, perché è
19:08così, in realtà non è chiara l'origine per cui ci sono ipotesi, però non è collegato in effetti a
19:17Maometto, anche se lì insomma i saraceni sono arrivati come in tanti altri luoghi, però è un po'
19:24una storpiatura del Maometto, il mio piccolo uomo, una curiosità. Si elogia anche una strada
19:30provinciale 34 Palazzolo Ronsecco, la ragione non è coperta da asfalto, qua dici dominano la
19:37nostalgia, è un sentimento che pedalando ti prende spesso? Sì sì certo, nostalgia e bicicletta. Tutti
19:45i crogioli. Sono alleati, conosciamo tutte le strade bianche, senesi, sono tutelate come elemento
19:56del paesaggio e io faccio un po' quel riferimento, ci sono ancora delle provinciali, in provincia di
20:02Vercelli, che sono sterrate e purtroppo non sono tutelate come tali, mentre secondo me non
20:08sarebbe fatto, ce ne sono tre. Adesso spero che siano ancora di ghiaia e poi vabbè lì si fa un
20:15elogio al rumore della ghiaia pedalando. La colonna sonora in quel caso è quella, è la bicicletta
20:22stessa. Certo certo. C'è anche un paese che ha vissuto due volte, Cognolo, spostato e ricostruito
20:31come se fosse un Lego. Eh sì perché lì si scavava, siamo vicino a Casale, l'industria del cemento ha
20:38bisogno della marna e per trovare la marna si scavava, se non che scava oggi, scava domani,
20:44il paese ha incominciato a vedersi le crepe nei muri e perché togliavano la terra di sotto e dopo
20:51un po' si è capito che insomma era pericoloso, per cui lo si è ricostruito e questa ricostruzione è
20:59Cognolo nuovo e di Cognolo vecchio si vedono ormai le mura cadenti in mezzo. Lì siamo di nuovo nel
21:07Monferrato alle porte di Casale appunto e anche questo è un elemento di curiosità. Appunto la
21:15curiosità mi sembra sia necessaria per un esploratore a pedali per fare uno di questi o più di questi o
21:22tutti questi 62 itinerari? Tutti tutti. Anzi più volte mi raccomando, una volta fatti poi li fate
21:28al contrario. Ci sono anche tre itinerari che sono solo online perché non ci stavano più.
21:33Le bonus track. Le bonus track li trova perché col QR code il collega li trova. Quindi bisogna
21:40farli. Poi come nei vecchi videogiochi delle corse in macchina vengono sbloccati quelli al contrario,
21:46quindi dall'altro verso. E le altre caratteristiche che secondo te deve avere un esploratore a pedali
21:52oltre alla curiosità e a un moderato allenamento e predisposizione alla bicicletta? Beh,
22:00oggi sappiamo tutti che la tutela dell'ambiente e del paesaggio sono elementi fondamentali,
22:09però per impegnarsi nella tutela bisogna un po' affezionarsi dei luoghi e ci si affeziona
22:16se si li conosce. Quindi il libro vuole essere anche un invito alla conoscenza e di conseguenza
22:23la tutela dei luoghi e quindi la filosofia di fondo poi è anche quella. E per far questo,
22:32cioè io ho anche una vecchia bici da corsa e capisco l'adrenalina della velocità, figuriamoci,
22:39ci mancherebbe, però qui è anche un elogio della lentezza. Infatti c'è un elogio dove si
22:46elogia la mancanza di elementi tecnologici. Guarda, è proprio quello l'elogio che volevo
22:51leggere in chiusura di questa puntata di Ciclostile perché è un elogio un po' decadente e sovversivo,
22:58generato dal bivio presso il piccolo santuario della Beata Vergine Consolatrice ai margini
23:03dell'abitato di Levone. Pronuncia corretta, giusto Tony? Bene, grazie, il mio professore
23:09di piemontese. Si va a destra o a sinistra? L'orientamento politico non c'entra, si può
23:14decidere in base alla direzione della brezza, alla posizione delle ombre, al nostro umore. Se
23:19si è in due ci si può anche dividere, che tanto tutte le strade portano a Bigellonare,
23:25in quel lembo di campagna pedemontana, solidale al torrente Malone, fresco di uscita dalla sua
23:31valle, campagna gentile, accogliente, non ancora industriale. Bigellonando prima o poi il Malone
23:38lo si attraversa e il ponte è un'occasione di sosta necessaria per seguire il torrente e salire
23:43con lo sguardo sul Montesoglio, la sua tondeggiante sommità è un riferimento importante. Il presente
23:50vuole essere anche un elogio alla mancanza di GPS e perché no, esageriamo, alla mancanza di mappa
23:56cartacea e del contabattiti e del contarespiri e del contapedalate, del contacurve, del contatutto,
24:03perché alla fine non conta più l'intorno e i dettagli ci sfuggono, come ci sfugge il tempo,
24:08che possiamo, che passiamo a fissare rapiti gli aggeggi digitali attaccati al manubrio della
24:15bicicletta. Elogi di Piemonte, 62 itinerari per esploratori a pedali, edito da Atene del
24:22Canavese, scritto da Tony Fanina, che ringrazio di essere stato qua con me a questa puntata di
24:28Ciclostime, grazie Tony. Grazie molte, davvero. Grazie a tutti voi e come sempre, buona lettura.