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Le meraviglie e i segreti di Cisterna di Latina, la città pontina che racchiude nei propri territori alcune meraviglie assolute come il Palazzo Caetani e la spettacolare Oasi di Ninfa, un luogo incantato che sembra uscito da un libro di favole.

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Trascrizione
00:00:00Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:00:30Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:01:00Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:01:30Benvenuti, benvenuti su Polis, il racconto dei territori.
00:01:41Oggi stiamo facendo un viaggio virtuale a Cisterna di Latina, un luogo ricco di sorprese,
00:01:49ricco di meraviglie, abbiamo visto Palazzo Caetani, abbiamo visto gli scavi archeologici
00:01:56e forse però il luogo più famoso nel mondo e anche il più affascinante è senz'altro
00:02:06l'oasi di Ninfa.
00:02:36Queste sacra, queste sacra, queste sacra antica piazza
00:02:56Sono i voci di bel semplice, sono i voci del semplice
00:03:12Il vento, il vento, il vento è un fiore senza nuve, senza paura
00:03:38Un luogo carico di suggestione fra meraviglie della natura e ruderi medievali, un luogo
00:03:47che è gestito dalla Fondazione Caetani e il presidente della Fondazione Caetani, Massimo
00:03:56Amodio, ci ha lasciato una video intervista realizzata da Daniele Vicario che andiamo
00:04:05ora a vedere.
00:04:08Ninfa si trova nel territorio del Comune di Cisterna, è una delle bellezze in realtà
00:04:17più importanti di questo territorio, ma più importante forse a livello di attrattore
00:04:21culturale.
00:04:22Sì, da un punto di vista amministrativo Ninfa appartiene e anche storicamente appartiene
00:04:27al territorio amministrato nel Comune di Cisterna e i legami sono ancora più forti
00:04:33di una semplice perimetrazione geografica.
00:04:38L'amministrazione comunale di Cisterna ha uno spazio culturale molto importante all'interno
00:04:44di Palazzo Caetani, a Cisterna ovviamente, segno dell'antica presenza della famiglia
00:04:50su questo territorio e il nostro giardino, il nostro monumento naturale ricade all'interno
00:04:55del Comune.
00:04:56Tuttavia, naturalmente, nonostante sia evidente un rapporto privilegiato con l'amministrazione
00:05:03comunale di Cisterna, il giardino storico di Ninfa e l'intero monumento naturale sono
00:05:08un patrimonio che non esito a definire universale.
00:05:11Se dovessi descrivere con una così battuta, con una frase questo luogo, come lo descriverebbe?
00:05:16Il nostro giardino storico è molto noto anche a livello internazionale, è un luogo di
00:05:21lì, è un paradiso in terra, è un luogo dell'anima, è difficile trovare una definizione
00:05:27sintetica.
00:05:28Certamente, e io sono assolutamente consapevole e certo di questo, rappresenta per i cittadini,
00:05:36per la comunità di Cisterna di Latina, un orgoglio e un valto poter raffermare che il
00:05:42giardino di Ninfa è nel territorio del Comune di Cisterna.
00:05:45Da un punto di vista della notorietà internazionale, Ninfa è conosciuto come un giardino informale,
00:05:52un giardino romantico che viene realizzato a partire dagli anni venti del secolo scorso
00:05:59all'interno di un'antica città medievale, delle rovine di un'antica città medievale.
00:06:04Questo è un'acqua particolare del giardino di Ninfa che ha visto anche rilanciata ulteriormente
00:06:10la collaborazione tra la Fondazione Gaetane e gli enti locali, anche con il Comune di Cisterna.
00:06:14Perché è un anno particolare?
00:06:16È un anno particolare perché è un anno che vedrà il 2024 e i primi del 2025 il compimento
00:06:22di un importante progetto, che è un investimento PNRR sul bando parchi e giardini storici,
00:06:28grazie al quale, e anche grazie alla fattiva collaborazione con le istituzioni dello Stato,
00:06:35con il MIC in particolare, siamo in prossimità dell'ultimazione dei lavori,
00:06:42stiamo riuscendo a migliorare e aumentare e ampliare l'offerta culturale del giardino.
00:06:47All'interno di questo progetto una voce importante, una voce significativa è rappresentata
00:06:53dal rafforzamento dei legami con le realtà territoriali, in primis naturalmente con le
00:06:59amministrazioni del territorio in cui noi ricadiamo e quindi noi contiamo attraverso
00:07:05una serie di rapporti, protocolli di intesa, convenzioni, di potenziare ancor di più
00:07:13il già forte legame con le istituzioni che si occupano della gestione del territorio
00:07:18e soprattutto direi con le comunità.
00:07:20Il 2025 sarà comunque un anno di grandi novità, un aumento dell'offerta culturale,
00:07:24insomma tantissime iniziative.
00:07:26Sì, prevediamo questo, noi abbiamo, ripeto, nei prossimi mesi completeremo questo progetto
00:07:34e questo aprirà un nuovo scenario di visita all'interno del monumento naturale Giardino di Ninfa.
00:07:45Il Giardino di Ninfa si rinnova, andiamo a scoprire insieme la sua storia,
00:07:53come è nato questo giardino meraviglioso, lo facciamo grazie a un video realizzato agli
00:08:00amici di Discover Agropontino.
00:08:08Un quadro vivente, un dipinto che respira, un sogno diventato realtà.
00:08:16Ninfa è come un quadro di Lelia Caetani, pittrice e sognatrice, che ha preso vita.
00:08:22La storia di Ninfa è breve ma intensa.
00:08:24La cittadina nasce intorno ad una torre posta a guardia di una sorgente e della strada pedemontana
00:08:30che da Roma scorreva fino a Terracina, ai piedi dei Montilepini.
00:08:39Al momento del suo apice, nel 1159, Ninfa ospitò Papa Alessandro III, che qui venne consacrato.
00:08:46In segno di gratitudine, il pontefice decise di dedicare le chiese della città agli stessi
00:08:51santi della capitale.
00:08:53Per un breve periodo, Ninfa, nata sulle rive di un fiume, fu una piccola Roma.
00:09:17Ninfa venne distrutta nel 1381, nel corso di una guerra tra i due rami della famiglia Caetani
00:09:23per alcune dispute interne.
00:09:25Dopo di allora rimasero soltanto alcune capanne di contadini che lavoravano le campagne circostanti,
00:09:30con la palude che piano piano la divorava e che portava con sé anche la malaria.
00:09:37Fino a che i Caetani non decisero di trasformare i ruderi di questa città in un giardino,
00:09:42un'opera intelligentissima di recupero e valorizzazione di un sito archeologico
00:09:47di una modernità incredibile.
00:09:52La staffetta cominciò nel 1920, quando la città di Ninfa,
00:09:56con la città di Terracina e la città di Ninfa,
00:10:02La staffetta cominciò nel 1920 con Gelasio,
00:10:07che iniziò la bonifica del sito insieme a sua madre, Ada Wilbram.
00:10:11Poi continuò con Roffredo e con sua moglie, Marguerite Ciapin.
00:10:16Terminò poi con Lelia Caetani, l'ultima della famiglia.
00:10:19Ecco, il giardino che vediamo oggi, il progetto del giardino che vediamo oggi,
00:10:23è proprio di Lelia e la sua visione.
00:10:27Ogni zona del giardino è studiata per accendersi in stagioni diverse
00:10:31ed in base all'umidità o alla temperatura relativa
00:10:34sono state scelte le piante più adeguate.
00:10:37Qui le piante crescono a velocità doppia
00:10:40per via dei terreni fertili e dell'abbondanza di acqua.
00:10:44L'acqua è l'elemento più affascinante e potente del giardino.
00:10:48Viaggia sui canali, nel fiume, nelle fontane
00:10:51o sorge dal terreno creando laghetti,
00:10:53quando meno te lo aspetti.
00:10:56L'acqua.
00:10:58Ninfa è simbolo anche di questo perché da qui parte
00:11:01una delle sorgenti più importanti della pianura pontina.
00:11:05Il fiume Ninfa irriga i campi e disseta gli uomini,
00:11:08trasporta la vita.
00:11:10Ed è proprio attraverso il Ninfa che gli agricoltori storici
00:11:13di questa zona misurano le stagioni.
00:11:15Il Ninfa è pieno, il Ninfa è in secca.
00:11:18E il simbolo è l'acqua.
00:11:22È il simbolo della memoria storica e della vita di questa zona.
00:11:35Ed è ancora più importante da questo punto di vista
00:11:38lo sguardo rivolto al futuro che ci offre l'area di Pantanello.
00:11:42Qui si è scelto di dare sfogo al fiume,
00:11:45lasciandogli allagare un pezzo di pianura
00:11:47per provare a riportare la vita.
00:11:50Uccelli, insetti, mammiferi, pesci.
00:11:53In una zona che per secoli era stata solo coltivata.
00:11:56Spesso ci chiediamo
00:11:58quanto ci impiegherebbe la terra a tornare sana
00:12:00se gli uomini la lasciassero in pace?
00:12:03Beh, la risposta è qui, a Pantanello, ed è
00:12:06poco.
00:12:08Ricordiamocelo quando parliamo del nostro ruolo nel mondo.
00:12:12Quando parliamo di dover proteggere la natura.
00:12:15In realtà dovremmo solo pensare a salvare noi stessi.
00:12:35I giardini di Ninfa, un luogo che sembra uscito da un libro di favole.
00:12:41Se continueremo il nostro viaggio virtuale
00:12:44all'interno di quell'oasi naturale
00:12:47lo faremo fra poco.
00:12:49Solo pochi secondi di pubblicità
00:12:51e poi ritorneremo qui su Polis.
00:13:11Polis, Italia
00:13:41Polis, Italia
00:14:11Polis, Italia
00:14:42Polis, Italia
00:15:04Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori.
00:15:08Oggi stiamo facendo un viaggio virtuale
00:15:11all'interno del giardino di Ninfa,
00:15:14Cisterna di Latina.
00:15:16Un luogo che, come dicevo prima,
00:15:18sembra veramente uscito da un libro di favole.
00:15:23Un luogo che viene gestito dalla Fondazione Caetani.
00:15:28Abbiamo sentito prima del break pubblicitario
00:15:31della prima parte della nostra trasmissione
00:15:34Massimo Amodio, che è il Presidente
00:15:37della Fondazione Caetani,
00:15:39parlare di alcuni progetti di riqualificazione,
00:15:42di trasformazione del giardino di Ninfa
00:15:46legati al PNRR.
00:15:48Di che si tratta nel dettaglio?
00:15:51Andiamolo a scoprire insieme
00:15:53e insieme anche a Massimo Amodio.
00:15:58Sembra quasi concertato con la vita
00:16:01e la storia del giardino
00:16:03questo momento particolarmente importante
00:16:05legato al PNRR.
00:16:08Il giardino oramai è di una certa età,
00:16:12è un giardino che ha più di 100 anni,
00:16:15è un giardino molto ben conosciuto
00:16:17a livello internazionale
00:16:19e la Fondazione ritiene che sia fondamentale
00:16:21un rinnovamento dell'offerta culturale
00:16:23che il giardino è in grado di porre sul campo.
00:16:26In questa situazione il PNRR,
00:16:29con il bando che ha finanziato
00:16:31interventi sui parchi e giardini storici,
00:16:34è un momento particolarmente importante
00:16:37e quindi coincide con una necessità
00:16:39sia di carattere culturale
00:16:41sia di carattere strutturale
00:16:43di intervenire in questa fase
00:16:45della vita del giardino.
00:16:47Il progetto che la Fondazione Caetani
00:16:49ha presentato sul bando PNRR,
00:16:51parchi e giardini storici,
00:16:53è un progetto la cui validità
00:16:56sta proprio nella composizione
00:16:59di diversi elementi.
00:17:01Ce n'è uno però che sicuramente
00:17:03ha una valenza e un'importanza superiore
00:17:06ed è il tema della tutela, salvaguardia
00:17:10e valorizzazione della risorsa idrica.
00:17:12Il nostro lago nasce da sorgenti
00:17:15che sono sul suo fondo,
00:17:16sorgenti sulla quali,
00:17:18dà origine al fiume
00:17:20che è a tutti gli effetti un emissario del lago,
00:17:22il fiume sostiene il giardino
00:17:24e infine, ultimo ma non ultimo
00:17:26in senso di importanza,
00:17:27ultimo cronologicamente,
00:17:28dà vita al parco di Pantanello.
00:17:30Quindi, come capite,
00:17:31l'acqua è l'elemento unificatore
00:17:33e nell'ambito delle diverse
00:17:35e complesse attività del PNRR,
00:17:37del progetto finanziato dal PNRR
00:17:41e dalla Fondazione stessa,
00:17:42l'acqua ha un ruolo particolare.
00:17:44Da un lato cerchiamo di costruire
00:17:47un sistema di irrigazione
00:17:48del nuovo Ortus Conclusus Smart,
00:17:51intelligente,
00:17:52in grado di capire le esigenze delle piante
00:17:55e quindi dosare l'acqua se,
00:17:57quando e quanta ne occorre.
00:17:59Dall'altro c'è la realizzazione
00:18:01di un sistema di monitoraggio
00:18:02molto importante,
00:18:03perché la conoscenza
00:18:05dello stato di quantità e di qualità
00:18:07della risorsa idrica è fondamentale.
00:18:09E infine, ma anche in questo caso
00:18:11ultima ma non ultima,
00:18:13la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica.
00:18:16Come vedete qui siamo accanto
00:18:17ai nostri mulini del 1100, del 1200
00:18:20e nell'edificio di fronte a me
00:18:22c'è la centrale idroelettrica
00:18:24realizzata da Gelasio Caetani
00:18:25ed accesa nel 1908.
00:18:27Una macchina bellissima,
00:18:28straordinaria,
00:18:29che verrà musealizzata,
00:18:31ma accanto ne realizzeremo una nuova,
00:18:33ovviamente più efficiente,
00:18:35più moderna,
00:18:36più in grado di,
00:18:37ancora una volta,
00:18:38valorizzare la risorsa idrica
00:18:40anche in un momento di crisi
00:18:41come quest'anno stiamo vivendo.
00:18:48Mi chiedete di fare un gioco,
00:18:50divertente per la verità,
00:18:51quello di associare
00:18:52le quattro parole chiavi
00:18:53contenute nel titolo del progetto
00:18:57a qualche elemento presente
00:18:59nel nostro luogo
00:19:00che le enfatizzi.
00:19:02La prima che mi viene in mente
00:19:03è sicuramente sostenibilità.
00:19:06Il luogo in cui ci troviamo,
00:19:07alle mie spalle c'è l'edificio
00:19:09che contiene l'antica centrale idroelettrica,
00:19:11è certamente rappresentativo
00:19:13della sostenibilità.
00:19:14Alla nostra destra
00:19:16abbiamo i mulini del 1100,
00:19:18qui la centrale idroelettrica
00:19:19in funzione dal 1908
00:19:21che verrà sostituita
00:19:23da una nuova centrale più efficiente.
00:19:25Bene, quindi possiamo dire
00:19:26che in questo luogo
00:19:27si produce energia
00:19:28da fonti rinnovabili
00:19:29da mille anni.
00:19:30Non sono molti i luoghi
00:19:31dove questo può essere affermato
00:19:34e certamente è un esempio
00:19:35di sostenibilità.
00:19:37La memoria è il secondo termine
00:19:40al quale noi siamo particolarmente legati.
00:19:43Qui c'è il municipio,
00:19:45l'edificio rappresentativo
00:19:47di questo luogo
00:19:48del giardino di Ninfa
00:19:50che fu restaurato
00:19:51da Gelasio Caetani
00:19:52sempre ai primi del Novecento
00:19:54e per noi è fondamentale
00:19:56collegare il nostro agire
00:19:57alla memoria,
00:19:58alla memoria della famiglia Caetani,
00:19:59alla storia millenaria
00:20:01della famiglia Caetani
00:20:02e alla lungimiranza
00:20:04delle ultime generazioni dei Caetani.
00:20:06L'altra parola,
00:20:08l'altro termine
00:20:09che mi viene in mente
00:20:10per completare il gioco
00:20:11che mi è stato proposto
00:20:12è resilienza.
00:20:13Sappiamo bene cosa vuol dire resilienza
00:20:15e il nostro luogo ne è pregno
00:20:17perché la nostra capacità
00:20:20di reagire ai mutamenti climatici
00:20:22che in questo momento,
00:20:23in questo periodo storico
00:20:24e intendo in questi decenni
00:20:26non in queste ore
00:20:27stanno intervenendo
00:20:29dimostrano che
00:20:30la resilienza
00:20:31dei nostri sistemi ambientali
00:20:32in particolare
00:20:33il lago,
00:20:34il fiume,
00:20:35il giardino
00:20:36e il parco di Pantanello
00:20:38è un elemento
00:20:40di particolare rilievo.
00:20:42Vediamo l'acqua che scorre
00:20:44ma non sempre scorre
00:20:46in quantità adeguata
00:20:47e il progetto
00:20:49mira anche a questo,
00:20:51il progetto PNRR
00:20:52tra i vari focus
00:20:53a quello di
00:20:54aumentare la resilienza
00:20:55del nostro luogo.
00:20:57L'ultima parola
00:20:58è la più semplice
00:20:59da trattare per me
00:21:00perché è il passato.
00:21:01Noi abbiamo
00:21:03una storia molto profonda
00:21:05con radici profondissime
00:21:06nel passato.
00:21:07La famiglia Caetani
00:21:08ha oltre 1000 anni di storia.
00:21:10La città di Ninfa
00:21:11è ancora molto più antica.
00:21:13Il giardino
00:21:14ha 100 anni di storia
00:21:16e la fondazione
00:21:17più di 50 anni di vita
00:21:18essendo stata istituita
00:21:19da Donna Lelia Caetani
00:21:20nel 1972.
00:21:22Per noi il passato
00:21:23è quindi
00:21:24un punto di riferimento
00:21:26al quale ancorarci
00:21:27per proiettarci nel futuro
00:21:28ed è questo lo scopo
00:21:29del progetto PNRR
00:21:31che stiamo mettendo sul campo.
00:21:40Sicuramente
00:21:41in un lavoro del genere
00:21:43dove tutto nasce
00:21:44dalla commissione
00:21:45dal rapporto simbiotico
00:21:46di più componenti
00:21:48così vengono definite
00:21:49all'interno di questo progetto
00:21:52la complessità
00:21:54la parte più complicata
00:21:55è proprio
00:21:56mettere in relazione
00:21:58queste componenti
00:21:59farle dialogare
00:22:01non entrare in conflitto
00:22:03sia in fase proprio esecutiva
00:22:05anche proprio
00:22:06dal punto di vista pratico
00:22:08e anche poi
00:22:10in un'ottica futura
00:22:11della valorizzazione
00:22:12di tutta quest'area
00:22:13perché andando poi
00:22:15a restaurare
00:22:16e valorizzare
00:22:17ogni singolo elemento
00:22:18che sia architettonico
00:22:19che sia botanico
00:22:21il tutto poi deve convivere
00:22:24il tutto poi deve collaborare
00:22:26e deve soprattutto
00:22:28permettere una valorizzazione
00:22:29di un sistema
00:22:30così articolato
00:22:31nel tempo
00:22:32quindi il nostro compito
00:22:33è semplicemente quello
00:22:34di rallentare il degrado
00:22:37ridurre le criticità
00:22:39e permettere a tutto questo
00:22:40di continuare
00:22:41a vivere nel tempo.
00:22:48Continuare a vivere nel tempo
00:22:51non a caso
00:22:52quella del giardino di Ninfa
00:22:56è una storia
00:22:57che da mille anni
00:22:59come abbiamo sentito
00:23:00si rinnova
00:23:02è una storia
00:23:03che si rinnova anche
00:23:05il tema dell'intervento
00:23:07che ora andiamo a sentire.
00:23:09Qui di dietro
00:23:10ci sono monumenti
00:23:11questa è una chiesa
00:23:12la c'è un'altra
00:23:13qui ci sono
00:23:14i monumenti
00:23:15qui c'è una chiesa
00:23:16la c'è un'altra
00:23:17qui ci sono delle torri
00:23:18quanti secoli
00:23:20quanta gente
00:23:22che ha vissuto qui
00:23:23quante vicende
00:23:25e da quell'abbandono
00:23:27è nato un paradiso
00:23:29questo è l'Eden
00:23:31l'Eden dove
00:23:32c'è il riscatto
00:23:34sugli eccidi
00:23:36che ci sono le guerre
00:23:37che ci sono state nel passato
00:23:39ma nel modo più
00:23:40dove siamo qui
00:23:41in questo momento
00:23:42cantano gli uccelli
00:23:43le cicale
00:23:44è un luogo di gioia
00:23:45quindi è la storia
00:23:47che si rinnova
00:23:49che ha di nuovo
00:23:51propositiva
00:23:53come era la città
00:23:54i monumenti un tempo
00:23:55finché non è stato distrutto
00:23:57ma la maniera
00:23:59di farlo attraverso
00:24:00il linguaggio dei fiori
00:24:02la comunicazione della natura
00:24:03che ci sta dicendo
00:24:05che è un luogo benedetto
00:24:07benedetto dalla storia
00:24:09e dall'io
00:24:10allora credo che
00:24:11questo progetto
00:24:13che richiude
00:24:15tutta questa visione
00:24:17generale sia la risposta
00:24:19migliore che noi potevamo dare
00:24:21per quello che si sta facendo
00:24:29avete sentito l'emozione
00:24:31nelle parole
00:24:33di quest'ultimo intervento
00:24:35credo che sia l'emozione
00:24:37che coglie chiunque
00:24:39vada a visitare il giardino
00:24:41di Ninfo
00:24:43un giardino non soltanto che si rinnova
00:24:45rispetto alla storia
00:24:47ma si rinnova di stagione
00:24:49in stagione
00:24:51e ogni stagione ha la sua
00:24:53particolarità
00:24:55e ogni stagione è meravigliosa
00:24:57all'interno di quel luogo
00:24:59incantato che sembra veramente
00:25:01inventato mentre invece
00:25:03è una realtà all'interno
00:25:05del comune, del territorio
00:25:07di Cisterna
00:25:09continueremo insieme
00:25:11questo viaggio virtuale
00:25:13per scoprire i tanti
00:25:15segreti dell'oasi di Ninfa
00:25:17scopriremo anche altri
00:25:19segreti di quelle zone
00:25:21lo faremo insieme fra pochissimo
00:25:23solo pochi secondi
00:25:25e poi ritorniamo qui su Polis
00:25:27il racconto dei territori
00:25:39Polis, Cisterna
00:26:09Polis, Cisterna
00:26:39Polis, Cisterna
00:27:09Polis, Cisterna
00:27:11Polis, Cisterna
00:27:13Polis, Cisterna
00:27:15Polis, Cisterna
00:27:17Polis, Cisterna
00:27:19Polis, Cisterna
00:27:21Polis, Cisterna
00:27:23Polis, Cisterna
00:27:25Polis, Cisterna
00:27:27Polis, Cisterna
00:27:29Polis, Cisterna
00:27:31Polis, Cisterna
00:27:33Polis, Cisterna
00:27:35Polis, Cisterna
00:27:37Polis, Cisterna
00:27:39Polis, Cisterna
00:27:41Polis, Cisterna
00:27:43Polis, Cisterna
00:28:01Ben ritrovati, ben ritrovati
00:28:03su Polis il racconto
00:28:05territori, un racconto che oggi ci sta portando a fare un viaggio virtuale a
00:28:12Cisterna di Latina e all'interno del giardino di Ninfa, una sinfonia d'autunno
00:28:19quella che abbiamo visto nelle immagini di poco fa per dimostrarvi
00:28:25come Ninfa sia meravigliosa in qualsiasi stagione, anzi forse i colori
00:28:31dell'autunno la rendono ancora più spettacolare, ancora più incantevole
00:28:37abbiamo visto nella prima parte di questa puntata come Ninfa comunque si
00:28:44stia rinnovando, il giardino grazie al PNRR sta avviando, anzi sono già partiti
00:28:52e si stanno concludendo, dei lavori di riqualificazione, di sviluppo del giardino
00:29:00abbiamo sentito prima del break pubblicitario dalle parole di Massimo
00:29:08Amodio e dei suoi collaboratori una parte di ciò che viene, che si prospetta
00:29:16come novità per Ninfa, andiamo a sentire le altre novità.
00:29:24Il progetto è nato perché la complessità del giardino di Ninfa è
00:29:30legata alle diverse possibilità, alle diverse categorie di lavori che si
00:29:35dovevano fare, cioè lavori legati al floro vivaistico così come lavori
00:29:39all'architettura al restauro e anche a lavori legate alla parte impiantistica
00:29:44quindi diverse componenti da dover tenere da conto e questo significa poi
00:29:49anche mettere insieme professionalità molto diverse sia per quanto riguarda la
00:29:54tecnica, cioè la parte tecnica, sia per quanto riguarda le imprese operanti che
00:29:59devono essere qualificate secondo quelle che sono le prescrizioni del codice
00:30:03degli affalti e del codice dei beni culturali
00:30:07quindi si è pensato di fare qualcosa che fosse completo con lo sfondo
00:30:13della sostenibilità e lo sfondo del recupero delle acque, dell'attenzione
00:30:18al futuro perché Ninfa ha un passato importantissimo, un presente meraviglioso
00:30:24ma per vivere avrà bisogno di migliorare anche la sua offerta culturale che non
00:30:29sarà più solamente legato all'ambiente ma sarà anche legato alla
00:30:35culture diverse, anche legata all'archeologia, anche
00:30:39elevata all'architettura perché ci sono degli edifici che possono
00:30:43essere in futuro valorizzati. La fondazione ha dovuto mettere in piedi un
00:30:48tema importante di professionisti e non l'ha potuto fare scegliendo così
00:30:52liberamente ma ha dovuto seguire anche tutte le norme del codice degli affalti
00:30:56che negli ultimi due tre anni tra l'altro sono state anche modificate più volte
00:31:00quindi è stato un compito abbastanza oneroso dal punto di vista anche
00:31:05amministrativo e però si è cercato in tutti i modi di preservare la qualità
00:31:11del progetto cioè non si è pensato a bandi al massimo ribasto ma a bandi che
00:31:16avessero dentro l'offerta economicamente più vantaggiosa ma anche
00:31:19tecnicamente e le figure che abbiamo scelto che sono state scelte sono figure
00:31:25che hanno offerto diciamo anche di più di quello che era il loro compito
00:31:31istituzionale cioè le persone si sono appassionate al lavoro e lo stanno
00:31:35portando avanti nel modo possibile. Le figure che hanno lavorato al progetto
00:31:39sono ingegneri e impiantisti in modo particolare, architetti, agronomi e
00:31:46comunicatori e diciamo esperti della fondazione per esempio Bruno
00:31:52Visentini che si è occupati anche di promuovere questo progetto presso le
00:31:56scuole quindi è stato fatto un lavoro diciamo come si dice olistico che tiene
00:32:00conto di tutte le possibilità. Tutto quello che c'è a Ninfa tutto il suo
00:32:05patrimonio monumentale tutto connesso quindi il giardino con l'orto chiuso
00:32:10oggetto del progetto del PNR è una visione globale che avevano i
00:32:16caetani che noi dobbiamo preservare. Io ricordo sempre che nelle loro missive
00:32:22c'era sempre indicavano non prima il giardino ma scrivevano rovine e giardino
00:32:28di Ninfa per dire che l'aspetto monumentale è il cardine di questo luogo
00:32:35ne fa proprio costituisce l'anima di questo luogo perché qui c'è la storia sotto i
00:32:39nostri piedi ci sono i resti di chissà quanti popoli che hanno vissuto qui
00:32:44all'interno del giardino ed è ancora così vivo e perché noi lo manteniamo i
00:32:50caetani hanno cominciato creando il giardino che è la risposta migliore su
00:32:55quello che è stato un passato di tragedie perché Ninfa è stata massacrata
00:33:01il popolo è dovuto scappare quello che è riuscito a scappare ma
00:33:08come dire nella loro idea il giardino era quello che continua attraverso
00:33:12la fondazione e quello di portare la vita dove prima c'era la morte ma in
00:33:18questa maniera così come dire gloriosa possiamo dire perché qual è il modo
00:33:23migliore per mandare avanti la storia di Ninfa.
00:33:28All'interno del progetto PNRR che come sappiamo si articola in tre diciamo aree
00:33:33principali l'intervento sull'Ortus Conclusus ha una
00:33:38peculiarità sia perché il bando è proprio relativo ai parchi e giardini
00:33:42storici quindi questo rappresenta per eccellenza un giardino storico
00:33:46inoltre la peculiarità di questo giardino all'interno di quello che è
00:33:50il monumento naturale del giardino di Ninfa rappresenta una peculiarità perché
00:33:55il giardino di Ninfa lo conosciamo come un giardino all'inglese dove appunto la
00:34:01vegetazione spontanea e i ruderi vivono e convivono insieme
00:34:05qui invece la vegetazione nasce secondo un determinato impianto un determinato
00:34:11disegno un disegno del giardino che poi parallelamente coincide con quello che
00:34:16è un disegno architettonico dell'impianto planimetrico.
00:34:19L'Ortus Conclusus come lo vediamo oggi nasce proprio nella metà del 500 da la
00:34:24volontà di un cardinale proprio per rappresentare quello che è un giardino
00:34:28tipico all'italiana. Il giardino è definito se noi vediamo una foto aerea o
00:34:33un impianto planimetrico proprio da quello che è un tratto di scinta muraria
00:34:37ed è scandito in quattro aree parterre principali che sono caratterizzati poi
00:34:43da specie vegetazionali differenti. Da un punto di vista
00:34:48architettonico e scultorio quelli che sono gli elementi fondamentali oggetto
00:34:53poi del progetto di conservativo e di valorizzazione sono proprio il
00:34:58tratto di scinta muraria di cui in parte risale al 500 ma in parte abbiamo avuto
00:35:03prove che risale al tratto di scinta medievale. I due ninfei cinquecenteschi
00:35:08che si trovano in relazione in modo ortogonale su due assi principali
00:35:13quindi uno in relazione al portale e uno in relazione al castello risalente al
00:35:19tredicessimo secolo al centro di tutto fulcro di questo disegno c'è una
00:35:24vasca ottagonale che scandisce l'impianto sia architettonico che
00:35:29planimetrico di tutto il giardino quindi valorizzare conservare questo giardino
00:35:34rappresenta un punto fondamentale proprio per permettere sempre la
00:35:39conservazione e la valorizzazione di un patrimonio di tutti quindi l'obiettivo
00:35:44della fondazione è proprio quello di affiancare a quello che è diciamo il
00:35:48giardino romantico di Ninfa quello che è un giardino cinquecentesco all'italiana
00:35:53che rappresenta un valore aggiunto all'interno del monumento naturale.
00:36:03Tra le fasi di intervento di restauro conservativo del tratto di scinta
00:36:08muraria che si estende su gran parte di quello che è il giardino rinascimentale
00:36:14possiamo dire che tutti gli interventi hanno seguito una metodologia cioè sempre
00:36:19di concerto con la sovrintendenza abbiamo un approccio progettuale
00:36:23conservativo che si basa sempre sullo stato di fatto e sull'analisi di quello
00:36:26che è lo stato di fatto ovviamente quelli che sono gli
00:36:29interventi principali che mirano alla conservazione e al restauro del tratto di
00:36:33scinta muraria oggigiorno allo stato di rudere sono sicuramente le
00:36:37reintegrazioni murarie come vediamo in questo caso che sono state necessarie
00:36:41per ricostituire quella che è la stabilità strutturale della scinta
00:36:45muraria stessa ricreando quella che è una continuità strutturale ovviamente
00:36:50si garantisce quella che è una conservazione della struttura muraria
00:36:53nel tempo in questo caso per esempio possiamo vedere come questo tratto di
00:36:57scinta muraria in parte è stato reintegrato anche perché il cedimento
00:37:00strutturale era dovuto al fatto che probabilmente quello che vediamo come
00:37:05muratura esterna risalente al periodo cinquecentesco quindi contemporanea alla
00:37:11realizzazione del linfeo alle nostre spalle fu realizzato come una fodera
00:37:16appoggiata quello che era una presistenza muraria risalente all'epoca
00:37:20medievale in questo caso poi fondamentale come in tutto il resto dei
00:37:25tratti di scinta muraria è l'intervento di stuccatura sulle creste murarie
00:37:30una criticità in tutti i ruderi anche all'interno del giardino è sicuramente
00:37:34appunto il problema della infiltrazione delle acque meteoriche lungo le creste
00:37:39murarie qui abbiamo un dublice problema che viene risolto in questo modo
00:37:44stuccando, pulendo, rimuovendo il terriccio e poi ricollocando i singoli
00:37:49conci garantendo quello che è il deflusso delle acque meteoriche si
00:37:54permette sia la conservazione del tratto di scinta muraria riducendo
00:37:59l'infiltrazione che poi andrebbe a dilavare la malta ma poi si garantisce
00:38:03la conservazione di quello che è il profilo trastagliato che è tipico e
00:38:07caratteristico dei ruderi e della scinta muraria di Ninfa
00:38:20le meraviglie di Ninfa, Ninfa che lo scopriremo fra poco è anche un parco
00:38:26letterario tutto questo però lo andremo a vedere fra pochi secondi pochi
00:38:32istanti d'attesa e poi ritorneremo qui su Polis
00:38:37Polis il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:40:02Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:40:32Ninfa anche un parco letterario bentornati su Polis il racconto dei
00:41:01territori un parco letterario dicevamo oltre che un meraviglioso giardino
00:41:07oltre che un luogo di splendore e di storia con i ruderi medievali che fanno
00:41:17da scenografia all'oasi naturalistica, a Ninfa c'è un pochino di tutto ma c'è
00:41:26soprattutto tanta storia e tanta cultura e dell'aspetto storico e
00:41:30culturale tiene conto anche quel progetto di rinnovamento in cui abbiamo
00:41:35parlato nella parte precedente della nostra puntata di oggi e che andremo ad
00:41:43approfondire proprio nei suoi aspetti culturali grazie all'ultima parte del
00:41:50video realizzato da Fondazione Caetani. Una delle caratteristiche più
00:41:56interessanti del bando PNRR sui parchi e giardini storici consiste nel fatto
00:42:01che in maniera del tutto innovativa non so dire se per la prima volta ma
00:42:05certamente non è una pratica diffusa, oltre alla realizzazione degli
00:42:09interventi, dei progetti, delle attività di valorizzazione dei siti dei giardini
00:42:14storici era prevista fin dall'origine un'attività formativa e quindi un
00:42:19obbligo direi contrattuale il fatto che i giardinieri dei parchi e giardini
00:42:25storici beneficiari di finanziamenti PNRR fossero formati adeguatamente e
00:42:30ovviamente la fondazione non si è sottratta a questo obbligo, anzi è stata
00:42:33ben felice ancorché assolutamente consapevole di poter far conto su una
00:42:39squadra straordinaria, abbiamo giardinieri anche di seconda, di terza
00:42:43generazione che svolgono il loro lavoro in maniera straordinaria ma la formazione
00:42:48e l'aggiornamento continuo è per noi importante. Abbiamo quindi pensato di
00:42:52unirci, di connetterci, di collegarci con un gruppo estremamente
00:42:56qualificato di partner, tra cui l'ESEL CPT che è l'ente di formazione,
00:43:02l'Università Sapienza, anche degli operatori privati che erano previsti
00:43:06nell'attività del bando, quindi il divaio di La Salvia che è qui molto
00:43:12vicino, molto prossimo al nostro sito, particolarmente specializzato, attivando
00:43:16un corso estremamente impegnativo da un punto di vista formativo, il cui titolo è
00:43:21molto molto qualificante anche da un punto di vista curricolare, che oggi si
00:43:26trova nella fase di attività pratica, di attività operativa in giardino.
00:43:31Naturalmente i nostri giardinieri hanno tutti aderito alla partecipazione a
00:43:35questo bando correttamente, intuendo come la loro formazione fosse fondamentale
00:43:41e nello stesso tempo quasi in maniera automatica sono diventati un punto di
00:43:45riferimento per i giovani che hanno partecipato a questo corso perché
00:43:49chiaramente loro sono i giardinieri di Ninfa, loro sono coloro che da 10, 20, 30
00:43:53anni lavorano nel giardino più bello del mondo.
00:43:56Ovviamente questo corso trae origine da un finanziamento regionale che ha
00:44:01previsto l'esecuzione di corsi analoghi in tutte le cinque province della
00:44:06regione Lazio, dando modo anche per motivi di comodità territoriali, di
00:44:11facilità di accesso alle attività formative, a tutte le diciamo le province
00:44:18di poter contribuire fornendo un numero di giovani, ragazze e ragazzi
00:44:22interessati a questo bellissimo lavoro.
00:44:24È di estrema importanza quello che sta avvenendo in questo momento, è un fatto anche un po' storico
00:44:29perché di Ninfa è la prima volta che si fanno questi corsi e poi a questo
00:44:33livello di questa qualità. Ecco la preparazione dei giardinieri è
00:44:39qualcosa di fondamentale, è importante come la sua storia perché i giardinieri
00:44:45diventeranno i custodi del giardino, quelli che realmente hanno un rapporto e
00:44:51un contatto con la terra e con la parte spirituale del giardino, per cui questa
00:44:56formazione di questi bravissimi partecipanti non fa che arricchire
00:45:01questo patrimonio umano senza il quale il giardino non potrebbe proprio vivere.
00:45:09In questo momento siamo in piena attività nel giardino di Ninfa, abbiamo
00:45:15oltre ai nostri giardinieri un gruppo di persone che stanno partecipando al corso
00:45:20di formazione per parchi e giardini storici. È un corso molto importante in
00:45:27quanto è estremamente qualificato e qualificante, affrontano tematiche
00:45:32teoriche da un punto di vista di cultura, di cultura e di cultura, da un punto di
00:45:38vista storico, da un punto di vista paesaggistico, da un punto di vista di
00:45:43progettazione. Sul posto qui a Ninfa invece molti di loro fanno un'attività
00:45:49pratica, che significa che prendono direttamente contatto con la lavorazione
00:45:55e le lavorazioni che vengono fatte in un giardino come Ninfa, che sono
00:45:59lavorazioni delle piante, in questo periodo dell'anno anche irrigazioni,
00:46:04quindi si valutano quelle che sono le piante che hanno bisogno di maggiore
00:46:08quantitativi di acqua. Quindi questo corso è articolato su due aspetti, un
00:46:13aspetto teorico in cui sono formati importanti professionisti appartenenti
00:46:19sia al mondo universitario che al mondo imprenditoriale,
00:46:23l'altra parte riguarda proprio la manutenzione e coltivazione in cui
00:46:29vengono affiancati sia da formatori ma anche dagli stessi giardineri che hanno
00:46:35affrontato i problemi a Ninfa, affrontano i problemi a Ninfa tutti i giorni in un
00:46:40certo modo. Non si riesce mai ad imparare, questa è una bella frase, anche perché
00:46:44troviamo realtà diverse, ci confrontiamo, da qui possiamo migliorare tantissimo.
00:46:51Infatti c'è tanto studio e questo è importante per noi, oltre la pratica, e
00:46:57con questi nuovi collaboratori ci troviamo insomma bene e ci confrontiamo.
00:47:03Privilegio è la parola più adatta e inevitabilmente ha superato ogni
00:47:09aspettativa, non pensavo fosse così completo e approfondito sotto ogni punto
00:47:13di vista e avere a disposizione docenti d'università e appunto giardinieri
00:47:19duri decennali che comunque se svolgono lavoro nel giardino più bello del mondo
00:47:23è inevitabilmente un privilegio. L'aumento dell'offerta culturale è un
00:47:28obiettivo assolutamente prioritario nell'ambito del bando di finanziamento
00:47:33quindi per noi non è un'opzione, è un obbligo e questo avverrà poiché noi
00:47:40stiamo lavorando in tutte porzioni del nostro sito che possiamo definire nel suo
00:47:45insieme Monumento Naturale Giardino di Ninfa, stiamo lavorando in porzioni che
00:47:49al momento o non sono visitate o non lo sono mai state, quindi la realizzazione
00:47:55e l'investimento che il pubblico e noi in quanto istituzione privata abbiamo
00:48:00messo sul campo otterrà tra gli altri effetti proprio questo, si potrà pensare
00:48:05ad un percorso innovativo che affiancherà quello del vecchio giardino storico e
00:48:10che quindi consentirà Nuova Linfa in termini di offerta culturale, consentirà
00:48:15di fornire Nuova Linfa in termini di offerta culturale sia ai visitatori che
00:48:19sono già stati tante volte in giardino e noi abbiamo un tasso di replica molto
00:48:24elevato, sia a coloro che non sono mai venuti, gli forniamo una nuova scusa per
00:48:27venire, avremo un percorso concettuale che attraverso sette secoli di storia
00:48:32passa dall'Ortus Conclusus cinquecentesco a Mulini del 1200 ad una
00:48:39centrale idroelettrica del 1900 alla nuova centrale idroelettrica.
00:48:46È un progetto molto importante il progetto PNRR che mira a enfatizzare
00:48:50tutto ciò che abbiamo detto cioè la capacità di rinnovare l'offerta
00:48:54culturale del giardino, di potenziare l'offerta culturale del giardino che
00:48:58vede sul campo risorse economiche molto importanti sia provenienti dall'apparato
00:49:03pubblico ma direi non trascurabili anche quelle offerte dalla Fondazione
00:49:09Caetani che da sempre in prima persona agisce e chiaramente sono certo che
00:49:16connoterà, caratterizzerà sia il mio impegno che anche la mia emotività nei
00:49:21primi anni della mia presidenza. È già un anno e mezzo, un po' più di un anno e
00:49:25mezzo che ho l'onore di essere presidente della Fondazione Caetani, il
00:49:28progetto è avviato, i cantieri sono in fase di avanzata realizzazione ma
00:49:32certamente non è terminato e quindi ho l'impressione che i primi due tre anni
00:49:37della mia presidenza saranno fortemente connotati da queste attività.
00:49:41Devo dire non mi sento solo perché la squadra di ricercatori, di scienziati, di
00:49:46tecnici messa sul campo è notevole ma anche la Fondazione che è alle mie
00:49:51spalle con il suo comitato direttivo e il suo consiglio generale mi dà un
00:49:55supporto non non trascurabile che mi fa sentire diciamo le spalle abbastanza
00:50:00robuste per affrontare questo momento. Sono certo che resterà nella mia memoria
00:50:04per sempre, sarà un momento che anche negli anni a venire, anche quando non
00:50:08sarò più presidente della Fondazione ricorderò come un momento
00:50:11particolarmente importante perché ho la certezza che da qui
00:50:15nasca una nuova Ninfa.
00:50:25E da quel luogo incantato che è il giardino di Ninfa ci sposteremo fra
00:50:32pochissimo nel selvaggio West eppure restando sempre a Cisterna di Latina.
00:50:39La sfida fra i Butteri e Buffalo Bill, una sfida leggendaria, racconteremo tutta
00:50:47questa storia, una storia che è realmente accaduta grazie anche al
00:50:52contributo del presidente dell'associazione Butteri di Cisterna e
00:50:57dell'Agro Pontino, ma tutto questo fra pochi secondi, solo pochi secondi di
00:51:03attesa e poi ritorneremo qui su Polis, il racconto dei territori a raccontare
00:51:08Cisterna di Latina.
00:51:12Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:51:27Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:51:57Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:52:28Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:52:41Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:52:51Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:52:58Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:53:08Ben ritrovati, ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori.
00:53:13Dalle atmosfere bucoliche dell'oasi di Ninfa siamo passati al selvaggio West.
00:53:20C'è una storia che sembra uscita da un film di Sergio Leone che lega i Butteri
00:53:27di Cisterna di Latina a Buffalo Bill. Una storia leggendaria che andiamo a raccontare
00:53:36insieme a un ospite che è venuto ora a trovarci e che è il presidente dell'associazione
00:53:44dei Butteri di Cisterna e dell'Agro Pontino, Bruno Pennacchio, a cui do il benvenuto.
00:53:52Ciao Bruno. Buonasera, buonasera.
00:53:56Adesso andiamo a raccontare ai nostri telespettatori quello che è successo 100 anni fa fra i Butteri
00:54:04di Cisterna che hanno fatto fare una brutta figura a una leggenda del West come Buffalo
00:54:10Bill e lo facciamo grazie a un documentario realizzato dalla Fondazione Primoli.
00:54:27Alla fine degli anni Ottanta del secolo Diciannovesimo, finite tutte le guerre,
00:54:35sterminati tutti gli indiani, il colonnello William Frederick Cody non aveva nemmeno
00:54:4340 anni perché era nato nel 1846 ed era disoccupato. Allora pensò di riproporre queste
00:54:52sue esperienze così avventurose in uno spettacolo da portare in giro con il nome
00:55:00d'arte di Buffalo Bill.
00:55:06Questo spettacolo che si chiamava Wild World Show era fatto di quadri dei momenti salienti
00:55:14dell'epopea del West. Quindi c'era la carovana dei migranti, il furto dei cavalli, l'ultima
00:55:24battaglia del generale Guster, poi c'era il massacro di Fort Apache, altro pezzo forte,
00:55:31e poi l'assalto alla diligenza. In questa maniera nota che a Mario Verdone si inventò
00:55:39il film western. Nell'inverno del 1890 stava portando questo spettacolo in Spagna dove
00:55:50non ebbe questo successo strepitoso. Allora pensò di rifarsi venendo a Roma, preceduto
00:55:58da una campagna pubblicitaria battente, proprio martellante, per cui manifesti per tutto il
00:56:05corso dal caragna al caffè greco, botteghe piene di cappelli, di gravatta da Buffalo Bill.
00:56:12E quindi arrivò trionfalmente preceduto. Il 18 di febbraio arrivò con 28 carri ferroviari
00:56:22di materiale sbarcato a Piazza D'Armi, che sarebbe Piazza Marzini, e poi con 800 uomini
00:56:32e donne, cowboy e indiani, indiani con le penne, Sioux e Cheyenne, e accolto a Roma,
00:56:43andò addirittura a San Pietro perché andò a vedere il tedeum del Papa di ringraziamento
00:56:51il 2 di marzo per il jubileo sacerdotale, si portò tutti gli indiani a San Pietro a
00:56:58prendere la benedizione papale, e poi il 4 di marzo si esibì in questo recinto costruito
00:57:06apposta a Piazza D'Armi con mille invitati gratis e un pubblico di un certo livello
00:57:14perché il biglietto costava caro, da una lira a cinque lire, però fu un buon incasto perché
00:57:23arrivò a 18 mila lire quasi, e si diceva in giro che i bagarini che non avevano potuto
00:57:29si erano comprati anche a 50 lire, che mi pare un po' tanto, e allora la gente pur di vedere
00:57:34questo spettacolo si arrampicava addirittura sugli alberi, e alla fine del medesimo
00:57:41lui come faceva sempre, tanto non gli dava mai letta nessuno, sfidò il pubblico 500 lire
00:57:49che avesse avuto coraggio di misurarsi con uno dei suoi cavalli selvaggi, però gli andò male
00:57:55perché nel pubblico c'erano radocaetani, che dopo poco diventerà sindaco di Roma, e che
00:58:01immediatamente intuì, capì che i metodi di questa gente erano di una brutalità, di una
00:58:07brutalità inaccettabile, perché gli animali venivano trattati veramente in maniera feroce
00:58:12con mezzi proprio brutali, e allora si arrabbiò, e non solo lo accettò ma ribaltò la sfida
00:58:20e disse provate voi con uno dei nostri puletri, e allora il 5 di marzo lui fece venire 6 puletri
00:58:32dalle tenute di cisterna, li coverò nelle stalle di bottega oscura del palazzo Caetani
00:58:41e poi appunto il 5 di marzo ci fu questa sfida, i cowboy non ci fecero una bella figura perché
00:58:51non riuscirono a prendere all'accio il primo atto, prendere all'accio il puledro, non ci fu verso
00:58:58il puledro non si fece prendere all'accio, lo dovettero affrontare in quattro, bloccarlo, rovesciarlo
00:59:04per terra, legarlo in qualche modo in maniera brutale per cui si arrabbiarono i capibutteri
00:59:11e i butteri che erano presenti perché loro non erano abituati a trattare i cavalli in quella maniera
00:59:16perché i cavalli non erano uno strumento di lavoro, per loro erano un convivente, loro vivevano insieme
00:59:22stavano a cavallo tutto il giorno, ci vivevano, ci mangiavano, si riposavano col cavallo, bevevano col cavallo
00:59:28andavano a bere agli stessi fontanieri, quindi per loro non si tratta così, un compagno di lavoro
00:59:34e un convivente e allora sfidarono a loro volta e dissero adesso vi facciamo vedere noi come tommiamo i cavalli vostri
00:59:42e allora il 6 di marzo una pioggia diluviante, una folla immensa 25.000 lire di incasso, una cifra spaventosa
00:59:55il primo cavallo venne liberato, il primo puledro preso subito all'accio dai butteri, immediatamente preso all'accio
01:00:02sellato e incapecciato, il capobuttero si salì sopra e si chiamava Alfonso Ferrazza e cominciò a domarlo
01:00:10e a giostrare per domarlo, se non che il puledro inciampò, cadde e per fortuna il buttero non si fece male
01:00:19però ormai era vita, allora venne il secondo puledro e il secondo buttero che era Augusto Imperiali, aveva 25 anni
01:00:27campò moltissimo, a metà degli anni 50 ancora raccontava questa storia, la raccontò all'inviato dell'europeo
01:00:35il quale 25enne non salì, i butteri gli insellarono e incapezzarono il cavallo, lui non ci salì sopra
01:00:43saltò dalla staccionata, fece un salto sul cavallo, ci saltò in sella e cominciò a giostrare per far vedere
01:00:52così un pezzo di bravura, si piegò all'indietro, presse la cosa del cavallo e se la portò sulla testa
01:00:58dopodiché ci parlava col cavallo perché lui sapeva che è importante, il cavallo capisce, l'animale capisce quando gli parli
01:01:06e infatti lo calmò, lo calmò rapidamente, tanto lo calmò che riuscì poi a fargli fare un giro per tutte le tribune
01:01:17per far rendere omaggio alla duchessa Caetani che stava lì, a onorato Caetani che stavano lì
01:01:22e fu un trionfo, venne giù il circo dagli applausi, loro gli avevano promesso mille lire
01:01:29e comunque siccome poi a Roma tutte le cose, anche i marziani, durano tre giorni e poi perdono l'interesse
01:01:37il giorno dopo Buffonobile si raccattò tutte le sue cose, prese il trenno a termine e se ne andò a Firenze
01:01:43e non c'era nessuno a salutarlo perché non interessava più a nessuno
01:01:58Augusto Imperiali, il buttero di cisterna di Latina che sconfisse il Paese
01:02:27Bruno Pennacchio, poi ci direi meglio come andò quella storia
01:02:36e comunque la tradizione dei butteri alla cisterna è rimasta anche a distanza di oltre un secolo
01:02:43da quegli eventi, non a caso sei il Presidente di un'associazione che si chiama Butteri di Cisterna
01:02:50e dell'Agro Pontino Bruno?
01:02:53Sì, diciamo che noi cerchiamo di mantenere viva questa tradizione di questo territorio
01:03:03diciamo che facciamo del tutto per non fare dimenticare le gesta dei butteri
01:03:11figura storica, veramente Buffonobile trovò pane per i suoi denti perché pensava di trovare davanti
01:03:19della gente inesperta, ma non era così
01:03:23Ecco, forse come abbiamo sentito dal racconto l'inesperto era proprio lui
01:03:29ma parleremo ancora meglio di tutto questo, di questa vicenda e delle attività
01:03:34che ancora si svolgono a cisterna di Latina da parte dei butteri
01:03:39lo faremo fra pochissimo, solo pochi secondi di attesa, pochi istanti di pubblicità
01:03:45che ritorneremo qui su Polis, il racconto dei territori
01:04:15Andate, ecco ritorno, giorni interi ecco soffretto pure a sudar
01:04:28Acquidrini e paludito le fratte finate, lavoro duro ma ce pagano beh
01:04:36e se cazzo de zanzare non se ne so andate, si baffinieri stanno bene conci lei
01:04:45Se mandri puoi cavalli da governà e se finimo prima stasera
01:05:01ah, bevema na marivocia
01:05:07Tutto il tratto la sfida con l'americani, bufala o birra nel sbaglio oest
01:05:22mo che si so partate come parla l'Australi e Roma che ce ospita con tutte se feste
01:05:37L'eredile a destra e o cappella a sinistra, sa cara mongo minchia co cavallo dal braga
01:05:44sua cosa non se ferma, Gustarello non se guarda, affronta più che mai il singo minchia stella
01:05:52Se mandri puoi cavalli da governà e se finimo prima stasera
01:06:09ah, bevema na marivocia
01:06:23Non sembra vero ma è proprio cosi, dopo tutta sta cacciata che tememo da fa
01:06:30a Gustarello insieme e tutti li li a fatti stupi e noi andri semo vinto e stridiamo a festi già
01:06:45Si fu strisci, si arretri, hanno fatto la storia, Gustarello e tutti l'andri hanno sfatato un nemico
01:06:52sono rientrati i passi in cile e gloria, negli anni resterà anche se ormai è passato
01:07:07Se mandri puoi cavalli da governà e se finimo prima stasera
01:07:18ah, bevema na marivocia
01:07:32Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori, in quest'ultima parte della nostra puntata
01:07:41stiamo raccontando una storia che sembra quasi leggendaria, la storia dei butteri di cisterna di Latina
01:07:48che hanno sconfitto Buffalo Bill, butteri di cisterna di Latina che come abbiamo visto esistono ancora
01:07:55sono ancora in attività, infatti è qui con noi in collegamento Bruno Pennacchio
01:08:02che è il Presidente dell'Associazione dei Butteri di Latina
01:08:07Bruno dicevamo prima del break pubblicitario, ti chiedevo quali sono le attività che l'Associazione dei Butteri svolge oggi
01:08:17immagino che non ci siano più sfide con Buffalo Bill ma credo tante altre cose interessanti
01:08:24per chi volesse venire a cisterna
01:08:27Sì, diciamo che noi facciamo degli stage di montata lavoro, stage fatti con cavalli iscritti, mare e mani
01:08:38dove insegniamo l'arte del sellaggio del cavallo, l'approfondimento di come si gestisce un cavallo
01:08:51tutte queste cose qui, formiamo dei gruppi che poi possono partecipare a eventuali manifestazioni
01:09:01con caroselli, con sfilate, con abito tradizionale buttero
01:09:11mantenendo viva questa tradizione, cercando di valorizzare i nostri cavalli, la nostra tradizione
01:09:20noi nasciamo nel 1992 e abbiamo fatto diversi percorsi dalla fiera cavalli
01:09:32addirittura quest'anno ricorre e abbiamo fatto l'apertura e la chiusura del giubileo nel 2000 e 2001
01:09:46abbiamo partecipato a Orgoglio Buttero a Piazza del Popolo, a Roma, abbiamo fatto il Calevane Romano
01:09:54abbiamo fatto la fiera di Roma, tutte le edizioni e siamo sempre presenti
01:10:01cercando sempre di portare avanti questa tradizione e valorizzando la nostra origine
01:10:09ecco ma la figura di Augusto Imperiale abbiamo sentito prima, c'è anche una canzone dedicata a lui
01:10:18è una sorta di leggenda è diventata cisterna, c'è il monumento equestre nella piazza principale
01:10:27oppure quello ancora no?
01:10:29no no no è stato fatto ultimamente l'ultima amministrazione attraverso il sindaco Mantini
01:10:40Mantini si è adoperato per la messa in opera di questa statua e la situazione è questa qua
01:10:50in quella giornata Augusto Imperiale è stato l'eroe però era formata da sei persone
01:10:57erano tutti uno più bravo degli altri questa gente era gente che lavorava con i cavalli dalla mattina alla sera
01:11:04cioè questi nascono, era tutto un binomio cavallo e buttero
01:11:09immagina che qua c'era la valute e circolava intorno la valute e ci volevano i cavalli
01:11:15il cavallo che serviva a controllare il bestiame a verificare tutto quello che bisognava vedere
01:11:22e stavano le giornate a cavallo perciò gli americani pensavano di aver trovato dei sproveduti qua
01:11:29e invece non è così e questo ha elogiato la figura di Augusto Imperiale
01:11:35perché quel giorno lui è stato l'eroe però gli altri non erano di meno da Augusto Imperiale
01:11:42diciamo che la squadra che si era presentata a Roma era degna di poter fare una bella figura
01:11:51e tra l'altro brutta figura l'ha fatta Buffalo Bill che a quanto pare nemmeno ha pagato il debito per intero
01:11:59ma queste attività si svolgono ancora? Continuate a lavorare con i cavalli a guidare le mandri
01:12:09o è soltanto un'attività di svago, di riporto?
01:12:14Diciamo che il nostro territorio è tutto urbanizzato, a differenza ci sono solo due grandi aziende
01:12:22che lavorano ancora con la figura del buttero, diciamo che le mandri è difficile
01:12:29quello che facciamo noi è cerchiamo di mantenere viva questa tradizione
01:12:35e poi se capita l'opportunità, se ci chiamano a dare supporto dentro un'azienda per spostare le mandri
01:12:44da un pascolo all'altro noi siamo ben felici di farlo
01:12:48Certo, ma esistono ancora rodei in stile Buffalo Bill?
01:12:53Cioè prendete il lazzo come si vede nei film western, i cavalli, i tori, le mucche
01:13:02o quello invece non viene più fatto ultimamente?
01:13:08Esistono ancora manifestazioni simili a quella che ci fu nell'Ottocento
01:13:13con la sfida tra americani e butteri di cisterna?
01:13:20No, no, quello no, però noi facciamo la rappresentazione della toma
01:13:26di come si incapezza un puledro, come si sella un puledro
01:13:31come si scavalca per la prima volta un puledro, facciamo vedere queste cose
01:13:36quello della rappresentazione, facciamo il mestiere che facevano i butteri
01:13:43alla stessa maniera, lo facciamo e lo facciamo vedere
01:13:49lo facciamo vedere dentro delle fiere agricole
01:13:52naturalmente ci devono stare strutture adatte perché non si possono fare in posti
01:13:59dove non ci sono le strutture, però diciamo che ricordiamo i tempi vecchi
01:14:07come si usava una volta
01:14:10quindi la capacità di cisterna di Latina tra l'altro spesso, anzi in quasi tutti i casi
01:14:18legati moltissimo alla famiglia Caetani, lo abbiamo visto nei riguardi dell'Oasi
01:14:23abbiamo sentito nel documentario che ha raccontato la storia di Buffalo Bill
01:14:29come i butteri che hanno sfidato Buffalo Bill fossero i butteri delle tenute Caetani
01:14:37Cisterna di Latina riesce in tutti i modi sia con l'Oasi di Ninfa
01:14:42sia con l'Associazione dei Butteri a rinnovare le proprie tradizioni
01:14:47a non perdere le radici e renderle attuali
01:14:53sicuramente sì, dico pure un'altra cosa, Cisterna c'è il Museo del Buttero
01:15:00dentro Palazzo Caetani c'è il Museo del Buttero
01:15:05un posto visitabile immagino che è aperto tutto l'anno
01:15:12dove abbiamo la testimonianza dei vecchi butteri che partirono da Cisterna
01:15:19e arrivarono in Toscana con gli animali, Petrucci, Italo Molinari
01:15:27abbiamo la divisa di Mario Petrucci, ci sono le selle
01:15:32ci sono tante testimonianze dentro Palazzo Caetani
01:15:36c'è proprio un museo dedicato alla figura del buttero
01:15:39quindi un motivo in più per andare a Cisterna di Latina
01:15:43oltre all'Oasi, oltre alla bellezza architettonica di Palazzo Caetani
01:15:47anche il Museo del Buttero, ci hai detto dei butteri che andarono in Toscana
01:15:53abbiamo anche fatto un po' di chiarezza
01:15:56perché spesso quando si pensa alla vicenda di Buffalo Bill
01:16:00si pensa che i butteri venissero dalla Maremma
01:16:03e invece no, l'abbiamo chiarito bene, sono i butteri di Cisterna
01:16:08vero Bruno?
01:16:09esatto, esatto, praticamente Italo Molinari, Mario Petrucci
01:16:15portarono l'esperienza del lavoro col bestiame
01:16:18lo portarono in Toscana
01:16:20e ancora oggi seguono quelle indicazioni che davano loro
01:16:27gente che ha fatto la storia di questo mondo, capisci?
01:16:32certo, e quindi però le radici, l'esperienza
01:16:37anche quella viene dall'Agro Pontino, viene da Cisterna di Latina
01:16:42e Bruno io ti devo salutare, purtroppo il tempo è tiranno
01:16:47sta per concludersi questa puntata
01:16:50grazie per la tua testimonianza
01:16:52grazie a voi, buona serata, grazie
01:16:56e allora si conclude così questa puntata di Polis
01:17:00abbiamo conosciuto i diversi aspetti di Cisterna di Latina
01:17:05abbiamo conosciuto una meraviglia naturalistica
01:17:09anche con una parte archeologica importante come l'oasi di Ninfa
01:17:14abbiamo sentito dalle parole di Bruno Pennacchio
01:17:18e dai video che abbiamo mandato in onda
01:17:20la storia della sfida leggendaria fra i butteri di Cisterna di Latina e Buffalo Bill
01:17:27io ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito
01:17:29appuntamento fra sette giorni e arrivederci

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