Il Salotto di Licia Raimondi - 21 novembre
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NovitàTrascrizione
00:00:00Eccolo il volume di cui vi parlavo del generale Giuseppe Governale, gli sbirri di Sciascia, investigatori e letteratura tra arbitrio e giustizia.
00:00:25Di recente pubblicazione abbiamo in copertina generale l'ignoto di Antonello Damessina che non a caso fu uccitato da Leonardo Sciascia.
00:00:37Sì, Sciascia in un suo intervento dice ma chi è questo ignoto? È un mafioso della campagna o un mafioso di città? È un deputato dei banchi della destra o un deputato dei banchi della sinistra?
00:00:55È un notaro, un gaioffo, un contadino? Qualcuno mi dice che somiglia a chi scrive questa nota e certamente dice che somiglia ad Antonello.
00:01:05E provatevi ad immaginarvi chi sia in verità e questa è la chiave un po' di tutto.
00:01:11Gli investigatori, gli sbirri, si trovano davanti ogni giorno le persone. Chi c'è dietro questa persona? Una poesia che io imparai da bambino alla scuola media Garibaldi, una bravissima professoressa, ci citava una poesia di Giovanni Pascoli,
00:01:36non è la donzelletta che viene dalla campagna, si intitola Nel cuore umano, ha due strofe, non meravigliarti se sotto ogni sasso trovi lo scorpione, non meravigliarti se un cipresso che è l'albero della tristezza porta il nido.
00:01:52E così è il cuore dell'uomo e noi dobbiamo saperlo interpretare.
00:01:56Sicuramente i carabinieri hanno un'attitudine particolare dovuta anche all'esperienza a riconoscere certi tratti di personalità. Ci sono varie teorie, la più famosa è la teoria lombrosiana, i tratti somatici possono parlare un po' del carattere delle persone, però è una teoria superata sicuramente, non so alla quale si può riconoscere.
00:02:20Ma noi comuni cittadini che strumenti abbiamo per riconoscere chi c'è dietro l'ignoto?
00:02:28Ma guardi questa cosa è importante, quella che lei indica è una cosa importante, ma certamente è ancora più importante per gli investigatori perché vede in uno dei romanzi di Sascha, che si chiama Una storia semplice, che è un romanzo che andrà nelle librerie il giorno in cui Sascha muore.
00:02:48Sascha muore il 20 di novembre in questi giorni del 1989, un uomo della Volvo vede qualcosa che non gli quadra e va in caserma per andare a dare le proprie indicazioni.
00:03:04Viene trattato, messo in camera di sicurezza per alcuni giorni, poi quando viene messo in libertà esce, trova un prete davanti che secondo lui è l'autore e dice ma chi me lo fa fare? E che sono pazzo di ritornare lì dentro?
00:03:22Questo è una cosa molto importante, per i cittadini cosa possiamo fare per capire chi abbiamo davanti? Queste cose riguardano soprattutto gli anziani per esempio, perché abbiamo un grande problema che riguarda le truffe.
00:03:40E certo una certa cautela ci vuole, non bisogna diffidare ad ogni costo, però certamente è importante assumere quelle precauzioni, ricevere una telefonata, come succede? Suo figlio sta male signora e ha bisogno di soldi, ora le mando uno, questo è successo e succede sul territorio nazionale tante volte.
00:04:04Ma per quanto ci riguarda, noi esercitiamo l'autorità e l'autorità da esercitare non è una cosa semplice, soprattutto in una società come quella di oggi che soffre sempre più l'autorità.
00:04:19Noi dobbiamo essere credibili, dobbiamo essere affidabili e questo è il percorso che Sciascia fa, perché gli investigatori per essere affidabili devono avere delle qualità, per esempio non devono avere preconcetti.
00:04:34Un ispettore di polizia riceve questa indicazione dal collega, ma tu che opinione hai? E quello gli dice, ma io non ho opinioni, io ho criteri, perché se avessi opinioni cambierei mestiere.
00:04:46Espostiamo quindi questo nella vita reale di tutti i giorni di un investigatore, qual è la prima cosa che guarda un investigatore per farsi un'idea di quello che è vero e di quello che è falso?
00:04:59Avere innanzitutto dei criteri, non avere pregiudizi, non avere preconcetti, guardare le cose con attenzione e soprattutto con umiltà. L'umiltà spesso viene confusa con la modestia.
00:05:14L'umiltà è una delle cose più belle, una delle doti più belle che abbiamo. Mio papà che aveva la quinta alimentare mi diceva, Giuseppe vedi che le spighe di grano che sono vuote stanno con la testa in alto, quelle che sono piene di frumento stanno con la testa a basso.
00:05:36E questo mi ha insegnato molto. Mi ha insegnato molto nell'interpretare il rapporto up-down che c'è tra un investigatore, perché anche il più potente quando deve essere interrogato comincia a soffrire psicologicamente.
00:05:54E l'investigatore vero non ne deve approfittare, deve capire che anche colui che noi riteniamo delinquente nel momento che si trova di fronte a noi è una persona che deve avere una dignità e che noi dobbiamo rispettare.
00:06:11Questo l'ha sempre tenuto presente nella sua carriera?
00:06:14Guardi io le dico una cosa, l'ho scritta nel libro, mi è costata ma l'ho scritta. Io comandavo una delle compagnie di Milano nella stagione di Mani Pulite. Doveva venire il pomeriggio da noi per essere interrogato, non una persona qualunque, il presidente dell'ENI.
00:06:36Non dovevo interrogarlo io, io fornivo i locali riservati perché era un'indagine particolarmente riservata. Venne accompagnato dalla moglie, mi cercai di metterli a proprio agio, mi dissero per esempio che avevano una stretta congiunta ricoverata da un istituto per malattie incurabili.
00:06:56Vedi la loro sofferenza, non a caso rinchiuso in carcere quella persona si suicidò qualche tempo dopo e si chiamava Gabriele Cagliari ed è un personaggio molto famoso.
00:07:09Queste cose segnano e quindi noi dobbiamo avere, se vogliamo essere credibili, se vogliamo essere affidabili, dobbiamo queste cose capirle bene. Mentre oggi vedo che tanti guardano alla professionalità.
00:07:24La professionalità e il medicinale che va bene per tutto.
00:07:29Cioè più spietati ci potrebbe utilizzare questo termine?
00:07:34La professionalità, intendo dire, non nelle forze di polizia, nel mondo del giornalismo. Lei sarà una persona professionalmente capace, ma il cittadino che ascolta le sue parole ha bisogno di capire se lei è affidabile.
00:07:52Le notizie che lei sta dando le ha verificate? Perché se non le ha verificate esattamente, lei sarà professionalmente capace, ma poi se esce fuori che la notizia che lei sta dando non è stata verificata, ma è una fake news, tutta la testata ne risente.
00:08:09Sì, però questo è un altro capitolo immenso che se apriamo poi finiamo.
00:08:14Andiamo fuori binario, però certamente impone il termine dell'affidabilità.
00:08:18Però lei invece sta dicendo un'altra cosa, lei sta dicendo che ha riscontrato nelle nuove generazioni una eccessiva professionalità.
00:08:26No, io dico che si guarda alla professionalità. Tutti, anche nelle forze di polizia, diciamo che ha bisogno di uno professionalmente capace, ma io vado alla cronaca di questi giorni.
00:08:37Ci sono stati operatori di polizia particolarmente capaci che consultavano gli archivi delle forze dell'ordine e si vendevano le notizie a strutture investigative private, lo sappiamo, è su tutti i giornali.
00:08:52E questo ci fa dire, io cosa me ne faccio di uno professionalmente capace che poi si vende le notizie?
00:08:59Qualche tempo fa anche il giornale di Sicilia ne parlò, qui a Palermo c'è stato il caso di una funzionaria dell'agenzia delle entrate che era professionalmente assai capace,
00:09:10però consultava l'archivio dell'agenzia delle entrate, aveva un amico avvocato e quest'amico avvocato consegnava i dati a Cosa Nostra.
00:09:20Cosa Nostra prendeva nomi nativi delle persone in difficoltà e le sottoponeva a usura.
00:09:25Quindi è una finta professionalità, non si può neanche definire.
00:09:28No, è una professionalità che tradisce.
00:09:31Che tradisce, ecco questo è il termine giusto, cosa che non ci aspettiamo dalle forze dell'ordine.
00:09:36Noi cosa ce ne facciamo di un insegnante a Palermo che sta allo ZEN e noi sappiamo cos'è lo ZEN, è preside di una struttura e poi riceve i fondi dall'Europa e se ne appropria?
00:09:48Che messaggio stiamo dando noi ai nostri giovani?
00:09:52Questo argomento che riguarda tutti ha maggior ragione deve riguardare le forze di polizia che hanno una cosa che le distingue rispetto alle altre persone, esercitano l'autorità, esercitano il potere.
00:10:07E noi il potere va utilizzato come ci dice Sascha, con misura, con precauzione e con precisione come fa il chirurgo.
00:10:17Se noi abbiamo un neo, è qui, il chirurgo toglierà il neo, ma non è che toglie mezza guancia, toglierà quello che è necessario per curare la malattia, non si spingerà oltre.
00:10:30Questo è il vero problema di cui noi abbiamo di fronte, che è sempre attuale, anche se uno dice ma tu parli di Sascha, noi un personaggio che more 35 anni fa, a noi cosa ci interessa?
00:10:44A noi interessa e interessa soprattutto le forze di polizia, ma tutti i cittadini perché i messaggi che lancia Sascha non sono attuali, sono attualissimi.
00:10:54Certo, siamo assolutamente d'accordo.
00:10:56Ricordando che il ROS è il comparto che è stato artefice dell'arresto di Matteo Messina Denaro.
00:11:09Sì, è il reparto che ho comandato io fino al 2015.
00:11:12Esatto, quindi lei ha una lunga carriera articolata. Mi chiedo, quando e perché ha deciso di intraprendere il percorso nell'arma? Dove nasce?
00:11:24Nasce l'ha fatto inevitabilmente perché mio papà era garabiniere.
00:11:28Ah, quindi lei viene da una famiglia.
00:11:30Sì, questo è indubbio, però certamente perché a me le cose sbagliate non mi piacevano e vedevo nel mio quartiere tante cose sbagliate.
00:11:43Uno disse, tu hai fatto l'Annunziatella, io ho fatto la Garbatella, che è un quartiere periferico e all'epoca degradato di Roma.
00:11:53Io sono del villaggio Santa Rosalia e ho visto ragazzi come me, forse migliori di me, che hanno fatto un percorso sbagliato perché le condizioni erano quelle che ti portavano a un percorso sbagliato.
00:12:06Allora noi cosa dobbiamo fare per fare in modo che i nostri ragazzi, che noi qui a Palermo abbiamo una gioventù straordinaria che ha voglia di fare delle cose, però ha bisogno di riferimenti.
00:12:18Se i riferimenti non ci sono, se non ci sono i simboli, se coloro che parlano con loro non sono affidabili, noi cosa ce ne facciamo?
00:12:27Intanto la nostra gioventù palermitana è fortemente, fortemente in pericolo a causa di questa cosa tremenda che è il crack.
00:12:38Questa è una piaga, è una tragedia, è una cosa terrificante che si sta verificando. Leggiamo sui giornali, sono state tante morti.
00:12:48È una piaga che però affonda, ha possibilità di radicarsi perché ci sono in alcuni ambiti delle possibilità che proliferi questa mala pianta.
00:13:04Io mi ricordo che quando ero direttore della DIA, andai allo Zen e incontrai i ragazzi.
00:13:11Per dire ai ragazzi dello Zen di una scuola, tu ci vai lì, ma che ci vai a fare?
00:13:16Mi portai una persona qua conosciuta a Palermo, Salvo Piparo, che è uno che rallegra perché capisce.
00:13:23E quando però domandai, entrammo in confidenza con un ragazzino, gli disse, ma tu sei mai stato al Teatro Massimo?
00:13:29E quello mi disse, ma chi è questo teatro? Ma il fatto è che quando ero ragazzino io, manco io c'ero stato al Teatro Massimo.
00:13:36Perché nel 1973 venne chiuso, e non è stato chiuso per 24 mesi, è stato chiuso per 24 anni.
00:13:42Quindi io mai nella mia vita sono stato al Teatro Massimo, fino a quando non sono arrivato qua a Palermo a fare il comandante dei Carabinieri, andavo alle prime.
00:13:51Ma è normale che un ragazzino non sappia dov'è il suo teatro dello Zen? Le dico di più.
00:13:57Qual è la via di salvezza?
00:13:58Le dico di più, non sapeva dov'era il porto.
00:14:01Cioè a me Daniele Marannano di Addio Pizzo mi ha detto, abbiamo preso i ragazzi dalla calza e li volevamo portare a San Martino delle scale.
00:14:09L'abbiamo messo in un pullman a Costutucchia e uno mi ha detto, ma qua in quale paese siamo?
00:14:14Cioè noi siamo in una situazione dove c'è un degrado culturale.
00:14:18D'altro canto Sciascia nel 1979 disse, Palermo è una città che ha la mafia alla gola e l'immondizia alle ginocchia.
00:14:26Io sulla mafia non voglio interloquire, ma certo che sull'immondizia allo Zen la continuo a vedere.
00:14:32Qual è la via di salvezza da tutto ciò?
00:14:34È che ognuno deve fare la propria parte, perché qui a Palermo, mi creda, le cose difficili non si risolvono perché sono difficili.
00:14:43Le cose semplici alla fine non si risolvono perché vengono considerate banali e quindi non si risolvono le cose difficili nelle cose semplici.
00:14:52Per esempio ho assistito con piacevole sorpresa che qui c'era, vi ricordate che poi il popolo dimentica?
00:15:01Vi ricordate che avevamo migliaia di bare che non erano inumate?
00:15:06Questo problema è stato risolto e questo fa affermare, dà alla gente fiducia.
00:15:15La gente ha bisogno, non ha bisogno di proclami, perché il proclama non serve se poi quello che dici tu non lo ha.
00:15:23E' un po' come un padre di famiglia che dice al ragazzino non ritornare a casa dopo mezzanotte e mezza.
00:15:31Se poi quello ritorna alle due e tu non gli fai niente, a cosa serve l'indicazione che tu hai dato?
00:15:37Quindi a livello educativo, le scuole?
00:15:40La scuola è essenziale, io ritengo che la scuola più importante sia dalla prima elementare fino alla quinta elementare,
00:15:48perché lì i bambini sono delle carte assorbenti, cioè noi dobbiamo capire che lì dobbiamo mettere ragazzi che sappiano stare in società.
00:15:58Le cose principali, alla fine le nozioni avranno tempo per impararle,
00:16:04ma certo che non si butta un pezzo di carta a terra deve essere considerato una cosa imprescindibile, è una banalità, sarà una banalità.
00:16:16E quando un genitore butta una cicca di sigaretta fuori dal finestrino della propria auto, in presenza dei propri figli, sa cosa sta facendo?
00:16:28Lo sta educando male, sta dando un brutto esame, è normale.
00:16:31Volevo chiedere, c'è stato un episodio nella sua vita, tornando a quando lei era piccolo, tra un po' vedremo le foto, le chiamo io dopo che rispondi a questa domanda,
00:16:38c'è stato un episodio della sua vita da bambino, da ragazzino, che le ha fatto fare questa scelta, questa scelta di essere dal lato luminoso e non dal lato scuro della forza.
00:16:53Uno slave indoors, se così possiamo chiamarlo, perché lei mi ha detto prima che tanti suoi amici, compagni di giochi, sono andati dal lato scuro della forza invece.
00:17:03Sì, ma con ogni probabilità è successo, io ho fatto la domanda per l'Accademia nel 1978.
00:17:12La mia mamma, che è originaria di Gibellina, è un paese completamente, non parzialmente, completamente distrutto, distrutto a tal punto che ci hanno buttato una coltre di cemento sopra, che è considerato il cretto di Burghi.
00:17:29A mia madre, che aveva la proprietà, ci hanno dato un mezzo a baracca e noi, mio padre l'ha appuntato, andavamo a fare le vacanze nella baracca di casa nostra.
00:17:43Vidi mio padre era Ferragosto, mi pare, il 19 agosto del 1977, assistere alla notizia dell'uccisione del tenente colonnello russo dei Carabinieri al Bosco della Ficuzza.
00:17:57Io non avevo mai visto mio padre piangere, non è che piangeva addirotto, guardava la televisione con le lacrime che gli scendevano.
00:18:05E questo forse è stato il momento in cui mi ha fatto, perché io vivevo, erano gli anni 70, vivevo come tanti ragazzi che non si rendevano conto.
00:18:14Quanti anni aveva quindi in quel periodo?
00:18:1618.
00:18:17Ah, proprio il periodo della formazione, della decisione.
00:18:20Tant'è vero che poi feci la domanda e partì alla fine del 78. È iniziato un percorso che mi ha fatto maturare. Io non ho fatto lo sbirro perché ho letto un bando d'arruolamento.
00:18:37Perché gli sbirri nati, quelli hanno qualcosa dentro.
00:18:42Lei si sente questo fuoco?
00:18:45Non è un fuoco, è una sensibilità. Perché a me le cose sbagliate non mi sono mai piaciute.
00:18:52E c'è gente che fa cose sbagliate e poi si crea un alibi pensando che siano giuste. Queste persone a me non mi piacciono.
00:19:01Ha mai avuto paura?
00:19:03Ah, paura, ma per forza.
00:19:05Tante volte?
00:19:07Ma più che altro paura della responsabilità. Non le devo dire che per esempio fare il comandante del ROS è un reparto dove il cittadino non si rende conto di cosa fanno questi ragazzi.
00:19:24Fare un appostamento dentro una cosa che noi chiamiamo balena, un furgone, per osservare un latitante, e tu dal furgone non puoi uscire perché non c'è la possibilità di uscire.
00:19:39Un appuntato è stato lì 48 ore, non si era portato un solo parino e è dovuto fare i propri bisogni dentro il furgone, è stato lì 48 ore.
00:19:49La gente queste cose non le sa perché non le deve sapere, ma manco le intuisce.
00:19:55E a volte tu devi dire a uno, fai illusione in quella casa, dobbiamo andarci e non sappiamo chi abbiamo di fronte.
00:20:03Perché ci può essere, come Sciascia si insegna, il mafioso dei quartieri alti o quello della campagna, ci può essere chiunque.
00:20:11E dobbiamo fare il nostro dovere però, con senso di responsabilità, perché quando un carabiniere ad un certo momento alza la paletta e ferma una persona,
00:20:22colui che è fermato sa che dall'altra parte c'è un carabiniere, ma il carabiniere non sa chi c'è dietro, chi c'è dentro quell'autovettura.
00:20:30Ci può essere chiunque, ci può essere un pensionato, ci può essere un contadino, ci può essere una persona facoltosa, ci può essere un latitante.
00:20:38Tante volte è successo.
00:20:40E' tutto un grande punto interrogativo.
00:20:42E quindi il mestiere è un mestiere, se vogliamo, una professione affascinante, a volte perfino terribile.
00:20:49Perché è terribile?
00:20:51Perché andare in un sopralluogo dove c'è un carabiniere morto, e io l'ho fatto questo, non è una cosa semplice.
00:21:01E andare di persona, dalle mogli o dalle mamme, andare a dire il suo figlio non c'è più, il suo marito non c'è più.
00:21:11Ha mai pianto, generale?
00:21:16Lo lascio alla vostra immaginazione.
00:21:18Potreste raccontare un episodio particolare in cui ha avuto un pianto liberatorio?
00:21:24Non voglio utilizzare, non si tratta di queste cose, perché noi non dobbiamo mai amplificarle le cose.
00:21:30Perché capisco che possono essere anche sensazionalistiche, ma le cose poi sono terra a terra.
00:21:35Io mi ricordo, ero comandante della legione di Palermo.
00:21:39Non mi ero preso un giorno, stavo esattamente a Petralia Sottana, mi pare, o Soprana, non mi ricordo quale fosse.
00:21:47Stavo mettendomi il boccone in bocca, e arriva la notizia che...
00:21:52Vi ricordate quei due bambini che sono stati vittimi, sono morti perché c'è stata quell'esplosione di quei vulcanelli ad Agrigento?
00:22:05Erano due figli di un nostro appuntato, che li avevano portati lì perché volevano fargli fare una gita.
00:22:12E ho visto la mamma, che aveva una rabbia e un dolore irrefrenabile.
00:22:21Io l'abbracciavo e mi rispingeva verso la porta, e non capiva giustamente che cosa ci facessi io lì, e quale utilità potessi avere io per lei.
00:22:32Poi io ci sono andato, mi sono pigliato di corsa alla macchina e sono andato lì ad Agrigento.
00:22:39Chissà, spero che non mi arrivino, ormai è passato il tempo, quante contravvizioni.
00:22:48È una cosa che non augura a nessuno.
00:22:52Abbiamo delle foto sulla vita del generale, anche se già abbiamo ampiamente parlato.
00:22:59Lei me l'ha detto e io gli ho mandato qualcuno quelle che ho trovato, perché da poco ho fatto trasloco.
00:23:05Noi siamo contenti di rivedere delle foto di quando il generale era piccolo.
00:23:11Quella foto che voi vedete su quella tenda lì, ovviamente non so per cosa ci facessi lì, perché penso di aver avuto un anno e mezzo.
00:23:20Lì sono le scene del film Viva l'Italia, perché i miei zii sono di Calatafimi e lì si girava il film Viva l'Italia.
00:23:30Sono lì con Garibaldi dell'epoca.
00:23:34In quella macchinina, sono a casa mia, avevo avuto sei anni, mio papà l'aveva.
00:23:39E questa macchinina si è persa poi a Gibellina nel terremoto, non l'ho mai vissuta.
00:23:44Quella è la mia scuola elementare, là sto il mio professore.
00:23:48Guardi tutti i bambini, come hanno le braccia lungo il corpo.
00:23:55Lì ci sono compagni di classe che non ho mai più rivisto.
00:24:00Io sono quello che è in ultima riga, il secondo da destra, perché ero già alto all'epoca.
00:24:06L'ultima a sinistra è Rosario Argento, che è stato responsabile del settore giovanile del Palermo Calcio,
00:24:14che poi ha vinto il campionato Primavera.
00:24:17L'unica volta che il Palermo ha vinto lo scudetto della squadra Primavera.
00:24:22Quella lì è il giorno del mio matrimonio.
00:24:26Ormai sono passati esattamente 40 anni, perché è stato nel 1984.
00:24:33Questa è un'immagine che mi piace molto, perché lì è il generale della Chiesa,
00:24:40che mi pare che lui arrivò a Palermo il 30 di aprile dell'82.
00:24:45Assunse le funzioni così formali il primo di maggio, però poi una cosa fretta e furia,
00:24:51ritornò a Roma, qui viene a salutare l'arma dei carabinieri.
00:24:55L'ultima volta che mette l'uniforme io sono quello con l'uniforme nera che fa l'ufficiale di picchietto.
00:25:01E qui in questa foto, quando ho frequentato la scuola di guerra,
00:25:09sono molto affezionato a questa foto, perché è una foto di completamento professionale
00:25:15particolarmente rilevante.
00:25:17E qui sono direttore della DIA, eravamo in pandemia,
00:25:21e sono venuto qui a visitare il centro operativo DIA di Palermo,
00:25:26che è nella zona di San Lorenzo, ho detto portatemi alla Santuzza,
00:25:29vediamo un po' che sono qui dentro la cattedrale.
00:25:32E qui sta l'ultimo in carico di comandante della formazione di tutto il personale dell'arma dei carabinieri,
00:25:38perché la formazione è una cosa troppo importante.
00:25:41E qui sono a casa mia nel momento di rilasso.
00:25:45Anche noi abbiamo un cane, facciamo un primo piano ad Artù.
00:25:50Io penso che tra questo cane che ha lei, quello che ho io,
00:25:55il più dolce, perché poi i bulldog inglesi sono considerati così,
00:25:59e anche lì sono addirittura i più dolci, sono affettuosissimi con i bambini,
00:26:04e vedo come anche lì, dietro un aspetto che può essere cattivo,
00:26:08ci può essere una persona, un'indole buona.
00:26:13Mi dicono che il bulldog inglese è il miglior cane per i bambini,
00:26:17perché è proprio affettuoso, si dice che non ha un viso,
00:26:21e ha una faccia, ecco, come fosse un uomo.
00:26:24È vero, è vero.
00:26:26Generale, è stato davvero un piacere poter chiacchierare con lei,
00:26:30parlare di un po' di tutto in realtà, perché abbiamo parlato di mafia,
00:26:35di criminalità, di formazione, di educazione, di giovani, della sua vita personale.
00:26:40Io le voglio chiedere, lei si sente, prima di salutarla,
00:26:44voglio chiederle se lei si sente orgogliosa di essere sbirro di Shasha.
00:26:49Ma io non è che mi sento orgoglioso,
00:26:53io dico che sono stato uno sbirro tipo,
00:26:58perché Shasha poi alla fine dice che quello sbirro vero,
00:27:01è una, come voglio dire, riflessione che è amara alla fine,
00:27:09perché secondo Shasha, che è poi il mafioso che interpreta i giornali civili,
00:27:16dicevo attenzione cari amici miei mafiosi,
00:27:18che lo sbirro vero è incorruttibile,
00:27:21tu anche se vi bevete il caffè da sole e manco il Padre Eterno vi vede,
00:27:26non pensare che lui pensi che tu sei americo,
00:27:28perché tu sei sempre quello che risulta dalle carte che tiene in ufficio.
00:27:32E fare questo mestiere, considerando la gente che è di fronte,
00:27:37come una che è con riserva, ti porta alla solitudine.
00:27:43E io purtroppo ho pochi amici.
00:27:46Pochi ma buoni?
00:27:48Eh!
00:27:49E questa è la cosa importante?
00:27:51Certo sì, perché poi l'amicizia non è che si vede nei momenti buoni,
00:27:58si vede quando ci sono le difficoltà,
00:28:00e tanti si ritirano nei momenti di difficoltà.
00:28:03Spero che la mia arma dei carabinieri,
00:28:06che ha come motto nel suo sito Possiamo Aiutarvi,
00:28:10e quando io ero al Comando Generale,
00:28:12quando fu pensato questa dicitura,
00:28:16dicemmo, dobbiamo mettere Possiamo Aiutarvi,
00:28:20Possiamo Aiutarvi col punto esclamativo
00:28:23o Possiamo Aiutarvi col punto interrogativo?
00:28:26Veda a secondo di che punto metti come le poste possono cambiare.
00:28:31Possiamo Aiutarvi è una cosa difficile,
00:28:34perché per aiutare bisogna essere credibili,
00:28:37perché se non sei credibile non sei nessuno.
00:28:39Come si dice a Palermo, qual è il peggiore epiteto?
00:28:42Un SEB, non sei di nessuna utilità.
00:28:46Grazie Generale Governale della sua presenza.
00:28:49Grazie a voi, grazie della pazienza.
00:28:52Allora, continuiamo, continuiamo, parliamo di musica.
00:28:57Adesso è il momento di vedere un servizio che abbiamo fatto con la truppa.
00:29:03Siamo stati in un locale palermitano che si chiama Bolazzi,
00:29:07è a Piazzetta Bagnasco, dove un noto musicista palermitano
00:29:11a livello internazionale che si chiama Umberto Porcaro
00:29:14ha fatto un concerto, un concerto prima di partire per Memphis.
00:29:19A Memphis c'è il festival di blues più importante al mondo
00:29:24che si chiama Blues Challenge.
00:29:26Siamo andati a fare quattro chiacchiere con Umberto Porcaro
00:29:29e a fare il tifo per lui, vediamo il servizio.
00:29:31Ci troviamo da Bolazzi a Piazzetta Bagnasco a Palermo
00:29:35dove incontriamo in occasione di un concerto unico a Palermo
00:29:40perché appunto lui non si esibisce in Sicilia da tanto tempo
00:29:45visto che è sempre in giro per il mondo,
00:29:48a fare concerti con Umberto Porcaro.
00:29:51Ciao Umberto.
00:29:52Ciao a tutti, bentrovati.
00:29:54E Maglia Iovalasit che si occupa della comunicazione,
00:29:58il noto fotografo che è anche qui con noi a fare quattro chiacchiere.
00:30:01Ciao a tutti.
00:30:03Allora Umberto, siamo qui per ascoltarti
00:30:07ma anche per raccontare ai telespettatori
00:30:10che tu hai un appuntamento molto importante
00:30:13perché a gennaio sarai al Blues Challenge
00:30:15che è un festival di blues rinomato in tutto il mondo
00:30:19per gli amanti del genere
00:30:21e tu sei stato selezionato unico in Italia
00:30:24per andare, è una bella soddisfazione?
00:30:26Beh sicuramente sì, lo è come.
00:30:29Non vedo l'ora personalmente
00:30:31e quindi sto incominciando a sintonizzare le mie forze
00:30:36e le mie energie per questa cosa magnifica
00:30:38che mi sta accadendo diciamo.
00:30:40Anche Maglio andrà a Memphis
00:30:42perché il festival, non l'ho detto prima,
00:30:45sarà a Memphis in America.
00:30:47Come ti senti emozionato?
00:30:48È la prima volta che vai da quelle parti?
00:30:50È la prima volta che vado nell'America del Sud
00:30:55nella parte bassa.
00:30:57Emozionatissimo.
00:31:01Tappa finale di un grandissimo lavoro
00:31:04fatto con Umberto in questi mesi.
00:31:07Hai fatto delle foto pazzesche,
00:31:09a volte nate quasi per caso
00:31:11come quella durante il lockdown
00:31:14durante una serata tra amici
00:31:17così tu carpisci i momenti di fatto.
00:31:20Diciamo che queste immagini sono frutto
00:31:22intanto di una grandissima amicizia
00:31:25una grandissima stima che ho nei confronti di Umberto
00:31:29e della musica del quale lui
00:31:33è indubbiamente un grandissimo esponente.
00:31:37Io amo follamente il blues
00:31:39e amo follamente Umberto Porcaro
00:31:41e fotograficamente il risultato
00:31:43credo che si sia visto.
00:31:46Abbiamo saputo che Maglio è la tocopertina di Linus
00:31:48quindi ci vuole che venga a me
00:31:50che è fondamentale.
00:31:51Sì, diciamo che lui è come dire
00:31:54è quello, io sono un po' timido
00:31:56e quindi lui è quello invece
00:31:58che mi dà un po' come dire
00:32:00l'energia giusta per affrontare queste cose
00:32:02che dico sono anche importanti
00:32:04e quindi sapere che con me mi dà un po' più di sicurezza
00:32:07e forza.
00:32:09Che effetto fa essere considerato
00:32:11uno degli artisti a livello internazionale
00:32:13i più importanti che danno lustro alla Sicilia?
00:32:15Beh sicuramente è una gioia pazzesca
00:32:19e anche una grande responsabilità
00:32:21anche stasera c'è tanta gente
00:32:23e quindi questo è un rinnovare continuamente
00:32:26l'affetto nei miei confronti
00:32:28l'affetto per le persone che mi vogliono bene
00:32:30e comunque come dire
00:32:32il grande amore che ho per questa musica
00:32:34che mi ha portato veramente lontano
00:32:36non immaginavo minimamente di poter
00:32:38fare questo genere di cose.
00:32:40BB King in conferenza stampa a Palermo
00:32:43ti ha definito uno degli artisti
00:32:45ha detto che la musica non morirà
00:32:47finché ci saranno artisti come te
00:32:49che portano alta la bandiera e la musica
00:32:52in tutto il mondo.
00:32:53Sì il concetto era ampiamente corretto
00:32:56e lui disse questa cosa
00:32:58e io avevo vent'anni e sono rimasto così
00:33:00un po' come dire
00:33:01è stato un battesimo
00:33:02forse il battesimo ecco
00:33:04il battesimo in assoluto
00:33:06perché lui era il più grande di tutti
00:33:08e quindi una cosa che devo dire la verità
00:33:11nel tempo mi ritorna sempre
00:33:13e mi porta veramente tanta fortuna.
00:33:15Cioè quando ti senti scoraggiato
00:33:17pensi a BB King che ha detto
00:33:19che tu sei un grandissimo artista.
00:33:21Quando mi sento scoraggiato
00:33:22penso che sono fortunato
00:33:24perché comunque ho vissuto delle emozioni uniche
00:33:26e la vita come dire
00:33:30mi ha regalato questi episodi
00:33:32che veramente conservo ognuno
00:33:35cioè nel profondo del mio cuore.
00:33:38Perché dico scoraggiato
00:33:40perché penso che questo sia un mestiere
00:33:42veramente difficile
00:33:43fatto gli alti e bassi
00:33:44e il mestiere dell'artista
00:33:46non è tutto oro quello che luccica
00:33:49penso che ci siano i momenti di difficoltà
00:33:52come dei momenti di grande successo
00:33:54e quindi ognuno magari li affronta
00:33:56a modo suo
00:33:57ha le sue armi segrete
00:33:58i propri segreti.
00:33:59Esattamente così
00:34:00è un percorso bellissimo
00:34:02e per quanto tale
00:34:04nello stesso momento
00:34:06è anche un percorso difficile
00:34:09anche per chi vive a Palermo
00:34:13andarsi a trovare queste situazioni
00:34:15non è stato facile
00:34:17lo abbiamo fatto
00:34:19ci siamo riusciti
00:34:20però ci sono i momenti di sponforto
00:34:22ci sono.
00:34:23Ci sono anche momenti belli come questo
00:34:25insieme ai tuoi amici
00:34:26e qua a tanti giovani che ti seguono
00:34:28che consiglio ti senti di dare
00:34:29ai giovani musicisti?
00:34:31Quello che dico sempre
00:34:32ai ragazzi che studiano con me
00:34:33o comunque a amici
00:34:35a figli di amici
00:34:36dico sempre di seguire un sogno
00:34:37seguire una passione
00:34:39è ovviamente la cosa più difficile
00:34:41però ne vale la propria felicità
00:34:43secondo me è importante
00:34:45coltivare le proprie ambizioni
00:34:47Sei d'accordo Maglio?
00:34:49Tu dal tuo punto di vista di fotografo
00:34:51anche insomma artista dell'immagine
00:34:53Io sono totalmente d'accordo
00:34:55con quello che ha detto Umberto
00:34:56e ci riusciremo
00:34:58andremo negli Stati Uniti
00:35:00terremo altissima
00:35:02la bandiera dell'Italia
00:35:04e della Sicilia
00:35:06e noi facciamo il tifo per voi
00:35:08Grazie a tutti
00:35:09Grazie, grazie davvero
00:35:11Grazie
00:35:12Forza Umberto!
00:35:13Ciao!
00:35:15Eccoci, eccoci rientrati
00:35:17dunque
00:35:18continuiamo con la musica
00:35:20con gli eventi che hanno animato Palermo
00:35:22in questa settimana
00:35:23e siamo stati a conoscere
00:35:25a fare qualche chiacchiere con Alex Bailey
00:35:27al Teatro Golden di Palermo
00:35:29in occasione dello spettacolo Flashdance
00:35:31vediamo il servizio
00:35:36...made of stone...
00:35:43...what a feeling...
00:35:47...can you believe it...
00:35:51...I can't have it all now
00:35:54dancing for my life...
00:35:58Siamo in compagnia di Alex Bailey
00:36:00in occasione di Flashdance e il musical
00:36:02al Teatro Golden di Palermo
00:36:04Ciao Alex
00:36:05è la prima volta che vieni in Sicilia?
00:36:07No, allora sì
00:36:08sono un buon siciliano acquisito
00:36:09nel senso che ho tantissimi amici tra Palermo
00:36:11Mazzara del Vallo
00:36:13Catania, Taormina
00:36:14la Sicilia ce l'ho dentro nel cuore
00:36:17è la prima volta che invece vengo al Golden
00:36:19qui a mettere in scena
00:36:21questo spettacolo pazzesco
00:36:22che è Flashdance e il musical
00:36:24questo spettacolo in cui tu hai un ruolo
00:36:26molto composite
00:36:28strutturato
00:36:30sì, sì
00:36:31io faccio Nicarle
00:36:33diciamo il proprietario della ceglieria
00:36:35che si innamora di questa sua dipendente
00:36:37che però il sogno non era quella
00:36:39di lavorare dentro la ceglieria
00:36:40ma di fare la ballerina
00:36:42e io le do una mano per questo
00:36:44ricordiamo che questo è il film
00:36:46che è stato un po' la pietra migliare
00:36:48del quanto riguarda il discorso
00:36:50del mondo della danza
00:36:52e abbiamo un coreografo
00:36:54ma soprattutto un regista
00:36:56che è Zottavo Tuoli
00:36:57che ha fatto un lavoro pazzesco
00:36:58ha creato dei ballerini qui
00:37:00è vero che tu hai vissuto Flashdance
00:37:02anche se quando è uscito il film
00:37:04non eri ancora là
00:37:06beh no, io sono nato proprio nell'ottanta
00:37:08quando è uscito il film
00:37:10e quindi è già un segno questa cosa
00:37:12sì, sì, no
00:37:14poi avevo chiaramente su quei film
00:37:16un po' come Grease, eccetera, eccetera
00:37:18che comunque sono rimasti nel nostro immaginario collettivo
00:37:20anche se dopo le abbiamo visti successivamente
00:37:22noi portiamo in scena
00:37:24proprio il musical che è preso
00:37:26da Broadway o quello di Londra
00:37:28che sono state all'uscita da tanti anni
00:37:30e abbiamo tradotto alcuni pezzi
00:37:32anche in italiano
00:37:34perciò non ci sono, tu sai, What a Feeling e Many
00:37:36che sono rimasti in inglese ma gli altri insomma
00:37:38sono i dialoghi che sono in italiano
00:37:40quindi un gran lavoro
00:37:42il tema dell'amore e dell'amicizia
00:37:44ha rispecchiato nella tua vita privata, personale
00:37:46ma io sono una persona che
00:37:48ci tiene tanto all'amicizia
00:37:50sono anche molto
00:37:52come si dice
00:37:54attaccato ai miei amici
00:37:56poi a me c'è
00:37:58un amore che è sempre
00:38:00abbastanza
00:38:02come si dice
00:38:04bello fucoso
00:38:06insomma, la mia vita non è
00:38:08Allora, t'ho aggiornata a Palermo
00:38:10oggi è appunto il debuttivo
00:38:12dello spettacolo di Teatro Gauden
00:38:14intanto vi sono mangiato
00:38:16un bel palino con la milza
00:38:18ragazzi
00:38:20non si può venire a Palermo e non mangiarsi un bel palino
00:38:22dove l'hai mangiato?
00:38:24l'ho mangiato in quel bellissimo posto
00:38:26vicino a Palermo
00:38:28Sfera Cavallo
00:38:30quindi palino con la milza
00:38:32vi ho sciogliolato pure?
00:38:34no, vi ho sciogliolato no, però cannoli
00:38:36vuoi mangiare un cannolo, vuoi mangiare un arancino
00:38:38arancino, cannolo
00:38:40arancini
00:38:42no, no, a Palermo no
00:38:44però per stare in forma
00:38:46a Palermo non si può stare
00:38:48no, effettivamente
00:38:50è molto pericoloso
00:38:52e poi altri uomini che ti hanno colpito
00:38:54altre cose che hai fatto
00:38:56ma sai, io la Sicilia ormai la conosco
00:38:58veramente tutta
00:39:00legami con qualche siciliano
00:39:02ma io ho mio fratellone
00:39:04che è il fratello acquisito di Mazzara del Vallo
00:39:06che è Mirco, che è anche questa stanza
00:39:08che si è sposato lì a Mazzara
00:39:10con la mitica Gwenda
00:39:12ho fatto
00:39:14l'ho girata tutta la vita
00:39:16sono stato sei anni all'Isola Eoli di distanza
00:39:18ho fatto legati
00:39:20l'imbarca l'ho girata poi tipicamente
00:39:22bene
00:39:24allora io ti ringrazio
00:39:26e fammi un saluto agli spettatori del Salotto di Licia
00:39:28allora un grande saluto
00:39:30a tutti gli spettatori e spettatrici
00:39:32del Salotto di Licia
00:39:34salve
00:39:40rimanete con noi
00:39:42andiamo in pubblicità
00:39:44a dopo
00:39:52amici del Salotto
00:39:54bentornati
00:39:56vediamo il video
00:39:58dell'attrice Roberta Procida
00:40:00che sarà eccezionalmente a Palermo
00:40:02per la Palermo in Rosa
00:40:04che sarà domenica
00:40:0624 novembre
00:40:08e che appunto è testimonial
00:40:10di questo evento
00:40:12così importante
00:40:14vediamo il video
00:40:18ciao a tutti
00:40:20come potete ben vedere
00:40:22indosso una magliettina bellissima
00:40:24Palermo in Rosa
00:40:26e sì perché il 24 novembre
00:40:28domenica alle 10.30
00:40:30piazza Ruggiero VII ovvero
00:40:32piazza Politerma
00:40:34Palermo si tingerà di rosa
00:40:36questa bellissima manifestazione
00:40:38che ci vedrà tutti in piazza
00:40:40a lottare contro la violenza sulle donne
00:40:42ancora una volta contro il femminicidio
00:40:44organizzata da Now Team
00:40:46ci vede protagonista nella nostra città
00:40:48tutte le donne ma anche uomini, bambini
00:40:50è una manifestazione ovviamente aperta a tutti
00:40:52inizierà nuovamente
00:40:54lo ridico alle 10.30
00:40:56sarà una corsa a passo libero
00:40:58o una camminata
00:41:00la cosa importante è che ci andiamo tutti in piazza
00:41:02a manifestare contro
00:41:04i femminicidi, contro la violenza sulle donne
00:41:06non basta mai il nostro intervento
00:41:08perché ancora oggi i numeri sono altissimi
00:41:10per cui vi aspetto
00:41:12anzi vi ringrazio, ringrazio la Now Team
00:41:14Daniele Di Gregoli di avermi invitato
00:41:16a far parte di questo team
00:41:18insomma a fare un po'
00:41:20la testimonianza
00:41:22questa importantissima manifestazione
00:41:24quindi ci vediamo
00:41:2624 novembre domenica
00:41:28a Piazza Politeana alle 10.30
00:41:30ciao
00:41:32ci saremo cara Roberta
00:41:34ecco giornata
00:41:36contro la violenza
00:41:38sulle donne
00:41:40la giornata internazionale
00:41:42contro la violenza sulle donne
00:41:44si avvicina
00:41:46e proprio di questo parliamo oggi
00:41:48con il tenente Alessia Penge
00:41:50comandante del nucleo operativo
00:41:52radiomobile della compagnia di Bagheria
00:41:54benvenuta
00:41:56buonasera grazie dell'invito
00:41:58e con la dottoressa Azzurra Tramonti
00:42:00psicologa per l'associazione
00:42:02Mille Colori Onlus
00:42:04associazione lì a Pipitone
00:42:06centro antiviolenza lì a Pipitone
00:42:08benvenute
00:42:10benvenute a entrambe
00:42:12benvenuta
00:42:14benvenuta
00:42:16benvenuta
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00:50:36Dia Pipitone
00:50:38ha una storia
00:50:40tristemente famosa
00:50:42perché era la figlia di un boss
00:50:44della Renella
00:50:46che voleva essere semplicemente una donna libera
00:50:48era stato una bambina
00:50:50un adolescente, una donna
00:50:52che voleva
00:50:54conquistare spazi di libertà
00:50:56assolutamente normali
00:50:58a cui auspichiamo tutti
00:51:00e questo senso di libertà
00:51:02cozzava con
00:51:04lo stile di vita
00:51:06di una famiglia
00:51:08l'impostazione ovviamente culturale e mentale
00:51:10che bellezza
00:51:12la sua ribellione
00:51:14ha portato appunto a
00:51:16essere in qualche modo
00:51:18è stata soffocata questa ribellione
00:51:20questo rivendicare
00:51:22l'autonomia e la libertà che è assolutamente
00:51:24un diritto universale ma non riconosciuto
00:51:26in quel contesto
00:51:28e quindi sulla scia di una voce
00:51:30che girava i tempi
00:51:32per avere una relazione extracognocale
00:51:34cosa inaccettabile per una famiglia
00:51:36di quello stampo
00:51:38si è simulata
00:51:40una rapina che poi insomma
00:51:42anni dopo si è scoperto
00:51:44grazie all'intervento del figlio
00:51:46che ha fatto riaprire le indagini
00:51:48e si è scoperto insomma
00:51:50che non era stata una rapina ma era stato
00:51:52un omicidio assolutamente commissionato
00:51:54dal padre
00:51:56e quindi
00:51:58da lì poi ovviamente
00:52:00è stata doppiamente
00:52:02vittima di violenza
00:52:04da parte della mafia
00:52:06quindi vittima di mafia per mano mafiosa
00:52:08e vittima di violenza
00:52:10sulle donne
00:52:12quindi proprio vittima per antonomasia
00:52:14la povera Lia Pipitone
00:52:16per cui insomma il centro antiviolenza
00:52:18Lia Pipitone che porta il suo nome
00:52:20ha una grande responsabilità, un grande valore simbolico
00:52:22della storia di una
00:52:24donna che è stata
00:52:26la cui vita è stata recisa
00:52:28perché era troppo bella
00:52:30troppo vivace, troppo energetica
00:52:32troppo ribelle
00:52:34troppo...
00:52:36Pensava con la propria testa
00:52:38Autonoma
00:52:40Allora
00:52:42tornando a noi quindi
00:52:44volevo chiedere al tenente
00:52:46dopo la denuncia e il primo approccio che lei ha
00:52:48nei confronti delle donne
00:52:50volevo chiedere qual è il litere immediatamente successivo
00:52:52soprattutto se ci sono dei casi
00:52:54effettivamente di gran pericolo
00:52:56la vita
00:52:58anche la stessa vita di una donna che denuncia
00:53:00Sì assolutamente
00:53:02la donna nel momento in cui barca
00:53:04le porte della stazione
00:53:06e si reca denunciare non viene mai
00:53:08lasciata sola
00:53:10sicuramente però vengono prese
00:53:12delle precauzioni anche
00:53:14nei confronti dell'autore del reato
00:53:16con una
00:53:18prima interfaccia con l'autorità
00:53:20giudiziaria che sicuramente
00:53:22emetterà una prima misura
00:53:24idonea
00:53:26diciamo contenere
00:53:28la minaccia in base
00:53:30a quelle che sono
00:53:32le norme vigenti
00:53:34sicuramente però ci sono
00:53:36appunto sul territorio nazionale
00:53:38in ogni paese
00:53:40in ogni città
00:53:42dei centri antiviolenza, delle case a rifugio
00:53:44con cui
00:53:46le donne vengono messe in contatto
00:53:48e a cui si possono liberamente
00:53:50rivolgere in qualsiasi momento
00:53:52e a cui noi
00:53:54invitiamo a rivolgersi
00:53:56anche nei momenti in cui
00:53:58notiamo
00:54:00in sede di ricezione
00:54:02della denuncia
00:54:04che loro sono
00:54:06un attimino più
00:54:08intimorite
00:54:10dal dover lasciare
00:54:12la propria
00:54:14abitazione, doversi
00:54:16recare in un luogo
00:54:18a loro sconosciuto
00:54:20sicuramente
00:54:22è importante
00:54:24invitarle a
00:54:26ritrovare un luogo protetto
00:54:28nell'immediatezza
00:54:30che non sempre è
00:54:32quello della propria casa
00:54:34ma è un centro
00:54:36che è specializzato
00:54:38nella loro accoglienza e che ha
00:54:40tutte le strutture idonee anche
00:54:42ad accogliere non solo
00:54:44loro ma anche i figli.
00:54:46Perciò quello che
00:54:48io vedo noi facciamo
00:54:50molto spesso è
00:54:52un'opera di
00:54:54convincimento e di rassicurazione
00:54:56nel rivolgersi
00:54:58alle case
00:55:00a rifugio quando necessario
00:55:02perché
00:55:04oltre ai provvedimenti
00:55:06che vengono presi
00:55:08dall'autorità giudiziaria
00:55:10che possono essere
00:55:12l'allontanamento dalla casa familiare
00:55:14piuttosto che la misura di
00:55:16prevenzione nel momento in cui
00:55:18viene effettuata la denuncia
00:55:20è necessario
00:55:22che ci sia anche una rete di
00:55:24tutela immediata
00:55:26e di protezione
00:55:28nei confronti della donna.
00:55:30Che l'aiuti anche nell'intraprendere
00:55:32un cammino di emancipazione
00:55:34in maniera tale
00:55:36che il tutto
00:55:38non si esaurisca
00:55:40che questo suo slancio
00:55:42di coraggio
00:55:44fatto nel recarsi
00:55:46in caserma a denunciare non si esaurisca
00:55:48nella denuncia in sé
00:55:50nel momento in cui la donna
00:55:52ritorna a casa
00:55:54ma che continui
00:55:56e che prosegua in maniera tale
00:55:58da evitare altre recrudescenze.
00:56:00Dottoressa Tramonti
00:56:02lavora da molto tempo in
00:56:04Associazione Mille Colori?
00:56:06Dal 2019.
00:56:08È stata una sua scelta? È stata contattata?
00:56:10È stata una proposta
00:56:12di un'amica che collaborava
00:56:14e ho deciso
00:56:16di raccogliere questa sfida
00:56:18e continuo
00:56:20dal 2019. Vi farebbe
00:56:22questa scelta? Assolutamente
00:56:24sì, sì. Sono una
00:56:26che ama le sfide. Si sente cambiata da quando
00:56:28appunto affronta questi argomenti così
00:56:30a volte cruenti?
00:56:32Sì, allora.
00:56:34Grande dolore. Dico sempre che
00:56:36nonostante siano passati
00:56:38insomma
00:56:40cinque anni
00:56:42non ci si abitua
00:56:44mai a quello
00:56:46che si sente, che si ascolta
00:56:48nel senso che ogni volta
00:56:50arriva veramente come un pugno
00:56:52quello che portano le donne
00:56:54e quindi questa cosa
00:56:56contribuisce a rafforzare
00:56:58l'idea
00:57:00che questa cosa va assolutamente combattuta
00:57:02su più livelli
00:57:04e con più strumenti.
00:57:06Noi lavoriamo anche molto nelle scuole
00:57:08dalle elementari alle superiori
00:57:10e c'è un
00:57:12grandissimo bisogno da parte dei
00:57:14ragazzini, degli studenti di
00:57:16conoscere questo fenomeno perché se ne parla
00:57:18tanto e hanno voglia
00:57:20di fare tante domande
00:57:22e sono sempre molto aperti
00:57:24a questa cosa e quindi
00:57:26sono dei semini che piantiamo
00:57:28che si piantano. Anche l'Arma dei Carabinieri
00:57:30fa sicuramente
00:57:32una città di formazione. Tenente?
00:57:34Sì, assolutamente. Noi andiamo
00:57:36nelle scuole, soprattutto
00:57:38nelle scuole superiori e avremo
00:57:40proprio con il centro antiviolenza di Apipitone
00:57:42degli incontri
00:57:44la prossima settimana presso
00:57:46due istituti superiori di Palermo
00:57:48e poi appunto
00:57:50continuiamo a livello
00:57:52locale con
00:57:54l'attività di sensibilizzazione nei confronti
00:57:56dei ragazzi e anche
00:57:58di informazione ovviamente
00:58:00nei confronti delle
00:58:02donne
00:58:04e di tutti i cittadini
00:58:06perché sicuramente la formazione
00:58:08la prevenzione in tutto ciò
00:58:10è importante. Purtroppo
00:58:12mi vuole dire che nel momento
00:58:14in cui noi interveniamo
00:58:16è già troppo tardi
00:58:18però è importante che
00:58:20ci sia
00:58:22un'attività preventiva costante che può essere
00:58:24effettuata anche veramente tramite
00:58:26i siti internet
00:58:28l'accesso al web
00:58:30noi abbiamo sul nostro sito
00:58:32www.sumadeicarabinieri.it
00:58:34un'ampia sezione
00:58:36dedicata appunto
00:58:38alla violenza di genere
00:58:40in cui è presente
00:58:42uno strumento
00:58:44molto simpatico
00:58:46ma veramente efficace
00:58:48è chiamato il violenza metro
00:58:50è un test di autovalutazione
00:58:56che una qualsiasi donna
00:58:58una qualsiasi persona può fare
00:59:00e che valuta
00:59:02appunto il suo
00:59:04rapporto sentimentale
00:59:06e dà un indice
00:59:08rispondendo alle determinate
00:59:10domande di questo test
00:59:12di quello che può essere
00:59:14la violenza
00:59:16o
00:59:18di quelli che possono essere
00:59:20i campanelli di allarme
00:59:22possibile violenza
00:59:24all'interno
00:59:26della coppia
00:59:28i campanelli di allarme
00:59:30è altro fattore molto importante
00:59:32da intercettare subito
00:59:34carissime
00:59:36vi ringrazio
00:59:38sono veramente molto felice
00:59:40della vostra partecipazione in puntata
00:59:42avete dato un messaggio
00:59:44importante, un messaggio prezioso
00:59:46per tutti i nostri telespettatori
00:59:48telespettatrici
00:59:50che spero condivideranno il mio pensiero
00:59:52io dal salotto vi saluto
00:59:54vi salutano anche la dottoressa
00:59:56la dott. Fenge e la dott. Tramonti
00:59:58grazie, grazie
01:00:00vi saluto Artù, Artù biscottino
01:00:02Artù, oggi non mi calco
01:00:04ecco, sì sì, arrivo, arrivo
01:00:06ho un biscottino
01:00:08se l'è meritato
01:00:10dal salotto è tutto, alla prossima
01:00:12ciao
01:00:26Sottotitoli e revisione a cura di QTSS