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Una parrocchia storica, Santa Maria di Pompei, guidata dai padri Cappuccini: abbiamo provato a raccontarvi l'impegno della comunità che attraverso i giovani, le famiglie, gli Scout e le altre realtà laicali è impegnata ad attualizzare il messaggio di San Francesco d'Assisi. Ci sono anch'io come ogni sabato su Rtp canale 19 alle 15,15 circa e in replica il sabato sera alle 21 e alle 23,15 e domenica alle 10.

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Trascrizione
00:00Ci sono anch'io, è tutta per te, non smettere adesso di ridere e chiamere bene,
00:17caldera di venere, caldera, caldera. Ci sono anch'io.
00:33Oggi è un'etappa particolare quella di Ci sono anch'io Ci troviamo nel cuore della città
00:38e vi presentiamo una delle parrocchie storiche la parrocchia Santa Maria di Pompei. Ci troviamo
00:45dinanzi alla chiesa Santuario, chiesa Mariana, chiesa dove tantissime persone si radunano
00:52nel corso dell'anno perché è grande e la devozione alla Madonna di Pompei. A curare
00:58questo spazio, a curare questa comunità i frati Cappuccini e qui con me oggi Fra Francesco
01:04Laporta, neoparroco possiamo dire qui da un anno e mezzo. Fra Francesco lei è arrivato
01:12a Messina, lei è stata affidata a questa comunità ma per lei è stato un felice ritorno
01:16a Messina no? Intanto pace bene ai nostri teleascoltatori siamo sul colle Oliveto, forse
01:25pochi di voi sanno che questo colle si chiama così e dal 1887 accoglie i frati, poi la
01:34Madonna di Pompei, questo luogo caro a Messina è curato proprio da noi i frati Cappuccini.
01:42Una comunità bella, una comunità variegata che provvede alla cura delle anime e non solo
01:49abbiamo tanti giovani, abbiamo tanti aspetti belli che messi insieme formano questo mosaico
01:57e insieme agli altri religiosi della comunità voi ne avete cura. Sì, è una comunità ricca
02:04ricca di risorse e ricca soprattutto di voglia di crescere e quindi mettendo insieme questi
02:12due ingredienti con un po' di pazienza ecco il Signore ha fatto e farà ancora grandi cose.
02:21Fra Francesco l'architettura di questa chiesa già ci immette nel mistero,
02:36nella spiritualità francescana, è una chiesa bella artisticamente con degli elementi particolari e
02:43mi piace anche soffermarmi un po' sulla su quella che è la vostra realtà religiosa in un tempo in
02:48cui si parla di crisi delle vocazioni, crisi degli ordini. Poi quanti siete i religiosi qua?
02:53Nella nostra fraternità Cappuccina il nostro carisma è condiviso da otto frati di varie
03:02età e alcuni sono un po' più anziani, altri un po' meno, qualcuno è anche giovane e insieme
03:11siamo contenti di condividere questa bella esperienza che il Signore ci sta regalando
03:18e di prenderci cura anche della gente che vive con noi la vita di fede. Voi siete frati Cappuccini,
03:29la differenza fa rispetto ai frati minori, ai frati minori conventuali e al terzo ordine regolare?
03:36Sì, con i frati minori e frati minori conventuali condividiamo la stessa regola,
03:44quindi il documento ispirazionale è uguale, poi ci sono alcune variazioni nell'interpretazione,
03:53anzi vengono evidenziati aspetti diversi della stessa regola. Da parte nostra c'è la caratteristica
04:02del nostro contatto con la gente, la nostra capacità di vivere in mezzo alla gente.
04:10E il colore del saio? È uguale per tutti, là dipende dalla lavatura e dal detersivo.
04:17Fra Francesco, perché questo saio i giovani fanno fatica a indossarlo, ecco perché questa vocazione non riesce a raggiungere i giovani ancora, cosa succede?
04:33Perché i meno giovani lo indossiamo, ma dovremmo indossarlo con maggiore coerenza ai nostri valori, noi.
04:50Poi oggi è una società anche secolarizzata e quindi il contatto col sacro diventa sempre più artefatto e difficile da realizzare,
05:03l'una e l'altra cosa, ma prima di essere una crisi culturale è una crisi di fede nostra, lo dico battendo il mio petto.
05:16Dicevamo poc'anzi, questa chiesa, questi ambienti hanno una storia importante, una storia che va lontana, corre lontana nel tempo
05:27e a parlarne con chi se non con la memoria storica della comunità, il vice parroco, fra Francesco Gullo, ma lui è già stato qui parroco,
05:36è stato anche direttore della pastorale diocesana della salute, ha insegnato anche ai giovani che si sono preparati naturalmente al sacerdozio.
05:46Fra Francesco Gullo, questa è una bella storia, questa chiesa, questo tempio è stato edificato da Monsignor Angelo Paino.
05:53Sì, noi come cappuccini siamo venuti qui dopo la soppressione del 1866 perché eravamo lì dove oggi ci sono stati per tanti anni i gesuiti,
06:07oggi è ritornato di nuovo alla diocese che ha fabbricato, noi dopo il 1866 è stato acquistato questo luogo che era fuori città,
06:22perché è la caratteristica sempre quella di essere in mezzo al popolo però distanziati significativamente per la spiritualità e la interiorità del cristianesimo.
06:35E questa è la seconda chiesa da quando siamo qui, perché la prima è l'attuale biblioteca trasformata, al solito i nostri beni abbiamo la tendenza a trasformarli in uso sociale.
06:48Qui questa chiesa ha avuto due momenti, dopo quella prima che era una chiesa pianeggiante così, non c'era neppure la visione rivolta verso la città,
07:04è stato Paglino poi a cercare di circondare la città di Messina di tante case di religiosi e religiose, quasi dedicarle tutte alla Madonna.
07:19Questa chiesa è nata dopo il 1917 per il bisogno di costituire, era già parrocchia nel 1917, per il bisogno di dare una visione più popolare, più attenta alla città, più unita alla città.
07:42Ed è stata costruita su questo territorio così, prima della guerra era con il tetto, con tavole in legno e non c'erano neppure le navate laterali, dopo un poco con timore perché si pensava che non potesse reggere la struttura portante, le due navate sono state fatte pericolosamente ma resistono.
08:10Il nostro frate dopo la guerra, perché la guerra ha colpito la Madonna, però l'ha lasciata intatta.
08:20Cioè questo è l'originale, il simulacro originale?
08:23Sì, è stato ripreso tante volte, più di una volta, però come struttura portante.
08:31Ed è quello che viene portato in processione ogni anno, l'8 maggio?
08:36Sì, noi per tanti anni l'abbiamo portato giù, l'abbiamo messo in mezzo al popolo, proprio perché qui la comunità, la parrocchia e i frati sono nati in mezzo al popolo, quindi per significare questi aspetti.
08:53Fra Francesco, nati in mezzo al popolo ma voi continuate a stare in mezzo al popolo, è una delle chiese più gettonate, più scelte per la celebrazione dei matrimoni, ad esempio?
09:04Sì.
09:05E le coppie che provengono da tutte le parti della città, come mai?
09:08Legate alla bellezza della chiesa, questo stile gotico, similare al gotico, attira molto e anche i quadri sono stati fatti da Paradioni, il nostro frate, che ha strutturato attraverso le stazioni della via Crucis.
09:31Noi siamo qui per il culto alla Madonna, difatti siamo nati insieme a Beato Bartolomè, oggi santo diciamo, quando la devozione a Rosario è stata portata a Messina, sono stati i frati a coinvolgere il popolo verso questa devozione e nella preghiera che si fa, difatti almeno quella tradizionale,
09:59c'è questo aspetto dei bisogni popolari della famiglia.
10:29Questa chiesa santuario è una delle mete più richieste, più frequentate non solo dai fedeli, dai devoti messinesi, ma anche da tanti gruppi provenienti da diverse parti della Sicilia e della vicina Calabria, quest'anno più che mai, perché siamo naturalmente nell'anno santo, questo è il luogo e santuario giubilare.
10:53E proprio il giorno della festa, l'8 maggio, festa della Madonna di Pompei, giorno in cui da tradizione c'è anche la supplica, è possibile lucrare l'indulgenza e c'è chi si occupa dell'organizzazione, della preparazione dei festeggiamenti già molti, molti mesi prima, il Comitato Festo, una festa bella con processione che richiama tantissime persone.
11:17Ci occupiamo di organizzare l'Iter, aiutiamo insomma il parroco in tutto il percorso, che comunque può variare da un anno all'altro, ci occupiamo della discesa dell'altare superiore fino al carro che poi porterà la Madonna direttamente in processione.
11:31Il Comitato è formato da 15 elementi, uomini e donne. Gli uomini si occupano della parte fisica, nel senso che bisogna prendere proprio in braccio praticamente la Madonna tramite un montacarichi, una volta ascese sia la Madonna che anche le altre statue di San Damiano e Santa Caterina, noi donne ci occuperemo della pulizia.
11:51A proposito di pulizia c'è naturalmente chi supporta quotidianamente i religiosi nella cura del decoro degli ambienti, non si potrebbe fare a meno di alcuni angeli custodi, qui ne abbiamo una, in cosa consiste?
12:05Siamo in quattro, curiamo soprattutto gli altari, per noi questa è la seconda cassa. E poi c'è chi cura i rapporti tra la comunità religiosa e il territorio, quindi l'interfaccia, e di cosa si occupa?
12:21Di Santa Maria di Pompei è presente, molto presente nel territorio, dal punto di vista sociale ci sono gli araldini e la gifra, la gioventù francescana, non a caso vanno a visitare gli anziani, le case di riposo.
12:36E poi un aspetto importantissimo fondamentale che ogni comunità dovrebbe curare è quello della pastorale della salute, l'abbiamo già detto, a capo c'è Fra Francesco Gullo, lo ha fatto a livello diocesano, è stato cappellano dell'ospedale Papardo, ma perché è importante questa pastorale della salute?
13:07La cura è la pastorale dei malati, come allora si chiamava, e questo ha avviato tutto un processo che è durato quasi 40 anni, gli ultimi documenti li abbiamo nel 2016 e anche dopo nel 2020, la carta per gli operatori sanitari, e c'è tutta un'evoluzione anche nella terminologia,
13:31pastorale degli infermi, pastorale dei malati, pastorale ospedaliera, in cui noi cappuccini abbiamo un particolare carisma, su questo aspetto cerchiamo di essere presenti.
13:43Materialmente voi che cogiuate Fra Francesco, cosa fate?
13:47Due volte al mese abbiamo la messa per i malati relativa a Catechesi, poi una volta al mese anche un momento conviviale e in estate si è avviato finalmente il campo estivo.
14:00Per quanto riguarda l'esposizione a Catechesi c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Catechesi, c'è una città che si chiama Cateches
14:30Dieci anni più per cazzo.
14:36Dodici vapi prima,itioni morte,
14:37Io e adesso,
14:38Fissi del mare,
14:38Sbrocco spesso,
14:40Energie normale,
14:40forchi limitadori,
14:42lotta elettrica,
14:43rota per fortre,
14:43ti tocca il lupo,
14:44tocca da porte,
14:44rosa come d'alba,
14:46giaceone che annella,
14:46ruga del mare,
14:47Campiani,
14:48rubia volare,
14:50studio del corno download,
14:51posto del Sole,
14:51wigia a número,
14:56L'impegno del vento!
14:58Quello che avete sentito è uno dei gridi, penso che si dica così, tipico dei gruppi scout
15:05e noi siamo qui oggi a presentarvi una delle realtà scout più antiche della città, la Gesci Messina 13.
15:12Come vedete sono tantissimi ragazzi e ragazze di diverse età.
15:18Questa che tu tieni in mano, che cos'è?
15:20La fiamma.
15:21E che cos'è la fiamma?
15:22La fiamma è il più piccolo ed è il simbolo degli scout.
15:27Quindi tu sei il più piccolo?
15:28Per ora sì.
15:30Ma questo grido che abbiamo sentito, qual è il significato?
15:35Ripetiamo meglio le parole così lo facciamo capire ai nostri telespettatori.
15:38Che non dobbiamo fare il nostro meglio.
15:41Proviamo ad andare da quelli un po' più grandi ancora, da quelli veterani veterani,
15:45vediamo un po', uno a caso, già lo sguardo terrorizzato dice non io invece sei tu.
15:50Come ti chiami?
15:51Cristian.
15:52Cristian, quanti anni hai?
15:5412.
15:55E sei negli scout?
15:572 anni.
15:58Tu sei filippino?
15:59Sì.
16:00Questa esperienza ti sta servendo a cosa?
16:03Per la scuola.
16:05Ma quando tu sei arrivato qua, tu sei nato qua in Italia?
16:08Ovviamente.
16:09Quindi parli bene l'italiano, parli bene il filippino, ma questa esperienza aiuta l'integrazione?
16:15Molto.
16:16Voi cosa fate qua?
16:18Giochiamo, cantiamo, andiamo in chiesa, queste cose.
16:23Vado da altre due ragazze, voi come vi chiamate?
16:26Dalila.
16:27Marta.
16:28Marta, da quanto tempo sei in scout?
16:30Io da ormai 6-7 anni.
16:33Ti trovi bene, sì?
16:34Sì, molto bene.
16:35Per quanto riguarda le attività, c'è una differenza fra ragazze e ragazzi delle ripartite?
16:40No, assolutamente no, cioè siamo proprio uguali, non cambia niente.
16:46E questo bastone che tenete in mano?
16:48Questo si chiama alpistoc, l'alpistoc è un bastone, si può chiamare così, che rappresenta la squadriglia.
16:54Nel mio caso, per esempio, c'è l'orso, infatti la mia squadriglia è la squadriglia orsi.
16:58Questo si chiama guidone, c'è l'animale che rappresenta la squadriglia e poi in più si può anche attaccare il guidoncino verde,
17:08che invece è un guidone che rappresenta una specialità di squadriglia, che si prende tutti insieme.
17:14E questi li portate voi sempre quando fate attività?
17:16Sì, noi nei capiscuadriglia abbiamo il compito di mantenerlo e di tenerlo per rappresentare la nostra squadriglia.
17:23Andiamo dai capiscout a sentire qualcosa anche storico,
17:28questa è una realtà storica, una delle più antiche, se non la più antica della città.
17:32Da quanto tempo esiste?
17:33Sì, siamo nati nel 44' ufficialmente, una sera lontano novembre del 44',
17:39al domenico sabio, subito dopo che sono saliti gli alleati, la guerra stava proprio per finire,
17:47gli scout a Messina sono iniziati con il Messina 13' e poi siamo stati là fino al 62',
17:54poi dal 63' siamo ospiti dei frati Cappuccini, padre Francesco che ci ospita e siamo qua, sono 80 anni passati.
18:04Ufficialmente nel gennaio del 45' le promesse e quindi abbiamo festeggiato gli 80 anni e ora ci sarà un anno di festeggiamenti.
18:12Fra i gruppi scout e le parrocchie c'è una bella corrispondenza di amorosi sensi, come direbbe un noto poeta.
18:22Condividete tanti spazi, tanto tempo, tante iniziative?
18:26Sì, noi siamo 10, siamo un'associazione cattolica,
18:29a Messina ci sono più di 7 gruppi ospiti in tutte le realtà della diocesi di Messina e di tante parrocchie,
18:38da Tremestieri fino a Ganziri, poi abbiamo anche dei gruppi a Milazzo, quindi condividiamo insieme il grande gioco dello scoutismo.
18:47Quanti siete qua dentro?
18:49Il gruppo siamo 120 circa, 123.
18:52Divisi per età come?
18:54Abbiamo i castorini che oggi non ci sono, i più piccolini da 5 anni a 7 anni, poi ci sono i rubetti, quelli là col cappellino,
19:00dagli 8 anni agli 11 anni, gli esploratori dagli 11 ai 16 e i più grandi rover, dai 16 ai 21.
19:08Poi ci sono i capi qua che sono dei volontari, degli adulti volontari.
19:13Ma adesso ci dovreste mostrare qualcosa, no? Io so avete preparato ancora qualcosa per noi.
19:18Sì sì, ora facciamo un gioco tipico che è lo scoutball, è un gioco nostro, tra l'altro faremo il torneo fra due mesi,
19:25che sarà nel campo qua e sarà un gioco ufficiale che è il gioco dello scoutball, quindi ora ci molliamo con i ragazzi.
19:48Vanni, Vanni, Vanni!
19:58Valzo! Vanno a rimanere, vanno a rimanere!
20:11Vanni!
20:14No worry!
20:18Valzo! Valzo! Valzo!
20:24Valzo! Valzo! Valzo!
20:48Valzo!
21:18Valzo! Valzo! Valzo!
21:34Ci troviamo nel cuore della realtà capuccina qua di Pompei, siamo all'interno dei locali della Biblioteca del Polo Culturale,
21:43che custodisce un patrimonio inestimabile, di inestimabili valori di codici, di libri, di incunaboli.
21:52Adesso andremo a carpire qualche segreto, qualche particolarità con coloro che qui dentro muovono le fila delle varie iniziative.
22:02Uno di questi è il professore Pippo Lipari, responsabile di questa associazione, di questa realtà intervolumina
22:09che organizza momenti culturali per tutta la cittadinanza.
22:13Sì, è un'associazione che è nata proprio qui dentro la Biblioteca dei Cappuccini.
22:18Prima eravamo dei volontari che davamo una mano a gestire insieme ai frati questa biblioteca importante e ricchissima,
22:25poi ci siamo realizzati in associazione e abbiamo allargato il nostro raggio di azione.
22:31Cioè non solamente biblioteche e libri, anche se la finalità prevalente della nostra associazione è la promozione della lettura e della cultura in generale,
22:41poi abbiamo allargato, abbiamo fatto altre iniziative, dibatti, di convegni, incontri di vario genere, anche aprendoci alla realtà dell'infanzia.
22:51Attraverso dei bandi che abbiamo vinto abbiamo creato una sezione per bambini, Bibliolandia,
22:58e abbiamo iniziato l'iniziativa Leggere prima di leggere, rivolta ai bambini prima dell'età scolare.
23:07Professore, si fa più fatica a riavvicinare al fascino del libro l'adulto o il bambino?
23:14Gli adulti, assolutamente.
23:17Siamo in una società in cui la lettura è diventata un bene non particolarmente praticato perché ci vuole più calma, più tranquillità, più tempo.
23:29Siamo abituati invece a bruciare i tempi, a fruire come semplici spettatori magari di quello che ci trasmettono gli altri.
23:39La lettura richiede qualcosa d'altro.
23:42I bambini sono un libro aperto, accolgono con facilità e con entusiasmo questa esperienza della lettura a voce alta che viene fatta attraverso volontari, attraverso incontri,
23:55in cui si spiega che cos'è un libro e perché un libro, a differenza di un telefonino, non ha bisogno della corrente, non ci lascia mai in panne, ma basta sfogliarlo che ricomincia a parlarci.
24:10E' quello che diciamo un po' noi giornalisti quando parliamo del profumo della carta stampata e qui di carta stampata scritta, lavorata, a mano, con grande dovizia, ce n'è veramente tanta.
24:23E a custodire i segreti di questa meravigliosa biblioteca è Fra Fiorenzo Fiore.
24:30Fra Fiorenzo Fiore, ma diamo un po' di numeri qua dentro, quanti libri, quanti volumi troviamo?
24:35Allo stato attuale abbiamo 114 mila volumi.
24:40Divisi per?
24:42Teologia, Sacra Scrittura, letteratura, ce n'è moltissima, ma la tipicità è soprattutto attenzione alle materie teologiche, scritturistiche e soprattutto settore francescanesimo.
24:57E chi può accedere qui?
24:59La biblioteca è aperta al pubblico 20 ore settimanali.
25:05Esiste il prestito, naturalmente il prestito non di tutto, ma soltanto di quello che si ritiene opportuno che possa essere prestato, perché poi la biblioteca ha dei fonti antichi molto ricchi e molto ampi.
25:24Naturalmente questi sono fonti che non vengono prestati ad altri eccetera.
25:29Questa realtà ha 30 anni di vita come locale, perché la biblioteca come cammino ripreso ha iniziato nel 1962.
25:40Io ero giovicello e poi piano piano si è cominciata a sviluppare e si è ingrandita, per cui a un certo punto abbiamo avuto bisogno di altri locali.
25:51C'era questo ex chiesa dopo il terremoto, è stata praticamente con un progetto della sovrintendenza, è stato tutto ristrutturato e naturalmente attraverso il sistema dei compattati moderni, quindi noi per il momento non abbiamo problemi di spazio.
26:11Fra Fiorenzo, il pezzo più pregiato che avete qua dentro qual è?
26:15E' una bibbia stampata nel 1476 a Napoli ed è il più antico come data.
26:24Poi abbiamo un fondo in Cunabudi e un migliaio di cinquecentine, questo è il fondo più ricco e più prezioso.
26:34Poi abbiamo anche molte stampe attrettanto preziose del 1700 e anche di altri periodi che sono state tutte inventariate, tutte catalogate e poi la maggior parte del materiale, antiche ed altro, si può trovare nel sito della biblioteca dove ci sono dei file.
26:55Quindi diciamo c'è una digitalizzazione di tutto ciò che avete?
26:59La digitalizzazione sta continuando, praticamente dal 2002-2004 abbiamo iniziato tutto l'inserimento digitale.
27:14Fra Fiorenzo, ancora una domanda. E' possibile per gli studenti universitari venire qui e fare dei tirocini? Quindi c'è questo ponte con l'Ateneo?
27:22Sì, abbiamo diverse convenzioni con l'Ateneo di Messina, con quello di Genova e quando il professor Lipperi insegnava la bibliografia all'Università c'erano parecchi giovani che sceglievano di lavorare con lui sui fondi librari e venivano qua a fare i loro tirocini.
27:53In parrocchia c'è spazio naturalmente per il cammino di preparazione delle coppie, coppie di fidanzate, coppie di sposi, un cammino di condivisione, un cammino che profuma di bene, di crescita e che è sorretto da alcune coppie che già ci sono passate attraverso questa strada, come ad esempio Giussi e Antonio.
28:16Siamo quattro coppie di età diverse di matrimonio in modo da poter dare esperienze diverse, situazioni diverse. Partiamo da dieci anni di matrimonio ai trentasei e qua dirono il parroco in questo cammino di preparazione.
28:31Utilizzate testi delle sacre scritture, partite da esperienze personali, ecco come lo impostate il cammino?
28:37Sia testi di sacre scritture che esperienze personali. Devo dire che queste esperienze personali sono servite anche alle quattro coppie sposate già da tempo perché ci hanno permesso un attimino di rivivere e riflettere su alcuni avvenimenti che avvengono tra coniugi negli anni.
28:53Adriana e Giuseppe sono la prima coppia che convolerà a nozze, quindi il primo frutto di questo corso. Ma si fa per forza e perché ci si deve sposare oppure?
29:07Oppure si fa per amore. Noi abbiamo fatto questo corso, ci stavamo sposando qui e abbiamo deciso di fare qui questo percorso prematrimoniale anche perché Frafra ci ha accolto molto bene con il sorriso e questo suo carattere molto divertente e simpatico ci lo ha trasmesso anche durante tutti questi incontri.
29:34Sono nate tante amicizie. Qualcosa la facciamo dire anche ad Adriana? La coppia parte male prima ancora della benedizione. Adriana, voi vi sposerete qua, avete fatto questa scelta perché avete trovato un luogo accogliente?
29:48Sì, perché già è stata una amicizia con Frafra dal primo giorno che siamo entrati in chiesa e poi il percorso che abbiamo fatto prematrimoniale comunque ci ha aiutato a crescere e a capire anche cose noi della coppia, quindi cose che magari sono scontate.
30:04Invece con il corso prematrimoniale che abbiamo fatto grazie pure a Frafra, a Giusy, a Flavina e a tutti gli altri ci hanno insegnato parecchie cose e ci hanno fatto maturare sia come coppia che anche personalmente.
30:18Ecco Flavina, voi camminate con loro, loro camminano con voi, in realtà non c'è una separazione netta tra chi prepara e chi viene formato? Esattamente, quando ci è stato chiesto di partecipare al corso prematrimoniale all'inizio un po' d'ansia, non sapevamo cosa dire, l'abbiamo avuta anche noi.
30:38Ma nel momento in cui abbiamo intrapreso questo percorso è servito non solo a portare la nostra esperienza, dopo tanti anni il matrimonio un po' diventa piatto, invece questo corso è servito anche a noi a riflettere su alcuni spunti che davamo per scontato e invece scontati non sono.
30:55Fra Francesco, e se dopo questo percorso la coppia scoppia o prima o subito dopo il matrimonio, che succede per la chiesa e con la chiesa, come vive questo?
31:06La chiesa è madre e anche, anzi proprio quando i suoi figli vivono momenti di difficoltà per la coppia, toccare con mano anche la chiusura di una relazione se è un momento difficile, la chiesa si pone sempre come madre accanto a loro, quindi sarà sempre accogliente e li accompagnerà sempre lungo le vie della vita.
31:36La chiesa è sempre accogliente e li accompagnerà sempre lungo le vie della vita.
31:46La chiesa è sempre accogliente e li accompagnerà sempre lungo le vie della vita.
31:56Come in tante realtà parrocchiali anche qui c'è spazio per la cura delle famiglie, per la cura dei bisogni materiali e non solo, che vengono affidati alle volontarie e volontari della Caritas parrocchiale.
32:21Qui ne abbiamo due. Di cosa vi occupate? Anche perché qua parliamo di un territorio centrale, quindi quali sono i bisogni?
32:28I bisogni sono vari diciamo, noi cerchiamo di accontentare però non possiamo accontentare tutti. Abbiamo un 36 famiglie, accudiamo 36 famiglie, fra cui ci sono quelli che hanno bambini piccoli, allora cerchiamo di dare qualcosa per i bambini piccoli.
32:45E poi se noi non possiamo allora li indirizziamo o nelle loro parrocchie, perché a volte vengono che non sono di questa parrocchia, ma non mandiamo mai nessuno a mani vuote.
32:55Quali sono i principali bisogni? Cioè nel pacco spesa cosa vi viene chiesto principalmente?
33:00Noi diamo il pomodoro, la pasta, il latte, poi l'olio, i biscotti, le scatolette di donno, cose che sono a lunga conservazione e che possono utilizzare in diversi modi.
33:17La vostra prossimità si concretizza solo attraverso la distribuzione del pacco spesa o l'ascolto riveste una parte fondamentale?
33:27L'ascolto è fondamentale perché vengono le persone e noi dobbiamo sapere di che cosa ha bisogno, di chi si tratta, dove abitano, quante sono della famiglia, sono quattro, due, uno, quanti bambini hanno.
33:40Perciò questo è fondamentale, l'ascolto è la prima cosa. Dopodiché noi vediamo quello che noi possiamo fare per queste persone.
33:57Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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