Il salotto di Licia Raimondi – puntata del 7 novembre
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NovitàTrascrizione
00:00Amici del Salotto, bentornati.
00:29Io ho il piacere di accogliervi nuovamente nel mio spazio casalingo,
00:34nel mio spazio che prevede tante chiacchierate serene con personaggi illustri importanti
00:40e voglio anche farvi dare i saluti più affettuosi da parte del mio cagnolino Artù,
00:47che è appunto il mio compagno di viaggio in questa stagione in esclusiva su TGS
00:52e lui è il mancabile mio cagnolino che mi protegge ovunque io vada.
00:58Dunque, parliamo di grandi personaggi e ho il piacere di dare il benvenuto
01:05al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
01:08Grazie, grazie, grazie di avermi ospitato nel tuo salotto insieme ad Artù.
01:13Un saluto a quanti ci seguono e ci ascoltano.
01:17A chi piacciono i cani.
01:19Permetto di dire che vorrei rompere ogni formalità in questa intervista con il sindaco
01:24dandoci del tu, quindi ci daremo del tu in queste interviste.
01:29Ce lo diamo già da un po' e continueremo a darcelo.
01:32E continueremo a darlo.
01:33Allora, parliamo di cani?
01:34Sì, sì, i cani mi piacciono.
01:37In famiglia ne abbiamo avuti fino a questo momento due,
01:42uno che non c'è più e che per me è stato, perderlo è stato un grande dispiacere.
01:50Parlavamo con questo cane che era un monumento alla riconoscenza
01:57perché i miei figli l'avevano raccolto sostanzialmente per strada
02:02ed era veramente uno che vigilava costantemente su di noi.
02:09La sera mi raccontava quasi tutto quello che aveva fatto quaendo, abbaiando,
02:15quello che aveva fatto nel corso della giornata.
02:18Poi adesso invece condividiamo con mia figlia un bassottino
02:23che però lei adesso ha portato con sé a Milano,
02:26quindi mia moglie ed io siamo rimasti senza figli e senza cani in casa.
02:31In attesa di adottare magari un cagnolino.
02:34Voi vi chiederete di cosa parleranno l'ICIA e il sindaco,
02:38parleranno di politica, parleranno della città,
02:42parleranno dei problemi, della cronaca, dell'attualità.
02:45Io vi devo dire che invece l'intervista di oggi al sindaco ha un taglio diverso
02:51perché assisteremo al racconto della sua vita
02:55per andare alla scoperta dei lati più introspettivi
02:59di un personaggio che è stato veramente protagonista
03:03della vita pubblica palermitana regionale da svariate prospettive
03:08ma noi vogliamo conoscere tutti i dettagli della sua vita, del suo passato
03:12e quindi rimanete con noi perché adesso si va in pubblicità.
03:15A dopo.
03:30Allora, caro prof.
03:32Mia cara.
03:33Com'è andata oggi la tua giornata, che hai fatto di bello?
03:37Giornata di ordinaria follia, come ogni giornata di un sindaco
03:43che è costretto a dimenarsi tra imprevisti, occasioni programmate,
03:50un po' di rappresentanza, il lavoro d'ufficio,
03:54insomma, tante piccole e grandi cose che però cerchiamo di mettere a servizio della città.
04:02Frenetica, la vita di un sindaco, il sindaco di Palermo, penso proprio al massimo.
04:09Non vede l'ora di tornare a casa la sera il sindaco di Palermo.
04:13E qual è la prima cosa che fai quando torni a casa?
04:15Levo la cravatta, la prima cosa che faccio.
04:18Che tu sei tutto il giorno in cravatta?
04:20Eh sì, spesso anche il sabato e la domenica ovviamente
04:23per fatto di partecipazione istituzionale, quando c'è, c'è quasi sempre,
04:30quindi levo la cravatta, mi metto un po' più in libertà
04:36e spero che non suoni più il telefono e cerco un telegiornale.
04:43Ma suona il telefono anche quando...
04:45Intanto a che ora torni a casa?
04:47Beh, io torno normalmente intorno alle nove, le nove e un quarto,
04:51così, dove non ci siano impegni serali.
04:54Quello è il momento per mettermi in libertà,
04:57per cercare di riprendere un minimo di vita familiare normale,
05:02per seguire qualche telegiornale, leggere qualche pagina di libro
05:08e poi andare a letto.
05:10Amo molto poi la sera vedere se ci riesco in seconda serata
05:14documentari storici o ricostruzioni di pezzi della storia,
05:22quelli mi piacciono molto e allora cerco di seguirli.
05:25Quindi torni a casa, togli la cravatta, guardi i telegiornali,
05:29documentario è qualcosa di più leggerino, non so, un film da ridere?
05:35Sì, certo, certo, la prima serata è dedicata...
05:38Troppa serietà, secondo me?
05:40No, la prima serata è dedicata certamente a un intrattenimento di leggerezza,
05:47anche se spesso, confesso, mi addormento sul divano,
05:50perché questo è quasi normale.
05:53Eh certo, immagino, è stanchissimo.
05:56Eh sì, ci si ricarica per l'indomani in qualche modo.
06:00Quali sono le persone che hanno più influito sulla tua carriera?
06:05Beh, guarda, io credo che le persone che hanno influito
06:12sono quelle che mi hanno dato un metodo di lavoro nella vita,
06:17un metodo di impegno, un metodo di lavoro,
06:20un metodo per crescere nella società e per credere nella società.
06:24Quindi debbo molto alla mia formazione d'origine, alla mia formazione scolastica,
06:31ricordo tutti...
06:33Che scuola hai fatto?
06:34Io ho fatto ovviamente tutte le scuole ordinarie,
06:37mi sono diplomato a liceo classico e poi sono entrato...
06:40In quale scuola?
06:41Alla facoltà di Pecino, Algonzaga, per 13 anni.
06:46Sono... Ecco, questa è mia mamma, mancata da un anno, esattamente da un anno,
06:53e lì sono io a casa dei miei nonni, qui alle scuole elementari, proprio a Algonzaga.
07:01Una gara questa sui dieci comandamenti,
07:07i cosiddetti albimiras, non lo posso dimenticare.
07:10Stiamo un attimo, cos'è questo discorso dei dieci comandamenti?
07:16Dovevamo, scuola cattolica, dovevamo indovinare attraverso dei piccoli album,
07:24che sono proprio quelli riportati lì,
07:26indovinare a quale peccato facesse riferimento,
07:31a quale comandamento facesse riferimento il sacerdote che organizzava queste improbabili gare sui peccati.
07:41Improbabili, è sul serio.
07:43Il più bravo era quello che per primo esponeva l'immagine più pertinente al peccato che veniva ricamato.
07:54Insomma, una storia di altri tempi che oggi non si riferebbe più.
07:59Però ti dicevo, ho molta, tanta conoscenza nei confronti di quella scuola,
08:07nei confronti soprattutto di alcuni docenti.
08:12Ricordo Padre Cultrera, che era un poeta di gran pregio, amico di Gesualdo Bufalino.
08:25E poi ricordo Padre Ghiozzo, che è stato rettore al Gonzaga,
08:33Padre Pintacuda, che è stato mio professore,
08:35col quale poi ho proseguito negli anni universitari la scuola di formazione politica.
08:42Avrebbe voluto Padre Pintacuda che io facessi politica sin da giovane,
08:48invece ho scelto di fare la professione,
08:52ho scelto l'impegno universitario, accademico,
08:55e solo a tarda età mi sono fatto il retire dalla politica.
09:00È incredibile, quindi lui aveva già cattato questo tuo talento,
09:04se così si può definire.
09:06Sicuramente è una mia versatilità sociale.
09:10Questo credo che sia in occasione di una cerimonia dei miei figli.
09:17Queste sono le prime esperienze di convegno scientifico in Italia e all'estero,
09:25cosa che mi ha impegnato per oltre trent'anni.
09:29A proposito di bambini, volevo farti vedere questo volume.
09:37Il piccolo principe.
09:39L'hai letto?
09:40L'ho letto da piccolo,
09:43i miei libri in quel tempo erano Giulio Verne,
09:49il libro cuore, Dagli Appennini alle Ande,
09:53i ragazzi della via Pal,
09:58quelli sono stati i libri che ho letto in quel periodo,
10:06insieme a quella filmografia con la quale cominciava in quel momento James Bond,
10:12è tutto lì più o meno.
10:16Oltre Diabolik, non mancava mai il Diabolik della settimana.
10:21I fumetti.
10:22I fumetti, certo.
10:23Ti leggo una delle frasi più conosciute del piccolo principe,
10:28tutti i grandi sono stati bambini una volta,
10:31ma pochi di essi se ne ricordano.
10:34Tu com'eri da bambino?
10:37Io da bambino ero,
10:40credo fossi un bambino che credeva molto nelle cose che faceva.
10:46Ho sempre molto creduto nelle cose che facevo,
10:50credo ancora oggi nelle cose che faccio.
10:56Questa è la mia squadra di calcio a sette del Gonzaga,
11:02l'epoca del liceo che ci diede anche qualche soddisfazione.
11:12Devo dire che ho sempre creduto in quello che faccio,
11:16ho cercato sempre di impegnarmi,
11:19mi sono sempre piaciute le relazioni interpersonali,
11:25le relazioni umane credo che siano alla base della crescita,
11:29però credo che non bisogna mai dimenticare,
11:32ha ragione assolutamente,
11:35non bisogna mai dimenticarsi di essere stati bambini.
11:40Pascoli coltivava la cultura del fanciullino,
11:44quella capacità intensa di commuoversi a qualunque età.
11:53Io diffido sempre di quelli che non hanno mai dubbi
11:57e di quelli che non riescono a piangere.
12:01Sono d'accordo.
12:03Volevo chiederti i tuoi figli.
12:06Ho quattro figli.
12:08Cosa pensano di te e di quello che stai facendo?
12:12Sono stati tutti contrari sin dall'inizio,
12:18compresa mia moglie, rispetto a questa mia avventura.
12:26La più contraria di tutti è rimasta sempre mia madre,
12:31finché ci ha lasciati.
12:33Perché?
12:35Penso avessero paura dei rischi che sono collegati
12:41a una posizione così delicata in una città difficile come Palermo.
12:50Intuivano, se non conoscevano,
12:55i rischi di una politica così diretta,
13:00di prossimità, come quella del sindaco,
13:04in un contesto che non è facile.
13:11Avevano imparato a vedermi e a conoscermi
13:16come un uomo di università, di studio,
13:22di impegno anche civile,
13:25ma non mai, ma sempre su quel versante.
13:28Sono stato anche al Consiglio nazionale delle ricerche,
13:31sono stato Presidente del Polo Universitario di Agrigento.
13:34Ho fatto tante altre cose accanto all'esperienza accademica.
13:39La prima esperienza di assessore fu un'esperienza tecnica,
13:45per fare il piano di rientro dalla sanità siciliana,
13:49che nessun politico voleva fare,
13:52per ovvie ragioni di contenimento della spesa.
13:55Poi nel 2017, la prima entrata in politica
14:03di quella elettorale, con la candidatura alla deputazione regionale.
14:12Sono diventato deputato regionale,
14:15ho avuto nel governo musumeici la delega all'istruzione
14:18e alla formazione professionale.
14:21Un'esperienza bellissima,
14:24che mi ha messo a contatto con un mondo straordinario,
14:27sempre con quell'animo da fanciulli che è la scuola,
14:31ma che è anche il promettente mondo della formazione professionale.
14:36E poi eccomi qua, da lì la candidatura a sindaco,
14:40ed eccoci qui, in questo salotto.
14:43Le donne della tua vita volevano proteggerti a modo loro?
14:47Non erano d'accordo?
14:49Le donne della mia vita, non solo le donne,
14:55anche i figli e gli uomini della mia famiglia,
14:58volevano proteggermi.
15:02Non si può parlare male degli altri
15:06se non ci si mette nelle stesse condizioni degli altri.
15:10E' troppo facile, seduti in poltrona,
15:13o in una posizione di comodo,
15:16fare l'allenatore di calcio,
15:19o il sindaco di una città,
15:22o il governatore di una regione,
15:25o qualunque altra condizione di responsabilità.
15:29Occorre sapere individuare i problemi,
15:32sapere scegliere,
15:34sapere dire dei no,
15:36che tante volte sono scomodi.
15:39Se è necessario,
15:41occorre anche sapere contrapporsi,
15:44per evitare soprattutto di perdere
15:47la cosa a cui io tengo tanto,
15:50che è la credibilità e la dignità.
15:53Qual è stato il periodo più bello della tua vita?
15:57Ho amato quel ruolo,
16:04ho amato una cinghia decisionale e di governo
16:07che era molto corta,
16:10e che consentiva al rettore,
16:13una volta deciso,
16:16di fare quello che decideva di fare.
16:19La politica, per un fatto stesso,
16:22di una molteplicità di luoghi della decisione,
16:25stempera molto,
16:28indebolisce molto questa possibilità,
16:31e i tempi della burocrazia pubblica
16:34sono tempi estremamente lunghi,
16:37che talvolta, non dico vanificano,
16:40ma sicuramente sfiancano
16:43sul piano del tempo
16:46che passa dall'ideazione alla progettazione
16:49e dalla progettazione alla realizzazione.
16:53Cosa non sopporti dei tuoi colleghi politici?
16:59Vorrei dire tante cose.
17:02Della gente in generale?
17:05Andiamo più sul caratteriale.
17:08La cosa che non sopporto
17:11è la mancanza di verità talvolta,
17:14il volersi nascondere dietro argomentazioni
17:17che sono tipicamente speciose
17:20per affermare quasi sempre
17:23una ragione che essi ritengono incrollabile.
17:26Io credo che nessuno di noi
17:29abbia ragioni incrollabili,
17:32ma che bisogna, lo ripeto,
17:35essere assaliti costantemente dal dubbio
17:38per poter decidere per il meglio,
17:41ma soprattutto ascoltare gli altri.
17:44Questo atteggiamento eccessivamente di appartenenza
17:47che diventa talvolta anche poco conciliante.
17:50Queste forme mi danno fastidio.
17:53Bisogna mettersi in discussione?
17:56Bisogna mettersi in discussione
17:59e cercare posizioni che siano concilianti
18:02e di garanzia per tutti.
18:05Io credo che il sindaco, così come un rettore,
18:08così come un governatore,
18:11debbano essere garanti di tutti,
18:14non solo di chi ti ha votato
18:17o di chi appartiene alla tua fazione politica,
18:20ma devi essere garante di tutti.
18:23Io mi sento il sindaco di tutti i palermitani
18:26e non sto lì a distinguere
18:29se mi hanno votato o non mi hanno votato.
18:32Talvolta assisto a delle scene
18:35che preferirei non vedere e alle quali non assisto.
18:38Mettersi in discussione è importantissimo
18:41in tutti i rapporti personali.
18:44Nella vita è una modalità di crescita,
18:47un andare incontro al prossimo.
18:50Trovare un terreno comune
18:53nella comprensione reciproca.
18:56Il compromesso non è mai troppo basso
18:59e non è tanto meno accelerato.
19:02Sicuramente trovare una sintesi,
19:05una sintonia tra le persone,
19:08è fondamentale e per un sindaco
19:11e chi governa una macchina complessa
19:14questo atteggiamento è dovuto.
19:17Non sempre viene ripagato
19:20con lo stesso atteggiamento e sentimento.
19:23Questo talvolta mi amareggia.
19:26Sei vanitoso?
19:29Chi può dirsi non vanitoso?
19:32Si dice che la vanità è donna,
19:35ma conosco uomini molto più vanitosi di me.
19:38Quanta vanità ci deve essere in politica?
19:41La vanità fa parte della politica,
19:44forse anzi è un innesco motivazionale
19:47quello della vanità.
19:50Però se la vanità resta a fine a se stesso
19:53credo che risolva poco.
19:56Fai poco con la vanità,
19:59non diventi credibile se esibisci
20:02solo vanità o fiumi o fumi.
20:05Occorre sapere accompagnare
20:08e questa è sempre la mia preoccupazione
20:11nei confronti dei cittadini
20:14ma nei confronti di tutti coloro
20:17che nella vita sono stati
20:20in qualche modo amministrati da me
20:23di poter mettere insieme la parola
20:26che disegna un percorso
20:29e la realizzazione del percorso stesso.
20:32Se alle parole non si fanno seguire i fatti
20:35probabilmente non si riesce a continuare
20:38in maniera qualificata in un impegno,
20:41diventa solo vanità.
20:44Da quando sei sindaco di Palermo
20:47ti sei mai rimproverato di qualcosa
20:50che avresti voluto fare?
20:53Ogni giorno, assolutamente ogni giorno.
20:57E' un antagonismo tra ciò che vuoi fare
21:00e ciò che riesci a realizzare
21:03cercando di portare tanta più acqua possibile
21:06sul piano della realizzazione dei fatti.
21:09Ma tra il dire e il fare
21:12c'è un oceano fatto di burocrazia,
21:15talvolta di resistenze passive,
21:18talvolta di sciatteria,
21:21talvolta di incredibili complicazioni
21:25che in alcuni casi sono addirittura derivate
21:28da leggi che in Italia dovrebbero essere
21:31diciamo disboscate rispetto all'intrigo
21:34che determinano nella loro interpretazione
21:37e nella loro attuazione.
21:40Aveva ragione Renzi quando il Presidente del Consiglio
21:43diceva che se in Italia sostituissimo
21:46e abolissimo senza sapere quali
21:49il 50% delle leggi probabilmente
21:52riusciremmo a far meglio.
21:55Chi è il tuo miglior amico?
21:58Posso dire che i miei migliori amici
22:01sono gli amici dell'infanzia,
22:04gli amici della scuola.
22:07Altri che magari mi stanno vedendo
22:10potrebbero rimanerci male,
22:13però sono quello spavutissimo gruppo
22:16di amici fraterni che considero fratelli
22:19con i quali ho fatto tutto il mio percorso
22:22di vita scolastico, accademico
22:25e che poi sono rimasti sempre fedeli
22:28a quel patto di gioventù
22:31senza mai tradirlo e oggi
22:34anche non vedendoci per mesi
22:37perché per me è molto difficile farlo
22:40ritrovarsi è come se ci fossimo visti
22:43la sera prima.
22:46Sono quegli amici con cui mangi una pizza
22:49senza che nessuno ti parli di ciò che funziona
22:52o non funziona a Palermo.
22:55Sono quegli amici che non ti domandano
22:58mai un favore, sono quegli amici
23:01che hanno solo il gusto di stare con te
23:04la sera o passare una domenica
23:07o fare qualche giorno di vacanza in montagna
23:10e allora credo che quelli sono
23:13i miei veri amici certamente
23:16perché dire amico è molto impegnativo.
23:19Lo so, per questo te l'ho chiesto.
23:22Ci sono altre foto da vedere?
23:25Ah, ecco, non potevamo dimenticare questa foto
23:28in cui ero il 2012 prof
23:31tu eri magnifico rettore
23:34ci siamo conosciuti per la prima volta
23:37in questa occasione
23:40eravamo tutti più giovani
23:43e niente, è una bella chicca.
23:46Tu hai fatto solo la muta dei capelli
23:49io invece sono invecchiato nel frattempo.
23:52Assolutamente no, stai sempre benissimo
23:55è sempre affascinante.
23:58Allora, caro prof, è stato veramente un piacere
24:01spiacerare insieme a te.
24:04Il piacere è stato mio e ti voglio ringraziare
24:07perché siamo usciti dallo stantio paradigma
24:10di dire cosa si sta facendo
24:13cosa si è fatto a Palermo
24:16ma ritrovare così come dire l'uomo
24:19l'amico, l'amica
24:22e potersi intrattenere anche su dolci malinconia del passato
24:25è stato un bel momento, grazie.
24:28Grazie a te.
24:31Allora, per ora al cinema potete vedere
24:34Eterno visionario
24:37il film che ha come protagonista
24:40Luigi Pirandello
24:43interpretato da Fabrizio Ventivoglio
24:46per la regia di Michele Placido
24:49lo staff, il cast del film insieme a regista
24:52è stato a Palermo, ai cantieri culturali
24:55della Zisa, al centro sperimentale di cinematografia
24:58e io sono andata a intervistare Michele Placido
25:01vediamo il servizio
25:04e poi andiamo in pubblicità
25:07ma rimanete con noi, a dopo.
25:10Eterno visionario racconta la storia personale di Luigi Pirandello
25:13insieme alla sua famiglia
25:16in una linea sottile
25:19di confine tra genio e follia
25:22dove inizia il genio, dove finisce la follia
25:25e viceversa.
25:28Il personaggio si è parlato meno
25:31perché se ne parla meno non so perché
25:34è la Antonietta Portulano
25:37ma a volte rifletto che
25:40in verità anche la follia
25:43della Portulano
25:46perché poi Pirandello dice
25:49la follia di mia moglie sono stato io
25:52se non ci fosse stata la Portulano
25:55Pirandello forse non sarebbe diventato
25:58Pirandello perché
26:01anche quello è un dono
26:04lei, lei proprio la Portulano
26:07è un dono della vita perché la vita non ti dona
26:10soltanto la bellezza
26:13la straordinarietà di una famiglia ricca
26:16che tutto procede
26:19che con i figli va tutto bene eccetera
26:22Antonietta ha donato
26:25ripeto a Luigi la follia
26:28e senza quella follia di Antonietta
26:31non sarebbe nato il 6 personaggi in cerca d'autore
26:34questo è il mio pensiero
26:37Io penso che a volte dall'estrema sofferenza
26:40si aprono delle strade inaspettate
26:43che regalano una forma artistica
26:46anche di altissimo livello
26:50Maestro lei è stato protagonista
26:53di una narrazione
26:56da vari punti di vista
26:59da svariate prospettive
27:02di una narrazione sulla Sicilia
27:05multiforme che si è evoluta negli anni
27:08ovviamente
27:11fino ad arrivare alla valorizzazione
27:14l'esaltazione del genio più puro di Pirandello
27:17Ma com'è cambiata secondo lei la Sicilia
27:20dai tempi di Mary per sempre o la sua rappresentazione
27:23dai tempi di Mary per sempre fino ad oggi?
27:26Certo che è cambiata la Sicilia
27:29ma non è cambiata soltanto Palermo
27:37Ecco bisogna riflettere come dicevo prima
27:40quanti siciliani hanno dato la vita
27:43per rendere migliore la Sicilia
27:46quando lo stato era assente
27:49come diceva Falcone
27:52come diceva Livatino
27:55come avevano detto Borsellino
27:58mi vengono i brividi a pensare
28:01già abbiamo dimenticato
28:04quegli agguati di una ferocia
28:07di quella mafia terribile
28:10di quell'ignoranza terribile
28:14è stato un momento in cui veramente però
28:17la giustizia dei siciliani
28:20grazie ai giudici
28:23come Falcone ripeto e Borsellino e Livatino
28:26hanno cominciato a dare un segno di speranza
28:29grazie al sacrificio delle proprie vite
28:34Pirandello era nemo profeta in patria
28:37per gran parte della sua vita
28:40come tanti siciliani artisti
28:43lo sono stati per tantissimi anni
28:46oggi forse c'è stata un'inversione di tendenza
28:49rispetto a questa situazione
28:52o comunque vogliamo sapere come si può commentare
28:55quello che sta succedendo oggi in Sicilia
28:58e che riguarda tutta la parte degli artisti siciliani
29:04Gli artisti siciliani
29:07tanti registi
29:10sono siciliani
29:13ma io voglio ricordare
29:16non soltanto
29:19i grandi sceneggiatori siciliani
29:22che lavorano appunto nel cinema italiano
29:25che si sono naturalmente per motivi di lavoro trasferiti
29:28a Roma
29:31ma la realtà di oggi, di questa giornata
29:34è in realtà una potenza
29:37ma chi stava a immaginare
29:40che qui, nei cantieri dell'Osen
29:43venissero 700 insegnanti
29:46da tutta Italia
29:49a dare una forza
29:52una vitalità
29:55una energia nuova
29:58perché qua si formino le giovani leve del cinema siciliano
30:01e qui, tra qualche anno
30:04vedrete quanti giovani
30:07apprenderanno le scenografie
30:10i costumi, operatori di macchina da presa
30:13registi, sceneggiatori
30:16e Dio ne mandi più che può
30:19perché oggi sono giornate stupende, magnifiche
30:22e io sono meravigliato
30:25perché mi avete dato un'emozione fortissima
30:28e io sono molto felice di essere stato qui
30:31e di essere stato qui
30:34e di essere stato qui
30:37e di essere stato qui
30:40e di essere stato qui
30:43e di essere stato qui
30:46e di essere stato qui
30:49e di essere stato qui
30:52e di essere stato qui
30:55Buonasera, Reimondi
31:21Bentornati, adesso parliamo di imprenditoria
31:24di imprenditori siciliani, rafforzare le relazioni commerciali tra Sicilia ed
31:29Emirati Arabi, questo l'obiettivo di un incontro organizzato dall'assessorato
31:33regionale alle attività produttive che si è tenuto a Dubai nelle scorse
31:39settimane. All'iniziativa hanno partecipato nove addiende dell'isola, dei
31:44settori dell'edilizia, della cosmetica e dell'agri-food, presenti i rappresentanti
31:50delle camere di commercio di Dubai e Abu Dhabi e l'ambasciatore italiano
31:55Lorenzo Fanara. Ho il piacere di ospitare due imprenditori che hanno
32:00partecipato alla missione, Giuseppe Cianciolo benvenuto e Sara Seydita
32:08benvenuta anche a te. Quindi siete di ritorno da questa missione incredibile
32:14che ha visto gli imprenditori siciliani essere al centro dell'attenzione, dei
32:18riflettori internazionali. Giuseppe Cianciolo parlo, ci diamo del tu con
32:26tutti e due e quindi tu eri presente. Parliamo della tua azienda. Qual è il
32:33core business della tua azienda? Sì, noi siamo un'azienda di produzione di
32:40serramenti, involucro edilizi, facciate contine, facciate ventilate, carpenteria
32:44pesante e carpenteria leggera. Dal 1964, 60 anni di storia, il fondatore è
32:52mio nonno, io rappresento la terza generazione, porto avanti l'azienda di
32:55famiglia con mio padre e mio zio. Un'azienda con forti radici siciliane,
33:00un'azienda che produce nel territorio sul Palermo e esporta un po' in tutto il
33:04mondo, in cantieri in Italia, in Europa e sparsi nel mondo.
33:09All'incirca noi oggi un'azienda che nel territorio ha 80 dipendenti assunti, 30
33:16esterni sparsi nei montaggi vari e in giro per i cantieri, un indotto ogni
33:21mattina di 100-110 persone. Il nostro core business, il nostro foco
33:27sono, siamo figli delle costruzioni e quindi noi siamo produttori di
33:32involucro edilizi e ci occupiamo della realizzazione di infrastrutture
33:37sanitarie, infrastrutture pubbliche, di hotellerie, di construction vari. Il
33:45nostro il nostro focus, il nostro raggio d'azione con materiali ad alta
33:50tecnologia che noi riusciamo a vendere in Italia e soprattutto esportare in giro
33:57per il mondo. Complimenti, è una grandissima impresa che appunto dura da
34:03generazioni, ho sentito che è ancora più bello quando è così. Anche Sara credo che abbia
34:09un'impresa familiare, si chiama Tenute sei dita di Castelvetrano, quindi Chiara
34:14spiegaci qual è il core business della tua azienda, appunto come nasce questa
34:18idea imprenditoriale. Sì, io sono figlia di Frantoiani, noi
34:24abbiamo questa azienda agroalimentare dal 22, quindi anche noi generazionale dal
34:31bisnonno, nonno, papà. Addirittura bisnonno. Adesso noi. Che bello quando è così però.
34:38Sì, anche Giuseppe per generazioni insomma è un grande percorso e noi siamo
34:44specializzati nella produzione di olio extravergine, nocella del belice e
34:50ovviamente anche olive da tavola e diciamo che uno dei punti cardini o
34:56forti della nostra produzione è che appunto ci occupiamo di tutto il
35:00processo produttivo, quindi da la coltivazione di 15 mila alberi alla
35:06la raccolta manuale che appunto sta avvenendo e si sta anche insomma
35:11ultimando. Quanti ettari? Circa siamo sui 100 ettari, è un bel po' e poi la
35:20trasformazione che avviene appunto nel nostro frantoio dove facciamo anche
35:24trasformazione di olive da tavola. Adesso Frantoiani da più di cent'anni
35:30da un paio d'anni abbiamo deciso appunto di rimetterci sul mercato con il nostro
35:36brand e di internazionalizzare quello che è il nostro prodotto e la nostra
35:43expertise, quindi ad oggi esportiamo in 10 paesi, più di 10 paesi al mondo, anche
35:50fuori la comunità europea, l'unione europea e cerchiamo anche il nostro
35:55piccolo, noi non siamo così grandi come appunto l'azienda di Giuseppe ma stiamo
36:00cercando insomma di... Ci arriverete! Esatto e niente cerchiamo di essere anche il più
36:10sostenibile possibile quindi da tutto quello che è lo scarto abbiamo cercato
36:16di creare insomma un'economia circolare e abbiamo iniziato anche un processo di
36:19cosmesi naturale e vegana, quindi insomma ci diamo da fare.
36:23Andiamo per passi. Dunque, io penso, invece all'olio d'oliva, penso all'olio
36:29d'oliva col pane caldo, è buonissimo, è il proprio patrimonio dell'UNESCO
36:38permettetemi di dire. Assolutamente, concordo. Tornando a Giuseppe, dunque la tua azienda ha
36:47fatto dell'internazionalizzazione un cavallo di battaglia, come lavora all'estero?
36:53L'avventura dell'estero, a parte sporadiche forniture fatte nel corso degli anni,
37:00abbiamo intensificato, preparato il nostro ufficio tecnico già dal 2015, abbiamo creato
37:07una partnership nel 2015 con una azienda americana e abbiamo iniziato a fare piccole
37:12forniture in giro tra New York e l'Interland e in diversi posti in USA. Abbiamo fatto tanti
37:21errori, da questi errori però abbiamo imparato tanto, abbiamo fatto tanta palestra, ci siamo
37:27strutturati per aggredire il mercato all'estero con un ufficio tecnico competitivo di 15 risorse
37:33che lavora in tutti i progetti esteri. E lavorano a Palermo? Sì, sostanzialmente il nostro quartier
37:40generale è su Palermo, la nostra produzione, i nostri uffici direzionali, è tutto su Palermo.
37:44Poi abbiamo delle sedi sparse in giro per Italia e in Europa che più che altro si occupano di
37:51commerciale e di gestione logistica nei territori. Quindi dicevo, dal 2015 abbiamo iniziato questo
37:59percorso, siamo cresciuti tanto finché nel 2022 abbiamo concretizzato con un building di 6.000
38:06metri quadrati su Fulton Street in Brooklyn, un centro commerciale totalmente a vetro, che è un
38:13po' il nostro core business classico e quello della facciata continua per l'Antonio Massi, e abbiamo
38:23fatto questo building su New York e da lì in poi abbiamo intensificato la presenza nel territorio.
38:29Lavoriamo tanto anche in Europa, abbiamo fatto diverse strutture in riviera francese, abbiamo
38:39un'organizzazione stabile con una seda a Monaco su Monte Carlo, abbiamo fatto diversi cantieri lì,
38:44abbiamo lavorato in tutti i paesi del Golfo, dell'Africa e anche in Senegal e a Dakar e stiamo
38:51spingendo tanto sull'internazionalizzazione della nostra impresa. Motivo per il quale
38:58abbiamo aderito a braccia aperte e siamo stati onorati di essere accolti dall'onorevole Tamayo
39:09per questo progetto, per l'internazionalizzazione negli Emirati Arabi, perché è un mercato dove non
39:16siamo presenti e dove vorremmo spingere a tutta forza, perché è un mercato che sostanzialmente
39:22potrebbe accogliere il Made in Italy e il prodotto d'alta tecnologia che noi produciamo.
39:28L'assessore Edi Tamayo è stato ospite nel salotto la scorsa settimana, abbiamo parlato tra le altre
39:34cose anche di questo, di questa importante iniziativa a Dubai che porta gli imprenditori
39:40siciliani a uscire dalla Sicilia e a promuovere l'internazionalizzazione, cosa importantissima
39:47soprattutto quello che è giusto che faccia un assessorato e se lo fa è un esempio virtuoso
39:53assolutamente, per cui anche dare l'opportunità creando quei presupposti positivi che permettano
40:02appunto alle aziende di stare bene. Che esperienza è stata Dubai, Sara?
40:05È stata un'esperienza positiva per noi, un mercato dove abbiamo già una presenza piccola,
40:14ma un mercato estremamente con un potenziale non indifferente, così come gli UEI in generale.
40:22Io dico che il supporto, perché le attività produttive, l'assessorato delle attività
40:30produttive ha fatto, ha organizzato questo progetto fantastico e non è solamente questo,
40:39perché lo organizzano anche varie fiere nazionali, internazionali importantissime
40:45in vari settori e a noi, che noi siamo comunque ad oggi una piccola realtà, partecipare,
40:54avere un supporto del genere ci ha aiutato tanto nell'internazionalizzazione, quindi essere
41:00presenti, avere l'opportunità sempre di mostrare, fare uno showcase del prodotto e di tutto il
41:07processo produttivo, insomma, è stato un qualcosa molto importante per il nostro progetto
41:11di posizionamento del brand, ma anche di internazionalizzazione del marchio e dell'azienda.
41:19Giuseppe, Dubai, insomma, che impressione hai avuto del mercato di Dubai e che differenze
41:26ci sono con il mercato italiano?
41:28Allora, Dubai, io credo che subito, quando arrivi su Dubai, la prima percezione che hai
41:36di essere 10-15 anni avanti, cioè è una città proiettata totalmente al futuro, all'eccellenza,
41:43è una città che è molto pertenziosa, è una città che punta oggi a dimostrare al
41:50mondo la loro forza che loro hanno nella tecnologia, nelle infrastrutture che realizzano, nelle
41:56costruzioni. Ho avuto una sensazione delle vibrazioni realmente positive, delle vibrazioni
42:04di grandi business che si potrebbero realizzare lì. Sul mondo delle construction, a mio
42:12avviso, sono un pelo indietro rispetto all'eccellenza del Made in Italy, o comunque alle costruzioni
42:19all'eccellenza che noi portiamo avanti qui. Sono un po' indietro perché per anni
42:23è stata una crescita talmente veloce che magari il dettaglio non l'hanno curato.
42:27Oggi, nel 2024, invece, potrebbe essere un momento giusto, perché hanno capito i loro
42:32sbagli, ed è un momento giusto per le imprese italiane di qualsiasi genere, di qualsiasi
42:37tipo, a mio avviso, per entrare nel mercato, perché hanno la loro sete di eccellenza e
42:44la loro sete di percezione. Oggi potrebbe accogliere a braccia aperte il Made in Italy,
42:52sia nelle costruzioni che nell'agroalimentare, nel food. Le eccellenze delle nostre università
42:59vengono ricercate dal mercato degli Emirati Arabi per portarle nelle strutture sanitarie,
43:04per portarle nelle hotellerie, per portarle in qualsiasi settore. Quindi io sono molto
43:10positivo di questa nostra esperienza e credo che possiamo sviluppare un buon lavoro.
43:15Made in Italy, Made in Sicily, a scassa proprio di Sara.
43:20No, esatto, e oltretutto, come hai detto benissimo, Dubai, ma anche gli UAE, il territorio a tutto
43:29tondo, è un territorio che sta sempre più crescendo, dove c'è sempre più ricerca della
43:35qualità. Sta cambiando molto. Io mi ricordo la prima volta che sono andata a Dubai, dieci
43:41anni fa, non c'era tutto quello che c'è adesso e non c'è l'attenzione che c'è adesso.
43:45Quindi sì, assolutamente. Quindi è un buon trampolino di lancio. Lo è, come anche Abu Dhabi è cambiata
43:51tantissimo in soli tre anni. Cioè nel senso, io sono l'ultima volta che ero andata, sempre con...
43:55Ma quanto viaggi tu? Tanto. Anzi, io viaggio ancora di più, adesso mi sto fermando un po'. Però Dubai,
44:03tre anni fa, non è la Abu Dhabi di oggi. La Abu Dhabi di oggi è una Abu Dhabi molto più sviluppata,
44:11molto più aperta, molto più piena di opportunità. Tu hai fatto degli studi, sei andato fuori all'estero,
44:20poi a un certo punto hai deciso di tornare per prendere in mano l'azienda di famiglia. Perché
44:25l'hai fatto? Allora, io ho fatto tutto un percorso, sì esatto, di studi in Italia, all'estero. Ho
44:35iniziato la mia carriera lavorativa all'estero, quindi questa è la prima volta che io lavoro in
44:42Italia. Ho comunque prima esperienza proprio diretta sul mercato italiano. Post-Covid, diciamo che
44:53secondo me quel periodo, insomma il periodo dove siamo un po' tutti fermati per questioni di forza
44:59maggiore, ha portato a tante riflessioni e a me ha portato alla riflessione di voler fare e
45:06contribuire sul territorio con l'azienda appunto di famiglia, che è un'azienda storica, che è un'azienda
45:13che produce un qualcosa di, per me, fantastico, esclusivo, che veramente possiamo, insomma, di cui
45:20la gente possa beneficiare. In azienda siamo io e mio fratello, ovviamente anche con mio padre,
45:28quindi sì, quello è stato un po' il... Ci stai seguendo in questo momento? Ti salutiamo, sì, e quindi
45:37quello è stato un po' perché, cioè, perché non prendere tutto questo bagaglio di esperienza
45:42professionale e culturale fatta all'estero e portarla sul territorio, portarla nell'azienda
45:47di famiglia e farne un qualcosa di più grande, di diverso, di più internazionale. Molto bene. Giuseppe,
45:55anche tu viaggi spesso, suppongo, cioè, sicuramente. Sì, realmente sì. L'ultimo viaggio che hai fatto?
46:01L'ultimo viaggio che ho fatto? Ne faccio talmente tanti che ormai li dimentico. La settimana scorsa
46:06credo di aver girato l'Italia, ho fatto Vicenza, ho conosciuto questa città per degli appuntamenti
46:12di lavoro, un posto meraviglioso, amo l'Italia. Vicenza, poi sono andato a Milano, poi sono andato a Roma,
46:17quindi la prossima settimana farò Torino, Milano. Ok, quindi sempre in giro, sempre con la valigia in mano.
46:24Sì, sono purtroppo sempre con la valigia in mano, però amo quello che faccio, sostanzialmente.
46:29Dopo Dubai, che riscontri hai avuto? Allora, dopo Dubai devo dire che abbiamo avuto una bella, subito siamo stati
46:40contattati da diversi, varie aziende che gravitano nel mondo degli Emirati, che si occupano di design,
46:46di progettazione tecnica, di progettazione architettonica. Ci abbiamo subito contattato
46:51perché hanno visto che noi ci siamo avvicinati al mercato in medioevente, ci hanno iniziato a mandare
46:59dei progetti che attualmente stiamo trattando e stiamo valutando. Sono convinto che posso fare
47:07delle belle cose, possiamo fare delle belle cose lì nel territorio. Ci farai sapere quindi? Sicuramente,
47:12speriamo di portare a casa dei bei risultati. Certo, in attesa magari di una prossima fiera
47:18o missione internazionale. Sì. Sara, dove possiamo acquistare i prodotti di bellezza?
47:24Non può, cioè è troppo importante per me, parli di creme, economia circolare, prodotti della natura,
47:33Castelvetrano, cioè, sfogli un aperto aperto. Per entrambi noi abbiamo un e-commerce che sia per i
47:42prodotti nostri agroalimentari, che poi abbiamo quello tenute sedite, poi abbiamo un e-commerce
47:47per la linea di cosmesi, naturale, vegana, fatta praticamente con le foglie di olivo,
47:52quindi è poi tutto un riutilizzo dei vari scarti e lì si può trovare su Olive Beauty,
48:03sul nostro e-commerce, e-shop. C'è un e-commerce? Sì esatto e noi, insomma,
48:09non mi viene il termine, il delivery, consegniamo in tutta Italia e in tutta Europa.
48:20Non mi dire che tu pensi in inglese? No, però alcune volte ci sono delle… no no no,
48:25italiana, italiana. Perché ti veniva la parola in inglese? Però lavorando per tanti… sa,
48:31quando si entra in un circuito e alcune volte capia, ma no. No no dai, rimango italiana,
48:36rimango sicola. Giuseppe, vuoi aggiungere qualcosa? Siamo quasi in chiusura. Sì,
48:42ti ringrazio di avermi invitato, in nome mio e di tutto il mio gruppo, a questa trasmissione.
48:49Ringrazio, anche se già l'ho fatto, l'assessore Tamayo, l'on. Tamayo, per questa opportunità,
48:56tutto il gruppo della Camera di Commercio Italiana Dubai, che ha fatto un eccellente
49:01lavoro di connessioni, di contatto, di gestione di tutta la missione. Spero di ritornarci.
49:09Molto bene. Allora, io vi saluto, vi ringrazio, Sara Seidita, Giuseppe Cianciolo. Saluto tutti
49:20voi, amici del Salotto, continuate a seguirci e ci vediamo la prossima settimana. Ciao a tutti,
49:27buona serata!
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