Periferia di Roma 2023. Un tragico evento cambierà per sempre le vite di Marco, Elena e Stefano. Tre persone profondamente diverse tra loro ma tutte alla ricerca di sé stessi in una società che sembra non essere pronta ad accoglierli per ciò che veramente sono. Tre persone che la vita ha messo e mette costantemente alla prova, ma che dal loro incontro capiranno che esiste un modo per cambiare il loro destino, basta volerlo veramente.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati a non solo Roma,
00:09abbiamo toccato dei temi devo dire molto importanti legati anche alla strettissima
00:14attualità, alla cronaca purtroppo con la morte di un giovane poliziotto stamani a Torrevecchia
00:19a Roma. Voltiamo però pagina, adesso ci dedichiamo in un certo senso al cinema,
00:24vi parliamo di un bel cortometraggio che sarà presentato in anteprima proprio questa sera alle
00:3119 alla Cinema Caravaggio di Roma, si chiama I nostri giorni ed è il cortometraggio di Jacopo
00:38Marchini, un'opera che va a toccare devo dire dei temi di strettissima attualità tra cui ad
00:45esempio il disagio dal punto di vista psicologico, però a che dire ci facciamo raccontare tutto da
00:51lui, da Jacopo Marchini che oltre ad essere regista è anche direttore della fotografia,
00:55buongiorno a te. Ciao buongiorno intanto grazie per avermi invitato, sono veramente contentissimo
01:03e anche un po' emozionato per questo primo intervento, il primo intervento ufficiale.
01:08Fa molto piacere a noi Jacopo, tranquillissimo noi andremo molto a braccio, io ti farò tutta
01:13una serie di domande, ti lascerò molto raccontare, io più che altro ho una curiosità che mi spinge a
01:21farti questa prima domanda, come mai questo titolo I nostri giorni? Allora il titolo è già
01:28abbastanza emblematico del progetto stesso, nel senso che l'obiettivo del progetto era mettere
01:32appunto in evidenza la condizione esistenziale, ma soprattutto sotto il punto di vista di
01:37alienazione che stiamo vivendo appunto ai nostri giorni, è un cortometraggio estremamente ambizioso,
01:42un cast numerosissimo ed è un intreccio di vite, ogni vita porta con sé un disagio a livelli
01:49diversi e poi ovviamente seguiamo il percorso, ci dobbiamo necessariamente concentrare sul
01:54percorso di un personaggio singolo per arrivare tramite tutti gli input che riceve nei diversi
02:02incontri a una sorta di realizzazione. La realizzazione che poi incontra alla fine è
02:07proprio la domanda, la domanda finale, la domanda esistenziale del è possibile che noi siamo
02:12necessariamente vittime di quello che ci viene detto, di quello che ci viene imposto, di quello
02:17che ci viene detto che è necessario fare quotidianamente, quindi è una chiamata, una
02:22chiamata urgente che tocca tantissimi livelli, tantissimi temi, infatti il cortometraggio è molto
02:29ambizioso per quello, proprio perché non c'è un tema unico, il tema è proprio l'alienazione che
02:33stiamo subendo inevitabilmente tutti nei nostri settori, nelle nostre vite e tutti i problemi che
02:38viviamo nei nostri giorni, in questa miriade di input, questa miriade di problemi. Ho seguito
02:44anche molto da vicino il tema del dottore 20 minuti fa perché io pure sono genitore di due
02:51bambini, non è facile vivere in questa società dove siamo continuamente sottoposti a pressioni
02:56infinite e di fatto però non è assolutamente chiara una via di uscita né tantomeno un modo
03:04per poter distinguere e far sì che si possa essere fondamentalmente la cosa più bella del
03:09mondo cioè se stessi e di conseguenza è proprio una, come posso dire, è proprio una chiamata. Io
03:16spero che questo cortometraggio possa essere visto da tantissime persone ma perché è proprio un
03:21punto esclamativo più che un punto interrogativo perché di fatto il cortometraggio purtroppo non
03:27racconta una bella storia, racconta diverse storie che tendenzialmente sono un po' tragiche, è un
03:32cortometraggio un po' shakespearian, una tragedia e in questa tragedia però si apre un raggio di sole
03:39finale e questo raggio di sole finale è la domanda che appunto ci dobbiamo necessariamente fare del
03:46ma siamo così sicuri che non abbiamo scelta e la scelta è ognuno di noi ha sicuramente una scelta
03:54da poter fare nella propria vita per migliorare. Tu Jacopo però ci stai dicendo una cosa secondo me
03:59molto importante, cioè si parla oggi soprattutto nei nostri giorni, eccomi aggancio al tema
04:07portante del tuo cortometraggio che mi sembra interessantissimo, sentiamo spesso parlare del
04:11disagio giovanile, come se queste nuove generazioni fossero per base da questo malessere che non
04:18riescono ad uscirne, tutti si arraffano per trovare insomma soluzioni alternative per dare
04:24i propri studi, tu qui ci stai dicendo che non è che sono soltanto i giovani che hanno un disagio
04:28un punto interrogativo dal punto di vista esistenziale, ce l'abbiamo un po' a tutte le
04:32età allora? Allora io credo che lo abbiamo in tutte le età ma credo che fondamentalmente i
04:38giovani siano un po' lo specchio, io personalmente racconto questa piccola cosa per far capire,
04:44quando andavo a scuola io che non era tantissimo tempo fa, ma non è nemmeno proprio l'altro giorno
04:50ormai, andavo malissimo ad esempio in materie come italiano eccetera eccetera, adesso potrebbe
04:58essere che io quando appunto consegnavo i temi per me era talmente tanto importante il consegnare
05:04un tema sotto il punto di vista anche della forma che passavo più tempo a consegnarlo in bella che a
05:10fondamentalmente curare i contenuti. Questo è un riflesso nel senso che perché sto dicendo questa
05:17cosa che in realtà potrebbe sembrare molto banale ma in realtà non lo è perché basterebbe che
05:21semplicemente noi iniziassimo ad analizzare quello che veramente possono dare le singole
05:26persone senza continuamente chiederle il cento per cento di tutto il cento per cento che sono
05:31costrette a vivere durante tutti i giorni, non possiamo dare il cento per cento su tutti i
05:37settori, abbiamo delle propensioni, siamo alla fine degli esseri umani tendenzialmente fatti di
05:42molte più debolezze che di punti di forza e quindi questa continua richiesta di essere il marito
05:49perfetto, essere il lavoratore perfetto, essere l'amico perfetto, essere tutto perfetto, tutto
05:54perfetto ma perfetto poi per chi? Perfetto poi per cosa? E di conseguenza credo che più andiamo
06:02in là con l'età anagrafica e più abbiamo una struttura adulta che è stata costruita in anni
06:08in cui fondamentalmente eravamo più offline e quindi più solidi e invece più andiamo nei
06:14giovani e più questa connessione costante e continua, questi input che sono fondamentalmente
06:20un mitragliatore di input che ti dicono quello che tu devi fare, come devi essere,
06:23quando lo devi essere si è semplicemente più evidente, di conseguenza è più portato il giovane
06:29a perdersi perché ha solamente più fatica a capire e a trovarsi in una giungla di difficoltà
06:41e di persone che ti dicono quello che tu dovresti essere, è molto difficile questo
06:45secondo me. Dei temi veramente interessantissimi tu ci stai dando ecco immagino uno spunto perché
06:56l'hai detto bene ci saranno dei temi molto più ampi poi da ragionarci su, tu hai detto che sei
07:02papà di due bambini ecco mi aggancio anche al primo tema che abbiamo trattato oggi a non solo
07:09Roma, è difficile oggi essere genitore in che modo tu riuscirai a trasmettere ai tuoi figli
07:14ecco questo pensiero perché non è neanche facile trasmettere ai propri figli anche io sono genitore
07:18quindi insomma anche qui mi aggancio a quello che hai detto fino adesso, ogni giorno un continuo
07:23interrogativo come fare, dove, quando, perché non è facile. Non è per niente facile, da un lato mi fa
07:30molto piacere toccare questo off topic perché in realtà è un topic alla quale io sono molto legato
07:36in questo periodo e il discorso è che secondo me il modo migliore per cercare di insegnare
07:44ai nostri figli a sopravvivere ai nostri giorni è cercare di far sì che loro possano avere
07:49quell'autonomia di soprattutto di pensiero, cercare di ricordargli ad esempio l'importanza
07:55delle parole. Viviamo in un mondo in cui ci stanno togliendo le parole, se ci tolgono le parole
08:00gradualmente ci toglieranno il pensiero, se io tolgo la parola pensiero da questa frase inizia
08:04a diventare complicato a fare capire che sto parlando di un pensiero. Credo che il modo migliore
08:09sia quello appunto di cercare di farli ragionare, che non è facile perché poi ovviamente si genereranno,
08:16i miei figli sono piccoli quindi ancora non ho quel problema delle compagnie eccetera eccetera,
08:21però non è neanche facile essere diversi e quindi sentire un genitore che ti può dire e ti può dare
08:28degli insegnamenti più costruiti che poi vabbè, sono tante le parentesi da aprire, non voglio
08:36fare il genitore che dà gli insegnamenti costruiti, però il concetto è che vorrei cercare di insegnare
08:41i miei figli che la cosa migliore è che loro siano in grado di avere un pensiero critico proprio,
08:46che loro siano in grado di cavarsela da sola e fino a che potrà papà sarà a disposizione ma
08:52tendenzialmente me lo devono chiedere loro. Bisogna lasciarli fare. Esatto, proteggerli il più possibile
08:59però senza invadere la loro esperienza. E' quella la grande sfida, essere insomma come si dice un po'
09:07equilibrati nella costante voglia di proteggerli a tutti i costi dai rischi. E limitarci è difficilissimo.
09:14Esatto, assolutamente sì. Però è necessario perché andiamo incontro a periodi complicatissimi quindi
09:19secondo me i nostri ragazzi che poi sono il nostro futuro devono necessariamente avere una consapevolezza
09:27dei tempi in cui si ritroveranno a vivere. È vero, assolutamente vero. Io vado un po' veloce perché
09:32mi mancano un paio di minuti a disposizione. Darci qualche info in più stasera alle 19 al Cinema
09:38Caravaggio, un'anteprima insomma importante no? Allora sì, è un'anteprima molto importante, abbiamo
09:44tantissimi ospiti in sala anche di un certo spessore. E' un evento che è andato sold out
09:50nel giro di pochissimi giorni, non pensavamo tanto che stiamo augurando anche di fare un
09:55secondo evento. Ci piace da morire l'idea che era una storia che pensavamo fosse troppo diversa
10:02per essere raccontata in questo momento nel nostro settore in Italia. E invece incredibilmente, non
10:08secondo me perché io ci ho sempre creduto, ma anche secondo le persone che l'hanno prodotto, la mia
10:12socia Martina Borzillo in primis, però era un progetto che pensavamo non potesse attecchire,
10:18invece è stato incredibile quanto sta attecchendo sul territorio. Perché evidentemente c'è forse
10:24quel cambio, sia culturale per cercare di portare temi importanti, ma soprattutto anche sotto un
10:32punto di vista della forma, perché il progetto strizza evidentemente l'occhio a un cinema molto
10:36più internazionale rispetto a quello che solitamente siamo abituati a vedere. Non potrei
10:41essere più entusiasta di così e colgo, perdonami l'ultima cosa, l'occasione che per me è la prima
10:47intervista del progetto, per ringraziare tutte le persone che hanno lavorato, perché credetemi
10:52che non si è risparmiato nessuno. Questo è un cortometraggio, non tanto corto, perché sono 35
10:56minuti di cortometraggio, quindi è massivo e nessuna delle persone con le quali ho collaborato
11:02e ho avuto il piacere e l'onore di collaborare si è mai risparmiato in questo progetto. Ci hanno
11:06tutti quanti creduto, se non alla fine, per me questa sera è apprescendere un orgoglio. Un bel
11:13lavoro di squadra, ti ringrazio di cuore Jacopo, è stato un piacere, non so come si dice in questi
11:18casi, in bocca al lupo? Io ti rispondo grazie. Grazie, è stato un piacere. Stasera alle 19 al
11:25Cinema Caravaggio, anteprima del cortometraggio di Jacopo Marchini, I nostri giorni, state
11:30vedendo in anteprima la Locandina. Grazie ancora Jacopo, a presto. Grazie a voi, buona giornata.