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Novità
Trascrizione
00:00Avviso scoperto, l'informazione senza veli con Matteo De Micheli.
00:07Buonasera e benvenuti su Radio Roma News, il canale 14, trasmissione e avviso scoperto, l'informazione senza veli.
00:15Oggi torniamo sul argomento Bricks, perché si è tenuto questo vertice di Kazan
00:20e abbiamo due importanti ospiti che vi presento subito, Margherita Furlan, giornalista di Casa del Sole TV.
00:28Buonasera Margherita, benvenuta.
00:30Buonasera, buonasera a voi.
00:32Voglio ricordare, poi dopo lo vediamo, che Margherita Furlan era l'unica giornalista italiana presente al vertice dei Bricks,
00:38quindi insomma abbiamo anche un contenuto di esclusività in questa puntata.
00:42E con noi anche Vincenzo Mandaloni, giornalista e saggista.
00:46Buonasera Vincenzo, benvenuto.
00:48Ciao, ciao Matteo.
00:51Grazie, grazie a tutti di essere qui con noi.
00:53Allora, prima di andare nel cuore di questa puntata, voglio ricordarvi che Vincenzo Mandaloni è autore del libro
01:00Voglia di rivoluzione, se la regia può mettere la slide in sovraimpressione, vediamo la copertina.
01:05Voglia di rivoluzione, edito da Nexus Edizioni.
01:08Grazie regia.
01:09Lo trovate sul sito di Nexus Edizioni, andate sullo shop e trovate questo libro,
01:16che è un libro importante, un libro che parla di attualità, ma anche un libro che fa luce,
01:21fa anche un po' da raccordo tra passato e presente,
01:25quindi prende in analisi le situazioni di rivoluzione, insomma passate,
01:31e le mette in relazione con il fatto che invece oggi ci sono tante rivolte, tante proteste,
01:37ma non si arriva mai a una rivoluzione.
01:39Poi c'è anche tutto un discorso che ci lega a questa contemporaneità,
01:44l'utilizzo dei social, l'infodemia e una serie di altri argomenti veramente di stretta attualità.
01:50Allora, oggi l'argomento è i BRICS, è tenuto il 22 di ottobre questo vertice a Kazan.
01:56L'alleanza dei BRICS inizialmente era composta da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica,
02:02ma poi nel 2023 venne ampliata per includere Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
02:10E la prima osservazione che possiamo fare è che l'Unione Europea si spaventa, si preoccupa dei dazi di Trump,
02:16ma poi ci sono dei paesi che insomma sembrano un po' infischiarsene.
02:20In questo senso, anche se non è proprio l'argomento, però c'è la notizia di questi giorni,
02:26è l'elezione di Trump negli Stati Uniti, si parla molto oltre che delle fine delle guerre anche di Trump e l'economia.
02:34In questo senso, USA e BRICS potrebbero cambiare i loro rapporti anche in considerazione del fatto che per esempio tra Modi,
02:44il premier indiano e Trump è nata una profonda amicizia nel corso dell'ultimo mandato.
02:54Secondo te, Margherita, che sei la più informata, potranno cambiare i rapporti tra i BRICS e gli Stati Uniti, l'Occidente?
03:04I rapporti sono già modificati nel momento in cui si è creato con questo ultimo vertice dei BRICS, il sedicesimo dei capi di Stato,
03:12si è creato un mondo effettivamente multipolare e che ha una prima sua conclusione,
03:18con queste elezioni probabilmente che si sono tenute negli Stati Uniti,
03:21per cui è possibile effettivamente che ci sia un dialogo diverso e che si entri veramente in un mondo multipolare
03:28dove gli Stati Uniti restano una grande potenza, dove la federazione russa resta una grande potenza così come la Cina
03:36e dove comunque il principio fondamentale resta quello della non ingerenza negli paesi sovrani.
03:44Chi ne perde ovviamente è l'Europa, l'Europa che è sostanzialmente quella che ha condotto per vie traverse la guerra in Ucraina
03:53e quindi sta perdendo, anzi ha perso la guerra e lo si vede in mille modi, quindi noi saremmo quelli che trarremmo le conseguenze negative in tutto questo.
04:04Però sicuramente i rapporti commerciali, politici e diplomatici tra i diversi paesi muteranno
04:11e questo è come se fosse una nuova Ialta, quella che si sta definendo in questi giorni, in queste ultime settimane, io penso.
04:17D'altronde l'aveva detto lo stesso primo segretario della Nato nel 1949 quando è nata la Nato,
04:24che l'obiettivo dell'alleanza atlantica non era quello di sconfiggere i sovietici, ma era bensì quello di mantenere gli americani all'interno,
04:33mantenere i russi fuori e contenere sotto tutela i tedeschi e questo è un risultato che abbiamo ottenuto oggi
04:41esattamente con l'elezione di Donald Trump, 46esimo presidente degli Stati Uniti d'America
04:46e con la formazione di un mondo più particolare con i BRICS che hanno aggiunto ai 10 paesi membri, come ricordato prima,
04:52hanno aggiunto 13 paesi partners a cui se ne aggiungeranno poi nel 2025 altri,
04:59tra cui anche la Turchia che è il secondo esercito della Nato.
05:03Ieri Vladimir Putin ci ha fatto sapere che ci sono anche altri paesi, ad esempio la Nato,
05:08che sono interessati ad entrare nei BRICS, quindi evidentemente l'obiettivo della Nato è stato raggiunto ora,
05:14evidentemente da questo momento in poi viviamo in un mondo che geopoliticamente parlando è assolutamente diverso
05:21e dobbiamo anche sapere che determinati popoli sono sacrificabili, per esempio sull'attare della guerra in Ucraina
05:26è stato sacrificato l'intero popolo europeo dopo aver eliminato la nostra classe politica dirigente.
05:33Vincenzo, vuoi dare tu anche un commento su questa elezione di Trump, il rapporto con i BRICS e il ruolo dell'Unione Europea?
05:39Se a un certo punto conviene all'Unione Europea perseverare su questa linea oppure, insomma, come anticipava Margherita Furlan,
05:48ci potrebbero essere dei paesi che invece decidono, anche con il fatto che cambierà tutto in America,
05:54di strizzare quantomeno un occhio ai BRICS?
05:58Io condivido quello che ha detto te, Margherita. Lo scenario è ampio e può destare sorprese.
06:08C'erano prima due paesi, India e Brasile, che sono forse i due paesi da cui potrebbero venire delle sorprese,
06:17nel senso che, come hai detto tu prima, esiste un rapporto di stima, diciamolo così, tra Trump e Narendra Modi.
06:27Oltretutto l'India è interessata a ottenere un buon rapporto con gli Stati Uniti in questo senso qua,
06:34proprio perché è stata sempre la sua vocazione di fare una sorta di mediazione tra Oriente e Occidente.
06:45Ma pure detto che la Nato ha un po', come si chiama, chiuso gli occhi in questo ultimo periodo durante la guerra in Ucraina,
06:58perché alle sanzioni che ci sono state alla Russia l'India ne ha un poco approfittato,
07:07nel senso che le importazioni di gas sono passate dall'1% prima del 21 al 46%, perché l'India, questo fa bisogno in più,
07:22l'ha poi distribuito, come sappiamo, rivenduto, come sappiamo bene, ai paesi europei.
07:29E' la famosa triangolazione, no Vincenzo? Le sanzioni sono vane perché la Russia vende all'India, l'India vende alla Unione Europea.
07:38Esatto. Finché è stato possibile è stata alleggerita la crisi di paesi, non so come, facciamo un esempio, la Germania che è l'esempio più evidente.
07:48Dopodiché quando sono cessati questi rifornimenti abbiamo visto che la Germania è scivolata ancora più sotto.
07:56Non so come saranno, è facilmente prevedibile che noi in questo confronto economico che nel bene e nel male si è venuto a creare,
08:05che naturalmente sarà ancora più sotto pressione con la presidenza di Trump, che non va dimenticata, soprattutto un imprenditore,
08:16a rimetterci le penne, veramente l'Europa prevede appunto una nuova inflazione contro la quale l'Europa non ha alcun mezzo per farvi fronte,
08:31al di là di tutti gli incronti, le dichiarazioni, i commenti, le analisi.
08:39Secondo me esiste questa realtà destinata veramente, non dico a sciogliersi, ma a perire lentamente.
08:48Lo scenario non è poi tanto culpo perché purtroppo corrisponde a una realtà.
08:54E purtroppo la tua è un'analisi molto lucida che non si può non condividere.
08:59Allora, Margherita Furlani, innanzitutto voglio farti i complimenti perché sei andata a Kazan, eri l'unica giornalista italiana presente,
09:05hai fatto un grande lavoro, sei l'unica fonte, insomma, in presenza che abbiamo avuto lì a Kazan.
09:12Gli argomenti affrontati in questo vertice sono numerosi, io partirei da quello energetico, perché ci riguarda anche.
09:20È vero che c'è questo progetto di fare dell'Iran un hub energetico dei BRICS, insomma, Medio Oriente quantomeno?
09:29Sì, sostanzialmente sì, l'Iran può diventare un hub energetico per il Medio Oriente, ma anche per quanto riguarda noi,
09:36per cui se eliminassimo un po' di sanzioni sicuramente potrebbe essere utile.
09:42L'Iran potrebbe fornirci sia gas che petrolio e quindi in questo senso potrebbe veramente essere il perno che ci fa in qualche modo sopravvivere.
09:53Questo poi sostituirebbe anche la nuova via della seta che è stata abbandonata,
09:58sappiamo benissimo che i nostri governi, anche compreso quello attuale, hanno deciso di declinare gli accordi con la Cina
10:05e per cui questo potrebbe esserci molto utile.
10:08Anche perché, comunque, è molto importante il discorso che ha fatto ieri sera Vladimir Putin al Club Valdai Associ,
10:16scusate, molto molto importante perché lui ha detto accetteremo il dollaro,
10:21quindi tutto questo sistema finanziario che si sta creando, che si chiama Enbridge all'interno dei BRICS,
10:27sia importante ma ancora in fase di costruzione, ma è importante il fatto che si è deciso che si deve collaborare in tutte le valute locali.
10:37Quindi Vladimir Putin ieri ha detto una frase veramente importante, accetteremo il dollaro.
10:43Cosa vuol dire? Vuol dire che l'alleanza si amplia, non dico che gli Stati Uniti entrino nei BRICS, no assolutamente,
10:50però comunque i BRICS sono disposti a dialogare commercialmente e politicamente con gli Stati Uniti d'America.
10:56Prima, fino a ieri, non era così e questa è una grande notizia di importanza veramente internazionale.
11:03Quindi questo ci fa capire che tutte le alleanze che abbiamo visto fino ad oggi possono improvvisamente mutare sotto i nostri occhi, così all'improvviso.
11:13Questo significa anche che non solo l'Iran può giocare un ruolo veramente importante in tutta la scacchiera medio orientale,
11:20ma può diventare influente anche per quanto riguarda noi e soprattutto può decidere le sorti di una guerra che ancora è aperta,
11:33sotto la tutela della Russia in questo caso.
11:36Quindi maggiore dialogo, vedremo evidentemente nei prossimi minuti che le sorti della guerra in Ucraina forse potrebbero essere decise,
11:45l'altra guerra però è ancora aperta.
11:49Assolutamente, è un bellissimo segnale questa apertura di Putin, anche un po' un esempio,
11:56perché pur essendo sanzionata la Russia, attaccata già contro tutto l'Occidente,
12:01il fatto di non chiudere i rapporti con gli Stati Uniti e accettare il dollaro è sicuramente un segnale di grande apertura.
12:10Ora toccherà vedere se poi l'Anate e l'Occidente sapranno coglierlo.
12:13Adesso ci fermiamo per qualche istante per la pubblicità, restate con noi e torniamo subito dopo.
12:18Siamo di nuovo in onda, allora se ho capito bene c'è questo progetto di fare proprio un oleodotto
12:24che dovrebbe collegare la Russia con l'Iran passando per il Mar Caspio,
12:28e poi dall'Iran a quel punto lì, sempre restando nei BRICS, potrebbero trasferire l'energia in India tramite il Pakistan,
12:38anche perché se ho capito bene c'è stata anche una, si è sciolta un po' la tensione al confine tra India e Cina, Margherita.
12:44Sì sì, assolutamente, ma poi non dovremmo dimenticare anche la Turchia, perché la Turchia entrando nei BRICS potrebbe fare anche da ulteriore ponte di collegamento,
12:52quindi potrebbe riaprirsi il discorso del South Stream.
12:55Fermo restando che comunque c'è ancora un canale, quello del North Stream 2 che è aperto,
13:01quindi basterebbe un click per i tedeschi per poter decidere di riattivare i legami energetici con la Russia.
13:07Questo evidentemente non sarà fatto perché l'Europa in questo momento muore e diventa ancora più succube rispetto agli Stati Uniti d'America,
13:16per cui energeticamente probabilmente continueremo a rifornirci di gas naturale liquido dagli Stati Uniti d'America che sarà molto costoso.
13:25Per quanto riguarda invece l'Iran, il Pakistan e tutti questi paesi, l'India andranno a collegarsi non solamente per quanto riguarda gli scambi petroliferi e gasiferi,
13:38ma si collegheranno proprio in un corridoio chiamato East-West che diventerà molto ampio e molto proficuo per loro,
13:46senza dimenticare poi che c'è anche il corridoio Nord-Sud che si sta assolutamente espandendo con le rotte dell'Artico
13:52che stanno prendendo notevole importanza per i commerci internazionali.
13:58Io volevo fare una rettifica sul discorso di prima, io distinguerei nell'Occidente tra Stati Uniti ed Europa.
14:04La Russia e i BRICS dialogheranno sicuramente con gli Stati Uniti, ma non con l'intero Occidente,
14:09perché la Russia e i BRICS sono stati traditi dall'Europa, non dagli Stati Uniti d'America.
14:14E' questo che si respira, è questo che è emerso chiaramente dal vertice dei BRICS, c'è una netta differenza.
14:21Noi non possiamo essere perdonati, noi siamo quelli che abbiamo portato effettivamente la guerra in Ucraina,
14:26l'abbiamo sostenuta pur essendo vicini di casa e non avevamo nessun motivo,
14:30se non quello di autosuicidarci e sacrificare il popolo ucraino.
14:35Gli Stati Uniti restano una grande potenza mondiale con cui poter dialogare,
14:39noi non abbiamo nessuna risorsa energetica, noi non ne contiamo nulla, siamo un peso di fatto,
14:46per cui pagheremo questo, pagheremo in operazione, pagheremo in salari, pagheremo soprattutto in disoccupazione,
14:52perché evidentemente le nostre industrie, come già sta avvenendo, continueranno a essere delocalizzate
14:58e ovviamente tutti questi paesi che abbiamo nominato avranno di che fare a casa loro e si dimenticheranno assolutamente di noi.
15:10Vincenzo, quest'Europa sembra un po' come un malato, uno che si è rotto due gambe
15:16e che invece di stare a letto a curarsene si dà ancora le mazzate sopra,
15:20riferito proprio alle sanzioni, al fatto di non volere acquistare il gas e il resto dalla Russia,
15:27a buon mercato, cosa che servirebbe soprattutto alla Germania che sta crollando,
15:33poi su questo tema torneremo in una puntata apposita.
15:37Però non c'è il rischio che, già quello che ha detto Margherita è abbastanza forte,
15:41la Russia e i BRICS ce l'hanno più con noi che con gli Stati Uniti,
15:45se non la finiamo, se l'Unione Europea non la finisce con questa linea,
15:49non c'è il rischio che poi un domani vanno a bussare alla porta, ma ci serve l'energia,
15:53e questi ci dicono adesso non ve la diamo più?
15:57Ci siamo dimenticati in questo scenario Cuba di aggiungere le minacce di Trump per quanto riguardano i Dazi,
16:04quindi ancora diventa ancora più dubo, ma io spero sempre, è una sorta di resipiscenza
16:11che alla fine dovrà prima o dopo sollicitare gli animi,
16:18perché è assolutamente impensabile che la politica europea possa continuare come finora è continuata,
16:30ma è difficile inquadrare.
16:33Certamente quello che è un segnale molto allarmante e nello stesso tempo anche consolante
16:40è la crisi politica che è scoppiata in Germania,
16:48cosa che essenzialmente è un fenomeno rarissimo per quella nazione,
16:53e quindi già è un segnale che un certo tipo di politica ha dato quei risultati
16:59e servirà ad esempio a tutto il resto dell'Europa.
17:03Consolante perché? Perché può essere un esempio, indurre gli altri a serrare i ranghi
17:10e a cambiare il corso della politica, certo che è molto difficile da attuare.
17:17Io vedo per esempio l'accanimento di alcuni deputati europei del PD
17:23contro ogni manifestazione che si svolge in Italia a favore,
17:29a sostegno di quello che può essere l'amicizia tra l'Italia e la Russia,
17:34che è un'amicizia basata essenzialmente sull'economia.
17:38Quindi questo è un esempio dell'autofragilazione che noi ci imponiamo
17:44e che l'Europa intera si infligge.
17:49Cosa bisogna fare? Siamo sempre al solito discorso,
17:52bisogna creare le basi perché ci sia una presa di conoscenza,
17:57di confido perché non posso parlare di evoluzione perché può essere mal interpretata,
18:02ma in effetti una rivoluzione intesa nel più ampio dei suoi significati
18:07è necessario per partire da qui.
18:12Allora, credo che abbiamo perso per un problema di collegamento Vincenzo Maddaloni.
18:18L'abbiamo recuperato, eccoci.
18:20Ti abbiamo perso per un attimo Vincenzo,
18:22non so se vuoi ripetere le ultime cinque secondi di quello che stavi dicendo.
18:27Il condensato è praticamente che ci vuole una nuova presa di coscienza
18:32per quanto riguarda la politica.
18:35Bisogna fare una rivoluzione nell'ampio significato di questo tema
18:41perché altrimenti non se ne esce fuori.
18:44Assolutamente.
18:45Poi c'è un altro segnale che Musk nei giorni scorsi e Elon Musk
18:48ha dato dello sciocco a Shultz,
18:50quindi insomma è un ulteriore segnale non esattamente incoraggiante
18:54per i leader di questa Unione Europea.
18:57Lui se lo può permettere, è un sentimento molto condiviso tra i suoi connazionali,
19:05te lo assicuro, almeno sentendo la gente e gli amici che ho.
19:09Immagino, immagino.
19:11Allora, c'è stato un grande parlare di questo Brix Pay
19:14vediamo un secondo, intanto due slide.
19:16La prima, regia per favore, che ci aiuta anche a capire chi sono i Brix.
19:21Eccola qui.
19:23Allora sulla sinistra abbiamo i Brix tradizionali, i nuovi Brix.
19:29I Brix oggi, come si può vedere, sono il 33,9% dell'aria terrestre,
19:36hanno il 36,7% del Pil, hanno un volume di esportazione del 24,5%,
19:43la popolazione è pari al 45,2% della popolazione mondiale,
19:47la produzione industriale è pari al 39,3% e la raccolta di grano al 44,7%.
19:53Se passiamo poi anche alla prossima slide,
19:56era stata presentata questa card per i pagamenti Brix anche col QR code.
20:01Grazie regia.
20:03Insomma, Margherita Furlan, si è parlato parecchio,
20:05molto di queste nuove valute, nuovo sistema finanziario,
20:10nuovo sistema di pagamenti,
20:11però insomma da quello che ho capito se ne è parlato pochissimo,
20:13si è ancora proprio all'inizio?
20:15Assolutamente, assolutamente proprio all'inizio,
20:18si è appena bozzato questo discorso,
20:20probabilmente perché, da come si è capito,
20:23la Cina è stata soprattutto, il paese principalmente,
20:27riluttante su questo punto,
20:29proprio perché evidentemente è quella che mantiene il caso proprio a 2 dollari
20:33e quindi si è appunto deciso di continuare a mantenere gli scambi
20:37in valute locali,
20:38che è già comunque una grandissima decisione.
20:40Si è iniziato a parlare di questo nuovo sistema di pagamento
20:46che sarà comunque digitale,
20:48perché comunque c'è un appoggio molto preponderante
20:51sull'agenda digitale,
20:52questo è da dirsi assolutamente,
20:54però evidentemente si deve parlare anche di rapporti di forza in politica,
20:58parliamo di politica,
20:59questo è un vertice assolutamente di alta politica
21:03e possiamo assolutamente dire che si può comunque dialogare
21:09a livello economico con valute diverse
21:12e quindi questo può cambiare assolutamente il mondo in questa fase.
21:19Sì, diciamo che è veramente una visione multipolare,
21:21perché anche accettare i pagamenti in valute locali
21:24è una scelta che va esattamente contro a quello che abbiamo vissuto fino ad oggi,
21:28a questo sistema dollarocentrico se vogliamo chiamarlo così.
21:32Senti però Margherita,
21:34anche all'interno dei BRICS non è tutto rosa e fiori,
21:36c'è stato questo veto del Brasile nei confronti del Venezuela?
21:40Sì, assolutamente c'è stato questo veto,
21:42per cui Vladimir Putin ha specificato nella conferenza finale del vertice
21:47che è stato proprio un veto,
21:50ovvero proprio lui non era d'accordo,
21:52praticamente si è disposto sulle elezioni di Maduro in Venezuela
21:55che il Brasile non riconosce
21:58mentre invece la Russia di Vladimir Putin assolutamente riconosce,
22:02però si è detto all'interno dei BRICS
22:04noi prendiamo delle decisioni in maniera totale,
22:09all'uninamità scusate,
22:13di conseguenza non prendiamo delle decisioni alla maggioranza
22:16e quindi in questa fase è ancora difficile mettersi d'accordo
22:19tra tutti quanti i paesi iniziano a diventare parecchi
22:22e per cui evidentemente dal 2025 ci saranno delle modifiche
22:26anche dal punto di vista decisionale,
22:28per cui il vertice è partito con una gamba a zoppa,
22:32però poi si è ben ripreso con i primi risultati,
22:35come ho detto prima,
22:36con la sministrazione dei confini tra India e Cina
22:39e poi dopo con tutto quello che si è visto,
22:42soprattutto con un'agenda centrata assolutamente sul Medio Oriente,
22:45quello che cercavo di dire
22:47è che i rapporti di forza sono evidentemente cambiati,
22:51per cui si è preferito concentrarsi molto sul Medio Oriente,
22:54su questa guerra che occupa il Medio Oriente,
22:56questo è sicuramente il cuore del dibattito
22:58e poi magari concedere al resto del mondo
23:02comunque la valuta digitale,
23:05la difesa della Green Economy e l'agenda 2030,
23:09perché comunque le dichiarazioni finali del percorso dei BRICS
23:13parlano anche di questi punti,
23:14anche se il punto fondamentale e cruciale
23:16delle dichiarazioni finali dei BRICS
23:18sta proprio nel principio di non ingerenza dei popoli e degli altri paesi,
23:22questo mi pare sia stabilito il punto 5 delle dichiarazioni finali,
23:25quindi ci sono state delle mediazioni,
23:27è stato un vertice di politica, di realpolitik,
23:29un vertice di mediazioni concrete e verificabili poi nei fatti
23:34che vedremo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi
23:37e probabilmente anche nei prossimi anni,
23:38è un vertice questo di rilevanza storica,
23:40perché abbiamo visto tanti paesi insieme,
23:42abbiamo visto 36 capi di Stato,
23:44abbiamo visto tantissimi bilaterali
23:46e abbiamo visto finalmente mettere al centro del mondo la politica,
23:50il dialogo, la mediazione
23:52e questo è un fatto veramente importante,
23:54siamo usciti dal vertice dei BRICS con una realtà nuova
23:57che riesce finalmente a dialogare
23:59e questo probabilmente può influenzare anche gli Stati Uniti d'America,
24:02poi vedremo quello che succede nel Medio Oriente
24:04che rimane il cuore del problema,
24:06perché se è possibile risolvere il conflitto in Italia
24:08bisogna vedere quali soluzioni ci possono essere in Medio Oriente.
24:11Assolutamente, assolutamente.
24:13Allora, proprio per il fatto che c'è stato questo veto,
24:16quindi l'unanimità,
24:18non sono stati fatti entrare effettivamente nuovi paesi,
24:20c'è stato l'ingresso di 13 nuovi paesi partner,
24:23saranno effettivamente accettati
24:26solo se accetteranno di assumere lo stato di partner,
24:29come vi avevo detto,
24:30cioè una partecipazione limitata e senza diritto di voto.
24:33Questi paesi sono la Turchia, l'Indonesia, la Bielorussia, Cuba, la Bolivia,
24:36la Malesia, l'Uzbekistan, il Kazakistan,
24:40la Tailandia, il Vietnam, la Nigeria, l'Uganda e l'Algeria.
24:43Adesso ci fermiamo per qualche istante e restate con noi
24:45perché subito dopo poi andiamo avanti
24:47e parleremo anche della complicata situazione del Medio Oriente.
24:52Siamo di nuovo in onda.
24:53Allora dicevamo che il Brasile ha messo questo veto
24:56contro l'entrata del Venezuela,
24:59però ci sarà questo cambio,
25:01Margherita Furlan mi dicevi,
25:03insomma ci siamo sentiti prima della puntata,
25:05che la Presidente dei BRICS passerà dalla Russia al Brasile
25:08e quella della banca invece dal Brasile alla Russia.
25:11Il ruolo del Brasile in questo momento
25:14è più di Guastafeste o è più di paese
25:20centrato con gli obiettivi dei BRICS?
25:24Questo lo vedremo,
25:26solo tu lo ce lo potrai dire all'inizio.
25:28Sicuramente dalle vertici dei BRICS non è stato preso molto a cuore
25:32questo passaggio di questo veto dall'ingresso del Venezuela
25:37e sicuramente c'è un'influenza degli Stati Uniti
25:40indifferente per quanto riguarda il Brasile,
25:42però poi vedremo come andranno le cose.
25:44C'è una nuova Presidenza Trump
25:45che potrebbe significare l'esito della situazione.
25:49E' chiaro che questo è l'anno della Presidenza russa
25:52per cui i BRICS si sono sviluppati molto in quest'anno
25:54proprio a porti della Presidenza della Federazione russa.
25:57A partire dal primo di gennaio
25:59invece la Presidenza dei BRICS sarà delle Brasile
26:03e quindi vedremo come andranno le cose.
26:06Ci sono ancora un po' di mesi
26:08per apportare determinate modifiche importanti.
26:12Sicuramente la cosa fondamentale
26:14è quella del passaggio della Presidenza
26:16della nuova banca di sviluppo dei BRICS
26:18che passa dalla Dilma Rousseff
26:20in quota Brasile evidentemente
26:22alla Russia, alla Federazione russa.
26:25Quindi qui possono essere modificate diverse cose,
26:28però se ritorniamo al fatto
26:30che si è deciso di commerciare in valute locali
26:34e non di iniziare subito con un sistema
26:37di pagamento alternativo allo SWIFT
26:40come si era detto prima
26:42nelle vertici dei BRICS, come si era presupposto
26:44se pensavamo che sarebbe stato difficile
26:46comunque raggiungere questo risultato
26:48ed in effetti non è stato possibile raggiungerlo
26:50molte cose potrebbero essere modificate.
26:52Potrebbero essere modificate anche in base al fatto
26:55che dobbiamo verificare come la prende l'Arabia Saudita
26:59paese centrale
27:01di importanza fondamentale.
27:04L'Arabia Saudita perché comunque
27:06non ha ancora ratificato dal 23 agosto del 2023
27:09in cui ha accettato l'ingresso nei BRICS
27:11non ha ancora ratificato questa decisione
27:13di essere parte effettiva dei BRICS
27:16tanto è vero che Mohammed Bin Salman
27:18non era presente al vertice a Kazan
27:20e ha mandato semplicemente il ministro degli esseri
27:22perché non era presente, perché stava trattando
27:25con gli Stati Uniti d'America.
27:27Sappiamo che l'Arabia Saudita ha abbandonato
27:29il dollaro per quanto riguarda gli scambi petroliferi
27:32con la Cina e ora si parla di Petroyuan
27:36e quindi staremo a vedere cosa succederà
27:39con l'Arabia Saudita.
27:41Questo è molto importante sia per gli scambi energetici
27:44sia per gli scambi finanziari
27:46ma soprattutto anche per la soluzione
27:48del conflitto medio orientale.
27:50Quindi non ci potrà essere pace in Medio Oriente
27:53se non con l'aiuto, l'intercessione
27:57dell'organizzazione BRICS
27:59che non è un'organizzazione anti-occidentale
28:02ma è un'organizzazione che va a crearsi
28:04in maniera indistinta
28:06da quello che resta dell'Occidente.
28:08Viene a crearsi perché evidentemente
28:10nell'Occidente c'è una crisi di ordine politico e sociale
28:14che grava su di noi.
28:16Tu accennavi prima alla crisi del Medio Oriente
28:21che è molto più complicata da risolvere
28:23rispetto a quella in Ucraina
28:25perché alla fine se la NATO e i paesi occidentali
28:27smettono di sostenere l'Ucraina
28:29è evidente che l'Ucraina la pace
28:31la fa immediatamente costretta a farla.
28:33Mentre invece convincere Netanyahu
28:35o portare Netanyahu verso la pace
28:37in questo momento sembra un obiettivo quasi impossibile.
28:39In questo senso, qual è la posizione
28:41che hanno espresso i BRICS
28:43nei confronti della guerra e della Palestina?
28:47La posizione dei BRICS è quella di voler riconoscere
28:51uno Stato della Palestina
28:53però richiedendolo all'ONU
28:55quindi di dare un seggio all'ONU
28:58allo Stato unico della Palestina.
29:00Quindi l'organizzazione dei BRICS
29:02non è un'organizzazione di stampo rivoluzionario
29:05perché comunque chiede la riforma
29:07delle organizzazioni internazionali
29:09come l'ONU, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
29:12e chiede la riforma anche del Fondo Monetario Internazionale.
29:16Quindi si tenta di risolvere la crisi mediorientale
29:20con il dialogo che deve comprendere tutti quanti i paesi.
29:23E' vero che la Federazione Russa
29:25protegge in qualche modo l'Iran
29:27ma è anche vero che comunque
29:29Vladimir Putin nella sua conferenza finale
29:31ha detto che noi dobbiamo parlare
29:33abbiamo il compito di parlare con tutti quanti
29:35non solo con l'Iran ma abbiamo il compito
29:37di parlare con Israele e con tutti quanti i paesi
29:39che possono aiutarci a risolvere questa crisi
29:41che è quella più importante
29:43tanto è vero che la crisi ucraina
29:45nelle dichiarazioni finali che costano di 33 pagine
29:47è stata citata solamente una volta.
29:49Quindi questo fa capire
29:51quanto è importante
29:53la crisi nel Medio Oriente
29:55non solamente per quanto riguarda le questioni energetiche
29:57ma perché comunque l'Iran
29:59e l'Israele è una potenza nucleare
30:01e questo è fondamentale
30:03perché è nel cuore del Mediterraneo
30:05e un paese
30:07è l'unico paese non arabo
30:09all'interno di quell'area
30:11di quella regione
30:13e poi soprattutto
30:15è il principale alleato degli Stati Uniti d'America
30:17tanto è vero che ha finanziato
30:19sia la campagna in un modo o in un altro
30:21sia la campagna di Erdogan
30:23sia la campagna di Trump
30:25quindi molte cose sono ancora
30:27da stabilirsi
30:29e da vedersi
30:31molte pelline possono essere
30:33ancora mosse all'interno del Medio Oriente
30:35soprattutto vedremo come
30:37si potrà muovere Israele
30:39però è chiaro che se l'obiettivo
30:41è quello di un accordo tra Stati Uniti
30:43e Russia, tra Vladimir Putin
30:45e Donald Trump
30:47ci potrebbe essere
30:49una de-escalation
30:51anche della situazione
30:53di tensione
30:55in Medio Oriente
30:57pur sapendo che tutti i popoli
30:59sono sacrificabili e sicuramente ormai
31:01il popolo che è stato sacrificato
31:03è quello della Palestina
31:05quindi è una sorta di pace
31:07sicuramente a livello di
31:09rapporti politici
31:11questi paesi sono disposti a sacrificare qualcosa
31:13Ecco
31:15il fatto che Israele
31:17abbia finanziato
31:19chiedo scusa
31:21sia la campagna di Harris
31:23che la campagna di Trump
31:25ricorda un po' i Rothschild
31:27che finanziavano tutte le due
31:29parti della guerra
31:31perché così da chi vinceva
31:33gli fanno un prestito
31:35e da chi perdeva
31:37gli facevano un altro prestito
31:39per pagare i debiti di guerra
31:41insomma sembra un po'
31:43la stessa cosa applicata alla politica
31:45Vincenzo Maddaloni
31:47sempre restando in Medio Oriente
31:49Margherita Furlan sottolineava
31:51diversi aspetti
31:53tra cui che Putin ha una grande amicizia con l'Iran
31:55da cui si rifornisce per esempio
31:57anche di droni che poi usa nella guerra con l'Ucraina
31:59sarà possibile
32:01la mediazione di Putin
32:03per un dialogo con Israele?
32:05Penso che sia possibile
32:07questa visione
32:09che ci offre dal Kazan
32:11Margherita
32:13che poi tra l'altro
32:15la direttore di Casa del Sole TV
32:17è quantomai
32:19interessante
32:21perché praticamente tocca
32:23da vicino realtà che
32:25attraverso i giornali
32:27ben difficilmente sarebbero leggibili
32:29parlo dei giornali che non erano presenti
32:31un fenomeno tipicamente italiano
32:33perché
32:35gli emittenti del mainstream internazionale
32:37erano ben presenti
32:39capendo fin da principio
32:41il valore che aveva quel vertice
32:43del Kazan
32:47rispondo alla tua domanda
32:49visto da questa prospettiva
32:51cioè la nostra prospettiva
32:53logicamente
32:55l'Iran e
32:57la Russia insieme
32:59gestiscono il 70%
33:01di quello che noi chiamiamo l'oro blu
33:03quindi una potenza
33:05micidiale
33:07di potere
33:09e di possibilità
33:11veramente di rivoluzionare
33:13quello che può essere l'economia mondiale
33:15non è un'esagerazione
33:17perché questi possono fare
33:19il buono e il cattivo tempo
33:21esiste un'amicizia che risale
33:23tra Russia e Iran
33:25da
33:27molti decenni
33:29e quindi
33:31c'è
33:33basata poi soprattutto
33:35su intrecci culturali di cui
33:37se ne potrebbe parlare
33:39è per ore
33:41e non è questo il momento
33:43ma diciamo restando agli ultimi fatti
33:45non va dimenticato
33:47che i droni
33:49che Putin ha potuto usare
33:51in Ucraina
33:53sono stati fabbricati
33:55in Iran
33:57e ci sono state donazioni
33:59tra virgolette di
34:01anelli da combattimento
34:03da parte dei russi all'Iran
34:05quindi esiste
34:07uno sodalizio
34:09ben radicato
34:11e questo penso
34:13che creerà
34:15delle esitazioni
34:17a Trump
34:19prima di muovere
34:21passi ulteriori
34:23di incoraggiamento
34:25al massacro a Netanyahu
34:27questo ho tenuto presente
34:29quindi quello che
34:31in questa situazione
34:33abbastanza confusa
34:35in cui viviamo
34:37diciamo che due cose sono certe
34:39una cosa è certa che
34:41l'amicizia
34:43tra Russia e Iran
34:45è un fatto indiscutibile
34:47e possono decidere
34:49la sorte
34:51di quanto sta accadendo in Medio Oriente
34:53senti Vincenzo
34:55Maddaloni
34:57si parla di un nuovo attacco
34:59dell'Iran verso Israele
35:01per reagire
35:03a quello che è stato
35:05l'ultimo attacco di Israele
35:07contro l'Iran e si parla
35:09di un attacco che sarebbe eventualmente
35:11sferrato dall'Iraq
35:13secondo te è plausibile
35:15questa ipotesi e se dovesse succedere
35:17non sarebbe un'ulteriore escalation
35:19quindi un'ulteriore difficoltà per poi
35:21cercare una via di pace
35:23ma sai queste domande
35:25in Occidente
35:27se li continuano a porre
35:29perché non conoscono l'Iran
35:31e quindi questa
35:33diciamo disconoscenza culturale
35:35si presta a qualsiasi
35:37ipotesi, io fin da principio
35:39da quando
35:41il successo del fascismo
35:43anche prima ho
35:45individuato quelle che potevano
35:47essere le reazioni dell'Iran
35:49devo dire che le ho tutte centrate
35:51nel senso che
35:53sono state delle reazioni
35:55molto prudenti perché
35:57l'Iran
35:59ha una
36:01religione scivilità
36:03praticamente
36:05che è un modo diverso
36:07di pensare ai Mediori e di agire
36:09di conseguenza, non va dimenticato
36:11al di là di quello che possono
36:13essere tutte le nazioni
36:15che questa è l'unica
36:17quella dell'Iran
36:19è l'unica rivoluzione
36:21sopravvissuta al novecento
36:23questo dà un fatto importante
36:25e logicamente
36:27se sopravvissuta non è certamente
36:29per la repressione bensì
36:31per la convinzione
36:33da parte del popolo
36:35che questo era la migliore forma di governo
36:37del loro paese
36:39quindi
36:41il comportamento
36:43dell'Iran
36:45nei confronti
36:47di quanto sta accadendo
36:49in Gaza
36:51è un comportamento
36:53dettato da
36:55una responsabile prudenza
36:57perché sanno
36:59che un loro intervento
37:01può portare a quello
37:03che può essere una guerra mondiale
37:05questo non vuol dire che praticamente
37:07ci sia
37:09una sorta
37:11da parte dell'Iran
37:13di timore di non farcela
37:15usiamo
37:17questa espressione
37:19di questa consapevolezza
37:21di non allargare il conflitto
37:23vediamo che
37:25questo modo di agire
37:27è stato ben compreso
37:29a suo tempo da Biden
37:31perché non ha incoraggiato
37:33più di tanto l'italiano
37:35a proseguire
37:37nella sua
37:39intenzione di
37:41bombardare
37:43terra
37:45adesso bisogna vedere se Trump
37:47seguirà la stessa
37:49strada oppure
37:51prenderà una strada diversa
37:53ti fermo un attimo che dobbiamo andare in pubblicità
37:55restate con noi e torniamo subito dopo
37:57perché parliamo dell'importanza
37:59dell'Africa nei BRICS
38:01siamo di nuovo in onda
38:03prima di passare al ruolo dell'Africa
38:05come ci spiegherà poi
38:07Margherita Furlani in questo vertice dei BRICS
38:09Margherita ti faccio una domanda un po' così
38:11da una parte abbiamo
38:13detto che c'è
38:15l'Arabia Saudita che potrebbe
38:17sembrare fare il doppio
38:19gioco un po' tra i BRICS e un po' tra
38:21gli Stati Uniti e dall'altra parte
38:23la Nato potrebbe dire un po' la stessa
38:25cosa della Turchia che tra l'altro è un paese
38:27importante per la Nato
38:29il secondo esercito più importante
38:31della Nato e vuole entrare nei BRICS
38:35in questo senso
38:37c'è anche lì un doppio gioco
38:39secondo te da parte della Turchia?
38:41Alla prima c'è
38:43un doppio gioco, la Turchia sta cercando
38:45di entrare in scena in tutti
38:47i modi e quindi è legittimato a farlo
38:49d'altronde questo era un vertice
38:51di un cosiddetto
38:53mondo multipolare per cui
38:55potevano partecipare anche altri paesi
38:57evidentemente la Turchia
38:59aveva fatto richiesta esplicitamente di essere
39:01membro dei BRICS e quindi era
39:03intitolata per essere partecipe
39:05la Turchia sicuramente
39:07gioca un ruolo importante ma anche
39:09di apertura, potrebbe essere il primo paese
39:11che lascia la Nato oppure potrebbe
39:13potremmo anche vedere nei prossimi mesi
39:15comunque un affievolimento
39:17della Nato
39:19in sé perché può essere che con
39:21le nuove politiche di Donald Trump la Nato
39:23non serva più quindi
39:25potrebbe essere anche ridotta
39:27lo staremmo a vedere nei fatti quello che
39:29succederà sicuramente, Turchia, Arabia Saudita
39:31sono i paesi su cui
39:33discutere un po' di più sui BRICS
39:35ma da questo momento in poi
39:37i BRICS sono un'organizzazione
39:39che conta come abbiamo visto
39:41con i dati che hai fatto vedere prima
39:43è un'organizzazione che è determinante
39:45nel futuro della geopolitica mondiale
39:47cioè quando si parla di
39:49qualsiasi argomento internazionale
39:51i BRICS dovranno e potranno
39:53dire la loro e saranno astutamente
39:55ascoltati, avremo non più
39:57solamente
39:59l'Unione Russa, Cina e Stati Uniti
40:01dall'altra parte come potenze mondiali
40:03ma avremo un'organizzazione
40:05fatta da almeno una ventina di stati
40:07se non di più, che si chiama BRICS
40:09con cui ogni volta discutere
40:11certamente sarà complicata questa
40:13discussione perché abbiamo insieme
40:15dei paesi completamente differenti
40:17tra di loro, però sicuramente
40:19è una modalità per riconoscere
40:21la sovranità di ogni singolo
40:23paese, cosa che fino adesso insomma
40:25non c'era perché eravamo divisi in due blocchi
40:27sembra che in questo momento
40:29questi due blocchi non siano così
40:31più forti come
40:33un tempo, sembra che si stia
40:35sciogliendo qualche
40:37nodo di troppo e si stia veramente
40:39formando un mondo multinodale
40:41e anche
40:43multifonico come diceva ieri sera Sochi
40:45e Vladimir Putin, per cui un mondo
40:47in cui dobbiamo riuscire
40:49ascoltare
40:51qualunque voce, qualsiasi paese
40:53ed è per questo che diventa predominante
40:55anche il fattore Africa, perché
40:57l'Africa che si è sentita
40:59come anticipavi
41:01si è sentita bisfrattata
41:03dall'Occidente, ma soprattutto
41:05dall'Europa, ovviamente guarda
41:07verso altri cantieri, ha guardato
41:09per lungo tempo verso la Cina
41:11e ora guarda anche verso la Federazione
41:13Russa, perché
41:15si potrebbe dire alla fine non cambierà
41:17nulla, perché comunque l'Africa sarà
41:19sempre dominata da altri paesi, ma
41:21probabilmente no, perché comunque
41:23in questa fase si sta guardando
41:25dei cosiddetti accordi win-win,
41:27io ti do una cosa, tu mi dai un'altra,
41:29per cui comunque si sta assistendo
41:31ad una fase di sviluppo da parte
41:33di determinati paesi africani che sono
41:35anche entrate nei BRICS, come
41:37dicevi prima, l'Algeria,
41:39l'Egitto e l'Etiopia,
41:41per esempio l'Etiopia che è molto importante, perché
41:43è
41:45nel corno d'Africa, per cui
41:47è una posizione strategica,
41:49guarda Israele, guarda i primi
41:51paesi
41:53della regione mediorientale, quindi è
41:55molto importante anche per gli snodi
41:57proprio logistici,
41:59consideriamo
42:01che se una
42:03guerra nel Medio Oriente
42:05dovesse diventare,
42:07dovesse ingrandirsi,
42:09dovesse estendersi, ci sono a rischio
42:11tutti gli scambi commerciali,
42:13perché l'Iran potrebbe decidere di chiudere
42:15diversi stretti e quindi
42:17a quel punto anche
42:19l'Etiopia potrebbe diventare
42:21uno snodo molto importante
42:23anche per i nostri commerci, però
42:25l'Etiopia è all'interno dei BRICS,
42:27quindi sostanzialmente noi con
42:29le nostre politiche che sono state definite
42:31predatorie dai paesi del BRICS,
42:33ci siamo mangiati molte opportunità
42:35anche commerciali,
42:37non solo di relazioni
42:39umane, perché anche quello c'è da tenere
42:41conto e questo vertice secondo me
42:43è stato molto importante, anche perché
42:45ha un po' riportato l'aspetto umano
42:47al centro dell'attenzione, perché
42:49quando la politica ritorna
42:51ad emergere, anche l'uomo
42:53ritorna a essere parte centrale
42:55del mondo, per cui
42:57non c'è solamente la finanza di cui parlare,
42:59ma ci sono veramente anche proprio
43:01gli scambi commerciali e quindi umani
43:03che tornano ad essere importanti.
43:05In questo modo
43:07l'Africa può crescere,
43:09può
43:11guadagnare anche in termini
43:13economici e quindi anche
43:15può portare
43:17i suoi popoli anche
43:19di più fuori dall'aspetto
43:21della fame che, come l'Etiopia,
43:23in molti paesi hanno vissuto
43:25e stanno tuttora vivendo in determinate
43:27regioni. Sì, l'Africa
43:29è un continente
43:31che magari per chi non lo conosce bene
43:33può avere un'idea sbagliata, ma in realtà
43:35l'Africa è un continente che ha
43:37immense risorse, da ogni
43:39punto di vista, nel sottosuolo
43:41anche energetiche.
43:43Però è un paese che è stato sempre sfruttato
43:45prima con lo schiavismo,
43:47il colonialismo, e poi
43:49dopo con il neocolonialismo, con cui
43:51la Francia praticamente imponeva
43:53il Francocefa
43:55a una parte dell'Africa
43:57e in questo modo
43:59ne sfruttava le risorse
44:01e ne controllava
44:03e anche sottometteva i governi.
44:05Non a caso, quando Gheddafi
44:07poi aveva
44:09il vero motivo per cui Gheddafi è stato ucciso,
44:11come è venuto fuori da Wikileaks,
44:13perché aveva messo via i soldini
44:15e voleva fare la banca centrale
44:17africana e liberarsi da questo neocolonialismo.
44:19È evidente che,
44:21a parte il fatto che già nei mesi
44:23scorsi ci sono stati degli accordi tra diversi paesi
44:25africani e la Russia,
44:27ma è evidente che se questi paesi hanno
44:29l'opportunità di poter avere un dialogo
44:31e quindi porre fine a questo
44:33sfruttamento sfrenato,
44:35è normale che si aprano e quindi
44:37si assista in Africa a un'avanzata di Cina
44:39e la Russia è un ritiro
44:41degli occidentali.
44:43In questo senso,
44:45come sto dicendo a Margherita,
44:47sembra che l'occidente ce la metta tutta
44:49per darsi le zappate
44:51sui piedi, perché anche come si è comportato in Africa
44:53ha favorito tutto quello che sta succedendo,
44:55Vincenzo Madaloni.
45:01È stato già, come si dire,
45:03un panorama di quelli
45:05drammatici. Certamente
45:07che l'Europa se ne vada
45:09lentamente dall'Africa
45:11è un gran bene. Nell'elenco
45:13per esempio manca
45:15il Congo,
45:17dove il Bergio,
45:19per dare un'idea,
45:21dopo la colonizzazione,
45:23ha continuato una politica
45:25veramente di rapina,
45:27perché quel paese non si è
45:29rialzato più, non si continua più,
45:31non si rialzerà mai.
45:33Devo dire che
45:35la presenza cinese
45:37e russa
45:39si è fatta strada
45:41proprio perché ha riempito
45:43questi buchi
45:45tragici ed è stata
45:47accolta, diciamo,
45:49con sollievo
45:53dai governi, perché hanno
45:55risolto in parecchie situazioni.
45:57Basta pensare che la Cina
45:59oggi ha un interscambio
46:01di 170 miliardi di dollari,
46:03170 miliardi di dollari
46:05in esportazione in Africa
46:07e un corrispettivo
46:09di 110
46:11miliardi di dollari
46:13come importazioni.
46:15La presenza, per esempio, della Cina
46:17in Congo vuol dire
46:19avere le mani
46:21in risorse importantissime
46:23come possono essere
46:25di diamanti, del plutonio,
46:27di minerali preziosi
46:29per costruire
46:31e definire
46:33armamenti, quindi diventa
46:35anche, diciamo,
46:37uno scambio di carattere
46:39strategico di non secondaria
46:41importanza. La Russia,
46:43d'accanto suo, esporta soprattutto
46:45armamenti
46:47in Africa
46:49e
46:51accanto a questo
46:53attiva delle politiche industriali
46:55sia dando
46:57aiuti finanziari,
46:59quindi c'è, diciamo, una collaborazione
47:01tra entrambi i paesi
47:03molto costruttiva, cosa che invece
47:05quella europea
47:07è stata ed è
47:09una politica
47:11di saccheggio
47:13e questo viene ricordato
47:15da generazione in generazione, quindi
47:17anche su questo campo, purtroppo
47:19non vedo sbocchi positivi
47:21da parte dell'Europa.
47:25E certo, eh sì.
47:27Luca Furlan,
47:29il Brasile, dopo la Cina,
47:31anche il Brasile ha detto di no alla via
47:33della seta. Ora,
47:35come hanno fatto diversi
47:37paesi occidentali, però se
47:39da un paese occidentale ce lo si può aspettare
47:41perché, insomma, si cerca di frenare
47:43l'avanzata della Cina, che, voglio ricordare,
47:45insomma, è una potenza economica, detiene
47:47una grande percentuale anche del debito
47:49pubblico americano.
47:51Il fatto che lo faccia il Brasile
47:53lascia un pochino più perplessi,
47:55perché viene in mente, ma allora
47:57vuole, diciamo, essere più
47:59agganciata agli Stati Uniti rispetto
48:01alla Cina?
48:03Potrebbe essere, potrebbe
48:05essere di sì.
48:07Lo vedremo, lo vedremo nei prossimi mesi.
48:09Questi sono
48:11i tre punti di domanda, quello che faranno
48:13il Brasile, quello che farà la Turchia,
48:15quello che farà l'Arabia Saudita.
48:17Non si è deciso
48:19nulla in quel senso in questa fase,
48:21però il vertice dei BRICS
48:23è stato veramente importante,
48:25perché ha segnato un punto centrale
48:27nell'agenda, non solamente di quest'anno,
48:29ma un'agenda che
48:31potrà andare avanti nelle prossime decine
48:33d'anni, anche perché ha in qualche
48:35modo condizionato anche
48:37la nuova presidenza degli Stati Uniti
48:39d'America, perché
48:41chiunque fosse stato eletto
48:43negli Stati Uniti d'America,
48:45comunque, da
48:47metà ottobre in avanti, sa
48:49che deve fare i conti con una nuova
48:51organizzazione che diventa centrale nel mondo
48:53che si chiama BRICS.
48:55Di lì bisogna passare o ci si
48:57mette contro, e quindi fomentando
48:59ulteriori guerre, oppure si cerca
49:01assolutamente il dialogo.
49:03Sembra che stiamo andando in una direzione
49:05di dialogo e quindi in questo dialogo
49:07vedremo anche il Brasile
49:09come si comporterà, quale sarà
49:11la sua espressione politica finale.
49:13Altrimenti
49:15bisognerebbe
49:17andare allo scontro verso un'organizzazione
49:19che sta comunque diventando dirimento,
49:21se non altro perché, come si diceva prima, possiede
49:23la maggioranza delle risorse
49:25energetiche che sono fondamentali
49:27per tutti quanti, a meno che
49:29non si decida di guardare ad altri
49:31aspetti energetici che però
49:33non sono stati presi in considerazione
49:35nel vertice dei BRICS, perché si è parlato
49:37appunto d'altro e
49:39questo comunque potrebbe essere ancora
49:41una lacuna, ma vedremo
49:43nei prossimi mesi, nei prossimi anni
49:45come sarà diretta l'agenda
49:47del mondo. L'impressione chiara
49:49da questo vertice è che si
49:51tenti di andare verso una risoluzione
49:53dei conflitti, si cerchi di andare
49:55verso dei
49:57dialoghi e si cerchi di
49:59contribuire a
50:01riappacificare il mondo
50:03in diversi modi.
50:05Ovviamente, come dicevo prima,
50:07dei compromessi devono per forza
50:09essere raggiunti, perché non si possono
50:11arrivare a determinati
50:13risultati in determinati campi
50:15se non si cede da altre parti.
50:17Quindi evidentemente questo è stato un vertice
50:19di forte mediazione
50:21tra tutti quanti i paesi che hanno
50:23partecipato e anche con i
50:25paesi esterni, perché sono
50:27stati lanciati dei messaggi proprio
50:29di tentativo di
50:31mediazione da prendere
50:33o non prendere e questo lo deciderà
50:35poi sicuramente l'amministrazione
50:37futura americana. Ripeto,
50:39l'Europa non fa più parte dei giochi
50:41in questa fase.
50:43E purtroppo no. Adesso
50:45vedremo cosa succederà. Da una parte l'elezione di
50:47Trump ha dato tante speranze per
50:49certi versi, dall'altro ci sono i BRICS
50:51che avanzano e essendo comunque emergenti
50:53cresceranno sempre di più.
50:55Adesso secondo me è all'Europa
50:57svegliarsi. Comunque staremo a vedere
50:59quello che succederà. Prima di salutarci
51:01il tempo di esposizione è finito. Se la regia
51:03può mettere ancora il libro
51:05importante di Vincenzo Maddaloni
51:07in sovrimpressione, voglia di rivoluzione, ve lo ricordo
51:09Nexus Edizioni. Lo trovate
51:11sul sito di Nexus Edizioni. Grazie regia.
51:13Allora io ringrazio Margherita
51:15Furlan, giornalista e direttore
51:17di Casa del Sole TV. Ti auguro una buona
51:19serata e un buon lavoro. Grazie a voi,
51:21buona serata. E una buona serata
51:23e un buon lavoro. E grazie anche a Vincenzo
51:25Maddaloni, giornalista e saggista.
51:27Grazie a te e buonasera
51:29a tutti. E una buona serata
51:31a Margherita.
51:33Ecco. E una buona serata anche
51:35ai nostri telespettatori. Io come sempre vi aspetto
51:37da lunedì al venerdì alle 23.
51:41L'informazione senza veli
51:43con Matteo De Micheli.

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