• 3 settimane fa
00:00 Inizio
04:03 Il lavoro del futuro? Sarà libero: ma cosa significa? In collegamento Francesco Delzio, docente Luiss e autore de “L’era del lavoro libero”
09:59 Visione Roma: idee ed eventi per il futuro della Capitale. In collegamento Claudio Minelli, presidente Associazione “Visione Roma”

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Trascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:05Bentornati, bentornati a destra in un mondo che cambia inesorabilmente, è destinato a
00:13cambiare anche il mondo del lavoro. Il problema è in che direzione, in che modo cambierà
00:19questa che è l'attività su cui lo Stato italiano è fondato, stando all'articolo 1
00:24della Costituzione, ma in cui anche le nostre miserabili esistenze sono in qualche modo
00:30drammaticamente aggrappate. Il tema che vogliamo approfondire in questa puntata di Extra prendendo
00:35spunto da un dibattito che si è tenuto pochi giorni fa nella Capitale. Tra poco vi presento
00:41i due ospiti di giornata. Adesso, come sempre, Silvio Corsi con la sua copertina ci introduce
00:46al tema di puntata. Nel dibattito politico e sociale sul lavoro
00:50in Italia, da alcuni anni è entrata una parola che viene sventolata come un mantra
00:55pressoché in ogni contesto, ed è flessibilità. A invocare una generalizzata maggior capacità
01:01di variare e modificarsi a situazioni e condizioni diverse, sono di solito economisti ed imprenditori,
01:08mentre un po' più cauti nell'abbracciare questo mantra sono i sindacati che, mossi
01:13dal pregiudizio o dal pessimismo, temono ulteriori ripercussioni negative per i lavoratori, in
01:18un che da anni combatte senza risultati contro ampie situazioni di sfruttamento e lavoro
01:24nero. Ma al di là degli abusi e dei comportamenti fuori legge, anche per i più ottimisti è
01:29difficile poter credere che il nostro sistema economico sia in grado di modificarsi in modo
01:34armonico verso il nuovo trend auspicato. Dicono le cronache che troppo spesso nel nostro paese
01:40ancora oggi la flessibilità venga scambiata con la precarietà, mentre agli antipodi fatichiamo
01:46ad applicare in modo virtuoso e davvero consapevole lo smart working che, dopo l'espluà verificatosi
01:52durante la pandemia, oggi è tornato ad essere un privilegio concesso soltanto nelle aziende
01:58più illuminate. Certo non aiuta all'evoluzione il sistema di norme o burocrazia che almeno
02:03sulla carta dovrebbe governare il nostro mercato sul lavoro, ma che troppo spesso diventa uno
02:08dei motivi o degli alibi per i quali un'impresa cerca talvolta di imboccare scorciatoie illegittime
02:15rispetto a contratti regolari che sono ovviamente anche più costosi. C'è poi un problema di
02:20contesto più ampio e forse anche più difficile da scandire. Ammesso che ci si possa abituare
02:26alla tanto invocata flessibilità mandando in pensione la logica del posto fisso per
02:30tutta la vita, siamo sicuri che il sistema paese riuscirà ad adeguarsi, posto che banalmente
02:36ancora oggi per avere un mutuo o un semplice prestito vengano richieste busse paga capienti
02:42e contratto a tempo indeterminato? La sfida è affascinante e al contempo proibitiva ma
02:47per gli esperti il percorso verso il futuro è già tracciato. Si va verso un lavoro sempre
02:52più libero che forse farà comodo alle aziende ma che negli ultimi anni sembra aver conquistato
02:58anche i lavoratori, sempre meno interessati a carriere stressanti e un po' più attenti
03:03alla qualità di vita e del proprio tempo libero.
03:06Allora, questo è il contesto dal quale prendiamo spunto per la chiacchierata di quest'oggi.
03:13È uscito qualche tempo fa un libro che tratteggia uno scenario che da questo punto di vista
03:20viene definito addirittura rivoluzionario, quello del mondo libero. L'autore collegato
03:25con noi è il professor Francesco Delzio, lui è docente della LUIS, autore proprio
03:31di questo libro. Buonasera e benvenuto a Estra.
03:34Buonasera, grazie per l'invito.
03:36E il presidente di Visione Roma, Claudio Minelli, che salutiamo, buonasera anche a lei, è l'autore,
03:46l'ideatore di questo evento che pochi giorni fa si è tenuto a Roma e che ha cercato di
03:51approfondire proprio questi temi. Professor Delzio, parto dal suo libro, L'era del lavoro
03:58libero, che cosa significa intanto lavoro libero?
04:02L'era del lavoro libero è la straordinaria rivoluzione in corso e che accelererà ancora
04:10di più nei prossimi anni che stiamo vivendo nel mondo del lavoro. La pandemia ha introdotto
04:16una serie di varianti ai modelli organizzativi delle imprese, quindi al modo di organizzare
04:21il nostro lavoro, che però erano in atto in Italia e in tutto il mondo occidentale
04:26già da tempo, li ha molto accelerati, come per esempio lo smart working, il che vuol
04:31dire che cade la prima barriera che ha caratterizzato finora il lavoro, ovvero uno spazio fisico
04:38esclusivo, un unico luogo fisico nel quale svogliare il proprio lavoro. Oggi il proprio
04:43lavoro in molti ambiti, per molte professioni, può essere svolto in realtà in tanti luoghi
04:48fisici diversi, anche in maniera simultanea addirittura. Anche la barriera del tempo,
04:55che tradizionalmente ha perimetrato il nostro lavoro, in realtà sta cadendo, sta cedendo
05:00pian piano. Da questo punto di vista, per esempio, è impressionante ciò che sta avvenendo
05:06alla cosiddetta generazione Z, quindi i ventenni e i trentenni di oggi. Da due punti di vista,
05:11il fenomeno cosiddetto della grid resignation, le dimissioni di massa, considerate che nel
05:172022 due milioni, dico due milioni, di lavoratori in Italia si sono dimessi volontariamente dal
05:24loro lavoro per fare altro, per scegliere un altro lavoro, per cambiare la propria dimensione
05:29magari da lavoratori dipendenti a lavoratori autonomi, per cambiare luogo o città di vita,
05:35quindi dimissioni di massa per cambiare la propria dimensione lavorativa. Un altro fenomeno
05:41sempre più frequente è quello che i direttori del personale delle grandi imprese segnalano
05:47quando intervistano un ragazzo che vuole entrare in un'azienda oggi. In realtà non si sentono
05:52più chiedere qual è lo stipendio che guadagnerò nei prossimi anni e neanche quanta carriera
05:57riuscirò a fare, ma quali sono i valori dell'azienda nei quali magari come giovane occupato mi
06:05posso riconoscere, quanto tempo libero mi verrà dato, quindi quanta flessibilità organizzativa
06:11avrà il mio lavoro per poter essere conciliato con la vita privata e quanta formazione questo
06:17lavoro riuscirà a darmi per consentirmi di crescere come persona, non solo come lavoratore.
06:23Ecco, tutto questo e molto altro, lo racconto nel libro, tratteggia una rivoluzione nella
06:28quale il lavoro non è più il sovrano assoluto delle nostre vite, come pure è stato per
06:34molte generazioni precedenti rispetto alla generazione zero.
06:38Quindi non si vive per lavorare, ma si lavora per vivere sostanzialmente. Mi scusi se banalizzo
06:45ma cambiano un po' i paradigmi e le priorità.
06:48Sì, non solo, ma non c'è più un lavoro unico, fisso per tutta la vita, ma ci sono
06:54tanti lavori e tante fasi dell'attività lavorativa, non c'è più un unico luogo fisico nel quale
07:01si lavora, ma ci sono tanti luoghi possibili e concreti nei quali si può esercitare il
07:06proprio lavoro, non c'è più una distinzione così rigida tra lavoro dipendente e lavoro
07:11autonomo, perché sempre più tutti noi saremo chiamati ad essere tra virgolette più imprenditori
07:17di noi stessi, quindi un po' più liberi, un po' più autonomi e quindi come vede in
07:22realtà cadono o si modificano in maniera radicale tutti i parametri tradizionali del
07:28modo di lavorare.
07:29Ecco, professore, la domanda, lei dice, è una rivoluzione autentica, quella che attende
07:35il mondo del lavoro, ma la nostra società, la società italiana, io parto dai datori
07:41di lavoro, ma poi le chiedo anche noi cittadini, siamo pronti a questa rivoluzione, a questo
07:46cambio di paradigma?
07:48No, ed è esattamente il motivo per il quale ho scritto questo libro e ho sviluppato le
07:55analisi che sono contenute al suo interno, no, non siamo pronti, non è pronta la politica,
08:01io nel libro segnalo il clamoroso divorzio tra la politica e il mondo del lavoro, oggi
08:06la politica, i partiti non conoscono più i luoghi di lavoro, non li frequentano, i modelli
08:12lavorativi e le esigenze dei lavoratori, non è pronto lo Stato in generale, basti pensare
08:18che non c'è nessun soggetto in Italia oggi che fa orientamento a favore dei nostri ragazzi,
08:23dovrebbero essere le regioni, ma non lo fanno, basti pensare che i centri per l'impiego che
08:28dovrebbero procurare occupazione e lavoro ai nostri ragazzi nelle mansioni medio-basse
08:34non funzionano, riescono a produrre solo il 3% dei nuovi posti di lavoro ogni anno, non
08:40sono pronte le stesse imprese purtroppo perché questa grande sfida della grid resignation
08:48del lavoro che non è più centrale nelle proprie vite vuol dire in realtà che le imprese nei
08:52prossimi anni saranno impegnate a trattenere, ad attrarre i propri talenti, talenti che
08:58dopo sei mesi, un anno, due, tre possono volare via, si chiama job hopping in un altro posto
09:04di lavoro e non sono pronti forse neanche i lavoratori o meglio, non sono pronti mi
09:10lasci dire i lavoratori over 40 perché in realtà il mondo che sto raccontando è un
09:15mondo già pienamente presente nel DNA della generazione Z e in gran parte anche della
09:21generazione dei millennial. Tra poco torno da lei professore, vorrei coinvolgere anche
09:26il presidente Minelli che è a capo di Visione Roma, un'associazione che promuove attraverso
09:33idee, spunti, progetti, proposte una diversa idea proprio della capitale, come dovrebbe
09:39essere la capitale del futuro. Come argomento di questo convegno che si è tenuto nei giorni
09:44scorsi avete scelto un argomento non da poco perché provare a immaginare l'evoluzione
09:50del mercato del lavoro italiano è una bella sfida anche per voi che l'avete voluta al
09:54centro del convegno, come vi è venuta questa idea?
09:58Siamo partiti da una considerazione, quali sono i temi che interessano la nostra città
10:07e poi perché per noi è sempre importante guardare verso i giovani che interessano i
10:12giovani, sicuramente il lavoro è un tema fondamentale, tra l'altro partendo da una
10:17certa confusione che c'è nella stampa, ma anche nelle cose che viviamo tutti i giorni,
10:22insomma questo lavoro prendendo a riferimento anche la nostra città c'è, non c'è, la
10:29gente cerca lavoro e non lo trova oppure c'è tanta offerta di lavoro ma non vengono trovati
10:35i lavoratori adatti per quel determinato lavoro. Eravamo partiti da questa confusione che c'è
10:39in cui non si riusciva a capire se la città stava in una cosa, la città ma poi un discorso
10:45che possiamo allargare tutto il paese, stava in una condizione in cui c'era il lavoro o
10:50mancava il lavoro? Abbiamo cercato di trovare delle risposte che vadanno anche al futuro,
10:55innanzitutto ci siamo resi conto di una cosa, che in realtà se vogliamo affrontare il tema
11:00del lavoro non abbiamo a che fare con un'Italia ma con tante Italie, è molto difficile,
11:05abbiamo avuto la fortuna di leggere questo libro che ci ha dato tanti spunti per il futuro,
11:09primo dato che abbiamo preso è che è la stessa la situazione del nord d'Italia dove ci sono le
11:17attività imprenditoriali, industriali, avanzate, è la stessa della zona centrale in cui c'è molto
11:23pubblico impiego, molto commercio, molto turismo, è la stessa del meridione e abbiamo pensato che
11:29non è facilissimo fare una fotografia che possa rappresentare tutto il nostro paese allo stesso
11:35modo. Sicuramente l'Italia centrale, Roma in particolare, per le sue caratteristiche può
11:40rappresentare un po' una mediazione tra tutte queste situazioni perché ci sono molte punte
11:45avanzate soprattutto nel settore industriale, pensiamo all'aerospaziale, pensiamo a tutti gli
11:50centri di ricerca, abbiamo molto pubblico impiego, abbiamo molto commercio, abbiamo pure molte
11:56attività che soprattutto che fanno riferimento al turismo e sono precarie, molto provvisorie,
12:03è un po' una fotografia che mette insieme tutto quanto. Questo libro ci ha subito interessato,
12:09non solo per i rapporti che abbiamo già avuto, ma anche per altre sue interessantissime
12:15pubblicazioni, ci ha fatto ragionare sul lavoro con un'ottica meno contingente ma vedendo anche
12:22le proiezioni di quello che accadeva e qui sta l'interesse di questo di questo lavoro perché è
12:27interessante soprattutto pensando ai giovani perché la scuola negli ultimi anni anche del
12:35liceo che deve scegliere quale indirizzo prendere ha bisogno di capire verso che cosa si va,
12:40verso quale futuro e quindi anche fare in modo che la scelta che fa il giovane di un indirizzo
12:47formativo rispetto a un altro sia adeguato a una previsione di quello che accadrà poi nel futuro.
12:54Qui è l'interesse del libro, dare anche delle indicazioni ai soggetti pubblici ma anche ai
12:59soggetti privati, a chi fa insegnamento su quali sono le priorità pensando non all'oggi ma al
13:05domani. Allora tra un attimo da qui ripartiamo coinvolgendo ancora il professor Delzio perché
13:11i riferimenti ai giovani che faceva Minelli in effetti ben si sposano anche con un cambio di
13:18prospettive di che cosa vogliono fare da grandi i nostri ragazzi ed è un tema sul quale la
13:24narrazione contemporanea di politiche e mezzi di comunicazione forse rischia di darci anche
13:29delle immagini un po' distorte ma ne parliamo tra un attimo restate con noi. Bentornati a destra
13:36stiamo parlando del lavoro di quella autentica rivoluzione che va sotto la definizione di lavoro
13:44libro è un saggio del professor Francesco Delzio che è collegato con noi ad aver introdotto il
13:50tema di questa puntata di extra e ne stiamo parlando insieme al presidente divisione Roma
13:56Minelli che ha organizzato proprio nella capitale qualche giorno fa un convegno su questo argomento.
14:01Professore Delzio prima Minelli mi ha fatto venire in mente una cosa dei giovani e di come forse noi
14:09adulti e chi rappresenta il mondo dell'informazione secondo me ha la stessa responsabilità rispetto a
14:16chi fa politica forse non li riusciamo a capire perché lei mi diceva che un requisito che nel
14:23futuro sarà sempre più importante è quello di essere padroni del proprio tempo libero per una
14:30miglior qualità della vita quindi quando noi giornalisti diciamo che non si trovano ragazzi
14:35che vogliono fare i camerieri perché la prima cosa che chiedono è che cosa faranno nel weekend
14:40non rischiamo di essere un po' troppo paternalistici nel dire in fondo i giovani di oggi non hanno
14:46voglia di lavorare non è che loro in realtà hanno capito che nella vita ci sono delle priorità e
14:52non sono forse quelle che avevamo noi delle vecchie generazioni. Sì esatto è difficile anzi direi
15:00impossibile dare dei giudizi di valore sarebbe come dire che una generazione migliore dell'altra
15:06è una generificazione che non ha nessun senso dobbiamo però prendere atto dobbiamo registrare
15:13e fotografare il diverso set di valori che caratterizza la generazione z lo raccontavo
15:20prima rispetto alle generazioni precedenti non è semplicemente l'idea di poter avere una certa
15:28quantità di tempo libero ma è molto di più è l'idea di fare un lavoro nel quale ci si può
15:33identificare i valori del lavoro quindi i valori di quell'azienda di quell'attività professionale
15:38di quel brand per i ragazzi di oggi ventenni e trentenni oggi sono molto importanti perché per
15:45loro il lavoro non è più soltanto lo scambio tra tempo e soldo e retribuzione ma è qualcosa di
15:53molto diverso deve essere un meccanismo nel quale potersi coinvolgere da un punto di vista
15:58mentale spirituale deve essere qualcosa in cui in qualche modo credere tra virgolette quindi i
16:04valori per loro sono molto più importanti di quelli che noi crediamo se vogliamo una visione
16:09meno cinica di quella tipica delle generazioni precedenti che pensavano al guadagno alla
16:15retribuzione economica la possibilità di fare carriera e così via c'è però mi lasci dire un
16:22altro dato proiettandoci nel futuro del quale non stiamo tenendo conto o meglio si inizia a
16:28discuterne in maniera apocalittica ma confondendo molto temi e problemi ovvero tutte le attività
16:36manuali tutte nel giro di massimo dieci anni quindi diciamo dal 2030 in poi rischiano in
16:43tutto il mondo occidentale di scomparire e rischiano di scomparire perché la combinazione
16:48tra robot quindi robotica e intelligenza artificiale creerà anzi ha già creato
16:54perché esistono e sono attive le cosiddette macchine intelligenti in grado di imparare
16:59mentre operano mentre lavorano e sono macchine sono robot con l'intelligenza artificiale come
17:06dire come propria caratteristica che potranno liberare l'uomo di fatto da quasi tutte le
17:12attività manuali che oggi sono svolte dall'uomo dalla naturalmente dalle grandi aziende
17:16manifatturiere dove già in realtà la robotica è piuttosto inserita ai bar ai ristoranti ai
17:22grandi magazzini ai campi e così via ma c'è di più in realtà l'intelligenza artificiale apre
17:30una prospettiva nella quale anche una parte dei lavori cosiddetti intellettuali oggi saranno
17:34svolti in realtà dalle macchine intelligenti io faccio arrabbiare molti amici giornalisti spero
17:40non si arrabbia anche lei quando dico che rispetto all'attuale lavoro dei giornalisti
17:4590 per cento delle attività cosiddette di desk quindi diciamo così di redazione senza particolare
17:53valore aggiunto nel giro di dieci anni ma in realtà già oggi sarebbe teoricamente possibile
17:58saranno realizzate in maniera efficiente da macchine intelligenti l'esplosione il boom
18:04di chat gbt è molto indicativo da questo punto di vista ecco allora chiudo il ragionamento il
18:12vero problema è preparare i nostri ragazzi a questo scenario che non è uno scenario di
18:16fantascienza la blade runner ma è lo scenario che si verificherà con grande certezza nei prossimi
18:22anni e rispetto al quale tutti i ragazzi che aspirano a lavori di fascia media o bassa devono
18:28dotarsi necessariamente di uno stock di competenze digitali perché quello che potrà capitare loro
18:34facilmente di dover manovrare delle macchine che faranno al posto loro quelle attività manuali che
18:40loro magari oggi aspirerebbero a svolgere quanti ragazzi italiani oggi nella fascia 20 30 hanno
18:46questo stock di competenze digitali pochissimi pochissimi quanti ne avranno tra 5 6 10 anni se
18:56non c'è un soggetto pubblico che cura l'orientamento se i soggetti pubblici che si occupano di
19:02formazione sono molto deboli se i centri per l'impiego non funzionano e potrei andare avanti
19:06all'infinito questi sono i veri problemi che dovremmo porci oggi per il futuro dei nostri
19:12ragazzi questi sono argomenti che mi sembrano del tutto assenti nel dibattito politico attuale
19:20soprattutto quando si va a parlare di tematiche di lavoro ci si concentra forse su altri aspetti
19:24con una visione più a breve termine però la domanda io gliela rilancio quindi professore ma
19:30chi è che deve formare per esempio gli imprenditori a pensare che lo smart working può essere già
19:36oggi una riserva una risorsa mentre lei sa che dopo il grande esplora durante la pandemia si è
19:42progressivamente tornati no a volere tutti i dipendenti in fabbrica e viceversa che ha il
19:47compito di formare mi pare di capire lo stato le nuove generazioni di dire ai giovani di oggi
19:53guardate che in futuro serviranno queste figure oggi mi pare di capire che la scuola sia un mondo
19:58a se stante il lavoro sia un mondo a se stante l'università idem come si mettono insieme tutte
20:04queste isole e questa è una bellissima domanda serve disperatamente e quindi manca oggi molto
20:12una regia pubblica in realtà dal punto di vista dell'orientamento della formazione e del primo
20:18accesso al mercato del lavoro tutta la cosiddetta filiera futuro cioè appunto orientamento formazione
20:26primo accesso oggi è sostanzialmente assente dal punto di vista della regia pubblica per quanto
20:32riguarda gli imprenditori è vero siamo in una fase di risacca rispetto allo smart working in
20:38realtà io nel libro la chiamo la paranoia della produttività ovvero molti imprenditori soprattutto
20:45gran parte del top management pensa che lo smart working sia un modo per lavorare meno e ecco
20:52perché la paranoia della produttività e che quindi fare più smart working abbatta la produttività in
20:56realtà tutte le analisi internazionali più accreditate nelle grandi organizzazioni almeno
21:02dimostrano esattamente il contrario che liberando il lavoratore dalle due barriere di tempo e di
21:09spazio di fatto lo smart working aumenta la produttività almeno sulle professioni intellettuali
21:14almeno per i lavoratori che possono fornire un minimo valore aggiunto. Chi formerà rispondo
21:22alla domanda su questo gli imprenditori ecco gli imprenditori non li può formare nessuno a questo
21:27punto di vista ma li può formare il mercato cioè li può formare il fatto di vedere esempi accanto
21:33a loro di altre aziende magari dello stesso settore di dimensioni analoghe che grazie a
21:39modelli innovativi di organizzazione del lavoro vanno meglio, producono meglio, fanno più utili,
21:44sono posizionate meglio sul mercato e questo in tutto il settore dei servizi è già piuttosto
21:51evidente. Sulla manifattura naturalmente ci sono esigenze produttive che sono di tipo diverso ma
21:57sui servizi a valore aggiunto chi sposa i nuovi modelli organizzativi è già naturalmente oggi
22:04premiato dal mercato. Se ne faccio un'ultima domanda approfittando dal fatto che smirciando
22:10nel suo curriculum io ho visto che lei è anche membro del credo consiglio di amministrazione mi
22:18correga se sbaglio di ANPAL che lo dico a beneficio gli ascoltatori è l'agenzia nazionale
22:22per le politiche attive del lavoro. Le faccio una domanda che spero non la metta in difficoltà ma
22:31credo che lei stesso diceva oggi attraverso il collocamento pubblico soltanto una minima parte
22:38di chi cerca lavoro lo trova anche qui bisogna fare una vera e propria rivoluzione. Gliela
22:45faremo come dite voi a Roma? Gliela faremo questa è una domanda a cui nessuno ha una risposta in
22:54realtà l'ho detto io per primo oggi il cattivo funzionamento dei centri per l'impiego è un
23:00problema evidente la direzione di marcia se vogliamo generare subito nuove opportunità
23:07perché questo è il tema per i nostri ragazzi è in realtà sviluppare le partnership tra pubblico
23:12e privato un sistema pubblico di accesso al mondo del lavoro appunto i centri per l'impiego
23:17in realtà è necessario non si può abolire del tutto per garantire quello che si chiama servizio
23:23universale cioè per poter dare delle opportunità anche per esempio a degli over 55 che sul mercato
23:29avrebbero meno chance oppure a ragazzi net o altro che hanno un corso sonoro un percorso meno
23:36brillante e tuttavia non può essere solo questo bisogna dare la possibilità a mio avviso alle
23:41agenzie private per il lavoro che riescono a incrociare davvero domanda offerta di lavoro le
23:47esigenze delle aziende con quelle dei lavoratori dare la possibilità di inserirsi su questo mercato
23:52e di operare a supporto del pubblico quando riusciremo a svolgere a realizzare a mettere
23:59a terra questo tipo di rivoluzione sicuramente riusciremo a dare ai nostri ragazzi molte più
24:04opportunità di quelle attuali io ringrazio il professor francesco del zio lui che lo ricordiamo
24:11docente la luis ma anche manager di impresa e autore di questo libro l'era del lavoro libero da
24:18cui siamo partiti per questa riflessione una pubblicazione che credo meriti di essere letta
24:23da tutti per gli spunti interessanti che in parte abbiamo avuto modo di condividere stasera intanto
24:29le auguro un buon lavoro grazie buona serata buon lavoro a tutti mentre con il presidente claudio
24:37minella che ancora collegato con noi abbiamo ancora qualche minuto per parlare di visione
24:41roma perché vorremmo capire qual è l'idea di capitale che la vostra associazione cerca di
24:46portare avanti stimolando un dibattito su temi impegnativi come quelli che abbiamo avuto modo
24:51di vivere anche questa sera c'è un po di pubblicità però presidente mi deve aspettare e poi torno da
24:57lei eccoci in questa puntata di estra in cui abbiamo aperto parlando di lavoro la grande
25:04rivoluzione del lavoro libero meno vincoli meno obblighi come quello di lavorare sempre seduti
25:11alla scrivania perché il lavoratore del futuro sarà sempre più geloso orgoglioso con questa
25:19l'espressione giusta della qualità della vita che vuole darsi che vuole garantirsi ed essere
25:25sempre più amministratore del proprio tempo è una sfida che attende tutti noi nella città di roma è
25:31uno spunto di riflessione che è stato lanciato da visione roma noi siamo con il presidente
25:37claudio minelli intanto ci aiuti a capire presidente la missione di visione roma perché
25:44l'abbiamo data per scontata ma magari non tutti i nostri ascoltatori ancora vi conoscono come
25:49siete nati e perché è nato soprattutto per dare un contributo di idee di approfondimento di
25:56proposte sulle questioni importanti che interessano la nostra città queste questioni
26:01importanti che si possono riassumere sulle sue condizioni economiche e sociali e il lavoro è
26:07un elemento importante forse tra i più importanti per la per le condizioni delle famiglie e della
26:14gente che vivono in una determinata eh comunità. A Roma noi siamo nati proprio per essere un
26:19elemento di stimolo nei riguardi delle amministrazioni e nei riguardi ai cittadini
26:24ecco tornando al lavoro a parte che mi veniva una battuta sul futuro sul ruolo dell'intelligenza
26:30artificiale da fare anche a delzio e cioè che forse anche gli scrittori e professori dovranno
26:37temere dall'intelligenza artificiale quindi non solo i giornalisti però invece che temere il
26:43futuro penso e visione roma si chiama così non a caso è sempre importante avere un'idea di ciò
26:52che accadrà per poterla affrontare meglio e questo per il lavoro avere un'idea delle tendenze sul
26:59del lavoro futuro è molto importante per chi poi fa la formazione a partire dalla scuola e cioè
27:07avere sempre un occhio verso le tendenze generali se si è fermi tanto il mercato andrà in mercato
27:14da quello che ci circonda andrà per conto suo avanti se tu stai fermo arriverai poi in ritardo
27:20soprattutto perché c'è una competizione di carattere addirittura planetario se tu non stai
27:25fermo e vedi il futuro ti puoi attrezzare bene ecco visione roma voler dare un contributo su
27:30questo tema ma su tanti altri temi nella nostra città se vogliamo un po' sintetizzarla noi siamo
27:36favorevoli perché la città non sia una città ferma che che perde anche le competizioni con la
27:43competizione con il resto del dell'Europa e delle altre città del nostro paese vedi Milano altre
27:49città molto dinamiche puntiamo su una città che torni ad essere dinamico il ruolo importante sono
27:56delle amministrazioni ma anche degli imprenditori ma anche delle organizzazioni sindacali che devono
28:01sicuramente essere molto attenti ai cambiamenti che sono in alto ecco noi vogliamo dare un
28:06contributo in questo in questo campo ci avvaliamo di moltissime esperienze professionali professori
28:12universitari e cittadini gente che è impegnata nella nostra città e pensiamo che possa dare
28:19delle dei consigli dei suggerimenti a chi poi le decisioni deve prendere questo è un po' la
28:24nostra funzione ma anche l'informazione voi oggi parlando del lavoro avete svolto un ruolo
28:31importante è anche quello un ruolo di formazione e di stimolo ad approfondire certi temi perché di
28:39questo c'è grande bisogno sa che cosa mi piace del vostro progetto e forse accomuna un po voi
28:46a al nostro gruppo editoriale che indegnamente io cerco di guidare è quello di riportare i concetti
28:56le riflessioni in mezzo alla gente siamo purtroppo in un periodo in cui i grandi mezzi di comunicazione
29:05la televisione tra queste anche quando cerca di fare informazione pensiamo ai tour show televisivi
29:11ma pensiamo anche al modo in cui si raccontano nei telegiornali i fatti li tende un po banalizzare sia
29:16chiaro è anche un'esigenza perché chiaramente una cosa è leggere una notizia una cosa è raccontarla
29:23attraverso la televisione attraverso la radio il problema è che questo appiattisce tutto e
29:27finisce per dare un'informazione liofilizzata che non rende mai il cittadino realmente consapevole
29:33delle origini dei problemi e delle possibili soluzioni mi pare di capire che voi a un certo
29:38punto nella vostra missione di associazione abbiate detto guardate noi vogliamo rimettere
29:43al centro le idee le progettualità cose che lo dico da quasi turista perché io frequento Roma
29:50solo per lavoro io vivo a Milano sembra quasi che questa città non abbia non abbia un progetto a
29:56lungo termine non abbia della prospettiva al di là della candidatura al giubileo la candidatura
30:00all'Expo però forse nella quotidianità manca l'idea di dove si vuole andare sì sono problemi
30:07sono temi questi fondamentali verso verso dove dove deve andare questa città soprattutto per
30:13non perdere anche delle opportunità noi spesso discutiamo adesso della legge sulle autonomie
30:18quale conseguenze potrà avere sulla nostra capitale sul futuro di questa capitale ci sono
30:23temi che approfondirli hanno hanno degli effetti enormi sulla vita poi dell'agente
30:30e però volevo tornare a noi piace non lo posso dire molto la vostra emittente che seguiamo e
30:38anzi ci piace molto questo rapporto anche di reciproca attenzione proprio perché ha un taglio
30:46del sistema di informazione che è appena stato un po' delineato e noi condividiamo molto voglio
30:53fare un esempio le prossime lezioni che sono delle approfondimenti tematici su vari problemi
31:00noi vogliamo realizzare dentro gli istituti superiori della nostra città stiamo lavorando
31:07con in realtà il liceo Plinio Signore per inserire nei programmi forti formativi di settembre alcune
31:16lezioni su questi temi che saranno smolte dai docenti che fanno riferimento a Visione Roma
31:21entrando proprio nel programma formativo e lo vogliamo fare affrontando i temi concreti che
31:27dovranno affrontare questi ragazzi nel loro nel loro futuro e qui abbiamo appunto sarà il tema
31:33del lavoro delle delle dell'innovazione e dell'intelligenza artificiale cercare di approfondire
31:39questo tema per i suoi effetti del ruolo delle istituzioni del ruolo che la città ha nello
31:44sviluppo di una di una collettività sono temi portati molto concretamente tra i giovani perché
31:53se ne possa discutere perché molto spesso i giovani hanno un certo distacco da tematiche
31:58di questo tipo quindi la scuola di noi torno sul discorso della scuola è un elemento centrale penso
32:04per costruire nuove tendenze delle nuove generazioni è un ruolo importante lavorare
32:10sulla scuola è un grande impegno anche per il sistema informativo mi permette di ricordare voi
32:17avete anche un sito internet nel quale potete trovare tutte aggiornate le iniziative che vengono
32:24messe in campo a visioneroma.it tra l'altro un altro aspetto che caratterizza il vostro modo
32:30di operare grazie alla regia che tra l'altro ci sta facendo vedere proprio in tempo reale il vostro
32:35sito presidente io vedo che voi alternate temi alti importanti abbiamo parlato di lavoro col
32:41professor del zio tra l'altro a quell'evento c'era anche un altro grande sociologo italiano
32:45che il professor De Masi ed è bello ricordarlo lo alternate anche argomenti che fanno parte della
32:51quotidianità io so che tra pochi giorni c'è un evento per esempio lezioni di ristorazione che
32:57voi fate tra l'altro coinvolgendo gli operatori del commercio locale assolutamente sì oltre a chi
33:05poi ha delle competenze importanti cioè i due assessori al commercio e all'ambiente
33:10i due onorevoli Dallocarelli e Sabino Affonzi ma appunto coinvolgendo i ristoratori. Qual è lo
33:21scopo? Sì è verissimo lo scopo è questo il ruolo della ristorazione nella nostra città è importantissimo
33:28adesso c'è un vero boom dopo il covid il turismo che sta ha un ruolo importantissimo nella nostra
33:34città. Cosa si è determinato? Anche una crescita enorme del numero di esercizi pubblici che siano
33:41bar, ristoranti e piadiscori non sempre svolti da persone che conoscono questo mestiere. Spesso è
33:50gente che sevolgeva altre attività che hanno aperto un ristorante, un bar eccetera e le nostre
33:55lezioni che si chiamano lezioni non a caso vorrebbero far ragionare sulla funzione che
34:01svolge chi esercita questo tipo di attività che è una funzione di tipo sociale, di tipo economico
34:09ma anche di tutela della salute. Quindi sono lezioni nelle quali si cerca di far ragionare,
34:18di discutere con coloro che esercitano questa attività soprattutto coloro che la svolgono
34:22diciamo da poco tempo far capire bene quale ruolo importante svolgono non solo nell'economia della
34:30città ma anche nella vita comune della gente, in particolare la salute. Questo sarà lo scopo di
34:35queste lezioni, discutere con loro, infatti non a caso ci sono tre relazioni che affronteranno
34:41temi di carattere amministrativo, di carattere come possiamo dire di educazione all'alimentazione e
34:49anche di discussione del significato più ampio che ha la ristorazione nel quadro della finiera
34:55complessiva anche vada dalla produzione degli alimenti fino al suo consumo. È vero entriamo
35:01nel vivo dei problemi che vivono quotidianamente la gente perché ricordatevi che soprattutto in
35:08città come Roma si mangia sempre più fuori di casa, quindi il ruolo della ristorazione sta
35:16assumendo dimensioni non solo dal punto di vista occupazionale ma anche economico perché poi è
35:21strettamente legato al turismo evidentemente che credo sia di interesse generale e per questo lo
35:27vogliamo affrontare. Presidente abbiamo pochi secondi e poi io devo cedere la linea alla rete
35:32però vorrei che lei ci aiutasse con uno slogan, con pochi parole, pochi aggettivi. Se lei dovesse
35:39tratteggiare la visione di Roma che dall'attività della vostra associazione, da tutte le iniziative
35:46che avete messo sinora in campo, sta emergendo qual è? Ci aiuti un po' a immaginarla questa capitale
35:55del futuro? Una domanda che merita una risposta molto complicata per fare le intrebattute però
36:01io la sintetizzerei così. Sviluppo, sviluppo, sviluppo. Cioè la città deve valorizzare perché
36:08le ha delle potenzialità straordinarie, straordinarie, in ogni campo, nel campo della
36:16ricerca, nel nel campo turistico, nel campo dell'innovazione, nel campo come possiamo della
36:24tutela e valorizzazione del proprio incredibile patrimonio artistico monumentale, ha le
36:30potenzialità per essere una capitale internazionale trainante. Il nostro obiettivo è questo,
36:38contribuire per quello che può fare una piccola associazione come la nostra perché questo accada,
36:45perché la città riprenda l'orgoglio di essere una città che ha tutte le premesse per essere di
36:51grande importanza e ruolo a livello internazionale. Voglio fare solamente un esempio. Noi abbiamo la
36:57fiera di Roma, il centro congressi, abbiamo una serie di strutture straordinarie assolutamente
37:04sottoutilizzate da una città che ha delle potenzialità di questo di questo livello
37:09straordinario. L'occasione del giubileo del speriamo anche della disposizione sono sicuramente
37:15degli elementi importanti per portarci in certe direzioni ma poi la città deve fare da sola con
37:21le proprie energie e questo è quello che cerchiamo di fare, dare orgoglio, contribuire a dare
37:27l'orgogliosità. Poi c'è il ruolo di chi l'amministra che è fondamentale. Penso che questa
37:33amministrazione debba, sta facendo, ma debba fare di più soprattutto su questo versante di ridare
37:41il senso di l'orgoglio ai cittadini di una grande sfida a cui tutti dobbiamo contribuire. Ecco,
37:47il sindaco deve svolgere un ruolo importante in questa direzione. Speriamo che nei prossimi
37:52tempi questo accada con più forza forse di quello che sta accadendo. Sicuramente la politica ha le
37:59sue responsabilità anche i poteri ma anche la responsabilità di cambiare una città perché
38:06all'eleve del comando ha la possibilità di amministrarla in modo virtuoso ma è molto bello
38:12anche che i cittadini partecipino e Visione Roma nasce proprio per dare questo contributo di idee
38:19e di progetti per guardare avanti. Io ringrazio il presidente dell'associazione Visione Roma,
38:25Claudio Minelli e avremo modo magari di ritrovarci altre volte. Intanto grazie per i minuti che ci
38:29ha dedicato questa sera. Grazie a voi tantissimo. Buon lavoro, buon lavoro a tutti voi e grazie
38:36anche al nostro gentile pubblico che ci ha seguito. Dobbiamo cedere la linea alla rete
38:41ma noi torniamo se volete domani alla solita ora. Arrivederci a tutti, buona serata.
38:49Tutti I colori dell'attualità con Claudio Michalizio

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