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Trascrizione
00:00Roma Magazine, il rotocalco di Radio Roma con Alessandra Paparelli. Amiche e amici ben trovati
00:08a Roma Magazine, il nostro rotocalco da sfogliare tutto da guardare. Naturalmente vi teniamo sempre
00:15compagnia con argomenti di attualità, cultura, musica e spettacolo. Tanta cultura a 360 gradi,
00:21Roma Magazine si focalizza moltissimo sul teatro anche e proprio di teatro, di grande teatro
00:26parliamo oggi con il direttore artistico del Teatro Trastevere di Roma, do il benvenuto a Marco
00:33Zordan con noi in collegamento, eccolo, buongiorno Marco, buongiorno Marco Zordan. Ciao Alessandra,
00:40ciao a tutti. Ciao Marco, ovviamente ci diamo del tu in onda e grazie anche per questo. Allora
00:46parliamo di teatro, parliamo proprio del Teatro Trastevere con una stagione che hai voluto chiamare
00:51Out of the Box, adesso ci spiegherai anche perché Marco, ma prima di entrare nel dettaglio della
00:57stagione abbiamo un piccolo contributo video, prego la regia.
01:22Ecco qui il contributo di Out of the Box, allora ti chiedo subito Marco, perché fuori dalle scatole,
01:28che è proprio il termine, anzi dalla scatola perché dalle scatole potrebbe avere un altro significato,
01:33fuori dalla scatola il termine inglese, perché hai voluto intitolare così la stagione, la nuova
01:38stagione del Teatro Trastevere? Prima fuori onda, dopo questi due anni di lavorare per far riuscire
01:51dalla scatola, una scatola simbolica, una scatola dove molto spesso siamo stati rinchiusi per forza,
01:57per forza e che però insomma non vogliamo che diventi un'abitudine per picrizio oppure per
02:05altro, quindi è una metafora, speriamo che sia l'anno buono, una bella metafora, 22-23 affinché
02:14insomma queste scatole si riaprono e ci sia anche voglia di riaprirle. Il teatro come dicevi tu
02:23giustamente è una delle categorie di settore che ha sofferto di più, quindi Out of the Box abbiamo
02:29voluto fare un piccolo omaggio con un video, con delle slide per te e per voi, entriamo un po'
02:34nel dettaglio degli appuntamenti, degli spettacoli molto variegati, noi abbiamo già avuto il Mostro
02:41di Roma con Massimo Genco qui con noi. Sì sì sì sono contento appunto di aprire con questo
02:47spettacolo perché è un po' emblematico di quello che piace fare a noi, noi siamo a Trastevere e
02:51quindi ci teniamo che la Romanità, l'umanità di un certo tipo, non la Romanità insomma classica
02:59che vediamo tanto insomma in tanti luoghi, ma le storie di Roma e tutto quello che è successo a
03:06Roma, quello che ci insegna, quello che è successo a Roma tanti anni fa, in questo caso insomma la
03:12storia di Girolimoni parte appunto dagli anni 30 e arriva appunto fino agli anni 60, è una storia
03:18emblematica anche di tanti fatti che succedono oggi e ci piace avere un luogo in cui Roma si
03:23racconta, in cui si racconta il passato, in cui si dà spazio a quello che si costruisce piano piano
03:28insomma in una nuova Roma, insomma è una cultura che ogni giorno si fa, da chi appunto la fa tutti
03:34quanti i giorni e anche perché Trastevere è sempre stato un luogo altro fino ad adesso
03:40logicamente un luogo molto caratteristico, turistico, ma è sempre stato l'altra parte di Roma, dall'altra
03:45parte del Tevere e qui ci sentiamo insomma anche di interpretare un po' questa realtà storica e
03:52Trastevere era il quartiere del carcere e dell'ospedale dove andavano insomma le persone del
03:58San Gallicano, un ospedale che ha fatto tantissima accoglienza, solidarietà, quindi era un luogo
04:03altro, ci piace anche noi essere un luogo altro dove tanti spettacoli che magari non trovano voce
04:08in un mainstream teatrale lì hanno casa e quindi si può venire appunto a curiosare, spulciare cose
04:13nuove, tutto logicamente in maniera molto accogliente. Come è avvenuta la scelta, la scelta
04:20degli spettacoli Marco? La scelta degli spettacoli quest'anno insomma rispetto a prima è avvenuta da
04:27tanti contatti che ci sono stati in questi due anni, tante persone che comunque mi chiamavano,
04:33ci sentivamo per dire andiamo avanti, facciamo ancora, non ci fermiamo, abbiamo queste idee che
04:37ora non possiamo fare ma vorremmo fare in un futuro e il mostro di Roma sono due anni che era in
04:42programmazione, quindi alla fine diciamo che è stata una programmazione che si è fatta per
04:49sedimentazioni di questi ultimi due anni, ogni volta che incontravamo qualcuno che aveva una
04:53bella idea lo mettiamo lì in attesa che poi alla fine tutto sarebbe sbocciato, ecco speriamo che
04:59questo 22-23 sia una fioritura anche se siamo sicuramente sicuramente la fioritura delle arti
05:05del teatro in particolare. Allora abbiamo ricordato il mostro di Roma che abbiamo avuto
05:09anche qui ospite appunto il protagonista Massimo Genco dal 13 al 16, sono molto curiosa di avere,
05:15di sentire raccontare da te, non aprite a Ugo Pagliai dal 21 al 23 ottobre, che tipo di spettacolo
05:23è? E' uno spettacolo in cui praticamente questi caroselli degli anni 60-70 e qui appunto ritornano
05:31sempre qualche appiglio alla storia perché comunque il teatro poi rievoca tanta cultura
05:38anche popolare che noi abbiamo sedimentato, appunto queste figure di questi caroselli di
05:46questa televisione anni 60-70 che comunque ricompaiono come una sorta di demoni nella
05:50vita di una persona che in realtà è sola e ma questa solitudine poi in un mix tra sogno e realtà
05:55cominciano a fare di questi personaggi che poi alla fine chi vede tanta televisione diventano
06:01un po' suoi amici, fraterni, sembrano quasi veri, ce l'hai quasi dentro casa anche se poi in realtà
06:07non è così. Quindi questo mix tra sogno e realtà, qualche cosa un po' di onirico, molto divertente,
06:13molto particolare, insomma ecco ci teniamo a portare avanti cose insomma un po'...
06:18perché poi insomma abbiamo evocato il nome di un grande attore Ugo Pagliai che è stato
06:22protagonista degli sceneggiati, allora si chiamavano non fiction ma sceneggiati della
06:26RAI degli anni 70 in particolare ma anche anni 60, tra l'altro ho avuto il piacere di
06:31intervistarlo qualche mese fa ed è un totem della cultura italiana, ero curiosa insomma di questo
06:36spettacolo molto carino, vado avanti Marco per ricordare 4 e 6 novembre l'ultimo sogno di
06:43Gioachino, dici due parole. Sono molto contento perché ci fa anche piacere fare rete tra tali
06:51teatri di Roma, perché si parla sempre della rete, dei gruppi, della cultura tutti insieme
06:55ma a volte è difficile, sono molto contento questo spettacolo, più di parlare dello spettacolo in sé,
06:59racconto questa unione tra un teatro, secondo me uno dei teatri più belli che c'è a Roma,
07:04dei piccoli teatri off, che è il Barnum che sta a Garbadella, quindi insomma abbiamo fatto
07:08questa unione e mi fa piacere sapere che c'è qualcuno che viene da noi, noi andiamo da loro,
07:14in modo tale che insomma non si creano questi steccati romani che a volte sono dei piccoli
07:19feudi, quindi questo mi fa molto piacere che l'ospiteremo, cioè Marco Fiorini è un attore
07:26insomma noto a Roma, tanti spettacoli ora non mi dilungo. Assolutamente, voglio ricordare anche
07:32Cronache dal petrolio, siamo sempre a novembre, un po' più in là, dal 10 al 13. Cronache dal
07:38petrolio, che trama ha? Qual è diciamo l'idea narrativa? Cronache dal petrolio è una nostra
07:44produzione, è un spettacolo fatto in casa perché appunto noi durante la settimana ospitiamo anche
07:50compagnie, facciamo prove, facciamo produzioni, aiutiamo insomma i giovani a mettere insieme le
07:56proprie idee, è una metafora, una grandissima metafora su quello che poi alla fine diventa un
08:02po' l'unico dio che abbiamo insomma in questo momento all'interno della nostra società, che è
08:07il dio denaro. Visto che comunque il teatro serve anche per un po' per smontare alcune, diciamo,
08:17alcuni meccanismi sociali che a volte vedono tante persone in difficoltà, ecco questa è una
08:23grandissima metafora, una sorta di futuro appunto distopico, come si usa dire molto. Un futuro
08:29distopico, esatto e poi Femmina Ridenza, la latina, quindi andiamo dal 18 al 20 novembre. Questo
08:38che idea narrativa, che trama? Femmina Ridenza ci tengo molto insomma anche a sottenere questo
08:44spettacolo che comunque c'è una dramaturgia che di Giuseppe Fava, tutti insomma noi sappiamo
08:47qual è la storia di Giuseppe Fava, un giornalista che purtroppo insomma ha subito quello che ha
08:56subito per insomma toccare il suo impegno contro contro la mafia, ma non è stato soltanto un
09:03giornalista ma anche un drammaturgo e quindi mi fa piacere ospitare uno spettacolo che abbia
09:11questa cifra drammaturgica di impegno anche civile. Di impegno sociale perché Fava si è sempre battuto
09:20contro la mafia e ha pagato con la vita Marco. Volevo farti una domanda un po', una tua riflessione
09:26sul teatro in generale, già un po' ci hai detto, abbiamo detto due anni di fermo per l'emergenza
09:32sanitaria, qual è adesso l'approccio con il pubblico? Io sono tornata a teatro anche lo
09:37scorso inverno, ho visto con piacere Marco le sale che cominciano a essere sempre piene, molto
09:44piene, mi sembra una buona prospettiva anche per questa stagione, la gente ha voglia di
09:50andare a teatro, di tornare a teatro. Sì ma secondo me bisogna semplicemente capire che le cose sono
09:56cambiate e se quello che quello che gli viene proposto alle persone è in linea con quello che
10:04magari sono delle nuove sensibilità, le sale si riempiono. È chiaro che se magari noi continuiamo
10:09a fare delle cose che sono un po' passate è normale che magari si comincia a soffrire un
10:15pochino, però tutto sta nel capire, nel percepire, nel sentire quali sono i desideri di adesso.
10:21Magari da una parte c'è un desiderio di evasione, quindi magari cose che ci possono far passare un
10:28paio d'ore in cui ci scordiamo, invece dall'altra parte c'è un desiderio di impegno in cui magari il
10:35teatro diventa un luogo, uno dei pochi luoghi in cui ancora ci si incontra e si vede insieme
10:39qualche cosa che magari lì per lì, tutti quanti insieme, è come se ci scambiassimo delle idee
10:43e facessimo una mini mini mini rivoluzione di due ore, delle tante cose che non ci piacciono
10:49nella nostra vita, nella nostra giornata, nella nostra città, insieme. Oppure cose particolari,
10:56cose che comunque non troveremmo né su YouTube né su Netflix né da altre parti, cose particolari,
11:01anche perché poi il nostro teatro ha 99 posti, quindi non abbiamo bisogno comunque di fare
11:06qualcosa che sia interessante a 4 milioni di persone a Roma. A volte sono delle cose che facciamo.
11:12Ecco, ecco Marco, mentre parli stiamo vedendo anche nel particolare qualche foto molto bella
11:20del teatro Trastevere. Hai detto bene, è un luogo magico, questo si sa, ma non è soltanto un luogo
11:25dove avere un po' di spensieratezza, può essere un luogo anche per riflettere e comunque gli
11:31spettatori, le spettatrici, chi va a teatro si sente parte di una comunità, Marco. Sì, ma è come
11:37quando noi incontriamo gli amici, sono quelle serate in cui ci fa piacere ridere, scherzare,
11:41quelle serate in cui magari vorremmo a fianco qualcuno con cui condividere, perché se noi
11:45siamo tutto, non siamo solo risate, scherzi e divertimento, a volte c'è anche delle serate diverse e quindi a volte
11:50magari ci fa piacere stare seduti con a fianco delle persone con cui condividiamo le stesse
11:54emozioni verso qualcosa che stiamo guardando. Ed è una cosa bellissima. I minuti a nostra
11:59disposizione purtroppo si sono sbriciolati, come dico spesso. Ti ringrazio, ti ringraziamo molto
12:03di essere stato qui a Roma Magazine. Ricordo allora il teatro Trastevere, viva il teatro e
12:08grazie Marco Zordan per essere stato oggi con noi e adesso do la linea alla pubblicità. Grazie
12:15ancora, buon lavoro e viva il teatro. Grazie a te, Sandra. Ciao. Grazie a te, viva.

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