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NovitàTrascrizione
00:00Roma Magazine, il rotocalco di Radio Roma con Alessandra Paparelli. Amiche e amici,
00:09bentrovati a Roma Magazine, il nostro rotocalco tutto da sfogliare e da guardare. Io vi faccio
00:15sempre compagnia su temi che riguardano l'attualità, la cultura, la musica e lo spettacolo. In questa
00:20prima parte oggi parliamo di uno spettacolo teatrale molto particolare, basato su cronaca
00:25vera, su fatti realmente accaduti in una capitale, in una Roma che non esiste più,
00:30tra il 1927 e il 1927. Quindi un periodo storico particolare, il 24-27. Il titolo
00:40dello spettacolo è Il mostro di Roma, la storia drammatica di Girolimoni, su regia di Vanina
00:46Marini, un testo di Simone Giacinti, con protagonisti gli attori Massimo Genco e Simone
00:52Giacinti. In collegamento con noi abbiamo proprio il protagonista, è la storia di Girolimoni e
00:58l'attore protagonista è Massimo Genco. Bentrovato Massimo, benvenuto. Grazie Alessandra, ciao ciao,
01:04grazie per avermi invitato. Grazie, grazie a te Massimo di essere con noi. Allora parliamo di
01:09questa storia che si svolge a Roma in un periodo storico politico molto particolare, perché era
01:15tra il 1924 e il 1927, un momento storico particolare. Abbiamo detto la storia vera di
01:23Gino Girolimoni, un innocente mandato a processo, scagionato, ma con la vita poi completamente
01:32rovinata. Raccontiamo perché Massimo. Assolutamente sì Alessandra, hai detto proprio bene. Parliamo di
01:39un fatto di cronaca realmente accaduto nella città di Roma. Gino Girolimoni è stato accusato
01:46di atti di pedofilia che sono successi appunto fra il 1924 e il 1927 a Roma. Atti abbastanza brutti,
01:58atroci di violenza e di uccisioni nei confronti di bambine. Ecco, come hai detto proprio tu,
02:04un errore giudiziario, ma non solo, anche un errore che poi è stato umano nei suoi confronti,
02:11perché questo signore Gino Girolimoni non è stato solo accusato ingiustamente, ma poi dopo
02:18ha vissuto il post carcere con questa anomea, cioè il mosto di Roma avrà sempre questo nome,
02:26Girolimoni. E quindi sono proprio le stesse identiche cose che hai detto tu e questo è il
02:33quanto, insomma, io credo che molte generazioni ricordano il nome di Girolimoni ancora. È vero
02:38Massimo, perché il nome di Girolimoni è accostato proprio in maniera simbolica al pedofilo per
02:44eccellenza. Ricordiamo intanto lo spettacolo andrà in scena dal 13 ottobre al 16 ottobre
02:49al teatro Trastevere di Roma. Mentre parliamo, Massimo, vediamo delle immagini, delle foto di
02:55scena dello spettacolo molto belle. Tu sei Girolimoni, questo è Simone Giacinti che è
03:04anche suo il testo e interpreta l'ispettore Dosi e tu sei Girolimoni. Ti chiedo Massimo,
03:12dunque una storia molto particolare appunto, l'abbiamo detto dalla cronaca di allora,
03:16in un momento politico anche oltre che storico complesso, difficile. Lui viene incastrato,
03:23perché Mussolini in persona, la polizia di Mussolini, ricordiamo in quel periodo c'era
03:28il regime di Mussolini, voleva un colpevole, non tanto il colpevole ma proprio un colpevole per
03:35poter affermare insomma che la capitale fosse una città sicura naturalmente. Quando viene arrestato
03:41Massimo, titoloni dei giornali, quando viene scagionato dieci mesi dopo un trafiletto che
03:46quasi nessuno legge, quindi per tutti resta il pedofilo, il mostro di Roma. Esattamente,
03:52è proprio così, hai spiegato proprio in maniera perfetta tutto quello che è successo. Viene
04:01arrestato, ci sono grandi titoli, è prima pagina, catturato il mostro di Roma perché il duce in
04:07persona, Mussolini, pretendeva che la polizia italiana risolvesse questo caso in fretta e in
04:14furia, anche perché erano già passati troppi anni e la situazione a Roma non era buona e quindi
04:22faceva anche una non buona pubblicità al regime. E pertanto uno andava bene ma che doveva essere
04:30il colpevole, quello giusto. Lui purtroppo è entrato in questo giro perché Gino Girolimoni
04:40faceva parte un po' di questo mondo, di queste persone un po' più grandi che si vogliono avvicinare
04:47al mondo dei bambini, che oggi chiameremo borderline. Sai Ale, queste persone che amano
04:54follemente il mondo dei bambini, che li vogliono conoscere, lo vogliono apprezzare, vogliono essere
05:00più vicini a loro, che però ad oggi purtroppo tutti guardano ancora, ma tu li vuoi conoscere
05:07perché purtroppo ci si pensa. Lui era uno di quelle persone là, lui amava il mondo dei bambini,
05:13amava i bambini e quindi si è ritrovato ad essere il mostro proprio perché girava intorno. Dobbiamo
05:21dire una cosa per precisione, Gino Girolimoni all'epoca era un fotografo e fotografava appunto
05:27le bambine. Eccolo qua, questo è Gino. Le fotografava le bambine anche, possiamo dire,
05:33a suo discapito, in un abbigliamento un po' osea all'epoca, se vogliamo dire, non proprio
05:41vestitissime. Quindi non immaginiamoci delle foto del 2022, ma delle foto del 1924. Già all'epoca
05:50quello poteva essere uno scalpore, ma era veramente una persona che lo faceva solo
05:56perché aveva voglia di avvicinarsi a questo. Siamo in chiara risata, noi non vogliamo assolutamente
06:03insegnare a nessuno o far credere che noi la pensiamo in una maniera o nell'altra,
06:09o che sia giusto questo e sia giusto l'altra, solo che vogliamo raccontare un vero fatto di
06:14cronaca e soprattutto vogliamo raccontare come poi due esseri umani, l'ispettore che l'ha arrestato
06:20e appunto Gino, hanno affrontato questa storia. Perché proprio questa scelta di raccontare questo
06:26fatto di cronaca, lontano decenni da oggi, ma simbolico fortemente? Forse anche un po' ti
06:34chiedo Massimo, per restituire dignità a questo nome, per dare pace alle bambine uccise, tra
06:41l'altro incastrano un personaggio, tu dicevi giustamente, vestito alla moda, con l'auto di
06:45lusso, si cambiava d'abito, quindi era considerato un trasformista, era proprio perfetto, era il capro
06:51espiatorio perfetto. Perché avete deciso di raccontare questa storia? Guarda Ale, questa
06:59credo che sia una bellissima domanda, tra l'altro mi dai anche l'incipit per la risposta.
07:05Effettivamente poter dare poi voce e giustizia anche a questo uomo, ma soprattutto a queste
07:13bambine che non ci sono più, che sono morti in questa maniera, ma anche all'ispettore che
07:17l'ha arrestato, un po' come ha fatto il grande Nino Manfredi quando ha girato il film. Ecco,
07:24noi dopo tanti anni... Massimo, mentre parli scorrono le immagini dell'epoca, i giornali
07:30Gironimoni innocente, Trafiletto, non sono i titoloni dei giornali. Poi ti farò un'altra
07:40domanda dopo, prima di salutarci relativa ai grandi giornali. Dicevi Massimo, la scelta
07:46proprio di portare in scena questa storia. Esatto, proprio questo. Insomma, ti dicevo,
07:52mi trovo molto d'accordo con te quando dici per poter dare giustizia a questo personaggio,
08:02a chi l'ha arrestato, alle bambine, assolutamente sì, ma anche perché ci siamo resi conto che ad
08:07oggi, passati tanti anni, ottanta anni, pensiamo che gli errori giudiziari, che purtroppo possono
08:16capitare, possono esserci, ma quanto possono influire su un essere umano? Abbiamo visto il
08:25caso Tortora, che è il caso emblematico di un innocente sbattuto in carcio. Assolutamente,
08:31assolutamente. Tortora è stato proprio, anni dopo di lui, l'esempio lampante dell'errore. E allora,
08:39ci piace anche raccontare, per dar voce a questi personaggi, che c'è la parte della cronaca,
08:46c'è il processo, c'è il giudizio, c'è il gossip, ma c'è la persona. C'è la persona. La persona che
08:54tu interpreti, perché appunto tu interpreti, ricordiamo, proprio Girolimoni. Intanto mi viene
09:01in mente un'altra cosa, anche mentre parliamo, un famoso film del 78 con Gian Maria Volontè,
09:08Sbatti il mostro in prima pagina, dove si alleano nella trama, la trama è molto bella,
09:14è particolare, complicata, perché nel film viene mostrato l'allineamento, diciamo, l'unione tra i
09:22grandi media, quindi l'informazione, le forze di polizia e il governo, lo Stato. Quindi si può,
09:28tramite i giornali, i grandi giornali, indirizzare l'opinione pubblica in un modo o in un altro.
09:33Niente di nuovo, no? Assolutamente, assolutamente Ale. Sono perfettamente d'accordo. Niente di nuovo.
09:39È proprio questo, no? Questo succedeva all'epoca, è successo poi dopo, succede tuttora oggi. Il
09:47grande giornale, il grande marchio, la grande testata può sicuramente influenzare l'opinione
09:55pubblica, ma è normale. Cioè, tutti sappiamo che anche il giudizio è influenzato dall'opinione
10:01pubblica, l'opinione pubblica è influenzata dal giornale e la stessa polizia è influenzata
10:07poi dal giornale e dall'opinione pubblica. Questo fa parte di questo grande gioco ed è proprio così.
10:12Appunto per questo il teatro ci dà l'opportunità di poter parlare, di poter dar voce anche a tutto
10:22quello che è successo. Hai detto bene Ale, proprio niente di nuovo. Niente di nuovo. Naturalmente
10:28torniamo al personaggio Girolimoni. Come ti sei calato nel ruolo? Intanto vediamo le immagini
10:32di scena che passano in video. Come ti sei calato proprio nel ruolo di Gino Girolimoni?
10:37Questo è un bel lavoro attoriale, questo è un bel lavoro attoriale. Chi fa questo
10:43mestiere sa perfettamente che attraverso il metodo, attraverso molti studi fra Strasberg,
10:50Stanislavski o il francese, insomma, ognuno di noi deve fare un percorso per assomigliare sempre
10:55di più a quel personaggio che è così distante dalla nostra vita. Non solo per anagrafica,
11:02ma proprio per età, per comportamento, per periodo. Mettere i panni di Girolimoni non è
11:12stato semplice. Sarei stupido a dire una cosa del genere. È stato molto importante fare un
11:19percorso psicologico nella sofferenza, nella rabbia, nello stupore. Queste sensazioni mi
11:30hanno dato modo di poter avvicinarmi a quello che lui ha potuto vivere. Il testo di Simone
11:35Giacinti poi ha aperto a questo studio ovviamente grandi strade. La regia di Vanini e Amalini mi ha
11:43aiutato poi a prendere la strada giusta. E quindi Massimo, con la regia appunto di Vanina
11:50Marini, con Simone Giacinti, con te in scena al Teatro Trastevere, ricordiamo dal 13 al 16
11:57ottobre. Viva il teatro e ti ringraziamo moltissimo di essere stato con noi. In scena con noi c'è anche
12:03Fabio Senna che è il musicista. Allora viva il teatro, grazie di essere stato con noi.
12:13Io intanto approfitto proprio per dare la linea alla pubblicità e quindi prego la regia,
12:17ci ritroviamo tra pochi minuti.