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Trascrizione
00:00Roma Magazine, il rotocalco di Radio Roma con Alessandra Paparelli.
00:07Amiche e amici ben trovati, questa è Roma Magazine, il nostro rotocalco da guardare e da sfogliare.
00:13Io vi farò sempre compagnia, naturalmente parliamo di attualità, cultura, musica, spettacolo,
00:19quindi vi farò sempre compagnia su questi temi.
00:22Oggi è una puntata molto interessante perché parliamo di teatro.
00:25Tutta la puntata sarà dedicata al Teatro Hoff e in particolare a Inventaria,
00:30il festival del Teatro Hoff di Roma che si è aperto il 20 settembre e si concluderà il 16 ottobre prossimo.
00:37Il Teatro Hoff è un teatro di sperimentazione, teatro alternativo,
00:41naturalmente un teatro anche di grande libertà fuori dai circuiti convenzionali.
00:46Ma di tutto questo ne parleremo proprio ora con i nostri ospiti collegati ed è un piacere
00:51quindi do il benvenuto al direttore artistico di Inventaria Pietro Dattola, benvenuto, buongiorno,
00:57e a Flavia Germana De Lipsis, attrice di teatro, cinema e tv, ben trovati, benvenuti a Roma Magazine.
01:04Buongiorno, grazie.
01:05Buongiorno, ben trovati.
01:07Allora partiamo subito da Inventaria, una progettualità molto interessante anche perché c'è veramente una
01:13grande kermesse con una programmazione molto ricca.
01:17Si svolge su quattro teatri romani, Pietro, in quattro zone di Roma diverse.
01:23Intanto come è nata?
01:25Quest'anno è la dodicesima edizione e mi piaceva ricordare un attimo anche il termine Inventaria.
01:31Dal latino invenio, inventare, creare qualcosa di nuovo, di alternativo, di unico e a livello artistico una cosa pregevole.
01:38Come nasce Inventaria?
01:40Inventaria nasce dodici anni fa perché in un'epoca in cui l'accesso al festival di un certo tenore
01:49era un po' precluso alle formazioni più giovani e meno dotate, diciamo, di mezzi tecnici ed economici,
01:56perché spesso e volentieri si richiedeva un video obbligatorio di uno spettacolo, magari inedito,
02:00quindi che ancora non aveva neanche avuto la possibilità di recuperare dalle spese.
02:06Noi allora lanciamo questa iniziativa di un festival aperto anche a semplici progetti,
02:11quindi anche rischiamo un po'.
02:14Poi nel tempo in realtà questa barriera tecnologica è andata un po' scemando,
02:21con l'avvento dei cellulari e tutto quanto,
02:23mentre nel frattempo Inventaria assumeva una caratteristica di inventario,
02:30di vetrina di quanti più linguaggi possibili nel minor tempo possibile da mostrare al pubblico.
02:42Tra l'altro stavamo dicendo quattro teatri capitolini, la domanda è per tutti e due naturalmente.
02:47Abbiamo il Teatro Trastevere, abbiamo il Teatro Sofia, nella seconda parte avremo il direttore artistico del Teatro Sofia,
02:53Fortezza Est e Carruzzerie Notte. Sono quattro quartieri, quattro zone di Roma, Flavia.
02:58Vediamo uno scorcio in video del Teatro Trastevere che ospiterà se non sbaglio sei spettacoli, Flavia.
03:06Sì, ne mancano ancora due, ne ospiterà sei in tutto ed è un punto di riferimento per il quartiere Trasteverino.
03:14Fa anche un grande lavoro sul territorio, nel quartiere, quindi è proprio un punto di ritrovo per la comunità locale e non solo.
03:23Una progettualità davvero bella, però prima di farvi la domanda entriamo proprio anche sul vivo, nel vivo degli spettacoli.
03:29Noi parleremo di Cascando, scritto e diretto da Pietro Dattola con te, Flavia, protagonista.
03:36Vediamo in video un contributo proprio dello spettacolo Cascando e poi ne parliamo con voi. Grazie alla regia.
03:45Maestro, lo so, lo so, lo so, lei, lei è molto impegnato, ma io ho bisogno di parlarle e lei mi deve ascoltare, maestro, la prego.
03:53Grazie.
03:54Allora, allora, se lei si ricorda io ho seguito tutte le sue lezioni, tutte, sempre presente, anche le esercitazioni pratiche.
04:01Il manuale pure è pure la sua memoria, per filo e per segno.
04:04Anche il sommario, anche le dediche, le frasi, maestro, le frasi, guardi, io proprio qui, qui, maestro, è chiarissimo, è chiarissimo, per carità.
04:16È solo che io, forse sono un caso un po' disperato, non lo so.
04:21Maestro, io vedo sempre la fine, laggiù, fissa, che mi fissa.
04:29Io ho paura, maestro, e temo che la mia paura mi rendi conto.
04:36Sì, è vero, è vero, è vero, sì, tutti noi, uomini, donne, vecchi, giovani, poveri, ricchi, buoni, cattivi, anche io, veniamo al mondo con una riserva infinita di coraggio,
04:48vagina, uno, due, tre, trenta, trentuno e trentadue.
04:52Ma io ci provo ad usarla, maestro, è solo che cado, cado lo stesso.
04:57Io cado e non mi sono mossa, io cado tanto, spesso, di più, io cado sempre.
05:04Io, io ci provo ad usarla, ma, ma appena se levo lo sguardo, io vedo, incianto e cado.
05:12E tutti quanti mi dicono, beh, tanto prima o poi capita a tutti, che ci possiamo fare.
05:17E basta, non ne parlano più, finiti, come se la cosa non li riguardasse.
05:25Eccoci rientrati, abbiamo visto uno stralcio proprio dello spettacolo Cascando, scritto e diretto da Pietro Dattola,
05:31che abbiamo qui in collegamento con noi, insieme all'attrice di teatro e cinema Flavia Germana De Lipsis.
05:36Cascando che tra l'altro appunto si svolgerà al Teatro Sofia il 30 settembre.
05:42Allora, una domanda per tutti e due, intanto il tuo ruolo, Flavia, e poi a Pietro, al direttore,
05:48come nasce proprio lo spettacolo, qual è stata proprio l'idea, l'esigenza narrativa, creativa?
05:53Allora, io sono Anna, in questo spettacolo, sono una ragazza che non riesce a dormire la notte,
06:00diciamo che soffre di insonnia, e questo spettacolo è una notte insonne,
06:05che in realtà si trasforma in un viaggio fisico e metafisico, attraverso i pensieri che non la fanno dormire.
06:11Questi pensieri ruotano attorno a un rimosso della collettività, che è un po' come dire, la fine, il finire,
06:18volendo anche la morte, volendo anche il nulla dopo la morte, però è tutto attraversato con una leggerezza incredibile,
06:25e con una voglia in realtà incredibile di vita, cioè di restare in vita, di amare la vita, di tornare ad amarla.
06:31Per cui Anna parla con se stessa e con le altre voci che ha dentro di sé, lati del carattere,
06:37che in qualche maniera la spronano ad attraversare questa nottata molto particolare e molto divertente.
06:42Pietro, come nasce proprio l'idea creativa, l'esigenza narrativa di Cascando?
06:48Ah, proprio perché Anna sono io!
06:51Nel senso che, diciamo che ci sono state delle notti in cui, stesso nel letto, sentivo il mio cuore battere,
07:03e ho pensato, beh, un giorno smetterà.
07:07Allora, da lì, tutta una serie di pensieri bruttissimi, poi alla fine, un po' per esorcizzare, ma anche per affrontare il discorso,
07:18ho effettuato tante ricerche, penso di aver letto tutto quello che si poteva leggere sulla morte, sul rapporto dell'uomo con la morte,
07:29e quindi ho deciso di sublimare tutto quanto in questo testo.
07:38La preziosità del teatro la stiamo veramente riscoprendo dopo due anni di pandemia in cui la categoria ha sofferto moltissimo.
07:45Una domanda che rivolgo a entrambi, il teatro off, sappiamo che è teatro alternativo, di ricerca, di sperimentazione,
07:51proprio perché si svolge anche in spazi più piccoli, più intimi, che cosa offre in più?
07:57Può essere una sorta di tratteggio delle emozioni, ma anche di unione dei linguaggi, di condivisione, di una maggiore inclusione?
08:03Lo chiedo a entrambi.
08:05Sì, sicuramente. Non più tardi di ieri sera, mentre assistevo all'ennesimo spettacolo di Inventaria,
08:12mi sono di nuovo riconfermata in questa mia idea molto forte.
08:18Per cui non c'è niente che possa appagare come la condivisione di uno spettacolo teatrale
08:23che fa sentire un'anima meno sola, qualunque sia il linguaggio con cui si trova a coabitare in quel piccolo spazio.
08:32Questa è una cosa che di fatto nessun altro linguaggio artistico riesce ad ottenere.
08:37E gli spazi off, per la loro caratteristica di essere diffusi, di essere vicini alla popolazione, di essere raccolti,
08:45danno questa possibilità di frunzione diretta, di emozioni,
08:49che soprattutto dopo i due anni che abbiamo passato, chiusi e con la paura,
08:54secondo me sono terapeutici da questo punto di vista.
08:57Ci aiutano a ritrovare la nostra umanità e il nostro collegamento tra esseri umani, che è una cosa molto importante.
09:05Direttore, sei d'accordo?
09:07Certamente, certamente.
09:11Adesso io che faccio ricerche, insomma, c'è stata una ricerca recente,
09:18quando uscì Facebook per la prima volta, una ricerca che diceva che non si riescono a gestire più di 100 amici,
09:26anche se Facebook è al limite di 5 mila.
09:29Bene, quella è più o meno la dimensione dei teatri off.
09:34Magari uno va allo stadio con 60 mila persone e è travolto da una certa emozione,
09:41però comunque non le conoscerai mai tutte.
09:44Invece stare in una sala del genere con gli attori proprio a due passi
09:51e il pubblico intorno di cui senti il respiro di ciascuno praticamente,
09:55un singhiozzo, un gemito di qualcuno in sala,
10:00questo veramente fa comunità.
10:03Si dice anche che i spettatori di un film, ma soprattutto di uno spettacolo teatrale,
10:10il loro cuore batte all'unisono, perché seguendo la storia,
10:13seguendo quello che si vede, i corpi reagiscono allo stesso modo.
10:17E allora non c'è niente di più bello di questo.
10:20Si percepiscono maggiormente le emozioni proprio.
10:23Un'ultima domanda prima di salutarvi e ringraziarvi.
10:26Intanto è uno spazio magico, veramente un cerchio magico, il teatro,
10:29dove le cose vere accadono.
10:31Vi chiedo a entrambi lo stato di salute del Teatro Hoff prima di salutarci.
10:35Ci vorrebbe un'altra notata. La faremo?
10:40Il Teatro Hoff è quello che è stato più colpito dalla pandemia,
10:48perché è quello che meno poteva contare su finanziamenti prima.
10:55Il Teatro Hoff per definizione non conta su finanziamenti,
10:59quindi ha continuato a non riceverli.
11:06E' anche però il teatro più resiliente, se vogliamo.
11:11Quindi è quello che, nonostante tutto, va avanti,
11:15perché ha proprio la necessità di andare avanti.
11:18Spesso e volentieri non è semplicemente un dover farlo,
11:24è un volerlo fare.
11:26E per questo motivo va più avanti.
11:28Sì, sono d'accordo.
11:30E' un teatro dove, se dobbiamo ricominciare da qualche parte,
11:36è meglio fare un piccolo passo.
11:38E allora i piccoli passi non li fai nelle arene o negli stadi,
11:41li fai negli spazi prossimi a quella che è la tua vita quotidiana.
11:45Da lì riparti e ricomincia il dialogo, la condivisione.
11:49Per cui secondo me è qualcosa di immortale,
11:53si autorigenera, non si può sopprimere.
11:56Ha molte difficoltà, però io conto su questa sua indole di Fenice,
12:01che rinasce dalle ceneri.
12:04E' vero, quindi condivido assolutamente.
12:06Ma noi tratteremo ancora il teatro,
12:08quindi ci ritroveremo ancora qui a Roma Magazine.
12:12Io vi ringrazio moltissimo.
12:14Vi ringrazio Flavia Germana Delipsis, attrice, teatro, cinema e tv.
12:18E ringrazio il direttore di Inventaria, Pietro Datto.
12:21La ricordiamo, si è aperto il 20 settembre,
12:23fino al 16 ottobre prossimo.
12:26Quattro teatri belli, prestigiosi,
12:28in altrettante zone belle di Roma, della capitale.
12:30Grazie.
12:31Viva il teatro.
12:32Grazie.
12:33Grazie a voi.
12:34E noi adesso ci fermiamo per la pubblicità
12:37e ci ritroveremo tra poco.

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