Ai microfoni di Engage: Pietro Rocchetti, Andrea Staderini e Giulia La Paglia. Si parla di strategie audience-centriche nella pubblicità digitale
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NovitàTrascrizione
00:00Blizz, insieme a Ford, qui a Intersections 2024 per parlare di innovazione nella gestione
00:08delle campagne pubblicitarie digitali. In che modo Blizz sta innovando la propria offerta?
00:13L'evoluzione in questi ultimi anni del mercato ha comportato un grosso cambio in termini di
00:19regole del gioco. Principalmente mi viene in mente il tema della deprecazione del dato dal
00:25GDPR, il tema del kukiles degli DFI e dall'altra parte questa necessità e questa voglia dei
00:31brand di andare verso un approccio omnicanale. Blizz ha sfruttato e sta sfruttando questi due
00:37grandi cambiamenti e ha lanciato sul mercato una advertising platform radicalmente diversa,
00:43si chiama Audience Explorer, che ha all'interno le caratteristiche per rispondere a queste esigenze
00:50del mercato e per sfruttare le opportunità. Quindi fondamentalmente è una piattaforma
00:54sviluppata su dati geografici, audience geografiche, che ha la caratteristica di
01:00essere innanzitutto privacy first, quindi tutti i dati inseriti in piattaforma non vanno a utilizzare
01:06dati personali da parte degli utenti. Permette un approccio audience centrico, quindi per noi
01:12l'omnicanalità non è un approccio multicanale, quindi tanti canali separati su un audience più
01:19o meno identificata, ma si parte dalla costruzione dell'audience e tramite la piattaforma questo
01:24audience può essere attivata appunto su tutti i diversi canali digitali. Infine l'ultimo punto,
01:30che è quello che poi ha fatto sì che Ford scegliesse Blizz per questa attività, riguarda
01:35la misurazione, perché misurare singolo canale è semplice, ma misurare l'impatto di una campagna
01:42omnicanale, quindi su più canali digitali, diventa invece molto complesso e Blizz ha lanciato da
01:48poco questa soluzione brevettata che si chiama Smart Holdout, che ha proprio la caratteristica
01:53di poter misurare l'impatto di un'attività omnicanale digitale sull'audience. Quali sono
01:59le priorità per un'azienda come Ford in uno scenario digitale sempre più competitivo? Sicuramente
02:05identificare l'audience giusta per i nostri nuovi prodotti, che per lo più sono nuovi veicoli
02:11elettrici. Il mercato è estremamente competitivo e l'audience è sempre più piccola. Tutto il
02:17mercato automotive si sposta verso l'elettrico per vari motivi, soprattutto per le normative
02:22europee, ma non tutti possono permettersi l'auto elettrica, ma non tutti sono pronti alla
02:28transizione verso l'elettrico, che richiede comunque un cambiamento totale di mentalità.
02:33Dobbiamo andare a trovare queste audience facendo una comunicazione molto specifica e molto in
02:37target e quindi stiamo alla ricerca di partner tecnologici che ci permettano di investire i
02:43nostri soldi in maniera più efficiente, comunicare il messaggio nel modo più efficace possibile. In
02:49che modo Bliss sta innovando la propria offerta e come si sta sviluppando la collaborazione con
02:53Ford? Abbiamo presentato una nuova soluzione che si chiama Smart Holdouts, che serve per misurare
03:00il risultato delle campagne omnichannel. L'omnicanalità è una delle buzzwords che
03:06si sentono di più in questo periodo, però quello che succede è che la maggior parte
03:10delle aziende che dicono di fare omnichannel di fatto fanno quello che noi abbiamo ribattezzato
03:15multichannel, cioè si limitano a pianificare diversi canali che però sono organizzati come
03:23dei silos e quando poi a fine campagna si tratta di cercare di capire qual è stato il risultato
03:28complessivo, qual è stato l'effetto orchestra, la problematica è che non ci sono strumenti
03:34tecnologici che possano andare a calcolare il risultato effettivo della campagna direttamente
03:39sull'audience, si limitano a misurare semplicemente l'effetto su singoli canali. Noi abbiamo presentato
03:46una feature della piattaforma Audience Explorer che si chiama Smart Holdouts e che va sostanzialmente
03:52a creare delle aree di controllo che non vengono esposte alla campagna e che ci consentono poi
04:00di andare a vedere se effettivamente nelle aree geografiche in cui abbiamo distribuito la campagna
04:06c'è stato un incremento dei principali indicatori legati alla campagna, non solo media ma anche
04:13quelli più qualitativi.