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Sfide, opportunità e impegni che coinvolgeranno l’Italia post pandemica alla luce dei fondi del PNRR. Come cambierà il mondo? Ne parliamo con Mariangela Pira.

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Novità
Trascrizione
00:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:27Giornalista professionista, è conduttrice e reporter presso SkyTG24 e ideatrice della rubrica economica quotidiana Tre Fattori, disponibile su LinkedIn e su Spotify.
00:40Ha lavorato a classe CNBC nel ruolo di responsabile del China Desk e di curatrice delle finestre su Borsa e Mercati per il TG5 e per il TG della 7.
00:53È stata conduttrice, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, di Esteri News Dossier, notiziario della diplomazia italiana.
01:02Ha iniziato la sua carriera a Lanza di New York e vanta una lunga esperienza in Cina.
01:08Nel 2019 ha vinto i premi giornalistici in Avicella e Amerigo ed è stata autrice di molti saggi e inchieste.
01:17Il Mondo Nuovo, edito da Chiare Lettere, è la sua ultima produzione. Oggi è ospite di Money.it per parlare con noi di quali siano sfide, opportunità e impegni per ripartire dopo la pandemia.
01:32Ciao Mariangela, ben ritrovata e grazie di essere qui di nuovo da noi a Book Calling, la rubrica di Money.it dedicata a libri autori.
01:44Un vero piacere ritrovarti, davvero. Il Mondo Nuovo, edito da Chiare Lettere, è la tua ultima produzione, che possiamo considerare una naturale prosecuzione di Anno Zero DC dopo Covid, sempre edito da Chiare Lettere.
02:03Nel libro tu ci parli di sfide, di opportunità e io mi permetto di aggiungere anche di obblighi che dobbiamo adempiere, anche e soprattutto in vista del PNRR.
02:15A letto di questo, quanto possiamo però oggi noi parlare di a lungo termine, dal momento che la sensazione di incertezza è in qualche modo diventata parte del nostro patrimonio genetico contemporaneo?
02:36Brava, io direi che questo è proprio il tema, nel senso che l'incertezza è quella che caratterizza tutto. Anche quando ho scritto il libro, ho fatto bene a questo punto a tenerla da conto, l'incertezza, perché sostanzialmente noi possiamo fare tutti i piani che vogliamo.
02:57Ci dobbiamo occupare di transizione energetica, dobbiamo guardare a questo iceberg contro il quale ci stiamo scontrando, ma di fatto se il Covid torna, se queste varianti tornano, se ci sono addirittura delle mutazioni all'interno di queste varianti, come sta cercando di capire il WHO nell'analizzare questa variante sud-africana.
03:17Antonella, è veramente un problema, perché la domanda che tutti si fanno è quando ne usciamo in un mondo perfetto, ne usciremo qualora fossimo tutti vaccinati? Ovviamente non sarà così, ci sarà sempre qualcuno che non lo è e quindi uno si chiede, non è che porterà sempre una variante? Molte attività hanno chiuso, alcune non hanno chiuso ma lo stavano per fare e se ci fosse una nuova chiusura? Perché i mercati la stanno già scontando.
03:47Sì, esatto. Anche perché noi abbiamo veramente un'opportunità da cogliere con tutti i denari che ci arriveranno, ma anche con un impegno ben preciso che è quello di realizzare, rendi contare soprattutto.
04:10E non ti nascondo che quest'ultima connotazione giustissima del piano mi fa tremare non solo calato nel contesto nostrano, ma anche andando a vedere un po' tutto quello che succede anche al di fuori dei nostri confini.
04:32E infatti proprio al di fuori dei nostri confini mi vorrei focalizzare un momento con te, anche perché c'è un capitolo del tuo libro che tu intitoli Un Nuovo Ordine Mondiale e in qualche modo prende le mosse da quello che è successo da giugno in poi e che ha cambiato gli assetti e gli equilibri geopolitici.
04:58Quello che sicuramente a livello internazionale ha reso la nostra estate ancora più calda è stato il fallimento della missione afghana. Una decisione che gli Stati Uniti hanno preso, come tu bene evidenzi, guardandosene bene poi dal coinvolgere i propri alleati.
05:25Ma c'è anche un altro aspetto che a me ha interessato tantissimo al netto della tragedia umanitaria che si è avvenuta a creare e che sconteremo a lungo.
05:38Ma c'è anche un altro aspetto, ossia il territorio Afghanistan è un territorio ricco di materie prime, esattamente quelle stesse materie prime di cui il comparto automotive e tecnologico in questo momento sta soffrendo molto e che starà rallentando tutto un ciclo produttivo con dei costi esorbitanti per chi riesce ad accaparrarsi questi beni.
06:08Ti faccio una domanda un po' provocatoria, ma anche in virtù della tua profonda conoscenza e competenza dei mercati esteri. Che ruolo potrebbe avere in questo senso la Cina, considerati anche i rapporti con gli USA che di certo non si sono appianati e che continuano a essere abbastanza tisi?
06:38La domanda delle domande, nel senso che da una parte la Cina sta cercando di riempire il vuoto lasciato dagli USA in Afghanistan, un vuoto importante perché se noi ridiamo e scherziamo ma l'Afghanistan sta vivendo una situazione terribile e non sappiamo addirittura cosa sta succedendo a molte donne in Afghanistan, perché non lo sappiamo?
07:00Perché non abbiamo le fonti che avevamo un tempo, moltissime sono andate, anche se coraggiosamente alcuni giornalisti anche nostri sono spesso lì a monitorare quella che è la situazione.
07:12Ora che cosa succede? Succede che ovviamente l'Afghanistan è un paese che è sempre stato sfruttato, è stato sfruttato non solo dagli americani, è stato sfruttato da diversi stati, a partire dai russi, tutti se ne sono andati a gambe levate dall'Afghanistan.
07:32Adesso non ho capito che ci sono anche dei giacimenti che possono sfruttare, vedi Cina, però guarda Antonella che la rivalità Cina-Stati Uniti e questa approvazione del regime cinese da parte dei talebani e viceversa, non è da parte della Cina un voglio sfruttare le tue materie prime, ma è un mi devi promettere che non ti vieni a fare scoppiare nello Xinjiang,
08:02devi lasciare da sola la mia popolazione musulmana, quindi devi cercare di tutti i problemi risolverli a casa tua, perché la Cina adotta questa politica della non interferenza e in Afghanistan fai ciò che vuoi, io ti appoggio come vuoi, l'importante è che non vieni in Cina a farti scoppiare, questo è il punto, c'è da dire anche che questa è una grande differenza con gli Stati Uniti, perché gli Stati Uniti invece hanno la politica dell'interferenza,
08:30i cinesi della non interferenza, gli Stati Uniti dell'interferenza, per i cinesi quella degli Stati Uniti è sbagliata, per gli americani è sbagliata quella dei cinesi, chi ha ragione, noi siamo più vicini a una democrazia liberale che non a un paese comunista, però è anche vero che molti errori in Afghanistan sono stati fatti anche dall'Occidente e questo va riconosciuto.
08:53L'Occidente sta ancora a guardare, mi permetto di aggiungere, con una situazione davvero drammatica dentro, ma anche ai confini con l'Europa, con tutta la massa di immigrati che a noi poi sempre tornerà sul groppone, sia in termini sociali, sia in termini economici.
09:24Torniamo però a casa nostra e parliamo dei nostri giovani e della cultura, tema, mi permetto di dire caro a entrambe, perché è una condizione per poter crescere e per poter sviluppare.
09:41L'anno e mezzo di pandemia, che ancora di fatto non accenna a finire, ha lasciato in dad, come ben sappiamo, la maggior parte dei nostri ragazzi e questo in termini però di salario futuro, anche in base a tutta una serie di studi e di previsioni che ben si evincono dal tuo testo,
10:05dimostrano che nel lungo periodo avranno già un abbassamento salariale di circa 500.000 euro e questo, se lo andiamo a vedere in prospettiva, è un depauperamento economico e sociali terrificante.
10:21Ecco, io ho l'impressione che da questi 18 mesi, orribili, è come se non avessimo ancora percepito l'orrore delle conseguenze che si sono scatenate e non sia ancora nata quella voglia di rinascere al 100%,
10:43ma per loro, che rappresentano il nostro presente ma soprattutto il nostro futuro. Che cosa si deve fare? Qual è il nostro imperativo categorico e morale che dobbiamo sempre tenere in considerazione? Lo chiedo a te perché so che è un discorso a cui tu tieni veramente tantissimo.
11:04Infatti, questa cosa l'abbiamo in comune e quello che ti direi è che investiamo sempre troppo poco nella scuola. Tu sai quella polemica che è nata dalle frasi di Cingolani dicendo che dovete fare più materie tecniche, scientifiche, rispetto invece alle solite materie umanistiche, eccetera.
11:27Io l'ho interpretata in questo modo, o meglio, io la interpreterei in questo modo. Benissimo studiare materie classiche umanistiche, abbracciamo anche un altro tipo di materie, soprattutto se si è donne, perché in quel caso la questione è anche un po' diversa se è scuse.
11:45Però io penso questo Antonella, la nostra scuola è già un'ottima base. Noi non siamo, passami il termine, ignoranti in senso latino e non conoscenti come in altri paesi d'Europa o addirittura oltreoceano. Io credo che noi abbiamo una cultura di base che ci ha salvato, ci salva e speriamo ci salverà.
12:09Quindi non andrei a perdermi in queste cose, piuttosto potenzierei la scuola, piuttosto pagherei nel modo giusto gli insegnanti, piuttosto li entusiasmerei, perché secondo me il mestiere più importante è il loro. Secondo me la cosa più importante è la formazione dei ragazzi. Guarda anche alla questione di noi donne.
12:35Noi possiamo fare tutte le leggi che vogliamo, ma se queste leggi vanno a finire in un sostrato di popolazione che comunque ha delle sue leggi e non guarda le leggi di Roma, come fai? Devi per forza partire dall'educazione della famiglia e dall'educazione della scuola.
12:52L'educazione della famiglia è importante, ma la scuola forma persone che avranno una famiglia e che quindi saranno in grado di educare i propri figli. Quindi io credo che dalla scuola passi tutto e se hai milioni e miliardi da investire piuttosto investili lì, perché comunque non fai un errore. È come se noi avessimo una grande base, un po' come con la cultura, ma non riuscissimo a monetizzarla nel modo giusto.
13:18Vada bene un po' quello che accade con la sanità. Secondo l'Organizzazione Udile della Sanità e secondo Bloomberg noi siamo il terzo sistema sanitario al mondo per qualità. La domanda è perché non facciamo mai l'ultimo meglio?
13:30Così è per la scuola, dovremmo guardare più a investire, a dare dei soldi per la ricerca, a dare dei soldi per chi continua a lavorare all'università, a pagarli nel modo giusto, così come fanno in altri stati europei, guarda la Germania. Invece io sento che questa cosa ancora non c'è, anche con questo PNR.
13:55Sono d'accordo con te, anche perché la scuola, soprattutto per un bambino piccolo che poi diventerà ragazzo e che poi diventerà uomo, è il secondo posto dopo la famiglia dove passa più tempo e se non acquisisce da lì, gli mancherà sempre un fondamento, non c'è nulla da fare, non c'è proprio nulla da fare.
14:15Mariangela hai scritto un libro bellissimo, lo mostro, ho apprezzato anche tantissimo le citazioni dantesche che vanno a connotare l'inizio di ogni capitolo, dall'inferno al paradiso e speriamo veramente di poter anche noi ambire ad un percorso di questo genere davvero per una rinascita di tutti quanti.
14:45Speriamo Antonella, soprattutto per noi donne.
14:48Soprattutto per noi donne, soprattutto per noi donne. Grazie ancora Mariangela.
14:55A te, a te cara, grazie mille.
14:58A presto.

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