• 18 ore fa
In Italia i disturbi del comportamento alimentare sono in crescita e cominciano a manifestarsi più precocemente rispetto al passato, anche tra i 9 e gli 11 anni. Un aumento significativo registrato dopo il periodo pandemico, ma il dato più preoccupante è che non ci sono abbastanza servizi.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Buon martedì a tutte le nostre
00:09telespettatrici e i nostri telespettatori, bentornati ad un'altra puntata di non solo Roma,
00:14come tutti i giorni in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre e se vorrete in
00:20vostra compagnia per la prossima ora in cui parleremo di tanti temi a partire da un tema
00:28molto delicato che qui a non solo Roma ci sta particolarmente a cuore, che è quello legato
00:34ai cosiddetti CDI, i comportamenti da disturbo alimentare. Sono in aumento, da dopo il Covid c'è
00:41stato un aumento importante, soprattutto in Italia, ma in particolar modo nella nostra regione. Oggi
00:48si contano 3 milioni di persone che soffrono di comportamenti da disturbo alimentare, che
00:54potremmo pensare siano soltanto anoressia e ebolimia, invece c'è, devo dire, una fattispecie,
00:59un corollario di casi anche diversi tra di loro, alcuni più gravi, chiaramente alcuni più lievi. Ma
01:06qual è il dato forse più preoccupante, più allarmante, che riguarda poi la nostra regione?
01:11Il fatto che i servizi non riescono a stare al passo, non ci sono abbastanza posti letto,
01:17tanto per cominciare, ce ne sono soltanto 70 in tutta la regione e inoltre, in ultimo,
01:23sono stati tagliati anche i fondi di circa il 30%. Pensate che nell'abbienio 2025-2026 all'Italia
01:33saranno stanziati 10 milioni di fondi, ma alla regione Lazio soltanto un milione. Quindi c'è
01:39l'obiettivo, da parte della nostra regione, di ampliare questi servizi, di dotare anche
01:45le strutture regionali, ad esempio, di servizi adeguati a risolvere questo problema. Perché?
01:51Perché si parla anche di sanità romanocentrica, una persona che magari vive nel sud del Lazio è
01:57costretta a spostarsi nella capitale per cercare di curarsi. Altro dato che fa riflettere, che
02:04dovrebbe spingere le nostre istituzioni ad intervenire, è il fatto che i comportamenti
02:08da disturbo alimentare si manifestano sempre più precocemente in ragazzi molto giovani,
02:14addirittura tra i 9 e gli 11 anni. Quali sono le cause? Perché si scatenano e cosa possiamo fare,
02:21magari noi genitori, amici, familiari, per aiutare questi ragazzini davvero molto giovani? Quali sono
02:26i sintomi che dobbiamo captare prima che si arrivi appunto all'acutizzazione di questa
02:32patologia? Perché si parla proprio davvero di patologia. Affrontiamo questo tema oggi nella
02:37prima parte di Non Solo Roma, insieme a Stefania Trebbiani, la nostra prima ospite dell'associazione
02:43Finisce Lazio ODV. Buongiorno a lei Stefania. Salve, buongiorno. Grazie per l'interessamento
02:52a questo tema così delicato ma così importante. Assolutamente sì. Allora io inizierei subito
02:59però specificando che l'associazione Lazio ODV si occupa proprio di questo, cioè di aiutare le
03:04persone che soffrono di comportamenti da disturbo alimentare. Ora magari ci arriviamo tra un po',
03:09però volevo chiederle di darci, di fornirci qualche informazione in più in merito alla
03:15vostra associazione che fa un lavoro incredibile. Sì, allora noi siamo l'associazione di genitori
03:23che ci siamo associate nel 2009 e siamo l'associazione appunto di genitori, di ragazze
03:29e ragazze che soffrono e che hanno sofferto di disturbi alimentari. Quindi noi diamo per
03:38così dire voce a tutte le richieste che arrivano dal profondo del nostro disagio che si vive in
03:52famiglia quando si ha una ragazza o un ragazzo che soffre di disturbi del comportamento alimentare.
04:00Noi come associazione di familiari chiaramente innanzitutto ci sediamo ormai ai tavoli regionali,
04:12noi come Finisce Lazio facciamo parte anche dell'associazione Consultanoi che è l'associazione
04:18nazionale che raccoglie tutte le associazioni di genitori, di ragazze e ragazze che soffrono
04:27di disturbi del comportamento alimentare e ci sediamo ai tavoli regionali, ci sediamo ai
04:33tavoli anche nazionali, ci sediamo con il Ministero della Salute proprio per rendere
04:39e sensibilizzare le istituzioni su questo tema così importante. Abbiamo come associazione,
04:50abbiamo anche un'attività sul territorio, noi abbiamo una convenzione con l'ASL Roma 1 e con
05:01l'ASL di Frosminone e attraverso questa convenzione noi riusciamo con la nostra attività di volontariato
05:15a raccogliere dei fondi attraverso il 5x1000 o con l'associazione alla nostra attività o con
05:22le donazioni, riusciamo a finanziare dei progetti di riabilitazione, facciamo attività anche proprio
05:33per i genitori di tipo accoglienza, ai genitori quando i loro ragazzi e le loro ragazze sono
05:44presi in carico presso l'AVL per cui è un momento molto delicato in cui il genitore si sente dire
05:57dall'equip, dallo psichiatra, dallo psicologo, si sente dire che il proprio figlio o la propria
06:04figlia è malata di anoressia o di bulimia o comunque ha un dissuper comportamento alimentare
06:11e chiaramente si sente molto spaisato, spaventato, per cui ci siamo noi come associazione dei genitori
06:19ad accoglierli e a indirizzarli e spiegare qual è l'approccio più consigliato come comportamento
06:35da tenere per noi genitori. Perché infatti Stefania entreremo nel merito un pochino di
06:44questo discorso così delicato, però io immagino che il ruolo più difficile da sostenere in questo
06:51caso è proprio il ruolo del genitore, perché già comunque approcciare con un figlio durante
06:57l'età adolescenziale perché è quella un po' l'età in cui si manifesta il disturbo alimentare è già
07:02difficile. Immaginiamo se questo ragazzo o questa ragazza ha un disturbo alimentare, io inizio
07:08subito chiedendole come ci si accorge, se ci si accorge chiaramente. Allora questo è un grande
07:15tema, spesso noi genitori abbiamo dei sensi di colpa terrificanti, perché un tempo si pensava
07:30che una delle cause era da scoprire all'interno della famiglia. Ora noi come genitori siamo stati
07:38assolti, anzi siamo chiamati in causa proprio come base terapeutica, quindi il nostro ruolo
07:49è centrale nel percorso terapeutico di cura. Quindi la prima cosa appunto rispondere alla
07:56sua domanda come ci si accorge e non siamo preparati, quindi all'inizio si pensa che sia
08:02un capriccio, che sia la normale evoluzione del percorso adolescenziale oppure trattandosi
08:10magari di ragazze, c'è una grande percentuale del componente femminile anche se adesso la
08:18componente maschile sta aumentando. Quindi ci si accorge all'inizio non subito perché si pensa
08:30che sia un comportamento, beh la ragazza vuole immagrire, vuole somigliare alle modelle, in
08:38realtà poi quando si capisce che invece è sempre più presente il pensiero del cibo, il pensiero
08:51del corpo, nel caso dell'anoressia si iniziano a vedere dei comportamenti restrittivi che sono
09:00anomali, quindi io ricordo mia figlia, ora io porto una testimonianza positiva, mia figlia
09:06sono sette anni che è uscita dal disturbo alimentare, quindi ormai è un lontano ricordo,
09:12però chiaramente ho portato una testimonianza positiva perché comunque con un'equipe
09:21multidisciplinaria e un percorso di pur ammirato si può uscire da questa malattia. Quindi ci si
09:30accorge perché ci sono proprio dei comportamenti che sono anomali e soprattutto lo sguardo,
09:38lo sguardo diventa spento, sono molto più silenziosi, assenti, si ritirano dal sociale
09:47e hanno dei comportamenti che sembrerebbero più aggressivi perché in realtà quando si vive con
10:02un pensiero malato all'interno della propria mente diventa difficile essere anche aperti
10:11al sociale e poi noi non sappiamo mai il sociale e anche stare insieme per mangiare un gelato,
10:21per mangiare una pizza, questi ragazzi non riescono a mangiare davanti agli altri.
10:28Stefania, mi corregga se sto dicendo qualcosa di forte, hanno proprio un odio nei confronti
10:36del cibo, cioè loro cominciano a manifestare una sorta di fastidio proprio per il cibo?
10:40Non è un odio, ma è una paura, loro hanno la paura di fronte al piatto che per loro può essere
10:54una montagna, quindi magari due crackers possono sembrare un piatto gigantesco, una montagna da
11:04scalare. Nel caso della bulimia, che è il rovescio del problema dell'anore, si ha paura della perda
11:16di controllo di fronte al cibo e quindi quando si perde il controllo si cerca di arrivare all'atto
11:27estremo, quindi di provocarsi il vomito. Certo, ci sono altri compensatori, uno di questi è il vomito,
11:36non tutti riescono a mettere in atto l'atto del vomito, però poi ci sono altri metodi,
11:46si fanno attività sportive in maniera esagerata, si prendono anche dei lassativi, quindi ci sono
11:56degli atti compensatori e quando si hanno questi atti compensatori soprattutto con il vomito c'è una
12:10sorta di circolo vizioso perché si cede di fronte al cibo perché lo si usa come metodo per eliminare
12:23l'ansia, eliminare la paura. Poi si ha questo atto compensatorio. Di senso di colpa, di senso
12:34di colpa per aver effettivamente mangiato troppo. Stefania io devo mandare qualche minuto di
12:38pubblicità, le chiedo di restare ancora in nostra compagnia perché il tema è praticamente solo
12:44all'inizio e bisognerebbe discorrere di questo per ore perché è un tema davvero molto ampio che
12:49merita davvero grande rispetto. Torniamo tra pochissimi istanti qui a Non Solo Roma per
12:53continuare a parlare dei casi di comportamenti da disturbo alimentare che pare siano in aumento nei
13:00ragazzi molto giovani, ha aumentata anche la soglia d'età dai 9 agli 11 anni. Bentornati a Non Solo
13:07Roma, questa puntata di oggi si apre con un tema delicatissimo che è quello legato ai cosiddetti
13:13CDA, comportamenti da disturbo alimentare, che sono in aumento nel nostro Paese, ne soffrono
13:203 milioni di persone, sono in aumento anche nella nostra regione che a quanto pare non riesce a
13:25stare al passo con i servizi a disposizione, l'abbiamo detto in apertura, ci sono pochissimi
13:31posti letto, pochissime strutture attrezzate. Nel biennio 2025-2026 saranno destinati alla
13:39regione Lazio soltanto un milione di euro di fondi proprio per i disturbi alimentari e appunto
13:45va da sé che sono troppi pochi considerando che appunto i casi sono in aumento e diminuisce anche
13:51l'età nella quale si manifestano addirittura tra i 9 e gli 11 anni. Aumentano anche i ragazzi che
13:58soffrono di comportamenti da disturbo alimentare, si pensa erroneamente che questa patologia possa
14:03appartenere soltanto alle ragazze e al genere femminile, invece anche il genere maschile
14:08sembra essere colpito da comportamenti da disturbo alimentare. Siamo in compagnia di Stefania Trebbiani
14:14dell'associazione Finice Lazio ODV che è un'associazione che riunisce genitori, famiglie,
14:19persone che hanno sofferto di comportamenti da disturbo alimentare per aiutare ecco proprio le
14:25persone che hanno sentore di soffrire di questa patologia o genitori che sanno che i propri figli
14:30stanno affrontando un momento così difficile. Stefania, lei prima ha parlato di, in più passaggi,
14:38ha parlato di un aspetto molto importante cioè che cominciano a soffrire di questa patologia anche
14:43i ragazzi. Prima sembrava che ne soffrissero soltanto le ragazze, erroneamente si pensava
14:49no perché vogliono avere l'aspetto fisico minuto, vogliono assomigliare alle modelle, ma mi corregga
14:55se sbaglio, non è sempre così, il comportamento da disturbo alimentare può manifestarsi
15:00non soltanto per una banale questione fisica, può scaturire anche da un trauma, da un disagio penso?
15:07Sì assolutamente, c'è una multifattorialità nell'esordio del comportamento alimentare,
15:19sicuramente le cause non sono un'unica causa, c'è però qualcosa di scatenante,
15:30quello sicuramente. Dopo la pandemia, lei ha detto giustamente, gli aumenti sono stati veramente
15:38molto molto importanti, questo perché? Perché con la pandemia si è generato nei ragazzi un senso
15:47di ansia ancora maggiore e il comportamento alimentare tende a, diciamo, a gestire
16:00questa ansia, per cui con il comportamento, con la restrizione o con l'anoressia, si pensa che si
16:11abbia il controllo del mondo esterno e quindi questi ragazzi, questi giovani, perché purtroppo
16:21come lei giustamente sottolineava, l'esordio di questa malattia sta avvenendo anche verso i 9,
16:3310, 11 anni, quindi un esordio veramente molto basso, preoccupante. Anche perché comunque per
16:47affermare l'identità personale, e ogni giorno c'è un'evoluzione dell'adolescenza perché si ha
16:56un'adolescenza sempre prima, per affermare l'identità personale si passa per un momento
17:05che è fisiologicamente critico, che è l'età puberale, che ripeto, scientificamente sta avvenendo
17:14molto prima e questo comporta una serie di tentativi di rimediare al senso di ansia,
17:25di solitudine con un falso nido del controllo, quindi dell'ipercontrollo verso se stessi.
17:37Noi come Fenice Lazio non siamo degli esperti, siamo dei genitori che sono
17:44ai mei diventati esperti per esperienza. Certo, ma Stefania, appunto perché voi siete genitori,
17:53che cosa ne pensate del fatto che nel Lazio, nella nostra regione, ci sono così pochi fondi
17:58a disposizione, sono oggettivamente pochi per gestire questi numeri? Sono assolutamente pochi
18:05e noi come Associazione Fenice Lazio stiamo cercando di rendere questi fondi strutturali,
18:13quindi che siano non una tanto, ma che siano appunto messi, stanziati in modo strutturale,
18:22anche perché chiaramente il fondo che è stato utilizzato in questi anni è servito tantissimo
18:30perché comunque gli ambulatori sono cresciuti nel Lazio e nelle altre aziende, anche se ci sono
18:38le aziende di Frosinone, di Terbo che sono ancora in affanno, però è stato fatto,
18:46diciamo, dei passi avanti sono stati fatti, ma chiaramente non sono sufficienti, le liste di
18:54attesa sono lunghe, lunghissime e soprattutto nel Lazio, in tutta Italia, i centri sono a macchia
19:05di leopardo, nel Lazio effettivamente abbiamo Roma che è un centro dove le tre ASL, Roma 1, Roma 2, Roma 3,
19:151, 2, 3, diciamo, raccolgono e cercano di far fronte, però strutturalmente non è possibile,
19:29quindi bisogna andare nella propria ASL di appartenenza e questo è drammatico perché...
19:37Anche perché se noi riuscissimo effettivamente, se ci si riuscisse a strutturare questi fondi in
19:46modo tale che siano uniformi in tutta la regione, non costringeremmo genitori e pazienti a effettuare
19:52la cosiddetta migrazione sanitaria, cioè a spostarsi anche di tanti chilometri per essere curati?
19:58Penso, insomma, ingestibile, no? Penso che dieci anni fa, nove anni fa, quando mia figlia aveva avuto
20:06bisogno di un ricovero, noi siamo andati a Portoguaro, quindi 700 chilometri di distanza
20:14da Roma, perché a Roma non esisteva nessun posto residenziale, quindi dieci posti residenziali sono
20:24stati inaugurati nel maggio del 2022 e dieci sono pochi. Gli altri posti sono nelle strutture che
20:38sono comunque convenzionate, ma non sono posti residenziali del sistema del servizio nazionale
20:48e chiaramente dieci posti sono pochi. Noi quello che vogliamo però che avvenga è anche migliorare
20:58l'aspetto ambulatoriale, perché se si riesce a far funzionare bene l'ambulatorio è anche
21:05l'ambulatorio, diciamo così, dove si possono fare anche dei passi assistiti, quindi un ambulatorio
21:15rafforzato, perché ci sono diversi livelli di assistenza, c'è quello ambulatoriale,
21:20l'ambulatorio di hospital, l'ambulatorio semiresidenziale, viene chiamato residenziale,
21:29e poi c'è il ricopro, quello che uno spera di non arrivare. Se si riuscisse a rafforzare
21:38la struttura multidisciplinare negli ambulatori smaltendo le liste di attesa e a far funzionare,
21:49sicuramente potrebbero anche servire meno posti residenziali, quindi servirebbero dei
21:59fondi strutturali. Stefania però lei immagino conosca abbastanza bene la situazione della
22:07sanità italiana e soprattutto quella nel Lazio. Quanto incide secondo lei la carenza cronica di
22:12medici, di specialisti anche in tanti settori per un problema come questo? Immagino un po'.
22:18Sì, tantissimo, veramente tanto e soprattutto se poi non si riesce a garantire continuità al
22:28paziente. La paziente ha un rapporto di fiducia con chi, come dicevo prima,
22:38questa malattia, il successo della guarigione è anche dovuto ad un approccio multidisciplinare,
22:49quindi c'è il nutrizionista, lo psichiatra, lo psicologo, lo psicoterapeuta, quindi tutte queste
22:55figure che ruotano intorno al paziente, però devono essere garantite alla continuità,
23:05quindi se i fondi vengono meno e non è più possibile dopo due anni di terapia, non è più
23:12possibile garantire la nutrizionista, lo psicologo o la psicoterapeuta che stava diciamo in cura,
23:22stava curando il paziente perché vengono meno i fondi, lei capisce quanto disagio c'è per il
23:30paziente, per la famiglia. C'è il rischio che si ricominci addirittura da capo, perché magari
23:37ecco il paziente può sobbire un ulteriore shock dal venir meno di figure di riferimento e quindi
23:43chiaramente è davvero tutto molto complesso. Stefania, noi siamo in chiusura, ma la ringrazio
23:49di cuore uno per averci insomma dato la sua testimonianza anche personale che magari può essere
23:54molto preziosa anche per i tanti genitori all'ascolto, sperando ecco di tornare a parlarne
24:00con numeri in diminuzione perché significherebbe che il sistema sia attivato, funziona e siamo
24:06anche in grado un po' di risolvere questo problema che riguarda tanti ragazzi giovani. Grazie
24:12davvero e in ultimo vi permetto di fare i complimenti alla vostra associazione che fa un
24:16lavoro davvero profondissimo, incredibile. Grazie, volevo solamente aggiungere una cosa se è possibile.
24:23Il nostro sito internet è fenicelazio.org e come associazione di genitori noi organizziamo una
24:35volta al mese in modalità online degli incontri di auto mutuo aiuto dove c'è la possibilità per
24:44tutti i genitori che lo desiderano partecipare al nostro incontro ed è un momento in cui
24:51grazie per aver mostrato il 5x1000, questa è la nostra associazione quindi potete scrivere
25:10le mail e rispondiamo. Ecco qui c'è anche un numero verde per i disturbi alimentari che è
25:17quello che conosciamo tutti però ci sono davvero tanti riferimenti e anche contatti
25:22per restare in contatto con la vostra associazione. Grazie davvero Stefania è stato un piacere
25:27affrontare un tema così delicato con lei. Grazie a lei per avermi unito. Ci fermiamo per la pochissima pubblicità
25:36tra pochi istanti invece voltiamo decisamente pagina e andiamo a Civitavecchia con il nostro
25:41consueto approfondimento del martedì, ci aspetta già la redazione di CimOnline, a tra poco.

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