Tg Preview - Puntata del 11/10/2024

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Trascrizione
00:00Buonasera, buon venerdì, ultimo appuntamento della settimana con il Tg Preview di Teletutto,
00:19dove tratteremo un argomento di grande attualità, quello della ludopatia. Abbiamo chiamato questa
00:27puntata allarme malati di gioco. Ce lo dicono alcuni dati che commenteremo questa sera con
00:33le nostre ospiti che sono Michela Franceschini, direttore della struttura complessa percorsi di
00:39cura e di assistenza di ATS Brescia e Anna Schiavone, responsabile del centro Regina di
00:45Cuori della cooperativa di Bessimo. Buonasera ad entrambe, benvenute e grazie per essere con noi
00:50questa sera. Partirei da lei, dottoressa Franceschini, commentando gli ultimi dati che
01:00abbiamo raccolto. Il primo è quello più recente, che parla di tre comuni bresciani, che sono Moniga,
01:07Mairano e Caino, che da soli hanno bruciato, perché questo è il termine che utilizziamo,
01:1551 milioni di Euro nel gioco in un anno, con addirittura Moniga che è terzo a livello
01:21nazionale. Poi il dato dello studio commissionato da ATS al centro di cerca dell'Università
01:30Cattolica che parla di 26 mila bresciani che sarebbero in qualche modo malati,
01:36che avrebbero a che fare con la ludopatia, però se poi arriviamo al dato dei primi sei mesi di
01:43quest'anno la presa in carico nelle strutture è di 294 soli bresciani, quindi possiamo dire
01:49della sostanza poco più di uno su cento. Sì, grazie, buonasera a tutti. Quello che stiamo
02:00vedendo appunto, noi partiamo con ATS, il dato certo che abbiamo è quello delle persone che
02:07si rivolgono ai nostri servizi, questo è sicuramente un dato attendibile e certificato.
02:14Come dicevo prima, gli altri sono dati stimati da diverse fonti, pertanto si capisce da subito
02:23che le persone che si rivolgono ai servizi per chiedere aiuto sono una piccolissima parte di
02:31quella che invece è una grande popolazione che sta soffrendo e ha un problema. Cosa possiamo
02:37fare noi come Regione Lombardia, quindi come ATS Brescia e come strutture che lavorano in
02:45sinergia sul territorio? Abbiamo già dal 2018 messo in campo diverse azioni per favorire il
02:54riconoscimento di questa patologia in diversi contesti, quello lavorativo, quello scolastico,
03:00quello sociale, per favorire la presa di coscienza che siamo di fronte appunto a una
03:07dipendenza come possono essere dipendenze anche di altro tipo e siamo quindi di fronte non a un
03:14vizio come spesso viene inteso. Sempre all'interno di questo piano abbiamo anche sviluppato,
03:20proprio per questa ragione, una serie di servizi che favoriscono la diagnosi precoce. Abbiamo qui
03:27la dottoressa Schiavone che poi ce ne parlerà, con la quale lavoriamo in stretto contatto,
03:33servizi per la diagnosi precoce, servizi ambulatoriali per la presa in carico,
03:37servizi semiresidenziali e residenziali laddove sia necessaria una presa in carico più corposa.
03:46Pertanto il problema è sicuramente un problema sommerso ancora, per le ragioni che dicevamo,
03:53che non viene ancora misconosciuto il passaggio da una situazione in cui si è ancora in un contesto
03:58di gioco a una situazione invece in cui si passa alla patologia. E l'altro motivo per il quale,
04:03come dicevo prima, viene spesso non riconosciuta come una vera e propria patologia. Il dato,
04:11e poi chiudo su questo punto, sicuramente è un dato positivo il fatto che siano così aumentate
04:19in questo primo semestre del 2024 le persone che si sono rivolte ai servizi rispetto agli anni
04:25precedenti. Abbiamo avuto un calo dopo la pandemia che poi invece negli anni successivi è aumentato
04:33il numero e questo ci fa benisperare sul fatto che le persone stiano chiedendo aiuto.
04:38Dottoressa Franceschini, poi tornerò da lei per parlare un po' di quella che è l'utenza e quindi
04:45di quali sono le fasce d'età e anche di censo che più in questo momento soffrono di ludopatia.
04:53Andrei invece dalla dottoressa Anna Schiavone, responsabile del centro Regina di Cuorigo,
05:02La Fantasina e della cooperativa di Bessibo, perché le ha già lanciato un gancio,
05:09quello della diagnosi precoce. Io vorrei chiederle in questo momento quali sono le
05:15persone che in maniera anche spontanea si rivolgono a voi? Allora, premesso che come
05:24anche aveva accennato la dottoressa Franceschini, in realtà c'è una rete di servizi che lavorano
05:30al gioco d'azzardo e diciamo l'esito anche di certi percorsi favorevoli sono anche frutto
05:38del lavoro di rete, dell'aggancio precoce e il singolo servizio da solo non va molto lontano,
05:45quindi innanzitutto ci tengo a precisare questa cosa. Diciamo che a noi accedono al nostro
05:53servizio, in realtà noi dovremmo essere un po' l'ultimo anello della catena, cioè l'aggancio
06:00precoce non avviene nel nostro servizio, tuttavia proprio per quel lavoro di rete,
06:06spesso le persone che hanno un problema di gioco d'azzardo si rivolgono anche direttamente al
06:12nostro servizio. Noi abbiamo attivo una help line ma consapevoli di quelli che sono il nostro ruolo,
06:23spesso facciamo un lavoro anche di orientamento verso i servizi. Spiegate un po' già da parte
06:32nostra la filiera di quelli che sono i servizi che lavorano, perché spesso la persona non è a
06:39conoscenza e quindi tutti noi siamo un po' chiamati a fare un lavoro di sensibilizzazione,
06:45di orientamento per queste persone. E' anche possibile che poi nel momento in cui sono stati
06:52fatti tutti i passaggi, perché anche per l'inserimento in comunità è importante che ci
06:58sia un servizio ambulatoriale come un SERT, uno SMI o un OA che esegua una valutazione
07:06multidisciplinare che poi permetta l'inserimento, faccia una richiesta all'ATS, viene richiesto un
07:14impegno di spesa, viene definita una progettualità e infine c'è l'inserimento nel servizio
07:22residenziale nel nostro caso, ma può essere anche semi-residenziale. Dicevo, tuttavia le
07:29persone fanno riferimento anche a noi, spesso diventiamo un po' noi i primi interlocutori,
07:35poco male se conosciamo bene come funzionano i servizi, poi riportiamo un po' nella giusta
07:44collocazione questa domanda di aiuto. Dottoressa Schiavone, negli scorsi mesi
07:50siamo stati, la collega Clara Piantoni è stata appunto nel centro Regina di Cuoria Fantasina e
07:57in quell'occasione avevamo raccolto alcune testimonianze. Partiamo da quelle, ascoltiamo
08:05alcune persone che erano da voi, sono da voi, che ci hanno parlato di come si sono avvicinate,
08:14di come sono cadute nella tela, nella ragnatela della ludopatia.
08:19Il momento più brutto della storia sono stati i 30 anni per me, perché io sono stato giocatore
08:26per 30 anni, poi mi sono detto che era l'ultima chance e quindi ci ho provato e è andata molto
08:36bene. Avevo il bar, le macchinette, allora ho perso il vizio di là delle macchinette e mi
08:42sono rovinato proprio. Io ho subito anche depressioni per il problema del gioco, andavo
08:49a giocare di giorni e di notte in piedi a pensare a quello che avevo fatto. Non mi facevano più
08:55vedere la nipotina e mia figlia a un certo punto mi ha detto o vai avanti a giocare o noi, però io
09:04da sola non ce la potevo fare, perché quando giochi non sei più tu, non hai più amici, non hai più,
09:11non vuoi più nessuno intorno a te, tu vedi solo il gioco e basta. Dottoressa Schiavone queste
09:17testimonianze sono forti, colpiscono e fanno capire come diventa questo problema. Abbiamo
09:24sentito questa signora che ci diceva mia figlia non mi faceva più vedere la mia nipotina, mi ha
09:30messo davanti a una scelta o il gioco o noi. La domanda che le faccio quindi è questa, per le
09:36famiglie quali sono i campanelli di allarme per capire che c'è un problema con il gioco
09:45patologico per un membro del nucleo familiare? Spesso i racconti che fanno i familiari dei
09:52nostri ospiti sono non lo riconosco più, non la riconosco più, non è più lei e questo un po'
09:59significare quanto ad un certo punto le abitudini iniziano a cambiare. Ci troviamo di fronte delle
10:08persone che sono spesso ben inserite nella società, hanno un lavoro, sono all'interno di un nucleo
10:16familiare quindi sono genitori, nonni, lavoratori e ad un certo punto la famiglia dice non li
10:24riconosco più, quindi sicuramente registrare quei cambiamenti rispetto alle abitudini, al modo di
10:33relazionarsi dei propri cari può destare una preoccupazione e poi c'è tutto l'aspetto che
10:41riguarda i movimenti rispetto al denaro, quindi cambiamenti di abitudini ma anche conti che non
10:50tornano, spesso ci troviamo di fronte magari a delle persone che sono padri, madri di famiglia
10:59che sono magari stati sempre accorti, hanno anche costruito, non so se sono realizzati, hanno messo
11:07da parte dei soldi, hanno realizzato una casa, una serie di situazioni anche di vita agiata e ad un
11:16certo punto è come se avessero perso un po' quelle competenze che gli facevano riuscire
11:24nella vita, ecco tutto questo è chiaro che sono degli indicatori perché spesso il gioco è un po'
11:31una sintomatologia che esprime un disagio, è anche un modo per non sentire il disagio di certi momenti
11:42critici della propria vita, certi vissuti emotivi e quindi diventa un po' quella soluzione un po'
11:48magica sia di riattivazione, penso a certi stati anche depressivi, ma anche proprio a una incapacità
11:59in quel momento di fronteggiare quelle che sono le difficoltà e le sfide della vita e quindi ecco
12:07se volessi dare proprio un'indicazione ai familiari, un po' essere sensibili a quelli che sono i
12:15cambiamenti nelle abitudini, nelle modalità di relazione dei propri cari, spesso diciamo che
12:25queste persone sono anche in grado di tenere nascosta, tenere in piedi questa vita parallela
12:33legata al gioco anche per diversi anni, sembrano quasi un po' insospettabili e spesso lo sono,
12:40cioè perché ripeto sono persone che comunque non hanno una malattia che come dire è riconoscibile,
12:49sono persone che continuano a vivere la loro vita e sono anche ben inserite spesso e questa cosa è
12:55un po' tanto è un aspetto favorevole quanto è un aspetto che poi a lungo andare può rimanere
13:02nascosto e sommerso e quindi diventare più problematico proprio perché non diventa
13:09immediatamente riconoscibile. Allora tornerei dalla dottoressa Franceschini per trattare
13:20l'argomento di quella che è la descrizione dell'utenza ovvero degli assistiti che per
13:27la maggior parte si caratterizza di uomini per l'83% e con un'età superiore ai 35 anni,
13:37questo è un po' la maggioranza, però io volevo chiedere anche a fronte delle nuove tecnologie,
13:44quindi noi abbiamo visto tante immagini di slow machine, di quelle che chiamiamo anche
13:49impropriamente macchinette, quanti sono i giovani che anche grazie, sbagliato dire grazie,
13:58però per mezzo degli smartphone si avvicinano al gioco d'azzardo? Allora sicuramente come dicevo
14:09noi abbiamo il numero che abbiamo è quello delle persone che si rivolgono ai servizi e come
14:13correttamente ha detto lei sono principalmente maschi con un'età superiore ai 35 anni ma anche
14:21oltre, poche donne, giovani e qui mi guardo sempre la dottoressa Schiavone quando noi ci troviamo
14:30circa 3-4 volte l'anno tutta la rete si riunisce, stiamo proprio affrontando questo tema dei giovani
14:39e del gioco d'azzardo online, perché questa è un'utenza di cui noi non riusciamo ancora a dare
14:45un numero ben preciso e soprattutto è un'utenza che ancora poco, quasi per nulla, si rivolge ai
14:51servizi, perché ancor più degli adulti, i ragazzi che iniziano e questo è un meccanismo che viene
14:59messo in atto attraverso i social, iniziano a giocare ai videogiochi senza delle scommesse,
15:06però pian piano si inseriscono degli alert, dei meccanismi, iniziano con piccole scommesse che
15:13poi aumentano sempre di più, pertanto sicuramente i giovani sono tanti, qui il campanello d'allarme
15:20deve essere in capo anche ai genitori, perché ovviamente questi ragazzi, molti anche minorenni,
15:27purtroppo bisogna dire questo, questo sempre dalle indagini, sempre uno stimato ce lo dice,
15:33molti di questi giovani non dispongono ovviamente di cifre, come dire, personali,
15:39ma sono i genitori che devono tenere sotto controllo le spese dei figli e questo sicuramente
15:45permetterà anche di capire laddove c'è, chiamiamola, un'emorragia insolita di denaro.
15:52Come appunto rete per le dipendenze, noi vogliamo davvero anche iniziare a capire
15:59come arrivare anche a questi ragazzi, sicuramente nel piano dei disturbi del gioco d'azzardo
16:05patologico a livello scolastico il nostro servizio di educazione alla salute sta facendo
16:12degli importanti interventi in tutte le scuole per spiegare anche qua quali sono i meccanismi
16:17suddoli che poi portano alla dipendenza e poi anche negli ambiti, come dicevo, nei contesti
16:24sociali, quindi quelli che possono essere gli ambienti di gioco più sano, insomma,
16:32per far capire anche ai ragazzi come si passa dal gioco alla dipendenza.
16:37Per ritornare alla domanda più precisa, quanti sono questi giovani? Possiamo dire tanti,
16:42Anna, anche se un numero preciso purtroppo non riusciamo a darlo. Sicuramente riallacciandoci
16:50a quello che richiamava lei al libro Nero d'Azzardo, di cui abbiamo i dati aggiornati
16:56al 2023, qui ci danno una stima invece di una popolazione giovane molto ampia, questo
17:01sì.
17:02Ho iniziato a vedere e a sentire le voci degli ospiti del centro Regina di Cuori che raccontano
17:16la loro esperienza appunto nel centro della Fantasina e di come stanno recuperando la
17:22loro vita.
17:23Ho ritrovato tutto qui, ho trovato un lavoro, ho trovato una casa, ho trovato una stabilità,
17:33ho provato un nuovo gioco, quello di mettermi in gioco.
17:37E adesso ringrazio tutti le persone che mi hanno aiutato a arrivare qui, perché finalmente
17:44sto ritrovando me stessa. Anche quello che hai dentro da 30 anni, qua riesci a parlarne.
17:54E finalmente qui ho ritrovato me stessa.
17:58Dottoressa Schiavone, ci avviciniamo anche alla chiusura di questo nostro approfondimento.
18:05Abbiamo parlato prima di quelli che sono i campanelli di allarme, adesso diamo qualche
18:10consiglio alle famiglie una volta che vi siete accorti di avere qualcuno o voi stessi
18:15vi state accorgendo che avete un problema con il gioco d'azzardo, cosa dovete fare?
18:22Innanzitutto rispetto a qualche anno fa ci sono tanti servizi, cioè di gioco d'azzardo
18:31ce ne occupiamo, se ne può parlare, ci sono professionisti che a diversi livelli si occupano
18:38di questa problematica e sono diventati sempre più competenti in materia, quindi innanzitutto
18:44cercate a livello di ATS, SST, i vari servizi territoriali che ci sono sul territorio, penso
18:56per esempio che a livello anche dei singoli ambiti, dei vari ambiti di Brescia ci sono
19:02proprio dei progetti molto seri e molto validi che vanno dalla prevenzione fino a il trattamento
19:11del disturbo, quindi mi sento di dare questa rassicurazione rispetto ai servizi che sono
19:17sul territorio e quindi a volte basta digitare gioco d'azzardo, quindi la zona di provenienza
19:26che comunque almeno un servizio di riferimento è possibile trovare, questo io credo che
19:33sia una bella soddisfazione e un passo avanti notevole rispetto a qualche anno fa quando
19:41effettivamente le persone erano molto disorientate, quindi ecco questo, io poi volevo fare un
19:49piccolo rispetto all'utenza giovane, una testimonianza in positivo quando la famiglia
19:59è sensibile a intercettare certi segnali e quindi unisce le forze ed è la famiglia
20:05che si occupa dei servizi che ci sono, di come aiutare il figlio e ci sono questi tipi
20:14di situazioni, quindi bene ci sono famiglie sensibili perché bisogna lavorare anche sulle
20:21famiglie. L'altra situazione un po' da attenzionare, delicata è la richiesta che sta arrivando
20:31ultimamente di persone molto giovani che arrivano dai servizi più di fragilità, quindi della
20:40psichiatria, quindi di fragilità psichiatrica e lì c'è tutto un mondo da considerare e quindi
20:49la richiesta d'aiuto arriva un po' da queste due parti, poi questo adesso è un po' per
20:55sintetizzare però ho voluto portare questi due casi limiti, quindi quanto effettivamente può
21:02essere preoccupante, serio il problema, quanto invece ci siano anche già delle risorse e di
21:11famiglie che sono sensibili al tema e che chiedono aiuto. Lo ricordiamo anche a casa,
21:19essendoci le risorse, io ricordo uno dei servizi, gli sportelli sul territorio di ATS Brescia,
21:26ce ne sono dalla città alla provincia e se digitate www.ats-brescia.it li troverete tutti,
21:34è lì che dovete rivolgervi per trovare una soluzione a quella che è una grave patologia
21:40che è prima di tutto umana, legata alla persona, però è anche economica, per darvi un dato nel
21:472023 nel Bresciano il gioco d'azzardo ha bruciato 2,8 miliardi di euro, pensate che adesso la
21:54manovra che il governo discuterà a livello nazionale, la manovra finanziaria, arriva a 25
22:00miliardi di euro, è come se avessimo bruciato solo nel Bresciano un decimo di questa manovra
22:05nel gioco patologico. Io ringrazio per essere state con noi e per aver portato le loro testimonianze
22:12la dottoressa Michela Franceschini, direttore della struttura complessa percorsi di cura e
22:17di assistenza di ATS Brescia e la dottoressa Anna Schiavone, responsabile del centro regina di cuori
22:23della cooperativa di Bessimo. Grazie per essere state con noi questa sera. Noi ci fermiamo qui
22:31con quello che è il preview del nostro telegiornale e come di consuetudine fra pochi minuti il nostro
22:37telegiornale capirà parlando della viaria perché è stato registrato un nuovo caso nel Bresciano e
22:43tornerò a parlare anche di covid perché se c'è un innalzamento dei casi che non preoccupa però
22:49bisognerà tornare ad utilizzare le mascherine in ospedale. Queste altre notizie anche dalla
22:55provincia, giornate del FAI e Franciacorta in bianco e lo sport con il big match di domenica
23:01tra Germani e Olimpia Milano. Queste e altre notizie del TG in onda fra pochi minuti. Vi aspettiamo!

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