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Si sono appena conclusi i festeggiamenti per il trentesimo anniversario della Scuola Holden di Torino, uno degli istituti più prestigiosi dedicati all'arte dello storytelling. Fondata nel 1994 da Alessandro Baricco, la scuola ha segnato profondamente il panorama culturale italiano e non solo, formando una nuova generazione di narratori, scrittori e professionisti della comunicazione. E, per celebrare la ricorrenza, la scuola ha potuto ascoltare il racconto di un ospite speciale.

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Gli interventi di Jovanotti e Alessandro Baricco
Durante la giornata di celebrazioni, la sorpresa più grande è stata l’intervento di Jovanotti, amico storico della Holden. In un intervento spontaneo e appassionato, Lorenzo Cherubini ha raccontato come la narrazione sia un elemento cruciale anche nella musica: «Le canzoni sono storie condensate in pochi minuti. Come i libri, ci fanno viaggiare, riflettere, emozionare. La Holden è un luogo dove le storie trovano la loro forma migliore».

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Alessandro Baricco, preside della scuola, ha aggiunto: «La Holden è nata dal desiderio di creare uno spazio libero, dove chiunque potesse coltivare il proprio talento narrativo. Trent'anni dopo, posso dire che la nostra missione è riuscita, ma non ci fermiamo qui. Continuiamo a sognare in grande, senza soffitti che ci limitano».

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Una festa tra storie, musica e performance
Le celebrazioni sono iniziate il venerdì sera con un DJ set dello scrittore e diplomato della Holden, Maurizio Amendola. La festa è proseguita sabato mattina con un ricco programma di attività per gli ex allievi e per il pubblico. La performance di Jovanotti è stata seguita dall’esibizione della BandaKadabra, una fanfara itinerante che ha animato il quartiere Borgo Dora, dove ha sede la scuola.

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La Holden, come da tradizione, non ha dimenticato il coinvolgimento della comunità. Piazza e portici si sono riempiti di laboratori gratuiti, letture, giochi di ruolo e aste di storie, coinvolgendo bambini, adolescenti e adulti. In particolare, l'iniziativa "Abracabook", un book party per gli amanti della lettura, ha offerto un momento di disconnessione dal digitale, invitando i partecipanti a condividere i loro libri preferiti.

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Scuola Holden, un polo culturale in evoluzione
Dal suo piccolo inizio in un appartamento di Corso Dante, la Scuola Holden è oggi un faro della cultura italiana, situata in una vasta ex fabbrica di bombe a Borgo Dora. Dal 2013, infatti, la scuola si è ampliata per accogliere i suoi sempre più numerosi allievi e, dall’8 febbraio 2024, è entrata a far parte del Gruppo Feltrinelli.

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Con oltre 5.000 persone che ogni anno partecipano ai suoi corsi, la Holden continua a innovare l'insegnamento della narrazione, offrendo corsi triennali, master biennali e programmi specifici per giovani, adulti e aziende. La scuola, che forma narratori di ogni tipo, dalla letteratura al cinema, dall’editoria alla comunicazione aziendale, è un vero e proprio laboratorio di creatività, dove le storie nascono e prendono vita.

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Trascrizione
00:00Siamo qua a festeggiare questi trent'anni perché sono stati anni, questo giorno è
00:07stato fortissimamente voluto sicuramente da me ma da moltissime persone e dietro a questo
00:13desiderio c'era l'idea, visione che non stavamo facendo una cosa spiritosa, carina
00:19per qualche anno, quello sono capace a farlo tutti, stavamo facendo qualcosa che sarebbe
00:24andato oltre di noi, che sarebbe durato, che sarebbe diventato cosa che non sapevamo.
00:29Grazie cari, che bel raduno, ci siamo fatti un gran regalo in questo raduno,
00:39Lorenzo, Giova, Cherubini, amico mio.
00:51In macchina, io portavo sempre un registratorino a cassette perché non c'erano ancora i memo vocali,
00:56non c'era niente di tutto questo, su un registratorino a cassette appuntai il
01:03ritornello di Penso Positivo, in una maniera fra l'altro strana perché accesi la radio e
01:10c'era De Andrè che cantava Bocca di Rosa, attenzione, Bocca di Rosa, e io sulla metrica
01:16di Bocca di Rosa scrissi Penso Positivo, Bocca di Rosa dice, la chiamavano Bocca di Rosa,
01:20metteva l'amore, metteva l'amore, io scriscio Penso Positivo perché son vivo,
01:24proprio la scrissi esattamente sulla stessa metrica. L'altro giorno ho fatto sentire il
01:30mio primissimo disco a mia figlia, Giovannotti for President, io non capivo perché il mio
01:35successo, non me lo spiegavo, mio padre neanche, nessuno si spiegava il mio successo, però quel
01:40successo era devastante, era enorme, e lì l'ho capito l'altro giorno, cioè quattro giorni fa,
01:47ho capito che è una questione solo e semplicemente di energia. Però,
01:52alla fine ci siamo ritrovati in un mondo in cui, se ci pensate bene,
01:56contano solo due cose, narrazione e energia. Grazie Alessandro e viva la Londra!
03:17Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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