http://www.pupia.tv - Pompei (Napoli) - Dall’8 al 15 luglio l’Accademia Vesuviana del Teatro propone la rassegna teatrale “‘O culore d’e pparole”, nona edizione al teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei.
L’Accademia Vesuviana del Teatro diretta da Gianni Sallustro è un’eccellenza del nostro territorio; premiata dalla Polizia di Stato per il lavoro svolto sulla legalità, dalla Norman Academy con la medaglia Aurata al merito e inserita nella Biblioteca digitale sulla camorra e Cultura della Legalità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con lo spettacolo “Mater Camorra”.
Per sei giorni andranno in scena spettacoli di autori classici e contemporanei: Roberto Piumini, Giambattista Basile, Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo, Paul Bilhaud, Alexandre Bisson e George Feydeau.
“‘O culore de pparole – dice Gianni Sallustro, direttore dell’Accademia – vuole essere un momento per dare un particolare significato al colore della parole, al colore della voce, al colore dei gesti, al colore dei pensieri su cui hanno tanto sperimentato gli allievi. Un colore difficile da definire perché è qualcosa di astratto, di non tangibile; è sentimento, emozione, adesione, critica, commento, ragionamento, è la ricerca di quello che c’è sotto le parole, sotto i comportamenti ed i ragionamenti”.
Si comincia venerdì 8 luglio, ore 20.30, con “C’era una volta……lo cunto de li cunti” un fantasioso connubio tra Giambattista Basile e il suo “Cunto de li cunti” con “Il cuoco prigioniero” di Roberto Piumini. Le prelibatezze culinarie dello chef Antonio Gimbellino, noto a tutti come Totò Sapore, si fondono con le storie dei personaggi della “Gatta Cenerentola” e di altri 'cunti' di Basile.
Sabato 9 luglio, ore 20.30, la “Serata Eduardiana” con i due atti unici di Eduardo De Filippo: “Quei figuri di trent’anni fa” e “Gennareniello”. Lunedì 11 un classico del teatro: “Tre pecore viziose” di Eduardo Scarpetta. Mercoledì 13 il teatro del malinteso, della gelosia e del tradimento tra marito e moglie, marito e amante tipici di George Feydeau diventano gli ingredienti de “L’amore è una cosa meravigliosa”.
Giovedì 14 sarà la volta di “Gelosie e tormenti” di Alexandre Bisson: un crescendo di situazioni comiche, ambiguità, colpi di scena coinvolgeranno tutti i protagonisti fino all’epilogo nella più classica tradizione degli autori francesi.
Conclude la rassegna, venerdì 15 luglio, ore 20.30, “Le pillole d’Ercole” scritta nel 1904 dai commediografi francesi Charles Maurice Hennequin e Paul Bilhaud. Il testo mostra ancora oggi una freschezza di dialoghi sorprendente e funziona come un ordigno ad orologeria. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito
L’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro è una scuola di recitazione teatrale e cinematografica che si propone di dare ai giovani e ai meno giovani un’occasione per esprimere le loro qualità, coltivare le loro passioni. Nella recitazione il corpo, la voce e la mente sono gli strumenti attraverso i quali si rappresentano le emozioni. Sono queste emozioni che danno vita a un personaggio sul palcoscenico e dietro la macchina da presa. Bisogna avere, quindi, prima un certo controllo su corpo-mente-voce per poi passare alla dimensione delle emozioni. Per ultimo bisogna studiare il personaggio attraverso l’analisi dei testi e della vita dello stesso. Per queste motivazioni l’Accademia fa vivere, studiare e sperimentare il teatro, il cinema, la danza, la musica, il canto ai suoi allievi affinché respirino il mondo dell’arte a 360 gradi. In questo modo gli si garantisce un’alta preparazione con docenti qualificati e con l’allestimento di spettacoli teatrali e prodotti audiovisivi. (09.07.16)
L’Accademia Vesuviana del Teatro diretta da Gianni Sallustro è un’eccellenza del nostro territorio; premiata dalla Polizia di Stato per il lavoro svolto sulla legalità, dalla Norman Academy con la medaglia Aurata al merito e inserita nella Biblioteca digitale sulla camorra e Cultura della Legalità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con lo spettacolo “Mater Camorra”.
Per sei giorni andranno in scena spettacoli di autori classici e contemporanei: Roberto Piumini, Giambattista Basile, Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo, Paul Bilhaud, Alexandre Bisson e George Feydeau.
“‘O culore de pparole – dice Gianni Sallustro, direttore dell’Accademia – vuole essere un momento per dare un particolare significato al colore della parole, al colore della voce, al colore dei gesti, al colore dei pensieri su cui hanno tanto sperimentato gli allievi. Un colore difficile da definire perché è qualcosa di astratto, di non tangibile; è sentimento, emozione, adesione, critica, commento, ragionamento, è la ricerca di quello che c’è sotto le parole, sotto i comportamenti ed i ragionamenti”.
Si comincia venerdì 8 luglio, ore 20.30, con “C’era una volta……lo cunto de li cunti” un fantasioso connubio tra Giambattista Basile e il suo “Cunto de li cunti” con “Il cuoco prigioniero” di Roberto Piumini. Le prelibatezze culinarie dello chef Antonio Gimbellino, noto a tutti come Totò Sapore, si fondono con le storie dei personaggi della “Gatta Cenerentola” e di altri 'cunti' di Basile.
Sabato 9 luglio, ore 20.30, la “Serata Eduardiana” con i due atti unici di Eduardo De Filippo: “Quei figuri di trent’anni fa” e “Gennareniello”. Lunedì 11 un classico del teatro: “Tre pecore viziose” di Eduardo Scarpetta. Mercoledì 13 il teatro del malinteso, della gelosia e del tradimento tra marito e moglie, marito e amante tipici di George Feydeau diventano gli ingredienti de “L’amore è una cosa meravigliosa”.
Giovedì 14 sarà la volta di “Gelosie e tormenti” di Alexandre Bisson: un crescendo di situazioni comiche, ambiguità, colpi di scena coinvolgeranno tutti i protagonisti fino all’epilogo nella più classica tradizione degli autori francesi.
Conclude la rassegna, venerdì 15 luglio, ore 20.30, “Le pillole d’Ercole” scritta nel 1904 dai commediografi francesi Charles Maurice Hennequin e Paul Bilhaud. Il testo mostra ancora oggi una freschezza di dialoghi sorprendente e funziona come un ordigno ad orologeria. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito
L’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro è una scuola di recitazione teatrale e cinematografica che si propone di dare ai giovani e ai meno giovani un’occasione per esprimere le loro qualità, coltivare le loro passioni. Nella recitazione il corpo, la voce e la mente sono gli strumenti attraverso i quali si rappresentano le emozioni. Sono queste emozioni che danno vita a un personaggio sul palcoscenico e dietro la macchina da presa. Bisogna avere, quindi, prima un certo controllo su corpo-mente-voce per poi passare alla dimensione delle emozioni. Per ultimo bisogna studiare il personaggio attraverso l’analisi dei testi e della vita dello stesso. Per queste motivazioni l’Accademia fa vivere, studiare e sperimentare il teatro, il cinema, la danza, la musica, il canto ai suoi allievi affinché respirino il mondo dell’arte a 360 gradi. In questo modo gli si garantisce un’alta preparazione con docenti qualificati e con l’allestimento di spettacoli teatrali e prodotti audiovisivi. (09.07.16)
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