Milano, 1 feb. (askanews) - Una sorella "più brava, più buona, più bella... più tutto". Un padre che ti fa sentire "non abbastanza". Una terra, la Basilicata, che segna emozioni e azioni anche quando ci si muove tra la Svizzera e la Riviera Romagnola lungo quel viaggio che è la costruzione della propria vita.Sono gli ingredienti principali de "Come un fiore sul quaderno" il nuovo libro di Isa Grassano - giornalista, blogger e scrittrice - da qualche giorno in libreria per i tipi della Giraldi Editore. "E' un libro dei ricordi e della nostalgia - racconta l'autrice a margine della presentazione del volume che si è svolta a gennaio 2023 a Milano - E' un libro che ci fa fare un salto indietro negli anni Ottanta; ci fa sorridere e anche riflettere. E' un libro che non definirei 'al femminile', è piuttosto un libro di legami familiari dove ciascuno, a seconda del ruolo, può trovare e riconoscere qualcosa di sé: il nonno, il bambino, la mamma, la sorella. Ma è anche sicuramente un libro di riscatto, e in questo un po' più legato ad un vissuto femminile, alla donna".Con uno stile che intreccia momenti comici, preziosi gioielli di commedia leggera, con illuminazioni amare, l'autrice ricompone tra flashback e lettere scritte rigorosamente a mano un quadro familiare. Sullo sfondo il ritmo degli anni Ottanta, che si affermano "mitici" per necessità di -prime- esperienze vissute; tra le righe la presenza della figura paterna che incombe -giudice-silente- sullo sforzo di affermarsi e realizzarsi. "Il papà è una figura pessimista che non fa sentire Speranza, la protagonista, 'mai abbastanza' - prosegue Grassano - quindi è una figura ingombrante ma che poi dopo sarà anche una figura determinante nello sviluppo e nella vita di Speranza. E' un libro che consiglierei ad una ragazzina, perché è comunque un romanzo di formazione. Aiuta a capire a come avere un approccio nei confronti delle persone, nei confronti della propria terra e della vita in generale".E' insomma una storia che ci invita, da adulti, a riconnetterci con la forza e l'energia con la quale si è affrontati la sfida per diventare grandi, accettando noi stessi e rigenerando il desiderio di sognare. "Il messaggio finale è quello di crederci sempre e di aprirsi sempre anche alle sorprese della vita".0
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