Lazio - Roma 1-1 (1990-91)

  • 9 anni fa
Lazio-Roma 1-1. Domenica 2 dicembre 1990 - Roma, stadio Olimpico.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna (73' Troglio), Sclosa, Riedle, Domini, Ruben Sosa (84' Saurini). A disp.: Orsi, Lampugnani, Bacci. All. Zoff.

ROMA: Zinetti, Tempestilli, Carboni, Berthold, Aldair, Comi, Desideri, Di Mauro, Voeller, Salsano (62' Muzzi), Gerolin (82' Piacentini). A disp.: Cervone, Pellegrini, Conti. All. Bianchi.

Arbitro: Sig. Lo Bello (Siracusa).

Marcatori: 45' Voller (rig), 55' Ruben Sosa

Il derby comincia e per oltre venti minuti vive nell'afflitta speranza che succeda qualcosa. Sperano soprattutto gli spettatori (che non riempiono l'Olimpico), messi in guardia dalla vocazione al tatticismo spinto di Bianchi e di Zoff. Sono minuti di meditazione e studio, cioè di noia. Si paventa il peggio, ma proprio quando la fede vacilla, ecco che la partita sussulta e si scuote. E' finalmente un derby. Non eccelso, non illuminato da prodigi tecnici, ma pervaso d'uno straordinario fervore.

Al 45', Berthold, che sino a quel momento ha vegetato, fiorisce e lancia Desideri, che sino a quel momento avrebbe anche potuto non esserci e nessuno se ne sarebbe accorto. Desideri si materializza e si esibisce in una esimia rovesciata. Fiori dovrebbe essere in porta, ma ha preferito andarsene a passeggio. Tra i pali è retrocesso Soldà e il luogo e l'occasione lo inducono a riparare con la mano. Rigore. Lo batte l'unico romanista che merita il successo per la costante dedizione unita al desiderio di sfondare: Voeller, il grande protagonista d'una formazione intristita dall'assenza di Giannini, languidamente sostituito da Salsano.

Voeller non fallisce la botta e Zoff, ma non solo Zoff, si chiede a che cosa serve essere migliori, a che cosa serve aver insegnato al rivale come si sta in campo, se poi a segnare sono gli altri. I laziali sbalordiscono. Ci risiamo con la magia dell'Olimpico che grazia la Roma? Per quanto il calcio si burli della logica, esiste un limite a tutto. Nella ripresa, la Lazio riaccende le micce, è ancora lei che conduce le manovre. E al 54' Pin, Riedle e Sosa sfoderano un'azione che è la sciccheria del pomeriggio. Riedle, ottimamente rifornito, la spunta di testa su Aldair e Aldair non fa a tempo a meravigliarsene che la palla capita sulla fronte di Sosa il quale decide che è arrivato l'attimo fatale. Zinetti si arrende: uno a uno.

II derby non accenna a consumare le sue vampe, la Lazio, sempre mantenendo un perfetto ordine zoffiano, non smette di attaccare. La Roma replica con la sola arma vera che possiede: l'irresistibile Voeller sul quale Gregucci è costretto a spremersi in furiosi straordinari. I giallorossi, soddisfatti di riassumersi nel formidabile tedesco, tirano un giustificato sospiro di sollievo al novantesimo.

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