Roma - Lazio 1-1 (1991-92)

  • 9 anni fa
Domenica 6 ottobre 1991 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 1-1.

ROMA: Cervone, Garzya, Carboni, Bonacina, Aldair, Nela, Hassler, Di Mauro (76' Salsano), Voeller, Giannini, Rizzitelli. A disp.: Zinetti, Pellegrini, Piacentini, Muzzi. All. O.Bianchi.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Bacci, Pin, Corino, Soldà, Stroppa, Doll (76' F.Marchegiani), Riedle, Sclosa, Ruben Sosa. A disp.: Orsi, Vertova, Melchiori, Neri. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Beschin (Legnago).

Marcatori: 65' Riedle, 81' Rizzitelli.

Un derby brutto che per quindici minuti piace alla Lazio e per una decina di minuti piace alla Roma. In compenso non piace mai agli spettatori, ma questo è un particolare secondario in quanto allo stadio non si va per divertirsi ma per soffrire. Comincia a piacere alla Lazio al sessantacinquesimo minuto, perché finalmente passa in vantaggio con Riedle e ci rimane fino all'ottantesimo allorché pareggiano i giallorossi con Rizziteli. Da quel momento se la spassano o credono di spassarsela i romanisti. Si poteva immaginare che una delle due squadre vincesse? No, perché all'Olimpico non si vince se si abita nella Capitale e anche perché di vincere nessuna delle due se lo sarebbe meritato.

Strano destino quello del 97° derby romano. Più dell'1-1 (anche nelle recriminazioni per rigori non dati) a tener vivo il dopo partita è stata una beffa dei tifosi laziali: un assegno di stoffa bianca lungo 5 metri intestato agli ultra giallorossi ed emesso dalla «banca di Fiuggi» (sono riportati anche il numero di conto e dell'assegno stesso). Uno scherzo che, condito dall'altro striscione «La Roma non si discute... si paga», ha fatto saltare i nervi a Ciarrapico, al suo primo derby da presidente. «Cattivo gusto da parte dei laziali, bene hanno fatto le forze di polizia ad intervenire duramente. Calleri poi, dovrebbe adoperarsi ad insegnare l'educazione a questa gente. Prevenire certi striscioni è compito dei presidenti». L'altro presidente. Calleri appunto, non aveva visto lo striscione e per un po' non ha capito le parole di Ciarrapico. Dopo la spiegazione ha reagito: «In casa giocava la Roma, compito loro tenere fuori dallo stadio oggetti e persone non gradite». Lo show da grande attizzatore di Ciarrapico non s'è esaurito. A parlare per primo di rigori negati è proprio lui: «Assoluta superiorità della Roma. La Lazio s'è salvata con quella che preferisco chiamare "fortuna". Ha vinto la Roma per me». Tradotto in lingua quella «fortuna» sarebbe la negazione del presunto rigore su Rizzitelli all'89'. Calleri replica, ma più moderato: «Rigore netto, che poteva chiudere la gara all'82', quello su Sosa. Il pari, comunque, è un risultato giusto.

Fonte: La Stampa

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