https://www.pupia.tv - Bonetti - Oggi alla Camera abbiamo commemorato Papa Francesco, chiamati a fare un'esperienza di comunione in un'aula nella quale molto spesso ci pensiamo e agiamo come divisi. Ma lui che era un vero pastore ci avrebbe invece visti tutti, tutti, uniti, perché un pastore guarda al bene del popolo, non certo all'interesse delle fazioni.
Qui il mio intervento (23.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Grazie Presidente. Oggi commemoriamo Papa Francesco e in questa commemorazione, nella sua memoria, siamo chiamati a fare un'esperienza di comunione in un'aula nella quale molto spesso noi ci pensiamo e agiamo come divisi, ma lui che era un vero pastore ci avrebbe invece visti tutti, tutti uniti, perché un pastore guarda il bene del popolo, non certo l'interesse delle fazioni.
00:26E lo facciamo in quest'aula dove l'istituzione nasce e si incarna nel servizio al bene e del bene. Papa Francesco ha fatto del suo magistero un'istituzione a servizio del bene, lo ha incarnato il volto della sua vita e la sua vita stessa si è compiuta nel suo magistero e io questo credo sia per la politica una delle grandi chiamate che ci ha lasciato.
00:57Papa Francesco ha vissuto in un tempo che lo ha scelto, è stato un tempo difficile che nel suo magistero ha attraversato fino alla fine offrendo tutto se stesso come causa di santità.
01:12Una guerra mondiale a pezzi che lo ha portato a dare il volto alla chiesa di un ospedale da campo. Una chiesa in uscita, come in uscita è stata la sua vita e il suo servizio nella chiesa vissuto da gesuita, perché la missione è essa stessa uscita.
01:33Ha perseguito, promosso e richiamato sempre incessantemente lo sviluppo integrale dell'uomo e dell'umanità. Ha ricomposto in questo ciò che troppo spesso e troppo lungo è stato diviso.
01:49È stato operatore di fraternità, costruttore di ponti tra i popoli, tra le religioni. Il documento di Abu Dhabi rimane come un segno indelebile.
02:01L'enciclica Fratelli tutti, come la chiamata che ci lascia guida ancora del nostro cammino. Ha aperto la chiesa come la chiesa di tutti. Quel tutti ripetuto quasi fosse un'ossessione ai giovani riuniti a Lisbona alla giornata mondiale della gioventù.
02:23Una chiesa in cui tutti, anche le donne, sono state chiamate a fare la loro parte e agire la loro responsabilità.
02:31La sua è stata la vita di un uomo che ha scelto di partire in compagnia di Gesù e si è fatto compagno di strada nel suo magistero, vicino, tenero, con il senso dell'umorismo.
02:44Un pastore con l'odore delle pecore che ha scelto di stare dove stanno le persone, nelle carceri, nelle piazze, nelle favelas, nelle periferie, che ha rimesso al centro della nostra umanità restituendo all'uomo la dignità che gli è dovuta.
03:02Un papa chiamato dalla fine del mondo, ci ha detto la prima volta dalla finestra in piazza San Pietro, che ha dato la sua vita e il suo magistero fino alla fine del mondo.
03:14È morto da figlio di Sant'Ignazzo e questo è un segno grande per chi crede e chi non crede.
03:20La morte lo ha chiamato e trovato nell'ottava di Pasqua, nel giorno del lunedì dell'Angelo, dove l'annuncio della risurrezione è affidato alle donne.
03:32E lo ha fatto dopo aver attraversato il popolo, dove essere stato di nuovo nel popolo e col popolo, nella domenica di Pasqua.
03:42Ecco, questi sono segni grandi perché, e qui richiamo ancora cosa dicono i gesuiti, ogni cosa sia davvero a maggior gloria di Dio.
03:55Grazie.
03:55Grazie.
03:56Grazie.
03:57Grazie.