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https://www.pupia.tv - Roma - ​Myanmar - Il Paese del sorriso spezzato - Mercoledì inaugurazione mostra a Palazzo Valdina - Interviene Trancassini
Alle ore 15, presso la Sala del Cenacolo di Palazzo Valdina è stata inaugurata la mostra "Myanmar - Il Paese del sorriso spezzato". Intervento del Questore della Camera, Paolo Trancassini.
La mostra resta aperta al pubblico fino al 10 aprile dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19). (02.04.25)

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Trascrizione
00:00Buon pomeriggio a tutti, sono particolarmente lieto di portare il saluto della Camera dei
00:11Deputati e del Presidente all'inaugurazione di questa mostra di fotografie di Claudio
00:16Tirelli, Presidente dell'Associazione Culturale Obiettivo Sul Mondo, associazione fondata
00:21nel 1992 ad Abbiategrasso con lo scopo di promuovere la conoscenza delle culture del
00:26pianeta attraverso cicli di incontri, reportage e mostre tematiche.
00:30Intendo innanzitutto esprimere la mia gratitudine in veste di rappresentante dell'istituzione
00:35parlamentare alla realtà associativa che ha reso possibile tutto ciò, perché sono
00:40occasioni come questa che danno l'opportunità di dare visibilità a realtà troppo spesso
00:44dimenticate ma meritevoli della nostra più profonda attenzione, in quanto le libertà
00:50e i diritti universali non hanno confini e devono essere difesi ovunque nel mondo.
00:54Proprio in questi giorni inoltre il popolo italiano è vicino a quello del Myanmar colpito
01:01dal devastante terremoto di venerdì scorso che ha causato gravi perdite umane, feriti
01:06e ingenti danni materiali.
01:07In questo momento di dolore e difficoltà i nostri pensieri vanno alle famiglie delle
01:12vittime e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa comunità, qualche calamità.
01:17Continuiamo la speranza di altri miracoli come quello di questa mattina con il rinvenimento
01:21del 26enne estratto vivo dopo tanti giorni.
01:24L'Italia è comunque solidale con il Myanmar e ne condivide la sofferenza ed è pronta
01:30a rispondere alla richiesta di aiuti umanitari internazionali e a fornire assistenza per
01:36contribuire agli sforzi di soccorso e di ricostruzione.
01:39Il Myanmar precedentemente noto come Birmania è una terra di straordinaria bellezza e profondità
01:45spirituale, da quattro anni intrappolate in una guerra civile in cui ambizioni strategiche
01:50straniere alimentano l'instabilità interna.
01:52Proprio lo scorso primo febbraio la giunta militare birmana ha celebrato il quarto anniversario
01:58del golpe che nel 2021, solo qualche mese dopo le elezioni vinte di gran misura dalla
02:03Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi, ha esautorato il Parlamento eletto
02:08e precipitato il Paese in questa guerra fratricida che conta ormai decine di migliaia di morti
02:13e oltre 3 milioni e mezzo di soli sfollati interni.
02:16L'opposizione democratica delle fazioni etniche armate della Brotherhood Alliance continua
02:24l'operazione 1027, iniziata nell'ottobre del 2023, per il rovesciamento dei generali
02:29e l'autodeterminazione del popolo birmano.
02:32Diverse autorevoli organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International, hanno documentato
02:37l'aggravarsi in Myanmar della situazione dei diritti umani, della crisi umanitaria e delle
02:43discriminazioni contro le minoranze etniche, come eroinghia, ma non solo, visto che i gruppi
02:48etnici del Paese sono più di 130.
02:50A fronte di tutto quanto premesso, l'Italia, che vanta una lunga tradizione di dialogo
02:55culturale e cooperazione con le Myanmar, condanna fermamente le violazioni dei diritti umani
03:00commesse dalla Giunta Militare, come ben espresso lo scorso luglio durante una sessione del
03:04Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite dall'ambasciatore Vincenzo Grassi, che
03:08ha chiesto la fine immediata delle violenze e il ripristino dello Stato di diritto.
03:13È necessario ottenere la liberazione di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, cittadina
03:19italiana onoraria, simbolo di una resistenza pacifica ma determinata e in rispetto delle
03:24risoluzioni internazionali volte affermale la brutalità del regime birmano e da garantire
03:29l'accesso umanitario alle popolazioni.
03:32Oggi, attraverso l'obiettivo del talentuoso fotografo Claudio Tirelli, abbiamo l'opportunità
03:37di usare questi spazi come luogo di dialogo e riflessione e di immergerci nella complessità
03:43e nella umanità del Myanmar per rafforzare consapevolezza, comprensione, rispetto e amicizia
03:48tra i nostri Paesi attraverso l'arte.
03:50Ciò è essenziale per mantenere viva l'attenzione su quanto sta accadendo in Myanmar e per non
03:55rassegnarsi al conflitto e alle devastazioni perché, e uso le parole di Albert Einstein,
04:01la pace non può essere mantenuta con la forza e può essere raggiunta solo con la comprensione.
04:05Grazie a tutti.
04:12Grazie all'onorevole questore che ha fatto gli onori di casa.
04:22Io devo semplicemente passare la parola tra i relatori che si susseguiranno con dei brevi
04:30interventi per dare il via a questa mostra che per noi è veramente una grandissima soddisfazione
04:37vedere approdare alla Camera dei Deputati.
04:40Direi che mai come in questo caso nessuno di noi all'inizio quando abbiamo ideato questo
04:47progetto da Biategrasso in provincia di Milano per i tanti ospiti che abbiamo qui, nessuno
04:52di noi immaginava di portarlo nei luoghi delle istituzioni.
04:57Diciamo che tutti hanno portato il loro mattoncino, sia quelli che sono da questa parte del microfono,
05:05sia quelli che adesso molti di voi che ci ascoltano dall'altra parte.
05:10Henry Ford diceva che mettersi insieme è un primo passo, restare insieme è già un
05:16progresso, lavorare insieme è un successo e questa mostra dimostra proprio il successo
05:22che c'è stato di questa compartecipazione ma dopo toccherà a Claudio Tirelli, autore
05:28di queste foto e coordinatore insieme a tanti di tutta la mostra portare i ringraziamenti
05:34a tutti quelli che hanno collaborato.
05:35Se siamo qui oggi è per l'interessamento di un parlamentare della nostra zona che ci
05:41è sempre stato vicino già da quando era vicepresidente della allora provincia di Milano
05:47che non c'è più, nonché Assessore alla Cultura e che ha sempre supportato le iniziative
05:53culturali meritevoli che si fanno da Biategrasso.
05:56Faccio in questo modo per presentare uno per volta i relatori per evitare di fare un elenco
06:03che dopo ci si disperde.
06:05L'Onorevole Umberto Maerna che è stato veramente di parola, devo dargliene atto pubblicamente,
06:11lo faccio molto volentieri perché quando è venuto all'inaugurazione di Biategrasso
06:14ha detto questa mostra la portiamo alla Camera dei Deputati e oggi siamo qui per quello.
06:18Prego Onorevole.
06:24Grazie, grazie a Marini, buongiorno a tutti, non vi nascondo l'emozione nell'inaugurare
06:31questa mostra e consentitemi di iniziare ringraziando innanzitutto coloro che l'hanno promossa,
06:39che hanno lavorato per essere qui oggi e partirei dall'amico equestore Trancassini che ha autorizzato
06:50e ha fatto partire questo progetto.
06:52Ringrazio poi Tirelli, Marini, il Sindaco del Biategrasso e tutti i relatori qui presenti
06:59a partire dal Presidente Casini, dal Senatore Garavaglia e da tutti gli altri.
07:07Perché noi siamo qui oggi a inaugurare questa cosa, perché l'abbiamo pensata prima da Biategrasso
07:16e poi qui?
07:18Perché ci sono dei motivi di fondo dai quali si fanno quando uno crede in qualcosa, crede
07:25in valori che poi trasmette nelle azioni che cerca umilmente di portare avanti.
07:33Allora io mi sono fatto qualche appunto, tutto quello che vedete qua, le fotografie, gli oggetti
07:41qui esposti, rappresentano un contatto che poi verranno ben descritti da Claudio Tirelli,
07:47quindi io non mi addentro in questo, un contatto con la cultura, le tradizioni di un popolo,
07:53con la sua spiritualità, la sua arte e la sua storia.
07:56Che significa questo?
07:58Significa promuovere l'identità della cultura che è l'unico lascito testamentario, lasciatemi
08:07dire, che può far superare l'ostacolo della frammentazione e conferire forze e unità
08:14a un popolo.
08:15La valorizzazione della cultura, dell'identità, prescindono dalle correnti politiche che si
08:21avvicinano alla guida degli Stati.
08:23La politica seria non dovrebbe distruggere e essere annullamento delle radici, cancellazione
08:30delle tradizioni, della memoria.
08:32Già Socrate affermava di sentirsi cittadino del mondo, ma sicuramente oggi lo siamo un
08:38po' tutti, in un mondo reale o anche virtuale.
08:42E allora, cultura, tradizioni di popoli diversi sullo stesso territorio, è una realtà che
08:49può e deve essere fonte di arricchimento.
08:52Questa è la ragione per cui abbiamo pensato a una mostra di questo genere, che ha lo scopo
08:57di mettere in evidenza la situazione particolare del Myanmar, dei diritti civili negati e notizie
09:05di questi giorni della tragedia che sta vivendo quel popolo.
09:08E allora aggiungo anche, e mi sia permesso, nel giorno in cui ricordiamo e celebriamo
09:16i vent'anni della scomparsa di Giovanni Paolo II, Presidente Casini, stamattina ho ascoltato
09:21il suo intervento nella Sala della Regina, che fu un grande papa, il papa dei popoli
09:27e dei giovani, il quale fu testimone e promotore di questa concezione della cultura, della
09:35storia, dell'identità, della tradizione e della memoria di un popolo, di tutti i popoli.
09:41Combinazione caduta all'inaugurazione.
09:45E aggiungo anche che l'Italia, insieme alla Grecia, rappresenta senza dubbio le fondamenta
09:52dell'Occidente, culla complessa in cui diverse civiltà ricchissime si sono compenetrate
09:58e hanno contribuito a creare un crogiolo d'arte, lingue, abitudini, poesia, gusto che hanno
10:04generato uno stile unico nella ricerca della bellezza.
10:08Ecco, questo è quello che noi vogliamo evidenziare con questa mostra, in più naturalmente riportare
10:16i riflettori sulla situazione del Mianmar dove il colpo di stato militare del 21 ha
10:22interrotto il cammino verso la democrazia, ha gettato il paese in una guerra civile,
10:27ha causato milioni di sfollate, milioni di morti, cui si aggiungono le tragedie di questi
10:32giorni.
10:33E non posso non concludere rivolgendo un pensiero, l'ho scritto anche ad Aung San Suu Kyi, simbolo
10:43in discorso della resistenza pacifica e del sogno democratico di una nazione.
10:48Premio Nobel per la pace, il suo nome incarna il coraggio di chi lotta senza odio, di chi
10:54si fa voce della libertà anche nell'avversità più dura.
10:58La sua battaglia è quella di tutti coloro che credono in un mondo più giusto, nel quale
11:03la difesa della libertà dei popoli e con essa quella dell'uomo assurgono obiettivo
11:09principale della politica e dei suoi governi.
11:12Queste sono le ragioni per cui oggi siamo qui e quindi ringrazio tutti quelli che hanno
11:17contribuito all'organizzazione e non manco di ringraziare il personale della Camera dei
11:22Deputati che ha dimostrato ancora una volta professionalità e serietà.
11:26Grazie.
11:33Grazie all'onorevole Maerna per una piccola associazione di una piccola città di provincia
11:41come Obiettivo Sul Mondo, è difficilissimo ovviamente arrivare a una location di questo
11:47tipo e fare una proposta di questo livello, in realtà per noi è una soddisfazione doppia
11:53perché quasi vent'anni fa eravamo venuti a proporre una mostra qui sugli Tribù dell'India
12:01e con grande piacere è venuto a trovarsi oggi il Presidente Pierferdinando Casini che
12:09all'epoca era Presidente della Camera e aveva scritto proprio l'introduzione al catalogo
12:14che avevamo predisposto per quella mostra, quindi con grande piacere che lo abbiamo rivisto
12:19e che gli cedo la parola, prego.
12:24Grazie, sono io che voglio complimentarmi con i miei nostri colleghi deputati per questa
12:33iniziativa, avete fatto benissimo a portare qui questa mostra perché è anche bella la
12:39denominazione che avete scelto, Myanmar, il paese del sorriso spezzato, devo dire che
12:48chi è stato in Myanmar, chi ama il Myanmar, qui abbiamo la nostra collega Albertina Soliani
12:56che è una delle più vere e grandi amiche di San Sushi e abbiamo la dottoressa Schiavo
13:06che è stata ambasciatore italiano in Myanmar, allora chi ama il Myanmar vede queste foto
13:13e sono bellissime, veramente complimenti, però c'è qualcosa che non torna perché
13:25in realtà noi negli ultimi anni abbiniamo questo paese, quello di queste foto, a una
13:33tragedia permanente, a una tragedia prima di guerre tribali, etniche, poi soprattutto
13:43il colpo di Stato che ha fatto, dovrebbe fare anche molto riflettere l'Occidente, perché
13:51noi ricordiamo quando alcuni di noi un po' incompresi difendevano San Sushi a cui si chiedeva
13:59di fare qualcosa di più, ma evidentemente era in una condizione molto delicata come
14:05poi gli avvenimenti hanno dimostrato, poiché da quattro anni agli arresti ovviamente senza
14:11alcun motivo di essere arrestata, ma semplicemente perché i generali si sono voluti riprendere
14:17il potere, per cui il sorriso è veramente spezzato, è stato spezzato dal colpo di Stato,
14:23il cammino della democrazia è stato spezzato dal ritorno al passato dei generali, in questi
14:29giorni il sorriso è ulteriormente proprio scomparso, perché la tragedia di questo evento
14:40naturale si somma alle rinnovate tragedie che si hanno per colpa degli uomini, perché
14:47è di questa mattina la notizia che i generali hanno bombardato un convoglio di aiuti della
14:55Croce Rossa, per cui voi pensate questo povero popolo martoriato tra le tragedie naturali,
15:03le tragedie provocate dalla dittatura e tutto sommato è un popolo che vorrebbe semplicemente
15:10avere il diritto a fare quello che fanno i nostri ragazzi, sorridere, perché è un popolo
15:16di grande accoglienza, veramente per chi conosce un pochino la situazione del Myanmar bisogna
15:24rinnovare qui, fare un patto tra di noi, tra noi e voi, tra le istituzioni e il popolo nostro di
15:32non dimenticare, di tenere acceso i riflettori verso quello che sta capitando nel Myanmar,
15:38di non accettare la rimozione e l'oblio che è il più grande alleato della violenza di questi
15:48generali despoti. Io voglio anche portare il saluto della mia collega Zampa che è Presidente
15:55del Gruppo Parlamentare di Amicizia con la Birmania, evidentemente noi vogliamo contribuire
16:05a tenere aperto questa finestra sulla Birmania, per cui siete stati bravissimi, devo dire anch'io
16:13mi associo ai cittadini che hanno visto nella politica, in questo caso, la capacità di ascoltare, grazie.
16:20Grazie Presidente, ha già nominato la senatrice Soliani il Presidente Casini,
16:31Albertina Soliani era stata anche ad Abiete Grasso, è stata una delle prime persone a cui ci
16:37siamo rivolti e noi abbiamo detto vogliamo fare qualcosa sul Myanmar per riportare l'attenzione
16:41su questo paese e abbiamo esposto il nostro progetto, a lei è piaciuto, lei è fondatrice
16:46dell'Associazione Parlamentare di Amicizia con il Myanmar, è attivissima con la sua associazione a
16:53Parma Giuseppe Malpeli per sostenere tutte le iniziative di solidarietà con questo paese
16:59e oltre a venirci a trovare ad Abiete Grasso con un Alexio Magistrali, se l'avevo fatto
17:04l'altra volta, vero sindaco, ce lo ricordiamo tutti, ci ha consentito di concedere la cittadinanza
17:11onoraria ad Aung San Suu Kyi e poi magari il sindaco dirà due parole a proposito,
17:15ma prego Albertina, vieni a portare i tuoi saluti.
17:19Il saluto è un grazie dal profondo del cuore, non l'avremmo immaginato ma credo che non ci
17:35possa essere un momento come questo, così potente che per esprimere un legame molto
17:46forte di lunga data e una vicinanza che è un abbraccio oggi dell'Italia, del nostro paese
17:56al popolo del Myanmar, della Birmania. Un momento così, io immagino che ci possa essere un modo
18:07oggi, penso sono certa che c'è, per mandare qualche immagine, per mandare alcune parole,
18:15in Myanmar, nonostante le grandi difficoltà anche della rete, perché questo è il momento
18:29anche nel quale coltivare una grande speranza. Se i popoli stanno insieme, se si aiutano,
18:37se si danno la mano, allora anche la malvagità e anche il dolore per una vicenda così devastante
18:50come il terremoto trova la sua sistemazione, perché si apre una via nuova, quella dell'umanità.
18:59Il Myanmar la desidera, la vuole, il suo popolo sta resistendo come può e adesso anche toccando
19:12le macerie a mani nude si può dire, ma dai messaggi che ci arrivano sentiamo che si aiutano
19:21tra loro, la società civile si sta aiutando come può. Perfino ci dicono che il dolore del terremoto
19:30è anche inferiore a quello che hanno subito per l'oppressione del regime militare. È il momento
19:41questo nel quale mettere insieme le mani e la comunità internazionale nelle sue forme,
19:50quelle politiche, quelle della società civile, può accompagnare i passi di questo popolo così
20:00sofferente per dare una prospettiva di rinascita. Sarebbe sufficiente che il mondo lo volesse.
20:09È molto bello sapere che queste parole, questo abbraccio, queste immagini che Claudio ci ha
20:22consegnato, ha ripreso molti anni fa, ma che restano quelli veri del popolo del Myanmar,
20:30è molto bello sapere che oggi questa mostra avviene qui, alla fine nel cuore del popolo
20:38italiano, nella sede della sua rappresentanza popolare. Quindi sono i politici che sanno
20:45parlarsi, perfino realizzando un momento come questo, ma sono i popoli che vogliono parlarsi
20:53e vogliono aiutarsi. Credo anch'io che questo sia il momento nel quale i popoli interi, le città,
21:03la città di Abiategrasso, la società civile, insieme con la diplomazia, insieme con gli
21:11organismi internazionali, insieme con la politica, possono aiutare per un cambiamento della storia
21:17in Myanmar che è quello che il popolo sta aspettando. In fondo il sorriso che noi vediamo
21:24qui ci dice che hanno tutto il diritto e hanno tutta la speranza e la fiducia che possa tornare
21:31per loro una vita umana, una vita democratica, una vita civile come la stanno tutti chiedendo
21:40da da decenni. Continuiamo a tenerci stretti così, stiamo raccogliendo gli aiuti, stiamo
21:50cercando di vedere come aiutare e sostenere e la cosa molto bella è che si stanno muovendo
21:56tutti. Forse ci voleva il terremoto per farci sentire tutti più vicini. La cosa fondamentale
22:05è che noi comprendiamo come le vicende del mondo semplicemente ci uniscono e debbono fare,
22:13manifestare quello che di meglio c'è nell'umanità, perché del peggio che c'è ne abbiamo già visto
22:22abbastanza. Grazie Claudio e grazie a tutti.
22:33Grazie ad Albertina Soliani dal Senato, è venuto a trovarci anche il senatore Massimo Garavaglia
22:41che viene anche lui dal nostro territorio, ci conosciamo da tantissimi anni e è sempre anche
22:47lui molto vicino a tutte le iniziative che riusciamo a mettere insieme, ovviamente non
22:52sempre riusciamo ad arrivare alla Camera, però quando siamo venuti noi appunto praticamente a
22:57casa sua qui a Roma, lui è qui da tanti anni, ci è sembrato doveroso invitarlo e lui ci ha fatto
23:02davvero la cortesia di venirci a trovare. Prego. Grazie a voi, grazie agli amici di Abbiategrasso,
23:13innanzitutto un grazie sentito all'onorevole Umberto Maerna e all'amico questore Trancassini
23:21per aver organizzato questa bella mostra in un sito molto significativo. Abbiamo la fortuna qui
23:31di avere con noi i massimi esperti, tra i massimi esperti di politica estera, perché Piero Fassino
23:36e il Presidente Cassini sono tra i massimi esperti di politica estera, tema spesso un po'
23:43sottovalutato, diciamocelo fino in fondo. In un mondo che sta andando al mille all'ora, molto
23:52molto veloce, viviamo cambiamenti importanti, cambiamenti importanti che vedono il globalismo,
24:01la visione estrema del mercantilismo che inizia a avere difficoltà e alla fine questo connubio
24:10simpatico tra la città di Abbiategrasso, la Birmania, il Myanmar, la via nuova, diceva giustamente
24:17la senatrice, ricorda un po' un concetto che è stato sviluppato negli anni 90 e probabilmente
24:24sarà più sviluppato negli anni futuri, che è quello di globalismo. Lo diceva il buon Goerz,
24:29o il guru Kenichi Omae, il guru dei manager, un grande giapponese esperto in materia, che è
24:39proprio questo, cioè partire dal basso invece di partire dall'alto, partire dal basso per unire
24:46le forze. Ecco questa mostra è un piccolo grande simbolo di quello che si può fare. Grazie anche
24:53l'organizzato. Grazie, grazie senatore. Di fatto l'ha già presentato il senatore Garavaglia,
25:03si è fatto l'onore di venire a trovarsi anche l'onorevole Piero Fassino che appunto si occupa
25:09di esteri da tanti anni. Gli siedo volentieri la parola per un saluto. Grazie, io sono stato,
25:18lo dico che non tutti lo sanno, per quattro anni l'inviato speciale dell'Unione Europea per il
25:23Myanmar e quindi potete immaginare con quale spirito sto seguendo le vicende di questo paese
25:32travolto oggi dal terremoto, a cui si aggiungono tutte le drammatiche ferite di una guerra civile
25:40che è in corso in molta parte del paese. E guardando queste bellissime fotografie viene
25:48appunto da pensare a quale dramma sta conoscendo quel paese. Molti di questi monumenti che voi
25:54vedete, come quella pagoda, probabilmente oggi sono ridotti in macerie e sotto quelle macerie
26:02ci sono migliaia e migliaia di vittime. La cifra che viene ufficialmente accreditata è molto
26:11lontana dalla cifra vera perché si dice 2.000 vittime. Le immagini che abbiamo visto lasciano
26:18presumere che le vittime siano molte migliaia di più di quelle che fin qui sono state accertate.
26:26Allora credo, come ha detto Albertina Soliani, che da anni si dedica con grandissima generosità
26:33al tema di sostenere e aiutare questo paese, io credo che abbiamo il dovere di non lasciare
26:39solo la Birmania, di non lasciare solo il Myanmar. Di non lasciare solo significa intanto chiedere
26:45a ogni istituzione, compreso il nostro governo, di mettere in campo tutti gli aiuti umanitari
26:53necessari a soccorrere la popolazione, chiedere che ci sia un intervento molto pressante sulla
27:04Giunta al Potere perché gli aiuti umanitari possono essere inoltrati a tutti i territori,
27:09anche a quelli che la Giunta non controlla oggi ma che sono territori devastati dal terremoto e
27:16dove c'è una popolazione che è altrettanto sofferente. Lavorare anche per vedere se è
27:25possibile arrivare, questo è un dossier più politico se volete, ma data la condizione non
27:30meno essenziale, almeno una tregua temporanea della guerra civile per fare in modo che gli
27:36sforzi di tutti siano finalizzati a affrontare l'emergenza drammatica che pone il terremoto e
27:43non è affatto scontato che questa tregua ci possa essere perché anzi abbiamo notizie in questi
27:50stessi giorni di scontri che continuano nonostante le vicende del terremoto e con un tentativo della
27:57Giunta militare di approfittare anzi del terremoto per continuare la sua azione repressiva nei
28:03confronti del popolo birmano. Insomma non lasciarli soli e fare in modo che si possa
28:14davvero aiutare questo popolo a uscire da una condizione drammatica. Il paese, come tutti
28:19sapete, è un paese in realtà non solo bellissimo ma se si guarda le risorse naturali che ha è un
28:26paese anche ricco. Il dramma che da anni e anni vive il Myanmar e che nonostante le molte ricchezze
28:34naturali di cui dispone è un paese che vive in una condizione di oppressione politica e di
28:39sottosviluppo economico molto accentuato che per un breve periodo tra il 2011 e il 2021 si era
28:49potuto superare con la transizione che era stata avviata dai governi guidati da U San Suu Kyi e che
28:57poi è stata interrotta, come tutti sappiamo, dal colpo di stato militare del 21. Ecco io credo
29:02che essere qui oggi ha anche questo valore, guardando queste immagini, sapere che abbiamo
29:08il dovere di non lasciare solo un popolo che soffre, grazie. Grazie onorevole, ovviamente
29:20quando noi abbiamo cominciato a ideare questa mostra il terremoto non lo potevamo prevedere
29:26però siamo partiti dal colpo di stato che è un colpo di stato che ha innescato una guerra
29:32civile che dura da quattro anni e chi era in Birmania, era lì su posto quando è scoppiata
29:39questo colpo della giunta militare era l'ambasciatrice Alessandra Schiavo che adesso
29:44lavora al Ministero degli Esteri qui a Roma e è venuta a raccontarci la sua esperienza già appunto
29:52ad Abbiategrasso e volentieri ascoltiamo il suo intervento oggi perché lei porta sempre notizie
29:57di prima mano perché l'ha vissuta in prima persona. Grazie mille intanto a tutti voi per essere qui
30:10oggi, la vostra presenza oggi acquisisce anche il valore di testimonianza e quindi ve ne sono
30:15veramente grata così come sono estremamente grata a tutte le massime autorità che sono qui con noi
30:20oggi che tra l'altro veramente comprendono grandi esperti della politica internazionale, protagonisti
30:25della politica estera dell'Italia e grandi conoscitori del Mianmar o cari amici come Albertina
30:32Soliani, il sindaco di Abbiategrasso, l'onorevole Maerna, davvero grazie. Io cercherò di portarvi
30:39forse, non seguirò il mio copione, cercherò di portarvi una testimonianza forse più
30:44personale effettivamente ed è vero che questa mostra era stata concepita già mesi fa ed era
30:49volta a celebrare la bellezza del Mianmar quindi la bellezza paesaggistica, culturale, quello birmano
30:55è certamente uno dei patrimoni artistici, culturali più belli dell'Asia e il popolo
31:02birmano è un popolo estremamente resiliente, coraggioso e generoso, un popolo bello la cui
31:07bellezza appunto è stata spigurata prima dal colpo di Stato del primo febbraio 2021, mio marito e io
31:13eravamo lì e non lo dimenticheremo mai, ovviamente fa sempre parte delle nostre vite e poi è anche
31:19spigurata ultimamente dal punto di vista fisico del terremoto, terremoto che secondo almeno le
31:25ultime, gli ultimi dati che ho ricevuto in realtà di ieri pomeriggio cresceranno ancora oggi, sono
31:31di 3.750 decessi accertati e oltre 4.600 feriti e 700 dispersi e possiamo immaginare quanto il
31:40numero di ferite e di dispersi poi sia destinato ad aumentare nelle prossime ore, nei prossimi
31:45giorni ed è vero quello che ha detto l'onorevole Fassino che molti dei monumenti diciamo che
31:50vediamo nelle foto di oggi, certamente la pagoda bianca di Mingun che è quella, è stata danneggiata
31:56dal sisma in maniera anche molto molto grave come tutta la zona dei monumenti di Ava che sono
32:01il cuore dell'identità birmana, Bamar era una delle antiche capitali del regno di
32:06Birmania e quindi è una coincidenza quasi paradossale per certi versi ma nella shagura
32:13fortunata che questa mostra venga aperta oggi qui alla Camera dei Deputati. Cosa dirvi ancora,
32:21a breve dovrebbe uscire, sono sicura che uscirà un comunicato stampa anche del Ministero degli
32:25Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con dei dati anche sull'impegno della Cooperazione
32:31Italiana che è stato disposto da me a semivertice del Ministero, ricordo che anche già in occasione
32:36del tifone Iaghi perché purtroppo la Birmania sembra veramente attraversare una sorta di
32:40tragedia permanente come è stato autorevamente detto dal Presidente Cassiani, quindi passa
32:45veramente da una tragedia all'altra e una tragedia si aggiunge sulle altre, quindi già in occasione
32:50del tifone Iaghi del settembre 2024 che non era stato così devastante avevamo portato il
32:54nostro aiuto, ricordo anche il ciclo Nearghis nel 2008 dove fu impossibile in verità portare
32:59veramente aiuto internazionale proprio perché l'assistenza umanitaria era preclusa dalla
33:04giunta dell'epoca. Una cosa a proposito di giunta dell'epoca mi preme dire che in questi giorni
33:09io sto seguendo anche vari dibattiti anche importantissimi perché contribuiscono a
33:14diffondere consapevolezza sulla tragedia e sulla storia di questo popolo spesso dimenticato,
33:18la Birmania è una potrebbe essere anche stadi, è proprio un caso di scuola delle crisi dimenticate
33:23e sento molto ricordare anche a giusto titolo quanto appunto in realtà il Paese lotti per
33:28avere la democrazia del 1962 e quanto la parentesi della transizione democratica
33:34tra il 2011-2012 si sia poi interrotta nel 2021 quindi sia durata anche meno di un decennio e
33:41tutto questo è vero e però non bisogna dimenticare, non bisogna fare in modo che mentalmente questo si
33:48traduca in una sorta di rassegnazione collettiva mondiale alla impossibilità per il Myanmar di
33:53godere veramente di democrazia perché se per 50 anni quindi tra il 1962 e il 2012 più o meno
34:012011-2012 ripeto quando è iniziato il cammino incerto della transizione democratica il popolo
34:08aveva opposto resistenza sostanzialmente in maniera pacifica e poi dopo appunto è scoppiata
34:14la guerra civile proprio perché i giovani soprattutto i giovani ma anche donne anche
34:17persone professionisti di 40-50 anni hanno preso le armi perché si era rotto il patto di fiducia
34:22tra i militari che avevano avviato la transizione e la popolazione quindi tutto questo perché vorrei
34:27che vi rimanesse anche in mente oltre alle immagini meravigliose di questi monumenti
34:31bellissimi di questo popolo veramente dolce e che ha una spiritualità enorme, tutti la manifestano
34:37anche le persone al mercato voglio dire, vorrei che vi rimanesse impresso questo dato, questo è uno
34:43dei pochissimi popoli che in Asia soprattutto, con Asia è un continente vocato allo sviluppo
34:50e al progresso economico, è uno dei pochissimi popoli che combatte con tanto coraggio disperatamente
34:56per avere la democrazia quindi se c'è quella parte del mondo, non è l'Asia l'unico continente
35:00a dare la preminenza ai diritti comprensibilmente dal loro punto di vista non per i nostri valori
35:06comunque a dare la preminenza ai diritti sociali ed economici i birmani invece danno la prevalenza
35:12e la priorità ai diritti politici e civili, questo è veramente quasi un unicum nel mondo
35:16credo io oggi o comunque in Asia, io vorrei che questa cosa ce la ricordassimo tutti quando
35:20effettivamente ci ripetiamo che è necessario un maggiore impegno della comunità internazionale
35:25una comunità internazionale dilaniata effettivamente dalle fratture che noi vediamo ogni giorno nel
35:30consiglio di sicurezza dell'ONU che quindi è incapacitata effettivamente a fare quanto si
35:34potrebbe o si vorrebbe e anche come dire, sopraffatta dalla molteplicità e dalla gravità
35:44di tante crisi alcune delle quali anche più vicine a noi però appunto importanti manifestazioni come
35:49queste che ci aiutano a ricordare invece che il Myanmar merita il nostro appoggio e veramente che
35:55è assolutamente opportuno, l'abbiamo chiesto, l'ha chiesto anche l'inviata speciale per il Myanmar
36:00all'ONU del segretario generale Gutierrez che ha chiesto la sospensione se non la cessazione
36:04definitiva almeno la sospensione di tutti i combattimenti da parte di tutte le parti in
36:09causa in maniera tale in realtà il lungo il governo di unità nazionale ha dichiarato un
36:13cessato il fuoco nilaterale perché i combattimenti appunto possono essere sospesi e sia possibile
36:20portare aiuto e soccorso in ogni zona del paese senza alcuna restrizione a chiunque ne abbia
36:26bisogno. Grazie davvero per la vostra presenza. Grazie ad Alessandro Aschiavo, il sindaco di
36:38Mettegasso, Cesare Nai. Da dove è partito appunto questo viaggio che ci ha portato qui? Sì grazie,
36:44grazie Alberto. Dopo le preziose considerazioni espresse dagli autorevoli ospiti, ospiti,
36:54relatori, autorità che abbiamo precedute lasciatemi esprimere due sentimenti di cui non
37:00posso fare a meno di essere pieno e assolutamente partecipe. Intanto l'emozione, l'emozione che qui
37:09presso la Camera dei Deputati ha pro di qualche cosa che nasce ad Abbiategrasso, quindi un piccolo
37:15comune della provincia di Milano e oggi siamo qui presso la Camera dei Deputati. E anche l'orgoglio,
37:22l'orgoglio di aver intuito assieme ad altri e per iniziativa gli rendo merito di Claudio Tirelli,
37:30di qualche cosa che inizialmente era nato come un'iniziativa abbastanza ordinaria. Si era, ricordava
37:39Alberto Marini, quanto diciamo l'attività di Obiettivo sul Mondo fosse presente in Abbiategrasso
37:46con mostre di livello, con iniziative di altissima qualità e qui si proponeva un'ulteriore mostra
37:55di approfondimento, di conoscenza di un paese, un paese importante, il Myanmar, grande più dell'Italia,
38:02popolato quasi come l'Italia e chi poi ha visto e vedrà poi queste immagini carico anche di
38:10tradizioni, di storia composto da tante etnie, ma comprendemmo subito che al di là della mostra
38:20c'era qualche cosa di più, c'era qualche cosa di diverso, c'era qualche cosa di importante e in un
38:26periodo nel quale tanti fatti accadevano nel mondo e purtroppo sappiamo come funziona la geopolitica,
38:34la geopolitica poi fa sì che anche l'opinione pubblica sia indirizzata attraverso i media
38:40all'attenzione in un luogo piuttosto che un altro e tra la guerra in Ucraina, tra la crisi in Medio Oriente
38:47e tante altre cose, cosa succedeva? Che del Myanmar e della Birmania nessuno parlasse più e nessuno
38:56parlava più di qualche cosa che si stava direi con delle modalità difficili però che davano
39:06speranza, stavano scendo qualche cosa di simile a una democrazia, puoi parlare di democrazia in
39:13latitudini diverse rispetto alle nostre diventa sempre un po' complicato, ma stava nascendo
39:18qualche cosa e poi qualche cosa si era spezzato, si era spezzato come se è spezzato il sorriso
39:26delle immagini di queste bellissime persone, donne, ragazze, uomini che vedete nelle fotografie
39:32perché il colpo di stato della giunta militare aveva interrotto questa speranza e perché
39:42ad Abiategrasso? Perché ad Abiategrasso il legame con questo paese è un legame che c'è e che c'è
39:49tuttora, le suore della riparazione che sono presenti in Abiategrasso hanno grande tradizioni
39:54in quel paese, suor Beatrice che voglio ricordare nel momento in cui noi siamo qui, ci segue, è
40:03vicino a noi, oggi è in Myanmar quindi è là ma è nello stesso tempo qui con noi, hai allegato
40:12la nostra città Abiategrasso a questo paese con l'ambizione di voler fare qualche cosa di più,
40:19cioè far partire da una città di provincia, ma mi sentirei di dire non provinciale, qualche cosa
40:24che arrivasse a livelli più alti per suscitare dell'attenzione e oggi siamo qui e penso che in
40:30parte questo risultato sia stato conseguito. Il Consiglio Comunale di Abiategrasso all'Unità
40:38decise di conferire la cittadinanza onoraria al premio Nobel a Osan Suu Kyi, ricordo che venne
40:45di persona il figlio Kim Harris da Londra a ritirare questo riconoscimento e fu un momento
40:52sicuramente importante, in quel momento la senatrice Sogliani, l'onorevole Maerna e qualcun
41:00altro dissero no, qui non ci dobbiamo fermare, dobbiamo andare oltre e oggi siamo qui, quindi
41:06io ringrazio tutti voi, ringrazio Claudio Tirelli e tutte le persone che con lui e tutte le
41:13associazioni hanno contribuito e partecipato affinché questo evento fosse realizzabile e
41:20quindi grazie a tutti e un pensiero va ai nostri amici in Birmania, sicuramente anche ad Abiategrasso
41:28avendo appunto questa questa vicinanza vedremo di trovare anche il modo di essere vicini
41:35concretamente con delle raccolte fondi che non dico vadano oltre perché già i canali
41:43nazionali già stanno indicando la possibilità di essere d'aiuto ma magari faremo qualcosa di
41:49più circoscritto, magari riferendoci ai contatti diretti che abbiamo in modo che anche i nostri
41:53cittadini possano essere ancora più mobilitati perché è il momento non solo della solidarietà
41:59ma anche della partecipazione. Grazie signor Sindaco, con particolare piacere presento il
42:11penultimo ospite poi sarà Claudio Tirelli a fare ringraziamenti e a chiudere questo incontro che è
42:17Monsignor Flavio Pace che conosciamo da tanti anni, lui adesso è qui, è arcivesco di Dolia,
42:24è segretario di castero per l'unità dei cristiani, ha cominciato il suo
42:36ministero sacerdotale ad Abiategrasso e la città gli è molto molto molto vicina e quindi è con
42:44particolare piacere lo presento perché gli ripeto sempre che il capo di stato che ha espresso più
42:51volte la vicinanza al popolo del Miama è Sua Santità Papa Francesco quindi lo consideriamo
42:57un suo delegato. Grazie, io sono proprio qui a titolo di amicizia, di sostegno, di supporto per
43:09questa bella iniziativa, loro venendo fuori Abiategrasso devono parlare di tutte le cose
43:15belle e questo è un segno di come Abiategrasso quando è capace di guardare fuori di sé e di
43:22uscire da sé dà il meglio, quando si guarda addosso diventa un po' litigioso e lamentoso e questo è
43:29il segno che in realtà non è per Abiategrasso è per tutti noi perché quando continuiamo a guardare
43:35le fatiche ci intossichiamo il cuore, intossichiamo la vita degli altri, non facciamo nulla per il
43:42mondo. Quando usciamo da noi stessi, come proprio Papa Francesco continua a dirci, la Chiesa è in
43:47uscita ma il mondo è in uscita, l'uomo nell'esodo da sé stesso ritrova sé stesso e ritrova gli altri,
43:52fratelli tutti come proprio Papa Francesco ci ha ricordato e Alberto ha già rammentato che di
43:59fatto sia nella scelta di fare un viaggio apostolico in Myanmar e da allora Papa Francesco non ha mai
44:05smesso di continuare a rammentare, non ultimo anche gli ultimi Angelus che lui ha approvato
44:11dalla camera di ospedale o dalla camera di Santa Marta per cui lui ha nel cuore questo popolo,
44:16tra l'altro Suor Beatrice prima di ripartire per Myanmar andò all'udienza generale, si fece
44:22riconoscere con la bandiera davanti al Santo Padre per cui pensiamo al Santo Padre, pensiamo a Suor
44:29Beatrice, pensiamo a tutti questi popoli e davvero grazie anche di questa ospitalità in questo luogo
44:34che ci dice e dobbiamo uscire noi da una testimonianza grande perché la politica quando è
44:40vissuta bene al di là degli schieramenti diventa veramente la più alta forma di carità per gli altri
44:45e questo è possibile ed è vero, non è sempre un lamento perché a volte ci lamentiamo, dobbiamo
44:51costruire, dobbiamo crescere, dobbiamo crederci e questa è una testimonianza bella. Concludo visto che
44:56ho iniziato a vita grande, sto facendo pastorale giovanile, io sono nato nel 77 e tra i miti
45:03che avevo, scusate se un rappresentante del Vaticano cita questo, però cito gli U2, Bono ha dedicato
45:09una canzone ad Aung San Suu Kyi quando era prigioniera, walk on, stand up for freedom
45:15and walk on e noi dobbiamo andare avanti a camminare e ad alzarci per ogni libertà.
45:20Grazie a Sua Eccellenza Cardoio Don Flavio. Claudio, il Presidente fa i tuoi ringraziamenti.
45:37Presidente Casini mi dice di essere veloce, sarò velocissimo. Io faccio solamente la parte degli
45:42auguri e ringraziamenti, scusate. Allora ringrazio il questore, l'onorevole Trancassini che ci ha
45:49permesso di venire in questo luogo meraviglioso. Il Presidente Casini che nel 2006 era Presidente
45:54della Camera, per una piccola associazione arrivare due volte alla Camera dei Deputati
45:59è un orgoglio immenso innanzitutto ed è un po' un premio alla carriera, insomma,
46:05cultura e solidarietà si sposano bene. L'onorevole Maerna, l'ha già detto l'amico
46:18Marini in conferenza quando c'è stata la presentazione alla Biote Grasso, ha detto io
46:23questa mostra mi impegno per portarla alla Camera e quando si dice dalla parola i fatti io credo
46:29che in questo caso non ci sia la cosa migliore. La senatrice Soliani, siamo amici con la senatrice
46:36Soliani che chiamo Albertine in maniera, la conoscono da molto tempo e si era pensato già
46:44anni passati, anni fa, di fare una grande cosa sul Myanmar quando c'era quella democrazia a metà
46:53perché capivamo che era una democrazia fragile, dovevamo sostenerla in quei momenti e poi è
46:58successo quello che è successo. Però Albertina noi ci siamo e noi non mogliamo e quindi porteremo
47:04avanti ancora la causa del Myanmar. La dottoressa Schiavo che è stata con noi dall'inizio di questa
47:13avventura da Biote Grasso. Noi lo chiamiamo Don Flavio ancora anche se è eminenza, insomma dobbiamo chiamarlo Don Flavio
47:32che è qua con noi. Il nostro sindaco ha dato la cittadinanza ad Aung San Suu Kyi, è una nostra
47:38concittadina, ma cosa c'è di più bello, di più orgoglioso da avere Aung San Suu Kyi come concittadina.
47:44Volevo ringraziare anche il presidente dell'Avis di Abete Grasso Restuccia, il presidente dei
47:50Rotari Pietro Grassi che hanno dato la possibilità, ci hanno aiutato per arrivare a fare questa
47:58mostra qua. Abbiamo anche dei collezionisti per esempio Rosella Morelli, Bruno Gentili,
48:05Suor Cristina con le suore della riparazione che ci hanno accolto, siamo ospiti loro per
48:11questa nostra avventura romana. E poi gli amici di sempre, Andrea Angelo Gerli che ha curato la
48:19collocazione, l'arredamento di questa mostra e il mio compagno di mostre in giro per l'Italia e
48:25per il mondo, quindi è qua. Gli altri che hanno dato un contributo, Antonio Polli, Nicola Di
48:31Gravio, Silvano Verdolini e la mia famiglia e tutti gli amici che stanno qua e quelli che
48:38verranno da tutta Italia nei prossimi giorni. Io voglio dire un'ultima cosa, io spero che la
48:43prossima volta quando faremo questa mostra sul Myanmar toglieremo spezzato, faremo il Paese
48:47del Sorriso, il mio auspicio.
49:01Se l'onorevole, se il questore trancassì. Facciamo una foto.

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