https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione del libro "Solo per sempre. Racconti dell'ultimo anno di Francesca" di Marco Pirozzi - Conferenza stampa di Irene Manzi (25.03.25)
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00parlare di Francesca, vorrei
00:06ringraziare la deputata Irene
00:08Irene Manzi che ci ha permesso
00:11di di essere qui e quindi
00:13insomma volevo lasciarle la la
00:16parola. Buongiorno a tutti. Mi
00:19fa molto piacere aver dato un
00:22piccolo contributo in realtà
00:23organizzativo soltanto per eh
00:27organizzare questo questo
00:29accompagnare il percorso di
00:32questo di questo libro che eh
00:33sta presentando proprio in
00:35queste prime settimane, sta
00:37muovendo i suoi primi passi in
00:39questo caso. Io non conoscevo
00:41Marco, è stata l'occasione,
00:43devo dire anche tramite amici,
00:45conoscenze in comune per
00:46conoscere la sua storia, quella
00:49di di Francesca, la storia della
00:51fondazione, tra l'altro che è
00:53stata intitolata e la lettura
00:55del del libro è stata una
00:58storia, devo dire, proprio
00:59perché lo ricordavo, lo dicevo
01:01proprio poco fa Marco eh non è
01:04semplice provando a
01:05immedesimarsi ovviamente nella
01:07vicenda che che lui ha vissuto
01:09che tutta la sua famiglia ha
01:11vissuto non è semplice mettere
01:13su carta provare a estraniarsi
01:16da se stesso e quindi
01:17oggettivizzare una vicenda così
01:20dolorosa come è e raccontarla
01:21anche nella sua quotidianità
01:23negli episodi di di vita
01:25della vita di Francesca in in
01:28quell'anno della del ricovero
01:30della della malattia e devo
01:32dire che ci accompagna per mano
01:34in in questa in questa
01:36esperienza e ci sono pagine
01:38davvero eh molto toccanti e
01:42commoventi lo dico perché
01:44appunto racconto anche
01:45l'esperienza avuta leggendolo
01:47questo questo libro e eh ci
01:50sono appunto è un racconto eh
01:52che vorrei definire come onesto
01:54sincero e doloroso sono tanti
01:57aggettivi per definirlo però
01:59molto onesto anche lo
02:01smarrimento chi ha avuto un
02:03familiare una persona cara con
02:05una diagnosi di una malattia
02:07grave si immedesima in in
02:10questo in questo in questi nei
02:12tanti passaggi che il libro
02:14riporta anche nei piccoli
02:15stratagemmi per restituire
02:17penso all'episodio della pizza
02:18piuttosto che l'episodio delle
02:20parrucche per restituire anche
02:22in una fase della propria vita
02:24una quotidianità che è una
02:26quotidianità diversa ovviamente
02:28rispetto a quella che che si
02:30vive e per dare anche una
02:32testimonianza di quella che è
02:34stata una una storia eh di una
02:36vita breve ma che ha lasciato
02:38molto anche la tenacia nel
02:40voler proseguire gli studi nel
02:42nell'arrivare a scrivere quella
02:44tesi che poi è stata pubblicata
02:46è stato un libro in in questo
02:48caso e il farsi carico anche
02:50di chi si trova a vivere o si
02:53troverà a vivere la stessa
02:55situazione e devo dire che il
02:57contributo nell'organizzare
02:59questa questo appuntamento è
03:01stato veramente rispetto a
03:02quello che è il lavoro che la
03:04fondazione fa un piccolissimo
03:06contributo ma anche un'opportunità
03:08per consentire al lavoro della
03:10fondazione ai progetti che la
03:12fondazione promuove di ricerca
03:14importanti di avere anche un suo
03:17spazio all'interno delle di una
03:19sala delle istituzioni in questo
03:21caso proprio perché eh molto
03:23spesso anche con il racconto di
03:25una vicenda dolorosa il processo
03:27di immedesimazione dell'altro è
03:29più facile il messaggio che si
03:31vuole trasmettere riesce a
03:33passare in maniera più più forte
03:35più più potente. Penso che
03:37questo è anche il valore
03:39importante della testimonianza
03:41che questo libro porta con con
03:43sé. C'era un passaggio che nelle
03:45prime pagine appunto è proprio
03:47eh in l'introduzione quella
03:51facciamo un libro che vorrei
03:53leggere proprio per concludere
03:55perché secondo me riassume un
03:57po' lo spirito ma non mi
03:59permetto di dare questa
04:00interpretazione autentica se
04:02vogliamo lo spirito che ha la
04:04base di questo libro. Questo
04:05libro non è un diario personale
04:07o un manuale su come affrontare
04:09la malattia. Non è una lista di
04:11istruzioni e consigli pratici su
04:13come gestire un tumore, è
04:15un libro che non è un diario
04:17personale e della forza anche di
04:19di questa di questo volume. Per
04:21tutti coloro che hanno dovuto
04:22dire addio a Francesca a soli
04:24ventiquattro anni questo libro
04:26vuole essere un modo diverso
04:28farla vivere ancora e penso che
04:30dalla lettura io non non ho
04:32conosciuto Francesca ma dalla
04:34lettura dalla grande vitalità
04:36della di di di questa ragazza
04:38che è certo che emerge dal libro
04:40in ogni momento anche nel
04:42tentativo di rassicurare
04:44di di di di conquistare giorno
04:46per giorno i propri momenti di
04:49vita personale ecco penso che
04:51che l'obiettivo che questo libro
04:53si poneva sia stato da una
04:55lettrice in questo caso che non
04:56conosceva la storia un obiettivo
04:58che è stato raggiunto quindi fa
05:00piacere poterlo accompagnare se
05:02vogliamo anche da da questi
05:04spazi e augurandomi appunto che
05:06faccia un lungo cammino che la
05:09la storia di Francesca faccia un
05:11lungo cammino sia conosciuta
05:13soprattutto molto molto di più
05:15anche partendo da da qui e la
05:17relazione l'attività della
05:19fondazione che a lei è dedicata
05:20tra l'altro grazie grazie
05:25e a questo punto mi ricollego mi
05:28ricollego alla frase del farla
05:29rivivere ancora eh ci sono
05:32diversi modi per tenere in vita
05:35qualcuno che che non c'è più e
05:37nel caso di di Marco eh l'idea
05:39è stata quella appunto di creare
05:41una fondazione che è la
05:42fondazione Francesca Pirozzi a
05:44cui insomma per cui passerei la
05:47la parola a Marina Maggini eh
05:49la dottoressa che è qui in
05:51rappresentanza appunto della
05:53della fondazione Pirozzi buongiorno
05:56a tutti la fondazione come si
06:03anticipa in questo passaggio del
06:05libro appena letto nasce
06:07inizialmente e comprensibilmente
06:09per un motivo personale che è
06:12quello di veicolare il dolore in
06:14energia scusatemi e questo è
06:21quindi un motivo per parlare di
06:23Francesca per tenerne viva la
06:25memoria in che ha avuto l'onore
06:28di conoscerla e per farla
06:30conoscere a chi non ha questo
06:32non è purtroppo non l'ha avuto
06:34ma questo non ci poteva bastare
06:36e soprattutto non sarebbe
06:38bastata Francesca che è sempre
06:40stata una ragazza impegnata in
06:43attività era una donatrice di
06:45sangue ad esempio era una
06:46bagnina di salvataggio e quindi
06:49ci siamo eh posti l'obiettivo di
06:51essere utili e scusatemi questa
06:55utilità eh cerchiamo di eh
06:59manifestarla fondamentalmente
07:01con due attività che
07:03caratterizzano la nostra
07:04fondazione la prima è un'attività
07:07di carattere informativo e
07:09divulgativo eh cioè promuovere la
07:12cultura della sana alimentazione
07:14che è stato poi il cuore grazie
07:16della della tesi di Francesca che
07:18ha scritto nel suo anno di
07:20ricovero e sana alimentazione che
07:24come si evince anche dal primo
07:26libro che abbiamo pubblicato come
07:28fondazione il cibo ideale risulta
07:30un efficace strumento comprovato
07:32anche dalla dalle linee guida
07:34internazionali sia per prevenire
07:37ma anche per aiutare il malato eh
07:41a contrastare sia i sintomi
07:43debilitanti della malattia sia
07:45gli effetti collaterali del della
07:47terapia l'altro obiettivo che ci
07:51prefiggiamo eh come si è detto
07:53nell'introduzione guerrieri con
07:55delle armi spuntate è vero che
07:57negli ultimi trent'anni io sono
07:59medico eh sono stati infatti
08:02passi enormi nel trattamento
08:04delle terapie oncologiche è anche
08:07vero che però ancora qualcuno non
08:09ce la fa e noi vogliamo cercare
08:12con la nostra raccolta fondi di
08:15sviluppare un progetto portato
08:18avanti dall'università di urbino
08:19dipartimento di scienze
08:21biomolecolari ehm che ha
08:24individuato una molecola eh in
08:27grado sia da sola che eh in
08:30associazione con altri
08:32chemioterapici come demetilanti
08:36di e questo stiamo parlando
08:38ancora però di eh evidenze
08:40prodotte eh nella prima fase di
08:43ricerca quindi in vitro di
08:46spingere le cellule tumorali
08:48verso il suicidio verso la
08:50poptosi e anche a ridurne eh il
08:52livello di replicazione
08:53cellulare per intenderci il
08:55livello di replicazione
08:56cellulare il grading è quello che
08:58ci indica eh il livello di
09:00gravità di un tumore cioè tanto
09:02più velocemente si replicano
09:03queste cellule quanto più
09:05velocemente il tumore sarà
09:07aggressivo. L'altro aspetto
09:09importante che eh ci ha molto
09:11colpiti eh quando ci siamo
09:13approcciati insomma eh all'inizio
09:15degli studi dei ricercatori che
09:17sempre sui modelli cellulari
09:19eh questa molecola sembra non
09:21attaccare le cellule sane.
09:23Questo significherebbe che se
09:25domani dovessimo arrivare a
09:27scoprire nelle varie fasi
09:29dello sviluppo fino alla fase
09:31clinica che si tratta di una
09:34terapia efficace si tratterebbe
09:36di un farmaco che ha scarsi
09:38effetti collaterali perché non
09:40non attacca le cellule sane.
09:42Pensiamo ehm nel nostro
09:44organismo ci sono cellule che
09:46si replicano più o meno
09:48velocemente a seconda della
09:50delle loro caratteristiche eh
09:52ad esempio le cellule del cuoio
09:54capelluto, le cellule della
09:55mucosa, sono cellule ad alta
09:57replicazione per cui quando il
09:59chemioterapico va ad attaccare
10:01cellule ad alta replicazione il
10:03il paziente perde i capelli, il
10:05paziente forma delle afte,
10:07delle ragadi nella bocca, il
10:09paziente ha nausea e vomito,
10:10perdite di sangue intestinali.
10:12Pensare di eh arrivare
10:14naturalmente non siamo ancora
10:16certi, siamo in una fase appunto
10:18di sviluppo della ricerca ad un
10:20farmaco che eh somministrato
10:22tra l'altro mh da una molecola
10:25eh
10:27può essere un risultato
10:29veramente importante. Allo
10:31stato attuale eh la ricerca si
10:33sta eh traghettando dalla fase
10:35in vitro verso la fase pre
10:37clinica che poi verrà gestita
10:39giustamente dal Ministero della
10:41Salute. E quindi i nostri fondi
10:43sono eh rivolti sia a questo
10:45traghettamento dalla fase in
10:47vitro alla fase pre clinica sia
10:49il mantenimento del brevetto
10:51della sostanza che eh per
10:53questioni amministrative
10:54l'Università di Urbino non era
10:56più in grado di mantenere.
10:58Ecco e questo è il punto
11:00centrale per cui un libro come
11:03solo per sempre ma qualsiasi
11:05altra attività della fondazione
11:06di qualsiasi altra fondazione è
11:08fondamentale perché supporta
11:10letteralmente la ricerca appunto
11:12apre anche riapre le porte a
11:14progetti che eh rischiano poi di
11:17di rimanere poi incompiuti. E
11:20e c'è c'è un'altra persona qui
11:22che ha deciso di tenere viva la
11:25memoria della figlia ma anche eh
11:27a portare avanti un desiderio
11:29della figlia perché eh ci sono
11:31queste due donne Francesca
11:33Pierozzi e Nadia Toffa che nel
11:35momento più complicato della
11:37loro vita in un momento in cui
11:39forse sarebbero anche potute
11:40essere un po' più egoiste
11:41quindi pensare a se stesse si
11:44sono preoccupate di pensare a
11:46chi sarebbe arrivato dopo di
11:47loro su quello stesso campo di
11:49battaglia. Nel caso di Francesca
11:51Pierozzi si è preoccupata di
11:53essere poi magari entriamo
11:55meglio nello specifico si è
11:57preoccupata di essere lei stessa
11:59cavia tra virgolette e
12:02controllando in modo
12:04eccessivamente quasi
12:05meticoloso quello che ingeriva
12:07perché ha capito che quella
12:09poteva essere una cura e una
12:11cosa che lei stessa poteva
12:13controllare e e nel caso di di
12:16Nadia Toffa eh tra i suoi
12:18desideri c'è stato appunto
12:20intanto di non perdere tempo a
12:22piangere che poi è il titolo
12:23del del libro che racconta la
12:25storia di Nadia e del del
12:27percorso della sua malattia e
12:29e anche di creare una
12:31fondazione e di pensare a chi
12:33sarebbe arrivato dopo di lei
12:35per insomma per dare degli
12:37strumenti e dare supporto però
12:38diamo la parola a Margherita
12:40Toffa
12:43eh sì
12:48buongiorno a tutti è vero Nadia
12:51prima di mancare i due anni che
12:53ho vissuto con lei a Milano eh
12:55mi ha coccolato mi ha insegnato
12:57ad andare avanti mi ha detto mi
12:59ha insegnato al dopo mi ha detto
13:01mamma ti lascerò tante cose da
13:03fare in modo che tu che in modo
13:06che ti possa aiutare mi aveva
13:09lasciato dei testi sul computer
13:11li ho pubblicati e sono ho
13:14creato la fondazione tutti i
13:17ricavato sono andati alla
13:18fondazione abbiamo stampato
13:20magliette abbiamo fatto un po'
13:22di tutto eventi non eventi per
13:24dare e mandare avanti la
13:27ricerca perché la ricerca
13:29aveva pochi soldi lei lo
13:31sapeva dal besta lei è morta
13:33sei anni fa purtroppo e è stata
13:36curata anche con cure
13:38palliative non ha rifiutato
13:40nulla anche se è stato doloroso
13:43è per dire se vogliamo andare
13:46avanti bisogna che si scopra e
13:49quindi devo sottopormi anche
13:51questo poi a un certo punto lei
13:54si è ritirata si è richiuso un
13:56po' in se stessa e ha cominciato
13:58a scrivere ha scritto testi per
14:01fare quattro cinque libri ne ho
14:02pubblicati due dopo ne ho scritto
14:05uno che mi è servito molto è
14:07stato veramente una catarsi sta
14:09stato un liberarsi mi ha aiutato
14:12e poi ho conosciuto marco e
14:14leggendo il suo libro scoperto
14:16che lui aveva fatto lo stesso
14:18percorso perché mentre si vive
14:20questo dolore accanto alla
14:22propria figlia uno non si si ci
14:25rendevamo conto io nadia di tutto
14:27il resto dei bambini che morivano
14:29dei bambini che soffrivano di chi
14:31piangeva di tutto però se è così
14:35si erano così insimbiosi io e
14:41nadia che quando eravamo a casa
14:44parlavamo del dopo di cosa ci
14:47sarà cosa farai mamma guarda che
14:50io ti aiuterò ti sarò sempre
14:51vicina ti prego non perdere tempo
14:54a piangere raccogli soldi dagli
14:57ad un patricello che ne ha
14:59bisogno dagli alla ricerca sul
15:01cancro al dottor finocchiaro che
15:03era il dottore del besta dagli al
15:06salvafaele dove c'era il chirurgo
15:07che l'aveva operata ben cinque
15:09volte e noi abbiamo fatto tutto
15:12questo stiamo ancora facendo ora
15:15giriamo l'italia sperando che
15:19avvenga il miracolo queste ragazze
15:21francesca e nadia che mandino un
15:25piccolo segnale a qualche
15:27scienziato per far scoprire
15:30qualcosa basta poco le cose sono
15:32venute così anche nel passato e
15:34noi speriamo in questo queste due
15:36ragazze così giovani francesca era
15:38molto più giovane di nadia nadia
15:39ne aveva 40 quando è mancata ma
15:42che queste due ragazze non siano
15:43morte per nulla non abbiano
15:45sofferto per nulla che veramente la
15:47ricerca anche con il nostro aiuto
15:49l'aiuto della fondazione pirozzi o
15:52con l'aiuto della fondazione
15:53nadia toffa possa andare avanti
15:55possa arrivare a scoprire qualcosa
15:58di più speriamo in bene
16:07grazie margherita che appunto ha
16:09scritto una delle due prefazioni di
16:11solo per sempre libro che però è
16:14stato scritto da marco pirozzi che ha
16:17realizzato invece uno dei desideri di
16:20francesca che era appunto di mettere
16:23nero su bianco la sua storia anche se
16:25in realtà poi nel libro esce fuori che
16:27francesca era anche molto riservata
16:30sotto alcuni aspetti però è la parte di
16:34condivisione di divulgazione che la
16:37spingeva poi in realtà a raccontarsi a
16:40volersi raccontare come la pubblicazione
16:42della tesi rispetto appunto al
16:44approccio al cibo ma in questo caso
16:47mentre appunto gli altri due libri della
16:49fondazione parlano di cibo qui si parla
16:51proprio di francesca vorrei lasciare la
16:54parola a marco per raccontare come ha
16:57scelto di parlare di francesca perché in
17:00realtà ha sviluppato il libro in un
17:01modo che non segue necessariamente un
17:03ordine cronologico lui parla di tre
17:05strade quindi il percorso appunto della
17:09malattia
17:11quindi il racconto dell'anno dei 14
17:14mesi di malattia di francesca poi la
17:18storia di francesca quindi il prima
17:21prima della malattia quindi anche
17:24episodi legati all'infanzia di francesca
17:28sempre legati ovviamente anche anche a
17:31marco e poi percorso diciamo la strada
17:34quella forse più intima
17:38che faccio raccontare direttamente a
17:40marco pirozzi che sicuramente la
17:42saprebbe insomma
17:45esprimere meglio anche quello che ha
17:47provato mentre si apriva e condivideva
17:50con noi la loro storia
17:53grazie grazie di essere qui grazie
17:56dell'opportunità che ci è stata data
17:59mi piaceva se col cibo ideale siamo
18:03partiti da milano abbiamo presentato il
18:06libro allora non ci conosceva veramente
18:08nessuno abbiamo rubato sui giornali
18:11gli indirizzi e mail di un po di
18:13giornalisti li abbiamo invitati a una
18:14conferenza stampa che avevo scoperto che
18:16si doveva fare a milano
18:19erano 6 7 giornalisti in realtà un po
18:22come oggi e da lì
18:25l'avventura è partita spero che questa
18:28nuova volevo una cambiare tappa e
18:30partiamo da qua spero che da roma
18:32parte la nuova avventura
18:35sì allora il libro è il libro che voleva
18:38scrivere francesca perché in realtà era
18:41lei che già quando era in ospedale
18:45prendeva appunti cioè la sua idea era
18:47quella di
18:50questo rapporto che era un po studente
18:53perché stava facendo una tesi un po era
18:56paziente però l'idea era quando sarà
18:59finito tutto sarà guarita
19:02do delle indicazioni a chi dovreste mai
19:05affrontare un percorso del genere per
19:07sapere se fa male fare l'attacco che
19:10cos'è un'arachicentesi piuttosto che
19:12tutta questa serie di percorsi e poi in
19:15realtà ovviamente lei il libro non l'ha
19:18scritto un po di appunti ce li ha lasciati
19:20io sono andato poi a spigolare varie
19:23cose in giro da mettere qui e ci siamo
19:27abbiamo fatto una scelta di far uscire
19:29prima il cibo ideale perché era la cosa
19:31più
19:34più facile in quel momento mi sono detto
19:36prendo la tesi prendo un po di
19:38nutrizionisti il tema alimentazione è in
19:40tv tutti i giorni mi prendo un po di chef
19:43anche se è stata un'avventura molto
19:45complessa e siamo partiti da quello poi
19:49abbiamo avuto un incidente col covid
19:51che ci ha rallentato un po di tempo
19:53perché è anche lì l'ho scoperto che
19:58siamo la fondazione che ha pubblicato la
20:01distribuito facciamo tutto noi per cui
20:03eravamo e siamo ancora il signor nessuno
20:07per cui l'unica chiave utile era quella
20:10di andare in mezzo alla gente quindi più
20:11andavo in mezzo alla gente più diffondeva
20:14un po il messaggio col covid non potevo
20:17farlo quindi ho rallentato e finalmente
20:19ce l'ho fatta quindi in realtà solo per
20:21sempre ha all'interno racconti scritti
20:27anche in passato cioè ci sono cose che
20:29sono più vecchie a un certo punto ho
20:31deciso di mischiarle un po come oggi è
20:34normale guardare la tv guardiamo le
20:36serie televisive dove non capiamo mai
20:39il presente una settimana prima un anno
20:42dopo il futuro quindi ho usato un po lo
20:44stesso criterio come andava a finire la
20:48storia lo sappiamo tutti per cui ho
20:51detto è inutile che la tenga nascosta
20:53quindi faccio un percorso cronologico
20:55lineare facciamo una cosa un po più
20:59movimentate i tre percorsi in realtà poi
21:02vanno a a fissare dei momenti che poi
21:07ricambiano cioè vengono riletti in un
21:09altro modo andando avanti col libro per
21:11cui ecco questa cosa era un azzardo
21:14quando il libro l'ho finito l'ho dato a
21:16qualche persona ho detto si può leggere
21:20vale la pena e da lì il feedback è
21:22stato positivo ho detto va bene facciamolo
21:24quindi il solo per sempre è partito
21:29vogliamo partire proprio dal
21:36non so se vogliamo partire proprio da
21:38questo titolo che in realtà te lo ha
21:41ti è stato suggerito da francesca solo
21:45per sempre te lo ha diciamo tu nel te
21:49l'ho un po urlato c'è un punto
21:50esclamativo nella pagina dove dove
21:54racconti di di francesca che in realtà
21:58è come se almeno da quello che ho che
22:01ho intuito leggendo ha sempre che è
22:04sempre stata vicino di a sempre un po
22:06rassicurato e questo mi ha mi è venuto
22:12in mente soprattutto nel diversi capitoli
22:15in realtà c'è il capitolo all'italia io
22:18adesso non voglio fare uno spoiler se
22:21vogliamo parlare con il gergo delle
22:23serie tv però in questo caso tu
22:25racconti di una tua paura che si può
22:28intuire dal titolo di una tua paura e
22:32di aver scelto francesca come tuo
22:36supporto emotivo in quel momento e anche
22:39in quel caso c'era una una frase che lei
22:42ti diceva le case sono ancora troppo
22:45troppo storte ed è un po secondo me il
22:50filo conduttore di tutto questo libro
22:52della storia di francesca quindi quello
22:54di essere sempre di rassicurare anche
22:57quando insomma nel momento della
23:00diagnosi racconti che vi siete vi siete
23:03guardati avete detto a mamma questo non
23:06lo diciamo o cerchiamo di dirglielo in
23:09un certo modo quindi anche questo solo
23:12per sempre un po una rassicurazione
23:14almeno io l'ho percepita così dimmi se
23:17la sensazione è quella giusta
23:22sì allora è chiaro che nella mia vita
23:27precedente facevamo un po il
23:29comunicatore per cui il titolo
23:32volutamente voleva avere questa queste
23:37diverse letture
23:39sì è vero ma del concetto del per sempre
23:41se ne parla tanto nel libro in tanti
23:44momenti con tante sfaccettature
23:47mi piace l'idea che però ognuno possa
23:49poi trovare la sua
23:52l'idea era che chi lo legge magari vede
23:56che questo solo per sempre è una cosa
23:57che non è finita ma continua
24:01se poi mi aggancio a un mio racconto di
24:05quando ero della prima volta da piccolo
24:07che ho avuto a che fare con la morte
24:09mi sembrava strano perché di solito noi
24:11siamo abituati alle favole che c'è la
24:13principessa
24:14c'è il principe azzurro c'è il bacio
24:16tutto riparte e vissero felice per
24:19sempre contenti
24:21ecco per cui lasciamo la lettura del
24:24l'interpretazione a ognuno
24:27allora di base è un po in tutto il
24:30libro
24:31sì c'è questa complicità mia di
24:34Francesca
24:36lo dico in qualche pagina questa è la
24:39mia visione
24:40credo che chiunque altro ha frequentato
24:43Francesca potrebbe fare un altro libro
24:45e dal suo punto di vista mi ha fatto
24:49molto piacere la sorella di Francesca
24:51l'altra mia figlia Ottavia
24:53che quando l'ha letto ha detto ma ho
24:56scoperto cose che mi ero
24:58dimenticata per cui questo è un'altra
25:01cosa che mi piace
25:02sì noi siamo stati molto complici perché
25:05doveva andare tutto bene
25:07quindi fra di noi noi non abbiamo mai
25:10pianto insieme
25:11e anche rispetto a tutte le persone che
25:14stavano intorno quindi
25:17doveva dovevamo dare fiducia per cui
25:20questa cosa
25:22è un elemento fondamentale
25:26quando una famiglia come come dico
25:29quando ti bussa alla porta il famoso
25:31brutto male
25:32ti cambia tutti gli scenari quindi cosa
25:34si deve fare non si sa
25:36quindi c'è chi ci sono diversi modi di
25:40reagire abbiamo fatto una scelta di va
25:42tutto bene
25:44e questo è successo fino veramente
25:47all'ultimo
25:48però questo è stato utile a noi è
25:50utile anche a chi ci stava attorno
25:52non so se ti ho risposto
25:55dopo sì ci sono cose adesso avete già
25:57citato la pizza
25:58non mi ricordo chi è stato ci sono
26:01allora
26:03come dico il libro si dovrebbe leggere
26:06con un pacchetto di fazzoletti a fianco
26:08però si ride anche del libro perché ci
26:11sono tanti momenti dove si ride ci sono
26:13cose strane
26:16quella dell'all'italia che hai che
26:18citavi
26:20è una delle tante cose strane che cioè io
26:23mi sono portato avevo paura di volare
26:25mi sono iscritto al corso di dell'all'italia
26:28c'era il diritto a portarsi un
26:30accompagnatore e ho scelto di
26:33chiederlo a francesca quindi io in
26:36aeroporto con questa bambina di 12 anni
26:4013 anni
26:42che mi accompagnava
26:45mi diceva tranquillo
26:47chiudi gli occhi quando le case
26:49diventano dritte li puoi riaprire
26:52diciamo che si può anche ridere
26:54sì infatti probabilmente proprio la
26:56scelta di non seguire un ordine
26:58cronologico di non partire ovviamente
27:01dal bello al brutto ma questa
27:03alternanza che è dato questo diciamo
27:05questo ritmo che ha voluto dare al
27:07racconto della storia di francesca
27:10fa vedere anche la stessa alternanza
27:13che c'era nelle giornate di francesca
27:15perché tu racconti che c'erano giornate
27:18sì e giornate no ovviamente eh e ad
27:22esempio una delle vostre giornate sì è
27:24stato ricordare eh degli episodi della
27:28della vostra vita che che le avevano
27:31lasciato un bel ricordo le racconta eh
27:33di quando un ragazzo le ha lasciato
27:35uno spasimante le ha lasciato un un
27:38biglietto eh sul sul paraurti della
27:41macchina per farlo un complimento e
27:44ecco nel momento della della malattia
27:47una cosa così che può sembrare banale
27:50era invece un bel ricordo a cui lei si
27:52è si è aggrappata in quel momento per
27:54farsi una risata insieme a te e vorrei
27:59in realtà visto che ne abbiamo parlato
28:01abbiamo parlato ovviamente della
28:02diagnosi e del i vari approcci no che
28:05si possono avere ehm vorrei parlare con
28:08con la dottoressa perché ovviamente è
28:11una cosa che sicuramente sa raccontarci
28:14meglio ehm nella post fazione il dottor
28:18Luca Imperatori oncologo ehm parla di
28:21alleanza terapeutica e quindi di un
28:24elemento che è cruciale insieme a
28:27ovviamente alle varie terapie ehm che
28:30è quello del rapporto tra medico e
28:33paziente quindi di di creare una un
28:38ecco anche fiducia, collaborazione
28:41ehm Francesca da come racconta Marco
28:44ha avuto diversi hanno avuto diversi
28:47incontri con hanno ascoltato un po'
28:50tutti tutti i pareri no? Il il la
28:53seconda opinione quindi per avere un
28:56quadro completo però è importante che
28:59poi la persona a cui ti affidi ehm non
29:02ti tratti come un numero ma ti tratti
29:04come una persona entri con te in
29:07empatia e questo aiuta no? Immagino
29:10anche eh ad approcciare emotivamente
29:14in un modo più efficace anche alle
29:17varie terapie. Ti ringrazio per questa
29:20domanda. Innanzitutto mi piace ricordare
29:25che l'importanza del rapporto medico
29:28paziente è diventata norma dello Stato.
29:31Nella legge sulle disposizioni
29:33anticipate di trattamento articolo uno
29:36viene scritto il tempo di relazione è
29:39tempo di cura.
29:44Il fondamento di questa relazione è
29:46noto da tempo applicato in maniera
29:49alternante dai professionisti perché
29:51ognuno ha una sua personalità e un suo
29:54modo di di porsi e di reagire. Pensiamo
29:57all'importanza di come ci può essere
29:59comunicata una diagnosi in pausa di
30:05quanto possa essere fondamentale per
30:08l'approccio che poi il paziente avrà
30:10nella compliance con il progetto
30:12terapeutico che ci venga posta una
30:16diagnosi sì in termini chiari ma mai
30:19privata di un messaggio di rassicurazione
30:21e di speranza senza promettere
30:23ovviamente cose che non sono
30:24realizzabili. Il principio
30:28dell'alleanza terapeutica è dimostrato
30:30essere uno dei fondamenti sia della
30:33capacità del paziente di affrontare un
30:37percorso terapeutico complicatissimo come
30:39quello oncologico. Penso che purtroppo
30:42chi per conoscenza diretta chi per
30:44qualche familiare o amico sappiamo insomma
30:48che si tratta di un percorso veramente
30:50difficile doloroso emotivamente e
30:52fisicamente ma anche proprio un effetto
30:55placebo se io mi fido e mi affido al
31:00personale che sta seguendo con me
31:03questo percorso la mia capacità di
31:05reazione sarà migliore avrò meno timori
31:09di manifestare dubbi di chiedere
31:13ulteriori approfondimenti e quindi sì è
31:18un tema assolutamente fondamentale
31:27vorrei un po diciamo provare per quanto
31:30possibile ad alleggerire soprattutto il
31:33cuore di margherita e di marco
31:35parlando di un'eredità che vi hanno
31:38lasciato le vostre figlie che sono totò
31:41e andrea che sono i cani che che hanno
31:45lasciato giustamente in ineredità e voi
31:51nella prefazione all'interno del libro
31:53raccontate di quali sono i momenti anzi
31:56quali sono i metodi per sentirvi più
32:00vicini sia a nadia che a francesca
32:03francesca l'elemento è quello dell'acqua
32:06anche perché appunto ha scelto di
32:09essendo il suo luogo più felice ha
32:13scelto di essere cremata e dispersa poi
32:16in in mare liberata liberata in in mare
32:21per appunto continuare a a nuotare e e
32:26nel caso di di margherita tu racconti di
32:29prendere una foto di nadia e di parlare
32:32con lei perché tanto tu sai che c'è e
32:35quindi mi mi piacerebbe capire se poi
32:38la presenza di totò e di andrea è
32:41effettivamente poi un supporto perché
32:44uno ovviamente pensa al supporto
32:47durante la malattia viene dato
32:49principalmente anzi inevitabilmente a
32:52chi a chi sta male a chi è malato poi
32:55però chi resta ha bisogno di un
32:57ulteriore supporto in questo caso il
32:58supporto appunto non è una foto o il
33:00mare ma è qualcuno di cui ti devi
33:03continuare a prendere cura e quindi
33:06insomma mi piaceva anche dedicare un
33:08piccolo spazio a loro perché sono sicura
33:10che sia francesca che nadia insomma
33:12avrebbero apprezzato ecco io totò
33:16ce l'ho qui con me l'ho lasciato
33:18insieme a due amici perché per noi è un
33:23pezzo di nadia è diventato a parte i
33:26nipoti che l'adorano poi lei si fa voler
33:29bene perché è una bassottina nana
33:32l'abbiamo presa qui a roma e era un
33:35cucciolino minuscolo così ma non è
33:37molto più grande adesso la portiamo
33:39sempre con noi si fa chilometri e
33:41chilometri con noi ma perché non la
33:43vogliamo lasciare a casa noi soffriamo
33:46perché le figlie la terrebbero anche i
33:49nipoti molto volentieri ma noi ne
33:51soffriremo non possiamo lasciarla a
33:53casa e lei si fa sette ottocento
33:55chilometri dorme un po con lui un po con me
33:58tranquilla come se nulla fosse quindi è
34:01proprio un pezzo di nadia lei me l'ha
34:03proprio acquistata cinque sei mesi
34:06prima di mancare dicendo vedrai mamma
34:08che ce la fai lei sapeva che mi piacevano
34:11i bassotti ma come facciamo nadia con te
34:14adesso che stai così male e a levare
34:16anche una cucciolina ce l'abbiamo fatta
34:19e sono contenta e per fortuna che ce
34:21l'ho
34:23sì sì è vero sono tanti gli elementi è
34:27chiaro che un essere vivente è un
34:30elemento maggiore però i ricordi sono
34:33io ciò
34:36come c'è il capitolo su andrea il cane
34:38di francesca c'è il capitolo sulla mini
34:40la sua macchina che c'è ancora e ci sono
34:43tutta una serie di elementi quando sono
34:45andato a trovare margherita a portargli
34:48il libro ufficiale abbiamo fatto la
34:51consegna ufficiale abbiamo visto la
34:53stanza di nadia che c'è per cui
34:55entrambi abbiamo degli elementi che
34:57rimangono e purtroppo è difficile è
35:02chiaro che il tempo passa delle cose si
35:04rompono si impolverano perché però sono
35:07fondamentali insomma non io la cosa che
35:10mi capita spesso dico tanto lo dico
35:13sempre tutta questa è una scusa mia
35:15personale di parlare francese tutti i
35:17giorni
35:18questo è l'elemento di base poi è vero
35:21che stiamo facendo cose utili però
35:22quella è la cosa che mi fa star bene e
35:27tante volte quando faccio la dico nella
35:29testa di come questa sera quando avrò
35:31casa glielo racconto che cosa è successo
35:33oggi
35:38si è il dettaglio anche della della mini
35:40di cui comunque ti devi prendere cura come
35:42come nel caso di andrea e prima la
35:46dottoressa ha citato il capitolo della
35:49pizza ed è un capitolo che ha colpito
35:52anche me non tanto per il blitz della
35:55pizza di cui Marco è stato l'idea la
35:59mente e poi quello che l'ha realizzata
36:03mi ha colpito il rapporto che aveva
36:06francesca con con il cibo e le regole
36:11che si è imposta nonostante il momento
36:13insomma fosse fosse difficile lei si era
36:16comunque data delle delle regole e si
36:18era privata anche di una cosa che le
36:20piaceva tantissimo lei piaceva mangiare
36:22e condividere anche con con Marco lui
36:26racconta di questo scambio di foto dei
36:29vari piatti nei ristoranti dove dove
36:31andavano e la pizza era sicuramente come
36:35per tutti immagino uno dei piatti
36:38insomma la lo sgarro quello che me lo
36:42concedo in un momento triste nel suo
36:44caso invece anche il blitz della pizza
36:47lei poi ha assaggiato un pezzo di pizza
36:50ma era talmente tanto attenta a quello
36:54che effettivamente ingeriva perché
36:56doveva oltre a ovviamente aveva valutato
36:58quello che le faceva bene e quello che
37:01le dava più fastidio ma lei si stava
37:03sottoponendo ad un auto esame cioè lei
37:05era la cavia del suo tra virgolette
37:08esperimento che poi doveva doveva
37:11condividere con chi sarebbe arrivato
37:13dopo di lei e mi ha colpito molto questo
37:16suo rispetto delle regole e in un altro
37:19capitolo tu parli della diciamo della
37:24presa in giro che facevi a francesca
37:26rispetto a questa cosa che lei fosse
37:28così attenta alle regole c'è un passaggio
37:31dove tu dici la maestra non ti ha
37:34spiegato che le regole si devono
37:35rispettare quando impari le tabelline
37:37però poi su alcune cose puoi essere un
37:41po più morbido invece aveva appunto
37:43dimostra una ragazza così giovane che
37:46aveva così tanti progetti a cui purtroppo
37:49ha dovuto rinunciare ma era ha
37:54continuato a lavorare ha continuato a
37:58studiare e si è privata appunto anche di
38:02qualche piacere che in una situazione
38:04come quella chiunque altro avrebbe detto
38:06vabbè che mi importa di aiutare
38:09qualcun altro e di privarmi io di una
38:12cosa che in questo momento può fare
38:14bene almeno al cuore e quindi insomma mi
38:18ha colpito questo aspetto del carattere
38:21di francesca sì sì lei era come dico io
38:25super tedesca la cosa delle tabelline
38:27era che aveva imparato il concetto era
38:31non si deve imparare a memoria tutto le
38:33tabelline sì il resto no però in realtà
38:35lei era così sì quella volta della pizza
38:39aveva già capito nel senso che aveva
38:43stava già lavorando sul dico su
38:45l'alimentazione aveva capito che ci si
38:48poteva concedere qualche sgarro quindi
38:50un pezzettino perché noi siamo riusciti
38:52a portare nel reparto di di
38:56diematologia una pizza da fuori cosa
38:59che è stravietata però siamo riusciti a
39:02fare non è ancora chiaro se l'abbiamo
39:05fatto in segreto o era autorizzato
39:11però questa cosa è l'aveva era quella
39:15cosa quella piccola cosa di felicità
39:18che serve
39:21quando uno è malato soprattutto quando
39:24uno sta facendo per cose questo genere e
39:26anche quando questo lo riprendo dal cibo
39:29ideale che ho imparato che si può
39:32mangiare di tutto il problema è la
39:35quantità di quello che mangiamo la
39:36qualità di quello che mangiamo e
39:38ogni tanto chiamiamolo lo sgarro alla
39:42fine delle volte può far più male il non
39:45farlo e soffrire per non farlo che il
39:47farlo perché in quel momento la cosa
39:50era funzionata ma gli abbiamo portato
39:52anche la torta in ospedale quindi siamo
39:54e quella quella non ha mangiata quindi
39:56siamo riusciti veramente perché
39:58purtroppo abbiamo vissuto da novembre
40:02ad agosto quindi un percorso molto
40:05lungo di quotidianità in ospedale dove
40:08ci siamo conosciuti meglio dove abbiamo
40:10parlato abbiamo scoperto cose dove
40:12siamo scambiati ricordi dove ci ha dato
40:15le istruzioni senza dirlo di quello che
40:19se mai succedesse cosa avremmo dovuto
40:22fare per cui
40:26parlavi prima delle ceneri e della
40:29liberazione delle ceneri
40:32anche quella cosa l'abbiamo fatta ma
40:35l'abbiamo fatta
40:38immaginando che lei ci controllasse
40:41facendo tutto con rigore cioè non
40:43abbiamo fatto così perché in realtà si
40:46spesso si fa così notaio permessi
40:50diciamo che la liberazione delle ceneri
40:52è stata era molto ufficiale e quindi
40:55sarebbe contenta anche su quello forse
40:57sarebbe meno contenta del della
40:59pubblicità che stiamo facendo del
41:01del renderla metterla in mostra da un
41:05certo punto di vista ma credo che
41:08sapendo l'obiettivo poi alla fine mi
41:11concederebbe un permesso
41:14poi vorrei lasciare
41:19vorrei lasciare poi qualche minuto alle
41:21domande però volevo parlare di un
41:23ultimo capitolo forse quello che mi ha
41:25colpito di più che è la bottiglia della
41:28nonna
41:31i genitori di Marco i nonni di Francesca
41:35non erano presenti il giorno che appunto
41:38hanno stata liberata Francesca in mare e
41:43questo ovviamente ad una persona anche
41:46più grande di età
41:48stai un po' tra virgolette togliendo la
41:50possibilità poi Marco racconta di andare
41:54di andare sulla tomba di pulire la foto
41:56di portare i fiori di parlare direttamente
41:58con Francesca perché chiaramente il mare
42:00può rivolgere a qualsiasi mare pensando
42:03a lei però avere chiaramente un posto
42:07dove dove piangere dove esatto un luogo
42:09fisico dove parlare direttamente con con
42:11chi non c'è più è fondamentale e appunto
42:15la nonna di Francesca ha deciso di
42:17scrivere una lettera a Francesca di
42:21metterla in una bottiglia di incartarla
42:24con la carta del colore preferito di
42:26Francesca e ha chiesto a Marco vai vai
42:31perché questo è un modo per me no di
42:34parlare uno dei modi che hanno per
42:39comunicare con con Francesca e quindi
42:42diciamo la mia la mia domanda si rivolge
42:45in realtà a Marina a Marco e a Margherita
42:49che hanno in loro caso ovviamente hanno
42:52conosciuto Francesca nel suo caso hanno
42:54conosciuto a Nadia in realtà anch'io ho
42:55conosciuto Nadia o vado anch'io questo
42:57piacere e sapere loro cosa qual è la
43:05cosa in più che ancora non avete fatto e
43:08che vorreste fare per continuare a
43:12comunicare con loro a prescindere dalle
43:14fondazioni però magari c'è qualcosa che
43:17vi piacerebbe vi piacerebbe fare per
43:21avere diciamo l'ennesimo contatto con
43:24con loro
43:27allora il libro rappresenta un modo è un
43:32modo per non perdere i ricordi e per
43:36scrivere quindi è su carta quindi in
43:38qualche modo presumo lo possa leggere è
43:42chiaro che potrei farne degli altri
43:43libri ma diciamo una delle quindi vado
43:47più su di cosa faremo dopo che l'ho
43:51sempre dichiarato dall'inizio questo
43:53libro o parte di questo libro nella mia
43:56idea è di farlo diventare un film quindi
43:58un modo per andare a toccare ancora più
44:01persone e a raccontare da coinvolgere per
44:05me coinvolgere vuol dire raccontare una
44:08storia magari dagli un concetto utile
44:10magari recuperare una donazione fare
44:14quindi allargare ulteriormente
44:19poi mi piacerà sicuramente andare a
44:21cercare altre storie quindi c'è l'idea di
44:24coinvolgere di trovare spigolare rendere
44:27pubbliche in qualche modo storie positive
44:29o negative però di altre avventure tipo
44:32la nostra perché questo è sicuramente un
44:34modo
44:36la bottiglia della nonna da cui sei
44:39partita è una delle tante chiavi che c'è
44:43nel libro perché nel libro ci sono tanti
44:45percorsi per cui può essere letto da
44:50tanti spero tante piccole cose utili
44:52tanti piccoli insegnamenti cioè il
44:54concetto della mia mamma era della
44:56nonna di francesca era però era
44:58inconcepibile cremarla e lasciarla in
45:02mare però poi si è convinta lentamente
45:06perché dice è quello che vuole lei
45:08quindi va bene e ha trovato perché poi
45:11nella testona mia mamma c'è ancora
45:15si è trovata il modo per salutarla
45:17quindi si è inventata questa cosa io ho
45:19eseguito presso la bottiglia trovata la
45:21barca e ho fatto questo per lei e da lì
45:23non abbiamo mai più parlato
45:24per cui lei ha salutato in quel modo
45:26c'ha le foto eccetera ma pubblicamente
45:29questo è stato
45:34qualcosa che che ancora senti di dover
45:37fare per renderle omaggio anche solo
45:40per avere un contatto ulteriore con lei
45:44ma io ce l'ho quotidianamente ma per
45:48tutto il giorno appena mi sveglio appena
45:50mi prima di addormentarmi mi han chiesto
45:54di fare un film su Nadia ed è una cosa
45:57se si farà sarà una cosa bella perché
45:59saranno soldi dati alla ricerca però io
46:03ci sto pensando deve farmelo
46:06capire lei se lo vuole perché mi sembra
46:11non lo so non so è una cosa cui penso
46:15anche Nadia è stata cremata io ce l'ho a
46:18casa perché mi avevano detto che non si
46:20poteva anche lei avrebbe voluto essere
46:24liberata ma sono passati sei anni allora
46:29non si poteva non ci abbiamo pensato
46:32però l'averla a casa per noi è un dono
46:35grandissimo io ho Nadia sempre con me
46:39io appena entro in casa ce l'ha con me
46:42non posso pensare di dover andare a un
46:44cimitero e portare dei fiori e poi
46:47lasciarla non riuscirei più io ho visto
46:49mia mamma perso una figlia che aveva 21
46:52anni la mia sorellina mia mamma è morta
46:5597 anni e mezzo dopo tre giorni che è
46:57morta Nadia andava al cimitero 3-4 volte
47:01al giorno perché non voleva lasciarla
47:04sola io ho detto io non la voglio lasciare
47:06al buio all'intemperie la voglio avere
47:09con me me la son portata a casa mentre la
47:12cremava non sono stata lì con lei ho
47:14aspettato me la son presa portata a casa
47:16ed è è una cosa per me così rasserenante
47:20e poi quel che sarà sarà certo sarebbe
47:23bello portare avanti la sua storia o
47:26come dici tu Marco cercare altre storie
47:29e parlare magari ci mettiamo qualcosa
47:33bravo se vuoi aggiungere qualcosa ho
47:39iniziato a piangere prima parlando da
47:40medico adesso la risposta è personale io
47:44ho fatto una promessa a Francesca e che
47:47sarei sempre stata accanto a suo papà
47:49ad aiutarlo si fa fatica a certe volte
47:51perché come dico sempre siamo come
47:54personaggi di Cervantes Don Quixote io
47:56sono Sancio Panza lui ha l'energia
47:58dell'idealismo io ho tutti i limiti del
48:01realista e quindi delle volte devo farmi
48:04forza ma cerco di affiancarlo sempre in
48:10ogni come prima quando c'era Francesca
48:13adesso che non c'è più in ogni tappa
48:18questo direi che è fondamentale se ci
48:23sono domande prima prima di chiudere se
48:26qualcuno vuole chiedere qualcosa
48:29all'autore o ai nostri ospiti
48:36di solito quando non ci sono domande
48:38perché uno è stato esaustivo si ride
48:43anche nel libro si ride ma il capitolo
48:46il libro in realtà io ho citato forse
48:49quattro capitoli ma sono come vedete è
48:53un bel libro quindi c'è tantissimo e
48:58alla fine del libro si ti commuovi però
49:01a questa alternanza di lacrime di
49:05sorrisi si insomma io vi consiglio di
49:11acquistarlo o comunque non solo perché
49:14è un bel libro ma appunto perché poi
49:18sostiene la ricerca e magari può aiutare
49:22chi si ritrova appunto a combattere la
49:25stessa battaglia di Nadia di Francesca
49:28ed è quello che noi che non le abbiamo
49:33conosciuti direttamente possiamo fare
49:35per loro e per supportare altre famiglie
49:40e altre persone che si ritrovano
49:43appunto con il male che bussa.
49:47Sì, voglio dire una cosa importante
49:52quando il libro era finito per cui mi
49:54rendevo conto che si doveva leggerizzare
49:57infatti lo sponsor dovrebbe essere
49:59Clinex qualcosa del genere quindi ho
50:01bisogno di partire con qualcosa di un
50:04po' più leggero cioè di alleggerirlo un
50:06po' è chiaro che era difficile parlando
50:08di oncologia e mi ero messo nella testa
50:12di avere due prefazioni una di un altro
50:18genitore che nella follia della perdita
50:22di un figlio si era inventato un modo
50:28per andare avanti e quindi ho chiesto a
50:32Margherita è stato un po' complicato
50:34trovarla ma poi ce l'ho fatta anzi dopo
50:38un po' di tempo che ormai passava che non
50:41mi rispondete aveva persa non mi dici di
50:43no non mi dici di sì poi un giorno mi ha
50:45chiamato mi ha detto è stata dura
50:47leggerlo ma ce l'ho fatta te la faccio
50:50la prefazione quindi primo obiettivo e
50:53il secondo obiettivo era quello di avere
50:55un'altra prefazione di una persona che
50:59però ha vissuto come francesco come di
51:01un percorso ma però era lì a raccontarlo
51:03per cui anche lì ho cercato tra qualche
51:07personaggio perché chiaro era più
51:09strategico per me per rendere ancora più
51:12importante non ho trovato ma ho trovato
51:16una ragazza che si è prestata a questa
51:18cosa e lei dice non devi dire che sono
51:22guarita però sei qui a raccontarlo da un
51:25po' e stai bene quindi per me è un modo
51:27per dire sì affrontiamo una cosa un po'
51:29complessa ma però se ne può uscire poi
51:34la chiusura della post fazione di un
51:36medico alla fine rimette in fila tutto
51:39cioè tutta la confusione che faccio nei
51:41vari capitoli alla fine c'è un bel
51:43percorso chiaro che può essere utile per
51:46chi per sperando di no debba affrontare
51:49un percorso di
51:53direi che noi siamo siamo arrivati
51:55mancano pochi secondi quindi siamo
51:58arrivati alla alla conclusione grazie
52:00per essere venuti spero insomma vi sia
52:04venuta la curiosità di conoscere la la
52:07storia di francesca di supportarla in
52:10qualsiasi modo voi vogliate e quindi
52:13grazie a nome della della fondazione
52:15francesca di razzi