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3ª (Aff. esteri e difesa) Senato con III (Aff. esteri) e IV (Difesa) Camera - Ufficio di Presidenza
Audizione del Capo di Stato maggiore della Difesa, gen. Luciano Portolano, nell’ambito dell’esame congiunto della Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025 (Doc. XXV, n. 3) e della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2024, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2025 (Doc. XXVI, n. 3) (25.03.25)

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Trascrizione
00:00:00la pubblicità dei nostri lavori, come sempre, ai sensi dell'articolo 33,4, se non ci sono
00:00:28osservazioni, mediante trasmissione audio-video, andrà avanti per tutta la durata della nostra
00:00:34audizione. Ringrazio innanzitutto per la sua presenza il Capo dello Stato Maggiore della
00:00:39Difesa, Generale Luciano Portolano, che mai manca di essere presente in Parlamento, vorrei
00:00:45segnalarvi anche questo, che è accompagnato dal Generale di Divisione Filippo Gabriele,
00:00:51Capo Ufficio Generale, e dal Tenente Colonnello Tornigreco dell'Ufficio Generale, che sentiremo
00:00:58oggi nell'ambito del nostro esame congiunto, della deliberazione del Consiglio dei Ministri
00:01:05in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno
00:01:102025, e della relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato di interventi
00:01:18di cooperazione allo sviluppo, a sostegno del processo di pace e di stabilizzazione,
00:01:24riferito all'anno 2024, anche al fine della relativa prologa all'anno 2025. Cedo la parola
00:01:33al Generale Portolano, facciamo come al solito, dopo la sua relazione diamo spazio alle domande,
00:01:40raccolte tutte le domande, poi daremo il tempo per le repliche. Cerchiamo di fare interventi
00:01:47prevedendo inizialmente un intervento per gruppo, e poi vediamo per quanto possibile
00:01:52di alternare da un lato deputati e senatori, e commissione essere difesa, e se poi c'è spazio
00:01:58per un secondo giro lo vedremo. Grazie a tutti, Generale Portolano, a lei la parola. Grazie,
00:02:05grazie Presidente Craxi, onorevoli senatori e deputati, porgo innanzitutto il saluto mio e di
00:02:12tutto il personale militare civile della difesa che serve il Paese con quotidiano impegno e
00:02:17spirito di sacrificio. Vi sono grato per l'opportunità che mi ho oggi offerta di condividere
00:02:23alcuni approfondimenti in relazione al dispositivo normativo in esame che autorizza le missioni
00:02:29militari internazionali per l'anno 2025. Dispositivo normativo che in piena continuità con la visione
00:02:37e gli obiettivi politico-militari fissati dal Ministro della Difesa disegna la proiezione
00:02:44dello strumento militare nazionale per il 2025 in un momento particolarmente complesso
00:02:49dello scenario internazionale. Vorrei quindi dapprima soffermarmi su come la difesa percepisce
00:02:56l'attuale panorama geopolitico caratterizzato da minacce multiformi e in costante evoluzione,
00:03:01panorama geopolitico che costituisce il quadro di riferimento in cui si colloca la proiezione
00:03:07operativa dello strumento militare nazionale, vera ragion d'essere, come amo io definirlo,
00:03:13il vero core business della difesa. Un quadro di riferimento che, come recentemente affermato
00:03:19dal signor Ministro Crosetto, è particolarmente, cito, drammatico e denso di criticità nel quale
00:03:26da soli purtroppo non bastiamo. Un'affermazione, quella del Ministro, che segnala con forza la
00:03:32duplice esigenza di sostenere con convinzione da un lato la dimensione collettiva della sicurezza
00:03:40in ambito eroatlantico multilaterale e bilaterale e dall'altra di disporre di un'autonoma capacità
00:03:48difensiva del territorio nazionale. Un'affermazione che richiama l'evidenza di un quadro securitario
00:03:56che continua ad essere segnato da una crescente ipercompetizione internazionale. Infatti l'attuale
00:04:04contesto geopolitico e strategico è contraddistinto da rapporti tra strati a geometria variabile e da
00:04:11forme di contesa spesso sotto la soglia del conflitto, nei quali il Mediterraneo allargato,
00:04:18dove insistono gli interessi vitali e strategici nazionali, è una parte più ampia e parte di una
00:04:25più ampia fascia di instabilità che si protrae fino all'Indo-Pacifico. Su questo sfondo si innestano
00:04:33la guerra che è ormai imperversa da oltre tre anni in Ucraina e le perduranti crisi in Medio Oriente,
00:04:38tanto nella striscia di Gaza in Libano quanto in Siria e nel Mar Rosso, con l'attivismo delle
00:04:44milizie filo-iraniane degli UTI. Crisi che hanno profondamente cambiato gli equilibri internazionali,
00:04:50creando una frattura netta tra i Paesi che sostengono il modello democratico e quelli
00:04:56che, come Russia, Iran e Corea del Nord, promuovono sistemi autoritari. A complicare
00:05:03ancora di più lo scenario, la rivalità per l'accesso alle risorse dall'Artico all'Africa,
00:05:09le ingerenze per procura sulle tratte commerciali, gli effetti del cambiamento climatico,
00:05:15così come le destabilizzanti operazioni di guerra cognitiva da parte dei nostri antagonisti,
00:05:22continuano ad intaccare lo scacchiere internazionale, minacciando le società
00:05:27occidentali e il nostro stesso stile di vita. Da tali attività deriva inevitabilmente la
00:05:34prioritaria necessità di garantire le catene di approvvigionamento e di proteggere le
00:05:39infrastrutture critiche anche alla luce delle esigenze legate all'introduzione delle nuove
00:05:44tecnologie e al collegato fabbisogno di terre rare, che oltre alle tradizionali materie prime,
00:05:50come petrolio, acqua, gas e carbone, sono divenute un ulteriore motivo di acuta contrapposizione.
00:05:57Il Mediterraneo allargato quindi si conferma un'area di forte contesa nella quale l'Italia
00:06:04è completamente immersa, data la sua posizione geografica, e in cui la Russia e la Cina
00:06:09stanno operando per incrementare la loro influenza con assertività.
00:06:13Si pensa in questo senso all'aumento della presenza della flotta di Mosca nel bacino
00:06:20del Mediterraneo, in quantità e qualità particolarmente significative, e alla postura
00:06:25di Pechino in termini di penetrazione strategica. Così come nei Balcani occidentali, dove le
00:06:31due potenze, Russia e Cina, stanno rafforzando il loro peso, alimentando le dispute etniche
00:06:37risolte tra Serbia e Kosovo e minacciando la fragilità istituzionale della Bosnia-Herzegovina.
00:06:43Sviluppi che potrebbero riverberarsi anche in Moldavia, in Transnistria, nella regione
00:06:51del Caucaso, dove la Georgia è interessata da un'opprimente pressione militare russa
00:06:56associata a una fuorviante e incalzante influenza cognitiva a tutti i livelli, e dove si assiste
00:07:01il riaccendersi delle mai sopite tensioni tra Armenia ed Azerbaijan.
00:07:06Un attivismo, quello di Mosca e Pechino, presente, come non mai, anche lungo la sponda sud del
00:07:13Mediterraneo, fronte meridionale dell'Alleanza Atlantica, e nel continente africano, dove
00:07:19un'ampia gamma di fattori critici interdipendenti influenzano il quadro sepuritario del continente,
00:07:27dalla crescita demografica alle incertezze economiche, dall'incidenza di povertà e
00:07:32disuguaglianza al citato cambiamento climatico.
00:07:35Infatti il Nordafrica, e più in generale in Africa, è in corso un processo di riconfigurazione
00:07:44degli allineamenti e degli equilibri di potere, con una crescente diversificazione delle partnership
00:07:49dei Paesi.
00:07:50E in questo senso la stabilità della Libia, per noi, rimane prioritaria, attesa alla rilevanza
00:07:56sotto i profili migratori, energetico, securitario, e la permanente situazione di stallo politico
00:08:03in cui versa il Paese.
00:08:05Allo stesso modo pensiamo all'importanza strategica della stabilità della Tunisia,
00:08:12che vede le autorità locali impegnate a garantire la solidità istituzionale e la tenuta sociale
00:08:17attraverso un capillare controllo del territorio, volto ad evitare penetrazioni di attori ostili
00:08:23dai suoi confini.
00:08:24Completano il quadro del Maghreb le relazioni tra Marocco ed Algeria, che rimangono complesse
00:08:31e tese.
00:08:32Più a sud, anche la regione saeliana continua ad essere in balia di una instabilità politica
00:08:38ed economica che ha peraltro favorito l'espansione di gruppi terroristici jihadisti, giusto
00:08:44per citarne alcuni Boko Haram, Daesh, Ansar al-Din e Al-Shabaab.
00:08:48Anche qui Mosca e Pechino stanno adottando con rinnovato impeto articolate strategie
00:08:54di sovversione, disinformazione e persuasione.
00:08:58L'obiettivo ormai accertato è quello di aumentare la loro sfera di condizionamento
00:09:05e poter progressivamente strappare all'influenza occidentale un maggior numero di stati del
00:09:11continente africano.
00:09:12Come ad esempio avviene in Mali ed in Burkina Faso, paesi che recentemente, assieme al Niger,
00:09:18nel quadro dell'alleanza degli stati del Sahel, si sono dotati di una forza militare
00:09:23congiunta per fornire una risposta ai ripetuti attacchi jihadisti e dove la Russia e la Cina
00:09:30alimentano le tensioni etniche e le attività di propaganda tese a fomentare il malcontento
00:09:35sociale delle rispettive popolazioni, anche in chiave antifrancese.
00:09:39Per queste motivazioni, in Niger, stato suscettibile di effetto contagio, stiamo mantenendo con
00:09:47un certo sforzo le nostre attività quale unico paese occidentale rimasto anche dopo
00:09:53il colpo di Stato del 2023, per evitare che il citato effetto di contagio possa favorirne
00:09:58la destabilizzazione, trasformando la cintura saheliana in uno strumento ibrido puntato
00:10:05verso l'Italia e l'Unione Europea.
00:10:08In breve, a fronte del disimpegno di numerose nazioni occidentali nell'area, consideriamo
00:10:14opportuno proseguire la collaborazione bilaterale con un paese che continua ad essere il crocevia
00:10:20di tutti i flussi migratori del Sahel, facendo acquisire all'Italia un ruolo di interlocutore
00:10:26occidentale privilegiato.
00:10:27Peraltro, anche nel corso della mia recente visita a Niamey nello scorso febbraio, il
00:10:34mio omologo ha sottolineato l'ottimo rapporto di collaborazione esistente tra le nostre
00:10:39due nazioni, enfatizzando come Niger ed Italia siano così tanto vicine da poter essere considerate
00:10:47confinanti.
00:10:49Analogamente, anche il quadrante dell'Africa orientale risulta affetto da instabilità
00:10:55ulteriormente amplificata dall'attivismo dei miliziani filoiraniani uti, soprattutto
00:11:00nei confronti del traffico mercantile che insiste lungo il braccio di mare che divide
00:11:04la costa africana dalla peristola arabica, lo stretto di Bab el-Mandeb, collo di bottiglia
00:11:11del Mar Rosso.
00:11:14Nel corno d'Africa, nella sua accezione più estesa che dalla Somalia giunge fino all'Egitto,
00:11:19al contempo esistono dinamiche di rapida evoluzione e di nostro stretto interesse.
00:11:23In particolare la Somalia è ancora destabilizzata dalla presenza del gruppo terroristico al
00:11:29Shabab, mentre nuove contese emergono con il riconoscimento formale del Somaliland da
00:11:37parte dell'Etiopia, in cambio dell'accesso al porto di Berbera, e dalla disputa di quest'ultimo
00:11:45paese, ossia l'Etiopia, con il Sudan e l'Egitto per il controllo delle risorse idriche nel
00:11:50Nilo tramite la grande diga del rinascimento etiopo.
00:11:54Più in generale a preoccupare sono le modalità nuove e dirompenti di questa nuova corsa all'Africa,
00:12:03come alcuni analisti la definiscono, che si insinua nelle faglie delle divisioni etniche
00:12:08e claniche, dei conflitti striscianti e delle crisi regionali in atto, accenduandone la
00:12:13portata e minando la coesione politica e sociale degli Stati.
00:12:18Spostando il focus sul quadrante medio orientale, inasprito anche dalla postura egemonica dell'Iran,
00:12:25continuiamo a monitorare i conflitti e le crisi in corso nella striscia di Gaza e il
00:12:30Libano, così come in Siria, che rischiano di reinfiammare tutta l'area, richiamando
00:12:35ancora una volta la necessità di contribuire alla stabilizzazione della regione.
00:12:39Analizzando infine la situazione fuori dal Mediterraneo allargato, l'Indo-Pacifico assume
00:12:46un ruolo sempre più centrale nel panorama geopolitico globale.
00:12:50Soprattutto la Cina conferma l'intenzione di espandere la sua influenza marittima nel
00:12:55Mar Cinese meridionale, rinnovando le sue rivendicazioni su Taiwan e alimentando la
00:13:03rivalità con gli Stati Uniti e con i loro alleati nella regione, i primi fra tutti il
00:13:08Giappone, la Corea del Sud e l'Australia.
00:13:10In sintesi, l'attuale contesto geopolitico riflette un quadro congiunturale fluido e
00:13:18segnato da numerose sfide interconnesse che interessano praticamente ogni angolo del mondo,
00:13:24con effetti diretti e indiretti sulla nostra sicurezza nazionale.
00:13:28Sfide che richiedono una risposta coordinata da parte della comunità internazionale.
00:13:33La sicurezza energetica, la garanzia di accesso alle fonti di approvvigionamento di materie
00:13:39prime, la protezione delle infrastrutture critiche sono le nostre priorità, mentre
00:13:44le istituzioni internazionali si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse
00:13:48che devono dimostrare di poter gestire.
00:13:50E infine risulta chiaro come l'Italia, per la sua posizione strategica al centro del
00:13:57Mediterraneo e in prossimità del fronte meridionale dell'Alleanza Atlantica, sia obbligata dai
00:14:03suoi stessi interessi a svolgere un ruolo cruciale nella sicurezza regionale e nella
00:14:08stabilità europea.
00:14:09In questa prospettiva si inserisce il forte e consolidato impegno del nostro Paese nelle
00:14:17principali organizzazioni internazionali di riferimento, la Nato, l'ONU, l'Unione
00:14:22Europea, le quali restano soggetti chiave per il mantenimento di una solida cornice
00:14:26di sicurezza e di stabilità.
00:14:28Il contributo nazionale alla postura di deterrenza e difesa della Nato sul fianco est, il rafforzamento
00:14:35della stabilità nei Balcani, la gestione delle tensioni nel Mediterraneo, l'attenzione
00:14:41alle dinamiche del Sahel, del Corno d'Africa e del Medio Oriente, oltre che il crescente
00:14:45coinvolgimento nell'Indo-Pacifico, rappresentano i pilastri fondamentali della proiezione
00:14:51italiana all'estero.
00:14:52In tale quadro, per definire in modo compiuto le azioni e le priorità su cui indirizzare
00:14:58gli sforzi dello strumento militare, è stato necessario svolgere una preliminare analisi
00:15:04degli effetti strategico-militari che le dinamiche internazionali determinano sulla sicurezza
00:15:10nazionale, in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e per la Coperzione Civile,
00:15:19e quegli effetti da perseguire per garantire la sicurezza del Paese e la stabilità dell'area
00:15:25euro-atlantica, e affinare quindi il meccanismo di valutazione dell'efficacia delle missioni
00:15:31e delle operazioni in atto, al fine di elaborare le conseguenti raccomandazioni per l'adeguamento
00:15:37dei piani.
00:15:39Per effettuare la valutazione dell'efficacia delle operazioni ed elaborare le raccomandazioni,
00:15:43sarà comunque necessario continuare a misurare gli effetti conseguiti dalle azioni svolte
00:15:49nei teatri di operazione per il futuro.
00:15:51In tal senso, proprio in ragione del fatto che la difesa attribuisce grande importanza
00:15:56a questo tema, ho disposto il potenziamento degli strumenti di monitoraggio attraverso
00:16:03una struttura dedicata presso il Comando Operativo di Vertice Interforce, idonea a svolgere un
00:16:07costante assessment strategico e operativo.
00:16:10Si tratta di un'articolazione con il compito di misurare non solo le performance collettive
00:16:16delle nostre unità e quelle individuali e del nostro personale, ma soprattutto la reale
00:16:23efficacia delle attività sul campo e gli effetti strategici e operativi prodotti in
00:16:28relazione agli obiettivi e agli interessi nazionali da conseguire.
00:16:31Un processo che, sebbene sia al momento realizzato su dati preliminari e parziali, sta cominciando
00:16:39a dare i suoi primi frutti e che in prospettiva sarà lungo, articolato e complesso, richiedendo
00:16:45uno storico consolidato e strutturato delle osservazioni.
00:16:48Sulla base di tali parametri, e mi riferisco a performance, efficacia ed efficienza, preso
00:16:58atto dei vincoli di pianificazione imposti, cioè il rispetto degli impegni nazionali
00:17:02già assunti, del perimetro finanziario stabilito, oltre che dei maggiori sforzi che la difesa
00:17:08potrebbe essere chiamata a fronteggiare per la particolare congiuntura internazionale,
00:17:13il processo di valutazione è stato alquanto articolato e complesso.
00:17:17Lo sforzo è stato infatti quello di definire un piano di efficientamento dell'impiego
00:17:22delle forze che potesse, per quanto possibile, garantire l'efficacia dell'output operativo
00:17:28a fronte dell'incremento generale del 15-20% dei costi di funzionamento nel biennio 2024-2025,
00:17:37dovuto anche all'aumento del prezzo dei combustibili e delle tabelle di onerosità.
00:17:41Dunque, proprio sugli esiti di tale processo di valutazione, si poggia la costruzione dell'architettura
00:17:49delle missioni internazionali del 2025.
00:17:52Un impianto che, per quanto di specifico interesse della difesa, contempla le schede delle missioni
00:17:59e operazioni per le quali sono state richieste proroghe, cui si aggiunge un'unica nuova scheda
00:18:05relativa alle forze ad alta e altissima prontezza, come parte di un complessivo unitario disegno
00:18:11d'insieme che tratteggia la proiezione dello strumento militare nazionale all'estero.
00:18:15In tal senso, il nostro impegno, volto alla salvaguardia degli interessi nazionali, si
00:18:22sviluppa in conformità con le linee d'azione indicate dal Governo e con gli obiettivi
00:18:28di continuare, in maniera credibile e sostanziale, a contribuire al costrutto di deterrenza nei
00:18:33confronti dei nostri antagonisti.
00:18:35Perseguire gli interessi nazionali, mediante la partecipazione alle missioni e operazioni
00:18:40delle organizzazioni internazionali, conferendo priorità alla sicurezza dell'area euro-mediterranea,
00:18:47alla stabilità dell'Africa e, più in generale, alla tutela e rafforzamento della reputazione
00:18:52internazionale del Paese.
00:18:54E, in ultimo, con l'obiettivo di strutturare attività di cooperazione biraterale a tutela
00:19:00e supporto di interessi e iniziative nazionali, anche nell'ottica dell'implementazione del
00:19:06Piano Mattei e delle politiche di supporto all'export tramite attività di costruzione
00:19:12di capacità di difesa.
00:19:14Un'impresa questa che prevede la fornitura di equipaggiamento, addestramento, sostegno
00:19:20logistico alla controparte, con l'obiettivo di favorirne il conseguimento di capacità
00:19:25operative adeguate a mantenere condizioni di sicurezza e stabilità nel suo territorio.
00:19:30Si tratta di un impegno corale delle Forze Armate, teso ad esprimere una postura, presenza,
00:19:38profilo militare, agile, adattivo e coerente con il conseguimento degli obiettivi nazionali
00:19:43declinati nei singoli quadranti strategici per far fronte a crisi impreviste e a ricercare
00:19:51e realizzare, nelle fasi di pianificazione ed esecuzione delle operazioni militari, un
00:19:56approccio che favorisca l'integrazione e la sincronizzazione degli effetti nei vari
00:20:01domini. Nel dettaglio, l'impianto della Delibera
00:20:052025, grazie alla recente modifica della legge 145-2016, è stato concepito con l'obiettivo
00:20:12di assicurare una maggiore flessibilità e tempestività nella proiezione internazionale
00:20:18dello strumento militare, anche in ragione della mutevolezza e imprevedibilità della
00:20:23congiuntura internazionale. Infatti il citato impianto della Delibera
00:20:28prevede l'ottimizzazione nell'impiego degli assetti, ai fini di una più marcata
00:20:33interconnessione tra le missioni ed operazioni svolte nella medesima area geografica indicata
00:20:39dalla scheda di riferimento, oltre che, come elemento di novità, l'individuazione e
00:20:45la preparazione di forze ad alta e altissima prontezza da impiegare al verificarsi di crisi
00:20:50o in situazioni di emergenza. A ciò si associano i benefici derivanti
00:20:55dallo snellimento della manovra amministrativa di bilancio, operata dalla citata modifica
00:21:00normativa che, assicurando un appropriato afflusso delle risorse finanziarie sin dai
00:21:06primi mesi dell'anno, garantirà una maggiore aderenza e velocità nel soddisfacimento delle
00:21:11esigenze logistiche e di supporto alle forze sul campo.
00:21:15Detto questo vado ora, brevemente, a richiamare gli effetti strategici che intendiamo perseguire
00:21:23funzionali al conseguimento degli interessi nazionali, seguendo una logica espositiva
00:21:28che pone al centro l'Italia e si estende in cerchi concentrici.
00:21:33Rispetto all'area fortemente contesa del Mediterraneo, confermiamo la vitale esigenza
00:21:39di garantire la sicurezza. Nei Balcani vogliamo mantenere una postura volta a garantire un
00:21:45ambiente sicuro e prevenire l'agguirsi delle tensioni. Sul fianco est dell'Alleanza intendiamo
00:21:52contribuire alla deterrenza e difesa della NATO. Nel Medio Oriente l'obiettivo è contribuire
00:21:58alla stabilizzazione del quadrante, così come nella regione del Sahel e del Golfo di
00:22:03Guinea. L'effetto strategico di contribuire alla stabilizzazione, unito all'esigenza di
00:22:08garantire la sicurezza, trova la sua ragione d'essere anche nel quadrante del Corno d'Africa
00:22:13e del Mar Rosso, includendo in questo il nord-ovest dell'Oceano Indiano.
00:22:20Dunque, in funzione di quanto detto finora, il costrutto in esame prevede che le forze
00:22:25armate italiane siano presenti nei punti nevralgici del cosiddetto Mediterraneo allargato, che
00:22:32costituisce l'area di prioritario interesse strategico nazionale.
00:22:35Detto ciò, illustrerò ora, per brevità di trattazione, le operazioni e le missioni
00:22:41che ritengo di essere di maggior impatto nei vari quadranti di interesse e quelle nelle
00:22:46quali l'Italia esercita un ruolo di leadership.
00:22:49Con riguardo al quadrante Mediterraneo, intendiamo perseguire l'effetto di garantire la sicurezza
00:22:58nell'area, proteggendo le infrastrutture strategiche e contrastando la criminalità
00:23:03transnazionale e il traffico di esseri umani, contribuendo, indirettamente, a conseguire
00:23:08anche l'effetto strategico di deterrenza e difesa sul fianco sud dell'alleanza.
00:23:13Nello specifico, vogliamo assicurare, senza soluzione di continuità, quattro dispositivi
00:23:20operativi.
00:23:21Il primo, denominato dispositivo multidominio di presenza, sorveglianza e sicurezza negli
00:23:25spazi marittimi, europei ed atlantici, è finalizzato a garantire un'elevata conoscenza
00:23:32della situazione, la cosiddetta situational awareness nel Mediterraneo, così da consentire
00:23:37di rispondere in maniera rapida ed efficace all'evoluzione delle possibili minacce
00:23:42dell'area.
00:23:43Questo dispositivo include l'Operazione Aeronavale Nazionale Mediterraneo Sicuro, che ha la finalità
00:23:50di assicurare la presenza, la sorveglianza e la raccolta delle informazioni nel bacino
00:23:55di operazioni che vanno dal Mediterraneo centrale a quello orientale.
00:23:59Quindi la partecipazione all'Operazione dell'Unione Europea UNAFORMED IRINI, che ha come compito
00:24:06principale il contributo dell'attuazione dell'embargo sulle armi da e per la Libia,
00:24:12imposto dall'ONU, operazione di cui continueremo a mantenere il comando operativo.
00:24:18Dal mese di aprile forniremo il force commander, attualmente greco, unitamente all'unità
00:24:24sede di comando per una rotazione semestrale.
00:24:27Il dispositivo inoltre contempla la partecipazione nazionale alle attività NATO, e mi riferisco
00:24:34nello specifico, all'operazione di sorveglianza NATO Sea Guardian, che contribuisce alla
00:24:39conoscenza della situazione marittima, mitigando il rischio di eventuali minacce alla sicurezza
00:24:45in mare, e al gruppo 2 del dispositivo navale NATO Standing Naval Forces, dove esprimeremo
00:24:52nel secondo semestre del 2025 il force commander e le unità sedi di comando, sia del gruppo
00:24:59navale d'altura, sia del gruppo cacciamina.
00:25:02Continuando ad illustrare il quadrante mediterraneo, il secondo dispositivo militare è quello
00:25:07dell'operazione Levante.
00:25:09Un'operazione, come noto, avviata per supportare la popolazione civile padestinese a seguito
00:25:15dello scoppio del conflitto Israele-Hamas del 7 ottobre del 2023.
00:25:19Proseguendo, un altro dispositivo che insiste nel quadrante mediterraneo è quello denominato
00:25:26di assistenza, supporto e cooperazione nel Nord Africa.
00:25:31Anch'esse un dispiegamento operativo di livello nazionale, costituito per condurre attività
00:25:37di assistenza, supporto, addestramento e cooperazione con i Paesi dell'area, sia nell'ambito di
00:25:43iniziative basate su accordi di tipo bilaterale o di coalizione, sia a supporto di quelle
00:25:49istituite sotto l'egida di organizzazioni internazionali.
00:25:54Tale dispositivo raggruppa sotto di sé la missione bilaterale di assistenza e supporto
00:26:00in Libia, la Miasit Libia, con la quale proseguiremo la cooperazione militare strutturata a sostegno
00:26:06dello sforzo politico-diplomatico per stabilizzare il Paese, e la missione bilaterale in Tunisia,
00:26:13la Mibid, che nell'ambito delle attività di cooperazione per la sicurezza vuole assicurare
00:26:19il sostegno allo sviluppo di uno strumento militare adeguato alle forze armate tunisine,
00:26:25intervenendo su due aspetti complementari ed integrati tra di loro, da un lato mediante
00:26:30attività di addestramento tese allo sviluppo capacitivo dei comandi regionali di Tunisi,
00:26:35dall'altro attraverso attività di consulenza, assistenza e realizzazione di un'adeguata
00:26:41infra-infostruttura di supporto alle capacità di comando e controllo.
00:26:45Termino sul quadrante mediterraneo con il quarto dispiegamento operativo, denominato
00:26:53Dispositivo militare area del Libano e del Mediterraneo orientale. A riguardo, permettetemi
00:26:58di evidenziare quanto l'Italia stia approfondendo dei significativi sforzi per consolidare il
00:27:05proprio ruolo di primo piano nel contenimento degli effetti escalatori del conflitto Israele
00:27:11Hamas ed Israele Hezbollah. In tal senso, per quanto concerne il Libano, vogliamo continuare
00:27:18a costruire la pace, perseguendo l'effetto di garantire sicurezza tramite la missione
00:27:23Unifil delle Nazioni Unite, nella quale esprimiamo il comando del settore ovest. Inoltre abbiamo
00:27:29avanzato un'autorevole candidatura per assumere nel corso del 2025 il ruolo di Force Commander
00:27:36and Head of Mission al termine del mandato spagnolo. Nello stesso contesto si inseriscono
00:27:47la missione bilaterale di addestramento MIBIL per il rafforzamento delle capacità delle
00:27:52forze armate libanesi e l'iniziativa multinazionale a guida italiana, lanciata a marzo del 2024,
00:28:00denominata Military Technical Committee for Lebanon, che ha l'obiettivo di abilitare le
00:28:04forze armate libanesi all'oreo di spiegamento a sud dell'Ibama. Rivolgendo lo sguardo alla
00:28:11CIS Giordania, abbiamo ripristinato le attività di formazione della missione bilaterale MIADIT
00:28:16a supporto delle Palestinian Security Forces e partecipiamo alle missioni civili dell'Unione
00:28:22europea UBAM-RAFA e UPOL-COPS, che rappresentano degli ulteriori tasselli che completano la
00:28:30proiezione nazionale nell'area. In merito vorrei dire che la sinergia tra la citata
00:28:36operazione Levante e UBAM-RAFA consente ancora una volta di confermare la centralità del
00:28:41ruolo dell'Italia nell'area. Lo ha voluto ricordare anche il ministro Cosetto lo scorso
00:28:4619 marzo, in occasione del volo dell'aeronautica militare, che ha portato in Italia diversi
00:28:52bambini palestinesi bisognosi di cura, affermando, proprio in quella circostanza, che continueremo
00:29:00a lavorare per garantire assistenza e protezione a chi ne ha bisogno.
00:29:04Spostore il focus sul quadrante dell'area balcanica, dove, in ragione della rinnovata
00:29:11priorità conferita anche dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, intendiamo mantenere
00:29:16un impegno profilato nell'ambito del dispositivo Interforce Balcani Occidentali, sia in Kosovo,
00:29:23in cui oltre a fornire pregiati assetti ricopriamo la posizione di comando della Kosovo Force,
00:29:29nonché il ruolo di head of mission nella missione civile Iulex, sia in Bosnia-Herzegovina,
00:29:34dove siamo presenti anche esprimendo la carica di deputy commander di UFOR Altea e, in prospettiva
00:29:41nel 2026, quella di comandante dell'operazione.
00:29:45Relativamente al fianco est dell'alleanza è confermata la partecipazione alle iniziative
00:29:51poste in estere dalla Nato per rafforzare la postura di deterrenza e difesa, mirando
00:29:57a razionalizzare e a deficentare la contribuzione nel relativo quadrante sudorientale, coerentemente
00:30:04con gli impegni assunti nell'ambito del NATO New Force Model e con la famiglia dei piani
00:30:09regionali della Nato.
00:30:11In tale quadro assicureremo il cosiddetto dispositivo terrestre fianco est, dando priorità
00:30:17all'innalzamento a livello brigata delle forward line forces in Bulgaria, di cui l'Italia
00:30:22Framework Nation, e mantenendo un qualificato e significativo livello di contribuzione ai
00:30:28battle groups in Lettonia ed in Ungheria.
00:30:31Inoltre, con il dispositivo di sorveglianza spazio-aereo NATO, parteciperemo in maniera
00:30:40estensiva con i nostri assetti aerei al potenziamento dell'Air Policing e dell'Air Shielding della
00:30:48Nato per preservare l'integrità dello spazio aereo europeo e dell'Alleanza.
00:30:53E ma parteciperemo anche alle attività di Assurance Measures, tese ad incrementare la
00:30:57sorveglianza dello spazio aereo e di raccolta dati.
00:31:00A questo sforzo si somma il contributo ai piani regionali dell'Alleanza, più in dettaglio
00:31:07quello denominato Regional Plan Southeast, di nostro diretto interesse e gestito dal
00:31:12Comando NATO di Napoli, cui si aggiunge l'attività in corso per lo sviluppo di un piano nazionale
00:31:18di difesa militare integrabile e complementare allo sforzo richiesto in ambito NATO.
00:31:25Inoltre, nel medesimo quadrante, quello del fianco est dell'Alleanza, si inserisce il
00:31:31supporto nazionale all'Ucraina, che continuerà in linea con gli indirizzi politici e nella
00:31:36considerazione che le capacità di difesa e deterrenza dell'Ucraina costituiscono un
00:31:41elemento di sicurezza per tutta l'Europa e viceversa.
00:31:45Tale supporto, nello specifico, si declina in quattro filoni, tra loro interdipendenti,
00:31:52di cui richiamerò solo i due inclusi nella delibera in esame.
00:31:55Il filone rappresentato dal contributo alla missione European Union Military Assistance
00:32:01Mission in supporto of Ukraine, il cui obiettivo strategico, come noto, è rafforzare le capacità
00:32:07militari delle forze armate ucraine a difesa della propria integrità territoriale, ed
00:32:12il filone legato all'iniziativa alleata, denominato NATO Security Assistance and Training for
00:32:19Ukraine, responsabile di garantire il coordinamento logistico, addestrativo e di sviluppo capacitivo
00:32:26a favore delle forze armate ucraine.
00:32:28Muovendo nell'area medio orientale, l'effetto ricercato, come accennavo, è quello di contribuire
00:32:34alla stabilizzazione del quadrante, ed intendiamo perseguire tale effetto attraverso un dispositivo
00:32:41militare in Iraq ed in medio oriente.
00:32:43In particolare, nell'ambito dell'operazione Inherent Resolve, inquadrata nella coalizione
00:32:48To Defeat Daesh, anche in ragione degli sviluppi dell'attuale scenario siriano, siamo pronti
00:32:55a riconfigurare la nostra presenza e i nostri impegni sul territorio iracheno attraverso
00:33:00un eventuale allargamento del raggio di azione degli assetti aerei nei cieli siriani
00:33:05per svolgere, qualora richiesto dalla coalizione, un'attività di sorveglianza.
00:33:09Questo consentirà di pervenire ad un completo quadro situazionale ed informativo sull'area,
00:33:17necessario a meglio comprendere ed eventualmente anticipare l'insorgenza di crisi.
00:33:21Al contempo, sempre nell'area medio orientale, prosegue la nostra contribuzione alla NATO
00:33:28Mission Iraq, con compiti di assistenza e consulenza delle forze armate e di sicurezza
00:33:32irachena.
00:33:33Quest'attività è svolta anche nell'ottica di addivenire al perfezionamento del LITER
00:33:39per il lancio di una cooperazione bilaterale, a conferma dell'importanza strategica che
00:33:45il paese medio orientale riveste per la difesa e per l'Italia nel suo complesso.
00:33:49Riguardo invece al Sahel e al Golfo di Guinea, intendiamo contribuire alla stabilizzazione
00:33:56del quadrante con il dispositivo militare in Africa occidentale, continuando a concentrare
00:34:01gli sforzi in Niger, nell'ambito della missione bilaterale MISIN, valorizzando la presenza
00:34:07nazionale in quanto unico paese occidentale capace di interagire con la nuova leadership
00:34:12politica del paese.
00:34:14In Burkina Faso, con la missione bilaterale di supporto che potrebbe essere attivata al
00:34:19verificarsi di condizioni politiche di sicurezza favorevoli, con l'obiettivo di sviluppare
00:34:24e rafforzare le capacità di difesa e di sicurezza delle sue forze armate, e infine nel Golfo
00:34:30di Guinea, confermando l'impegno navale nel contrasto all'illegalità, ampliando le attività
00:34:35di cooperazione con i paesi costieri.
00:34:37In ultimo, intendo affrontare il quadrante che abbraccia il Corno d'Africa, il Mar Rosso
00:34:45e l'Oceano indiano nord-occidentale.
00:34:47Anche in questo caso, consideriamo necessario contribuire alla stabilizzazione dell'aria,
00:34:52operando essenzialmente da un lato con il dispositivo militare in Corno d'Africa, attraverso
00:34:58il quale continueranno le nostre attività per favorire la stabilità dell'area regionale,
00:35:04nell'ambito di iniziative europee, quali EUTM Somalia e EUTM Monsambico, oppure con o anche
00:35:11con un'impronta nazionale con le missioni MIADIT Somalia e la base militare italiana
00:35:16di supporto a Djibouti, finalizzate al supporto, al rafforzamento e al consolidamento delle
00:35:22istituzioni militari di quei paesi.
00:35:24Dall'altro, continuando ad operare con il dispositivo aeronavare Mar Rosso e Oceano
00:35:31indiano nord-occidentale, finalizzato alla tutela della sicurezza marittima e della libertà
00:35:36di navigazione.
00:35:37Quest'ultimo dispositivo, sempre nell'ottica di perseguire l'effetto di stabilizzare l'area,
00:35:44pone a sistema due operazioni sotto egida dell'Unione europea e una a guida statunitense.
00:35:51Mi riferisco a UNAV Atlanta contro la pirateria marittima, nell'ambito della quale stiamo
00:35:57assicurando dallo scorso febbraio la figura di force commander e l'unità sede di comando
00:36:03per un mandato quadrimestrale, e UNAV Aspides, nata per fronteggiare la minaccia degli UTI
00:36:09al traffico mercantile da e per il Mar Rosso.
00:36:12Pur in questo caso esprimeremo per un quadrimestre la figura del force commander e l'unità
00:36:18sede di comando.
00:36:20Infine, le Combined Maritime Forces a guida statunitense, nell'ambito delle quali assumeremo
00:36:26il comando della Combined Task Force 154, responsabile dell'addestramento delle marine
00:36:32e dei paesi partners.
00:36:34Un approfondimento a parte merita la nuova scheda sulle forze ad alta e altissima prontezza
00:36:41operativa, inserita a seguito della specifica esigenza dell'Alleanza di garantire una maggiore
00:36:48prontezza di risposta in caso di crisi.
00:36:50La scheda individua una forza massima pari a 2.867 unità, 339 mezzi terrestri, 4 mezzi
00:36:59navali e 15 mezzi aerei, necessarie a gestire possibili situazioni emergenziali, ma anche
00:37:05a rispondere alle esigenze dei dispositivi di reazione rapida della Nato, quali l'Allied
00:37:10Reaction Force, strumento di deterrenza dell'Alleanza di cui manterremo il comando fino al 2028.
00:37:16La composizione delle forze da schierare sarà definita e configurata sulla base delle
00:37:23capacità necessarie per l'esecuzione della missione ad assolvere, della sua durata e
00:37:29delle caratteristiche del teatro di operazione.
00:37:31In sintesi, in forza della delibera 2025 sono attualmente in corso 39 missioni ed operazioni
00:37:41internazionali.
00:37:43La stessa delibera prevede una consistenza media di 7.750 unità, un contingente massimo
00:37:53autorizzato pari a 12.100 unità e un onere finanziario complessivo che ammonta a 1,48
00:38:02miliardi, con una ripartizione su due annualità in esigibilità 2025 di circa 980 milioni
00:38:11e nel 2026 di circa 500 milioni.
00:38:15Il processo di accorpamento dell'impianto ha portato a un totale di 17 schede missioni
00:38:20prorogate rispetto alle 36 dell'anno precedente.
00:38:24Quindi, in conclusione, gli impegni delle missioni internazionali 2025 deliniano un quadro funzionale
00:38:32al conseguimento dei prioritari interessi nazionali e coerente con il rango del nostro
00:38:38interesse e potenza media regionale nel Mediterraneo, risultando adeguato a supportare
00:38:44il ruolo dell'Italia, quale membro fondatore della Nato e dell'Unione Europea, oltre
00:38:48che l'importante contributore per la pace e la sicurezza internazionale.
00:38:53Signor Presidente, senatori, onorevoli, lo scenario di riferimento ha improvvisamente
00:38:59ridato centralità alla difesa e alla prontezza e deterrenza, le nostre forze armate devono
00:39:06essere in grado di difendere l'Italia, la democrazia e la pace a suo tempo conquistata,
00:39:12gli interessi nazionali, nonché gli spazi euro-atlantici ed euro-mediterranei, in ogni
00:39:18momento, da ogni minaccia e in ogni luogo sarà al loro richiesto.
00:39:22Abbiamo quindi bisogno di uno strumento militare che rappresenti un baluardo credibile di difesa,
00:39:28di sicurezza, agile e adattivo e il nostro intendimento è quello di perseguire tale
00:39:34obiettivo in maniera corale anche attraverso questa delibera missione.
00:39:38Con ciò rinnovo a tutti voi il mio ringraziamento per il tempo e l'attenzione accordatami nella
00:39:44certezza di poter conseguire, grazie anche al vostro sostegno, risultati all'altezza
00:39:50delle necessità e delle aspettative del nostro Paese, dell'Italia.
00:39:54Sono a disposizione quindi per rispondere alle vostre domande.
00:40:04Mi do la parola per primo.
00:40:10C'è il dibattito e ci sono gli interventi prenotati.
00:40:17Una domanda che serve la discussione.
00:40:18Globalmente questo straordinario sforzo, che non può che essere apprezzato, la sua relazione
00:40:26è stata molto dettagliata e precisa, determina un utilizzo, un numero di risorse umane pari
00:40:36a 12.100 unità per uno sforzo medio di 7.750 unità?
00:40:51E questa dimensione, in rapporto a tutte le finalità che lei ha indicato nella sua relazione,
00:40:59sono sufficienti o c'è bisogno di pensare a un incremento?
00:41:04Presidente, l'incremento delle forze armate è necessario alla luce, in termini numerici,
00:41:10alla luce degli scenari eccetera.
00:41:12Ma per quanto riguarda la delibera missione è stata fatta un'attenta pianificazione per
00:41:18poter assicurare il contributo, il contributo puntuale a tutti gli impegni che abbiamo preso
00:41:25nella delibera.
00:41:26Assolutamente.
00:41:27Grazie.
00:41:28Allora, ha chiesto la parola il senatore Barcaiolo, nella facoltà, prego senatore.
00:41:43Grazie Presidente, grazie al generale Portolano per la relazione sicuramente esauriente ed
00:41:49esaustiva in un quadro sicuramente preoccupante, anche perché soprattutto all'inizio della
00:41:56sua relazione, quando ha puntualizzato tra conflitti in essere e altri, le cui bracci
00:42:03magari giacciano momentaneamente sotto le ceneri, insomma anche a pochi centinaia di
00:42:07chilometri da qua, il quadro è sicuramente allarmante.
00:42:12Dopodiché a me viene da fare una valutazione e le chiedo se è condivisa, faccio un paio
00:42:19di domande.
00:42:20Riassumendo, di fatto le grandi cause che portano a queste tensioni internazionali fondamentalmente
00:42:28si riducono o a dei conflitti tra popoli vicini e confinanti, anche per cause storicamente
00:42:35lontane del tempo e poi c'è il tema della volontà espansionistica fondamentalmente
00:42:41di Russia-Cina.
00:42:42Questa somma è chiaro che crea anche nei conflitti già storicamente, che hanno una
00:42:53loro storicità anche prima di queste volontà espansionistiche che vengono messe in atto
00:43:01a volte di essere travolte anche da una collocazione dall'una o dall'altra parte.
00:43:08Penso alla vicenda appunto di fatto dello Iemeni, coloro i quali pagano l'attivismo
00:43:17degli youti e di fatto è l'Occidente, parte l'Occidente tra cui noi, più di altri.
00:43:24Due domande flash, la prima è appunto proprio sulla missione Aspides, quali sono le prospettive
00:43:30anche rispetto appunto al transito di merci, sappiamo quanto questo influisce sulla nostra
00:43:36economia, sappiamo quanto questo può appunto garantire anche da un punto di vista economico
00:43:43appunto all'Italia dei vantaggi o quantomeno dei non svantaggi nel momento in cui si riuscisse
00:43:48a tornare a una situazione ordinaria.
00:43:51Dopodiché sull'Africa, io ho sentito una affermazione, anzi ho letto, le riporto questa
00:43:56affermazione e le chiedo a quanto le risulta veritiera.
00:44:00Se noi assegnassimo due colori alle influenze russe e cinesi rispetto a quello che sta avvenendo
00:44:06in Africa e assegnassimo il colore azzurro alla Russia, il colore giallo alla Cina, vedremmo
00:44:12esclusivamente macchie verdi, quindi di fatto una sinergia totale rispetto alle influenze
00:44:19russe o cinesi.
00:44:21Per sapere se questa lettura la riscontra, perché è chiaro che anche alla luce di valutazioni
00:44:31che vanno ben oltre a questo, mi riferisco magari a coloro i quali auspicano un smarcamento
00:44:39forte di quest'asse russo-cinese, se ci sono molti interessi in quello che è sicuramente
00:44:46il continente del prossimo secolo per una serie di motivi demografici, ricchezza del
00:44:50sottosuolo e quant'altro, è chiaro che diventerebbe più complicato.
00:44:53Grazie.
00:44:54Senatore Barcaiolo.
00:44:55Senatore Alfieri, Facoltà.
00:44:56Prego.
00:44:57Sì, grazie.
00:44:58Voglio ringraziare anche io il generale Portolano per la sua ricca esposizione.
00:45:08Io volevo partire dal tema dell'attuazione, è la prima volta che ci muoviamo dentro l'ambito
00:45:15delle modifiche alla 145 del 2016 con la 168 dello scorso anno.
00:45:21Avevo due osservazioni, la prima, ma lo dico anche alla Presidente, io penso, immagino
00:45:29che sia un tema di rodaggio, però abbiamo perso alcune informazioni, nel senso che nell'accorpamento
00:45:36delle schede non sempre vengono ridate tutte le informazioni dettagliate che avevamo prima,
00:45:41quindi bisogna andare alle relazioni tecniche per ricostruire il tutto, mentre prima ogni
00:45:47scheda che adesso viene messa accorpata dentro, ogni missione che viene accorpata, perde alcuni
00:45:52dati di dettaglio e per noi sono un po' più difficili da ricostruire.
00:45:55Lo dico per la chiarezza e la consapevolezza delle scelte che poi dobbiamo prendere per
00:45:59esprimere anche i pareri.
00:46:01E in alcuni casi, siccome abbiamo dibattuto molto nell'ambito della discussione sulle
00:46:06modifiche, sulla relazione, io apprezzo moltissimo, apprezziamo come gruppo il fatto che sia
00:46:11anticipi la discussione, rispetto anche al passato, siamo a fine marzo, quindi diciamo
00:46:17un anticipo rispetto al passato, dovremmo essere sempre più bravi ad anticipare.
00:46:21Il tema era la relazione, abbiamo discusso sulla relazione delle attività fatte l'anno
00:46:26prima, spostandola per renderla più realistica a fine gennaio.
00:46:30Dentro in questa relazione però mancano alcune informazioni su alcune missioni delicate.
00:46:36Lei si è soffermato a lungo sul tema del Sahel ad esempio, sul Sahel c'è una situazione
00:46:43delicata e difficile, io comprendo la necessità di rimanerci pur nelle contraddizioni anche
00:46:49in aree che sono state oggetto di golpe e lasciano l'Italia unico paese occidentale,
00:46:58magari in alcuni casi anche in cooperazione con la Spagna, però post uscita della Francia,
00:47:04con delle difficoltà di approccio anche in ambito europeo, ecco, non abbiamo le informazioni
00:47:10necessarie soprattutto su Burkina Faso e Niger dettagliate nella relazione, quindi da questo
00:47:17punto di vista avremmo bisogno di sapere maggiormente come sta andando, sia in Niger che in Burkina,
00:47:23che cosa effettivamente si sta facendo, quali sono le criticità principali.
00:47:27Questo vale anche per la Tunisia, ci spostiamo nel Nord Africa, nella relazione non ci sono
00:47:32anche qui, e siccome è una di quelle più delicate su cui c'è anche l'attenzione mediatica
00:47:37sul versante appunto critico, strategico, del tema anche della gestione dei flussi migratori
00:47:44e di tutte le attività che si fanno a sostegno di un governo, certo che non garantisce il
00:47:49rispetto dei più alimentari diritti umani, ecco, avere anche lì una relazione dettagliata
00:47:55su cosa sta succedendo, cosa state facendo, che criticità incontrate, io penso che sia
00:48:00decisamente importante. Io per adesso mi fermerei qui perché avrei tutta una serie
00:48:05di osservazioni, ma che immagino faremo nell'incontro con il Ministro Crosetto e il Ministro Tajani
00:48:10su tutta la parte di cooperazione e in particolare non registro risorse, però lo accenno, risorse
00:48:17in più sul versante Medio Oriente. Io penso che lì dovremmo metterci qualche soldo in
00:48:21più, aggiungo un pallino, immagino lei condivida in generale. Io trovo interessantissimo lo
00:48:27strumento delle attività civiche dell'operazione cooperazione che possono essere attuate dai
00:48:33vostri comandanti, visto che noi guidiamo tante di queste operazioni e si parla del
00:48:38tema dell'aumento delle spese militari, se noi potessimo, poi riprendiamo questo discorso,
00:48:43raccontare che dentro il tema delle spese della difesa c'è anche un cotè concentrato
00:48:50sulle attività di cooperazione a sostegno delle operazioni di peacekeeping che fanno
00:48:54per creare un contesto favorevole alla vostra azione. Penso che anche nella narrazione e
00:48:59nel racconto possiamo essere più efficaci, oltre a garantire una condizione di sicurezza
00:49:04maggiore e di accoglienza delle popolazioni rispetto al lavoro prezioso che voi fate.
00:49:08Grazie Senatore Alfieri, però le segnalo che le forze armate lo fanno da sempre.
00:49:15Senatore Pucciarelli ha chiesto la parola e ne ha facoltà.
00:49:24Grazie Generale, anch'io mi unisco a ringraziamenti per la relazione e mi lascio ringraziare anche
00:49:31tutti gli uomini e le donne impegnate nelle varie missioni che sono i primi pacifisti
00:49:36nei fatti e non a parole. Condivido con lei la descrizione del quadro geopolitico pieno
00:49:47di criticità dove gli attori che in questo momento stanno creando scenari di guerra
00:49:55in modo particolare la Russia e unitamente a quello che è anche la presenza cinese sono
00:50:00coloro i quali detengono anche il grosso delle materie prime e quelle che non hanno se le
00:50:05stanno accapparando in giro per il mondo. La preoccupazione da mio punto di vista che
00:50:12dovremmo avere è quello che riguarda l'asse Russia-Cina per quanto riguarda la rota artica
00:50:17dove al di là della riduzione dei costi per i tempi di transito per quelle che sono le unità
00:50:24navali mercantili ma la presenza in quella zona di risorse quali gas, minerali, petrolio. Notizia
00:50:34di oggi, la Cina che ha realizzato un drone sottomarino che arriva a circa 5.000 metri di
00:50:41profondità per tagliare i cavi sottomarini. Quindi noi di fatto siamo concentrati giustamente
00:50:48in diversi ambiti in diversi scenari a livello internazionale con comunque questi attori che
00:50:57stanno tessendo ragnatele magari in dinamiche dove noi oggi non abbiamo un'attenzione particolare e
00:51:06la mia paura è che poi presto avremo il conto anche di questo. E poi la partita anche Turchia,
00:51:14la Turchia sta investendo tantissimo, sta acquistando ovunque da paese importatore di
00:51:21armamento è diventato un paese esportatore e quindi laddove non ha mercati facendo acquisizioni
00:51:28si inserisce anche in quel mercato quindi noi abbiamo veramente un quadro che mi preoccupa e
00:51:33la parte che mi preoccupa è proprio nella possibilità poi di dotazione di armamenti
00:51:38perché laddove noi non abbiamo materie prime a disposizione disponibili che autonomia abbiamo
00:51:45con i nostri mezzi per poter rispondere a quelle che sono le richieste di missioni che hanno bisogno
00:51:50di una risposta nei numeri ma anche di prontezza di intervento. Grazie.
00:51:57Grazie senatore Pucciarelli. Il senatore Marton ha chiesto la parola nella facoltà.
00:52:03Sì, grazie generale, grazie al suo staff presente, a quello non presente e a tutti i uomini e donne
00:52:11che lei comanda. Le domande che volevo fare le hanno già fatte il senatore Alfieri e la senatrice
00:52:18Pucciarelli, mi fermo in una sola domanda, in una considerazione. Presidente Fassino la prima domanda
00:52:25che ha posto è stata se la quantità di uomini impegnati sia sufficiente a poter effettuare
00:52:33tutto il lavoro che viene loro richiesto e in questi termini mi veniva una domanda, può anche
00:52:39non rispondere visto che è abbastanza politica, ma strade sicure che sta drenando un sacco di uomini,
00:52:48la vedo già contrariato, 6 mila uomini se non ricordo male e il cui compito è definito
00:53:03impattugliamento ma non hanno effettivamente un ruolo se non quello di deterrenza, ritiene utile
00:53:11che siano rimandati a fare quello per cui sarebbero stati addestrati e formati oppure no?
00:53:18Grazie. Grazie senatore Marton, come sa strade sicure è anche un mal di pancia di questa presidenza.
00:53:28Allora il senatore Spagnoli ha chiesto la parola e ne ha facoltà. Grazie presidente, grazie generale,
00:53:37ma è una considerazione molto semplice rispetto a quello che sta succedendo, lei ha fatto cenno a
00:53:46una serie di rapporti di collaborazione anche con eserciti di altri paesi, dal suo punto di
00:53:51vista privilegiato è cambiato qualcosa nel programmare le attività e nel gestire le attività
00:53:59di vostra competenza con l'esercito degli Stati Uniti d'America e anche mi sento di dire cosa sta
00:54:07succedendo nei rapporti, se sta succedendo qualcosa in evoluzione nei rapporti tra il
00:54:13nostro esercito e l'esercito turco. Grazie. Spagnoli, se non ci sono altre domande da parte
00:54:23dei colleghi io restituisco la parola al generale Portolano per le repliche. Grazie, prego generale
00:54:31Portolano. Provo a rispondere, allora il senatore Altieri relativamente al... no cominciamo con
00:54:44operazione Altea, ecco il senatore Barcaiolo con operazione Aspidis. Prospettive, Aspidis è
00:54:51un'operazione che abbiamo fortemente voluto, a cui abbiamo voluto la nostra contribuzione in un'area
00:54:59particolarmente sensibile per i commerci e quindi gli impatti che questo commercio ha
00:55:04sull'Italia e un'operazione volta a garantire la cosiddetta sicurezza delle sea line communications
00:55:11in quella zona. Un'operazione che io prevedo continui fin quando ci sarà la minaccia UTI
00:55:20e quindi la minaccia a quello che è il traffico commerciale nell'area. E' un'operazione che io però vedo
00:55:27anche in poter realizzare, questa è una mia visione momentaneamente, realizzare in
00:55:34congiuntamente a un'altra attività dell'Unione Europea che rientra sempre in quello che è lo
00:55:39stesso dispositivo, l'operazione Atalanta. Non voglio essere critico su quello che è l'Atalanta.
00:55:49L'operazione Atalanta è un'operazione che nasce come antipirateria ed è un'operazione attualmente
00:55:54che svolge un ruolo supporting nei confronti di quella che è l'operazione Aspidis. La pirateria
00:56:00nasce a terra, la pirateria non nasce in mare, opera a terra e nasce a terra e opera in mare.
00:56:07Nell'elencazione delle missioni che ho fatto, condiviso con voi, ho parlato di operazioni
00:56:17nell'ambito del Corno d'Africa. In Corno d'Africa, in particolare in Somalia, noi abbiamo
00:56:21delle operazioni dell'Unione Europea. Un'operazione è la AUTM Somalia, la European Union Training
00:56:28Mission, quindi una missione che volta ad addestrare del personale. Una volta che questo
00:56:34personale è addestrato per poter essere impiegato, deve essere inserito all'interno di strutture
00:56:39che hanno una certa capacità. Quindi parliamo di European Union Capacity Building Mission,
00:56:45sempre in Somalia, che è un'operazione che però rientra un po' in quella che è la catena
00:56:49di comando e controllo civile, quindi una militare, l'altra civile. Dopodiché abbiamo
00:56:54non più missioni, ma abbiamo un'operazione, che è l'operazione Atalanta per l'antipirateria,
00:57:00che dovrebbe godere degli effetti di AUTM e di UCAP. Ma se UTM e UCAP non sono adeguatamente
00:57:08coordinati nell'ambito di quello che è il sistema Unione Europea, difficilmente le forze
00:57:14armate somale avranno quello strumento che potrà contrastare la nascita della pirateria
00:57:21a terra e lo sviluppo di queste attività in mare. Quindi Atalanta e Aspides io le vedo
00:57:28attività complementari, fortemente integrate l'uno con l'altro. Potrebbero essere anche
00:57:33poste sotto un unico comando, ma gli effetti del futuro di Atalanta e Aspides messi insieme
00:57:42potrebbe in un certo senso risentire di quella mancata capacità di comando e controllo
00:57:48e coordinamento di tutte le missioni che comunque interagiscono l'una con l'altra per dare
00:57:56vita ad effetti. Nella relazione io ho parlato molto di effetti e molto poco di attività,
00:58:02perché gli effetti noi li abbiamo attraverso le performances del personale, ma quando andiamo
00:58:07a misurare le performances non è detto che questi generino poi effetti concreti su quello
00:58:14che è lo scopo della missione. Quindi nella sua domanda relativa alle prospettive di Aspides,
00:58:21Aspides continuerà, naturalmente opera in supporto ad altre operazioni che sono nell'area
00:58:26per garantire la sicurezza e contrastare gli attacchi da parte degli uti. In prospettiva
00:58:34io la vedrei insieme all'operazione Atalanta per l'antipirateria, però solo se questa
00:58:41poi venisse vista da parte dell'Unione Europea come un sistema unico che coordina gli UTM,
00:58:50quindi training, capacity building e l'operazione di se stesso. Africa, sinergie di influenza
00:58:58Russia e Cina, sì effettivamente prendendo i due colori vediamo sparsi questi due colori
00:59:03un po' dappertutto, però sono colori che generano effetti diversi perché la Cina momentaneamente
00:59:09ha molto interesse ad avere un impatto economico finanziario che poi alla fine è un'influenza
00:59:17strategica da soft power nell'area. La Russia invece ha un impatto ben diverso, un impatto
00:59:25più solido, più forte dal punto di vista militare per generare, io penso, ma è una
00:59:31mia considerazione personale, la Russia generi in Africa quelle possibili future posizioni
00:59:41che potrebbero costituire basi di force projection per futuri attività della Russia non solo
00:59:49in Africa ma anche in quello che è il fianco sud dell'alleanza. Ecco perché in ambito
00:59:54alleanza spesso sia la premier, sia il ministro Crosetto e al mio livello io diciamo sempre
01:00:04che un'attenzione particolare deve essere posta a quello che è il fianco sud dell'alleanza
01:00:10che oggi è affetta da sfide, ma queste sfide un domani potrebbero trasformarsi in minacce
01:00:18e generare una criticità estremamente pericolosa per i paesi dell'Unione Europea, per l'area
01:00:25mediterranea e per i paesi che si trovano al fianco sud dell'alleanza.
01:00:29Il senatore Altieri ha parlato di Burkina Faso, Niger e Tunisia. Burkina Faso e Niger
01:00:42sono collegati anche da queste nuove strutture che poi sono nate, questo accordo trilaterale
01:00:49con il Mali per la creazione di queste forze che in un certo senso vanno un po' a sostituire
01:00:56quello che una volta era efficace il cosiddetto G5 Sahel, le forze del G5 Sahel. Oggi con
01:01:03il colpo di Stato in Mali i paesi sono usciti dall'ECOVAS, sono usciti dalla quella che
01:01:09il G5 Sahel hanno costituito questa missione A3. La nostra attenzione è sul Niger, perché
01:01:17siamo l'unico paese occidentale che è comunque tenuto in altissima considerazione e il Niger
01:01:23potrebbe diventare, non solo dal punto di vista militare, ma anche sotto altri aspetti,
01:01:29l'hub relativo a questi tre paesi, a questa alleanza degli stati del Sahel che si è creata
01:01:35per poi espandere. Ecco perché il nostro interesse particolare nel Sahel e le relazioni
01:01:43che si creano nel Sahel. Tra l'altro il Sahel proprio nella zona di confine con il Mali
01:01:50e con la Libia è un punto di particolare criticità per noi relativo al flusso di tutti i traffici
01:02:02illegali in termini di armi, sistemi d'arma, munizioni, sostanze illegali, ma soprattutto
01:02:11traffici umani. Ecco perché l'importanza, dal mio punto di vista, l'importanza che noi
01:02:18annettiamo al Sahel. E' chiaro che adesso nel Sahel, nel Niger, noi abbiamo intenzione
01:02:27di continuare a misurare gli effetti per eventualmente poter spostare la nostra presenza
01:02:36non solo in Niamey, ma anche nella zona di Agadez, che è una zona particolarmente critica
01:02:43e la cui monitorizzazione gioverebbe anche a quello che è il flusso illegale di esseri
01:02:51umani da e per la Libia.
01:02:58Attenzione all'Artico. Senatrice Puziarelli c'è tanta attenzione all'Artico per quello
01:03:07che sono gli sviluppi. Lo sai che in ambito forza armata si stanno creando anche quegli
01:03:11strumenti per un'eventuale capacità nostra di poter intervenire anche nell'Artico. E'
01:03:18chiaro che questo è un momento particolarmente critico. Noi dobbiamo incrementare tutte quelle
01:03:23capacità che sono necessarie a fronteggiare o meglio a mettere a garantire la disponibilità
01:03:33di quegli strumenti che poi possano rendere implementabile nell'ambito dell'alleanza
01:03:38soprattutto il piano che è di interesse del nostro Paese, il Regional Plan South-East.
01:03:45Bisogna dal mio punto di vista individuare delle priorità sulla base dello studio che
01:03:53è stato disposto dal Ministro Crosetto. Stiamo individuando una serie di priorità
01:04:00in termini capacitivi per accrescere queste priorità che poi rientrano in quello che
01:04:06è lo studio complessivo anche per un eventuale incremento del personale. Cioè parlare adesso
01:04:12di numeri, dal mio punto di vista è prematuro Presidente, perché il numero di personale
01:04:20è funzionale alle capacità disponibili. Quindi è un sistema che viaggia su binari
01:04:26paralleli in contemporanea per soddisfare quelle che poi sono le esigenze delle nostre
01:04:33forze armate ma per l'assolvimento essenzialmente di due missioni. Quattro sono le missioni
01:04:38assegnate alle forze armate. Io mi riferisco alle prime due missioni, difesa del territorio,
01:04:44difesa del territorio nazionale, difesa degli italiani ovunque essi siano, difesa degli
01:04:49interessi nazionali e la seconda è legata, la seconda missione in un certo senso è legata
01:04:55alla prima e è tutto funzionale al ruolo supporting supported che noi abbiamo nell'alleanza,
01:05:02difesa degli spazi e sicurezza degli spazi euroatlantici ed euromediterranei. Non sono
01:05:07due missioni scollegate, sono due missioni intimamente connesse tra di loro che con il
01:05:13possibile disimpegno degli Stati Uniti richiedono alla nazione, richiedono all'Europa un incremento
01:05:20capacitivo di cui finora ci siamo parzialmente interessati per non dire disinteressati tenuto
01:05:28conto che il partner transatlantico le ha garantite per l'Europa. Adesso probabilmente
01:05:37è il momento in cui molte di queste capacità dovremmo cominciare a disporle, ad avere disponibilità
01:05:47di queste strutture. Turchia, nei confronti della Turchia i rapporti con la Turchia sono
01:05:59i rapporti nell'ambito di quella che è la partecipazione all'alleanza, abbiamo dei rapporti
01:06:05dal punto di vista militare io direi efficaci, efficienti, con la Turchia operiamo e cooperiamo
01:06:15come con qualsiasi altro membro dell'alleanza. Non le nascondo che con la Turchia per esempio
01:06:24sto cercando di realizzare un rapporto più intenso anche per le relazioni che poi ci
01:06:31potrebbero vedere assumere una postura leggermente diversa e molto più forte e decisa in Libia
01:06:40ed in Somalia dove la Turchia gioca un ruolo particolarmente forte. La Turchia comunque
01:06:46è presente in tutta l'area del Sahel, la Turchia è presente anche nel Nord Africa,
01:06:55nei Balcani, nel Caucaso, è presente dappertutto. Comunque come parte, come membro dell'alleanza
01:07:02i rapporti con la Turchia intendo continuare a mantenerli dal punto di vista militare
01:07:09intendo mantenerli così come intendo mantenerli con tutti i paesi che appartengono a quella
01:07:16che è l'alleanza atlantica. Strade sicure. Strade sicure è un'operazione che è stata
01:07:27voluta in un momento di crisi, un'emergenza. Adesso è da chiedersi se l'emergenza continua,
01:07:36è stato disposto, noi attualmente abbiamo 6.000 unità più 800 per le stazioni sicure
01:07:43impegnate nell'ambito del dispositivo strade sicure. È un'attività che rientra nella
01:07:52quarta missione, ossia di concorso, non è un'operazione che gestiamo, pianifichiamo,
01:07:59noi la pianifichiamo dal punto di vista militare ma ci andiamo ad inserire in un contesto che
01:08:05è fuori da quella che è l'attività di pianificazione militare. Ho parlato di recente
01:08:15anche sentendo il Ministro Crosetto con il Ministro Piantedosi, quest'anno manteniamo
01:08:23il livello di strade sicure di 6.800, 6.000 più gli 800 di strade, tenuto conto che l'anno
01:08:33giubilare, tenuto conto che ci sono i campionati di tennis, quindi potrebbero insorgere delle
01:08:40situazioni di emergenza. La mia visione è quella di dare a strade sicure una maggiore
01:08:49efficacia cambiando le dinamiche di impiego e quindi riducendo i numeri ma assicurando
01:08:58una maggiore capacità ed efficacia nello sviluppo delle attività. Il pattugliamento
01:09:05dinamico si confà molto al nostro modo di essere e io credo che con il pattugliamento
01:09:13dinamico invece di un'ambasciata e di una stazione noi potremmo coinvolgere 3-4 ambasciate
01:09:19nell'area dell'attività di pattugliamento di una stessa unità e 5-6 punti sensibili
01:09:26sulla base delle indicazioni che ci dà l'autorità, l'autorità, il Prefetto, insomma.
01:09:34Posso dire solo questo? Io ringrazio moltissimo il Generale per tutte le informazioni. C'è
01:09:45una questione, ma che non pongo a lei, che andrà apposta però al Ministro Tajani e
01:09:51anche al Ministro Crusetto. Cioè questo enorme sforzo, perché enorme, come si traduce
01:09:57in un peso politico del nostro Paese? Faccio un esempio. Noi siamo il principale contributore
01:10:03di Unifil. Tutta la crisi politica libanese fino alla elezione del nuovo Presidente Aoun
01:10:11non ci ha visti a quei voti. Francia è altro Paese. E allora c'è un problema che appunto
01:10:19non è un problema che possono risolvere le forze armate, però che noi dobbiamo avere
01:10:24presente che questo sforzo richiede che si verifichi anche qual è il ritorno in termini
01:10:33di presenza politica, di autorevolezza politica, di riconoscibilità politica. Cioè noi rischiamo
01:10:40di essere quelli che portano il peso e altri poi decidono. Questo è un punto che però
01:10:46non va a posto il Generale Portolano, va a posto i decisori politici.
01:10:52Ne hai perfettamente ragione, Onorevole Fassino, non è una questione dell'oggi, però nel
01:10:57senso che è una questione annosa.
01:10:59No, no, dico che non è una questione che riguarda l'oggi e questo Governo, prego.
01:11:05La risposta la do al mio livello, qui in un livello strategico militare. Credo che l'Italia
01:11:16abbia svolto un ruolo fondamentale in Libano durante la crisi, durante la presenza degli
01:11:24israeliani nell'area sud, con interventi da parte del Ministro Crosetto, sicuramente
01:11:31ce ne saranno stati di altri, nei confronti delle Nazioni Unite in maniera dura, decisa,
01:11:39su quella che è la postura di Unifil sulla base del mandato assegnato.
01:11:45Ricorderà che nel testo del cessato il fuoco, in uno mi pare era punto settimo e punto ottavo
01:11:56del cessato il fuoco, fu fatto un riferimento molto deciso alla cooperazione che Unifil
01:12:04dovesse avere con la Military Technical Committee for Lebanon, che ha guida italiana, ma quello
01:12:11è stato una revisione, un qualche cosa che è stato aggiunto dopo, su una volontà tra
01:12:17virgolette militare politica, quando ancora era in elaborazione il documento relativo
01:12:28al cessato il fuoco. Io credo che dal punto di vista politico il Ministro Crosetto si
01:12:35sia speso particolarmente su quella che è la missione Unifil, che è una missione che
01:12:41nasce a seguito di due risoluzioni, la 1701, che nasce a seguito di due precedenti risoluzioni
01:12:49925 e 926, poi nel 2016 diventa 1701 e quindi con un incremento delle forze la definizione
01:12:57nel 2000 della Blue Line eccetera. E' una missione che dal mio punto di vista ha un
01:13:05mandato che è adeguato a quello che dovrebbero essere le capacità delle forze che sono schierate
01:13:15dal sud dell'Itani fino alla Lina Blu. Mancano però quegli strumenti, che sono le cosiddette
01:13:23regole d'ingaggio, che consentono alla forza schierata sul terreno di poter assolvere la
01:13:30missione compiutamente. Io di recente ho sentito qualcuno che diceva che la Unifil è sotto capitolo
01:13:37sesto. Bene, sono sotto capitolo sesto, ma se andiamo a vedere il capitolo, la Carta delle
01:13:42Nazioni Unite, capitolo sesto parla di negoziazione, parla di mediazione eccetera eccetera. Va bene
01:13:53sì quando c'è un accordo di pace, ma non esiste un accordo di pace tra Libano ed Israele. Non c'è
01:13:59mai stato un accordo di pace tra Libano e Israele. Non c'è neanche un accordo su quella che la
01:14:04definizione della Blue Line, che come lei sa Presidente non è una linea di confine, è una
01:14:10linea che è stata disegnata nel 2000 per contesse su quello che è il confine. Per cui da questo
01:14:17punto di vista, ecco, io dico chiaramente nel supportare il Ministro Crosetto, dico chiaramente
01:14:22che le regole d'ingaggio della missione, se vogliamo avere una missione efficace, devono
01:14:28essere cambiate e devono essere cambiate. Capisco che nell'ambito del Consiglio di Sicurezza delle
01:14:34Nazioni Unite... Il mio problema non era tanto riferito all'efficacia della presenza militare
01:14:43compresa il mandato. Avevo un problema più generale di peso politico, diciamo così, che
01:14:49ovviamente però non discutiamo qui oggi. Grazie, Onorevole Fassino. Se non ci sono altre domande...
01:15:00Certo, Senatoro Fieri. L'ho dimenticato prima di chiederlo, ma siccome l'ha affrontato il Generale.
01:15:09In questi accorpamenti che avete fatto, mentre comprendo perfettamente quello
01:15:14nell'ambito Ormuz-Babel-Mandeb, quindi il superamento della coalizione Ormuz e in
01:15:21prospettiva anche una complementarietà e probabilmente un'unificazione di Unafora-Atalanta
01:15:27e di Unafora-Aspides, perché oggettivamente in prospettiva anche con un ragionamento di provare,
01:15:35ma qui è una battaglia che dovrà fare il Governo italiano, di unificazione sotto un solo comando
01:15:39di quelle operazioni con carattere civile o militare che possono aiutare in qualche modo
01:15:46al sostegno. Ma lì Unafora-Atalanta e Aspides hanno regole di ingaggio abbastanza simili e
01:15:54quindi ho capito l'accorpamento. Perché invece appunto, per quanto riguarda la parte medio-orientale
01:16:01nel Libano, avete messo insieme la parte che riguarda Unifil, che ha regole di ingaggio
01:16:06di un'operazione di peacekeeping, con Miadid, che invece è un'operazione di formazione. Non riesco
01:16:12a capire la logica. Innanzitutto nell'ambito dei dispositivi che sono stati realizzati le
01:16:21missioni sono interconnesse tra di loro, il che vuol dire che se a me se dovesse mancare
01:16:27degli assetti da una missione regolarmente le posso transitare nell'altra missione senza
01:16:33creare quei gap in termini temporali che mi farebbero perdere l'efficacia dei stessi.
01:16:39Io penso che Unifil, la missione delle Nazioni Unite, è intimamente legata alla missione
01:16:48bilaterale, perché la missione bilaterale è assolutamente rivolta all'efficientamento e
01:16:55alla creazione di unità, o meglio di capacità, da parte delle LAFA.
01:17:03Non mi invite?
01:17:05No, non mi invite.
01:17:07Perché nella stessa operazione c'è anche l'operazione di sostegno all'autorità nazionale palestinese.
01:17:13E' questo. Perché, mentre capisco che c'è la nazionale bilaterale, non riesco a capire la promozione.
01:17:21Perché dentro di una stessa scheda c'è anche Miadid.
01:17:23Quelle vanno in sistema anche con le altre missioni, che non sono missioni tipiche,
01:17:30che riguardano il Libano. Lei sta parlando della missione in Palestina, della missione in Panistina.
01:17:39Però anche quella rientra un po' in quelle che sono le missioni dell'Unione Europea,
01:17:44che noi abbiamo presenti in sede, come IUBAM, RAFA, LEA.
01:17:49Quindi vanno inserite, vanno veste in questo contesto, unificate, o meglio, integrate e complementari in questo contesto.
01:18:00Sì.
01:18:04Bene, se i colleghi non hanno... Ah, bisogna spegnere.
01:18:08No, un'ultima cosa.
01:18:09Sì, prego.
01:18:14Riguarda il quadrante. Nell'ambito del quadrante ci sono diversi dispositivi.
01:18:20Per l'interoperabilità.
01:18:23Sì.
01:18:25Io ringrazio i colleghi, Vicepresidente Fassino, Generale Portolano con i suoi collaboratori.
01:18:34Molto dell'attenzione al Parlamento, soprattutto quando si tratta di provvedimenti di questa importanza.
01:18:40Grazie.

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