• l’altro ieri
Nuovo appuntamento per “A Casa di Amici” – il salotto di Radio Roma, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 11:00 sul Canale 14 del digitale terrestre, condotto da Giulia Capobianco.

Dopo la rassegna del Direttore Claudio Micalizio, con il dottor Paolo Renati, PhD. in Fisica dei Sistemi Complessi, specializzato in Elettrodinamica Quantistica nella Materia Vivente, si approfondisce il rapporto tra uomo e tecnologia. Si tratta davvero di una evoluzione o in realtà, di una regressione?

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che ricorre ogni anno il 21 marzo, si prosegue con un approfondimento in merito ai programmi di sensibilizzazione finalizzati alla distruzione del fenomeno.

Nella Rubrica de ”Il personaggio del giorno“, la storia di Luciana Littizzetto!

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Trascrizione
00:00a casa di amici, il salotto di
00:07Radio Roma. Buongiorno, bentornati
00:10al salotto di Radio Roma a casa
00:12di amici con me Giulia Capobianco
00:14il nostro Daniele Cosentino in
00:16cabina regia che ci seguirà anche
00:18oggi e ci supporterà con delle
00:20bellissime immagini. È una
00:22promessa. Siamo sul canale
00:24quattordici del digitale estra
00:26Radio Roma News ma siamo come
00:28sempre su www.radioroma.tv
00:30quindi se non riuscite a seguirci
00:32in questo momento sugli schermi
00:34televisivi basta andare sul sito e
00:36seguirci comunque oppure scaricate
00:38l'app gratuita Radio Roma sia
00:40per sistema IOS che
00:42Android quindi non avete scuse
00:44tre due zero due tre nove
00:46tre otto tre tre questo è il nostro
00:48numero eh con il quale possiamo
00:50ecco conversare anche in
00:52diretta. Posso riportare ovviamente
00:54le vostre domande, i vostri
00:56risposti anche ai nostri ospiti
00:58e a proposito di ospiti oggi
01:00parleremo del contorto
01:02rapporto tra uomo e
01:04tecnologia. Se siete curiosi di
01:06sapere o anche di porre una domanda
01:08al nostro ospite eh tra
01:10pochissimo potete farlo ovviamente
01:12scriveteci. Adesso però è il
01:14momento dell'informazione con il
01:16direttore Claudio Michalizio
01:18buongiorno. Eccoci Giulia
01:20buongiorno buongiorno a te e a
01:22tutti i nostri ascoltatori ben
01:24arrivati. Allora partiamo subito
01:26con la rassegna. Oggi il
01:28Consiglio Europeo sulla
01:30guerra. Il dibattito
01:32politico si è un po' infiammato.
01:34Cosa cos'è accaduto direttore?
01:36Eh caduto che ieri come
01:38nella prassi ogni presidente del
01:40consiglio alla vigilia di un vertice
01:42importante come quello che prende avvio
01:44oggi e continuerà anche domani va in
01:46parlamento per anticipare i temi
01:48all'ordine del giorno e in qualche
01:50modo incassare un mandato
01:52parlamentare a poter rappresentare il nostro
01:54paese su dossier delicati. Oggi per esempio
01:56si parlerà del piano di riarmo
01:58dell'Europa e della guerra in
02:00Ucraina. E ieri che cosa è successo? Che
02:02durante il suo intervento il presidente
02:04del consiglio Giorgio Meloni ha di
02:06fatto attaccato il manifesto
02:08di Ventotene. Quello che
02:10Diano Spinelli e gli altri
02:12esuli che erano in
02:14esilio proprio nell'isola
02:16Pontina avevano scritto nel
02:181941 propugnando
02:20diciamo così l'idea di Europa
02:22che poi si è negli anni
02:24concretizzata e
02:26Giorgio Meloni ha di fatto stigmatizzato
02:28alcuni aspetti di questo
02:30documento che dice di non
02:32sentere propri, in modo particolare
02:34laddove i firmatari
02:36propugnavano una sorta di
02:38rivoluzione socialista
02:40e altri
02:42temi che la Meloni giudica illiberali.
02:44Queste parole sono state
02:46però al centro di un'aspera
02:48contestazioni in aula, polemiche
02:50accuse, critiche dibattite
02:52oggi sui giornali. Nella notte
02:54Meloni dice di aver semplicemente
02:56letto alcuni passaggi
02:58di quel manifesto
03:00e di dire che non si
03:02riconosce a maggior ragione se
03:04quel manifesto per l'Europa
03:06viene strumentalizzato da alcune
03:08forze politiche di centrosinistra soprattutto
03:10e il riferimento è alla manifestazione
03:12per l'Europa che su input
03:14del quotidiano Repubblica è andata in
03:16scena sabato scorso a Roma.
03:18Insomma, una questione, se vuoi
03:20una polemica che
03:22qualcuno stamattina sui giornali dice
03:24è servita in realtà a distogliere
03:26l'attenzione dei media
03:28da un tema forse un po' più importante
03:30che oggi in Europa
03:32l'Italia di fatto non potrà
03:34sposare la linea
03:36del riarmo perché nella maggioranza
03:38la Lega di fatto
03:40non è d'accordo con
03:42questo progetto. Quindi vedremo
03:44cosa accadrà man mano che si entrerà nel
03:46vivo del dibattito europeo.
03:48Direttore, invece per quanto
03:50concerne la guerra in Ucraina
03:52Zelensky si trova in
03:54Finlandia, dice spero
03:56in una pace entro la fine dell'anno
03:58quindi ovviamente
04:00questa questione della tregua
04:02è sempre più voluta e mi
04:04sembra anche normale. È normale
04:06e questa affermazione è in qualche
04:08modo un segnale che qualcosa
04:10qualche passo avanti seppur timidamente
04:12sta facendo. Tieni presente che ieri
04:14Trump ha chiamato Zelensky, gli ha
04:16riferito nel dettaglio
04:18i temi al centro della telefonata
04:20che il presidente americano aveva avuto
04:2224 ore prima con
04:24il presidente russo Putin
04:26e forse queste affermazioni
04:28hanno rassicurato l'idea dell'Ucraina
04:30anche perché Trump sostanzialmente ha offerto
04:32protezione alle
04:34centrali elettriche
04:36dell'Ucraina che verranno
04:38d'ora in poi risparmiate, così
04:40ha messo Putin dai
04:42raid russi e poi
04:44Trump ha anche ribadito
04:46che si farà come dire
04:48testimonial dell'Ucraina
04:50nei confronti dell'Europa affinché
04:52venga garantita una costante
04:54difesa dei confini
04:56quello che gli Stati Uniti hanno detto che non vogliono
04:58più fare sostanzialmente, anzi non l'hanno mai fatto
05:00se non mandando armi
05:02dice Trump lo continuerà a far l'Europa
05:04insomma da questo punto di vista
05:06sono piccoli segnali di un
05:08cielo, da oggi però i funzionari
05:10di Stati Uniti e Russia sono di nuovo
05:12al tavolo delle trattative perché c'è da
05:14costruire la fase 2 di questo
05:16lungo avvicinamento al cessate
05:18il fuoco. Come dicevamo
05:20ieri se da una parte c'è il tentativo
05:22di una tregua e ovviamente
05:24mi riferisco alla guerra in Ucraina, a
05:26Gaza invece questa tregua
05:28è stata completamente e bruscamente
05:30interrotta, ci sono
05:32attacchi continui e nel frattempo
05:34ha come dire
05:36creare caos e confusione
05:38ci sono anche le proteste contro
05:40Netanyahu. Sì
05:42a Gerusalemme ma anche a Tel Aviv
05:44sono promosse come
05:46segnale di solidarietà per quelle
05:48famiglie che ancora hanno degli ostaggi in mano
05:50a Hamas e in generale
05:52trovano l'adesione di quanti
05:54sono contrari alla linea
05:56bellicista del governo Netanyahu
05:58tra l'altro secondo un portavoce degli
06:00ospedali palestinesi
06:02nella striscia di Gaza i raid
06:04delle ultime ore avrebbero già provocato
06:06pensate 710
06:08morti, dunque tregua
06:10infranta e guerra che è ripartita
06:12ancora più sanguinaria che mai.
06:14Nel frattempo tornando in
06:16Italia e in modo particolare a Milano
06:18c'è stato un incendio all'ortomercato
06:20distrutti tre capannoni.
06:22Sì è una
06:24struttura molto importante
06:26della città lombarda
06:28un rogo nella notte
06:30si sta indagando sulle cause di questo
06:32incendio che ha provocato la distruzione
06:34di tre capannoni. Non ci sono
06:36feriti, le fiamme sono state domate
06:38ma adesso i vigili del fuoco stanno conducendo
06:40un sopralluogo per
06:42capire le cause di questo
06:44rogo. L'ortomercato è di
06:46proprietà della società
06:48Sogemi, almeno
06:502500 i metri
06:52quadrati che sono stati
06:54interessati dalle
06:56fiamme. È una zona adibita
06:58al carico e allo scarico della
07:00frutta e degli ortaggi che
07:02arrivano in questo centro di smistamento.
07:04La terra torna
07:06a tremare e questa volta
07:08in Ciociaria, magnitudo 3
07:10un po' più di paura rispetto
07:12chiaramente ai danni, non c'è stato
07:14nessun danno ingente.
07:16Per fortuna naturalmente questa è
07:18una notizia positiva, certo è stata una notte
07:20agitata e movimentata
07:22molte persone sono state svegliate
07:24nel cuore della notte e sono scese in strada
07:26in preda al panico
07:28il sismo ha avuto una magnitudo di 3 gradi
07:30sulla scala Richter
07:32nella zona a ovest di Pescosolido
07:34quindi siamo in Ciociaria
07:36in provincia di Frosinone
07:38ovviamente la situazione viene monitorata
07:40dagli esperti dell'Istituto Nazionale
07:42di Geofisica e Vulcanologia
07:44Torniamo a parlare
07:46di Stellantis, direttore
07:48perché interviene Elkan
07:50e dice in Parlamento
07:52anno difficile ma investiamo
07:54Sì, questa è una notizia che può
07:56essere percepita come positiva
07:58diciamo la verità, poi
08:00naturalmente noi sappiamo quante
08:02incertezze ci siano realmente
08:04attorno al futuro degli impianti
08:06produttivi italiani, è vero che
08:08negli ultimi anni il polo
08:10industriale che faceva
08:12capo all'ex gruppo Fiat
08:14e che ora è stato assorbito
08:16dalla multinazionale Stellantis
08:18ha perso progressivamente il suo ruolo
08:20strategico
08:22da questo punto di vista però è il numero uno
08:24Stellantis, Elkan ieri in
08:26audizione in Parlamento ha confermato
08:28che nonostante tutte le difficoltà
08:30non si vuole smettere di investire
08:32in Italia, vedremo naturalmente
08:34nella concretezza cosa significhi questo
08:36certo ci sono dei problemi
08:38e Stellantis
08:40li evidenzia e della competitività
08:42del nostro paese, l'amministratore
08:44delegato di Fiat
08:46in modo particolare ha parlato dei costi
08:48dell'energia che restano molto
08:50più alti rispetto ad altri
08:52territori europei
08:54il costo del lavoro è molto alto
08:56la tassazione è molto alta
08:58certo un imprenditore deve fare la sua parte
09:00però è anche vero che anche il contesto
09:02lo stato, il paese
09:04dovrebbe in qualche modo cercare di favorire
09:06chi fa impresa e l'Italia
09:08da questo punto di vista non è competitiva
09:10Ennesimo sciopero
09:12dei trasporti, direttore
09:14non è una novità ma ovviamente noi
09:16ne parliamo, anche domani ci sarà
09:18un grande disagio per chi
09:20ovviamente si reca lavoro con
09:22i trasporti
09:24uno sciopero di 24 ore, i sindacati
09:26chiedono incrementi salariali
09:28adeguati
09:30e in tal senso stanno anche contestando
09:32una preintesa che era
09:34già stata siglata, chiedono poi
09:36condizioni di lavoro meno usuranti
09:38una maggior sicurezza per lavoratori
09:40e passeggeri, voi mettete insieme questi
09:42tre temi, questo fa temere che sarà un'altra
09:44giornata difficile perché
09:46avrà un'alta adesione a questa mobilitazione
09:48di 24 ore
09:50su scala nazionale, attenzione
09:52stop dei bus, dei tram
09:54delle metropolitane, per quanto riguarda
09:56gli autobus e per quanto riguarda
09:58il nostro territorio, anche quelli
10:00gestiti dalla Cotral, quindi
10:02è meglio informarsi
10:04e ridurre al minimo gli spostamenti
10:06che non siano strettamente necessari
10:08Mi farò portare dagli alieni
10:10al lavoro, direttore, quindi
10:12in qualche modo troveremo
10:14una soluzione
10:16Ci si organizza, magari ci si prende anche un caffè
10:18Cosa importante? Il calcio
10:20Nota sportiva brevissima
10:22perché appunto domani dovremmo
10:24parlarne con il nostro Daniele Amore
10:26Sì, perché questa sera c'è questo
10:28classico del calcio internazionale
10:30Italia-Germania, ogni volta
10:32ci fa tornare in mente quella epica
10:34partita dei mondiali
10:36questa sera si è in campo
10:38per la Nation League, vedremo
10:40se gli auspici di Spalletti
10:42saranno esauditi
10:44Lui si augura che gli azzurri
10:46scendano in campo per disputare una partita
10:48a viso aperto
10:50Sicuramente oltre al prosieguo
10:52in questo torneo, questa sera si disputano
10:54i quarti di finale, beh
10:56un'Italia-Germania promette anche spettacolo
10:58Staremo a vedere, domani gli amici di Sportpapier.tv
11:00daranno poi i voti in Pagella
11:04Grazie mille, direttore, noi ci vediamo domani
11:06per l'ultima rassegna della settimana
11:08la rassegna del venerdì
11:10sempre dalle 10 qui a Casa di Amici
11:12ma
11:14obbligo come sempre i nostri amici
11:16di A Casa di Amici a seguire anche gli altri programmi
11:18della nostra emittente
11:20sul canale 14 di Radio Roma News
11:22e su Radioroma.tv
11:24ma anche Radioroma.it
11:26Grazie mille, buon lavoro
11:28A presto, buona giornata a tutti
11:30Buona giornata
11:32Tra pochissimo inizieremo a parlare
11:34di uomo e tecnologia
11:36Qual è il rapporto reale
11:38versus il rapporto
11:40che noi
11:42da utenti comuni percepiamo
11:44Ci sarà davvero
11:46una sistema digitale
11:48che prenderà il sopravvento
11:50su noi umani?
11:52Cercheremo di capirlo al meglio con i nostri esperti
11:54A tra poco, dopo la pubblicità
11:56rimanete con noi
12:10E torniamo in diretta
12:12Siamo sul canale 14
12:14del Digitale Terrestre e Radio Roma News
12:16Siamo in streaming
12:18su Radioroma.tv
12:20ma soprattutto siamo al salotto di Radio Roma
12:22a Casa di Amici
12:24Siete in mia compagnia fino alle 11
12:26ma come sapete
12:28non sono sola perché i nostri ospiti
12:30i nostri esperti ci aiutano
12:32a comprendere al meglio alcuni concetti
12:34che sono dominanti
12:36soprattutto nell'epoca digitale
12:38nell'epoca che viene definita letteralmente
12:40come dominata
12:42dai sistemi digitali
12:44Quindi oggi cercheremo di approfondire questa tematica
12:46e a questo proposito
12:48in collegamento con noi c'è il dottor
12:50Paolo Renati
12:52Lui è PhD in Fisica
12:54dei Sistemi Complessi
12:56è specializzato in elettrodinamica
12:58quantistica nella materia vivente
13:00ed è da anni coinvolto
13:02nella rifondazione di un nuovo paradigma
13:04della scienza
13:06ha spiegato tantissimi dettagli
13:08intanto benvenuto, è un onore per me intervistarla
13:10Grazie, grazie dell'invito
13:12buongiorno a tutti gli ascoltatori
13:14sono felice di essere qua
13:16Con lei oggi come anticipavo precedentemente
13:18ai nostri amici
13:20seguaci di A Casa di Amici per l'appunto
13:22approfondiremo prevalentemente
13:24il rapporto tra
13:26uomo e tecnologia
13:28e non solo perché chiaramente tutti i concetti
13:30che poi ne derivano sono moltissimi
13:32quindi cercheremo di farlo
13:34come dire, al meglio possibile
13:36intanto io partirei proprio con questa domanda
13:38dottore, io
13:40percepisco anche una certa
13:42differenza tra quello che è
13:44il rapporto
13:46appunto percepito
13:48dall'utente comune tra uomo e
13:50tecnologia e anche
13:52quella invece
13:54reale, effettiva, quindi lo chiedo a lei
13:56che rapporto c'è tra uomo
13:58tra uomo e tecnologia
14:00Queste sono domande
14:02vastissime
14:04con il tempo che abbiamo
14:06la questione
14:08è
14:10diciamo che si può riassumere in questo senso
14:12come già ci avevano fatto
14:14notare
14:20come filosofi della scuola di Francoforte
14:22quello che accade è che i media
14:24di seconda generazione che quindi
14:26non sono più soltanto la radio
14:28la televisione
14:30i giornali, ma i media di cui
14:32disponiamo oggi che in particolare sono
14:34i social media
14:36e tutte quelle piattaforme
14:38in cui condividiamo
14:40sostanzialmente il nostro
14:44anche della nostra intimità
14:46il nostro modo di pensare
14:48cioè c'è tutta una
14:50biunivocità
14:52nel flusso
14:54di informazioni, un tempo
14:56eravamo fruitori di informazione
14:58adesso ci hanno reso produttori
15:00questo sembra un rapporto più attivo
15:02un qualcosa che ci dia
15:04il controllo di tutta questa
15:06ambito
15:08dell'espressione umana
15:10in realtà cosa succede?
15:12che non ci accorgiamo
15:14che differenza c'è tra
15:16il rapporto reale e il rapporto percepito
15:18non ci accorgiamo, come diceva Guy Debord
15:20che
15:22questa medialità
15:24non è più soltanto
15:26uno strumento che utilizziamo
15:28ma diventa un qualcosa
15:30che plasma la nostra sfera
15:32estetica, cioè plasma la nostra
15:34modalità di percepire
15:36il mondo, il nostro regime del
15:38desiderio, i nostri gusti
15:40come diceva Guy Debord, non ho più
15:42un percepire che è il mio
15:44ma il percepire di fatto è programmato
15:46è plasmato, è
15:48indotto da una
15:50collettivizzazione anche del sentire
15:52questo è un pericolo potenziale
15:54e attuale in realtà
15:56e sostanzialmente
15:58questo crea uno scollamento
16:00tra la percezione
16:02che ha l'utente medio
16:04di essere qualcuno che
16:06governa la propria vita, governa i propri strumenti
16:08e in realtà quello che
16:10accade, cioè il fatto che
16:12ti trovi fagocitato dentro un ingranaggio
16:14che come diceva la Shoshana Zuboff
16:16parafrasandola
16:18diceva quando la merce è gratis
16:20la merce sei tu
16:22quando lo strumento è gratis
16:24lo strumento sei tu, infatti
16:26quello che adesso è
16:28il contenuto
16:30desiderato
16:32e diciamo così prelevato
16:34succhiato da questo tipo di
16:36strumenti che non sono più solo degli strumenti
16:38è proprio
16:40il tuo regime percettivo
16:42che gusti hai, che idee
16:44hai, che cosa per te è importante
16:46sono tutti
16:48strumenti che servono per trovare i modi
16:50per fare leva in realtà in un
16:52controllo di massa che esiste
16:54e non è soltanto un qualcosa
16:56a fini commerciali in realtà
16:58poi ci sono delle cose come sappiamo che sono molto più
17:00sottili e molto più pervasive
17:02questo adesso in due parole perché ci sarebbe
17:04da dire così tanto
17:06lo capisco benissimo
17:08a questo punto mi viene da chiederle
17:10lei prima parlava anche di
17:12pericolo, mi sono aggrappata a questo termine
17:14a questa parola perché secondo me
17:16adesso è molto importante e a proposito
17:18di percezione anche molte persone
17:20temono, hanno paura
17:22vedono la tecnologia alle volte come
17:24un pericolo e quindi la domanda è
17:26ma l'uomo verrà veramente
17:28sostituito in futuro dalle nuove tecnologie
17:30o meglio la tecnologia
17:32deve per forza imporsi
17:34e quindi chiederci degli
17:36aggiornamenti continui al nostro modo di vivere
17:38ecco
17:40questa è una domanda
17:42se l'uomo verrà sostituito o
17:44meno la questione
17:46dipende dallo stato di coscienza che questo
17:48uomo riesce a
17:50inverare perché
17:52parafrasando Jung
17:54non so come dire, così come è vero che ogni
17:56archetipo non portato a coscienza
17:58diventa un destino
18:00qui mi viene da dire che
18:02se io non porto a coscienza il fatto
18:04che questo ambiente
18:06mediale non è soltanto uno strumento
18:08esterno
18:10che io utilizzo
18:12ma diventa sostanzialmente un ecosistema
18:14che riscrive
18:16le mie coordinate
18:18che riscrive addirittura
18:20appunto
18:22il mio paradigma
18:24di implicazione percettiva
18:26allora
18:28questa inconsapevolezza
18:30secondo me è
18:32la prima pietra per la strada
18:34spianata verso
18:36la completa
18:38fagocitosi e la completa sostituzione
18:40quindi tanto meno ne siamo consapevoli
18:42di questo e quindi tanto
18:44riusciamo a essere in una posizione che
18:46come diceva Heidegger ci permette
18:48anche di fare un passo indietro
18:50rispetto alla tecnica, cosa voglio dire?
18:54e qui rispondo alla seconda parte della sua domanda
18:56ma la tecnica quindi deve sempre
18:58arrivare a sostituire tutto quello che è precedente
19:00cioè cosa voleva dire Heidegger?
19:02è vero che io con la tecnica
19:04il progresso, le nuove
19:06possibilità di come dire
19:08gestire, governare processi fisici
19:10quant'altro
19:12posso conquistare nuovi spazi
19:14d'azione
19:16però
19:18qui ci sono
19:20due grossi problemi che si
19:22relazionano a questo
19:24tema
19:28se io voglio avere
19:30una posizione che sia
19:32in qualche modo veramente attiva
19:34rispetto alla tecnologia
19:36in qualche modo
19:38un po' come dire
19:40così come con una calcolatrice
19:42così come con un ascensore
19:44io posso anche smettere di fare i conti
19:46a mente e usare solo la calcolatrice
19:48posso smettere di fare le scale e usare solo
19:50l'ascensore
19:52per una sorta di idea anche di comodità
19:54o efficienza
19:56che sono due cose che vanno abbastanza a braccetto
19:58ma è veramente un miglioramento
20:00cioè nel senso poi io
20:02come processo vivente
20:04come struttura biologica
20:06che di fatto esiste
20:08proprio
20:10se chiamata a
20:12soddisfare dei bisogni
20:14proprio anche a compiere degli sforzi
20:16a mantenere vive le funzionalità
20:18che pertengono alla mia struttura
20:20paradossalmente se io mi faccio
20:22totalmente fare tutto quanto
20:24dalla tecnica io divento un ameba
20:26io divento una sorta di blob
20:28che non è poi neanche capace
20:30di pensare, ricordo sempre che
20:32un caso simpatico ma
20:34tragicomico che viene
20:36trattezzato in merito a questo
20:38è nel film Idiocracy
20:40dove fa vedere un'ipotetica
20:42umanità tale per cui se il trend
20:44come dire
20:46del cognitivo grazie anche all'utilizzo
20:48di continuo di social media
20:50della tecnologia, della digitalizzazione
20:52dei bot
20:54degli algoritmi è questo
20:56un domani l'uomo si ritrova ad essere
20:58praticamente una sorta di
21:00di tonto ambulante
21:02che non è in grado di fare
21:04proprio cose che oggi sarebbero alimentari
21:06e questa è una cosa che anche Giulietto Chiesa
21:08aveva messo a fuoco
21:10cioè le generazioni man mano sono sempre più
21:12stupide delle precedenti, parole sue
21:14proprio perché c'è sempre
21:16una, ah beh, tanto è comodo
21:18e allora facciamo sempre
21:20e quindi man mano atrofizzi le tue funzioni
21:22un po' come esatto, usi sempre l'ascensore
21:24poi ti chiedo di fare 10 gradini
21:26e arrivi su col fiatone
21:28usi sempre la calcolatrice
21:30ci sono esempi banali
21:32che oggi sono molto più grandi
21:34l'intelligenza artificiale adesso i ragazzini
21:36la usano per scriversi le tesine di maturità
21:38ma quindi domani questa gente
21:40che deve votare, valutare come va
21:42il mondo, fare
21:44un tipo di considerazione anche
21:48d'insieme di quelle che sono le situazioni
21:50di prendere delle scelte
21:52capiamo che così l'umanità
21:54diventa un qualcosa di estremamente
21:56limitato a cui affidare
21:58poi
22:00delle decisioni, quindi è un po' questo
22:02il discorso
22:04e quindi diventa sempre più giustificato
22:06l'essere sostituiti da qualcosa
22:08che poi che cos'è questo qualcosa
22:10la chiamano intelligenza artificiale
22:12è un'intelligenza, è qualcuno
22:14è un sistema
22:16vivente che può dirsi
22:18tale a cui possiamo
22:20riferire la categoria
22:22dell'esperienza, cosa ne sa
22:24l'intelligenza artificiale della pioggia
22:26cosa ne sa l'intelligenza artificiale della sofferenza
22:28cosa ne sa del sacrificio
22:30degli scopi, dei sentimenti
22:32sono cose che sembrano banali
22:34ma sono temi
22:36assolutamente
22:38il discorso è molto chiaro e questo è
22:40il motivo per il quale anche noi qui
22:42a casa di amici ci siamo impegnati tantissime volte
22:44a dire
22:46a cercare di far capire le persone che
22:48i sistemi digitali così come le nuove
22:50tecnologie possono essere un vantaggio
22:52ma anche un pericolo
22:54spetta a noi saperle utilizzare
22:56perché chiaramente se si sostituisce
22:58si crea un danno
23:00se invece si integra
23:02perché tecnicamente è iniziato tutto così
23:04un sistema di integrazione
23:06di supporto, non di sostituzione
23:08è tutta un'altra cosa
23:10quindi diciamo che poi si vengono a bilanciare
23:12altri due concetti, come lei diceva in precedenza
23:14efficienza
23:16sì, però poi si diventa pigri
23:18se si arriva alla completa sostituzione
23:20quindi spetta a noi
23:22in realtà, no?
23:24sì, mi aggaccio
23:26a quello che ha detto nella frase precedente
23:28che è molto importante, ha detto bene
23:30uno strumento
23:32resta tale
23:34quindi uno strumento come lei in cucina
23:36ha un coltello, la forchetta
23:38un tagliere
23:40se anche appunto
23:42come ci ha insegnato Orwell, utilizziamo la lingua
23:44in modo intelligente
23:46perché già chiamarla
23:48intelligenza artificiale
23:50è qualcosa che ovviamente sposta
23:52sposta un pochino
23:54il regime di pertinenza
23:56di questo strumento, che se invece vogliamo essere
23:58molto asciutti, andare a vedere cos'è
24:00si tratta semplicemente di potenti
24:02potentissimi algoritmi
24:04che dispongono di una miriade di dati
24:06ma voglio dire, non è niente di diverso
24:08di quello che anche
24:10faceva comunque fino a
24:12prima che la chiamassimo così
24:14era semplicemente, Emilio del Giudice diceva che
24:16un computer è un cretino veloce
24:18è la cosa giusta
24:20non è che capisce niente, è un oggetto che non capisce
24:22ma fa delle procedure
24:24ma soprattutto che è stato poi impostato dall'uomo
24:26bravissima
24:28è lì che volevo anche arrivare
24:30nessuno si chiede, questa intelligenza artificiale
24:32io la deprecherei
24:34io riprenderei
24:36una nomea che ha dato
24:38uno psicologo spagnolo dove
24:40I.A. sarebbe l'acronimo di
24:42invasione algoritmica
24:44questi algoritmi
24:46sono cose, sono potenti
24:48per due motivi, abbiamo aumentato
24:50la capacità
24:52di integrazione circuitale
24:54nelle macchine e perché poi abbiamo
24:56una grandissima quantità di dati
24:58quindi questi algoritmi possono
25:00dare un po' un'idea
25:02di essere apprendenti, di comprendere
25:04delle cose, perché hanno una quantità di dati
25:06immensa su cui fare mediazioni
25:08statistiche eccetera, quindi se tu gli chiedi
25:10anche per dire, ma secondo te
25:12come si fa la torta allo yogurt
25:14loro scansionano
25:16una quantità enorme di roba e ti dico
25:18guarda potresti avere questa ricetta, ma non perché
25:20abbia un'esperienza di questo, e allora arrivo
25:22alla cosa, scusate se a volte mi divago
25:24ma il discorso è
25:26chiamare le cose
25:28col loro nome, primo, perché
25:30altrimenti qui sta venendo
25:32fatta passare l'idea che
25:34ah ma sai, l'uomo non
25:36riuscirà mai, se tu senti parlare
25:38Raymond Kurzweil
25:40uno dei
25:42transumanisti di punta
25:44il discorso è, no ma l'intelligenza
25:46biologica dell'essere umano sarà obsoleta
25:48tanto non potrà mai competere con quella
25:50dell'intelligenza artificiale, che definizione
25:52di intelligenza stiamo dando?
25:54Perché questo è il problema
25:56il discorso è
25:58efficienza, appunto
26:00allora io domani posso inventare
26:02una tecnologia che
26:04mi cuoce
26:06un cavolfiore in
26:080,8 secondi, va bene
26:10dobbiamo
26:12vivere la vita soltanto nell'efficienza assoluta
26:14o forse riusciamo anche a ricordarci
26:16che la vita è fatta di, oh che bello
26:18ho fatto una
26:20ricetta con la padella di coccio
26:22o ho fatto il mio
26:24cavolfiore come faceva la no, cioè no
26:26lo so che fa ridere, io sto facendo gli esempi terra
26:28terra, proprio perché
26:30è ultima ricercata
26:32e possa capire, cioè cosa vogliamo fare
26:34cioè se noi andiamo in mano
26:36all'efficienza come principio totalitario
26:38tra l'altro
26:40lei correttamente ha detto
26:42abbraccetto al tema della pigrizia
26:44ma dai su, sai oggi
26:46chi è che ha più voglia di mettersi lì e fare uno
26:48stufato, dico una cosa a caso
26:50che ci vuole un'ora e mezza, sì ho capito
26:52però effettivamente
26:54sappiamo tutti la differenza di cosa significa
26:56fare per esempio un cibo precotto, un cibo
26:58che riscaldi in tre minuti
27:00oppure una cosa che ti sei andato a
27:02raccogliere nell'orto e te la fai
27:04la domanda è, che cosa vogliamo dalla vita
27:06cioè, ed è qui il discorso
27:08di fare un passo dietro la tecnica, io a un certo punto
27:10dico, ma a me non me ne frega niente
27:12se io mi cuocio un cavolfiore
27:14in 0,8 secondi perché è arrivata
27:16una tecnologia che me lo fa fare
27:18posso tenermela come carta da giocare, va bene
27:20però la vita è fatta anche
27:22di la condivisione
27:24che cosa serve ridere, cosa serve
27:26dare una carezza a un bambino, cosa serve
27:28fare, che ne so
27:30farsi una passeggiata
27:32in montagna, tanto vai in palestra
27:34tutte le macchine che ti fanno fare con più
27:36efficienza il movimento di quel muscolo, quell'altro
27:38quella altra roba, ma capiamo che qui
27:40esatto, cosa sta succedendo
27:42dentro la pigrizia del tipo
27:44appunto, non ho più voglia di fare le cose
27:46e dentro l'efficienza
27:48che è quella del
27:50tanto tutto il resto è una perita di tempo
27:52dobbiamo arrivare sempre al punto, all'obiettivo ecc
27:54questa corsa del, no?
27:56e non si sa poi dove si deve arrivare, perché dove
27:58dobbiamo andare, tanto la
28:00cosa c'è, questa scienza che deve
28:02comunque per forza
28:04non si è mai soddisfatti, anche questo è
28:06profondamente narcisistico
28:08io dico, forse dobbiamo ricordarci che
28:10quello che poi ci portiamo a casa
28:12dentro, nella nostra vita
28:14e che possiamo passare agli altri, che forse
28:16diventano veramente il contenuto che porta
28:18a miglioramento, che porta a crescita di coscienza
28:20sono io questo
28:22tipo di esperienza, la capacità della calma
28:24la capacità del assaporarsi
28:26le cose, del vedere
28:28del vederle fare con
28:30una modalità che è quella
28:32che ci rapporta a quella vera
28:34ecosistema, che non è quello digitale
28:36che non è quello monetario
28:38che non è quello giuridico, a cui apparteniamo
28:40dal quale la nostra vita
28:42dipende, che è l'ecosistema del bios
28:44della rete della vita
28:46questo è un punto centrale
28:48io vorrei ringraziarla
28:50davvero tantissimo
28:52perché ci ha aiutato a riflettere
28:54quindi i nostri ospiti
28:56ci aiutano proprio in questo, a capire
28:58e quindi ad avere un'informazione
29:00totale per prendere anche la nostra
29:02coscienza, la nostra consapevolezza
29:04e poi farci la nostra opinione e decidere poi come
29:06come poter vivere, quindi io
29:08davvero le auguro buona giornata
29:10buon lavoro e la voglio ringraziare tantissimo
29:12il suo intervento è stato molto prezioso
29:14grazie
29:18Ebbene, dopo questo momento
29:20riflessivo, ricordate
29:22integrazione, non sostituzione
29:24da quanto tempo lo stiamo dicendo?
29:26E' importantissimo
29:28dove andremo a finire, altrimenti
29:30ampliamento non vuol dire sostituzione
29:32adesso facciamo una pausa
29:34andiamo in pubblicità, così abbiamo modo
29:36di riflettere ancora di più
29:38e poi vi parlo di una giornata internazionale
29:40che ricorrerà domani, molto importante
29:42a tra poco
29:56Siamo tornati
29:58siamo tornati qui
30:00in diretta sul canale
30:0214 di Radio Roma News
30:04con A Casa di Amici, il salotto
30:06di Radio Roma. Dopo questo
30:08momento molto riflessivo
30:10voi lo sapete, noi ci teniamo tantissimo
30:12a farvi riflettere sulle tematiche
30:14che poi dominano la nostra
30:16quotidianità, poi c'è da dire che il
30:18rapporto uomo-tecnologia è al centro
30:20di diverse spaccature
30:22è al centro di
30:24diverse polemiche, critiche
30:26ma anche vantaggi, perché voi lo sapete
30:28noi non stiamo dalla parte di nessuno, analizziamo
30:30gli aspetti positivi e gli aspetti
30:32negativi. Poi
30:34ovviamente tutto utilizzato con il dovuto
30:36limite
30:38chiaramente ci può portare ad essere
30:40consapevoli, ci può portare ad essere
30:42autonomi
30:44ma senza esagerare
30:46quindi farne buon uso di queste
30:48nuove tecnologie
30:50non abusarne perché altrimenti si potrebbe
30:52arrivare a questa
30:54totale sostituzione
30:56e quindi
30:58a una regressione se ci pensiamo
31:00e non ad un'evoluzione.
31:02Se volete seguirci anche
31:04in replica basta andare su
31:06www.radioroma.tv
31:08per quella digitale, nel sito
31:10ci sono ovviamente anche su radioroma.it
31:12ci sono tantissimi approfondimenti
31:14ci sono gli articoli, ci sono gli speciali
31:16quindi se volete conoscerci proprio nel dettaglio
31:18e poi la replica televisiva
31:20invece è dalle 14 alle 15
31:22sempre su Radioroma News
31:24canale 14 appunto del digitale
31:26terrestre. Ebbene se la regia
31:28mi permette con appunto
31:30ecco un sito dal quale
31:32oggi noi prenderemo spunto
31:34oggi vi voglio
31:36parlare di una giornata
31:38molto importante che è la giornata
31:40internazionale per
31:42l'eliminazione
31:44della discriminazione
31:46razziale. In realtà ricorre
31:48tutti
31:50gli anni, ogni anno
31:52il 21 marzo.
31:54Oggi vi racconterò in breve
31:56appunto in che cosa
31:58consiste questa giornata
32:00e chiaramente
32:02da dove nasce tutti i dettagli
32:04quindi prenderemo spunto appunto dall'articolo
32:06che vedete
32:08in sovraimpressione
32:10che sugli schermi appunto la regia
32:12vi sta proponendo
32:14e andremo un po' più
32:16nel dettaglio su quando appunto
32:18nasce. La giornata internazionale
32:20per l'eliminazione della discriminazione
32:22razziale come vi dicevo leggo
32:24testualmente da onuitalia.it
32:26viene celebrata ogni anno il 21
32:28marzo e questa data è
32:30stata scelta per ricordare quando
32:32nel 1960 proprio in questo
32:34giorno in Sudafrica
32:36in pieno apartheid la polizia
32:38ha aperto un fuoco
32:40su un gruppo di dimostranti
32:42di colore uccidendone 69
32:44e ferendone
32:46180. Questo è tristemente
32:48ricordato come il massacro
32:50di Sherpeville
32:52quindi diciamo che tutto
32:54parte poi da un evento storico che ha
32:56appunto segnato la storia
32:58scusate la ripetizione, da un evento
33:00storico che è impossibile dimenticare
33:02e non si deve dimenticare
33:04perché è proprio da lì che poi parte la rivoluzione
33:06è proprio lì che poi parte l'impegno
33:08e la consapevolezza
33:10proclamando questa giornata
33:12possiamo leggere testualmente
33:14appunto dal testo
33:16di onnuitalia.it
33:18questa giornata internazionale nel
33:201966 con la
33:22risoluzione 21
33:242142 e
33:26l'assemblea generale ha sottolineato
33:28appunto la necessità di un maggiore
33:30impegno per l'eliminazione
33:32di tutte le forme di discriminazione
33:34razziale. Sappiamo bene
33:36che è un fenomeno in cui la nostra
33:38società appunto
33:40in senso generale si impegna
33:42da sempre nel
33:44dover in qualche modo
33:46distruggere
33:48e soprattutto
33:50in alcuni casi l'abbiamo
33:52parlato anche con i nostri esperti
33:54si parla tanto di inclusione
33:56ma poi vengono fatte le etichette
33:58che già di per sé possono ferire
34:00e quindi possono essere divisive
34:02cos'è davvero l'inclusione?
34:04Ne abbiamo parlato tantissime
34:06volte, quindi sicuramente anche
34:08questa giornata
34:10internazionale, questa giornata mondiale
34:12potrebbe essere un aiuto per
34:14arrivare ad una nuova consapevolezza
34:16la consapevolezza reale è
34:18quella che tutti i giorni nella nostra
34:20quotidianità, cioè non dobbiamo aspettare
34:22che ci sia un evento indetto dalle
34:24istituzioni per poter
34:26distruggere questo fenomeno, questo
34:28fenomeno è vivo nella quotidianità
34:30di ognuno di noi
34:32è vivo quando a scuola
34:34i ragazzi più giovani
34:36i bambini, alle volte purtroppo
34:38anche inconsciamente perché cresciuti
34:40all'interno di un sistema
34:42discriminatorio
34:44magari possono
34:46creare delle situazioni
34:48molto difficili
34:50quindi in cui gli altri bambini
34:52al quale sono rivolte
34:54dei giudizi, delle etichette
34:56delle discriminazioni, hanno poi
34:58delle conseguenze sul piano sociale
35:00sul piano delle relazioni, sul piano
35:02psicologico, sul piano fisico
35:04dei gravi danni, delle gravi
35:06conseguenze, quindi
35:08bisognerebbe che noi
35:10in primis
35:12capissimo l'importanza di utilizzare
35:14le parole al momento giusto
35:16al posto giusto, che tipo di parole utilizzare
35:18perché parte tutto da lì
35:20in realtà
35:22tornando
35:24alla giornata internazionale, quindi
35:26da quando tutto è partito
35:28sostanzialmente, possiamo dire
35:30che in quell'occasione proprio
35:32si è decisi anche che a partire dal 21
35:34marzo di ogni anno i paesi
35:36avrebbero dedicato una settimana
35:38alla solidarietà con
35:40popoli che combattono contro il razzismo
35:42e le discriminazioni razziali
35:44molti passi sono stati
35:46compiuti da allora, l'apartheid
35:48in Sudafrica è stato smantellato
35:50in molti paesi le leggi e le pratiche
35:52razziali sono state abolite
35:54e la convenzione internazionale sull'eliminazione
35:56della discriminazione razziale
35:58ha anche contribuito a costruire un contesto
36:00internazionale per combattere
36:02il razzismo. Però adesso
36:04per concludere, visto che abbiamo
36:06pochi secondi, volevo
36:08soffermarvi su
36:10un aspetto importante
36:12il diritto all'uguaglianza
36:14e alla non discriminazione
36:16che sono il fondamento delle
36:18leggi sui diritti umani
36:20l'articolo 1 della dichiarazione universale
36:22dei diritti dell'uomo, dei diritti umani
36:24stabilisce che tutti gli esseri
36:26umani sono nati liberi e uguali
36:28in dignità e diritti
36:30possono essere di
36:32colore di pelle diversa, possono essere
36:34di religione o culture diverse
36:36ma pensateci quanto è
36:38bello confrontarsi con culture diverse
36:40quanto è bello conoscere la
36:42cultura dell'altro, quanto è bello
36:44includersi e non
36:46discriminare per concetti
36:48inutili, futili
36:50nella nostra società, questo è
36:52importante, quindi domani ci sarà
36:54questa giornata mondiale
36:56che ricorre, ripeto, tutti gli anni
36:58il 21 marzo, ne abbiamo parlato con
37:00grande anticipo
37:02perché è una tematica
37:04che aveva bisogno
37:06di attenzione come
37:08diverse tematiche che trattiamo noi qui a Casa di Amici
37:10quindi domani magari
37:12ritorneremo ovviamente a ricordarlo
37:14intanto pubblicità
37:16torniamo tra pochissimo perché è arrivato
37:18il momento anche del personaggio del giorno
37:26Radio Roma
37:30a Casa di Amici, il salotto
37:32di Radio Roma
37:34ed eccoci tornati per
37:36gli ultimi minuti insieme qui a Radio
37:38Roma, canale 14
37:40del Digitale Terrestre, Radio Roma
37:42News in particolare, a Casa di Amici
37:44il salotto di Radio Roma
37:46e questi ultimi minuti sapete benissimo
37:48che sono dedicati al personaggio
37:50del giorno, oggi vi parlo
37:52di Lucianina Litizzetto
37:54che nasce a Torino
37:56il 29 ottobre del 1964
37:58ed è un'attrice
38:00è una conduttrice
38:02televisiva, una conduttrice radiofonica
38:04anche comica
38:06perché sapete benissimo che nella maggior parte dei casi
38:08i suoi monologhi
38:10anche a che tempo che fa
38:12hanno una pungente ironia
38:14ma sono contenuti
38:16veritieri, quindi è un nuovo modo
38:18anche di apprendere nella maggior parte
38:20dei casi, cioè ricevere dei contenuti
38:22e imparare divertendosi
38:24come diceva anche
38:26lo stesso Alberto
38:28Angela, Piero Angela soprattutto
38:30quindi ereditato dal concetto
38:32del papà che era fondamentale
38:34anche per la divulgazione scientifica
38:36ma veniamo a noi, veniamo alla
38:38storia di Luciana Litizzetto
38:40i suoi genitori Pietro
38:42e Antonietta sono originari
38:44erano originari di Bosco Nero
38:46sempre una località vicina
38:48appunto a Torino
38:50e avevano, pensate, una latteria
38:52come attività di famiglia avevano
38:54una latteria
38:56pochi sanno però che Luciana
38:58ha iniziato
39:00a coltivare una delle sue più grandi passioni
39:02da molto piccola, infatti
39:04si è diplomata
39:06in pianoforte
39:08al Conservatorio Giuseppe Verdi
39:10di Torino e subito dopo
39:12pensate, aveva soli 18 anni
39:14ha iniziato ad insegnare
39:16musica nelle scuole medie
39:18in particolare alla scuola media di Carlo
39:20Carlo Levi di Vallette
39:22ovviamente sempre una località
39:24del Piemonte
39:26si occupò anche di redigere
39:28nello stesso tempo degli scritti
39:30quindi i suoi primi articoli
39:32per il mensile gioventù
39:34operaia ed erano degli scritti
39:36sì, avevano tematiche
39:38legate magari alla scuola
39:40alla musica che in quel momento
39:42insomma, ecco, su cui lei era molto
39:44molto preparata ma anche il cinema
39:46ma la cosa fondamentale
39:48che è come dire il suo marchio
39:50per eccellenza
39:52il suo elemento preponderante
39:54che è poi quello che la distingue
39:56ovviamente da altre personalità dello spettacolo
39:58era già molto evidente
40:00ovvero l'ironia
40:02quindi diciamo che qualsiasi
40:04di qualsiasi cosa lei scrivesse
40:06comunque questa forte ironia
40:08era evidente, era innata, la sempre
40:10accompagnata in diverse fasi
40:12della sua vita
40:14successivamente si iscrisse alla facoltà
40:16di lettere, quindi all'università
40:18e consegue la laurea
40:20con, pensate, una tesi sulla storia
40:22del melodramma, quindi anche qui
40:24la musica come passione
40:26di interesse fondamentale, ma in realtà
40:28il suo lato artistico, l'abbiamo visto
40:30è molto di più, è molto più ricco
40:32diciamo ne fanno parte
40:34diverse sfaccettature
40:36quindi la parte dell'attrice
40:38della comica
40:40e ha iniziato anche, come dire, a sperimentare
40:42la parte recitativa
40:44quando era molto
40:46giovane, quindi anche a teatro
40:48e quant'altro. Pensate che
40:50i primi spettacoli di Carbaree
40:52furono concepiti dopo aver
40:54frequentato proprio la scuola
40:56di recitazione, e questo
40:58all'Istituto d'Arte e Spettacolo
41:00al Circolo Dravelli di Moncalieri
41:02grazie a queste
41:04esperienze che lei ha
41:06avuto, ovviamente
41:08ragazzi, la sua voce
41:10è iconica, la sua voce attira
41:12molto l'attenzione, la sua voce
41:14è praticamente indimenticabile
41:16questo le ha dato
41:18modo anche di sperimentare per esempio
41:20l'ambito professionale del doppiaggio
41:22quindi nel frattempo ha avuto anche tantissime
41:24esperienze in questo
41:26settore, e quindi diciamo che
41:28come vi dicevo prima, le sue
41:30non solo abilità, il suo
41:32studio, il suo interesse, ma secondo me
41:34anche proprio una predisposizione all'arte
41:36era una predisposizione a 360°
41:38senza distinzioni
41:40quindi quando noi parliamo spesso
41:42chiaramente di tutto quello che ha a che vedere
41:44la musica, la musica
41:46tocca diverse corde
41:48l'arte non è soltanto musica
41:50e basta, oppure pittura
41:52e basta, scrittura e basta
41:54e lei ne è assolutamente la dimostrazione
41:56ma è la dimostrazione anche
41:58di essere una grandissima divulgatrice
42:00di arrivare
42:02per esempio al punto a far capire
42:04determinati concetti, come vi dicevo
42:06sì con la giusta eronia, però
42:08è un elemento essenziale forse alle volte
42:10per comprendere e per prendere
42:12le cose in maniera diversa, per
42:14assimilarle in maniera
42:16diversa, diciamo che quindi poi come vi dicevo
42:18c'è la parte relativa
42:20al cabaret, al teatro
42:22il doppiaggio, continuava
42:24anche ad insegnare fino a quando
42:26poi non entra anche nella dimensione
42:28in altre dimensioni artistiche
42:30quindi abbandona poi definitivamente
42:32l'insegnamento, ma
42:34si, come dire,
42:36si dedica, decide di dedicarsi a 360°
42:38proprio, come dire,
42:40al mondo dello spettacolo
42:42qui stiamo vedendo uno spezzone
42:44iconico del film
42:46tre uomini e una gamba con Aldo Giovanni e Giacomo
42:48che non a caso
42:50stava cantando, però ovviamente queste
42:52non sono le sue doti, sappiamo benissimo
42:54invece quali sono
42:56e quindi
42:58diciamo che si può definire
43:00un artista a 360°
43:02anche un esperta di comunicazione, non a caso
43:04anche una laurea in lettere
43:06poi voi direte, di certo
43:08serve la laurea per avere
43:10certe dimestichezze, per carità
43:12ma comunque lo studio è sempre importante
43:14questo ve lo diciamo
43:16spesso qui a Casa di Amici
43:18vi volevo lasciare anche con
43:20delle curiosità
43:22perché su Luciana Litizzetto ce ne sono
43:24veramente tantissime
43:26diciamo che noi non vogliamo
43:28poi, come dire,
43:30insistere anche sulla vita privata
43:32dei personaggi, voi lo sapete
43:34quando noi parliamo del personaggio del giorno
43:36chiunque questo sia
43:38un cantante, un attore
43:40un comico, un personaggio
43:42televisivo in generale oppure del mondo
43:44radiofonico, noi preferiamo farlo
43:46sempre raccontando quella storia che poi
43:48lo ha portato alla professionalità
43:50che lo ha reso noto chiaramente
43:52con i dovuti sacrifici, con le dovute difficoltà
43:54non vogliamo soffermarci oggi
43:56sulla situazione privata
43:58e non lo facciamo mai
44:00però ci sono degli elementi secondo me
44:02molto riflessivi che vi possono essere utili
44:04perché in ogni storia
44:06inevitabilmente ognuno di noi
44:08si identifica e quindi questo
44:10secondo me è molto importante
44:12in una intervista
44:14alla stampa, partiamo subito
44:16la donna ha dichiarato che ai tempi
44:18dell'insegnamento, come vi dicevo prima
44:20aveva soltanto 18 anni
44:22e a quei tempi
44:24i ragazzi delle medie
44:26avevano fino a 16 anni
44:28quindi da un certo punto
44:30di vista erano quasi coetanei
44:32e lei diceva, ha affermato
44:34in questa intervista che c'era un problema
44:36di autorevolezza
44:38e ha riportato una delle classiche
44:40battute che venivano fatte
44:42all'interno di
44:44queste situazioni in cui
44:46l'autorevolezza veniva messa sotto
44:48i piedi, solo perché magari era
44:50quasi loro coetanea, avevano magari
44:52quasi la stessa età
44:54è da dire che poi c'è anche un discorso di genere
44:56che più si va indietro nel tempo
44:58più è acuto, ma questo ovviamente
45:00in questo momento non andremo a parlare
45:02di questo aspetto
45:04la battuta era questa
45:06che ovviamente lei ha sempre preso a ridere
45:08perché ci mancherebbe, la sua ironia
45:10è sempre stata, come vi dicevo prima, distintiva
45:12Franco, hai portato il flauto?
45:14Quello di plastica, no
45:16e da lì giù
45:18a ridere tutti, questa è
45:20la frase più iconica che lei ha riportato
45:22in questa intervista e che insomma ha lasciato
45:24un po' anche interdette
45:26insomma alcune situazioni
45:28anche legate, come vi dicevo, al gender
45:30alla questione di genere
45:32al gender gap successivamente
45:34ma noi non ci occupiamo adesso di questo
45:36assolutamente. Detto ciò
45:38disse anche che
45:40in circa nove anni
45:42di insegnamento, quindi
45:44voglio dire un bel po' di esperienza
45:46anche in questo
45:48si è trovata di fronte
45:50ad alcune situazioni
45:52o anche a viverle
45:54in maniera anche
45:56importante
45:58e queste situazioni poi le sono state
46:00di grandissima ispirazione
46:02per la creazione di monologhi
46:04di personaggi inventati
46:06che poi lei in futuro ha ricreato
46:08questa è una cosa molto interessante
46:10perché molto spesso quando noi
46:12pensiamo alla comicità, pensiamo a qualcosa
46:14che deve far per forza ridere
46:16in senso stretto
46:18in realtà nella maggior parte dei casi
46:20deve esserci un'abilità
46:22incredibile come la sua, quindi
46:24raccontare quello che accade davvero, anche la verità
46:26con quella ironia
46:28e quindi quella capacità anche
46:30artistica, quello
46:32sguardo, che
46:34insomma non è da tutti, ma comunque
46:36anche lei si è sempre basata su qualcosa
46:38che è esistito
46:40che le ha dato comunque un'idea
46:42un input
46:44per quanto riguarda la questione, vi dicevo
46:46molto interessante che
46:48lei stessa ha volutamente
46:50come dire
46:52ha deciso di dedicare in un
46:54libro, il libro in questione
46:56si intitola appunto Mi Fido di Te
46:58lei ha parlato della sua
47:00grande esperienza
47:02di madre
47:04affidataria, ci sono state
47:06tantissime, diciamo
47:08anche tantissimi riscontri
47:10positivi, ha parlato del fatto
47:12che il collante fondamentale è l'amore
47:14che si parla tanto di
47:16differenze, parto naturale, parto
47:18cesareo, e poi c'è
47:20l'affidamento, l'adozione
47:22però la cosa più importante viene sempre
47:24trascurata che è l'amore, e ci ha
47:26donato insomma anche questi
47:28momenti belli, secondo me
47:30che possono essere utili a chi sta vivendo
47:32come dire, magari un momento
47:34anche difficile in questo, perché magari
47:36non si sente abbastanza, perché
47:38ha paura, e quindi è bello
47:40anche sapere che ci sono
47:42degli aspetti un po' più profondi
47:44noi probabilmente
47:46la vediamo sempre così, allegra
47:48la vediamo appunto
47:50toccare delle corde ironiche, farci
47:52ridere, però ricordiamoci
47:54sempre che siamo di fronte a un essere
47:56umano. Adesso
47:58per concludere, una curiosità
48:00molto divertente a proposito
48:02dei figli, dice che una volta ha sorpreso
48:04il figlio a vendere i suoi autografi
48:06ai compagni di classe
48:08e spero che questa storia vi sia piaciuta
48:10ovviamente abbiamo
48:12cercato di fare il massimo
48:14di darvi tutte le curiosità
48:16possibili citando le fonti
48:18noi ci vediamo domani per l'ultima
48:20puntata della settimana qui a Casa di Amici
48:22il Salotto di Radio Roma

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