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TVTrascrizione
00:00:00Possiamo dire che il lilla è un colore un po' particolare, un colore un po' indefinito,
00:00:22non è rosa, non è viola, è un colore però che questa settimana assume un valore importante,
00:00:27fondamentale perché è il colore che identifica la settimana, che accende riflettori sui disturbi
00:00:34alimentari e noi ne parliamo questa sera, ben trovati sono le 20.30, nuova puntata di Messi
00:00:38a fuoco, come sempre per portarvi dentro la notizia la nostra mission ormai da sette anni
00:00:43a questa parte, trasmissione divisa come sempre in due, parleremo appunto di disturbi alimentari,
00:00:47che cosa sono, qual è la situazione a Brescia nella prima parte, mentre nella seconda cambieremo
00:00:51ospiti e andremo a parlare di quello che è il caso della settimana, il caso giudiziario,
00:00:56vale a dire l'omicidio di Chiara Poggi, il caso Garlasco si riapre, voi direte cosa c'entra
00:01:01a Brescia, c'entra perché Alberto Stasi aveva già fatto una richiesta di revisione del processo
00:01:05a Brescia e qualora la volesse rifare dovrebbe tornare ancora da Brescia, ma andiamo con ordine
00:01:10e prima di tutto spazio come sempre al nostro Golden Spot.
00:01:13E allora vado subito a presentare i nostri ospiti in studio, ben arrivata Camilla Menichini,
00:01:18testimonial importante, ci racconterà la sua esperienza, il suo percorso, grazie per
00:01:24essere con noi, al tuo fianco c'è la mamma, Francesca Chirubini, grazie anche a lei signora
00:01:29per essere presente questa sera, al lato sinistro nei nostri studi, ben arrivata anche la dottoressa
00:01:33Michela Franceschini, direttore del servizio percorsi di cure e di assistenza di ATS Brescia,
00:01:37buonasera e ben arrivata anche Mauro Consolati, psichiatra responsabile del centro per il
00:01:41DNA degli ospedali civili, buonasera, grazie per aver accettato il nostro invito, come sempre
00:01:48andiamo a vedere il servizio introduttivo, ci racconta la situazione, Salvatore Montilla, vediamo.
00:01:55Nel Bresciano colpiscono 60.000 persone per lo più di sesso femminile, fanno il loro esordio
00:02:00in genere in adolescenza tra i 15 e i 19 anni, ma esistono anche esordi più precoci attorno
00:02:05ai 10 o tardivi persino dopo i 30 anni, li chiamano disturbi alimentari ma sono vere e
00:02:10proprie malattie psichiatriche che spaziano dalla bulimia nervosa, la più diffusa, all'anoressia
00:02:16fino al binge eating, la cura non prevede farmaci ma interventi multidisciplinari, la presa in carico
00:02:22è spesso lunga e complessa, non solo dal punto di vista del recupero fisico ma soprattutto di quello
00:02:27emotivo, guarire però si può, è il messaggio che anche quest'anno viene rilanciato da istituzioni,
00:02:32associazioni e centri specializzati nella diagnosi e nella cura dei disturbi alimentari in occasione
00:02:38della giornata del Fiocchetto Lilla che si celebra ogni anno il 15 marzo, e così questa settimana
00:02:44sono molte anche nel Bresciano le iniziative pensate per sensibilizzare la popolazione sul delicato
00:02:49tema della nutrizione e dei suoi disturbi, ponendo l'attenzione soprattutto sulla prevenzione e la
00:02:54diagnosi, perché se per chi soffre chiedere aiuto può essere molto difficile, i familiari e gli amici
00:02:59di chi ha un disturbo alimentare possono avere un ruolo determinante nell'intercettare alcuni
00:03:04campanelli d'allarme, spiegano gli esperti. Dal punto di vista fisico a preoccupare deve essere il controllo
00:03:10ossessivo del cibo, la variazione di peso, le abbuffate seguite da forme di compensazione come il vomito
00:03:15ma anche l'eccessiva attività fisica. Sul fronte comportamentale invece la reticenza, il rifiuto del
00:03:21confronto, il rigidimento di fronte ad alcune domande possono essere segnali di un disagio da non
00:03:26sottovalutare, di crisi emotive profonde, spesso legate a difficoltà nelle relazioni con se stessi e con gli
00:03:32altri e non è un caso che anche nel Bresciano si sia assistito ad un notevole incremento delle richieste
00:03:37d'aiuto durante la pandemia, più 30% tra il 2020 ed il 2022, il segnale di un'accelerazione del processo di
00:03:45sviluppo della malattia legato all'isolamento e alla paura.
00:03:50Dottor Consola ti voglio partire da un termine che si è usato in questo servizio, disturbi, si parla di disturbi
00:03:56ma come diceva bene la collega sono vere e proprie malattie perché spesso con la parola disturbi si diceva
00:04:02un disturbo di pancia, prendo un immodium e mi sistemo tutto, no siamo davanti a malattie.
00:04:07Questo è un grosso problema, in effetti il disturbo che è mutuato dalla definizione di questi disturbi
00:04:14degli Stati Uniti, disorder, può dare l'idea che siamo di fronte a qualcosa che non è inquadrabile come
00:04:21una malattia, in realtà siamo di fronte a disturbi che sono malattie, quindi tutto e per tutto equiparabili
00:04:27assolutamente alle malattie organiche ma sono malattie psichiatriche, tra le malattie psichiatriche che purtroppo
00:04:33possono comportare anche il maggior rischio di mortalità per quello che riguarda le persone che ne soffrono.
00:04:38Quindi malattie importanti per le persone che ne soffrono e malattie però importanti anche per chi sta intorno a loro
00:04:45perché inevitabilmente hanno un impatto a livello relazionale all'interno delle famiglie ma anche al di fuori delle famiglie
00:04:52che fa diventare la questione quasi un problema sociale, quindi al di là dei numeri che vengono portati dal Ministero della Salute
00:04:59che sono sicuramente impressionanti però bisogna sempre considerare che c'è un mondo che vive intorno a queste persone
00:05:05e che va considerato.
00:05:08Un altro aspetto che abbiamo sottolineato, dottoressa Franceschini, non si cura con i farmaci, percorso lungo sicuramente,
00:05:16difficoltoso, già il fatto immagino di rendersene conto, di prendere coscienza della situazione è il primo step importante,
00:05:24no farmaci però.
00:05:26Già la diagnosi non è facile, arrivare a una diagnosi richiede molto tempo, a volte mesi ma poi ce lo racconteranno sicuramente
00:05:34Camilla e la sua mamma, quindi non è una diagnosi appunto come ci diceva lei, mal di pancia, puoi capire e magari nel giro di breve tempo
00:05:43arrivare a fare una diagnosi.
00:05:45Qui intanto purtroppo spesso si arriva a una diagnosi quando la malattia è già in una fase avanzata perché nelle fasi iniziali
00:05:53non viene riconosciuta ed è per questo che si sta facendo tanta formazione anche proprio tra gli operatori sanitari,
00:06:00guardo il dottor Consolati perché insieme stiamo lavorando molto su questo, per formare gli operatori per riconoscerla già nelle fasi precoci.
00:06:08E poi appunto una volta diagnosticata, come ci diceva lei Andrea, non si cura con i farmaci, comunque a volte possono essere utili,
00:06:16laddove dietro può esserci un disturbo psichiatrico che richiede dei farmaci, ma molto spesso è proprio un intervento multidisciplinare
00:06:25che aiuta nelle varie fasi della malattia.
00:06:29Infatti, lo vedremo poi dopo, si sono proprio costituite queste equipe multidisciplinari che vedono al loro interno
00:06:37psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, nutrizionisti, dietisti, educatori, ma fino anche assistenti sociali
00:06:45perché appunto è interessato anche il complesso sociale, intervengono per curare queste patologie.
00:06:55Rispetto al discorso dei farmaci, esiste un solo farmaco che ha l'indicazione per un disturbo alimentare per la bulimia nervosa,
00:07:04è un farmaco che però non è risolutivo della patologia, ma diventa uno strumento aggiunto a tutto il resto.
00:07:10Il vero farmaco nell'ambito dei disturbi alimentari sono gli operatori con una specifica formazione che lavorano insieme,
00:07:16gli operatori di diverse figure professionali, come si diceva, che sono indispensabili.
00:07:21Non basta uno psichiatra, un neuropsichiatra infantile o uno psicologo, deve avere una formazione, così come un dietista,
00:07:27un tecnico della riabilitazione, ci deve essere un operatore che ha una specifica formazione in questo ambito, questo è fondamentale.
00:07:34Prima di sentire testimonianze dirette, le chiedo, dottor Consati, se riusciamo a rispondere a questa domanda,
00:07:39che cosa c'è dietro queste malattie?
00:07:42Eh, lo so che è una domanda difficile, però quelle facili le facevo fare ad altri.
00:07:47Ma dietro queste malattie, in realtà, per quanto siano malattie che si esprimono attraverso i comportamenti alterati nel rapporto col cibo,
00:07:55attraverso questa angoscia, paura per il corpo, per le forme del corpo, per il peso, in realtà c'è dietro un aspetto emotivo profondo,
00:08:04lo definisco in maniera il più semplice possibile, che è quello nel momento in cui una persona,
00:08:09e questo capita molto spesso nell'età adolescenziale, attraverso un territorio in cui può avere un profondo sentimento di inadeguatezza,
00:08:17può avere un sentimento di inadeguatezza che non si riesce a sanare in nessun modo, se non, ahimè, con la presenza della malattia.
00:08:26Fa impressione dirlo, ma in questo caso è la malattia che interviene e crea una condizione di possibilità di vita per persone che sono in difficoltà,
00:08:35che vivono quindi un loro percorso faticoso, sollevate in qualche modo, tant'è che all'inizio di queste malattie dell'anoressi nel volo si parla di luna di miele con la malattia,
00:08:44perché queste persone sentono di aver trovato un modo di vivere plausibile per loro, in realtà poi si rivela chiaramente un grande inganno,
00:08:53un grande inganno che le porta verso una condizione che è assolutamente impraticabile e che le porta anche a vivere in una condizione di profonda solitudine,
00:09:01loro insieme alla presenza di questa malattia.
00:09:04Camilla, tu oggi hai 18 anni, ne avevi però 13 quando sei andato incontro ai primi disturbi elementari,
00:09:13ti chiedo innanzitutto se non vuoi rispondermi alle domande, il libro io proverò in tutti i modi a capire un po' di più e soprattutto per far capire anche a casa,
00:09:20abbiamo detto, sono un attestimone al Decezione, perché comunque ti ringrazio ancora una volta per metterci la faccia.
00:09:27Cos'è che hai provato, cos'è che hai sentito, cos'è successo in quella fase della tua vita?
00:09:32Io penso che non sia descrivibile come cos'è successo, perché è un insieme di fattori che mi hanno portato all'epoca,
00:09:41un po' anche penso sia stata la pandemia, il fatto di doversi chiudere, trovarsi chiusi in casa per forza, quasi senza aver niente da fare
00:09:52e mettendo a fuoco quelli che sono i problemi del mio corpo e ciò che gli altri potrebbero vedere di sbagliato in me.
00:10:01Quindi, rigettare sul corpo, diciamo, il corpo era il sintomo di tutto quello che era una malattia interna che quasi neanche io avevo riconosciuto.
00:10:13All'inizio io il mio malessere, sapevo di star male, però non l'avrei mai associato a quello che poi è diventato un vero e proprio disturbo alimentare con un bisogno di ricovero.
00:10:26Io all'inizio stavo bene, dicevo di star bene, ma da fuori non stavo bene, anzi tendevo a isolarmi molto dal resto del mondo
00:10:38e spesso non cercavo neanche, come si è detto prima, il confronto con qualcuno. Io pensavo di essere nel giusto e nessuno poteva venirmi contro
00:10:48perché venendomi contro metteva in discussione quello che ero io, quello che mi ero costruita tramite la malattia
00:10:55e quindi diciamo che crollava il castello e piuttosto che far crollare il castello non si andava in un confronto.
00:11:03Sapevi dei disturbi alimentari? Conoscevi quelle che sono le malattie alimentari o si è arrivata dopo?
00:11:13Sinceramente no. Lì per lì non sapevo cosa fossero, va bene, ne avevo sentito parlare, ma non sapevo nel concreto cosa fossero, cosa comportassero
00:11:25e purtroppo ne sono venuta molto bene a conoscenza successivamente, però non lo sapevo.
00:11:36Signora Francesca, fare i genitori è il mestiere più difficile di questo mondo, capire i figli è ancora più difficile, come vive un genitore tutta questa situazione?
00:11:50C'è il percorso che ha fatto sua figlia per arrivare a capire la malattia, lei come l'ha fatto?
00:11:56Noi siamo stati abbastanza rapidi nel capire che c'era qualcosa che non andava, tant'è che appena abbiamo percepito un malessere
00:12:04che noi vedevamo come un disagio adolescenziale, ma ci sembrava un po' più profondo di un classico adolescente un po' capriccioso,
00:12:15abbiamo subito interpellato una psicoterapeuta perché ci sembrava la strada più facile, più veloce.
00:12:23Nel momento in cui questa dottoressa ci ha detto io non ce la faccio da sola abbiamo capito che il problema era più grave
00:12:30e quindi abbiamo chiesto aiuto affidandoci all'ospedale civile di Brescia.
00:12:36Siamo stati anche molto fortunati a trovare possibilità di ricovero perché Camilla all'epoca era arrivata veramente a un passo dalla morte,
00:12:45pesava poco, aveva già valori un po' compromessi a livello proprio organici, quindi c'era proprio bisogno di un aiuto
00:12:53che noi in casa da soli non eravamo più in grado di fare.
00:12:57Quindi siamo nel 2020?
00:12:59Sì, settembre ottobre 2020.
00:13:01Quindi passa la prima fase?
00:13:03Passa la prima fase, loro non vanno più a scuola, sono chiusi in casa, sembra che durante l'estate ci sia un po' di riapertura
00:13:09e quindi anche loro, anche i ragazzi si erano un po' approcciati, settembre però si ritorna un po' nel baratro
00:13:16e quindi lì è iniziato un po' il periodo più difficoltoso per Camilla e per tutta la famiglia.
00:13:23Probabilmente sbagliando vi siete dati qualche colpa, cioè lei si è data le colpe, è ovvio.
00:13:28Sì, assolutamente. Io in primis perché sembra sempre la mamma quella più legata con il figlio, più diretto verso questi ragazzi.
00:13:39Perché le cose belle sono sempre il papà.
00:13:41Per cui io sì, mi sono molto molto colpevolizzata, soprattutto all'inizio.
00:13:47Ciò che mi ha aiutato è stato comunque affrontare contemporaneamente mia figlia un percorso con una psicoterapeuta
00:13:53che ho visto anche oggi, proprio per ogni tanto un recappino.
00:13:58Ho bisogno di una dose, di un booster per affrontare questa serata.
00:14:05Però sì, la colpa c'è, ma non è giusto, e i dottori lo confermeranno, darsela.
00:14:12Perché, come diceva Camilla, sono stati tanti i fattori che probabilmente l'hanno portata ad esprimere attraverso l'anoressia
00:14:20e un suo disturbo, una sua problematica interna.
00:14:25Camilla, tu sei protagonista di un podcast che ha fatto la nostra collega Francesca Marmaglio,
00:14:31che lo ritrovate sulle pagine del sito del giornale Liberation, nella sezione podcast.
00:14:37Se sbaglio racconti anche di un rapporto con i tuoi coetanei, è da lì che è nata l'origine.
00:14:46Possiamo mettere così in ascia? Non lo so, un'origine può essere quella.
00:14:49Allora, io non ho mai identificato un'origine, una causa generante, scatenante di tutto il disturbo.
00:14:57Ho individuato piccoli fattori che, uniti, potrebbero avermi portato al disturbo.
00:15:05Io sì, ho parlato nel podcast di questo rapporto difficile con persone mie coetanee,
00:15:15ma anche di qualche anno più grandi, che magari inconsapevolmente, scherzosamente,
00:15:22hanno fatto dei commenti che per me però hanno pesato più di dei semplici commenti.
00:15:27Erano conferme di aspetti che già nel periodo dell'adolescenza, il corpo cambia e è una cosa inevitabile.
00:15:37Questi commenti hanno confermato che i cambiamenti del mio corpo, fisiologici, fossero sbagliati e fossi io sbagliata.
00:15:48Non me ne voglia la collega Francesca Marmaglio, ma ho spoilerato la puntata perché eccola qui.
00:15:53Superman non esiste, la serie sarà in protagonista dalla prossima settimana,
00:15:58quindi se volete andare a ascoltare tutta la storia, qualche cosa vi racconteremo questa sera, ma non andremo troppi là.
00:16:04Dottor Consolati, si diceva prima del quanto è difficile però per un ragazzo di questa età,
00:16:11aveva 13 anni Camilla, prendere coscienza, rendersi conto, dare del tuo alla malattia e capire che è davvero il momento di affidarsi al medico.
00:16:22È la cosa più complicata per queste patologie perché si diceva indipendentemente poi dall'età,
00:16:2913 anni è molto presto, però capita anche a persone che hanno un esordio più in là negli anni,
00:16:35di attraversare proprio questa difficoltà di avere consapevolezza di quello che sta succedendo.
00:16:40In questo caso Camilla che ha fatto il suo percorso di cura però è riuscita ad arrivare alla cura abbastanza rapidamente,
00:16:47non è una cosa usuale, la maggior parte delle persone che hanno disturbo alimentare ad oggi,
00:16:52arrivano alla possibilità di cura non dopo pochi mesi, magari anche dopo anni,
00:16:57perché si crea una condizione di difficoltà di avere consapevolezza di quello che si sta vivendo,
00:17:03come dicevo addirittura in una fase iniziale, si è in una condizione per cui si pensa di poter vivere in questo modo.
00:17:11Quando si arriva ad avere una motivazione alla cura è il momento centrale,
00:17:18è chiaro che è un momento che una persona può arrivare a conseguire,
00:17:22ma deve essere aiutata anche dal contesto ambientale in cui vive, dalla famiglia e da chi sta intorno a lei,
00:17:27ecco questa è una cosa molto importante.
00:17:29Diversamente per i disturbi alimentari, in particolare per la neurostia nervosa,
00:17:32sviluppare una consapevolezza di quello che ti succede è molto difficile,
00:17:36ed è uno dei problemi della malattia che crea il problema della malattia non trattata,
00:17:40quanto più poi si vive in questa condizione di malattia, tanto più è difficile riuscire a cambiare,
00:17:45perché si finisce per identificarsi con quello che vivi dentro,
00:17:49e quindi staccarsi da questa condizione o sostituirla con qualcosa che effettivamente ti possa far sentire bene,
00:17:57per la tua vita, non è facile.
00:17:59Dottore i numeri ci dicono, i numeri che sono tanto anche se non sono tutto,
00:18:04ci dicono che i casi di disturbi alimentari tra i giovani sono più che raddoppiati negli ultimi tre anni,
00:18:10e l'età media di insurgenza si è drasticamente abbassata arrivando a colpire bambine e bambine di appena 8-9 anni.
00:18:16Camille ha raccontato il periodo del Covid, quanto ha inciso quel periodo che è distante cinque anni,
00:18:25ma che sembra lontanissimo adesso nel tempo?
00:18:28Quello è stato un momento che ci ha travolto tutti, in particolare però i giovani, gli adolescenti,
00:18:36e poi se pensiamo anche gli anziani hanno pagato l'azio rispetto a questa situazione,
00:18:41è stato un momento che per quanto riguarda i disturbi alimentari non ha creato nuovi casi,
00:18:46ha fatto da acceleratore alla manifestazione della malattia.
00:18:51Quindi in questo senso i dati che sono emersi nel corso della pandemia
00:18:55sono dati strettamente correlati al periodo della pandemia,
00:18:59quindi vanno valutati per quello.
00:19:01Diversamente si perde un pochettino di vista quello che è l'andamento tipico della malattia.
00:19:07Adesso, a distanza di qualche anno, conclusosi il periodo della pandemia,
00:19:12siamo ritornati a quello che era l'andamento dei disturbi dell'alimentazione precedente al Covid.
00:19:20È vero che c'è un aumento di casi,
00:19:22e magari poi la dottoressa potrà dirci qualcosa di più perché c'è uno studio interessante fatto in Regione Lombardia,
00:19:29un aumento di casi che poi va capito perché complessivamente può sembrare un aumento di casi.
00:19:34In realtà poi si vede bene, leggendo da tecnici,
00:19:37che l'aumento di casi importanti c'è in alcune tipologie di malattia,
00:19:42che non sono quelle classiche, l'anoressia, la bulimia nervosa,
00:19:45ma su altri tipi di malattie, di disturbi alimentari,
00:19:48che sono quelle cosiddette non complete per quanto riguarda o con caratteristiche diverse.
00:19:54Quindi questo va letto così come per il discorso dei maschi,
00:19:57anche quello aumenta molto nelle fasce dei pazienti molto giovani
00:20:01e di pazienti che sono più là con l'età.
00:20:04Dopo voglio tornare sui maschi perché sembra sempre una partita che riguarda le donne,
00:20:09invece non è così.
00:20:10E allora, dottoressa Franceschini, cosa ci dice questo studio citato da Consolati?
00:20:16Interessante che citava il dottor Consolati.
00:20:19Intanto è uno studio importante perché è stato fatto da tutte le agenzie di tutela della salute della Lombardia.
00:20:26Quindi per la prima volta abbiamo dei dati confrontabili tra ATS,
00:20:32perché fino all'anno scorso avevamo dei dati per l'ATS di Brescia, per l'ATS di Bergamo, per l'ATS di Milano,
00:20:38raccolti in maniera sì omogenea ma non confrontabile.
00:20:43Invece proprio l'anno scorso i servizi di epidemiologia delle varie agenzie hanno lavorato su questi dati.
00:20:51Allora faccio una premessa importante per capire anche i numeri che a volte vengono dati
00:20:57e non corrisponderebbero poi ai dati che vediamo in questo report.
00:21:02Intanto i dati che vengono da questo report sono quelli ufficiali che provengono dalle banche dati del Servizio Sanitario Regionale,
00:21:11ovvero ci danno contezza di tutte le persone che si sono effettivamente rivolte al Servizio Sanitario Regionale,
00:21:17perché come diceva prima anche la signora, all'inizio si sono rivolte a un specialista privato,
00:21:23privato totalmente privato, non parlo di privato accreditato che rientra nel Servizio Sanitario Regionale.
00:21:29Quindi noi perdiamo tutti questi numeri, esistono, non è che non esistono, ma non abbiamo, non sono misurabili,
00:21:35cioè tutte le persone che si rivolgono a uno psichiatra privato, a uno psicologo privato,
00:21:40cioè se poi non confluiscono a livello ambulatoriale, a livello di coambulatoriale,
00:21:45spero che non arrivare a livello di ricovero, non avremo questi numeri.
00:21:50Comunque, come diceva il dottor Consolati, questi sono i dati che noi abbiamo,
00:21:55che provengono dall'emissione ospedaliere, dall'accesso agli ambulatori di psichiatria, di neuropsichiatria,
00:22:01ma anche ad altri ambulatori e ci danno comunque un dato confortante, vero Mauro?
00:22:05Perché comunque non è, non c'è stato questo, dopo il primo picco pandemico, post pandemico,
00:22:11in realtà il dato si è assestato e quindi non ci sono stati, non c'è stato un grande numero di nuovi casi,
00:22:19adesso io li ho anche portati, però abbiamo i casi, la prevalenza di casi di un quinquennio nell'ATS di Brescia,
00:22:29che peraltro si posiziona nella media dell'ATS, non è tra quelle più alte, sono 1161 casi nel quinquennio.
00:22:37E se parliamo di incidenza quindi di nuovi casi nell'anno, abbiamo avuto sì nel 22, c'è stato il picco di 19 nuovi casi,
00:22:48che sono andati a sommarsi a quelli precedenti, ma già nel 23 siamo scesi a 16 nuovi casi.
00:22:54Ribadisco, sono i dati ufficiali quindi delle persone che hanno avuto una diagnosi,
00:23:00e come spiegavo prima, anche fare una diagnosi non è facilissimo.
00:23:03Il dato interessante che emerge, la prevalenza è sempre femminile, sul 90%, abbiamo un'età mediana di 17 anni,
00:23:15che vuol dire che di questo grande numero, 17, si posiziona a metà e la metà inferiore, sotto i 17 anni c'è tutta la prima metà dei casi.
00:23:27Sicuramente un altro picco è intorno alla fascia adolescenziale, quindi intorno ai 15 anni.
00:23:34L'altro dato interessante è la prevalenza nei maschi, nel senso che si sta iniziando a vedere anche un numero di maschi significativo.
00:23:43Abbiamo ancora dei limiti nella valutazione di questi casi, perché essendo una malattia purtroppo prevalentemente femminile,
00:23:53la diagnosi viene fatta anche su parametri femminili, il menarca, alcuni parametri fisici che sono più correlati all'aspetto della donna.
00:24:03Però si sta molto lavorando anche sull'attenzione al maschile.
00:24:10Il maschile fa anche fatica a emergere, perché sicuramente se è già faticoso per una figura femminile arrivare ad ammettere,
00:24:20a manifestare questo sintomo, per un maschio lo è sicuramente ancora di più.
00:24:26E poi c'è ancora uno stigma purtroppo dietro a questa patologia, patologia che come spiegava molto bene Camilla, ha dietro tanti fattori.
00:24:37A me ha colpito, poi magari diciamo qualcosa su quello che è stato per lei, ma non è così per tutte, giusto?
00:24:43Avrei conosciuto anche tante ragazze, non so se poi ce lo vuoi raccontare, però anche la causa fa tanta differenza nella risoluzione della malattia,
00:24:53perché bisogna lavorare molto anche sulla causa.
00:24:57E per i maschi la causa è ancora diversa, non è la stessa che per le ragazze.
00:25:03Inoltre si diceva, bisogna sempre sperare che non si arrivi al ricovero, tu al ricovero ci sei arrivata, ma ce lo racconti però dopo la pubblicità,
00:25:11perché devo tassativamente andare in pubblicità a 20.55 e rimanete con noi a tra pochissimo.
00:25:15Ben ritrovati in diretta in questa puntata di Messi a fuoco, stiamo parlando in questa prima parte dei distribui alimentari,
00:25:31questa è la settimana che accende i riflettori proprio sui distribui alimentari.
00:25:35Camilla stiamo raccontando la tua esperienza, abbiamo detto oggi hai 18 anni, sei finita in questo tunnel,
00:25:41sei uscita, hai visto finalmente la luce, quando avevi 13 anni sei arrivata anche al ricovero in ospedale, esperienza drammatica.
00:25:51Sì, ma soprattutto un ricovero forzato, perché io sostenevo e ne ero anche convinta di non essere malata,
00:26:00di non aver bisogno di nessun aiuto, perché non potevo aver bisogno di aiuto se non ero malata.
00:26:06Quindi anche quando ci siamo rivolti a una psicologa prima del ricovero, io da questa psicologa andavo ma obbligata dai miei genitori,
00:26:18e soprattutto non è che le parlassi tanto, perché io sostenevo e poi mi sono ricreduta di questa cosa,
00:26:25che lo psicologo non servisse e soprattutto non servisse a me, perché se non ero malata a cosa può servirmi uno psicologo.
00:26:33Invece poi la situazione si è aggravata e i miei genitori, sempre contro la mia volontà, mi hanno portato a fare delle visite a livello fisico,
00:26:46perché stavo iniziando ad andare in deficit anche il cuore, anche proprio tutti gli organi.
00:26:52E tu come ti spiegavi però questa situazione fisica, perché poi capisco che c'è una cosa di testa, ma c'era anche una situazione fisica,
00:27:01com'è che te la spiegavi?
00:27:03Io sinceramente riguardarlo adesso, guardare indietro quello che è stato, quasi mi faccio venire la pelle d'oca da sola,
00:27:11perché comunque mi sono resa conto di essere arrivata a un punto in cui quasi il mio corpo non reggeva più.
00:27:18Però all'epoca io pensavo fosse normale e anzi fosse sano quello che stavo facendo e che stavo assolutamente bene
00:27:30e anche tutte le preoccupazioni a livello fisico, le continue visite, io me le spiegavo come i miei genitori che le esagerassero,
00:27:38perché io non avevo bisogno di quelle visite, non avevo bisogno di tutta quella attenzione, di tutto quel carico addosso, perché non avevo niente.
00:27:47E poi hai fatto in ospedale quanto? 128 giorni?
00:27:51Sì.
00:27:52Che messo così sono…
00:27:54Sono tanti.
00:27:55Sono tanti eh.
00:27:56Sì.
00:27:57Cosa ricordi del primo e dell'ultimo giorno?
00:27:58Ah, il primo giorno me lo ricordo come se fosse ieri, cioè veramente io di quel primo giorno ricordo tutto,
00:28:05dalla mattina quando ho preparato la borsa, cioè avevamo preso la decisione la sera prima,
00:28:13mi avevano dato l'ultima chance a cena, io ovviamente mi avevo lasciato scappare quest'ultima chance
00:28:21e la mattina dopo quindi decidono loro di…
00:28:27Cioè l'ultima chance era dimostrami che mangi a cena.
00:28:31Esatto.
00:28:32Ok.
00:28:33Però non c'era verso per me, quindi il giorno dopo faccio una doccia, mi preparo una mini borsa perché io ero convinta non mi serve a me stare in ospedale,
00:28:44quindi vado là, starò lì, va bene, una settimana tiriamo la lunga, però poi basta, infatti la mia borsa era veramente, non c'era neanche dentro il pigiama.
00:28:53E quella mattina mi portano in pronto soccorso e ci fanno il tampone tutte e due perché mia mamma è stata con me durante tutto il percorso,
00:29:04infatti credo sia stato pesante anche per lei, e quel primo giorno la cosa che mi ricordo proprio in maniera vivida era la camera,
00:29:16cioè quando sono entrate in camera c'era un letto in mezzo, le sbarre alle finestre, la porta del bagno sempre chiusa,
00:29:26e bisognava chiamarle infermiere per farsela aprire, la telecamera che guardava dentro la camera, e ricordo il rumore durante la notte della flebo,
00:29:40perché mi avevano dovuto attaccare una flebo perché avevo la glicemia troppo bassa e durante la notte sono venute a provarmela un paio di volte ed era sempre ai valori veramente minimi,
00:29:53quindi mi hanno messo la flebo e la mattina ricordo che è arrivato il dottore a dirmi ora tu o mangi il pranzo o io ti metto il sondino,
00:30:03io l'ho guardato e gli ho detto va bene tu non me lo metti però, e così gli ho detto tu non me lo metti,
00:30:11gli ho detto ma vogliamo vedere come non te lo metto, mi ha portato in infermeria, mi ha infilato il sondino nel naso,
00:30:17mi ha fatto la radiografia per controllare se fosse posizionato giusto, poi mi hanno attaccato la sacca e mi è venuta a dire hai visto te lo avevo detto,
00:30:29e io nonostante tutto continuavo a dire che fosse una roba inutile, non servisse a niente perché io non ero malata,
00:30:38e diciamo che il mio ricovero, io penso che se non ci fossero stati i miei genitori allora io non sarei qui a raccontarla,
00:30:46perché già allora mi hanno veramente salvato per i capelli.
00:30:50Ti sei resa conto però, so che non si chiede però dottore me lo passi, quanto pesavi quando sei entrata in ospedale?
00:31:00Il minimo che ho raggiunto in ospedale era stato 33 kg, che poi l'anno me lo dicevano, però anche lì il fatto di non dirmelo provocava un senso di voglio saperlo,
00:31:14perché non me lo dici tu mi stai limitando.
00:31:18Ti sei resa conto, ma prima detto c'è stato un certo punto che hai rischiato di morire, ti sei resa conto che eri arrivata a quel punto?
00:31:26C'è stato un momento che hai detto...
00:31:29Me ne sono resa conto dopo, nel periodo anni successivi, quando, e anche ora lo so, però io lì sul momento no.
00:31:43Essere collegata anche a tre macchine contemporaneamente per tenermi in vita, per me era normale.
00:31:52Signora Francesca, la sua figlia c'è un gran carattere perché l'ha detto molto forte, in questi 128 giorni chi ha dato forza a chi, perché anche lei da madre si è sentita...
00:32:06Sì, sicuramente. Camilla, oltre i primi, possiamo dividere il suo ricovero in due parti. Io penso che ringrazierò per tutta la vita la dottoressa Pagani, che è la neuropsichiatra della neuropsichiatria infantile di Brescia,
00:32:23perché lei veramente, nel momento in cui ha iniziato a seguire Camilla, ha dato una svolta al suo percorso.
00:32:31Ci davamo forza vicenda, è stato un supporto costante, cioè io pianto tanto, tanto, forse anche lei, però nel momento in cui abbiamo toccato il momento più difficile,
00:32:47quando poi abbiamo iniziato a capire che si era girata la chiave nella sua testa e lì abbiamo iniziato a vedere una luce, lì allora è stato un susseguirsi di raggiungere l'obiettivo che per noi era avere l'ok per tornare a casa,
00:33:03per tornare alla nostra famiglia e ricominciare lì il vero percorso, perché alla fine quattro mesi, in cinque anni, quattro anni che stiamo vivendo questa malattia, non sono niente, il percorso è iniziato poi dopo, ed è ancora in corso, però in corso in una maniera diversa.
00:33:24Dopo voglio tornare su questo stiamo che ha appena detto, dottor Consate, io pensavo, temevo di mettere in difficoltà Camilla, invece Camilla che ci mette in difficoltà, ha un grande carattere, dimostra che però la testa...
00:33:38Ha un grande carattere e ha detto, ha messo giustamente in evidenza questa difficoltà a rendersi conto che si ha una malattia, in questo caso quando sei minorenne a 13 anni ci sono i genitori e ti portano in ospedale, il problema esiste ancora di più quando una persona ha 18 anni, ha 20 anni, 25 anni, 30 anni, in questo caso è difficile che il medico intervenga e riesca a dirti vieni di là che ti metto il sondino,
00:34:08purtroppo ci sono situazioni in cui si deve provvedere con un trattamento sanitario obbligatorio, quindi ci sono dei momenti in cui non ci si rende conto come persone che vivono questi problemi, non ci si rende conto che si sta vivendo una situazione limite.
00:34:22Invece ha raccontato lo spaccato dell'ospedale, ha messo in pressione il racconto della camera, è un percorso obbligato, è un percorso forzato.
00:34:53Il 30% ha bisogno di questi trattamenti intensivi che possono essere semiresidenziali, una sorta di day hospital per cui si arriva la mattina alle 8.30 e si va a casa alle 5.00 da lunedì a venerdì, oppure si può arrivare anche la necessità di ricoveri H24, 24 ore, sempre e chiaramente trattamenti che durano come ha ben detto i 100-120 giorni e oltre in alcune occasioni, quindi trattamenti molto lunghi.
00:35:20Perché c'è la fase dell'accettazione della motivazione alla cura, quindi dell'accettazione alla cura, ma poi c'è un'altra fase che è quella che anche qui hanno descritto bene, della motivazione al cambiamento, che è successiva.
00:35:32Una persona può anche accettare di curarsi ma non riuscire ad arrivare a sviluppare una motivazione al cambiamento e questo è l'altro grosso problema.
00:35:39C'è in tutti noi una fase della vita in cui non vogliamo vedere delle situazioni o preferiamo, però le chiedo, in una società dottore dove purtroppo spesso l'apparire vince sull'essere, come si fa a non accettare, a non vedere che il proprio corpo sta cambiando e sta andando in una situazione allarmante?
00:35:58Succede perché hai una malattia psichiatrica. E forse c'è una fase iniziale in cui anche i familiari fanno fatica a rendersi conto che c'è una malattia psichiatrica, non è così immediato.
00:36:13E' naturale, cerchiamo sempre di pensare che stia succedendo qualcosa di importante, ma non tanto grave, di arrivare poi a queste odissee di cura che devono affrontare queste persone.
00:36:25Quindi c'è una differenza. Il contesto socioculturale fa la sua parte, ma non basta. Giustamente anche qua diceva Camilla, ci vogliono tanti fattori per arrivare poi a far sì che la malattia abbia un suo sviluppo.
00:36:37Fattori personali, individuali sicuramente, fattori socioculturali, fattori anche scatenanti. Tutte le persone sono diverse, quindi le cose si mettono insieme, tante volte si fa fatica anche a individuare quali sono questi fattori all'inizio e probabilmente solo a distanza di anni si arriverà a capire quello che è successo.
00:36:58Quando magari non si tende a rimuovere perché per salvarsi certe volte si rimuove anche il dolore che si è vissuto per tanti anni.
00:37:04Per salvare ci vuole anche una certa durezza, una certa schiettezza, il rapporto tra medico e paziente.
00:37:12Fermezza, non chiamiamo la durezza.
00:37:15Mi è venuto in mente l'episodio di prima con il medico che dice ti devo mettere il sondino, voglio vedere che te lo metto.
00:37:21Si vuole fermezza, chiaramente il nostro compito è quello di aiutare le persone e quindi quella che viene interpretata a durezza, magari anche da parte dei familiari viene interpretata come un atteggiamento impositivo, ma in realtà è la fermezza del rendersi conto che in quel momento bisogna fare quello che serve.
00:37:44Mi dici dottoressa che cosa fanno queste equipe multidisciplinarie che diceva prima che anche questa è una presa di coscienza da parte delle istituzioni perché per esempio questa settimana Lilla non è una settimana spot per occupare un po' le pagine del giornale o qualche spot o per fare qualche passarella di politici, è una settimana che alla fine è strutturata e serve.
00:38:06Volentieri.
00:38:07Allora, innanzitutto torniamo un attimo al covid.
00:38:12Subito dopo il covid sicuramente sia a livello ministeriale che a livello poi regionale c'è stata un'ulteriore presa di coscienza rispetto in maniera più ampia al disagio che hanno vissuto gli adolescenti e anche gli anziani, però soprattutto gli adolescenti.
00:38:30Quindi sono state proprio delle misure finalizzate a porre in campo delle azioni per prevenire questo disagio e qui vediamo le due normative proprio a favore anche dei disturbi della nutrizione.
00:38:44Una a fine 2022 e poi inizio 2023 per le quali sono stati stanziati dei fondi ad hoc che non dobbiamo pensare che siano dei fondi come dire cospicui, però sono stati dei fondi che hanno permesso proprio alle singole regioni e poi alle singole ATS e di rimando a tutti gli attori coinvolti di fare un investimento sulla rete.
00:39:10E arrivo appunto anche all'equipe. Nel nostro territorio così anche chi ci ascolta da casa ha un'idea di quello che può trovare, dell'offerta che può trovare perché è importante. Nel nostro territorio abbiamo la fortuna di avere tre ASST quindi quelle che una volta erano le aziende ospedaliere adesso però ASST perché hanno al loro interno anche tutta la parte territoriale dei servizi che va dai cps ai consultori ai servizi sociosanitari.
00:39:36Abbiamo tre ASST all'interno delle quali abbiamo grandi professionisti. Prima hanno citato la dottoressa Pagani che è una collega del dottor Consolati però un europsichiatra. Poi abbiamo anche sul Garda una referente per i disturbi della nutrizione che è la dottoressa Ferretti e in Franciacorta la dottoressa Carpi. Lo dico perché proprio sono le referenti per questa equip che sono state costituite grazie a questi fondi.
00:40:00Come dicevo non sono fondi cospicui però hanno permesso all'interno di ciascuna ASST di formare questa equip multidisciplinare che dicevo prima costituiva uno psichiatra, un europsichiatra, uno psicologo, un educatore e anche a volte un infermiere.
00:40:18E hanno permesso, queste equip si sono messe al lavoro innanzitutto per capire nelle loro aziende perché poi ciascuna azienda è diversa sicuramente se stiamo sugli ospedali civili il dottor Consolati ha un centro che dirige ha compiuto 30 anni di storia quindi c'è un background importante quindi una sensibilità maggiore e anche poi andremo a vedere un'offerta maggiore in questa parte del territorio della provincia di Brescia.
00:40:48Negli altri territori c'era un know-how importante. Queste aziende, queste equip hanno permesso di ampliare all'interno proprio anche dei servizi di salute mentale perché non era chiarissimo anche qua e c'è ancora molto dibattito anche sull'origine della malattia che il dottor Consolati ha ben spiegato.
00:41:06Quindi il fatto che l'approccio anche al cps è difficile insomma accettarlo e invece è importante proprio andare dritti al punto e iniziare bene il percorso. Il percorso che sicuramente inizia anche grazie al medico di medicina generale, il pediatra di famiglia, questo pediatra di vera scelta più correttamente.
00:41:26Si arriva all'ambulatorio del cps che sono ambulatori dislocati su tutto il territorio, sul sito di ATS se andate trovate e su siti anche delle SST trovate gli indirizzi, i numeri di telefono e a questo punto laddove lo specialista ritenga necessario interpellare l'equip interpella questa equip.
00:41:46Questa equip appunto interviene proprio attraverso un colloquio con il diretto interessato ma anche con tutta la famiglia e analizza la situazione, analizza la situazione andando a capire poi dove dirottare qual è il percorso più idoneo innanzitutto per capire a che punto della malattia siamo perché ripetiamo non è necessario sempre il ricovero può essere sufficiente un percorso ambulatoriale con uno psichiatra, uno psicologo del cps oppure poi invece già essere
00:42:16necessario un percorso di secondo livello che noi qui abbiamo nella SST degli ospedali civili sia a livello della neuropsichiatria infantile che della psichiatria, un percorso di secondo livello quindi con delle giornate intere trascorse all'interno dell'ospedale nei quali si fanno più interventi all'interno della stessa giornata, dei passi assistiti ma anche terapia occupazionale perché è importante sbloccare dei meccanismi che sono bloccati.
00:42:46Anche perché è una malattia che si autoalimenta nel senso che poi il cibo non è cibo solo per il nostro corpo ma è anche il cibo per il nostro cervello quindi quando Camilla diceva prima della glicemia sicuramente anche lei magari non si rendeva conto ma il suo cervello non funzionava benissimo, il cervello funziona direttamente col glucosio senza nemmeno l'insulina per cui sicuramente tutta una serie di alterazioni che i suoi genitori vedevano ma lei no.
00:43:13Sicuramente lei non riconosceva questa alterazione quindi anche l'osservazione in un contesto distaccato dalla famiglia ma magari da persone altre, adulte che con autorevolezza ma anche accompagnano questi giovani e questi giovani ad osservarsi.
00:43:33Abbiamo bisogno degli altri per guardarci, se ci guardiamo nello specchio vediamo un'immagine distorta.
00:43:39A proposito Camilla, tu ti sei mai sentita osservata, si diceva prima dello stigma sociale dagli amici coetanei, le amiche, in quel periodo iniziale prima del ricovero quando hai detto stiamo toccando picco più basso?
00:43:55Ma io sinceramente mi sentivo più che osservata, mi sentivo sbagliata agli occhi degli altri, cioè vedevo tutte le persone, tutti i miei coetanei comunque anche ragazze un po' più grandi, ragazze un po' più piccoli, comunque sulla fascia d'età dell'adolescenza io li vedevo però io li vedo così però non so come loro sono dentro.
00:44:17A me apparivano tutti felici, spensierati, a posto con loro stessi, senza problemi, poi non so, declinandolo al singolo, però è una visione dell'esterno e vedevo me invece sbagliata perché non ero come loro, magari ero un pochino più triste, avevo giornate un po' più no e magari non mi piaceva il mio corpo
00:44:45ma in qualsiasi ambito, anche banalmente, tutte le mie compagne hanno i capelli lisci e io ce li ho mossi, questi erano tutti fattori che poi ho portato su di me per andare a definire l'intera persona sbagliata,
00:45:01quando in realtà magari non c'era niente di sbagliato, anche perché ognuno è a modo suo, cioè non c'è una persona che abbia un tratto uguale all'altra persona, quindi quello che io vedevo sbagliato su di me magari una mia amica lo vedeva perfetto su di me,
00:45:25però il problema qui, più che come mi vedono gli altri, è come io penso che gli altri mi vedano e di conseguenza come io vedo me stessa.
00:45:35Mi passa anche questa domanda, chiedo oggi qual è il tuo rapporto col cibo? Si può fare?
00:45:49Io sinceramente, cioè dipende, poi ovviamente io sono ancora tuttora seguita da tutta l'intera equipe come dicevamo prima, però sinceramente, cioè dipende, inteso io ringrazio tantissimo anche il fatto di avere i miei genitori che sono veramente molto attenti,
00:46:13anche tutti i miei amici, al minimo segnale che magari può essere un mal di stomaco veramente, veramente non sto bene a livello fisico, è un dai cani sono qua con te, non ti preoccupare, mangiamo insieme, cioè ogni singolo, ogni minimo segnale che può essere veramente un disturbo fisico reale viene preso come un dai sono qui con te, non sei sola, comunque mangiamo insieme piuttosto.
00:46:41Come è cambiata, come vi ha cambiato come famiglia tutto questo? Ci ha messo alla prova, ma come dico a tutti, è figlia unica Camilla? No ha un fratello, fratello di 13 anni, Giacomo.
00:46:53Camilla è piccolino, quindi anche lui tutto questo tsunami è finito dentro? Sì questo è finito dentro, il papà è stato pazzesco perché è riuscito a fare anche la mia parte nei mesi del ricovero.
00:47:09Però diciamo che siamo stati forti tutti, noi avevamo questo abbraccio che anche nelle fasi già post ricovero che comunque non sono state semplici perché voleva dire ricostruire una quotidianità che si era persa, quindi diciamo è stato proprio un rimettersi in gioco tutti,
00:47:35io e mio marito abbiamo seguito per un po' insieme un percorso di psicoterapia familiare, quindi andavamo tutte le settimane, quasi tutte le settimane da una psicologa perché comunque non doveva guarire solo Camilla, dovevamo guarire tutti.
00:47:51Quindi una cosa che io mi sento di dire ed è per questo che, come dicevamo prima, ci mettiamo la faccia è perché... Solo la maglia l'ha sbagliato il suo figlio! Ah no! No dai, quello non è che l'ha sbagliato! Non tutto può uscire perfetto!
00:48:07Però dico quello che ci dà un po' il coraggio di comunque parlare della malattia di Camilla è quello di essere una testimonianza del fatto che comunque ce la si può fare. E quando ci sono quei momenti che diceva Camilla, lei come li vive?
00:48:23Sì, allora io cerco sempre di comunque capire se è la Camilla adolescente che sta parlando o la Camilla malattia, perché sono due aspetti diversi. Per fortuna è quasi sempre la Camilla adolescente, quindi adolescente e ogni tanto può esserci uno spiraglio ma che diciamo così rientra poi della malattia, però magari è proprio un momento un po' difficile,
00:48:49ma cerchiamo comunque di farci forza, di farle forza e quindi di andare avanti. Camilla prima tua mamma diceva stiamo ancora affrontando, l'hai detto anche tu, state ancora affrontando il percorso, cinque anni, siete però, sei in una fase però di alleggerimento, possiamo mettere così.
00:49:07Sì, io diciamo che l'ho sempre vista come una volta toccato il fondo hai la spinta per risalire e io penso che l'ospedale mi abbia fatto toccare il fondo e mi abbia dato la spinta per risalire e essere una persona nuova, non dimenticando quello che è stato il mio passato,
00:49:25però comunque essere una Camilla forte che non si fa prendere dalle piccole difficoltà e i piccoli problemi rispetto a quello che ho passato sono niente, ormai la vivo così.
00:49:39Dottor Consanti, altra domanda che non dovrei fare ma la faccio, si guarisce al 100%? Nel senso che una volta chiusa tutta quell'esperienza?
00:49:51Bisogna distinguere tra quelli che sono i riferimenti che ci dà la scienza, per cui si parla di remissione, si vanno a vedere gli elementi che pian piano vengono abbandonati dalla persona che soffre di disturbo, ma la remissione in realtà la questione della guarigione è che non c'è una guarigione, ci sono le guarigioni,
00:50:15ma ognuno ha il suo percorso, arriva al suo obiettivo dell'essere libero dalla malattia. In questi trent'anni noi esistiamo da trent'anni come centro, primo centro pubblico perché qui c'è un altro discorso per cui queste malattie che vanno affrontate in tutti i modi ma tradizionalmente sono state affrontate in ambito privato con tutti i costi che comportano perché sono malattie che richiedono veramente un dispegno importante dal punto di vista economico.
00:50:41In questi trent'anni abbiamo visto tantissime situazioni di guarigioni di persone in termini diversi, ne approfitto la situazione perché sono trent'anni, voglio ricordare che il nostro centro è nato trent'anni fa, è nato grazie all'iniziativa del professor Fausto Manara, spesso a lui c'è il dottor Mario Lombardi che ci ha accompagnato per dieci anni come responsabile del centro.
00:51:05Da allora ad oggi come sono cambiati i metodi?
00:51:35Lei l'ha letto l'ultimo libro del professor Manara?
00:51:39Non posso mancare, li ho tutti, dal primo.
00:51:43Hai piaciuto?
00:51:45Non posso dire che non mi piace come ha scritto il professor Manara.
00:51:49Dottoressa ci siamo dimenticato un passaggio, quali sono gli alert? Quando è che una famiglia o anche un ragazzo, abbiamo detto che l'età è molto bassa e delle prime insurgenze, quando è che deve cominciare a preoccuparsi o comunque a fare una valutazione? La famiglia più che il ragazzo perché abbiamo sentito che il ragazzo è l'ultimo che se ne accorge.
00:52:09Poi il dottor Consolati mi correggerà che è più a contatto direttamente con i pazienti, le pazienti, però sicuramente gli alert possono essere diversi e non dobbiamo neanche come dire subito stigmatizzare una situazione perché possiamo anche dirlo ci sono anche dei comportamenti che sono delle mode tra gruppi di ragazze
00:52:33e possono anche poi come dire passare.
00:52:39La cosa importante è lo sguardo sempre di chi ci sta attorno.
00:52:43Qui mi rilascio poi a rispondere alla domanda, però lo sguardo degli adulti non solo dei genitori ma anche di allenatori, educatori, professori, infatti poi volevo spendere due parole proprio per la rete se li abbiamo per dire appunto che c'è un coinvolgimento proprio anche delle associazioni e degli attori sul territorio.
00:53:07Perché dicevo in realtà i segnali possono tanti e non sono tutti legati strettamente al consumo del cibo ma un isolamento, Camilla prima parlava di isolamento, isolamento dal gruppo, difficoltà a stare in società, stare in mezzo agli altri, preferire il proprio cellulare, essere proni sul proprio cellulare anziché preferire di stare con gli amici.
00:53:29La proposta di una cena, presumo Camilla, sarà stata difficile da accettare ma anche solo andiamo al cinema, sì però se poi loro prendono il popcorn e qualcos'altro da mangiare a me questo risulta difficile.
00:53:41E poi fino ad arrivare a sintomi che possono anche essere più gravi, difficoltà ad andare a scuola, difficoltà ad iniziare ad avere delle assenze.
00:53:49Quindi è un corteo sintomatologico che non è solo legato allo stretto consumo della pietanza ma lo sguardo va proprio allargato.
00:54:01Se tutto sommato un ragazzo mantiene dei comportamenti anche sociali, perché c'è proprio in questo aspetto il sociale, normali, allora possiamo guardarlo un po' più a distanza.
00:54:13Se invece iniziamo ad osservare che ci sono più fattori che si sommano, questo allora va attenzionato.
00:54:22Così come vanno attenzionati, diciamo, noi nella nostra rete abbiamo coinvolto, dico noi perché appunto nella nostra rete fanno parte il dottoresse convenzionato, il dottor Consolati ma anche le associazioni di familiari.
00:54:31La scuola fa parte della nostra rete, è sempre costituita attraverso questi fondi ministeriali, ci ritroviamo una volta ogni due mesi, a volte anche con più frequenza laddove è necessario.
00:54:42E proprio andiamo a vedere quali sono i bisogni anche rispetto alla scuola, rispetto al tessuto sociale, grazie anche alle associazioni di familiari.
00:54:52Perché ci sono delle situazioni che a volte invece potrebbero favorire questi comportamenti.
00:54:59E' noto che certi tipi di sport, certi tipi di attività hanno, come dire, senza arrivare alle cronache, infelici, però purtroppo favoriscono un certo tipo di corpo che deve raggiungere una perfezione che poi non si raggiunge mai.
00:55:18C'è parlato spesso della ginnastica per esempio.
00:55:20Esatto, ma senza dire, non c'è qualcosa di cattivo o buono in assoluto.
00:55:24Tu facevi sport, fai sport Camilla?
00:55:26Io facevo ginnastica artistica.
00:55:28Ahia! E?
00:55:30E poi dopo il ricordo io ho detto che volevo tornare a farla, però non mi sentivo più bene con quello che era l'ambiente.
00:55:38Signora?
00:55:40Sì, no, nel senso sicuramente sì, non è stato però quello, perché comunque lei l'ha fatto fin da quando era piccola,
00:55:49però probabilmente c'è stato un momento, unito a tante altre cause, che l'hanno un po' portata a vedere solo nel corpo degli altri di se stessa il problema principe.
00:56:03Siamo quasi in conclusione di questa prima parte.
00:56:05Io, dottor Consolati, la voglio sfruttare alla sua presenza per una domanda, così ci fa da ponte per l'argomento successivo.
00:56:12Una donna da psichiatra mi spiega che cosa può passare nella testa di un uomo che dopo 18 anni viene accusato di concorso in omicidio,
00:56:20in un caso chiuso, in un caso che tutti pensano chiuso.
00:56:24Cosa scatta nella testa di un uomo?
00:56:29Lei ha fatto male a dire che voleva venire a Ospedale?
00:56:32Credo che sia difficile rispondere a una situazione come questa, perché veramente fa parte dell'assurdo, di una situazione impensabile.
00:56:43Per quello che riguarda questo caso, ci sono tante altre situazioni di questo tipo che riguardano questi casi, per cui si riaprono a distanza di decenni.
00:56:58Con la memoria li troviamo, con la Cesaroni.
00:57:03La nostra testa, la nostra memoria, chiudo dei cassetti definitivamente, non è possibile.
00:57:09Credo che ci siano due possibilità.
00:57:11Una persona che ha mantenuto un contatto con quanto è accaduto, penso che sia disperata.
00:57:19Potrebbe anche essere che questa persona abbia abbassato la saracinesca su quanto è accaduto.
00:57:26Una difesa, però in qualche modo riuscirebbe a consentirgli di affrontare qualcosa di tremendo, come può essere quello che potrebbe accadere, diciamo con il condizionale.
00:57:38Allora vi invito a guardare da casa la seconda parte di trasmissione.
00:57:42Sei arrivato in due minuti però a casa, altrimenti no.
00:57:46Si chiude questa prima parte.
00:57:48Grazie davvero Camilla, in bocca al lupo.
00:57:50Sei fortissima, hai diventato grande carattere, davvero avanti così.
00:57:54Grazie Sra. Francesca, mi perdoni se l'ho fatta...
00:57:58Ma no, ormai eravamo abituati.
00:58:02Nessun problema, nessun problema.
00:58:04Un richiamo oggi in bocca al lupo a tutta la famiglia.
00:58:06Grazie mille.
00:58:07Avete dimostrato di essere una grande famiglia.
00:58:09Grazie a Dottor Mauro Consolati, psichiatra, responsabile del centro per i disturbi alimentari degli ospedali civili.
00:58:14Grazie a Dottoressa Michela Franceschi, direttore del servizio percorsi di cure e di assistenza di ATS Brescia.
00:58:20Grazie a lei Andrea.
00:58:22Ci vediamo tra pochissimo.
00:58:24Pubblicità, cambiamo argomento, cambiamo ospiti.
00:58:27Garlasco, clamorosamente si riapre il caso.
00:58:30C'è un nuovo indagato, concorso in omicidio.
00:58:33Un soggetto che era già stato indagato.
00:58:35Che cosa può succedere?
00:58:36Cosa c'entra Brescia?
00:58:37Ve lo diciamo tra pochissimo, rimanete con noi.
00:58:39Eccoci ben ritrovati.
00:58:49Seconda parte di Messia a fuoco che dedichiamo alla cronaca giudiziaria.
00:58:52Quello che è un po' il caso della settimana.
00:58:54Garlasco, nuova pista sull'omicidio di Chiara Poggio.
00:58:57Voi direte, ma perché come televisione bresciana ci occupiamo di Garlasco?
00:59:02Perché Alberto Stasi si era già rivolto ai giudici di Brescia per chiedere la revisione del processo.
00:59:07Era stata rigettata.
00:59:09E qualora adesso volesse richiedere nuovamente l'istanza, presentare l'istanza di revisione del processo,
00:59:14dovrebbe farlo ancora a Brescia.
00:59:16E poi perché ovviamente è un caso che sta tenendo l'Italia un po' col fiatto sospeso.
00:59:21Buonasera, bentornato.
00:59:22Il nostro Gabriele Moroni, inviato del giorno.
00:59:25Grazie Gabriele per essere con noi stasera.
00:59:27Buonasera Andrea, buonasera a chi ci segue.
00:59:30Domanda scontata.
00:59:32Quanto ti ha sorpreso questo colpo di scena?
00:59:36La mia descrizione ancora una volta nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi.
00:59:42Già in qualche modo finito sotto i riflettori della magistratura.
00:59:45Oggi però finisce per iniziativa della procura.
00:59:49E te lo chiedo anche perché chi ci ascolta deve sapere che tu hai avuto un rapporto stretto con il papà di Stasi.
00:59:57Che con Stasi hai avuto anche uno scambio di lettere.
01:00:01Lui ti ha scritto anche dal carcere.
01:00:03Dici innanzitutto quanto ti ha sorpreso questo nuovo sviluppo?
01:00:06Dovrei dire innanzitutto 18 anni dopo.
01:00:10Un po' come un romanzo di Dumas.
01:00:12Quasi 18 anni.
01:00:14Perché io in quel lontano agosto del 2007 mi occupavo di questo delitto.
01:00:24Lunedì 13 agosto del 2007.
01:00:27Credo che sia un po' impresso nel diario mentale di tutti i cronisti dell'epoca.
01:00:33Io sono uno dei sopravvissuti di allora.
01:00:36Me ne occupo ancora oggi.
01:00:39Sì, molto sinceramente mi ha sorpreso.
01:00:42Mi ha sorpreso perché è passato tanto tempo.
01:00:48Perché ci sono state delle tentativi di revisione.
01:00:51Tu ricordavi quello a Bresciano.
01:00:54Non è andata a buon fine da parte di Stasi.
01:00:58Perché Alberto Stasi ha maturato i termini per la semi-libertà.
01:01:04Perché a giugno all'incirca maturerà quelle per l'affidamento in prova ai servizi sociali.
01:01:11Ma evidentemente, ed è comprensibile, Alberto Stasi tiene a dimostrare
01:01:18e con lui i suoi legali e i nuovi consulenti
01:01:22tiene a dimostrare la sua assoluta estraneità dall'assassinio della sua fidanzata.
01:01:29Ecco, fatte queste considerazioni, questa iniziativa della difesa di Stasi appare forse un po' meno sorprendente.
01:01:40Chi è Andrea Sempio? Ci aiuti a capire.
01:01:45Già finito sotto i riflettori della magistratura, amico del fratello di Chiara Poggi,
01:01:51frequentava la casa dove poi Chiara Poggi è stata uccisa.
01:01:59Sì, venne indagato alla fine del 2016, prosciolto poi nel marzo del 2017.
01:02:07Era allora un giovane di 28 anni, viveva a Garlasco con i genitori,
01:02:14è tuttora impiegato in un negozio di telefonia di Montebello della Battaglia,
01:02:22nel passo da Voghera, ed era soprattutto, ed è, un grande fraterno amico di vecchia data
01:02:32di Marco, il fratello minore di Chiara Poggi.
01:02:37Amicizie che si è mantenuta.
01:02:42Questi giorni io stesso ne ho avuto conferma, questi giorni l'ho scritto,
01:02:49che i due amici continuano a sentirsi, a essere in rapporti,
01:02:57e anzi è di queste ore anche un ulteriore approfondimento di questo rapporto amicale
01:03:04che Marco Poggi è anche molto turbato per questa nuova vicenda
01:03:11che coinvolge il suo amico in questo tritacanne giudiziario e mediatico,
01:03:19e lo abbiamo visto anche ieri quando si è presentato dai Carabinieri di Milano,
01:03:25Sempio, con i suoi legali, e Andrea Sempio ha sempre tenuto a precisare nelle testimonianze
01:03:36quando era ancora una persona informata dei fatti, ne ha rese due,
01:03:41poi anche da indagato che conosceva Chiara in maniera molto superficiale,
01:03:50conosceva in quanto sorella maggiore di un fraterno amico.
01:03:55Prima di entrare un po' nel dettaglio su che cosa ha fatto riaprire questa indagine,
01:04:00abbiamo sentito alcuni pareri, come quello di Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado,
01:04:05era in provincia di Brescia l'altra sera, mercoledì, per il suo spettacolo teatrale
01:04:12La Fabbrica degli Innocenti, sentiamo che cosa ha detto il microfono di Silvio Termonti
01:04:15proprio su questa clamorosa riapertura del caso Garlasco.
01:04:19Ne parlo della Fabbrica degli Innocenti perché è una situazione che stavo seguendo,
01:04:24che seguo con interesse e attenzione, purtroppo qui è l'altro caso,
01:04:28sono gli errori della magistratura e degli inquirenti,
01:04:31che ci fanno entrare in un pericoloso gioco del locale dove fai due passi avanti e tre indietro.
01:04:37Io credo che come i giornalisti devono pagare se sbagliano, i medici, gli architetti,
01:04:44chiunque se sbaglia paga così, anche i magistrati, ma lo diciamo da troppo tempo.
01:04:49E attenzione perché a delegittimare la magistratura non sono gli attacchi di chi di testa e manca,
01:04:56ma sono le azioni di alcuni stessi magistrati che poi non emanano così,
01:05:02sospesi, hanno dei avanzamenti di carriera.
01:05:04Io credo che ne parliamo della morte di Enzo Tortola del 1983.
01:05:09Ma questo non vuol dire essere contro la magistratura, vuol dire essere a favore,
01:05:13perché io ritengo che è fondamentale questo ruolo.
01:05:16Avevi intervistato l'amico del fratello di Chiara.
01:05:21Io ho intervistato Andrea Sempio, ma non esprimo un giudizio,
01:05:25perché non riduco la giustizia alle interpretazioni che dava due secoli fa Lombroso.
01:05:32Mi spaventerebbe questo.
01:05:35Io credo che lui abbia diritto di parola, di difendersi,
01:05:39e se è un eroe giudiziario, quello su di lui o su Alberto Stasi, viva Dio, dateci una verità.
01:05:46Ma soprattutto più che a me, anche la mamma di Chiara che è sopravvissuta alla morte atroce della figlia.
01:05:53Dateci una verità, dice Gianluigi Nuzzi, parlando anche di quello che è un caso mediatico.
01:06:00A tal proposito, ci siamo collegati con la redazione web del nostro giornale.
01:06:04Siamo con Cecilia Bertolazzi.
01:06:06Ciao Cecilia, buonasera.
01:06:07Buonasera a tutti.
01:06:09Abbiamo detto, la rete in queste ore esplode ovviamente,
01:06:13tra i colpevolisti, tra gli innocentisti, tra chi vede sempre un complotto dietro di tutto,
01:06:19e così Garlasco, 18 anni dopo, torna a essere in primo piano.
01:06:23Sì, dici molto bene Andrea.
01:06:26Questa fotografia che scatti è praticamente sovrapponibile all'andamento di Google Trends,
01:06:32che ricordiamo è una funzione di Google che permette di monitorare quali sono le ricerche
01:06:41che l'utente digita materialmente nella striscia Google.
01:06:45E facendo appunto, rapidamente interrogando Google Trends,
01:06:50si vede come nell'ultima settimana Chiara Poggi, nome e cognome appunto della povera Chiara,
01:06:57sia andato in tendenza il giorno 11 marzo e li rimane per tutta la settimana,
01:07:03ricordiamo chiaramente nella categoria giustizia.
01:07:07Come dire che appunto questa sovrasposizione mediatica che è iniziata fin dal 2007,
01:07:15come ben si ricordava in questo tritacarne mediatico,
01:07:19si è appunto riaccesa come se 18 anni appunto non fossero passati.
01:07:25O meglio, proprio per il fatto che è passato così tanto tempo,
01:07:30quell'attenzione si è risvegliata incredibilmente,
01:07:36proprio perché come avete finora raccontato, sembrava un caso chiuso, un caso ormai archiviato.
01:07:44E diciamo che ci sono tutte le caratteristiche affinché il web, i social, i forum,
01:07:52si accendano e si dividano.
01:07:55Perché ricordiamo che se da un lato lo strumento, il social, avvicina il lettore, l'utente,
01:08:03a casi che magari geograficamente sono lontani da noi,
01:08:07c'è anche il rischio però di polarizzare delle posizioni.
01:08:11Quindi, come bene dicevi, ci sono gli innocentisti che tali si definiscono fin dalla prima ora,
01:08:17perché se ricordate appunto c'è sempre stata una parte di, chiamiamoli lettori, utenti,
01:08:23chi segue dall'esterno il caso che appunto riscattava Alberto Stasi,
01:08:30così come chiaramente anche qui dall'altra parte della medaglia, diciamo, ci sono i colpevolisti.
01:08:39Ma al di là di questa polarizzazione colpisce leggere soprattutto nei forum di scambio di commenti
01:08:47come sulle piattaforme di Reddit come l'utente sia particolarmente informato,
01:08:53come conosca la storia, come conosca i dettagli a riprova del fatto che la stampa,
01:08:59i giornali, i prodotti tipo i podcast effettivamente abbiano fornito tanto materiale
01:09:07e abbiano raccontato tanto di questo caso.
01:09:11Grazie, grazie Cecilia. E a proposito di podcast, noi sul caso Garlasco,
01:09:15su questa clamorosa riapertura abbiamo sentito anche Stefano Nazzi che è l'ideatore del podcast Indagini,
01:09:21ma ve lo facciamo sentire dopo la pubblicità quando poi anche con Gabriele Moroni andremo a capire
01:09:25questo tema del DNA sotto le unghie, riconducibile al nuovo indagato Andrea Sempio,
01:09:32che però c'era già nel 2007 ovviamente. Pubblicità, rimanete con noi.
01:09:37Abbiamo esaurito anche l'ultima fascia pubblicitaria di questa puntata, nella seconda parte ci stiamo occupando di Garlasco,
01:09:50questa nuova pista per la clamorosa riapertura del caso sull'omicidio di Chiara Poggi,
01:09:56omicidio che come detto è avvenuto nel 2007, ne parliamo perché in qualche modo ha riguardato Brescia,
01:10:02nel senso che Alberto Stasi aveva fatto l'istanza di revisione del processo nel 2020 ed è stato regettato dai giudici di Brescia
01:10:09e qualora decidesse di chiedere ancora una volta di ribaltare un caso già chiuso,
01:10:14di ribaltare, di cancellare una sentenza di condanna già definitiva, dovrebbe tornare ancora una volta dai giudici di Brescia.
01:10:20Gabriele Moroni, oggi si parla del DNA, di quel DNA sotto le unghie della vittima, di Chiara Poggi,
01:10:27riconducibile in qualche modo a Andrea Sempio che è il nuovo indagato e per questo ieri è stato sottoposto,
01:10:35si è sottoposto in modo forzato all'esame delle DNA, però come detto sono tracce che erano già presenti nel 2007
01:10:42e tanti dicono che allora la Procura ha altro in mano.
01:10:46Sì, grazie mille Andrea, mi permetti di dire che sono rimasto molto ammirato e anche un po' spaventato
01:10:53dai termini tecnici usati dalla giovane e brava collega, per un vecchio cronista stradaiolo come me
01:11:02è un assaggio delle nuove frontiere del giornalismo.
01:11:05Ricordati Gabriele che il nuovo giornalismo senza i vecchi giornalisti o senza il vecchio modo di fare giornalismo
01:11:16non ci sarebbe perché alla fine ad alimentare il giornalismo sono sempre le notizie di cronaca.
01:11:22Vabbè, finché ce la facciamo.
01:11:28Ma guarda Andrea, molto brevemente, io ho sempre ritenuto e rimango dall'opinione che quello di Galasco sia il primo esempio
01:11:40di un processo scientifico perché si è giocato molto su una specie di dialettica fra perizie, c'era una perizia, una tesi
01:11:50e arriva poi una perizia opposta, una sua antitesi, in fondo anche per arrivare alla condanna di Alberto Stasi
01:12:03si passò attraverso due soluzioni perché certe perizie dicevano che poteva benissimo evitare nella camminata
01:12:14sul pavimento insanguinato della villetta di Chiara le macchie di sangue e quindi poteva non sporcarsi perché le macchie erano essiccate
01:12:24quindi non rilasciare nessun frammento, poi si arriva all'appello bis e le perizie dicono esattamente il contrario
01:12:32oltre ad altri elementi e si è arrivati alla condanna.
01:12:36Anche qui per questa nuova e indubbiamente clamorosa svolta si parte dal passato,
01:12:46si parte dal passato cioè dall'esame dei margini ungueali 9 di Chiara e delle tracce biologiche sopra le unghie,
01:13:03importante non sotto perché è ormai acclarato che la povera Chiara quella mattina non eme modo di difendersi.
01:13:15La precedente perizia aveva detto che quel materiale, quella traccia biologica non era leggibile,
01:13:22la nuova consulenza che la difesa di Stasi ha affidato al professor Luiz Loewer che è un eminente,
01:13:34una sorta di luminare della genetica e al professore dell'università di Firenze, di Careggi Firenze,
01:13:47Ugo Ricci ha detto che quel materiale è leggibile e che su questi 9 campionamenti
01:14:03è assente una traccia biologica riconducibile a Alberto Stasi,
01:14:11mentre sono presenti due tracce riconducibili a Andrea Sempio.
01:14:18Molto correttamente anche nell'intervista che abbiamo fatto il professor Ricci ha detto che parliamo di tracce,
01:14:24non parliamo di un DNA che ti manda in galera se ti è contrario, parliamo di tracce.
01:14:31Si è mossa anche in maniera robusta e con la sua perizia ha concordato con la perizia della difesa,
01:14:51quindi sulla leggibilità della traccia e sulla comunanza con il codice genetico di Andrea Sempio.
01:15:01C'è dell'altro perché la procura di Pavia intende muoversi su vari percorsi, vari canali,
01:15:11innanzitutto approfondire l'esame genetico, fare una comparazione fra le impronte digitali sul luogo del delitto e quelle dell'indagato,
01:15:25cosa non avvenuta, sentire e ha già iniziato tutta una cerchia familiare, parentale, amicale della vittima e ascoltare Andrea Sempio.
01:15:38Poi c'è dell'altro, c'è un'informativa dei carabinieri che è già stato ricordato nel 2020,
01:15:47fecero un certo lavoro di indagine e segnalarono quelle che ritenevano anomalie, deficit nelle indagini precedenti.
01:15:59Quindi la piattaforma su cui si muove la procura di Pavia è una piattaforma piuttosto composita e anche piuttosto robusta.
01:16:11Vedremo che sviluppi ci saranno, a cominciare dall'esito dell'esame del DNA.
01:16:17Un mese hanno detto più o meno per sapere l'esito dell'esame al cui si è sottoposto ieri Andrea Sempio.
01:16:22Abbiamo chiesto un parere di questa clamorosa riapertura del caso di Garlasco a Stefano Nazzi, giornalista, editore del podcast Indagini.
01:16:31Ne ha parlato con lui Salvatore Montillo, sentiamo.
01:16:34C'è una parte della pianura padana che è ancora più pianura, ancora più piatta.
01:16:39La si incrocia lungo l'autostrada 7, quella che da Milano porta verso il mare.
01:16:44Quando Chiara Poggi viene uccisa, ne Alberto Stasi stanno insieme da quattro anni.
01:16:49Abitano a Garlasco, due villette distanti 1.500 metri.
01:16:54I Poggi vivono in via Pascoli, gli Stasi in via Carducci, in una casa circondata da una palazzata di legno.
01:17:00Si dice una cosa questa storia, e qui dobbiamo tornare indietro,
01:17:06che questa vicenda, quest'indagine è partita male.
01:17:11È partita male con accertamenti sul luogo del delitto, che vennero fatti con alcuni errori anche macroscopici.
01:17:20Poi con perizie che diedero indicazioni diverse, sia sull'orario della morte, che non è mai stato stabilito con assoluta certezza.
01:17:29Nel senso che ci sono state perizie discordanti, sia sull'utilizzo, sull'orario di utilizzo del computer da parte di Alberto Stasi.
01:17:38Anche lì ci furono diverse risultanze delle perizie.
01:17:46La bicicletta che venne sequestrata molto tempo dopo.
01:17:49Sono un brigadiere e un carabiniere scelto a entrare per primi nella villetta di via Pascoli.
01:17:54Trovano il corpo di Chiara Poggi. Alberto Stasi li ha preceduti in auto, ha indicato la strada.
01:17:59Non è più entrato nella villetta però, ha parcheggiato ed è rimasto fuori.
01:18:03I carabinieri mettono a verbale di aver visto, appena entrati, un paio di pantofoli di colore bianco,
01:18:08un portavaso in metà all'orovesciato e il sottovaso a capovolto.
01:18:12E anche a livello di iter processuale, come sappiamo, ci sono stati pareri molto discordanti.
01:18:19Gli stessi dati oggettivi sono stati valutati per due volte insufficienti per una condanna.
01:18:28Quindi Alberto Stasi è stato assolto in corte d'assizio e poi in corte d'appello.
01:18:33Poi la Cassazione trovò degli elementi critici nella seconda sentenza d'appello
01:18:41e fece rifare il processo e Alberto Stasi è risultato colpevole.
01:18:45Quindi è una vicenda intricata, un divaga nei suoi risultati sia di indagine sia processuali
01:18:56e che, ricordiamoci, a livello processuale durò otto anni, quindi un tempo veramente lungo.
01:19:04Perché si deve arrivare oggi a richiamare in causa un imputato con una prova del DNA a pochi anni di distanza?
01:19:11Non stiamo parlando di dieci o quindici anni fa, quando le tecniche scientifiche erano tanto differenti rispetto a quelle che sono oggi.
01:19:20Cioè alla fine davvero una persona che viene chiamata in causa in un'inchiesta rischia di non uscire più?
01:19:26Ecco, è questo che stupisce.
01:19:30Io sono portato a pensare che gli inquirenti in questo caso abbiano qualcos'altro che noi non sappiamo
01:19:43perché quel DNA è già stato esaminato, era già stato non escluso che potevano esserci dei punti di contatto con il DNA di Andrea Sempio.
01:20:05Si era detto appunto che siccome Andrea Sempio frequentava quella casa, i punti di contatto potevano esserci ed erano giustificabili.
01:20:15Quindi tutta quella cosa è già stata esaminata.
01:20:19È per questo che sono portato a pensare, ma non lo so e quindi è semplicemente un'ipotesi,
01:20:29che gli inquirenti abbiano scoperto qualcosa o sia arrivato a loro qualcosa che noi ancora non sappiamo.
01:20:39Perché su quelle basi, come dicono oggi tanti esperti, è difficile arrivare non solo a un nuovo processo ma anche a un rinvia giudizio.
01:20:52E quindi dobbiamo aspettare per capire veramente.
01:20:59E così dunque Stefano Nazzi, siamo davvero in conclusione, abbiamo ancora 30 secondi.
01:21:04Gabriele Moroni, qualcuno ha detto che in Italia c'è sempre più un'ossessione per andare alla ricerca di un assassino che è diverso da quello accertato dalla giustizia,
01:21:14c'è un'ossessione delle difese nel cercare la revisione del processo.
01:21:18È così e ti chiedo anche se ne vedremo altre, perché è chiaro che quando si parla di errori macroscopici, di prove scientifiche, di indagini lunghe,
01:21:29a me il mio pensiero va spesso anche al caso Bozzoli, giusto per giocare un po' in casa e vedremo come andrà in futuro.
01:21:37Però ti chiedo, vedi anche tu questa ossessione o fa parte di un sistema che sta cambiando?
01:21:42Io credo che ci sia in generale un grande avanzamento scientifico, questo può essere un'arma a doppio taglio,
01:21:49nel senso che sicuramente dà delle garanzie di riuscita delle indagini, magari tardiva, pensiamo al delitto dell'Uggiata.
01:21:59Nello stesso tempo potrebbe anche fomentare quella sorta di ossessione a cui facevi riferimento tu.
01:22:10Grazie come sempre Gabriele Moroni, preziosissimo quando ci sono vicende di giudiziaria,
01:22:15termina qui anche questa puntata di Messe a Fuoco, ringrazio come sempre tutto il reparto tecnico,
01:22:20grazie ai nostri ospiti, in particolare a Camilla, la ragazza che abbiamo conosciuto nella prima parte di trasmissione
01:22:26quando abbiamo parlato dei disturbi alimentari, ringraziamento a Salvatore Montillo e anche gli ospiti che sono intervenuti collegandosi,
01:22:33a Luigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado, a Stefano Nazzi che è l'autore del podcast Indagini,
01:22:40ringraziamento a tutti, Salvatore Montillo per il coordinamento giornalistico,
01:22:43ci ritroviamo con Messe a Fuoco come sempre venerdì prossimo,
01:22:46grazie per l'attenzione, a tutti voi l'augurio di uno splendido proseguimento di serata e buon fine settimana, arrivederci!
01:23:03Sottotitoli e revisione a cura di QTSS