Sindrome di Calimero: come e perché smettere di lamentarsi

Sfogarsi è un meccanismo sano che porta alla condivisione dei problemi e aiuta ad alleggerirsi, ad elaborare e a trovare soluzioni. Cosa ben diversa è la tendenza al vittimismo e alla lamentazione, la cosiddetta Sindrome di Calimero. Si tratta della convinzione di essere sempre, ingiustamente, vittime delle situazioni, proprio come il celebre pulcino nero della pubblicità.

[idarticle id="2505882" title="Sindrome di Calimero: come uscire dalla spirale di vittimismo e lamentele "]

Cosa succede quando lamentele e recriminazioni diventano un’abitudine quotidiana? E come uscirne? Chi manifesta la sindrome di Calimero finisce poi per presentarsi agli altri come una vittima e allontanare da sé le persone. Per spezzare il circolo vizioso delle lamentele è importante lavorare sulla consapevolezza. Bisogna cercare di stare nel ‘qui e ora’ e ritrovare la capacità di analizzare le situazioni, distinguendo tra ciò che è necessario accettare e ciò che invece si può cambiare.

[idarticle id="2510783" title="Salute mentale: come scegliere tra mental coach, psicologo e psicoterapeuta?"]

Particolarmente efficace è la pratica della mindfulness, una metodica che può aiutare a riportare consapevolezza. Esistono situazioni di fronte alla quali si è oggettivamente impotenti, ma è come si vivono queste situazioni che fa la differenza. Lamentarsi e continuare a percepirsi come vittime di un’ingiustizia non consente di mettere in atto comportamenti efficaci.

[idarticle id="2398130" title="Benessere e salute mentale: 6 podcast da ascoltare"]

Quando la condizione diventa cronica e determina solitudine e isolamento è importante affrontare un percorso di psicoterapia. È fondamentale per imparare tecniche di problem solving che aiutano a leggere le situazioni in modo più realistico e costruttivo. Tale percorso consente poi di ridurre il senso di impotenza e soprattutto promuove l’autostima, insegnando alle persone a riconoscere e usare le proprie risorse.

Con la consulenza della psicoterapeuta Paola Mosini.