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(LaPresse) «Il ricordo della Shoah è sempre non solo oggi». La senatrice Liliana Segre a margine della deposizione della corona al ghetto a Roma nel giorno della Memoria che ricorda l'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz. «Dobbiamo riflettere sull'importanza di questa giornata perché se l'Europa ha goduto di pace per molti anni, è perché si è arrivati ad una maturità politica e sociale», ha aggiunto Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma. «La costruzione e il mantenimento di società democratiche è basata sul rigetto di ciò che c'è stato. Riflettere su questo che va ben al di là del destino degli ebrei significa riflettere sui fondamenti della nostra società», ha sottolineato. «La parola chiave è la coerenza, capire che va arginata la legittimazione di qualsiasi gruppo di estrema destra. E chi invece della sinistra delle associazioni hanno combattuto e sanno esattamente qual è il volto del nazifascismo, siano coerenti nel non associare a nessun altro quello che hanno combattuto e hanno visto. E di non consentire ad estremismi, radicalizzazioni religiose, che arrivano da ben altro luogo, che si avvale delle nostre libertà per penetrare», ha dichiarato la presidente dell’Ucei (Unione comunità ebraiche italiane) Noemi Di Segni. «Svegliamoci - ha proseguito - apriamo gli occhi, non facciamoci assuefare di nuovo da propagande che descrivono come genocidio o crimini di guerra quello che è assolutamente diverso, totalmente inesistente, mentre quello che è esistito davvero lo neghiamo».

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00:00Non ho visto quello che sta accadendo. Quello che per me è stato sempre il ricordo della
00:13Giovana, non oggi in particolare, sempre.
00:17Dobbiamo riflettere sull'importanza di questa giornata perché se l'Europa ha goduto di
00:24una pace per molti anni, pace minacciata recentemente, è perché si è arrivati ad
00:33una maturità politica e sociale riflettendo sui disastri combinati nella prima metà dello
00:41scorso secolo. Quindi la nostra convivenza, la costruzione e il mantenimento di società
00:49democratica è basata sul rigetto di quello che è stato e quindi riflettere su questi
00:58argomenti che vanno ben al di là del destino degli ebrei in quegli anni e anche negli
01:07anni successivi significa anche riflettere sui fondamenti della nostra convivenza e della
01:13nostra società.
01:15Il passaggio è di coerenza. Chi fa memoria la faccia bene e sia coerente quando rivolge
01:23attenzioni rispettose e sopravvissuti sappia poi usare i termini nel modo giusto e non
01:31abusare di termini nei confronti di altre realtà. Quindi la parola chiave è la coerenza,
01:37dire che è varginata la legittimazione di qualsiasi gruppo di estrema destra, l'estrema
01:44sinistra e chi della sinistra delle associazioni hanno combattuto e sanno esattamente qual è
01:53il volto del nazifascismo, siano coerenti nel non associare a nessun altro quello che
02:00hanno combattuto e hanno visto e di non consentire ad estremismi, radicalizzazioni religiose
02:07che arrivano da ben altro luogo, che si avvale delle nostre libertà per penetrare, svegliamoci,
02:14apriamo gli occhi, non facciamo che ci facciamo assuefare di nuovo di propaganda che descrivono
02:21come genocidio o crimini di guerra quello che è assolutamente diverso, totalmente inesistente,
02:29mentre quello che è esistito davvero lo neghiamo, è una risposta alle distorsioni.
02:36Condivide lei quel messaggio lì, quell'iniziativa che c'è stata da parte probabilmente anche di noi?
02:41Mi pronuncio, credo che un dolore fa scrivere determinate cose, un dolore fortissimo della
02:48distorsione che subiamo ogni giorno.

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