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Palermo, 20 gen. (askanews) - "Io sono vecchio ormai, il mio lavoro era insegnare diritto costituzionale all'univeristà ma ormai da tanto non lo faccio più e questo che svolgo adesso non è un lavoro ma un impegno per la nostra comunità nazionale, è faticoso però interessante perché consente di stare in contatto con tutti gli italiani, del Nord, del Sud, del Centro, di montagna, del mare, di ogni condizione e origine, e vedo quanto l'Italia contiene di impegni di solidarietà positivi, importanti. C'è molto di buono nel nostro Paese e questo mi conforta sempre, la fatica viene cancellata dal vedere le buone cose che ci sono".Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto ai bambini della scuola di Palermo "Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci" ai quali ha fatto questa mattina una visita "a sorpresa" dopo l'episodio di razzismo di cui sono stati vittime: due alunni sono stati oggetto di insulti e commenti razzisti di fronte a una libreria durante l'iniziativa scolastica "Io leggo perché".A un bambino che gli ha domandato cosa gli piaccia del suo lavoro, il capo dello Stato ha risposto: "Mi piace stare in contatto con le persone, vederle incontrarle, non solo quelle delle istituzioni, del parlamento, del governo, delle regioni, ma della società, delle scuole, per esempio i giovani universitari, le associazioni che si occupano di problemi generali. Ci sono tante iniziative spontanee per occuparsi di problemi comuni, di chi ha difficoltà, problemi di salute, indicano generosità e sono le cose più piacevoli per me".Infine, alla domanda su che sogno aveva da piccolo, Mattarella ha risposto: "I sogni cambiano nel tempo, mi sarebbe piaciuto fare il medico poi ho cambiato idea, quando si è a scuola, lo vedrete, si studia un pò tutto poi c'è un momento in cui bisogna scegliere, alla fine io ho scelto il diritto, la legge, il modo in cui è organizzato il nostro Paese".

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Trascrizione
00:00E dovrebbe fare un altro lavoro?
00:03Guarda, io sono tuttostorante e sono vecchio,
00:07quindi ormai il lavoro per me è impossibile.
00:10Il mio lavoro non è quello che faccio adesso.
00:12Il mio lavoro abituale è quello di insegnare
00:15di insegnare il diritto costituzionale dell'Università.
00:19Ma ormai da tanto tempo non lo faccio più.
00:22Questo impegno che svolgo adesso non è un lavoro,
00:26è un impegno per la nostra comunità nazionale.
00:31È faticoso, però è interessante,
00:35perché consente di stare in contatto con la nostra società,
00:39con tutti gli italiani, di ogni parte d'Italia,
00:43dal nord al sud, al centro, in montagna, al mare,
00:47di ogni condizione, di ogni origine,
00:50ed è una cosa di estremo interesse,
00:53perché vedo quanto l'Italia contiene
00:56impegni di solidarietà positivi, importanti.
01:00C'è molto di buono nel nostro paese,
01:03è questo che mi conforta sempre,
01:05quindi la fatica viene cancellata
01:08dal vedere delle buone cose che vi sono in Italia.
01:11A cosa le piace del suo lavoro?
01:14Guarda, è stare in contatto con le persone,
01:16vederle, incontrarle,
01:18non soltanto quelle delle istituzioni,
01:20del Parlamento, del Governo, delle regioni,
01:23ma le persone della società,
01:25delle scuole, per esempio,
01:28tra i giovani universitari vado spesso a incontrarli,
01:32delle associazioni che si occupano di problemi generali.
01:37E sogni a cui risponderà Piccolo?
01:40Questa è una bella domanda interessante,
01:42perché i sogni cambiano nel corso del tempo,
01:46quando Piccolo mi è piaciuto fare il medico,
01:50poi ho cambiato opinione,
01:52poi ho cambiato idea,
01:54e in realtà quando si è a scuola,
01:56ve lo vedete tutti avanti,
01:58crescendo e andando avanti negli studi,
02:02si studia un po' tutto.
02:04Poi c'è un momento in cui bisogna scegliere cosa fare,
02:08e significa abbandonare alcune cose che piacciono
02:11e sceglierne una, quella che piace di più.
02:14Alla fine ho scelto il diritto,
02:16la legge, il modo in cui è organizzata la società del nostro paese,
02:21è la cosa che mi ha interessato di più e ho scelto quella.

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