Quando fece la spaccata nella foto che apre il video qui sopra, Agnes Keleti aveva 96 anni. Era a Budapest, la sua città. E dietro di lei, c'era uno stuolo di piccole ginnaste che sognavano di diventare come lei. Agnes Keleti, morta il 2 gennaio a 103 anni, era la più anziana delle campionesse olimpiche ancora in vita. Anzi dei campioni, visto che, quanto a longevità, ha battuto anche i colleghi uomini. Quanto a medagliere, Agnes è negli annali olimpici con 5 Ori in ginnastica artistica conquistati alle Olimpiadi di Helsinki (1952) e Melbourne (1956). Ma lei, appunto, non deteneva solo questo record. Non era solo questo.
Era un mito e un'icona, Agnes, morta pochi giorni prima del suo 104esimo compleanno a causa di una polmonite. Era nata il 9 gennaio 1921 a Budapest, la capitale ungherese. E ha attraversato/simboleggiato/vissuto tutto il Novecento europeo. I suoi drammi e i suoi orrori. Ebrea, sfuggì all'Olocausto assumendo l'identità di una giovane domestica cristiana nella campagna ungherese. Quando la guerra finì e l'Ungheria passò sotto l'influenza sovietica, diventò una delle atlete ebree di maggior successo di sempre. Con, oltre alle cinque medaglie d'oro già citate, altrettante tra argento e bronzo. 10 in tutto. Però, mentre lei e la squadra ungherese era in Australia, i carriarmati russi entrarono a Budapest. L'Ungheria che si era ribellata ai sovietici cercando una nuova via al comunismo fu schiacciata dall'invasione. Era l'agosto 1956. Agnes, come alcuni dei suoi colleghi, decise di non tornare più. Si trasferì in Israele, continuando a praticare la sua adorata ginnastica artistica. «Ho gareggiato non perché mi piacesse, ma perché volevo vedere il mondo», disse nel 2016. L'anno prima era tornata definitivamente a casa, a Budapest.
Era un mito e un'icona, Agnes, morta pochi giorni prima del suo 104esimo compleanno a causa di una polmonite. Era nata il 9 gennaio 1921 a Budapest, la capitale ungherese. E ha attraversato/simboleggiato/vissuto tutto il Novecento europeo. I suoi drammi e i suoi orrori. Ebrea, sfuggì all'Olocausto assumendo l'identità di una giovane domestica cristiana nella campagna ungherese. Quando la guerra finì e l'Ungheria passò sotto l'influenza sovietica, diventò una delle atlete ebree di maggior successo di sempre. Con, oltre alle cinque medaglie d'oro già citate, altrettante tra argento e bronzo. 10 in tutto. Però, mentre lei e la squadra ungherese era in Australia, i carriarmati russi entrarono a Budapest. L'Ungheria che si era ribellata ai sovietici cercando una nuova via al comunismo fu schiacciata dall'invasione. Era l'agosto 1956. Agnes, come alcuni dei suoi colleghi, decise di non tornare più. Si trasferì in Israele, continuando a praticare la sua adorata ginnastica artistica. «Ho gareggiato non perché mi piacesse, ma perché volevo vedere il mondo», disse nel 2016. L'anno prima era tornata definitivamente a casa, a Budapest.
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00:00Era un mito e un'icona, è morta all'età di 103 anni Agnes Cheleti, campionessa olimpica
00:06ungherese di ginnastica e sopravvissuta all'olocausto.
00:09Era la campionessa olimpica più anziana del mondo ed è venuta a mancare pochi giorni
00:15prima del suo 104° compleanno a causa di una polmonite.
00:19Nata il 9 gennaio 1921, ha avuto una vita straordinaria.
00:24La Cheleti sfuggì alla Shoah, assumendo l'identità di una giovane domestica cristiana nella
00:30campagna ungherese, prima di diventare una delle atlete ebree di maggior successo nella
00:35storia olimpica, vincendo 10 medaglie, 5 delle quali d'oro in due giochi, a Helsinki nel
00:421952 e Melbourne nel 1956.
00:47«Ho gareggiato non perché mi piacesse, ma perché volevo vedere il mondo», aveva detto
00:56in un'intervista nel 2016.
00:58Dai giochi australiani, svoltisi poche settimane dopo il fallimento della rivolta antisovietica
01:04in Ungheria, non tornò in patria e si stabilì in Israele.
01:08Era tornata definitivamente in Ungheria solo nel 2015.