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SportTrascrizione
00:00Amiche ed amici di Bike Channel, appassionati di ciclismo e di letture a pedali, un saluto
00:21da Pietro Pisaneschi e bentornati ad una nuova puntata di Ciclostile, le parole del ciclismo,
00:26la rubrica di Bike Channel che si occupa di libri sul mondo del ciclismo e della bicicletta
00:32a 360 gradi. E oggi andiamo a presentare un libro di un uomo che di ciclismo ne ha visto
00:39veramente tanto, lo ha praticato, lo ha diretto, insomma oggi un pezzo di ciclismo italiano
00:47viene a farci compagnia qua a Ciclostile negli studi di Bike Channel. Benvenuto a Bruno Reverberi.
00:53Grazie, buongiorno a voi. Non so se chiamarti Bruno direttore, signor Reverberi, quello
01:01dei bardiani. Nello sport ci siete attenti tu. Va bene allora tu. Bruno che presenta
01:07il suo libro scritto per Chris, I miei primi 80 anni, la mia vita, il mio ciclismo, scritto
01:16con il giornalista Angelo Costa. 80 anni Bruno, 50 nel ciclismo, 40 nel professionismo. Quanto
01:23ne hai visto di ciclismo in vita tua? Diciamo a partire ho avuto la fortuna di vedere Coppi
01:30correre, la fortuna per un verso perché è stato un bene per me vedere i campioni come
01:37Coppi ancora in bicicletta, però gli anni ci sono. Forse ho passato gli anni migliori
01:45del ciclismo a livello mondiale, da Mers, da Gimondi, da tutti i campioni che sono stati
01:51fino ai giovani che abbiamo adesso. Diciamo che le esperienze ne ho fatte tante. Ho avuto
01:58la fortuna anche di guidare le squadre regionali quando avevo i dilettanti, squadre regionali
02:04al Giro d'Italia perché allora si facevano le squadre per le regioni e guidavo le due
02:09squadre emiliane. Ho avuto Cassani, Amadori, tutti i ragazzi che poi sono passati professionisti,
02:15qualcuno come Cassani con me direttamente, primo anno della squadra a Termolan. 80 anni dicevamo,
02:2140 nel professionismo. Come ti venne in mente di fare una squadra professionistica praticamente
02:27negli anni 80, all'inizio degli anni 80? Quale fu il lampo da selezionatore, direttore della
02:35regione Emilia-Romagna, dilettanti? Poi a un certo punto arriva il professionismo. La
02:40passione, io gli ultimi anni da dilettante avevo uno sponsor che era la Termolan e gli convinsi
02:49a fare i professionisti. Allora il primo anno che noi, nell'82, c'erano 16 squadre italiane
02:57a livello professionistico. Qualcuno ci dava un po' per matti perché abbiamo fatto una squadra di
03:03giovani. Certamente non c'erano gli investimenti che ci sono adesso perché tutto è aumentato dopo
03:10la legge 91. Il corridore allora, per dirti, prendeva 8 milioni di lire, che erano 4 mila
03:19euro da adesso, erano pochi. Anche se allora la vita costava molto di meno. Mi sono sempre detto,
03:26prima di smettere con i dilettanti voglio arrivare a fare i professionisti. Ho cominciato,
03:31dico quasi per scherzo, pensavo faccio due o tre anni per la soddisfazione di farlo. Poi sono
03:36passati 44 anni e sono ancora qui. Infatti recentemente è stata presentata la nuova
03:43squadra della Bardiani perché voi siete conosciuti, nonostante tanti sponsor che tu hai avuto Bruno,
03:52le biciclette, Marchi, però o i Bardiani o i Reverberi o la squadra dei Reverberi. Questo
03:59è abbastanza identitario, è un unicum nel ciclismo, è veramente raro. Siete gli unici
04:04praticamente, identificati col nome della famiglia. Sì, è vero. Sai che sono tanti anni,
04:10per forza, quando vogliono dare l'identità alla squadra, indipendentemente dagli sponsor,
04:16parlano dei Reverberi perché tu lo sai che c'è anche mio figlio, adesso abbiamo mio nipote che
04:22ha detto stampa. Praticamente tutta la famiglia lavora nel ciclismo. Diciamo che meglio di così,
04:30non potevamo sperare. Purtroppo siamo arrivati a un'età che il ciclismo italiano fa un po' fatica
04:41e sarà sempre più difficile poterlo fare. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere degli sponsor
04:47come dicevi prima, i Bardiani e la CSF che poi fanno parte dello stesso gruppo da anni,
04:52addirittura la CSF sono 37 anni che ci sponsorizzano, avevo all'occhio la squadra.
04:57Quindi si parla degli anni 90. Gente appassionata, gente seria, non abbiamo mai fatto
05:06gli investimenti fuori dal normale, abbiamo sempre lavorato parecchio con i giovani perché
05:10il budget riesce a tenerlo un po' sotto controllo e mentre tante squadre sono sparite,
05:16qualcuno ha fatto qualche salto, sono andati fuori, sono tornati dentro, noi abbiamo fatto
05:22con continuità perché abbiamo sempre gestito la squadra come se fosse un'azienda. Insieme al
05:28fatto di non fare mai promesse avventate, anzi non farle proprio le promesse perché in un gruppo si
05:34parte in 200, si vince solamente in uno e fare promesse è difficile. Certo, se vuoi avere
05:39credibilità, se ti vuoi vendere del fumo, il fumo dopo si derada, dopo vedi i problemi.
05:46Esatto.
05:47E sempre meglio, ti chiedo una volta, io mi ricordo un anno con la Scrigno,
05:53il primo anno facciamo con la Scrigno e ci disse Berardi che era il titolare,
05:59Bruno ma quante corse possiamo vincere? Sai a vincere nei professionisti non è
06:03facile perché lui aveva una squadra di elettanti che era guidata da Paolini,
06:07abbiamo fatto una squadra di giovani, ne abbiamo una ventina, allora erano cominciate le corse open,
06:14abbiamo preso due o tre corridori abbastanza buoni come Viaggio Conte, Rossato, Casarotto eccetera,
06:20vedrai che qualche corsa la vinciamo, qualche corsa, prima corsa, prima, seconda, quarta e
06:25quinta. Quell'anno lì abbiamo vinto 33 corse, troppe, troppe, troppe perché poi vengono fuori
06:31problemi, perché se la vita va bene il disposto pensa che sia una cosa facile, invece sono cose
06:36che capitano a volte nella vita perché siamo stati la squadra più forte quell'anno lì a livello mondiale.
06:42Allora con te bisogna aver studiato bene perché spero di aver studiato bene prima di dire
06:49sciocchezze ma sbaglio o in quella Scrigno c'era un discreto velocista di nome Fabrizio Guidi?
06:54Sì, infatti i corridori che quell'anno lì non gli avevano dato peso nessuno ma vinse
07:00proprio la prima corsa ad Onoratico e vinse 16 gare, tre valli varesine, era un talento,
07:07era un talento. Al secondo anno ci offrirono una cifra sia il corridore che la Petit Casino,
07:14la squadra francese, una valanga di soldi, allora era un miliardo delle vecchie lire all'anno per
07:19un contato di tre anni e si avrebbero dato 500 milioni e noi ci lasciamo libero, però sai un
07:25po', sbagliai perché avrei dovuto lasciarlo andare subito, facciamo un sacrificio sia noi
07:31direttamente come famiglia e lo sponsor e l'abbiamo tenuto un altro anno, l'abbiamo
07:38rinnovato, cioè rinnovato, abbiamo aumentato il contratto però gli avevamo promesso che se
07:43l'anno successivo non fossimo stati in grado di dargli una cifra che avrebbe meritato l'avremmo
07:48lasciato libero gratis, difatti a metà dell'anno successivo l'ho presa allora Stanga che aveva
07:57la Polti e andò alla Polti e mantenni la promessa che gli ho fatto, l'abbiamo lasciato libero e aveva
08:02ancora due anni di contratto, però ha dato soddisfazione. E' uno dei più forti che hai
08:07avuto anche se poi le classifiche si fanno male, ricordiamo tu hai avuto anche Petacchi,
08:11hai avuto tanti altri, Casagrande, ho avuto Vanimpa anche se era quasi a fine carriera però
08:17dei giovani, Biagio Conte, gente che ha vinto, Zanini, gli ultimi che abbiamo avuto qui,
08:29Pellizzari, Casarotto che ha dato forte mutaio, Pieri, abbiamo vinto tante corse, diciamo che
08:39siamo stati anche abbastanza fortunati perché ci vuole anche un po' di fortuna per trovare i
08:44corridori giusti. Ecco, tu in questo libro oltre alla storia insomma del mancato passaggio alla
08:50squadra francese di guidi, ma ce ne sono tantissime storie perché tu proprio in questo libro,
08:57a un certo punto anche come proprio fossero delle tappe del tuo percorso, tu paragoni la
09:02tua vita a un tappone dolomitico, sei partito dal basso, sei arrivato in altri, adesso sei arrivato
09:08al traguardo con la sicurezza economica e proprio anche di essere tranquillo. Un'altra cosa bella
09:15che dice nonostante tu abbia cambiato tantissimi lavori, perché io ritengo che tu sei anche un
09:20esempio proprio dell'italiano che vecchio stile, vecchio stampo, probabilmente hanno buttato lo
09:27stampino, che si è fatto da solo, hai cambiato tanti lavori, ti sei costruito la casa, hai fatto
09:32il meccanico, hai commerciato in variatori, in qualsiasi cosa, poi ti sei buttato nel ciclismo
09:37e hai sempre appunto trattato la squadra come fosse un'azienda, con solidi principi, però nel
09:44libro dici per me la parola è sacra, cioè è la merce di scambio principale, non si prescinde da quello.
09:50Ma anche perché sai, se vuoi avere la possibilità di continuare, quando tu perdi uno sponsor,
09:57normalmente uno sponsor che vuole entrare chiede all'altro che hai avuto, magari che hai lasciato,
10:02se c'è stata serietà e che le cose, sono loro che ti danno il biglietto da visita e dirlo,
10:08correvvero e puoi andare tranquillo, che se non firmi neanche il contratto è come
10:11lo avessi fatto e questo dà credibilità all'ambiente, non a caso sono 44 anni di fila,
10:18sono professionisti. Senti tu dici adesso è tutto più esasperato, anche le società più piccole
10:25vogliono vincere, quando arrivi secondo ti considerano un pirla, questo sistema di punti
10:31nelle nuove norme, bisogna arrivare per forza prima e bisogna andare anche a correre lontano
10:36dall'Italia, questo non è bello per mantenere il ciclismo attivo nel nostro paese. Ci sarebbe da
10:44cambiare ma parecchio, tanto andrebbero tolte due categorie che non servono a nulla, la professione
10:50che è come la nostra, perché non si dà un grand che al ciclismo, perché non abbiamo diritto di
10:58correre, sono tutte corse ai vito, di conseguenza già fai faticare per il risponsa, perché quando
11:05tu vai a chiedere a uno, ti dice lo sponsor, fatti il Giro d'Italia, l'abbiamo sempre fatto,
11:10speriamo di continuare, ma non hai la certezza, vai a vendere un forse, risultati forse. Oggi c'è
11:17un calo anche atletico a livello nazionale ma non solo, anche internazionale, che adesso abbiamo
11:23la fortuna di avere un grande bel ciclismo a livello Pro Tour, con 4-5 campioni che faranno
11:31un po' la storia, soprattutto di questo periodo, e non ti addormenti a stare a vedere la corsa, ti
11:37diverti, sono più belle, mai stato bello come adesso, però dopo dietro c'è poco, è stato concentrato
11:43tutto l'interesse sul Pro Tour, le federazioni stesse guardano solo alle medaglie e non hanno
11:49guardato sotto, ci sono le società di base in crisi, non si trovano più ragazzini, c'è il
11:54problema del traffico, della sicurezza eccetera, ma soprattutto mancano le società di base,
12:02quelle che portavano in giro volontariamente i ragazzini da cominciare dagli esordienti,
12:07oggi non ci sono più, è cambiata anche la famiglia, una volta uno andava via la domenica,
12:14lasciava la moglie a casa o l'amorosa o la ragazza e tu andavi via, stavi via due o tre
12:19domeniche a portare in giro i corridori, adesso che è cambiato il rapporto anche con la donna,
12:25giustamente in casa, quando vai via per due domeniche di fila e lasci la morosa o la moglie a
12:29casa, ti trovi la valigia fuori dalla porta, ecco perché è difficile avere ragazzi o gente giovane
12:35che porti in giro i ragazzi degli altri facendo dei sacrifici. Il ciclismo è anche tanto volontariato
12:43e tanta passione come quella che la famiglia Reverberi ha sempre messo, nel ciclismo chiaramente.
12:50In questo libro tu parli di tanti avvenimenti, hai proprio intersecato anche grandi momenti di
13:02sport e anche grandi campioni che non correvano anche con te, uno su tutti i pantani, come lo
13:09chiamavi? Vi chiamavate da lui Romagnolo, tu Emiliano? Lui mi diceva Brunassa, io mi chiamo
13:16Bruno, Brunassa e io Bruseda. Per una barzelletta? Per una barzelletta, gli avevo raccontato una
13:21barzelletta che lui gli era piaciuta e si parlava di una lumaca bruciata, sono poche parole in
13:27dialetto romagnolo, io lo chiamavo Bruseda, avevamo tanto confidenza anche perché l'ho conosciuto da
13:34ragazzino, è stato lì per venire a correre con noi da quando passò professionista dalla
13:41Giacobazzi alla Carrera, l'avevamo trattato anche noi, poi era un tipo tosto anche come carattere,
13:48perché mi ricordo che mi disse Bruno ma che squadra mi fai? Ho detto come che squadra ti
13:53faccio? Non sai neanche correre se finisci le corse e pretendi di fare il capitano subito,
13:58aveva una grita, è stato notevole, purtroppo le cose sono andate a finire male per tutta una
14:05serie di motivi, io non tanto tempo fa sono stato chiamato dalla procura a Trento ancora per questa
14:14vicenda, roba di tre mesi fa, sono rimasto anche un po' allivito perché ho detto ma porco cane,
14:20sono vent'anni che si va avanti con stessa storia perché praticamente chi doveva controllare tutto
14:28non era informato su quello che si poteva, continuato a parlare di cambio di provette,
14:34eccetera perché non sapevano come funzionano i controlli, sono cose impossibili, è stata
14:38gestita male come vicenda e ne parlano ancora adesso e difatti io dissi allora ma ancora,
14:44ancora dopo vent'anni e mi sono permesso siccome io ero considerato informato dei fatti,
14:50ero là presente proprio quando è successo, a Madonna di Campiglio, eravamo io e Roberto che
14:56eravamo andati su all'hotel a prendere i risultati e c'era in ballo sta cosa qui,
15:02mentre noi eravamo fuori ho sentito il commissario di gara che stava parlando con Verbruggen che era
15:11presidente e gli disse guarda abbiamo il numero uno fuori che io poi non ho collegato subito,
15:17quando siamo usciti siamo sesi per Pinzolo che c'era la partenza, mi telefonò Castellano che
15:24era direttore del giro mi disse Bruno hai sentito la notizia e quando andai giù in piazza gli dissi
15:30ma secondo me avete fatto una stupidaggine, io lo lasciavo finire la corsa e poi dopo magari
15:35l'avrei preso da una parte e gli disse senti la prossima volta perché è stata anche un'ipocrisia,
15:41andavano tutti così allora tutti, non c'era uno che si salvasse e aveva messo sta formula di non
15:48passare i 50 di ematocrito perché l'EPO non si trovava, poi dopo finita lì visto che anche
15:55certi rapporti sono cambiati quando ho cominciato a trovarla nessuno più aveva il passaporto per
16:00andare oltre i 50, è stata così è stata gestita male ma non solo dalla federazione un po' anche
16:06anche dalla propria società. Tu di battaglie ne hai fatte tantissime, nel libro ce ne sono
16:13veramente tante tra appunto l'ultima anche con i magistrati di Trento, hai sempre voluto dire la
16:19tua? Hai sempre anche voluto aver ragione? Perché voglio aver ragione, quando mi sembra
16:25averla sono un po' testone. Si capisce, si capisce. C'è un periodo che si parla di doping,
16:34dopo il blitz di Sanremo che c'era stata una riunione al coni che c'erano tutti dai Nasa
16:42a tutti i soggetti dello sport anche lì ci fu battaglia, io avevo la fortuna o la sfortuna,
16:49ero presidente dei gruppi sportivi allora, allora le chiamavano presidente della Liga dei gruppi
16:54sportivi anche se io presidente della Liga non sono mai stato e lì si interveniva, mi ricordo
17:01che il procuratore di doping disse allora ma Reverberi vi lamentate che abbiamo trovato di
17:08tutto che poi la cosa è andata a finire tutto sotto traccia perché poi in realtà di positivi o
17:15gente che aveva del materiale doping non ne hanno trovato, io mi ricordo che gli dissi il doping si
17:23trova dove si cerca, certi sport non lo cercano come è successo nel calcio allora Petrucci si
17:28arrabbiò e era presidente dei coni. Si infatti tu nel libro ne parli questo siparietto possiamo
17:34definirlo così con Petrucci, ti scagli anche contro il volley perché ti accusarono anche
17:39qualcosa sul volo? Sono discorsi ipocriti no? Sembrava che il doping fosse solo nel ciclismo
17:48mentre sapevamo come viaggiava perché poi nell'ambiente nostro c'erano tanti medici che
17:54facevano i medici anche nelle squadre di calcio e sapevamo, lo dicevano loro cosa facevano di là
17:59e allora non era bello che il presidente del coni che deve essere presidente di tutte le
18:05federazioni si scaglia contro il ciclismo per difendere il calcio e allora mi sono arrabbiato.
18:09Perché tu comunque ti sei sempre battuto per il tuo sport ma anche per soprattutto per la
18:16credibilità del tuo sport e per le cose che ritenevi giuste? Se vai a vedere certi episodi
18:22di scioperi o mezzi scioperi che sono stati fatti io a parte una volta una volta che diedi
18:29ragione ai corridori quando si fece la salita qui in Gavia che nevicava eccetera che sarebbe stato
18:39logico fermare la tappa molto prima di quando cominciavano a nevicare però per il resto quasi
18:48tutti hanno sempre avuto torto i corridori. Gli scioperi se c'è qualcosa a dire lo si fa a bocce
18:56ferme non a secondo l'interesse del momento perché c'è la discesa si lamentano gli scalatori,
19:01c'è la salita si lamentano. Non si deve fare per interesse, deve essere giusto perché poi bisogna
19:10tener conto anche degli altri, l'organizzatore. Mi sono capitati diversi delle proteste che poi
19:17ho quasi sempre dato ragione più agli organizzatori che ai corridori, dico la verità.
19:22Infatti tu fai proprio un capitolo con le proteste dei corridori, gli scioperi,
19:26la tappa anche alla Tirrene Adriatico quando mandarono a casa mezzo gruppo.
19:30Sì, sì.
19:31Queste e tanti altri aneddoti e racconti sono proprio contenuti in questo libro ma
19:36ce n'è uno molto simpatico veramente mi ha fatto sorridere. Mi racconti quando ti telefonò
19:42Stanga perché a Dezanne avevi barato nel dire quanto valeva la tua squadra che vinceva?
19:48No, eravamo all'Agostoni e avevamo già vinto 26 o 27 corse, l'anno che vincemmo di più con
19:55l'Ascrigno e allora il povero Adriano Dezanne mi chiamò sul pago e mi ha detto Bruno ma si può
20:01sapere che base avete? Io un po' ero imbarazzato, spendavo poco, mi sembra fossero a loro un
20:07milione e due e gli dici un milione e mezzo, così poco. Dopo mezz'ora mi telefonò già lui Stanga,
20:17sei una testa di... perché? Cosa vai a dire? Mi ha chiamato Polti e mi ha detto di tutti i colori
20:23perché aveva Leblanc che gli costava un milione e mezzo e non aveva ancora finito una corsa ed
20:28era campione del mondo, sono le solite cose che succedono. Poi dopo gli ho detto guarda che
20:34gigi ti ho fatto fare bella figura perché in realtà spendiamo molto di meno del milione e mezzo che
20:38ti ho detto. Ma come si faceva a spendere così poco e a vincere? Bisognava trovare, andare a
20:45cercare i corridori? Ma come facevi tu a trovare così tanto? Allora come facevi? Bardiani lo fa
20:53ancora perché infatti è stata presentata recentemente il roster per la stagione 2025,
20:58età media non arriva a 22 anni, su 23 corridori 20 sono italiani, si fa tanto scouting Bruno,
21:06è quello il segreto? Sì bisogna andare a vedere le corse, io ho avuto la fortuna di avere una
21:11carriera lunga che mi ha permesso anche di rapportarmi con i direttori sportivi delle
21:17squadre direttantistiche attuali, quando tu non puoi seguirle tutte però vai a chiedere,
21:23senti ho visto quel corridore là che ha già vinto 5-6, com'è? Come non è? Ti danno l'input? No
21:29Bruno prendilo perché è buono, insomma è importante avere questi collegamenti. Qualche
21:35fregatura l'abbiamo presa anche noi, ma regola per tutto quello che abbiamo fatto abbiamo sempre
21:39speso 4 soldi e fatto le squadre competitive, siamo tuttora la squadra che ha vinto più tappi
21:43al giro d'Italia con una trentina di tappe. E voi siete la squadra che va sempre in fuga,
21:52piazzate sempre corridori in fuga, qualsiasi corsa vedi sempre per l'appunto un bardiani o
21:59uno della squadra dei reverberi davanti, io pensavo fosse qualcosa di recente invece no,
22:05ho scoperto che tu fin dall'inizio perché chi non orava la corsa si trovava la bicicletta,
22:10è vera la storia, le biciclette i corridori la trovavano alla stazione e pedalare. Mi sembra,
22:17io dicevo se non siete in grado di andare in fuga nel finale perché c'era il modo di dire
22:24fagli scattare quando si va in 60 all'ora, fagli scattare quando c'è la possibilità,
22:29se io ti do il seghetto per tagliare le sbarre, se sei in galera stai lì a grattarti la pancia e
22:36allora li mandavi in fuga subito, però tante volte si fa più pubblicità che arriva il settimo
22:41ottavo, che il settimo ottavo si ti gratifica e dici hai il corridore davanti, ma quando uno
22:47ti sta un'ora in fuga e che vedono le scritte, gli sponsor l'apprezzano. Certo e tu sei sempre
22:53stato molto attento anche al posizionamento degli sponsor, hai capito subito che il ciclismo stava
23:00cambiando in quel periodo? Allora la prima scritta che abbiamo messo qui sul sedere è stata
23:05la mia con la Spencer, mi prendevano in giro, metti la scritta, ascolta è quella che si vede di più,
23:12dopo due o tre anni tutte le squadre avevano la scritta qui nel posteriore. Anche adesso a casa
23:19guardo quando guardo le corse, guardo sempre un pochino se c'è qualcosa da copiare su queste
23:25cose qui no, ma siamo stati anche i primi ad avere la società nostra, la prima società al mondo non
23:34gestita dagli sponsor è stata la Reverberi Team, primi anni di attività. La discussione in lega non
23:40a non finire, perché sembrava una cosa strana che uno che veniva dai dilettanti facesse anche
23:46il manager di una squadra professionistica anche dal punto di vista finanziario. Io mi ricordo che
23:50il presidente della Bianchi mi disse ma Bruno ma chi è che paga? Pago io, ho la società e raccolgo
23:58la pubblicità e lui mi disse ma è un po' rischioso, no è più rischioso il vostro perché voi avete
24:05uno sponsor solo, quando smette questo qui si chiude, è successo alla Salvarani, è successo alla
24:11Salamini, è successo alla Cosatto, finito, hanno smesso l'attività, non hanno pagato i corridori. Io dicevo
24:18io rischio meno di voi perché io ho 10 sponsor, uno non pagherà ma gli altri 9 pagano. Guarda gli
24:24altri sport, calcio, cambiano la scritta ma la società è sempre la stessa, il Milan è il Milan, l'Inter è l'Inter,
24:30poi metti Pirelli e cambia quello che vuoi ma la società è quella lì e allora hai continuità perché
24:35nello sport, nel ciclismo di prima come smettevo lo sponsor era finita la squadra. Se volete
24:41dare continuità, questo è il modo, dopo dieci anni mi ricordo il povero Felice gli disse, perché gli
24:50dava fastidio anche che avessimo più di una scritta, gli disse contropletti scusi se lei
24:54vuole abitare in una palazzina da solo e io voglio stare in un condominio sarà mica un
25:01problema suo, io rischio meno di lei. Poi alla fine dopo dieci anni mi ha detto Felice avevi ragione,
25:08l'avete capita? Tu scrivi non mi è stato regalato niento, ho avuto buona sorte nell'edinizia, con le
25:15squadre non ho perso una lira, anche con il Milan Tatti ci ho rimesso poco, ti è andata sempre bene,
25:20però si può andare a cercare la fortuna. Sì, di fatto mi dicevano sempre anche i miei colleghi,
25:26Brucia sei fortunato, sì sarà mica sempre un fortuno no? Allora le cose le devi fare con
25:32passione, crederci, io ho avuto la fortuna però che ho cominciato a lavorare che avevo 11 anni e
25:38l'esperienza mi è servita anche per il dopo perché purtroppo le squadre sono gestite il 90% da
25:43scorridori che fino a 30 anni hanno corso solo in bicicletta, qualcuno non sapeva neanche per dire
25:50cos'era l'IVA, tanto per farne esempio, o quanto costava un corridore, contributi o non contributi,
25:56siccome la metà era mia sai, l'occhio del padrone ingrassa il cavallo. E tu hai sempre,
26:01oltre a questo fatto, dici anche che ti lamenti del fatto che chi dirige non è mai andato in
26:06bicicletta, non è mai stato in mezzogruppo e probabilmente non è mai stato neanche a una
26:10corsa. Purtroppo se tu guardi solo gli ultimi anni all'UCI, non so se sei a conoscenza di questo,
26:18abbiamo preso sei o sette manager dell'università di Lausanna, li abbiamo mandati in giro alle
26:25squadre per organizzare il ciclismo dentro le squadre. Gente che non ha mai visto una corsa in
26:30bicicletta, io un manager, mi sta bene un manager, ma che sei del settore, se uno fa una macchina da
26:36corsa deve essere un ingegnere, non solo perché è manager, manager è chi ha detto che deve essere
26:42uno scienziato, deve conoscere, purtroppo sono state fatte delle regole senza conoscere come
26:50funziona davvero dentro alla squadra, guarda solo come ha fatto a fare i punteggi, una cosa ridicola.
26:57Ti ricordi quando c'era la Coppa del Mondo? Le prime 22 squadre alla fine dell'anno guardavano
27:07i punti, ma non quelli della fine dell'anno, guardavano i punti dell'anno dopo e succedeva
27:14che tu vincevi il campionato, ti prendevano il centroavanti, tu andavi in serie B e gli
27:19altri andavano in serie A, una cosa fuori dal mondo e lì era la volontà degli organizzatori,
27:23perché comandano loro, gli organizzatori comandano loro, ma se una squadra vince il
27:28campionato poi dopo l'anno dopo non c'è qualità o a centro, andrà in B l'anno dopo successivo,
27:33come fanno in tutti gli altri sport e abbiamo fatto di queste cazzate qui, scusi il termine,
27:37in questo ambiente qui e ce ne sono ancora tante da fare. Da uno che ha fatto i miei primi, un
27:44libro che ho scritto i miei primi 80 anni, accettiamo anche il termine. Senti, il corridore
27:50più di talento che tu hai avuto e il più scaltro in corsa e non? Scaltro, scaltro, scaltro Fontanelli,
27:57proprio scaltro. Infatti tu dedichi un capitolo a Fontanelli. Non ne sbagliava una, furbo andare
28:04in fuga, ero un po' disattento che ogni tanto cadeva, cadeva anche spesso, ma furbo, furbo,
28:10sempre le poche occasioni che gli sono capitate non aveva mai sbagliato una. Ho avuto tanti ragazzi,
28:17un altro ragazzo molto intelligente, anche guidi, ma ne ho avuti tanti, Cassani, anche gli ultimi
28:23qui da Colbrelli, ne ho avuti tanti ragazzi bravi che non posso dire, io poi quelli non bravi non
28:31li tenevo tanto. Primo a licenziare. Ne ho licenziato 4 in un anno. Il primo anche in
28:39questo. Contro il parere degli sponsor mi ricordo che mi ribellai perché mi disse Bruno sai
28:46andare contro i sindacati, ascolta io ho questi qui, sono me le marce che se le tengo in squadra mi
28:52fa marciare anche gli altri, perciò ti do indietro anche i soldi della sponsore piuttosto
28:57che tenerli. Poi alla fine dopo 6 o 7 giorni ci troviamo a una cena, la moglie di questo sponsor
29:05mi dice Bruno hai fatto bene perché erano dei birecchini, li avevano avuti loro da dilettanti,
29:09li conoscevano bene. I miei primi 80 anni, Bruno Leverberi, 50 l'abbiamo detto nel ciclismo,
29:1640 professionisti, ma un rimpianto Bruno ce l'hai? Anche solo da dire un corridore che
29:21poteva essere o non poteva essere, una tappa che potevo vincere non ho vita. Trovami un
29:26rimpianto nella tua carriera, se ce l'hai. Un rimpianto ti ho detto prima il fatto di
29:31non aver lasciato andare via Guidi, subito subito. Un altro piccolo rimpianto, Petacchi
29:40che non sono riuscito a sfruttarlo come le capacità che aveva, c'è da dire però che
29:47purtroppo in quel periodo lì avevo Rossato che era veloce, Guidi che era veloce, Biagioconti
29:54e quando gli facevo tirare le volate lui era bravo a tirarle. Con me vinse una corsa sola,
30:01ma piazzamenti ne ha fatti tanti, terzo, quarto al giro, si vedeva che era velocino,
30:05ma non che poi ha avuto la carriera che ha fatto, non ci pensavo neanche. Bruno Leverberi con Angelo
30:14Costa, i miei primi 80 anni, la mia vita, il mio ciclismo, edito da Chris. Bruno,
30:21grazie mille di essere stato con noi, grazie a voi che ci avete seguito e come sempre buona lettura.