Roma, 3 dic. (askanews) - Dal 3 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Il Tempo del Futurismo, una mostra curata da Gabriele Simongini in occasione dell'ottantesimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti. L'esposizione, anticipata da un acceso dibattito nel mondo dell'arte italiana, alimentato da polemiche emerse anche dopo un servizio della trasmissione Report, ha finalmente aperto i battenti ed è stata presentata alla stampa.
[idgallery id="1999403" title=""Futurismo 1910-1915. La nascita dell’avanguardia": la mostra è a Padova"]
«Ero partito modestamente - ha commentato il curatore - pensando a esporre 300 opere e mi era stato detto che era assolutamente impossibile, non ce l'avrei mai fatta. Allora, vedere oggi questa mostra per me rappresenta la conferma che avevano ragione i futuristi: se riusciamo a tornare a credere nella forza dell'utopia, nella forza dei sogni, le cose importanti si possono fare anche quando tutti ti remano contro».
[idarticle id="178289" title="Tendenza futurismo: grafismi per moda e accessori"]
Il Tempo del Futurismo esplora il legame tra arte, scienza e tecnologia, un tema sorprendentemente attuale nell'era dell'intelligenza artificiale. «Marinetti - continua Simongini - ha intuito la nascita del computer. Ho incluso nella mostra una grafica con le frasi di Marinetti, in cui lui parla di libri di nickel destinati a contenere centinaia di migliaia di pagine, alti non più di tre centimetri. Marinetti ha profetizzato il cellulare, quello che lui chiamava il telefono senza fili, e c'è un bellissimo saggio in catalogo che parla di Marinetti come profeta dei mondi virtuali. Marinetti e Boccioni avevano già profetizzato un mondo smaterializzato e virtuale che è il mondo di oggi. Quando i futuristi parlano di «umanizzazione della macchina e di macchinizzazione dell'umano», parlano dell'intelligenza artificiale di oggi.»
[idgallery id="274451" title="Boccioni, il pittore che amava le donne"]
Con oltre 350 opere - tra quadri, sculture, disegni, oggetti d'arredo - e più di 100 libri e manifesti, la mostra offre una panoramica completa del movimento futurista, arricchita anche da reperti storici come un idrovolante, automobili e strumenti scientifici d'epoca. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sottolinea che questa mostra dalla lunga gestazione riesce a cogliere appieno lo spirito del Futurismo, una forza creativa che continua a ispirare tutti i settori della contemporaneità. Ecco allora che la mostra non si limita a esplorare il Futurismo come movimento storico, ma ne esamina l'impatto anche nei vari ambiti della cultura contemporanea, come la musica, la moda, la gastronomia, l'architettura e il cinema. Tra gli eventi principali, ci saranno un incontro celebrativo su Marinetti a dicembre, talk sulla cucina e la moda futurista a gennaio, e incontri dedicati alla musica futurista, all'architettura di Antonio Sant'Elia e al teatro a febbraio.
[idarticle id="2017462,2453078" title="Prima del Duce Margherita Sarfatti amò Umberto Boccioni,Le mostre su Giovanni Chiaramonte e gli altri eventi da non perdere"]
Ricca poi l'offerta educativa, curata da L'Orologio - BU Sistema Museo, che comprende attività per scuole e famiglie, per la scoperta del Futurismo attraverso laboratori creativi. I bambini e le scuole potranno progettare una «Futur-casa» o costruire marionette ispirate al movimento, offrendo un'esperienza immersiva adatta a tutte le età.
[idgallery id="2288563" title=""Epopee Celesti": l'Art Brut in mostra a Roma"]
Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, afferma che il Futurismo è stato precursore in molti settori industriali strategici, influenzando la ricerca scientifica, il design industriale e la comunicazione. La mostra, in un cortocircuito temporale, si arricchisce quindi di due installazioni site-specific contemporanee di Magister Art e Lorenzo Marini, e si avvale di eventi e collaborazioni con il MAXXI e il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.
[idarticle id="1848171" title="Pablo Picasso, inaugurata la mostra a Roma: per la prima volta in Italia arriva la ''Giovane donna''"]
«I futuristi ruppero con la tradizione, proiettandosi verso un futuro senza legami con il passato» ha ricordato Cristina Renata Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, così con questa mostra il curatore, d'accordo con le istituzioni che hanno promosso l'evento, ha scelto di sfidare le convenzioni, superando i limiti temporali in cui normalmente il Futurismo è circoscritto. E se, come ha detto Gabriele Simongini, il Futurismo «è un manifesto eterno che continua a interrogare il nostro presente e il nostro futuro», Il Tempo del...
[idgallery id="1999403" title=""Futurismo 1910-1915. La nascita dell’avanguardia": la mostra è a Padova"]
«Ero partito modestamente - ha commentato il curatore - pensando a esporre 300 opere e mi era stato detto che era assolutamente impossibile, non ce l'avrei mai fatta. Allora, vedere oggi questa mostra per me rappresenta la conferma che avevano ragione i futuristi: se riusciamo a tornare a credere nella forza dell'utopia, nella forza dei sogni, le cose importanti si possono fare anche quando tutti ti remano contro».
[idarticle id="178289" title="Tendenza futurismo: grafismi per moda e accessori"]
Il Tempo del Futurismo esplora il legame tra arte, scienza e tecnologia, un tema sorprendentemente attuale nell'era dell'intelligenza artificiale. «Marinetti - continua Simongini - ha intuito la nascita del computer. Ho incluso nella mostra una grafica con le frasi di Marinetti, in cui lui parla di libri di nickel destinati a contenere centinaia di migliaia di pagine, alti non più di tre centimetri. Marinetti ha profetizzato il cellulare, quello che lui chiamava il telefono senza fili, e c'è un bellissimo saggio in catalogo che parla di Marinetti come profeta dei mondi virtuali. Marinetti e Boccioni avevano già profetizzato un mondo smaterializzato e virtuale che è il mondo di oggi. Quando i futuristi parlano di «umanizzazione della macchina e di macchinizzazione dell'umano», parlano dell'intelligenza artificiale di oggi.»
[idgallery id="274451" title="Boccioni, il pittore che amava le donne"]
Con oltre 350 opere - tra quadri, sculture, disegni, oggetti d'arredo - e più di 100 libri e manifesti, la mostra offre una panoramica completa del movimento futurista, arricchita anche da reperti storici come un idrovolante, automobili e strumenti scientifici d'epoca. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sottolinea che questa mostra dalla lunga gestazione riesce a cogliere appieno lo spirito del Futurismo, una forza creativa che continua a ispirare tutti i settori della contemporaneità. Ecco allora che la mostra non si limita a esplorare il Futurismo come movimento storico, ma ne esamina l'impatto anche nei vari ambiti della cultura contemporanea, come la musica, la moda, la gastronomia, l'architettura e il cinema. Tra gli eventi principali, ci saranno un incontro celebrativo su Marinetti a dicembre, talk sulla cucina e la moda futurista a gennaio, e incontri dedicati alla musica futurista, all'architettura di Antonio Sant'Elia e al teatro a febbraio.
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Ricca poi l'offerta educativa, curata da L'Orologio - BU Sistema Museo, che comprende attività per scuole e famiglie, per la scoperta del Futurismo attraverso laboratori creativi. I bambini e le scuole potranno progettare una «Futur-casa» o costruire marionette ispirate al movimento, offrendo un'esperienza immersiva adatta a tutte le età.
[idgallery id="2288563" title=""Epopee Celesti": l'Art Brut in mostra a Roma"]
Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, afferma che il Futurismo è stato precursore in molti settori industriali strategici, influenzando la ricerca scientifica, il design industriale e la comunicazione. La mostra, in un cortocircuito temporale, si arricchisce quindi di due installazioni site-specific contemporanee di Magister Art e Lorenzo Marini, e si avvale di eventi e collaborazioni con il MAXXI e il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.
[idarticle id="1848171" title="Pablo Picasso, inaugurata la mostra a Roma: per la prima volta in Italia arriva la ''Giovane donna''"]
«I futuristi ruppero con la tradizione, proiettandosi verso un futuro senza legami con il passato» ha ricordato Cristina Renata Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, così con questa mostra il curatore, d'accordo con le istituzioni che hanno promosso l'evento, ha scelto di sfidare le convenzioni, superando i limiti temporali in cui normalmente il Futurismo è circoscritto. E se, come ha detto Gabriele Simongini, il Futurismo «è un manifesto eterno che continua a interrogare il nostro presente e il nostro futuro», Il Tempo del...
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04:21confermando il futurismo come anticipatore dell'era contemporanea.