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Lodi, 17 set. (askanews) - Giovedì 12 settembre 2024 Platea Palazzo Galeano ha presentato il terzo appuntamento di FARE COLLETTIVO, la programmazione 2024 dell'associazione culturale curata da Giulia Menegale: la vetrina di Corso Umberto I in centro a Lodi fino al 31 ottobre 2024 si animerà con Concerto, un nuovo progetto site-specific concepito dal collettivo Extragarbo, mentre proseguirà in una veste aggiornata il progetto allestitivo ed editoriale Iperromantico dei Palazzo Bronzo, sull'interna programmazione 2024, visibile negli spazi di Platea Project in via Maddalena 3 sempre a Lodi.Extragarbo è un collettivo fondato nel 2019 a Venezia da Est Coulon, Cosimo Ferrigolo, Gaia Ginevra Giorgi, Edoardo Lazzari, Leonardo Schifino, Theresa Maria Schlichtherle e Giusy Guadagno. Si definisce come soggetto ibrido, sistema di supporto e promozione per i progetti ideati dai suoi membri e per le loro collaborazioni, una piattaforma di produzione artistica e curatoriale. Per il progetto Platea, gli Extragarbo hanno immaginato come attivare la vetrina da un punto di vista performativo: un dispositivo relazionale capace di rendere poroso il confine tra la vetrina di Corso Umberto I e lo spazio pubblico antistante. Ne hanno spiegato l'idea all'origine e la realizzazione Edoardo Lazzari, Cosimo Ferrigolo e Maria Schlichtherle."Siamo partiti sicuramente dal formato espositivo che ci ospitava, quindi la vetrina, che cosa significava abitare un luogo che è aperto e costantemente rivolto allo spazio pubblico" ha raccontato ad Askanews Edoardo Lazzari "Siamo arrivati quindi alla costruzione di un'installazione con all'interno un jukebox che raccoglie oltre 100 brani di abitanti diversi di Lodi che abbiamo incontrato, a cui abbiamo fatto due domande soltanto: se potessi diffondere nel spazio pubblico una musica, che musica sarebbe? e dove la metteresti?" Svoltosi nel mese di maggio 2024, si è trattato di un lavoro processuale e di coinvolgimento attivo della cittadinanza lodigiana, che Cosimo Ferrigolo ha ringraziato: "Sulla pedata della vetrina ci sono riportati tutti i nomi delle persone che sono state così gentili di dedicarci del tempo e renderci partecipi del loro modo di abitare la città. Diciamo che questa playlist è una sorta anche di carotaggio per certi versi delle differenti comunità che abitano questo luogo e lo rendono ciò che è". Edoardo Lazzari la descritto la scelta dello sfondo della vetrina: "Abbiamo costruito una cartografia sonora-affettiva della città di Lodi che risuonerà negli spazi di Corso Umberto I e che è accompagnata anche sul retro da un fondale che riprende in qualche modo la tradizione del capriccio pittorico. L'idea era quella di costruire attraverso un genere pittorico un paesaggio immaginario ma reale".Il nome dell'opera, Concerto, richiama l'attività del pensare collettivamente e del dialogare.Cosimo Ferrigolo: "Il titolo di questo lavoro è stato anche un modo per riflettere su come si lavora in collettivo" e Theresa Maria Schlichtherle: "Concerto per violino e orchestra, o coro, quindi un singolo che comunica, che dialoga con un gruppo di persone, un ensemble, e quindi diventa un dialogo, uno fa partire un tema, l'altro lo riprende e lo continua". "La potenza esponenziale di tutte le capacità di ogni singola persona che si mette insieme hanno a che fare molto anche con la negoziazione, quindi col concertarsi, col temperare gli slanci individuali in una dimensione dove anche l'autorialità si perde. Qualcuno lancia un'idea, un tema come dice Teresa e poi questo tema viene però rimaneggiato, rimodulato, ri-immesso nel discorso processandolo attraverso una serie di intelligenze, sensibilità che non sono le tue, quindi inevitabilmente la forma autoriale si scioglie in questa amalgama che però è comunque contenuta all'interno di un recipiente" ha detto Cosimo Ferrigolo e Edoardo Lazzari ha concluso: "Per noi la componente performativa del lavoro avverrà durante il mese dell'esposizione nel momento in cui le persone che passeranno davanti alla vetrina, incontreranno e si scontreranno con una musica che partirà in quel momento e attraverso quella musica che incontreranno si troveranno in un altro tempo, in un altro momento, in un altro ricordo o in altri ricordi di altre persone, in altri tempi di altre persone".Platea Palazzo Galeano e un'associazione culturale nata a Lodi nel 2020 con lo scopo di promuovere l'arte in tutte le sue forme sul territorio locale. I soci fondatori sono un gruppo di amici appassionati di arte contemporanea e architettura e amanti della propria citta : Claudia Ferrari, Laura Ferrari, Carlo Orsini, Luca Bucci, Lorenzo Bucci, Gianluigi Corsi.Il progetto Platea Palazzo Galeano è realizzato anche grazie al supporto del main partner Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e ai partner tecnici Solux Led Lighting Technology e Verspieren Broker di Assicurazione.

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Trascrizione
00:00Siamo partiti sicuramente dal formato espositivo che ci ospitava, quindi la vetrina,
00:05che cosa significava abitare un luogo che è aperto e costantemente rivolto allo spazio pubblico.
00:12Siamo arrivati quindi alla costruzione di un'installazione con all'interno un jukebox
00:16che raccoglie oltre 100 brani di abitanti diversi di Lodi che abbiamo incontrato,
00:22a cui abbiamo fatto due domande soltanto.
00:24Se potessi diffondere nel spazio pubblico una musica, che musica sarebbe?
00:29E dove la metteresti?
00:31Sulla pedata della vetrina ci sono riportati tutti i nomi delle persone
00:35che sono state così gentili a dedicarci del tempo a renderci partecipi del loro modo di abitare la città.
00:42Diciamo che questa playlist è una sorta anche di carotaggio per certi versi
00:46delle differenti comunità che abitano questo luogo e lo rendono ciò che è.
00:51Abbiamo costruito una cartografia sonora affettiva della città di Lodi
00:56che risuonerà negli spazi di Corso Umberto I e che è accompagnata anche sul retro
01:03da un fondale che riprende in qualche modo la tradizione del capriccio pittorico.
01:08Quindi l'idea era quella di costruire attraverso un genere pittorico un paesaggio immaginario ma reale.
01:15Il titolo di questo lavoro è stato anche un modo per riflettere su come si lavora in collettivo.
01:22Concerto per violino e orchestra o coro.
01:25Quindi un singolo che comunica, che dialoga con un gruppo di persone, un ensemble
01:31e quindi diventa un dialogo. Uno fa partire un tema, l'altro lo riprende e lo continua.
01:36La potenza esponenziale di tutte le capacità di ogni singola persona che si mette insieme
01:44hanno a che fare molto anche con la negoziazione.
01:47Quindi con il concertarsi, con il temperare gli slanci individuali
01:52in una dimensione dove anche l'autorialità si perde.
01:55Qualcuno lancia un'idea, un tema, come dice Teresa
01:58e poi questo tema viene rimaneggiato, rimodulato, rimesso nel discorso
02:03processandolo attraverso una serie di intelligenze e sensibilità che non sono le tue.
02:09Quindi inevitabilmente la forma autoriale si scioglie in questa amalgama
02:16che però è comunque contenuta all'interno di un recipiente.
02:21Per noi la componente più formativa del lavoro avverrà durante il mese dell'esposizione
02:28nel momento in cui le persone che però staranno davanti alla vetrina
02:32incontreranno e si scontreranno con una musica che partirà in quel momento
02:36e attraverso quella musica che incontreranno si troveranno in un altro tempo,
02:41in un altro momento, in un altro ricordo o in altri ricordi di altre persone,
02:45in altri tempi di altre persone.

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