Roma, 12 feb. (askanews) - Palazzo Bonaparte a Roma ospiterà fino al 2 giugno prossimo la mostra "Munch - Il grido interiore", una straordinaria retrospettiva che racconta l'intero percorso dell'artista norvegese celebre per "L'urlo". A Roma sono esposti oltre cento capolavori prestati eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo, fra cui "La morte di Marat", "Notte stellata", "Le ragazze sul ponte", "Malinconia", "Danza sulla spiaggia", e una delle versioni litografiche de "L'Urlo".
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La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia e il Main partner è Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale. Durante la presentazione dell'esposizione la Professoressa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, ha sottolineato che la mostra di Munch punta a superare il successo di quella su Botero, anch'essa nata dalla collaborazione con Arthemisia. Taccone ha ricordato come Munch abbia saputo trasferire su tela i sentimenti e le angosce dell'uomo, ma sia stato anche autore di opere meno crude e crepuscolari.
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Nel corso della sua lunga vita Edvard Munch realizzò migliaia di stampe e dipinti, contraddistinti dall'esigenza di comunicare le proprie percezioni, il proprio 'grido interiore'. L'artista ha toccato temi universali come la nascita, la morte, l'amore e il mistero della vita, le instabilità dell'amore erotico, il disagio prodotto dalle malattie fisiche e mentali e il vuoto lasciato dalla morte. La mostra è curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo dell'artista, con la collaborazione scientifica di Costantino D'Orazio, ed è realizzata in collaborazione col Museo MUNCH di Oslo.
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00:00Palazzo Bonaparte a Roma ospiterà fino al 2 giugno prossimo la mostra Monk il grido interiore,
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00:15celebre per l'urlo. A Roma sono esposti oltre cento capolavori prestati eccezionalmente dal
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