Vittoria davanti al Tar per la Nautilus l'associazione di pescatori di Torre Faro che aveva ottenuto dopo anni di attesa la concessione di un'area ma soltanto sino al 31 dicembre. Il Tar proroga d'imperio e condanna la Regione ma lo spazio resta occupato in parte da imbarcazioni abusive. Novità per il parcheggio di Paradiso.
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NovitàTrascrizione
00:00Nautilus batte Regione 800 a 0, a tanto ammonta la cifra che dovrà pagare per
00:05le spese di giudizio l'assessorato regionale al territorio
00:08secondo la sentenza dei magistrati del tribunale amministrativo. La Regione
00:13dopo anni di attesa aveva concesso agli associati della Nautilus a Torrefaro
00:16un'area demaniale ma per soli sei mesi. Il 31 dicembre l'associazione Nautilus
00:21avrebbe dovuto fare le valigie ma il TAR a cui si erano rivolti i pescatori ha di
00:26fatto allungato il permesso condannando la Regione fissando l'udienza di merito
00:30al 26 febbraio del 2025. Una decisione importante visto che Torrefaro era ed è
00:35un borgo di pescatori, un borgo però dove non esistono spazi per ricoverare le
00:40circa 400 barche degli abitanti dalla zona palazzo alla via torre. Dopo tre
00:44anni e tante polemiche richieste sei mesi fa era arrivata la prima
00:48concessione dalla Regione per le barche da riporto. Dieci soci dell'associazione
00:53Nautilus avevano infatti ottenuto il loro posto in via torre solo che quella
00:56concessione sorprendentemente si era rivelata a tempo determinato e a
01:00scadenza breve. Da qui la decisione di rivolgersi al TAR resta un nodo da
01:04sciogliere tra i 325 metri quadri concessi per cui si paga un regolare
01:09canone su cui si potrà montare un unico verricello ci sono spazi occupati da
01:14altre barche che nulla hanno a che fare con la concessione e che di sloggiare
01:18non ne vogliono proprio sapere. Antonio Bagnato presidente dell'associazione
01:22Nautilus promette battaglia. Da Torrefaro a Paradiso altro borgo marinaro che
01:27attende da due anni la riapertura del piccolo parcheggio che rappresenta per
01:30gli abitanti forse l'unica area dove lasciare le proprie auto. Un parcheggio
01:34sequestrato dalla magistratura è rimasto prigioniero di una diatriba tra la ditta
01:38che ha in carico i lavori per conto dell'ufficio del commissario per
01:41l'emergenza idrogeologica e le istituzioni deputate a vigilare, secondo
01:45la ditta che avrebbe fatto eseguire delle specifiche analisi, quel brecciolino
01:49scaricato a mare non contiene materiale contaminante e questo quindi non
01:53andrebbe classificato come rifiuto speciale per essere rimosso. Secondo i
01:57vigili urbani quel brecciolino è rifiuto eccome e va rimosso compilando un
02:01apposito registro, il firri, il formulario di identificazione dei rifiuti, un
02:05documento di accompagnamento per il trasporto dei rifiuti considerati
02:09speciali. Da mesi si vive sospesi nel nulla, adesso è arrivata una perizia
02:13ufficiale delle istituzioni, si tratta di rifiuto speciale come dicevano i vigili
02:18come ipotizzava la procura che ha sequestrato l'area che il 28 maggio
02:21scorso ha rigettato la richiesta di di sequestro il parcheggio di paradiso
02:25doveva riaprire così come è stato come quelli di pace e contemplazione prima
02:29dell'estate